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"Roberta Repetto. Un caso ancora aperto"con Nero Crime
L’ incontro di approfondimento tra le iniziative collaterali della mostra “Criminis” Sabato 22 marzo 2025 alle ore 1 5 ,00 nel torrione del secondo cortile del Castello del Monferrato, si terrà l’incontro di approfondimento dedicato al caso di Roberta Repetto , organizzato da Nero Crime e Arte Criminologica nell’alveo delle iniziative collaterali legate alla mostra Criminis . L’evento, al quale…
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Convegni / A Trento "Longobardi nel cassetto. Nuovi dati dalle ricerche sulle collezioni storiche museali"
Convegni / A Trento "Longobardi nel cassetto. Nuovi dati dalle ricerche sulle collezioni storiche museali" Studiosi a confronto il 22 e 23 novembre nel Castello del Buonconsiglio (Sala G. Gerola) per discutere sulla valorizzazione delle collezioni
Redazione In occasione della mostra “Con Spada e Croce. Longobardi a Civezzano”, in programma fino al 12 gennaio 2025 al Castello del Buonconsiglio di Trento, il museo ha condotto una revisione dei materiali di cultura longobarda rinvenuti in Trentino, custoditi nei propri depositi e in quelli del Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck, partner dell’iniziativa espositiva. Un excursus…
#archeologia#Castello del Buonconsiglio#convegni#eventi#Longobardi#Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck#Trento
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Biodiversità e natura: le mille sfumature dell’autunno con “I Frutti del Castello”
a cura della redazione Sabato 5 e domenica 6 ottobre 2024 appuntamento al Castello di Paderna a Pontenure (PC) con la 29° edizione della rassegna di frutti antichi, fiori, piante, prodotti dell’agricoltura e dell’artigianato. Una festa di fiori e piante nel grande parco attorno al maniero con tanti espositori da tutta Italia, custodi della terra, della natura, del territorio, del rispetto…
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Jazz al castello 2024. Domani il Lorenzo De Finzi Quartet alla Rocca
Sarà il Lorenzo De Finti Quartet, con “Mysterium Lunae”, a salire sul palco di Rocca Tiepolo nel primo degli appuntamenti estivi di “Jazz al Castello”. Il concerto si svolgerà giovedì 25 luglio alle ore 21,30 (ingresso livero). La composizione del pianista svizzero ma milanese d’adozione nasce nel 2017 alla ricerca di una nuova avventura musicale: diversa, acustica e ricca di spazi. Dopo “We live…
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Sulle tracce di Azzurrina: Mistero e verità del castello di Montebello
Dal castello di Montebello, antico e misterioso, nasce una leggenda di una piccola bambina, Azzurrina, chiamata così per i suoi capelli turchini. Il destino fu crudele, in una giornata tempestosa Azzurrina scomparve senza lasciare tracce. Continue reading Sulle tracce di Azzurrina: Mistero e verità del castello di Montebello

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Il 18 aprile 1480, secondo le fonti, nasceva a Subiaco, nel Lazio, Lucrezia Borgia, celeberrima nobile rinascimentale alla cui figura sono legate infinite storie e misteri.
E non poteva mancare - e no che non poteva - l’Abruzzo.
Da secoli una leggenda aleggia sui territori della Valle Siciliana, sotto al Gran Sasso.
Lucrezia Borgia e Alfonso d’Aragona, in fuga dal Duca Valentino (al secolo Cesare Borgia, fratello di Lucrezia), intorno al 1499 trovarono rifugio a Castiglione della Valle, antichissimo paese oggi disabitato (ma ancora visitabile, fa parte del comune di Colledara, TE).
Gli abruzzesi della vallata aiutarono Lucrezia a salvarsi, scacciando inoltre le truppe del Duca in una battaglia campale.
Per molti anni a Castiglione si è svolta una festa mascherata in “ricordo” di questi eventi.
Non lontano da Castiglione della Valle, oggi esiste un paese, con tanto di cartello.
Castelmaidetto, uno dei nomi più straordinari della toponomastica abruzzese.
Gli abitanti della zona chiamano questo paese “Chiarino” (dal nome di un fiume che passa lì accanto), anche perché un castello non ci sta… ma forse ci stava.
E che si dice in giro? Perché questa attuale frazione di Tossicia, non lontana da Castiglione della Valle, si chiama ufficialmente Castelmaidetto?
Perché una volta lì c’era un castello e Lucrezia, nei mesi della presunta battaglia abruzzese, mentre il duca la cercava arrajato, soleva appartarvisi per celebrare la lussuria e la libertà.
Nessun abitante del luogo osava fare la spia su ciò che accadeva nell’antico castello sulla piana del Fiume Chiarino.
E allora, quel castello che non fu mai detto, quel castello in cui accadevano cose da non dire, divenne “Castelmaidetto���.
Ed io penso che questa sia la leggenda più bella di sempre dietro al nome di un paese.
Da "L' abruzzese fuori sede"
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Candida Santomauro vince il trofeo Ventofashion con la sua collezione di abiti e accessori moderni, realizzati all’uncinetto sull’Isola
Grande successo di pubblico domenica, 18 agosto 2024, per la sesta edizione dell’evento Fashion Week Ventotene, ideata dalla stilista Elena Rodica Rotaru. L’evento, organizzato in un luogo simbolo per la nostra Europa, l’isola di Ventotene, è stato dedicato alla Pace, alla convivenza in armonia delle persone, in un momento storico difficile che attraversiamo, pieno di violenze e incomprensioni. “Il numero 6 è il numero che simbolizza la pace nel mondo. Il numero 6 è l’amore. Attraverso il tema scelto, vogliamo far emergere un filo simbolico che unisce l’antichità Egizia all'Eleganza e all'Arte Italiana, al Made in Italy, alla gioia del vivere insieme”.
Il Galà, a causa delle condizioni avverse del tempo, si è svolto presso il Centro Polivalente dell’Isola invece che nella location storica di Piazza Castello. La Sala dei Convegni, che in passato ha ospitato eventi d’importanza nazionale ed internazionale, ha accolto un pubblico numeroso ed entusiasta, formato da turisti e abitanti dell’Isola, insieme a ospiti arrivati da tutt’Italia.

