#decisioni politiche
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Consiglio Comunale di Novi Ligure: Convocazione e Ordine del Giorno del 27 Novembre 2024
Una seduta per discutere temi chiave come lavoro, sicurezza e sostenibilità
Una seduta per discutere temi chiave come lavoro, sicurezza e sostenibilità Il Consiglio Comunale di Novi Ligure è stato convocato in seduta ordinaria per il giorno mercoledì 27 novembre 2024, alle ore 21.00, presso la nuova sala consiliare di Palazzo Dellepiane, in via Girardengo 1. La riunione affronterà un ordine del giorno ricco di argomenti cruciali per la comunità novese, toccando temi…
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ipierrealism · 10 months ago
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Ma perché io ogni domenica devo svegliarmi che é successo qualcosa che mi manda in modalità "ok é tempo di creare un campo di concentramento per boomers"?
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intotheclash · 2 months ago
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Il peggior analfabeta è l’analfabeta politico. Egli non ascolta, non parla né partecipa agli avvenimenti politici. Non sa che il costo della vita, il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina, dell’ affitto, delle scarpe e delle medicine dipendono dalle decisioni politiche. Un analfabeta politico è tanto animale Che si inorgoglisce e gonfia il petto Nel dire che odia la politica. Non sa l’imbecille che Dalla sua ignoranza politica proviene la prostituta, il minore abbandonato, il rapinatore ed il peggiore di tutti i banditi, che è il politico disonesto, ingannatore e corrotto, leccapiedi delle imprese nazionali e multinazionali. Bertolt Brecht - L'analfabeta politico
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palmiz · 5 months ago
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Se non si familiarizza con il concetto di "vita a debito", tutta ciò che si crede è falsato da mera raffica di menzogne atte a circuire il cittadino facendogli credere che alti principi come la tutela del Pianeta guidino le azioni umane, le decisioni politiche. Così non è ovviamente ed è persino banale spiegarlo. Auto elettrica e casa green sono solo merce venduta da imbonitori per cui politici e giornalisti garantiscono. Così il cittadino crede, crede sempre, come atto di fede per non dover ammettere di non essere mai in grado di maneggiare la verità. Non solo la tassa per entrare in centro: in futuro saranno tassate le colonnine di ricarica (qualora esse prendano piede) per pareggiare il mancato introito delle accise irrinunciabili. Così quelle che di fatto sono restrizioni indirette prendono piede, mettono radici, diventano strutturali. Mobilità ridotta e soldi da sborsare come pegno eterno per riacquistare esigui spazi di libertà che prima erano gratuiti, il tutto sotto l'ombrello della battaglia ideologica di circostanza che ora è il cambiamento climatico e domani chissà: qualcosa ci inventeremo.
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lostaff · 9 months ago
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Un messaggio da parte di alcune persone trans dello staff di Tumblr e Automattic
Vogliamo che le persone trans e le persone LGBTQ+ in generale si sentano benvenute su Tumblr, anche perché noi persone trans di Tumblr e Automattic vogliamo che questo sia uno spazio in cui noi stessi ci sentiamo inclusi. Vogliamo che questa piattaforma ci sostenga e si batta per la nostra sicurezza. Tumblr è reso più luminoso e vivace dalla vostra presenza e le persone LGBTQ+ che aiutano a gestirlo lottano continuamente per questo, per voi, internamente.
Qualche giorno fa, Matt Mullenweg (CEO di Automattic, la società madre di Tumblr) ha risposto alla domanda di un utente circa la sospensione di un account, e la sua risposta ha colpito negativamente la comunità LGBTQ+ di Tumblr. Riteniamo che la risposta di Matt a questa richiesta, così come i suoi commenti, siano ingiustificati e dannosi. Lo staff di Tumblr non commenta le decisioni di moderazione per una serie di motivi, tra cui la privacy delle persone coinvolte e l’impossibilità di moderare migliaia di segnalazioni al giorno. Questa politica ha un aspetto negativo: rende molto facile il diffondersi di voci e informazioni errate sulle azioni intraprese dal nostro team di Trust & Safety. Per questo motivo, vogliamo chiarire alcuni aspetti della situazione:
La verità riguardo la sospensione di predstrogen non è stata comunicata in modo accurato e ha dato l’impressione che stessimo cercando modi per vietare la presenza di persone trans femminili sulla nostra piattaforma. Non è così: il commento di esempio condiviso nel post linkato sopra non soddisfa la nostra definizione di minaccia realistica di violenza e non è stato il fattore decisivo per la sospensione dell'account.
