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Paola di Maura Mantellino: La Forza di una Bambina e Due Medici Diversi. Recensione di Alessandria today
Maura Mantellino racconta la storia di Paola, una bambina torinese degli anni Settanta, attraverso un racconto che mette in luce la differenza tra due medici: uno amato e comprensivo, l’altro rigido e distaccato.
Maura Mantellino racconta la storia di Paola, una bambina torinese degli anni Settanta, attraverso un racconto che mette in luce la differenza tra due medici: uno amato e comprensivo, l’altro rigido e distaccato. Torino, Anni Settanta – Paola, il racconto scritto da Maura Mantellino, è una finestra aperta su un periodo della storia italiana, in cui le cure mediche erano affidate a figure…
#Aletti Editore#anni Settanta#bambini e medici#bronchite asmatica#Crescita Personale#cura dell’infanzia#Dr. B.#empatia#evoluzione dei servizi sanitari#Fred Astaire#LETTERATURA CONTEMPORANEA#Maura Mantellino#Maura Mantellino autrice#medici anni Settanta#medici di famiglia#medici empatici#narrativa italiana contemporanea#narrativa torinese#Paola#Papà Gambalunga#racconti di vita quotidiana#racconto ambientato a Torino#Racconto breve#racconto realistico#rapporto medico-paziente#recensione Paola#relazione paziente-medico#ricordi d’infanzia#scrittrici italiane#Sensibilità narrativa
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Ah no? Sarebbe interessante se approfondissi questa tua considerazione.
Io credo di no, anon.
Lo psicologo è comunque un professionista. Le "confidenze" che fai a lui le fai all'interno di un percorso finalizzato, che ha un inizio, una fine ed uno scopo. Indubbiamente un certo transfert felice che ti fa vivere la figura dello psicologo come una figura amica (alleata) è fondamentale per instaurare un clima di fiducia senza il quale sarebbe difficile dire certe cose. Tuttavia ha un ruolo ben definito ed è inserito all'interno di una terapia psicologica. Non è che vai là e gli dici: sai oggi mi sono spezzata un'unghia o durante la settimana gli mandi un messaggio con scritto "mi annoio". Questo tipo di "confidenze" si fanno agli amici, se proprio.
Certo, ogni caso va a sé e ogni percorso psicoterapeutico anche. Magari in certi casi all'inizio si può instaurare un rapporto quasi di amicizia con lo psicologo, nel senso di vivere lo psicolgo innanzitutto come "amico" proprio per iniziare a fidarsi di lui, dipende anche dal paziente e dal tipo di patologia che ha. Ma nei casi... boh diciamo "meno gravi", credo che si debba tenere in conto che lo psicologo non è un amico ma appunto un professionista, ed il rapporto che si instaura è tra medico e paziente. Le "confidenze", se proprio vogliamo chiamarle così, che fai non le fai di fronte ad una tazzina di caffè in un pomeriggio qualsiasi ma all'interno di uno studio e più che confidenze si tratta di "confessioni". Credo che in generale si viva l'apertura verso lo psicologo come la confessione di "segreti" che non si direbbero a chiunque, questo è quello che magari fa confondere la figura dello psicologo con quella del confidente. Ma appunto con confidente ti confidi, dici quello che ti viene da dire e basta, si finisce lì. Le "confessioni" che fai in seduta sono invece "finalizzate a", hanno uno scopo. Mentre le confidenze no, quelle le puoi fare anche distrattamente. Che poi l'atto del pronunciarle ti fa prendere coscienza e fa scattare qualcosa (e dunque possono essere "terapeutiche") è una eventualità che non si esclude, soprattutto in soggetti più introversi e riflessivi. Ma in sé, le confidenze sono fini a loro stesse. A differenze della confessione del "segreto" che fai in seduta. A volte certi "segreti" non si confessano nemmeno agli amici più stretti.
Spero di essermi spiegata bene. Ho usato parecchi termini che secondo me sono impropri, ma sono gli unici che mi vengono in mente per capirci.
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L’ARTE DIVENTA UNA MEDICINA: CURARE NEI MUSEI
La città di Torino è tra le prime in Italia ad inserire l’arte tra gli strumenti terapeutici.
Il progetto Well Impact ha sviluppato in tutta la città l’apertura di ambulatori di medicina generale situati nei luoghi di cultura, dove spazi, linguaggi e relazioni diventano percorsi di prevenzione e cura. All’interno del Museo Egizio, del Museo dell’Automobile, del Parco d’Arte Vivente o della Biblioteca civica sono nati ambulatori di medicina della Asl, dove il binomio cultura e salute si è trasformato in uno strumento per favorire la guarigione, umanizzando i luoghi di cura e creando un rapporto tra spazio e benessere.
