#cura e relazione
Explore tagged Tumblr posts
pier-carlo-universe · 2 months ago
Text
Festival delle Medical Humanities: Un Viaggio tra Narrazione, Ascolto e Arti Visive Applicate alla Salute. Il Festival si svolge dal 15 al 20 ottobre con eventi online e incontri in presenza ad Alessandria
La quinta edizione del Festival delle Medical Humanities "Iconografia della Salute" ha preso il via il 15 ottobre 2024 ad Alessandria.
La quinta edizione del Festival delle Medical Humanities “Iconografia della Salute” ha preso il via il 15 ottobre 2024 ad Alessandria. Quest’anno il festival è dedicato al tema “Parola e relazione” e prevede un ricco programma di eventi tra presentazioni di libri, conferenze, tavole rotonde e mostre. La manifestazione si propone di esplorare l’interazione tra narrazione, ascolto e arti visive nel…
0 notes
tuportamiviareturn · 2 years ago
Text
Abbiamo dimenticato cosa sia guardarsi l'un l'altro, toccarsi, avere una vera vita di relazione, curarsi l'uno dell'altro. Non sorprende se stiamo morendo tutti di solitudine.
Felice Leonardo Buscaglia, detto Leo (Los Angeles, 31 marzo 1924 – Glenbrook, 11 giugno 1998)
15 notes · View notes
dantelovesvirgil · 5 months ago
Text
People really don't understand hot privilege
Faccio (che) cacare
O non faccio che cacare
#pensieri e paroloni#premessa: è un periodo un po' così#e sono circondata da gente veramente bona#e in parte sono invidiosa e un po rassegnata al fatto che non sarò mai cosi bella#per carità lo so di essere carina#è solo che non importa quanto magra o quante cerette mi faccio#io sono anche i miei peli e la mia pancia#neutralmente positivamente o negativamente che sia#io e questo corpo siamo sposati finché morte non ci separi#e fino ad allora dovrò prendermi cura di lui#e lo so che non sono in nessuna situazione tragica e che sono intera#e che forse la body dismorfia come lamento principale è una cosa un po' da adolescenti#ma non me lo concedo molto spesso in queste misure#il fatto è che io non mi dispiaccio#ma sono cosciente che per quanto possa prendermi cura di me non arriverò mai ad essere cosi bella come certe persone#e si tutti hanno dei difetti#ma porcodio mi sento sbagliata nel corpo e nell'animo#e la cosa più brutta è che è un duplice giudi#zio#perché nella mia intimità io mi accettp#ma in relazione agli altri no#odio questa competizione autoimposta che non mi ha chiesto nessuno#essere donne a questo mondo è cosi sciocco a volte#boh mi sento a metà di tutto#e piena di niente#è così brutto sapere di essere abbastanza per se stessi ma non sentirselo riconosciuto dal giudizio interno esterno#è come se non riuscissi a legittimarmelo#e io mi chiedo se le insicurezze degli altri perché tutti hanno delle insicurezze#specialmente in relazione al lroprio corpo#siano così forti anche nelle persone gnocche
0 notes
angelap3 · 4 months ago
Text
Tumblr media
👵 Scritto da una 90enne!! ❤️ 🤙
41 lezioni che la vita mi ha insegnato 💖
Dovremmo leggerle almeno una volta a settimana! Assicurati di leggere fino alla fine! Scritto da Regina Brett, 90 anni, del Plain Dealer di Cleveland, Ohio.
Per celebrare l'invecchiamento, una volta ho scritto le 41 lezioni che la vita mi ha insegnato. È la colonna più richiesta che abbia mai scritto. Il mio contachilometri è arrivato a 90 ad agosto, quindi ecco di nuovo la colonna:
1. La vita non è giusta, ma è comunque bella.
2. Quando sei in dubbio, fai semplicemente il prossimo piccolo passo.
3. La vita è troppo breve – goditela.
4. Il tuo lavoro non si prenderà cura di te quando sarai malato. I tuoi amici e la tua famiglia lo faranno.
5. Paga le tue carte di credito ogni mese.
6. Non devi vincere ogni discussione. Rimani fedele a te stesso.
7. Piangi con qualcuno. È più curativo che piangere da soli.
8. Risparmia per la pensione a partire dal tuo primo stipendio.
9. Quando si tratta di cioccolato, resistere è inutile.
10. Fai pace con il tuo passato, così non rovinerà il presente.
11. È OK lasciare che i tuoi figli ti vedano piangere.