 Matt non ha riconosciuto il danno alla community generato da questa sospensione. Matt non parla a nome delle persone LGBTQ+ che contribuiscono alla gestione di Tumblr o di Automattic e noi non siamo stati consultati quando è stata redatta una risposta a questi eventi.
 L'anno scorso, le etichette “contenuti per adulti” e “temi sessuali” sono state erroneamente applicate ai post di alcuni utenti. La responsabilità è stata attribuita a un team esterno incaricato di applicare le etichette della community ai post, che ha mostrato una tendenza generale di etichettare in modo erroneo contenuti trans. Quando il nostro team di Trust & Safety ha rilevato il problema, grazie soprattutto alle segnalazioni della community, abbiamo impedito al team esterno di applicare le etichette della community. Allo stesso tempo, abbiamo potenziato la supervisione per garantire che questa situazione non si verificasse di nuovo. Nel post dello staff dedicato a questo argomento, il nostro staff LGBTQ+ ha fatto pressione per chiedere maggiore trasparenza, ma è stato scavalcato dalla dirigenza. Il licenziamento di un collaboratore menzionato nella risposta alla richiesta originale era dovuto a un fatto non correlato, che è stato erroneamente attribuito a questo caso. Siamo spiacenti per l’errore di etichettatura e per l’impatto negativo che ha avuto sulla comunità trans di Tumblr.
Le tempistiche della transizione non sono un tema contrario alle linee guida della community e non sono state prese in considerazione dal team di moderazione al momento di discutere le sospensioni e i successivi appelli. Non prendiamo provvedimenti contro i contenuti che riguardano la transizione o i corpi trans, a meno che non siano in violazione delle Linee guida della community.
Comprendiamo e condividiamo il sentimento di frustrazione che le persone trans provano su Tumblr quando si imbattono in contenuti transfobici e interagiscono con utenti bigotti. Le politiche di Tumblr e di Automattic sono pensate per garantire la libertà di parola e di espressione. Proibiamo le molestie come definito nelle nostre Linee guida della community, ma sappiamo che questa politica non è in grado di proteggere gli utenti dai tanti discorsi dannosi spesso utilizzati contro le persone LGBTQ+ e altre persone che subiscono emarginazione.
In futuro, Tumblr adotterà queste misure:
Daremo priorità alle funzioni anti-molestie che consentiranno agli utenti di proteggersi più efficacemente dalle molestie.
Creeremo più strumenti interni per noi dello Staff per identificare e mitigare in modo proattivo i casi di molestie.
Esamineremo i tag utilizzati spesso dalla comunità trans e che sono bloccati, e ci impegneremo per renderli disponibili la prossima settimana.
Siamo dispiaciuti per come si sono svolte le cose e ci stiamo impegnando attivamente per far sentire la nostra voce ed evitare che una situazione simile possa ripetersi in futuro. Sappiamo bene che affrontare situazioni del genere come utente di Tumblr è difficile, soprattutto per coloro che fanno parte di una comunità già spesso presa di mira e soggetta a molestie. Sappiamo che ci vorrà del tempo per riconquistare la vostra fiducia e faremo del nostro meglio affinché accada.
Apprezziamo lo spazio che ci è stato concesso per esprimere le nostre preoccupazioni e il nostro dissenso e siamo grati che il solido impegno di Matt (e di Automattic) per la libertà di espressione lo abbia reso possibile.
Continueremo a lottare per rendere Tumblr un posto sicuro per tutti noi.
- Questa dichiarazione è stata redatta da diverse persone trans che lavorano per Tumblr e Automattic.