Secondo la psicanalista Margaret Naumburg “Il processo dell’arteterapia si basa sul riconoscere che i sentimenti e i pensieri più profondi dell’uomo, derivati dall’inconscio, raggiungono l’espressione di immagini, piuttosto che di parole”. Le arti possono pertanto interagire con la psicologia umana all’interno di un processo curativo.
Il Dottor Romano Ravazzani, che ha spostato per un giorno alla settimana il suo ambulatorio all’interno del Museo Egizio, racconta: “Tempo fa ho visitato un anziano collezionista nel suo salotto. Al temine della visita gli ho fatto i complimenti per la collezione d’arte esposta. Nonostante la sofferenza della malattia mi ha descritto con trasporto i pezzi a lui più cari prima del termine del suo viaggio su questa terra (…) Il rapporto tra un paziente e il suo medico parte dal rapporto empatico che si dovrebbe instaurare. L’arte può facilitare il recupero di questi elementi fondamentali dell’attività clinica”.
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Fonte: Comune di Torino; Fondazione Compagnia di San Paolo; Museo Egizio di Torino; Ambulatorio dell’Arte
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Cos'è la Responsabilità Professionale nel Diritto Civile Italiano?
Negli ultimi anni, le cause per responsabilità professionale sono aumentate notevolmente. Questo incremento è spesso attribuito ai ritmi sempre più frenetici a cui questi professionisti sono sottoposti. Aumentano le possibilità di errori e le controversie legali, giustificate o meno.
Responsabilità professionale: un tema attuale
La crescente complessità delle attività professionali e le maggiori aspettative dei clienti hanno reso il tema della responsabilità professionale sempre più rilevante. La responsabilità civile professionale è un principio cardine che regola le relazioni tra i professionisti e i loro clienti o utenti dei servizi offerti.
Questo principio implica che un professionista è legalmente responsabile dei danni derivanti da errori, omissioni o negligenze commesse nell'esercizio delle proprie mansioni.
Responsabilità professionale e principio di diligenza
Il codice civile italiano prevede che i professionisti debbano esercitare la loro attività con la massima diligenza, competenza e attenzione possibile, conformemente agli standard accettati dalla comunità professionale. Quando questi standard non vengono rispettati e si verifica un danno, il professionista può essere ritenuto responsabile e obbligato a risarcire il danneggiato.
Questo principio di diligenza si traduce in un obbligo di mezzo, piuttosto che di risultato, in molti casi. Ciò significa che il professionista deve fare tutto quanto in suo potere per eseguire correttamente il proprio lavoro, ma non è sempre garantito il successo dell'operazione o del servizio prestato.
Da cosa deriva la responsabilità professionale?
La responsabilità civile professionale si applica a vari settori, inclusi medicina, legge, architettura, ingegneria, consulenza finanziaria e molti altri. Il codice civile italiano e le normative specifiche di settore disciplinano questo tipo di responsabilità, stabilendo i criteri per valutare la colpa e i conseguenti risarcimenti.
La responsabilità civile professionale può derivare da una varietà di situazioni, come errori di diagnosi medica, consulenze finanziarie inadeguate, consigli legali errati, progettazioni di edifici difettose e altro ancora.
Ad esempio, un medico può essere ritenuto responsabile se un paziente subisce un danno a causa di una diagnosi errata o di un trattamento non appropriato. Allo stesso modo, un avvocato può essere ritenuto responsabile per negligenza se non fornisce una consulenza legale adeguata che porti a conseguenze negative per il cliente.
L’importanza della copertura assicurativa
È essenziale che i professionisti dispongano di una copertura assicurativa adeguata ad affrontare eventuali richieste di risarcimento danni. L'assicurazione di responsabilità civile professionale è una garanzia fondamentale per proteggere il professionista dalle conseguenze finanziarie di un possibile errore o negligenza.
Questa copertura permette di gestire meglio il rischio associato all'attività professionale e di offrire un risarcimento adeguato alle vittime di eventuali danni, anche in caso di cause per responsabilità professionale.
Una questione di responsabilità etica e giuridica
La responsabilità civile professionale non è solo una questione legale, ma anche etica. I professionisti hanno il dovere morale di agire nell'interesse dei loro clienti, evitando comportamenti negligenti o irresponsabili che potrebbero causare danni.