Antonella Brini,Candida Silvestri e Jano Di Gennaro
A vincere il trofeo Ventofashion, sesta Edizione, è stata Candida Santomauro, una vera artista che è nata e si è formata a Ventotene. La Giuria ha particolarmente apprezzato la sua collezione “Crete”, che comprende lavorazioni elaborate, realizzate a mano, accessori creati all’uncinetto e oggetti decorativi in ceramica. La sua sfilata piena di energia ha avuto come protagonisti bambini e ragazzi presenti sull’Isola: l’idea vincente di coinvolgere gli ospiti dell’Isola è ormai un’abitudine consolidata e apprezzata dell’Evento.

Modella Rugiada Colò (Argentina)
Abiti uncinetto e ceramica di Candida Santomauro

Modella Perla Turnu, abiti uncinetto e ceramica di Candida Santomauro
Seconda, Carla Ruggieri, protagonista del film documentario “Sarte Avventura”, andato in onda su Rai Tre. Con la sua collezione, ha fatto tornare il pubblico negli anni 50’ 70’ 90’ mostrando degli splendidi abiti da sposa e da prima comunione indossati dalle proprietarie per le occasioni più importanti della loro vita, tanti anni fa. Si tratta di donne e ragazze della provincia di Rieti, dei borghetti e paesini laziali: ogni abito ha una storia, raccolta e raccontata nel documentario dalla protagonista insieme a Elena Rodica Rotaru. Così è nato il documentario, a bordo del camper di “Sarte Avventura”. Un’umanità ritrovata, le storie di felicità e spensieratezza attraverso abiti bellissimi, nella storia del nostro territorio!

Carla Ruggeri la seconda classificata con le sue modelle.

Elisangela Dos Santos Santano Del Brasile
Modella/ vincitrice del concorso Miss Badante Italia 2023.

Modelli
Rugiada Colò e Emanuel Vecchioli abiti sposta e sposo di Tiziana Casali e Marco Marchegiani sposati quasi 40 anni fa a San Polo di Tarano Rieti.

Modella Cristel Mollo -abito da sposa oltre 35 anni fa di Corina Casali , San Polo di Tarano Rieti.
Al terzo posto la giovanissima stilista romana Giorgia Beniamin Salib. 22 ani, con una laurea in Fashion Design allo IUAV di Venezia, che ha presentato la sua ultima collezione “Old Chic”, ispirata all’antico Egitto, un omaggio alle sue radici egiziane. Colore dominante - il bianco della pace, impreziosito da accessori dorati, con accenti sull’eleganza del plissettato, la maestosità delle forme classiche, semplici ma di effetto, e dei materiali ricercati.

Giorgia Beniamin Salib stilista romana .
La serata è stata completata da momenti artistici che hanno conquistato il pubblico, grazie alle voci e le canzoni evergreen di Antonella Brini e Jano Di Gennaro, in veste anche di conduttori - presentatori dell’evento. Un dei momenti più apprezzati è stato quello della sfilata di abiti ispirati al mondo arabo e all’Africa, firmata da Elena Rodica Rotaru. L’Organizzatrice del Festival ci ha portati in un viaggio pieno di colori, con tuniche impreziosite dai disegni tradizionali, turbanti eleganti e mantelli pregiati - tutti abiti raccolti da lei nei viaggi in paesi come Egitto, Dubai Turchia, Tunisia o Marocco. Grande entusiasmo e calorosa accoglienza per la presenza di Elisangela Dos Santos Santano, originaria del Brasile, la vincitrice in carica del Concorso nazionale “Miss Badante”, giunto quest’anno all’ottava edizione. Applausi calorosi a scena aperta anche per i numerosi bambini protagonisti dei balli pieni di energia presentati e diretti da Candida Silvestri.