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crocodilesareboring · 3 months ago
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Ho finito il mese e mezzo come animatore in un campo estivo, coi bimbi di seconda elementare. In ordine sparso, ho imparato che:
la posizione di aprifila, così come i posti a tavola a pranzo, sono decisioni politiche. Quale che sia la tua scelta, sarà sbagliata. Scelte sbagliate portano a disastri, scelte giuste portano comunque a disastri ma un po' più piccoli.
sei l'arbitro di ogni disputa, da "chi è più forte tra Messi e Ronaldo" a "gli alieni esistono?". Niente, e dico niente, fa incazzare gli ottenni quanto le posizioni moderate o democristiane.
i bimbi ti chiederanno sempre perché sei così alto/basso/magro/grasso/biondo/moro, spesso tutte e sei le cose nella stessa frase. Se hai una bassa autostima non penso sia facile sopravvivere.
i bimbi hanno un sacco bisogno di contatto fisico, ma solo se ci sono 45° all'ombra, hai appena mangiato, e possono esprimerlo tirandoti testate sulla pancia.
se un bimbo vuole parlare con te, improvvisamente tutti i bimbi vorranno farlo, possibilmente allo stesso tempo e cercando di distrarre il più possibile il bimbo iniziale, idealmente cercando di infilzarlo con le matite. Ho sentito l'inizio di 3 milioni di storie e la conclusione di tipo sedici.
quando devi recarti dal punto A al punto B e la tua classe insiste per venire con te, sei come mamma chioccia con un codazzo di gnomi urlanti. E puoi essere cinico quanto vuoi ma è una sensazione davvero soddisfacente.
ultimo pensiero, che è più un consiglio, quando ti dicono "tieni!" e ti danno qualcosa in mano, non prenderlo M-A-I. Se va bene è un fazzoletto usato, se va male è un ragno morto, se va davvero male è un ragno vivo.
La verità è che i bimbi sono contemporaneamente la peggior rottura di cazzo al mondo e delle creaturine meravigliose, e fare questa esperienza è stato davvero tosto ma anche tanto soddisfacente.
Alla prossima estate, piccole pustole.
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arcobalengo · 10 months ago
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❗EMERGENZE E NUOVO PIANO PANDEMICO
Le emergenze costituiscono uno strumento formidabile per il potere che voglia comprimere le libertà democratiche e depotenziare le forze di dissidenza interne.
L'Italia della strategia della tensione dovrebbe aver insegnato molto, così come il post 11 Settembre statunitense.
Persino Adolf Hitler acquisì i pieni poteri in modo democratico a seguito dell'episodio dell'incendio del Parlamento e grazie all'articolo 48 della Costutuzione di Weimar che consentiva di "adottare ogni misura appropriata per rimediare ai pericoli per la sicurezza pubblica".
Fu per evitare simili derive che i nostri Padri costituenti decisero di non inserire lo stato di emergenza nella Costituzione del '48, prevedendo solo lo strumento del decreto legge (ex art.77 Cost.) per le decisioni che avessero carattere di urgenza e necessità.
Ma i principi ispiratori della Costituzione non sono i medesimi che ispirano gli agenti politici e le libertà civili, politiche e sociali risultano essere costantemente minacciate.
➡️ Col NUOVO PIANO PANDEMICO, la cui bozza è stata anticipata sul quotidiano Sanità, ci riprovano.
L'OMS è certa che un nuovo virus sia pronto a minacciare la nostra sopravvivenza e gli Stati prescrivono gli strumenti per fronteggiarla o, almeno, così la raccontano.
Ricordiamo che la fondazione di Bill e Melinda Gates, che si occupa in modo peculiare di vaccini, è il primo finanziatore dell'Oms. E Bill Gates questa settimana ha fatto visita a palazzo Chigi.
SI STABILISCE CHE:
1. In caso di pandemie i vaccini sono le misure di prevenzione più efficaci (così, a prescindere dai virus e dai vaccini neanche studiati);
2. Può diventare necessario imporre limitazioni alle libertà dei singoli individui al fine di tutelare la salute della collettività.
RESTRIZIONI, TRACCIAMENTI E VACCINI SONO ANCORA LE PAROLE D'ORDINE.
Nessun accenno al diritto dei pazienti ad essere visitati e curati (ma al diritto dei sanitari di essere tutelati, sì), alla ricerca di Stato su farmaci ed eventuali vaccini, all'organizzazione della sanità territoriale.