12. Non confrontare la tua vita con quella degli altri. Non hai idea di quale sia il loro viaggio.
13. Se una relazione deve essere segreta, non dovresti esserci dentro.
14. Fai un respiro profondo. Calma la mente.
15. Liberati di tutto ciò che non è utile. Il disordine ti appesantisce in molti modi.
16. Ciò che non ti uccide davvero ti rende più forte.
17. Non è mai troppo tardi per essere felici. Ma dipende tutto da te e da nessun altro.
18. Quando si tratta di inseguire ciò che ami nella vita, non accettare un no come risposta.
19. Accendi le candele, usa le lenzuola belle, indossa la lingerie elegante. Non riservarlo per un'occasione speciale. Oggi è speciale.
20. Preparati in modo eccessivo, poi lascia scorrere le cose.
21. Sii eccentrico adesso. Non aspettare la vecchiaia per indossare il viola. 💖
22. L'organo se*suale più importante è il cervello.
23. Nessuno è responsabile della tua felicità tranne te.
24. Inquadra ogni cosiddetto disastro con queste parole: "Tra cinque anni, avrà importanza?"
25. Scegli sempre la vita.
26. Perdona, ma non dimenticare.
27. Quello che gli altri pensano di te non sono affari tuoi.
28. Il tempo guarisce quasi tutto. Dai tempo al tempo.
29. Per quanto buona o cattiva sia una situazione, cambierà.
30. Non prenderti troppo sul serio. Nessun altro lo fa.
31. Credi nei miracoli.
32. Non fare il revisore della vita. Presentati e sfruttala al massimo ora.
33. Invecchiare è meglio dell'alternativa: morire giovani.
34. I tuoi figli hanno solo un'infanzia.
35. Tutto ciò che conta davvero alla fine è che tu abbia amato.
36. Esci ogni giorno. I miracoli ti aspettano ovunque. (Adoro questa)
37. Se tutti buttassimo i nostri problemi in una pila e vedessimo quelli degli altri, riprenderemmo i nostri.
38. L'invidia è una perdita di tempo. Accetta ciò che hai già, non ciò di cui hai bisogno.
39. Il meglio deve ancora venire...
40. Non importa come ti senti, alzati, vestiti e presentati.
41. La vita non è legata con un fiocco, ma è comunque un dono.
67 notes · View notes
smokingago · 8 months ago
Text
Non soffriamo per amore, soffriamo perché non ci amiamo. Soffriamo perché cerchiamo nell’altro quelle attenzioni che aspettavamo dal padre, quella cura che richiedevamo alla madre.
Tumblr media
Siamo diventati adulti senza essere bambini. E ora nella relazione portiamo quei bambini negati, quei bambini che non hanno potuto piangere ed essere consolati. Portiamo quei bambini che volevano arrabbiarsi ma venivano sgridati. Quei bambini che volevano correre liberi e venivano puniti. Quei bambini che volevano essere accolti ma non c’era il tempo.
Tumblr media
E all’altro chiediamo di essere quella madre e quel padre. Chiediamo a lui di asciugare le nostre lacrime o ancora meglio di fare in modo di non arrecarci mai quel dolore che ci provochi le lacrime. Chiediamo a lui di consolarci e accogliere tutte le nostre sofferenze.
Tumblr media
Ci arrabbiamo con l’altro perché finalmente possiamo dare sfogo a quella rabbia che abbiamo trattenuto per paura e su di lui riversiamo tutto ciò che avremmo voluto dire alla madre e al padre. Senza accorgerci che non stiamo guardando lui, la sua essenza, ma lo stiamo caricando di un’immagine che non gli appartiene. Non possiamo chiedere a lui di essere quel genitore a cui avremmo voluto urlare tutte le sue mancanze. A cui avremmo voluto rimproverare l’abbandono, chiedere una carezza, sentirne la presenza.