Elena Rodica Rotaru
La sua sfilata di abiti arabi.
https://youtu.be/oYoAa7Xfmng
La Giuria è stata presieduta da Cataldo Matrone – consigliere comunale di Ventotene ed è stata composta da Emanuel Vecchioli – Hairstylist VIP internazionale - vicepresidente della Giuria, Rosamaria Curcio – Proloco di Ventotene, Gianluca Cappabianca– Make-up VIP internazionale, Pietro Fizzotti – Corteggiatore Tv del programma “Uomini e Donne”, Rosy Filosa – professoressa che per diversi anni ha insegnato sull’isola di Ventotene.
Ecco anche alcune testimonianze a caldo:
Elena Rodica Rotaru, patron del Fashion Week Ventotene: “E’ stato un evento riuscito, sono contenta che, alla sesta edizione, il Trofeo è andato a un’artista dell’isola, Candida Santomauro, che trova la sua ispirazione e creatività proprio in questo territorio meraviglioso. Uno dei momenti più emozionanti per me è stato quello della sfilata dei bambini. Io amo la loro spensieratezza, la spontaneità e la gioia di partecipare ogni anno ballando e presentando abiti, accessori e non solo. Ringrazio i concorrenti che hanno fatto prova del loro talento, Candida Silvestri che, come sempre, è stata al mio fianco nell’organizzazione, la Giuria, i presentatori, il Comune di Ventotene, i nostri partner e sponsor Pandataria Film, Hotel Lo Smeraldo, SISA supermercati, C4 Premiazione. E invito già da adesso stilisti e designer per iscriversi all’edizione dell’anno prossimo, che sarà la settima!”.
Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno sfilato per questa volta bambini, donne e maschi .
Bambini di Ventotene:
Angela Marina Gargiulo
Susanna Gargiulo
Sofia Rega
Alessandra Mihaly
Clara Vollono
Zoe Cocumelli
Arissa Langella
Bianca Masi
Flavia Musella
Meg Pandolfi
Ragazzi : Emanuel Vecchioli
Ragazze: Elena Cindroiu, Cristina di Felice, Cristel Mollo, Rugiada Colò, Carina Elena, Perla Turnu, Elisangela DOS Santos Santanos, Joyce Coutinho .
Cataldo Matrone: “Come presidente della giuria, posso dire che è stato un evento che ha coinvolto come sempre la comunità ventotenese dai più piccoli ai più grandi. L'entusiasmo di Elena contraddistingue il suo modo di lavorare insieme alla sua professionalità. Jano Di Gennaro, presentatore: “Il sesto anno e' stato una piacevole conferma, Elena Rodica Rotaru non si è risparmiata ed ha realizzato un evento impeccabile. Ogni anno tornare a Ventotene e rivedere quella magica cornice, respirare arte e moda a 360 gradi è sempre una grandissima e valida esperienza. Sono felicissimo di poter essere al timone di questo evento perché quando si investe in passione e gioia di fare i risultati solo sempre eccelsi. Infatti anche quest'anno il risultato finale è stata una armonia di tanti elementi, a partire dalla realizzazione dei capi indossati dalle modelle, fino ad arrivare alla musica che ne ha fatto da contorno. Senza parlare poi della professionalità della giuria e di tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'intero evento”. Antonella Brini: “E’ stato l’evento più fashion dell’isola di Ventotene. Per il sesto anno consecutivo la moda è arrivata sull’isola sotto la baghetta della direttrice artistica International style Elena Rodica Rotaru. Live motive dell’evento: il numero sei che rappresenta nella storia egizia un numero positivo, rappresenta la pace e rappresenta l’amore. Elena Rodica Rotaru ha portato in Sfilata abiti che la stilista ha raccolto nei suoi viaggi in Egitto, Dubai, Turchia o da Marrakech, mirabilmente indossati da ragazzi ragazze e donne presenti sull’isola. Il premio a Candida Santomauro ha messo in valore le creazioni in ceramica e fatte con l’uncinetto, molto caratteristiche e legate al territorio, sottolineando la cultura dell’artigianato locale. La stilista emergente Giorgia Benjamin è una ragazza giovane di 22 anni che si è approcciata con degli abiti in omaggio al padre egiziano. Carla Ruggieri ha presentato degli abiti da sposa e da comunione che attraversavano gli anni 30, 50, 60, 90 praticamente rivitalizzandoli dagli armadi in cui erano posti. Bella l’idea di far eun film dove raccontare la storia dei proprietari di questi abiti tra i quali il suo di sessant’anni fa!”.
Partner e sponsor dell’Evento: Comune di Ventotene, LikaEventi di Elena Rodica Rotaru e Candida Silvestri, Pandataria Film, in collaborazione con Proloco di Ventotene, Hotel Lo Smeraldo, Hair Beauty Salon di Marilena Bãcanu - ROMA, il Supermercato SISA, C4 Premiazione di Guidonia.
Musica: Dj Jonatan e Pasquale Curcio. Fotografo Ufficiale: Vittorio Musella Riprese Video: Salvatore Braca e Dario Santomauro.
Partner Media: FashionLuxury.info, Pandataria Film, PaeseRoma Quotidiano, MTM, Media X Te di Miruna Cajvaneanu, Lika Rotaru Blogger.
Articolo di Miruna Cajvaneanu e @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
Qui ⬇️⬇️⬇️ ci sono tutte le foto.
#fashionbloggerstylebloggerofinstagram♥️♥️♥️♥️#byelenarotaru#instagrambloggers❤️#articolo#moda#ventotene#fashionweek#photography📷📸#fashiondesigner#concorso#arte#blogger#modafeminina#abiti#sposa#arabi
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Settembre 2024: esattamente 10 anni dopo. Stavolta, però, dall'altro lato della cattedra. Entro e, giusto qualche minuto dopo, sento il primo suono della campanella in questa nuova scuola. Un brivido mi percorre la schiena, mi emoziono: percepisco un misto di nostalgia e di responsabilità, come se tutti i miei 13 anni di scuola mi fossero passati davanti agli occhi in un attimo, con tutte le loro gioie e i loro dolori. Ma stavolta devo essere più forte, non posso lasciar trasparire insicurezze. Assolutamente no, almeno non il primo giorno, non è ammissibile. I giorni passano e mi abituo facilmente al nuovo appellativo di "maestra", imparo ad urlare e mi entusiasmo quando vedo miglioramenti nei miei alunni, sperando di aver trasmesso loro l'importanza di certi valori. Alla fine dei conti, però, sono io ad aver ricevuto più di quanto ho dato. Quanto �� bello il mondo se lo si guarda con gli occhi di un bambino. Più gli anni passano più è difficile ricordare le emozioni e le sensazioni che ho provato da piccola; questa esperienza però è riuscita a far riaffiorare in me tanti ricordi.
Inaspettato come la gita alla mostra di Banksy a Castello, bello come le tante albe viste dalla 429, verde speranza come le colline di Montaione, magico come gli abbracci stregati il giorno di Halloween, impegnativo, stancante, contagioso, poi ripenso a come questo lavoro non fosse nei miei programmi, mi rimprovero che i miei piani non erano questi, ma no, forse sì, quanto mi piaceva giocare a fare la maestra ai miei nonnini quando ero ancora una bambina spensierata...
Mi viene da pensare, da dire: "Forse era destino", ma di nuovo no, io non credo nel destino... Tuttavia certi eventi mi appaiono così perfetti, così armonicamente allineati come se avessero un senso più profondo.
Una vita, tante vite diverse. Chissà quali saranno le prossime!❤️
#riflessioni#pensieri#scrivere#pensiero#gita#esperienze#vita#bambina#amare#destino#diversità#senso#eventi
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Vuoi imparare l'amore incondizionato?
Bene...preparati a ricevere prove,eventi,persone,situazioni che ti offriranno il terreno per poter sperimentare ed imparare...così da farne esperienza
La prima prova?te stesso...
impara ad Amarti...
Vuoi imparare ad accogliere la realtà, la vita,gli altri per ciò che sono?
Bene...preparati a ricevere prove, eventi, persone e situazioni che ti offriranno il terreno per poter sperimentare ed imparare...
Così da farne esperienza
La prima prova?te stesso...
Impara ad accoglierti totalmente per ciò che sei...
Osserva,comprendi accogli,in presenza,ciò che giunge...
Vedi la Sua traccia in tutto ciò che si muove verso Te...quando sei in Vigile e in Ascolto ?
Servono eventi e persone ti un certo tipo affinché si possa imparare o risvegliare la pazienza,la calma,la compassione, la pace,l'amore incondizionato...e testarle ciclicamente...
Finché siamo nel nostro bel castello dorato e tutti ci amano e riveriscono...è complesso imparare certe lezioni...Come il Budda ci insegna...
Possiamo imparare più velocemente grazie a chi ci ferisce,maltratta,ostacola,chi ci combatte...
Serve uscire dalla zona di confort per imparare...
Non rifiutare gli eventi o la vita...cerca di comprendere che lezione,messaggio ,cosa devono mostrarti,farti sperimentare, insegnarti...
E ringrazia sempre...
Fidati del Campo...semplicemente, sii presente e in accoglienza...
Di Tamara Tamiel
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Willow (2024): una serie che fa tornare a credere nella magia