A dimostrazione, semmai ce ne fosse bisogno, che la salute è un pretesto e uno strumento per imporre scelte politiche e soddisfare gli interessi dei più grandi capitalisti mondiali.
Nessuna distinzione sussiste tra i diversi schieramenti politici: la mangiatoia e i padroni sono gli stessi.
Difatti, il ministro della Salute del governo Meloni, Orazio Schillaci,
nel 2020, in piena era Covid, era stato nominato da Speranza come tecnico all'ISS.
Fiorangela
Giorgio Bianchi
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a-dreamer95 · 4 months ago
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“Abbiamo fatto del nostro meglio per peggiorare il mondo” E. Montale
L'umanità è incapace di fare realmente del bene. Abbiamo contribuito a un peggioramento generale del mondo e la responsabilità è soltanto nostra. Ogni progresso tecnologico sembra portare con sé nuove forme di inquinamento, sfruttamento e disuguaglianza.
La deforestazione avanza, le specie si estinguono a ritmi allarmanti, e il cambiamento climatico minaccia la nostra stessa sopravvivenza. Le guerre e i conflitti continuano a devastare nazioni intere, e milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà e sofferenza. Nonostante gli sforzi di alcune persone e organizzazioni che lottano per la giustizia e la sostenibilità, sembra che il sistema globale sia intrinsecamente orientato verso la distruzione. Gli interessi economici prevalgono su quelli ambientali e sociali, e la corsa al profitto rapido e facile guida le decisioni politiche e aziendali. La nostra incapacità di collaborare su scala globale per risolvere problemi cruciali mette in evidenza la nostra miopia e il nostro egoismo.
Spesso ci si scontra con persone che peccano di superbia perché sono in quel posto o in quella posizione da più tempo o magari sono solo più grandi e ti trattano come se fossi un deficiente. Credo che questo atteggiamento nasca dalla paura che una persona più qualificata o più titolata possa toglier loro il lavoro.
Vedo proprio tanta superbia e arroganza, ovunque io mi giri.
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abr · 1 year ago
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1. "Fact-checker" è il nuovo sinonimo per "servo di regime".
2. Globalisti, grande finanza e politici che guidano la narrazione dei media di regime, consapevoli che i cittadini hanno smesso di credere alle loro narrazioni e bugie, si sono inventati la "verifica dei fatti" per travestire la loro propaganda da "verifica indipendente".
3. Immancabilmente i "fact-checking" si concludono confermando la versione del regime, salvo quelle rare eccezioni che gli servono per dare una parvenza di "imparzialità", quando un fatto è talmente enorme ed evidente da non poterlo nascondere perché già dimostrato da altri.
4. Il "fact-checking" non può che concludersi confermando la versione di regime, visto che come "fonte indipendente" usano quella del regime stesso, di media di regime, giornalisti di regime, scienziati di regime, professori di regime, organizzazioni di regime, etc. di regime.
5. I "fact-checker" sono gli stessi narcisisti autoritari in ogni paese che affermano di avere poteri speciali per discernere la verità. Questo perché la caratteristica indispensabile per essere un "fact-checker" è essere un utile idiota con una cultura approssimativa.
6. (...) I "fact-checker" si dividono in due categorie: L'utile idiota puro e il fanatico globalista ideologizzato.
7. I "fact-checker" sono fermamente convinti di essere moralmente superiori. Di questa convizione se ne vantano spesso in pubblico, arrivando al punto di "provarlo" con "fact-checking" che fanno se stessi, confermando così che di essere degli utili idioti.
8. I "fact-checker" vivono in un eterno circolo vizioso. Primi del pensiero critico che mette in dubbio le "fonti ufficiali", cercano le "fonti indipendenti" su Google, che è quello che li finanzia e che le fonti indipendenti le censura, anche grazie ai loro "fact-checking".
9. Altre "fonti indipendenti" dei "fact-checker" sono gli altri "fact-checker". Sono a tutti gli effetti una loggia massonica in cui si proteggono l'un l'altro. Invece del grembiule massonico, amano esibire il logo di IFCN che li certifica, finanziata da Soros, Google e Facebook.
10. Uno dei segni di riconoscimento dei "fact-checker" è l'enorme coda di paglia che si incendia per autocombustione quando giurano l'indipendenza dalle organizzazioni di Soros, nonostante lavorino eslusivamente per aver ricevuto la "certificazione" di IFCN finanziata da Soros.