Tumblr media
All’altro chiediamo di lasciarci liberi e allo stesso tempo di tenerci legati a sé. Vogliamo quella libertà che abbiamo sempre sentito essere necessaria e ci è stata negata in nome dei “non si può”, “ non sta bene”.
Tumblr media
Vogliamo che l’altro ci permetta di essere noi stessi quando non sappiamo nemmeno noi chi siamo e anzi a volte l’altro vede quegli aspetti di noi che a noi sono ancora sconosciuti.
Tumblr media
Chiediamo libertà, la pretendiamo a gran voce e poi ne abbiamo paura. Perché la libertà ci rende insicuri. E chiediamo inconsciamente all’altro di trattenerci, di non farci scappare. Perché in quella corda che ci tiene uniti a noi sembra di vedere amore. Che amore non è.
E’ paura …e l’amore non sta dove c’è paura.
Tumblr media
Io ti lascio libera/o di essere ciò che sei, di esprimere la tua essenza qualunque essa sia, di volare nei cieli della vita e di compiere il tuo percorso. Io faccio altrettanto e ti osservo con amore. Questo sarà il filo dorato che ci tiene uniti.
Questo è amore
Essere Indaco
81 notes · View notes
astra-zioni · 7 months ago
Text
Prendo una pausa dallo studio per incazzarmi fugacemente; questa roba che nel 2024 considerate gli psicofarmaci come parte di un grande piano malvagio degli psichiatri brutti e cattivi che vi vogliono sedare per rendervi “servi” del sistema è una stronzata così colossale e approssimativa che può generarla solo chi ha avuto il privilegio di non dover ricorrere ad ausili di questo tipo.
1) Non c’è alcun piano malvagio dietro perché se sono depressa in culo non riesco a cambiare o sovvertire nel mio piccolo il sistema e non mi tange neanche un conflitto mondiale che si consuma davanti ai miei occhi; viceversa, con un antidepressivo in corpo, riesco a essere più lucida, determinata e costante nei miei obiettivi e sicuramente più proattiva; ne consegue che non sono gli psicofarmaci ad inebetirmi, ma la patologia.
2) “Eh ma chi può dire cosa sia patologia o cosa no, magari tu non hai niente che non vada ma è questa società che te lo fa credere!” Sì Gianfranco sono pure d’accordo però t’assicuro che questa argomentazione sull’interrogarsi se sia nato prima l’uovo o la gallina in relazione a questioni così complesse porta a un vicolo cieco senza risoluzione da cui comunque esco depresso e comunque t’assicuro che società o meno le mie psicopatologie me le porto dietro dagli 0 anni di età, quindi facciamo che, come per tutto, la smettiamo di interrogarci in maniera inutile sulla questione e adottiamo la filosofia del “basta che funzioni”, cioè la filosofia che nella vita dovrebbe portarti a viverla, tipo, nel migliore dei modi possibili, cercando di essere un umano decente; e che se mi aiutano 10 gocce di xanax ben venga se in loro assenza e preda delle pippe mentali di cui sopra trucido dieci persone.
3) Il fatto che esistano psichiatri di merda che rifilano farmaci con dosaggi sbagliati o non imbroccano proprio la cura non rende lo psicofarmaco di per sé un problema (spoiler: ogni sostanza che ingeriamo, ogni farmaco che assumiamo, agisce sul cervello e su specifiche aree di quest’ultimo).
4) Per quanto l’introspezione e l’analisi critica della società sia fondamentale - anche - per guarire, fino a quando non mi trovate una soluzione alla depressione maggiore, al disturbo bipolare, alle varie disfunzioni chimiche cerebrali, all’insonnia e via dicendo che non siano discorsi alla Basaglia usciti però un po’ peggio continueremo a prenderci gli psicofarmaci che ci impediscono di buttarci sotto un treno davanti i vostri occhi.