Willow, la serie: digressioni spassose, aperture epiche, effetto nostalgia, inclusività e un personaggio mitico. Tornato soprattutto per noi. Protagonisti Ruby Cruz, Erin Kellyman e il leggendario Warwick Davis. Otto episodi usciti a cadenza settimanale su Disney+, per chi ha avuto fortuna nel vederli perché ora sono più presenti sulla piattaforma.
Tempi oscuri, ansie generali, oppressione, stanchezza. Rabbia. Una dimensione contemporanea decisamente complessa che potrebbe coincidere con l'incipit di una serie dalla forte potenza visiva e, ovviamente, dal fortissimo sapore nostalgico. "In un'epoca di terrore, nacque una bambina destinata a cambiare il mondo". Da qui, il veloce recap di ciò che è accaduto oltre trent'anni fa, non prima che la serie in questione venga introdotta dal logo iconico della LucasFilm. Nel 1988, infatti, George Lucas e Bob Dolman, affidarono il loro script a Ron Howard, che costruì, appunto, Willow, divenuto un cult assoluto, dopo la canonica iniziale incomprensione. All'epoca il fantasy era avvolto da una certa leggerezza, le fan base non erano contemplate e i retaggi tolkeniani erano materia ristretta.

Locandina di Willow
Oggi il mondo è sottosopra, le certezze vengono meno e guai a ridurre il fantasy a mera materia per bambini. Tant'è, subito è apparso strano (e sorprendente) l'annuncio della Disney: sviluppare una serie sequel di Willow. Adesso, che lo show è divenuto realtà, comprendiamo meglio quanto oggi la serialità sia il mezzo perfetto per espandere, tramandare, rinnovare le pellicole della nostra memoria. E Willow, traslato nel coraggio leggendario di Warwick Davis, è a tutti gli effetti la dimostrazione che anche il fantasy può essere un genere leggero, in grado di parlare verticalmente a tutti. "Nessuno sceglie la propria vita", dice la sovrana Sorsha (di nuovo interpretata da Joanne Whalley), riferendosi alle aspettative della giovane Dove (Ellie Bamber), in una delle prime scende del pilot. Appare dunque chiaro quanto il retaggio del cult Anni Ottanta (all'epoca già molto inclusivo) sia mutato in qualcosa di contemporaneo, in cui c'è una netta differenza tra il dentro e il fuori il castello di Tir Asleen.
Un fantasy on-the-road

Willow: Warwick Davis in una scena
Sviluppata da Jonathan Kasdan e Wendy Mericle (Ron Howard figura come produttore esecutivo), e divisa in otto episodi, la serie tv di Willow, tra influenze vintage e duelli di cappa e di spada, è dunque il sogno che torna ad accendersi, capace di scavare il nostro strambo ma confortevole bisogno di magia. Del resto, è l'immaginazione che legava la pellicola del 1988, di cui la serie, come detto, è diretto seguito. Una narrazione in cui gli archetipi del genere sono rimessi al centro dell'attenzione, a cominciare dal click che scatenerà gli eventi. I cattivi di turno? Ovviamente le forze del male, che irrompono a Tir Asleen rapendo uno dei figli di Sorsha, il prince Airk (Dempsey Bryk). Per salvarlo, sua sorella Kit (Ruby Cruz), al fianco dell'amica Jade (Erin Kellyman), intraprendono un viaggio tra i regni per salvarlo. Ma non saranno sole, e il viaggio - Willow potrebbe considerarsi quasi un fantasy on-the-road - viene condiviso da una sgangherata banda di coraggiosi personaggi (Ellie Bamber, Tony Revolori, Amar Chada-Patel). Ciononostante, l'unico che può aiutarli è il leggendario Willow, l'ultimo stregone rimasto.

Una scena della serie Willow
Willow è tornato. Per noi

Willow: Warwick Davis in una scena
Tra aperture musicali e aperture visive (le location naturali, alcune già viste nel film di Howard, sono un plus assoluto), spassose deviazioni e richiami attuali - "Conto su di te come se fossi un cavaliere", dice Sorsha a Jade, mostrando la chiave egualitaria del prodotto -, Willow gioca con il fattore nostalgia e con l'epica di genere (che a sua volta lascia terreno ai dialoghi), allungando lo sguardo sui tanti punti di vista della storia. Anche perché la serie deve necessariamente correre su due binari. Da una parte i fan della pellicola diretta da Ron Howard, dall'altra le nuove generazioni che si ritroveranno, insieme a Willow e alla compagnia, a lottare contro le Forze del Male.