11. La coda di paglia gli si incendia quotidianamente quando giurano indignati minacciando querela, di non avere la responsabilità per la censura di Facebook, anche se gli forniscono i "fact-checking" che sanno che verrà utilizzato come scusa per censurare la libertà di pensiero.
12. I "fact-checker" sono i paladini della libertà di pensiero, purché il pensiero corrisponda al loro. Conoscono a memoria le regole dei social in cui si autorizzano a censurare chi vogliono, ma non hanno mai letto o capito l'Art. 21 della Costituzione sulla libertà di parola.
13. Il "fact-checker" è un animale sociale che ama i meeting onanistici con altri "fact-checker". (...)
14. Il "fact-checker" di razza ha una vera e propria adorazione per tutto ciò che rappresenta il potere costituito. Non c'è nulla di troppo sporco che il "fact-checker" non sia disposto a difendere con i propri "fact-checking".
15. Il "fact-checker" adora difendere qualsiasi potere costituito. (...)
16. (...) Il "fact-checker" non occorre corromperlo, perché è nella sua intima natura conformarsi al potere come Fantozzi al mega direttore.
17. "Il fact-checking ha assunto recentemente un ruolo importante nel pilotare le masse e le decisioni politiche. (...)
18. "Stranamente le loro decisioni convergono ineluttabilmente, con rarissime eccezioni, sempre con la visione del mainstream e del pensiero unico ovvero della politica mondiale fatta di governi fantoccio che eseguono semplicemente gli ordini ricevuti da altri."
19. "Proprio come i governi fantoccio citati, anche i fact-checker identicamente si comportano, conformandosi anche a costo di dover fare i salti mortali per spiegare l'inverosimile, fino a raggiungere vette di ridicolaggine assoluta che rasentano la vergogna." - Sir Lancillotto
20. Il primo "fact-checker" noto si chiamava Giuda Iscariota. Per trenta denari d'argento confermò che Gesù non era il Messia, usando come fonte indipendente i sommi sacerdoti. A quel tempo i "fact-checking" venivano ancora pagati bene.
21. Come Giuda anche il "fact-checker" contemporaneo ha la naturale propensione alla delazione. Crede che i Termini di Servizio dei social sia il Codice Penale, e si vanta di segnalare alle autorità tutti quelli "violano" quei reati immaginari che esistono solo nella sua testa.
22. I "fact-checker" sono gli stessi narcisisti autoritari in ogni paese. Il giornalismo è morto. I "fact-checker" sono i batteri che lo stanno portando alla decomposizione. —
Nota: Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.
La guida definitiva al fact checking, via https://twitter.com/ChanceGardiner/status/1695828910955512173
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tizianacerralovetrainer · 1 year ago
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Tumblr media
Risuonano forti le parole lette in chiesa durante l’ultimo saluto a Giulia dal suo papà, Gino Cecchettin.
“Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria.
Allegra, vivace, mai sazia di imparare.
Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti.
Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prima di perdere anche la vita.
Come può accadere tutto questo?
Come è potuto accadere a Giulia?
Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione
Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere.
Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali.
Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne, e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto.
A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possessoe all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale.
È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente, a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro.
La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto.
La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli.
Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza.
La prevenzione della violenza di gene e inizia nelle famiglie, ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti.
Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti.
Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere.
Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti.
Alle istituzioni politiche chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento.
La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi deve essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne.
Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita.
Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere.
«Il vero amore non è ne fisico ne romantico.
Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è,
è stato, sarà e non sarà.
Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia…»
Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma.
Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia.
Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotta questa pioggia.
Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano.
Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare.
E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace.
Addio Giulia, amore mio”.