5) Nelle tribù, per dirne una, dalla notte dei tempi si utilizzano sostanze psicotrope perché l’essere umano evidentemente ne sente l’esigenza pure quando vive in mezzo alla giungla e si gratta il sedere dalla mattina alla sera senza che ci siano questioni capitalistiche di mezzo, quindi figurati se io che vivo una vita di merda tra lo smog, la freneticità, le crisi mondiali, i conflitti, le disparità sociali e la precarietà esistenziale non devo assumere il Valium, ma va là.
45 notes · View notes
canesenzafissadimora · 2 months ago
Text
Uno degli addii più difficili si verifica quando amiamo una persona e allo stesso tempo vediamo che non è possibile costruire una relazione sana al suo fianco.
Rimanere significa continuare ad aspettare cambiamenti che non arrivano, tollerare azioni che ci feriscono, accettare il minimo sforzo, perderci nel tentativo di non perderlo.
Sappiamo che andarcene farà male, ma sarà la strada che ci porterà a guarire. Invece, rimanere continuerà ad aprire sempre di più la ferita.
A volte scegli di andartene, non per mancanza d’amore verso questa persona, ma perché è il tuo amor proprio che ti spinge a prenderti cura di te stesso, e con amore te ne vai.
Tumblr media
dalla pg fb #disconnected
15 notes · View notes
Text
Uno degli addii più difficili si verifica quando amiamo una persona e allo stesso tempo vediamo che non è possibile costruire una relazione sana al suo fianco.
Rimanere significa continuare ad aspettare cambiamenti che non arrivano, tollerare azioni che ci feriscono, accettare il minimo sforzo, perderci nel tentativo di non perderla.
Sappiamo che andarcene farà male, ma sarà la strada che ci porterà a guarire. Invece, rimanere continuerà ad aprire sempre di più la ferita.
A volte scegli di andartene, non per mancanza d’amore verso questa persona, ma perché è il tuo amor proprio che ti spinge a prenderti cura di te stesso, e con amore te ne vai.
20 notes · View notes
gregor-samsung · 6 months ago
Text
" In amore, si può sollecitare e insistere, la consolazione esiste. Prima o poi, subentra l’oblio e l’emozione ritrova freschezza e vigore. In amicizia, la consolazione è illusoria, il lutto un baratro. Un amico, un amico vero, è insostituibile. Si vive con questa ferita senza fine, ci si ostina a voler dimenticare, ma si sa che è un esercizio vano. Perché questo genere di ferite non si cancellano dalla memoria? Perché il principio della fedeltà alla parola data non è stato rispettato, la fiducia è stata tradita, si è ritrovata come una dimora svaligiata da colui o colei a cui si erano lasciate le chiavi. E allora ci si sente sgomenti nello scoprire di aver sbagliato, di aver seguito per lungo tempo una falsa strada, creduto a parole vuote di senso, aperto il proprio rifugio interiore, il luogo intimo del segreto. Ed ecco che improvvisamente, tutto va in frantumi. Come non subire più queste ferite? Come scegliere i propri amici? Come sapere, come prevedere le metamorfosi dell'anima, la sua fedeltà e la sua integrità, le sue peregrinazioni e i suoi improvvisi mutamenti? Non esiste una ricetta. Diffidenza e amicizia non vanno d’accordo. Il sospetto è già la fine di una relazione. Che fare allora? Marguerite Yourcenar scrive nelle Memorie di Adriano: “Il nostro grande errore è quello di cercare di ricavare da ciascuno soprattutto le virtù che non ha, e di coltivare con scarsa cura quelle che possiede.” La perfezione non è umana, in compenso la virtù dell'amicizia, questo “sole del mondo” (Cicerone), è propria dell'uomo. "
Tahar Ben Jelloun, L’amicizia e l’ombra del tradimento, traduzione di Egi Volterrani e Camilla Testi, La nave di Teseo, 2019. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Éloge de l’amitié, ombre de la trahison, Editions Seuil, 2004]
25 notes · View notes
Text
Sapete, secondo me, qual è il problema? Quando si instaura un rapporto con una persona, che si tratti di amicizia o si parli di relazione, si tende a pensare che quella persona c'è e così si inizia a dare per scontata la sua presenza. Il fatto è che qualsiasi tipo di relazione è un po' come una piantina, se non te ne prendi cura prima o poi appassirà. Credo che non si debba mai smettere di conquistare la persona che si ha accanto, di corteggiarla e tantomeno dare per scontata una persona.