Willow: un'immagine della serie
C'è bisogno di unione, di condivisione e di amore, suggerisce lo script, fortemente inseguito da Jon Kasdan fin dai tempi del sottovalutato Solo: A Star Wars Story, nel quale recitavano Warwick Davis ed Erin Kellyman. "Ho fatto un sogno, e in cuor mio lo sapevo. È quello che accadrà se non cambiamo le cose. È giunto il tempo. Il nemico è ancora lì fuori", confida il mago Willow a Sorsha in uno dei molti slanci nelle due prime puntate; uno slancio che non possiamo non affiancare alla nostra realtà, così sfilacciata e imprevedibile. Per questo, il ritorno dello stregone Willow coincide con la marcata necessità di ritrovare una strada da percorrere. Una strada che ci porti finalmente lontano dall'oscurità. E magari più vicino ai concetti di sogno, di bontà e di fervida immaginazione. "Oltre i confini del mondo, dentro l'ignoto". Allora, in una digressione dalle sfumature commoventi, sembra lampante: Willow è tornato per noi, perché non smettessimo di credere nella magia.
Conclusioni
Una vera gioia rivedere un film cult attraverso il linguaggio seriale. Concludo la recensione di Willow, la Serie, concentrandomi tanto sull'effetto nostalgia quanto sulle innovazione visivi e narrative, che rendono il prodotto moderno e contemporaneo. Rivedere Warwick Davis è una gioia, ma il plus è Erin Kellyman, giovane e promettente attrice britannica.
Perché ci piace👍🏻
Le vibrazioni nostalgiche.
L'idea che il sequel di un film cult possa divenire una serie.
Il cast, a cominciare da Erin Kellyman.
La musica.
Le location, in gran parte naturali.
Cosa non va👎🏻
Il rilascio settimanale, forse un'arma a doppio taglio.
Disney+ che ha rimosso la serie dalla piattaforma, prima dandola per cancellata poi solo in pausa, una pausa che però sembra tanto una vera e propria cancellazione. Sta di fatto che non ha dato la possibilità al prodotto di poter raggiungere nel tempo i più, ciò che a conti fatti è successe al film alla sua uscita non apprezzato appieno e poi trasformatosi in un cult.
#willow#willow series#recensione#review#disney plus#ruby cruz#erin kellyman#series review#warwick davis#willow disney+
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IL CASTELLO DI CARTA Musica e poesia al castello di Castelnuovo Scrivia
Si terrà nelle sale dello splendido Castello Podestarile di Castelnuovo Scrivia (Via Solferino 1), dalla sera di sabato 22 all’intera giornata di domenica 23, la I edizione de Il castello di carta, evento dedicato alla poesia, con il coinvolgimento di diverse sigle editoriali di qualità, ciascuna delle quali inviterà a leggere testi un proprio autore con alcune presentazioni in prima nazionale,…
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Vigevano (Pv) / Al via “Frammenti di... Museo archeologico nazionale della Lomellina”: 6 incontri svelano il patrimonio nascosto
Vigevano (Pv) / Al via “Frammenti di... Museo archeologico nazionale della Lomellina”: 6 incontri svelano il patrimonio nascosto Primo appuntamento il 4 maggio
Torna anche per il 2024 “Frammenti di… Museo archeologico nazionale della Lomellina”, il ciclo di incontri dedicati all’approfondimento di temi e reperti del Museo archeologico nazionale della Lomellina. Ogni mese, un sabato mattina, verrà offerta al pubblico una visita tematica condotta dal personale del museo per scoprire, riscoprire o approfondire il ricco patrimonio archeologico conservato ed…