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gregor-samsung · 7 months ago
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" Nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel maggio del 1962, John F. Kennedy proclamò, nei toni che gli erano consueti, la fine delle ideologie; rispose così a due bisogni della nazione: il bisogno di credere che le decisioni politiche siano nelle mani di specialisti imparziali e bipartitici e il bisogno di credere che i problemi di cui si occupano gli esperti siano incomprensibili ai profani: «Per molti anni la maggior parte di noi è stata condizionata ad avere un’opinione politica: repubblicana o democratica, “liberal”, conservatrice o moderata. La realtà dei fatti è che la maggior parte dei problemi… che dobbiamo affrontare ora, sono problemi tecnici, problemi amministrativi. Sono risoluzioni estremamente complesse, che non si prestano a quel nobile genere di agguerriti movimenti che in passato hanno infiammato il paese con tanta frequenza. [Essi] concernono questioni che trascendono ormai la capacità di comprensione della stragrande maggioranza…»*
*Citato in David Eakins, Policy-Planning for the Establishment in A New History of Leviathan, a cura di Ronald Radosh e Murray Rothbard, New York, Dutton, 1972, p. 198.
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Christopher Lasch, La cultura del narcisismo. L’individuo in fuga dal sociale in un’età di disillusioni collettive; Nuova postfazione dell’autore, traduzione di Marina Bocconcelli, Fabbri (collana Saggi Tascabili), 1992. [Libro elettronico]
[Edizione originale: The Culture of Narcissism: American Life in an Age of Diminishing Expectations, W. W. Norton, New York City, 1979]
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pier-carlo-universe · 2 days ago
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Lercaro: I Sindaci dell’Ovadese Uniti Contro la Vendita dei Terreni. Un appello collettivo per salvaguardare il patrimonio dell’I.P.A.B. Casa di Riposo Lercaro
A seguito dell’incontro convocato dal Sindaco di Ovada, Gian Franco Comaschi, i sindaci dell’Ovadese si sono riuniti giovedì 21 novembre 2024 per affrontare la questione legata alla vendita dei terreni dell’I.P.A.B. Casa di Riposo Lercaro.
A seguito dell’incontro convocato dal Sindaco di Ovada, Gian Franco Comaschi, i sindaci dell’Ovadese si sono riuniti giovedì 21 novembre 2024 per affrontare la questione legata alla vendita dei terreni dell’I.P.A.B. Casa di Riposo Lercaro. Durante la riunione, svoltasi presso la sala Giunta del Comune di Ovada, è emersa una forte posizione unitaria contro le decisioni prese dal Commissario…
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curiositasmundi · 5 months ago
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[...] La strategia della destra è di minimizzare le proprie capacità di male. La mediocrità dei propositi è tuttavia preoccupante, in primo luogo perché fa proseliti tra quell’area grigia che si autoproclama liberal-moderata e che pensa di avere la capacità di dare moderazione alla destra, domandone le pretese autoritarie. La mediocrità ci salverebbe, insomma; questa destra è normalizzabile. Non è più “quella” che aveva pianificato il male per mezzo della tecnologia e del legalismo, aperto le prigioni ai nemici politici e i campi di concentramento ai nemici etnici. Nulla di tutto questo. Oggi, la destra è blanda abbastanza, mediocre abbastanza, da poter essere governata; e i moderati di turno sarebbero in grado di farlo. In Europa, questa via alla normalizzazione l’ha aperta niente meno che Angela Merkel, la quale, forse anche per ragioni di interessi economici tra il suo paese e quelli dell’Europa dell’est da poco emancipati dal comunismo, pensò che fosse saggio e possibile normalizzare Viktor Orbán accogliendolo tra i popolari. Una piccola virata a destra non avrebbe cambiato il percorso della Ue, anche perché c’era comunque una forte componente socialdemocratica. Oggi, questa strada viene lambita da Ursula von der Layen, benché in una congiuntura che vede i socialisti indeboliti e le destre scalpitanti a ovest della Mosella e a sud delle Alpi. E tuttavia vi è chi, sia in Francia che in Italia, scommette sulla normalizzazione delle destra, affidandosi alla “mediocrità”: non è più la destra cattiva. Eppure, è proprio questa “mediocrità” – di contenuti e di stili – che ci dovrebbe allarmare. Violenze giustificate come “disordini”; politiche antiabortiste che diventano silenzi e rieducazione delle donne delegata a gruppi antiabortisti; decisioni repressive ma praticate su minoranze (i rave, i mascalzoncelli che marinano la scuola, i facinorosi che vanno in piazza); assalto alle libertà di scelta sessuale, ma presentato come campagna per la difesa della famiglia “naturale”; politiche di diseguaglianza sociale, ma rese come richiamo alla responsabilità personale per cui ciascuno è causa della propria miseria; politiche di dissanguamento della sanità e della scuola pubbliche, ma con l’argomento a favore della pluralità dell’offerta. Il tutto come premessa della “mediocrità” massima: una riforma della Costituzione che sottomette il parlamento all’esecutivo, ma presentata come il “far scegliere” il capo agli elettori. Plebiscito scambiato per voto elettorale. Una mediocrità rispetto al listone del 1924.