14 notes · View notes
pier-carlo-universe · 2 months ago
Text
Paola di Maura Mantellino: La Forza di una Bambina e Due Medici Diversi. Recensione di Alessandria today
Maura Mantellino racconta la storia di Paola, una bambina torinese degli anni Settanta, attraverso un racconto che mette in luce la differenza tra due medici: uno amato e comprensivo, l’altro rigido e distaccato.
Maura Mantellino racconta la storia di Paola, una bambina torinese degli anni Settanta, attraverso un racconto che mette in luce la differenza tra due medici: uno amato e comprensivo, l’altro rigido e distaccato. Torino, Anni Settanta – Paola, il racconto scritto da Maura Mantellino, è una finestra aperta su un periodo della storia italiana, in cui le cure mediche erano affidate a figure…
0 notes
ambrenoir · 5 months ago
Text
Uno degli addii più difficili si verifica quando amiamo una persona e allo stesso tempo vediamo che non è possibile costruire una relazione sana al suo fianco.
Rimanere significa continuare ad aspettare cambiamenti che non arrivano, tollerare azioni che ci feriscono, accettare il minimo sforzo, perderci nel tentativo di non perderla.
Sappiamo che andarcene farà male, ma sarà la strada che ci porterà a guarire. Invece, rimanere continuerà ad aprire sempre di più la ferita.
A volte scegli di andartene, non per mancanza d’amore verso questa persona, ma perché è il tuo amor proprio che ti spinge a prenderti cura di te stesso, e con amore te ne vai.
14 notes · View notes
susieporta · 1 month ago
Text
SOLUZIONE
Nella mia esperienza come Fisioterapista, come Counselor, potrei raccontare come nella maggior parte delle volte chi porta in studio un dolore fisico, muscolare, debilitante che lo costringe a stare fermo, a non usare quell’arto, o quel distretto, sta vivendo un problema relazionale.
Ecco molte volte a questo dolore corrisponde un blocco emotivo. O meglio, corrisponde uno stato emotivo che non ha possibilità di essere vissuto pienamente.
E spesso questo stato è condizionato da relazioni ( di qualsiasi tipo e genere) più o meno sane.
Una terapia che funziona sempre è quella dell’allungamento muscolare globale, perché comunque un muscolo contratto, è un muscolo corto.
Nell’allungamento e nella respirazione questa disarmonia si può correggere facilmente.
Da un punto di vista emotivo invece sento spesso dare la colpa, o meglio la responsabilità di questo blocco/contrattura al rapporto con l’altro.
L’altro fa questo, l’altro non fa quest’altro.
Si vive quindi una condizione di difficoltà
Non si sta comodi, la felicità dipende da quello che l’altro dice o l’altro fa.
Questo è come dire : mi fa male il braccio perché ieri tu hai portato la spesa.
Una soluzione potrebbe essere e lo dico logicamente a chi è pronto, a chi vuole davvero fare un lavoro su di sé. A chi ha la capacità di osservare
Perché ha imparato e perché non ne può più davvero di questo dolore, potrebbe essere dicevo quella di mollare.
Sì. Tornare a te.
Molla. Lascia andare qualsiasi cosa stai trattenendo. Per trattenere usi la muscolatura della mano, del braccio, e allora il gomito dopo un po fa male.
Fa male la mano, il polso, la spalla, il collo.
Molla. E stai su di te. Abbi cura di te.
Crea e struttura una relazione sana con te. Anche attraverso l’altro. Ma custodisciti.
“Finché sei convinto che la relazione con l'altro sia la soluzione, sarai sempre un mendicante di attenzioni.