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#archeologia#Castello di Vigevano#eventi#Museo Archeologico Nazionale della Lomellina#Vigevano#visite
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@ricominciodaqui97
Una persona qualsiasi direbbe che le difficoltà sono necessarie per rafforzarsi per crescere ed avere un' evoluzione personale...tutte stronzate...la verità è che nasciamo soli portati al mondo per un motivo che non ha né capo né coda eppure ci siamo e ci troviamo chi più chi meno a lottare contro i nostri demoni quotidiani e si...a volte li lasciamo vincere...la frustrazione ti assale ti sale l angoscia mista ad impotenza ed è lì che il castello di vetro inizia a incrinarsi...eppure...per uno strano scherzo della vita ad un certo punto ti ritrovi ad avere con te un compagno di viaggio...non sai se sarà al tuo fianco per sempre...tu senti...che sarà così ! Quel compagno/a viandante ti guiderà verso l unico senso che la vita possa offrire...avere uno scopo. Non dico che sia l unica opzione quella di avere un compagno di viaggio potrebbe essere qualsiasi cosa un concetto, un ideale il nostro animale domestico una qualsiasi cosa...personalmente ho trovato il mio scopo in te...sarà dura...è dura...è stata dura fino ad ora...eppure ti dico non rinnego ogni singolo sacrificio fatto fino ad adesso...non rinnego ogni singolo centimetro.di sudore buttato a lavoro solo per poter vedere quel sorriso sulla tua faccia e sentirmi dire "quando sto con te tutto è diverso ". È tutto rose e fiori? Ovvio che no ci sono i litigi ci si fraintende si fanno cazzate più o meno gravi quello che importa e che dissi anche ad un collega a lavoro intrappolato in una situazione analoga è <<non importa quanto sia difficile, importa quanto dei disposto a lottare>> Nel caso di quella persona la sua risposta a 43 anni è stata <<non voglio più lottare>> la tua risposta è stata riprende in mano la tua vita. Perché è TUA! Ne di chi te la ha data ne di chi fino ad oggi ha detto di amarti per poi deluderti profondamente...io non ho nulla...se non un sogno...il.sogno che la storia non si ripeta....che un giorno mio figlio o figlia venga da me e mi dica papà...sono orgoglioso di te...sto dando letteralmente la mia vita per questo a 27 anni con 13 di lavoro alle.spalle non ho avuto sabati e domeniche libere niente festività tanti eventi familiari saltati alcuni mi odiano pensando che io sia un egoista cje penso solo al lavoro. Conoscere te è stato un balsamo tonificante da tutto questo...sei la mia nuova vita...la quarta vita vissuta in 27 anni che fino ad ora mi da speranze concrete per il futuro...dici che hai difficoltà a portare a termine le cose . Non penso.sia così, non con tutto. Sei riuscita a mettermi in condizioni di dire <<su 8 miliardi di persone lei è quella con cui accetterei di condividere il mio sogno>> sei l unica persona che riesco ad immaginare vicino a me e a quelli che un giorno saranno i miei figli...i nostri figli anzi...quando stai male pensa a questo....non vale niente? Forse...per me...vale tutto....tutta una vita...che voglio condividere con te....ti amo... P.S. ridi...ridi piangendo...solo così...prenderai per il culo ad un' esistenza maledetta che fin dal primo respiro ci ha guardati e ha detto tu non sarai nessuno...non farai mai nulla di concreto...ti dico che stai facendo tutto e bene....ti amo...amore mio....tuo marito...prossimamente ....9
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La mia top ten dei classici della letteratura mondiale
Era un po' che ci pensavo. In questa era di TIKTOK i nostri giovani leggono gli stessi classici della letteratura che abbiamo letto noi, oppure sono ormai finiti nel dimenticatoio? Mi sono posta questa domanda e molte altre simili e ho deciso che era il caso di rimboccarsi le maniche e mettersi a parlare anche dei classici di cui di solito non parlo perchè do' per scontato che tutti già li conoscano o li abbiano addirittura letti a scuola. Ma visto che temo non sia più così e credo sia meglio rinfrescare la memoria a qualcuno o farli proprio conoscere a chi magari non li ha mai neppure sentiti nominare attraverso un aserie di video e post.
Iniziamo a parlarne molto in generale con un classico del mio blog, la mia lista di preferiti, la mia top ten dei classici della letteraura mondiale. A cui seguiranno liste più specifiche divise geograficamente.
Naturalmente come al solito è una lista estremamente soggettiva che riguarda me, perciò siete liberissimi di aggiungere nei commenti i vostri preferiti in questa categoria:
Guerra e Pace, di Lev Tolstoj
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Trama: In questa celeberrima opera si fondono due narrazioni: da una parte, i grandi avvenimenti storici che travolsero la Russia all'inizio del XIX secolo; dall'altra, le vicende delle due famiglie dei Bolkonskij e dei Rostov, unite dalla figura del conte. In tutto il romanzo emerge chiaro il pensiero di Tolstoj, per il quale non sono gli eroi, i generali e i re a fare la storia, ma le grandi masse, con le loro paure, le loro sofferenze e le loro speranze. La storia è infatti una successione inarrestabile di eventi che il singolo non può modificare. L'autore è abilissimo nel descrivere l'identità psicologica dei personaggi: dal principe Andrej, altero e deluso dalla vita, alla bella Nataša, vivace e affascinante, al conte Pierre, fragile e tormentato, ma le loro vicende non avrebbero senso senza il racconto della storia del popolo russo, di cui essi divengono dei simboli. In "Guerra e pace" sembra che i veri protagonisti siano proprio lo scorrere del tempo e l'avvicendarsi ineluttabile degli eventi, che rendono questo capolavoro della letteratura quasi un poema epico.
La mia opinione: se stupisco qualcuno con questo primo posto mi dispiace perchè secondo me questo è un classico imprenscindibile, un romanzo storico che veramente contiene tutto e scavalca tutti i sottogeneri del romanzo storico perchè li comprende tutti. E' la storia di una guerra, di un'epoca, di due famiglie, di un popolo, di una nazione, dell'Europa, di personaggi indimenticabili. Ha tutto perciò come non mettterlo al primo posto?
2. Il Conte di Montecristo, di Alexandre Dumas
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Trama: Nel febbraio del 1815, a Marsiglia, il marinaio Edmond Dantès viene falsamente accusato di bonapartismo e arrestato nel giorno delle nozze, alle soglie di una brillante carriera navale. Durante la prigionia nel castello d'If, uno scoglio in mezzo al mare, affina un odio feroce per gli autori della sua rovina e, quando l'amicizia con un altro prigioniero gli procura l'evasione nonché un favoloso tesoro, ne farà lo strumento di una vendetta grandiosa e spietata.
La mia opinione: come non amare Dumas? Io adoro tutti i suoi romanzi, come scrive, le sue trame, erano già dei film su carta prima delle loro trasposizioni cinematografiche. Avventura, intrigo, insomma il padre di D'Artagnan, La maschera di ferro e Robin Hood non ha bisogno di presentazioni.
3. Umiliati e offesi, di Fedor Dostoevskij
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Trama: Fra le strade di Pietroburgo, nelle fredde prospettive della capitale, si incrociano le vicende di esseri umani in lenta rovina. La famiglia Ichmenev, amministratrice dei terreni del principe Valkovskij, viene allontanata dalla casa familiare a causa dell'amore sorto fra la giovane Natasha e il figlio del principe, l'ingenuo Alesa, ed è costretta a trasferirsi nella capitale; qui si muove anche Nelly, orfana poco più che bambina, che ha assistito impotente alla malattia della madre e all'indifferenza del nonno. Ivan Petrovic, studente e scrittore, ritratto di un Dostoevskij ventenne, è testimone protagonista: innamorato di Natasha sin da bambino, la aiuta nella fuga d'amore con Alesa, e decide di adottare Nelly per sottrarla agli abusi e alla mendicità. In "Umiliati e offesi", uno dei primi romanzi di Dostoevskij, emergono da una nebulosità ancora diffusa i personaggi e le situazioni che saranno propri del grande scrittore: i tormenti e l'amore, i personaggi candidi, l'indagine e la comprensione dell'animo umano.