Da: La “mediocrità del male” di questa destra estrema - Nadia Urbinati, Via
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der-papero · 1 year ago
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Mi viene sempre da sorridere amaro, quando leggo, sui media in generale, eh, non solo qui, uscite pseudo-anti-capitaliste e su come molti vedano la nostra vita come un pollaio, e allo stesso tempo penso che c'è tutta una catena fatta circuiti, bit, segnali inviati in giro per il mondo, router che devono smistare i messaggi, sistemi che devono processarli, una catena infinita di processi, sistemi, connessioni, mercati finanziari che devono sorreggere tutta questa impalcatura, decisioni politiche che permettono lo scambio di informazioni, un popolo immenso di persone, tecniche e non, che devono governare tutto ciò, insomma tutto un universo di galline che, se smettessero di beccare, non ti permetterebbero più di fare le uscite di prima, riducendoti ad una gallina che può solo beccare e basta.
Il mio non è un elogio o una difesa del capitalismo, sia chiaro, è solo una personale condanna di una narrazione a senso unico.
Il mondo moderno è tantissime cose, ma soprattutto la forma più paradossale di ipocrisia.
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tergestin · 8 months ago
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Crosetto, Maga Isabella e la saliva di coniglio. Quando è scoppiata la guerra in Ucraina, dissi che l’ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia sarebbe stata una grande sciagura per la sicurezza dell’Europa perché avrebbe aggravato la guerra con la Russia. I media italiani, essendo completamente corrotti, mi diffamavano dicendo che l’accerchiamento in corso della Russia da parte della Nato avrebbe migliorato la sicurezza dell’Europa e avvicinato la pace. Ma l'osservazione sociologica mostra che, dopo l’ingresso di quei due Paesi nella Nato, la situazione è soltanto peggiorata e adesso l’Unione europea ci sta accompagnando lentamente verso la terza guerra mondiale, un passo alla volta, affinché gli italiani non se ne rendano conto. Tutto questo pone tre problemi. Il primo è che il sistema dell’informazione in Italia è completamente corrotto. La sua funzione è di manipolare l’opinione pubblica per creare consensi intorno alle politiche di guerra della Casa Bianca sul territorio europeo. Il secondo problema è che l’Unione europea è guidata da un gruppo di corrotti che asseconda le politiche anti-europee della Casa bianca. Il terzo problema è che l’Italia non ha un ministro della Difesa. Guido Crosetto e Isabella Rauti semplicemente non esistono. Tutte le decisioni che prende il magico duo Crosetto-Rauti vengono prese da Biden, della cui volontà il nostro ministro della Difesa è semplicemente un esecutore politico, un delegato, il punto di raccordo tra la Casa bianca e le basi americane in Italia. Isabella Rauti, invece, svolge una funzione più importante di Crosetto giacché è preposta alla creazione delle pozioni magiche per migliorare la potenza dei missili ucraini. Pare che maga Isabella abbia provato a inserire nei missili ucraini una mistura di saliva di rana e sedano tritato, i celebri "missabelli", che però non ha dato gli effetti sperati. Secondo le ultime indiscrezioni, maga Isabella sta sperimentando una nuova pozione a base di saliva di coniglio e lenticchie saltate. Nel caso in cui l’Italia si trovasse in guerra con la Russia, maga Isabella coprirà i nostri cieli con uno striscione: “Sim Salabim”. Nell'attesa che maga Isabella trovi l'arma magica per sconfiggere la Russia, l'Unione europea organizza un futuro di guerra per i bambini italiani con i soldi dei loro genitori. In sintesi, le ricchezze di noi italiani vengono dissipate per porre i nostri figli nella condizione di essere ammazzati dai russi al fronte nel caso di una nuova guerra mondiale, a cui un gruppo di corrotti lavora alacremente a Bruxelles.