La soluzione a quel vuoto interiore è la relazione con te.
Allora l'incontro con l'altro sarà scambio, pienezza e condivisione”
Queste parole di Ameya Canovi per ricordarci che la relazione più importante è quella con noi stessi.
Buongiorno
Alessandro Catanzaro
7 notes · View notes
smokingago · 2 months ago
Text
Questo è tutto ciò che un Uomo dovrebbe essere, o perlomeno ambire di diventarlo.
🍀
Tumblr media
Un uomo che è gentile con te è la cosa più maschile che possa fare perché dimostra la sua forza nel contenimento. Sa di poter essere potente e imponente, ma sceglie di proteggere piuttosto che danneggiare, di confortare piuttosto che controllare. Questa non è una dimostrazione di debolezza, ma una profonda comprensione di come sia la vera mascolinità.
Un uomo gentile capisce che il suo compagno non è un oggetto da conquistare, ma un'anima da custodire. Attraversa la vita con la consapevolezza che il suo tocco, le sue parole e le sue azioni hanno un peso. La sua mascolinità non è definita dalla sua capacità di dominare, ma dalla sua capacità di elevare coloro che lo circondano.
Tumblr media
Un uomo veramente maschile sa che la dolcezza non è passiva; è amore attivo in movimento. È il modo in cui ascolta quando parli, la cura che mette nel tenerti stretta e la premura nelle sue azioni. La sua forza risiede nella tenerezza che offre, creando un rifugio sicuro in sua presenza.
Un uomo che incarna la vera virilità non si sottrae alla vulnerabilità. Lui sa che permettersi di essere aperto e onesto richiede coraggio. La sua dolcezza crea uno spazio dove sentirsi visti e ascoltati, e questa apertura permette di crescere fiducia e intimità.
Un uomo che conduce con dolcezza capisce che l'amore non è controllo ma sostegno. La sua mascolinità non è minacciata dalla morbidezza che mostra, ma piuttosto, ne è esaltata. Il suo tocco rassicura, le sue parole leniscono, e la sua presenza si sente a casa.
Tumblr media
Un uomo gentile con la compagna dimostra che la virilità è più della forza fisica; è intelligenza emotiva. Riconosce che una vera partnership prospera nel rispetto, e che la dolcezza è parte essenziale per costruire un legame duraturo. Lui conduce con compassione, sapendo che rafforza il legame tra voi.
Un uomo che abbraccia la dolcezza dimostra di non avere nulla da dimostrare, perché è sicuro in se stesso. La sua mascolinità non è definita dalle aspettative della società o dalla necessità di affermare il dominio, ma dalla sua capacità di creare pace e armonia nella sua relazione.
Un uomo che pratica la dolcezza sa che la vita non è una battaglia da vincere, ma un viaggio da condividere con chi ama. Lui apprezza i tuoi sentimenti, onora i tuoi confini e si presenta costantemente con attenzione e premura. La sua gentilezza è il suo modo di dire: "Tu sei importante per me. ”
Un uomo gentile nel suo approccio all'amore capisce che la pazienza e la gentilezza sono alla base di un rapporto solido. La sua mascolinità non è sminuita dalla morbidezza, ma gli permette di coltivare la relazione, aiutandola a diventare più profonda e significativa con il tempo.
Un uomo che offre la sua gentilezza è un uomo che dà valore alla tua fiducia. Lui sa che essere gentile non lo rende meno uomo, ma più uomo. La sua mascolinità risplende nella sua capacità di essere protettivo senza essere possessivo, forte senza essere duro e amorevole senza condizioni.
Abhikesh
31 notes · View notes
cocchina · 2 months ago
Text
22 TAPPE DELLA RELAZIONE TRA UN EMPATICO E UN NARCISISTA
1. L'empatico è attratto da un narcisista. La loro relazione inizia. L'empatico ama profondamente e incondizionatamente. Si sentono emotivamente soddisfatti anche se il narcisista non gioca alcun ruolo nello sviluppo di un legame più forte. L'empatico si sente soddisfatto e pensa che il suo amore sia ricambiato solo perché sta intorno al narcisista.