Devono anche essere trasparenti riguardo alle proprie competenze e limitazioni, evitando di accettare incarichi per i quali non sono adeguatamente qualificati. La trasparenza e l'onestà sono elementi chiave per mantenere la fiducia dei clienti e garantire un rapporto professionale corretto e leale.
Gli organismi di regolamentazione professionale spesso stabiliscono codici di condotta e linee guida per promuovere la responsabilità civile professionale e garantire che i professionisti rispettino gli standard etici e professionali più elevati.
Questi codici possono includere disposizioni specifiche sulla diligenza professionale, la trasparenza, la confidenzialità e il rispetto dei diritti dei clienti. Ad esempio, l'Ordine degli Avvocati o l'Ordine dei Medici possono emanare regolamenti e linee guida per assicurare che i loro iscritti mantengano alti standard di professionalità e rispetto delle normative vigenti.
Conclusione
In conclusione, la responsabilità civile professionale è un pilastro fondamentale della pratica professionale in molti settori. Essa richiede ai professionisti di agire con la massima diligenza e competenza, proteggendo i loro clienti dai danni derivanti da errori o negligenze.
È importante ricordare che la responsabilità civile professionale può variare a seconda della natura specifica dell'attività e delle circostanze del caso. Per questo motivo, in caso di problemi, è sempre opportuno rivolgersi ad avvocati con esperienza in diritto civile. Un legale specializzato può fornire la consulenza necessaria per comprendere appieno i diritti e i doveri dei professionisti e dei loro clienti, garantendo una gestione efficace e corretta delle controversie legali.
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Responsabilità civile - risarcimento danni - responsabilità medica
Cass. civ., 15 marzo 2024 n. 7074 Nella ipotesi in cui il paziente alleghi di aver subìto danni in conseguenza di una attività svolta dal medico (eventualmente, ma non necessariamente, sulla base di un vincolo di dipendenza con la struttura sanitaria) in esecuzione della prestazione che forma oggetto del rapporto obbligatorio tra quest’ultima e il paziente, tanto la responsabilità della struttura quanto quella del medico vanno qualificate in termini di responsabilità contrattuale: la prima, in quanto conseguente all’inadempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto atipico di spedalità o di assistenza sanitaria, che il debitore (la struttura) deve adempiere personalmente; la seconda, in quanto conseguente alla violazione di un obbligo di comportamento fondato sulla buona fede e funzionale a tutelare l’affidamento sorto in capo al paziente in seguito al contatto sociale con il medico che diviene quindi direttamente responsabile ex art. 1218 c.c., della violazione di siffatto obbligo. Per quanto specificamente riguarda la responsabilità della struttura sanitaria, la distinzione delle obbligazioni derivanti dal contratto atipico di spedalità tra obbligazioni adempiute personalmente e obbligazioni adempiute per il tramite del personale sanitario assume rilievo classificatorio con riguardo al contenuto della prestazione di volta in volta erogata, ma a essa non corrisponde un diverso titolo di responsabilità, in quanto l’inadempimento delle prime, al pari di quello delle seconde, si traduce nella violazione della medesima regola contrattuale stipulata tra le parti e consistente nel contratto di spedalità. Read the full article
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Ci Siamo Noi semplifica la vita
La Cooperativa Ci Siamo Noi si prefigge di fornire ai suoi assistiti e alle loro famiglie un servizio in grado di migliorare loro la vita, anche sotto l'aspetto burocratico. Il personale altamente qualificato ha il compito di prendersi cura degli assistiti con il rispetto, la dignità e la professionalità che tutti meritano. A questo scopo è attivo il servizio gestione pratiche sanitarie, pensato per aiutare le persone con pratiche burocratiche, sanitarie e terapeutiche: - Supporto nella gestione di prenotazioni, pratiche ASL, pagamento ticket e prenotazione cup - Richieste di contributi e agevolazioni - Aiuto per la compilazione del modello ISEE - Pagamento delle utenze domestiche - Filo diretto con il tuo medico di base, con cui instauriamo un rapporto di collaborazione - Utilizzo dell'equìpe per un'assistenza completa, con interazione tra le varie figure Ci Siamo Noi, però, si mette anche a disposizione dei caregiver, che hanno bisogno di informazioni, formazione e sostegno relazionale per comprendere come svolgere al meglio la loro funzione di assistenza. Così, la cooperativa offre un servizio che aiuta i pazienti, caregiver, familiari e amici ad acquisire competenze necessarie per riconoscere i bisogni del paziente e avere la possibilità di soddisfarli. La formazione consiste nell'insegnamento sia delle manovre particolari che di tutto ciò che può garantire la salute e la gestione quotidiana dell'assistito: Come affrontare la malattia Come aiutare la persona nelle attività quotidiane Come gestire il rapporto con il territorio e i servizi offerti Come operare in sicurezza Per saperne di più sui servizi offerti dalla cooperativa assistenziale, vieni a trovarci in via Thaon di Revel n. 6 a Pescara, scrivici all’indirizzo [email protected], visita il nostro sito e la nostra pagina Facebook oppure chiamaci al numero 375 7016270. Attualmente siamo alla ricerca di nuovo personale, per inviare la candidatura contattaci all’indirizzo [email protected]. Se questo articolo ti ha interessato, puoi leggere qui il precedente. Read the full article
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Il risarcimento medico è un tema di grande rilievo nel contesto del diritto sanitario e della responsabilità medica. Esso implica la compensazione economica concessa ai pazienti che hanno subito danni a causa di errori, negligenze o omissioni durante la loro cura medica.