La mia opinione: non ricordo nemmeno più perchè comprai questo romanzo, forse perchè visto che non avevo amato Delitto e Castigo, mi rifiutavo di non riuscire ad apprezzare un opera di questo scrittore così osannato da tutti e infatti Umiliati e Offesi mi piacque molto di più. E' un opera ottimista? No. E' molto triste e malinconica? Sì. Ma al contempo il fatto che al centro del romazo ci siano i rapporti famigliari, in particolar modo padre/figlia la rende per me più capibile a molti livelli. Poi il quadro storico è stupendo, i personaggi ben delineati. E' un romanzo forse poco nominato di Dostoevskij, ma che per la mia formazione è stato importante.
4. Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen
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Trama: I Bennet sono una famiglia rispettabile, ma non agiata, che vive nell'Hertfordshire, composta dai genitori e da cinque sorelle: Jane, Elisabeth, Mary, Catherine e Lydia. La signora Bennet è una donna frivola e dal comportamento spesso imbarazzante, il cui unico scopo nella vita è quello di trovare un buon marito alle proprie figlie. Quando il ricco Charles Bingley si trasferisce vicino alla tenuta dei Bennet con le due sorelle e l'amico Darcy, si verificano cambiamenti importanti.
La mia opinione: vi ho già parlato di questo libro in quasi ogni mia lista, un romanzo che ha segnato la storia del romanzo e del romanzo femminile in particolare, una bella storia raccontata con garbo e arguzia e che per questo è rimasta nei nostri cuori senza tempo, sempre attuale. La si può traslare in qualsiasi epoca questa trama e funziona sempre
5. Il visconte dimezzato, di Italo Calvino
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Trama: La bizzarra storia del visconte Medardo di Terralba che, colpito al petto da una cannonata turca, torna a casa diviso in due metà (una cattiva, malvagia, prepotente, ma dotata di inaspettate doti di umorismo e realismo, l'altra gentile, altruista, buona, o meglio "buonista"). "Tutti ci sentiamo in qualche modo incompleti" disse Calvino in un'intervista "tutti realizziamo una parte di noi stessi e non l'altra.
La mia opinione: altro classico della mia infanzia e lettura scolastica, divetente, piacevole e molto più profondo diq uello che sembra se lo si analizza.
6. Il signore degli anelli, di Tolkien
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Trama: La Compagnia dell'Anello si apre nella Contea, un idilliaco paese agricolo dove vivono gli Hobbit, piccoli esseri lieti, saggi e longevi. La quiete è turbata dall'arrivo dello stregone Gandalf, che convince Frodo a partire per il paese delle tenebre, Mordor, dove dovrà gettare nelle fiamme del Monte Fato il terribile Anello del Potere, giunto nelle sue mani per una serie di incredibili circostanze. Un gruppo di hobbit lo accompagna e strada facendo si aggiungono alla banda l'elfo, il nano e alcuni uomini, tutti uniti nella lotta contro il Male. La Compagnia affronta un cammino lungo e pericoloso, finché i suoi membri si disperdono, minacciati da forze oscure, mentre la meta sembra allontanarsi sempre di più.
La mia opinione: nelle mie liste dedicati ai classici della lettteartura cercherò di non citare romanzi di generi specifici come il fantasy o la fantascienza, ma per lui faccio un'eccezione.
7. L'antologia di Spoon River, di Edgar Lee Masters
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Trama: «Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley, / il debole di volontà, il forte di braccia, il buffone, il beone, il rissoso? / Tutti, tutti dormono sulla collina». L'autore dei versi, un avvocato del Kansas, compose il documento forse più completo, realistico e lirico sulla vita nella provincia americana di fine Ottocento, testimoniata dagli abitanti defunti del paesino di Spoon River. Con distacco, con passione, con ironia, con rabbia, si presentano su un palcoscenico ideale e raccontano la propria storia. La poesia nuova di Masters, asciutta, limpida, forte, procede nel racconto come una lente d'ingrandimento che rivela anche gli inganni meglio dissimulati, le frodi, le ipocrisie. O i desideri e la bellezza di uomini e donne cui la società negò ogni riconoscimento.
La mia opinione: opera che forse non molti conoscono estremamente d'impatto che ha un posto speciale tra le mie letture. racconta la vita e la sua caducità in sintesi senza fronzoli.
8. L'Orlando furioso, di Ludovico Ariosto
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Trama: Poema cavalleresco di travolgente intensità narrativa e inimitabile equilibrio formale, l'Orlando furioso ha attraversato ogni epoca e stagione letteraria senza smettere di incantare i propri lettori. Ideale prosecuzione dell'Orlando innamorato, il Furioso porta ai massimi sviluppi la ricca sostanza umana e artistica dell'opera boiardesca: il conflitto tra le forze cristiane e quelle musulmane, l'amore non corrisposto del paladino Orlando per la principessa Angelica, la travagliata unione dinastica tra Ruggiero e Bradamante. Ma nel poema dell'Ariosto gli ideali della società cortese si separano definitivamente dalla realtà, segnata da quell'irrazionale intrico delle passioni che sarà raffigurato nella forsennata giostra dei cavalieri. Una tensione drammatica dietro cui si cela l'amara consapevolezza della crisi dei valori su cui si fondava l'utopia della civiltà umanistica.
La mia opinione: in teoria andrebbe studiato a scuola, ma in realtà già quando io andavo allae superiori veniva trattato molto in fretta per potersi dedicare maggiormente ad altri autori italiani ed è un vero peccato. In realtà è un'opera che meriterebbe la stessa analisi accurata che i programmi scolastici dedicano a Dante e Manzoni eppure non è mai così. Quindi perchè non leggerla nel tempo libero come romanzo di storie cavalleresche e cortesi? Tutte le edizioni pubblicate sono ben commentate in modo che chiunque possa leggerla e capirla senza problemi.
9. Miseria e Nobiltà, di E. Scarpetta
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Trama: La commedia ha come protagonista Felice Sciosciammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, e la trama gira attorno all'amore del giovane nobile Eugenio per Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito. Il ragazzo è però ostacolato dal padre, il marchese Favetti, che è contro il matrimonio del figlio per via del fatto che Gemma è la figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, si introdurranno a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. La situazione si ingarbuglia poiché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio, scopertolo e minacciatolo di rivelare la verità, lo costringerà a dare il suo consenso per le nozze.
La mia opinione: per quanto mi riguarda le opere teatrali, Shakespeare docet, sono opere letterarie valide quanto le altre e alla stessa altezza, quindi ne vedrete comparire molte nelle mie liste. Questa l'avrò rilettta cento volte e ogni volta mi fa ridere. Un classico.
10. La bisbetica domata, di Shakespeare
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Trama: Petruccio è un avventuriero che parte da Verona e va a cercare fortuna a Padova. È un maschio giovane, forte e avvenente, assai dotato, e ha quella libertà di movimento che agli uomini è pienamente concessa nell'Italia immaginata da Shakespeare – così come nella sua Inghilterra. E quale modo migliore di fare fortuna se non trovare moglie? Moglie vuol dire dote. Anche se brutta come il peccato, o scontrosa come la proverbiale Santippe, la donna assolverà comunque al suo compito, se il padre-padrone com'è suo dovere la consegnerà al futuro sposo coprendola d'oro il giorno del matrimonio. È così che il giovane Petruccio s'imbatte nella giovane Caterina, la quale non sarà brutta, ma senz'altro è la più scorbutica delle spose. Caterina è la sorella ribelle dell'angelica Bianca, che tutti vorrebbero in moglie, ma che non potrà sposarsi, se il padre non si sarà prima liberato di quella gattaccia selvatica che è Caterina.
La mia opinione: e per concludere ancora teatro, stavolta del grande Shakespeare che non ha bisogno di presentazioni.
Lista come sempre molto soggettiva e riduttiva che rispecchia la mia formazione letteraria e i miei gusti, per fortuna potrò citare molti altri miei classici preferiti nelle altre liste specifiche altrimenti mi sarei sentita troppo in colpa!
Ora sono curiosa di conoscere i vostri classici delle letteratura preferiti, lasciatemeli nei commenti.
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Alla scoperta dei borghi sul Lago Maggiore: cosa vedere a Cannero Riviera, Maccagno e Luino