2. L'empatico ha la falsa idea di aver finalmente trovato quel tipo di amore che le persone non trovano nemmeno una volta. Narcisista afferma questo creando un'illusione che porta l'empatico a credere che ciò che ha è speciale. L'empatico sente un legame profondo quasi impossibile da rompere.
3. A volte sembra che il narcisista voglia questa relazione tanto quanto l'empatico. In realtà, quello che vogliono è qualcuno che investi il loro tempo, energia e amore e che abbia il pieno controllo.
4. Con il passare del tempo, il narcisista farà sentire l'empatico debole, diffidente e privo della capacità di rendere anche le cose più semplici. Il narcisista non lancerà mai un attacco aperto, ma userà affermazioni come "non voglio farti del male, ma... ” per segnalare una carenza. Cercheranno di prendersi cura di tutto ciò che simboleggia il controllo, come la gestione delle fatture o le decisioni sugli acquisti. L'empatia sarà sminuita dai suoi interessi e da molte delle cose che formano la sua identità. Lentamente, l'empatico inizia a credere di essere meno capaci e di "bisogno" di qualcuno come la persona della sua vita. Hanno l'idea che nessuno li vorrebbe.
5. Per un empatico, questa relazione sarà tutto perché sono loro ad essere innamorati. Per amore, vorrebbero sempre calmare e incoraggiare il narcisista, parlare con loro, aiutarli e fare tutto quello che li fa stare bene. I narcisisti si proiettano come vittime del loro passato, delle loro relazioni e delle circostanze. Gli empatici sono donatori; cercano di compensare tutte le sfortunate cose accadute al narcisista.
6. L'empatico ha un cuore buono e chiaro e non può immaginare che le ferite profonde e irrisolte del narcisista non siano le stesse delle sue. Guarire quelle ferite è diverso dalle sue.
7. La relazione è tutta una questione di narcisista. L'empatico se ne accorge lentamente, e arriva un momento in cui ha paura di parlare o di lottare per i suoi bisogni e desideri. Nel loro tentativo di compiacere non vogliono esprimere i loro veri bisogni. Preferiscono essere gentili che dare motivi per non piacergli. Ma in segreto non sono molto felici.
8. Quanto più devozione, amore, cura, affetto e sforzo l'empatico mette nella relazione, il narcisista si sente completamente in controllo sulla relazione. L'empatico balla letteralmente al suono del narcisista. Finché l'empatico continua a placare il narcisista, è impossibile individuare alcun problema nella relazione. Il problema si verifica quando l'empatia raggiunge finalmente il punto di rottura.
9. Finalmente l'empatico alza la voce perché non riesce più a stare al passo con le forme di repressione del narcisista. Giorno dopo giorno i suoi bisogni emotivi rimangono insoddisfatti. Questo succede perché fin dall'inizio della relazione hanno creduto che i bisogni emotivi del loro partner fossero l'unica cosa che conta. Quando finalmente capiscono che anche il loro benessere conta, e parlano, sembrano egoisti. Al narcisista non piace.
Dieci. Il narcisista è un cercatore di attenzione. Si sentono soddisfatti quando le persone si preoccupano di loro. I tuoi bisogni non possono mai essere soddisfatti, mai. Possono trasferirsi altrove, aprire una nuova attività, viaggiare intorno al mondo, partecipare a nuove attività creative, ecc. , ma non saranno mai felici. L'empatico non è consapevole di questo fatto.
11. Quando l'empatico alla fine fa esplodere qualcosa come "Anche i miei sentimenti contano", il narcisista si affretta a chiamare l'empatico "pazzo". Li chiamano troppo drammatici e le loro preoccupazioni infondate. Questo tipo di comportamento dispregiativo è la tattica che usano per ottenere il controllo sulla mente dell'empatico.
12. L'empatico si confonde. Perché si sono comportati così, va oltre la loro comprensione. Iniziano a incolpare se stessi e si chiedono se sono degni di essere amati da qualcuno.