Questo documento esplorerà le basi legali del risarcimento medico in Italia, le procedure per la richiesta di risarcimento, e alcune statistiche pertinenti. Il tono adottato sarà professionale, mirato a fornire un'analisi chiara e basata su dati concreti.
Fondamenti Legali del Risarcimento Medico
In Italia, il risarcimento per malpractice medica si basa principalmente sul codice civile, in particolare sugli articoli che trattano la responsabilità per fatto illecito (articoli 2043 e seguenti). Secondo la normativa, chiunque cagiona un danno ingiusto ad altri è tenuto a risarcire il danno.
Nel contesto medico, ciò significa che i professionisti della salute devono operare secondo un "standard di cura" adeguato. Se questo standard non viene rispettato, e il paziente subisce un danno come risultato, il professionista può essere ritenuto responsabile.
Danni Risarcibili
I danni risarcibili possono essere di natura patrimoniale (danni emergenti e lucro cessante) e non patrimoniale. I primi si riferiscono a perdite economiche dirette e mancati guadagni, mentre i secondi includono danni morali e biologici, come il dolore e la sofferenza.
Il risarcimento può coprire anche costi futuri, come cure mediche necessarie a lungo termine e assistenza continua.
Procedura per la Richiesta di Risarcimento
La procedura per la richiesta di risarcimento inizia con l'accertamento della responsabilità. Il paziente (o i suoi eredi) deve dimostrare che il danno subìto è diretta conseguenza dell'azione o dell'omissione del professionista medico.
Questo di solito richiede una perizia medico-legale per stabilire il nesso causale tra il trattamento ricevuto e il danno subito.
Passaggi Chiave
Consulenza Legale: È consigliabile che il paziente si avvalga dell'assistenza di un avvocato specializzato in malpractice medica.
Raccolta delle Prove: Documentazione medica, testimonianze e, se necessario, rapporti di esperti.
Notifica e Negoziazione: Inviare una notifica formale al medico o alla struttura sanitaria coinvolti, tentando una negoziazione per un accordo extragiudiziale.
Azione Legale: Se non si raggiunge un accordo, il passo successivo è avviare una causa legale.
Statistiche sul Risarcimento Medico
Secondo dati recenti, il numero di casi di malpractice medica segnalati in Italia è in aumento. Un rapporto del 2022 indica che circa il 15% dei casi medici esaminati presenta elementi di responsabilità professionale. Tuttavia, meno del 10% di questi casi giunge a un risarcimento tramite sentenza giudiziaria, con molti che si risolvono tramite accordi extragiudiziali.
Analisi dei Dati
Frequenza e Tipologia di Errori: Gli errori diagnostici e gli interventi chirurgici sono tra le cause più comuni di reclami per malpractice.
Importi del Risarcimento: Gli importi variano significativamente, con un medio che si aggira sui 50.000 euro per caso risolto positivamente.
Considerazioni Finali
Il processo di risarcimento medico è complesso e richiede una navigazione attenta tra le questioni legali e mediche. È essenziale che i pazienti siano informati sui loro diritti e sulle procedure da seguire per ottenere un giusto risarcimento.
Allo stesso tempo, il sistema legale deve bilanciare la tutela dei pazienti con la necessità di non penalizzare eccessivamente i professionisti medici per errori non intenzionali.