Il Lago Maggiore è una delle mete turistiche più famose del nord Italia, ma spesso i turisti si concentrano solo sulle città più grandi come Stresa e Verbania, trascurando i piccoli borghi che si affacciano sulle rive del lago. In questo articolo, esploreremo tre di questi borghi: Cannero Riviera, Maccagno e Luino. Cannero Riviera Cannero Riviera è un borgo immerso nella natura, situato nella zona di Verbano-Cusio-Ossola. La passeggiata lungo il lago è una delle attrazioni principali del paese, dove si possono ammirare le acque cristalline del lago e le montagne circostanti. Il Castello di Cannero, costruito nel XIII secolo, ospita un museo che racconta la storia della città e della regione circostante. Il borgo è famoso per la sua produzione di miele e olio d'oliva, che si possono acquistare nei negozi locali. Maccagno Maccagno è un altro borgo sul Lago Maggiore che merita una visita. Il Museo d'Arte Moderna di Maccagno ospita opere di artisti come Kandinsky, Klee e Chagall. La passeggiata lungo il lago offre una vista mozzafiato sulle acque cristalline del lago e le montagne circostanti. Il borgo è famoso per la sua produzione di vino e formaggio, che si possono acquistare nei negozi locali. Luino Luino è un borgo situato sulla sponda orientale del Lago Maggiore. Il mercato settimanale del mercoledì offre una vasta selezione di prodotti locali, tra cui formaggi, salumi, frutta e verdura fresca. Il borgo è famoso per la sua produzione di pesce di lago, che si può gustare nei ristoranti locali. Cosa vedere nei dintorni Se si vuole visitare Borgomanero nei dintorni del Lago Maggiore, ci sono alcune attrazioni da non perdere come la Cantina Fontechiara, la Collegiata Di San Bartolomeo e l'Oratorio di San Leonardo Attività all'aperto Il Lago Maggiore è anche famoso per le sue attività all'aperto come escursioni a piedi o in bicicletta. La Via dei Canneti è un percorso che collega Buccione a San Maurizio d'Opaglio ed è caratterizzato dalla presenza di canneti dove nidificano le gallinelle d'acqua, le folaghe e il martin pescatore. La vetta del Monte Fenera offre una vista panoramica spettacolare sulla zona circostante. Gli appassionati di sport acquatici possono praticare kayak o windsurfing sulle acque cristalline del lago. Eventi locali Se si vuole vivere appieno la cultura locale, ci sono molti eventi da non perdere intorno al Lago Maggiore. I festival dedicati al cibo locale sono molto popolari in tutta la zona. Ad esempio, il Festival del Riso a Novara celebra il risotto alla novarese con degustazioni gratuite per tutti i partecipanti. Ci sono anche eventi culturali come concerti di musica classica o mostre d'arte. In conclusione, il Lago Maggiore offre molte opportunità per scoprire borghi pittoreschi come Cannero Riviera, Maccagno e Luino. Oltre alle bellezze naturali della zona, ci sono anche molte attività all'aperto da praticare e eventi locali da non perdere. Read the full article
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