Orsini
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littlepaperengineer · 9 months ago
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Un po' sono d'accordo, ed un po' no, con i discorsi sul patriarcato.
Io mi schiero dalla parte delle donne, a volte perché mi sento un uomo sbagliato, un uomo non uomo. E infondo non aderire al modello maschile è già in parte la soluzione: se nessun uomo aderisse al modello di uomo (arrogante, che fa il primo passo, che tiene decisioni importanti in famiglia, che sceglie di dare priorità al lavoro invece della famiglia, che non sa cosa siano le emozioni, i sentimenti, specialmente quelli altrui) allora non ci sarebbe alcuna altra persona oppressa. Fine.
E in questo discorso ci voglio mettere anche le donne, perché serve che anche una donna non dica "l'uomo è così, deve essere così, lo voglio così". E dunque non esisterebbe neanche l'esigenza di dire "noi uomini e voi donne" o "noi donne e voi uomini". Individui siamo, tutti, nel senso individuale del termine, con caratteristiche ed esigenze diverse.
Cosa manca da dire? Che se il maschio lo vogliamo "così", lo vogliamo così proprio tutti (gli altri uomini, e le donne): che deve fare il primo passo, che deve essere forte e senza fragilità, che deve essere deciso, beh allora "gioca ruolo attivo". E non c'è da stupirsi se non sa accettare il rifiuto di un partner. Sa che deve muovere lui il gioco, non accetta decisioni altrui! Bizzarro no? Ecco la violenza di genere. Il "maschio" quindi quando si sentirà sbagliato? Quando arriveremo ad accettare uomini fuori modello, quando li sceglieremo come partner, come amici, come veri alleati. Invece accade il contrario, e siamo tuttə responsabili.
E se vogliamo l'altro in quelle parentesi di modello, allora ci stiamo accomodando, vogliamo che la donna lavi i piatti, ci fa comodo! E ci fa comodo che l'uomo vada a lavoro, per forza, che sia lui a portare lo stipendio a casa. Mai sentire che voglia stare con i bambini, mai sentire che la donna scelga di non volere figli. Così dobbiamo essere, vogliamo che sia così! Altrimenti oh, quello è proprio strano, magari è gay! E quella? È piena di se, insensibile, una vera merda.
Ora, detto tutto questo, io i danni li ho ricevuti da una donna. Che anni fa ha scelto di usarmi per i suoi bisogni, mi ha messo in casini enormi, mi ha messo contro un sacco di persone, compresa un'amica che ha giocato anche lei contro di me. Io cosa ho fatto? Niente. Mi sono difeso, con un avvocato, non ho alzato un dito verso nessuno come mi sembra ovvio che sia. Posso dire che l'uomo comanda? Chi uomo scusate. Io dico che comanda l'arrogante, chi sceglie di avere il potere.
Onestamente? Io in questa lotta contro il "patriarcato" non ci trovo una logica. Perché si, è vero che la donna vive subendo tantissime ingiustizie ogni giorno, ma non è "l'uomo" a crearle, è inutile dire che la donna è sottomessa all'"uomo", perché non è vero. E mi sembra giusto che io mi senta offeso, e come me tanti altri. Perché chi è onesto non è maschio e non è femmina, è un individuo che sa cos'è il rispetto, e spesso subisce il volere di chi ha potere, che se lo prende, senza alcun rispetto.
Vogliamo dirlo? Vale la pena lottare per essere ciò che si sente dentro, contro tutti e tutto. Sento di non voler essere arrogante, irrispettoso, non fragile, senza sentimenti, a costo di non trovare una compagna! Voglio non aderire al modello che mi è stato imposto, di uomo che non piange mai. La lotta la faccio io con tuttə. Ma smettete tutti di vedermi come il nemico perché ho il pisello.
Smettiamo tutti di vederci come due fazioni diverse, è stupido, tremendamente stupido, e non si va da nessuna parte. Serve promuovere la scoperta e l'accettazione di sé, serve abolire le dinamiche di potere che opprimono, quelle non democratiche, che arrivano dall'alto, in gerarchie aziendali e politiche.
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