13. A questo punto, l'empatico non è in grado di capire che viene manipolato. Il suo partner ha piegato tutto intorno a lui per creare una visione contorta delle circostanze. Può esserci tutto intorno a loro che gli faccia sapere la verità che sono loro quelli che stanno "bene" e che il loro partner è quello tremendamente "sbagliato" ed è malvagio.
14. L'empatico cercherà di comunicare con il narcisista in tutta sincerità. Il narcisista però giustificherà il suo comportamento e darà la colpa.
15. È normale sentirsi persi, confusi e feriti. Ma nonostante tutto ciò che gli ha spezzato il cuore, l'empatico dovrà stare tranquillo e fare un'autovalutazione per scoprire come sono diventati così indifesi. Ecco come inizieranno a trasformarsi.
16. L'empatico saprà che sono per natura guaritori. Hanno la forza interiore per aiutare gli altri nel modo giusto, a volte come un dovere e a volte quando la vita li porta a situazioni del genere.
17. L'empatico deve rendersi conto dell'amara verità che non tutti meritano il loro amore, cura e affetto. Non tutti quelli che sembrano afflitti e infelici stanno rivelando il loro vero io. Ci sono alcune persone che hanno motivi sinistri e hanno un punto di vista molto diverso verso le relazioni e le persone che loro. Non ci si può fidare di tutte le persone di cui si innamorano così velocemente.
18. In questa situazione, l'empatico deve rendersi conto che anche loro sono in una situazione molto brutta, qualcosa di cui ha sempre parlato il narcisista nella sua vita. Ma nel suo caso, sarebbe diverso. Farebbero sforzi positivi e guarirebbero se stessi. Il narcisista non lo farà
19. Per l'empatico questo sarà un risveglio doloroso. Impareranno dall'esperienza per andare avanti.
Venti. Il narcisista continuerà come se nulla fosse e sono completamente innocenti. Non ricorderanno nemmeno per un momento che qualcuno li ha amati così profondamente e intensamente. Non ricorderanno il potente legame che avevano con qualcuno e andranno a cercarlo altrove. Arriverà il momento in cui capiranno di non poter connettersi con se stessi o con altre persone.
21. Il narcisista andrà avanti. Alla fine troveranno un'altra vittima.
22. L'empatico sarà più forte, più saggio e più cauto nei confronti di chi gli dà tempo, affetto e amore
7 notes · View notes
ninna--nanna · 9 months ago
Text
Ho pensato tanto in questi giorni. Alla fine sto cercando di essere totalmente focalizzata su me stessa, cosa che non sono mai riuscita a fare. Dalle amicizie, ai colleghi, alle relazioni, ho sempre dato tutto agli altri pensando poco niente a me. Ciò non vuol dire che io sia diventata egoista, ma sicuramente ho imparato a lasciare scorrere certe cose e a non uccidermi per gli altri, perché saranno pochi o nessuno spesso a ricambiare quello che tu dai a loro. Ho imparato a rispondere se devo, a farmi valere (sempre con rispetto ed educazione) ed a dire cosa penso. Ho imparato a prendermi cura di me stessa: mi sto allenando, passeggio, mangio meglio etc.
Pensavo anche che alla fine a me di avere un fidanzato non frega proprio niente in questo momento della mia vita. Oggettivamente, poi, con tutte le cose che ho da fare, riesco a malapena a vedere i 3 amici che ho, figuriamoci a tenere in piedi una relazione. Ah e altra cosa, amici si, ma pochi. Tanto anche qui l'85% delle persone che ci circondano alla fine sono conoscenti e a poco gli importa di noi.
I colleghi? Beh ho capito che lavoro in un ambiente con l'organizzazione di un castoro che sta affogando e tossico. Totalmente un ambiente tossico, pieno di esauriti. Ma anche qui ho imparato a fregarmene. Vado, faccio il mio e prendo il mio stipendio a fine mese. Oggettivamente non è il lavoro della mia vita e sto facendo tutto questo solo per avere più soldi possibili da parte per ciò che voglio fare in fin dei conti.
Pensieri a caso, buona giornata 🌸
20 notes · View notes