Conclusione
Il risarcimento medico in Italia rimane un campo dinamico e in evoluzione, con continui aggiustamenti legislativi e giurisprudenziali. Per i pazienti, comprendere le basi del risarcimento e i passaggi per avanzare una richiesta è fondamentale per navigare con successo nel sistema sanitario e legale.
Per i professionisti del diritto, mantenere aggiornate le proprie conoscenze su queste dinamiche è essenziale per fornire la migliore assistenza possibile ai propri clienti.
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AFFIDATI AD UN DENTISTA CHE SIA CAPACE DI PRATICARE TUTTE LE BRANCHE DELLA MODERNA ODONTOIATRIA !
A un paziente che cerca un dentista professionalmente capace di spaziare a 360° lungo l'intero arco dell'odontoiatria, consiglio di seguire questi passaggi:
☝️☝️Prima di tutto si deve scegliere un dentista che abbia un età superiore ai 50 anni, perchè solo in quella età egli avrà sicuramente acquisito una grande esperienza.
☝️Come seconda condizione Informarsi se usa la Diga di protezione in lattice. Vedi questo link per sapere cosa sia e quale fondamentale importanza abbia il suo uso: https://www.pittografica.it/diga-di-lattice/
**1. Richiedere consigli a persone di fiducia.*** Chiedere a familiari, amici, colleghi o al proprio medico di famiglia se possono consigliare un dentista di fiducia.*
Le persone che conosciamo possono aver avuto esperienze positive con un dentista e possono quindi fornirci un parere affidabile.**
2. Consultare le recensioni online non è bene perchè possono essere false.* Esistono numerosi siti web e portali dove i pazienti possono lasciare recensioni sui dentisti della loro zona.* Le recensioni online possono essere un buon punto di partenza per la ricerca di un dentista, ma è importante leggerle con attenzione e non basare la propria scelta solo su di esse.**
3. Verificare le qualifiche del dentista.*** È importante assicurarsi che il dentista sia iscritto all'Albo degli Odontoiatri e che abbia le competenze necessarie per eseguire i trattamenti di cui si ha bisogno.* È possibile verificare le qualifiche del dentista sul sito web dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della propria provincia.**
4. Contattare lo studio dentistico e fissare un appuntamento.*** Una volta individuati alcuni dentisti che potrebbero essere adatti, è consigliabile contattare il loro studio dentistico per fissare un appuntamento conoscitivo.* Durante questo appuntamento, il paziente potrà conoscere il dentista, valutare la sua professionalità e fare tutte le domande che ha.**
5. Prestare attenzione ad alcuni aspetti durante la visita.*** Durante la visita, è importante prestare attenzione ad alcuni aspetti, come: La pulizia e l'igiene dello studio dentistico. La cordialità e la professionalità del dentista e del suo staff. La chiarezza e la completezza delle informazioni fornite dal dentista. Il tempo dedicato alla visita e all'ascolto del paziente.**
6. Non aver paura di chiedere un secondo parere.*** Se il paziente non si sente sicuro della propria scelta, non ha paura di chiedere un secondo parere a un altro dentista.* Questo può essere utile per avere una maggiore tranquillità e per prendere una decisione consapevole.**In aggiunta a questi consigli, è importante ricordare che la scelta del dentista è una decisione personale.*** Il paziente deve sentirsi a proprio agio con il dentista e avere fiducia nella sua professionalità.* È quindi importante instaurare un buon rapporto di comunicazione con il dentista, in modo da potersi esprimere liberamente e sentirsi ascoltati.**Infine, è importante sottolineare che la salute dei denti è importante e non va trascurata.***
È quindi consigliabile sottoporsi a regolari visite di controllo dal dentista, anche in assenza di problemi specifici
👍👍👍Se non ne trovi uno che ti soddisfi e abiti a Roma e dintorni, CONTATTAMI privatamente ti dirò io da chi recarti a mio nome :-)
dr. Zeno Pagliai. [email protected]
www.pittografica.it Il Mondo Multidisciplinare www.facebook.com/pittografica
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Mattarella ai giovani: "Non affidate la vostra salute al web, consultate il medico di fiducia"
Il Presidente della Repubblica mette in guardia contro i rischi dell'autodiagnosi online e sottolinea l'importanza del rapporto medico-paziente
Il Presidente della Repubblica mette in guardia contro i rischi dell’autodiagnosi online e sottolinea l’importanza del rapporto medico-paziente In un recente intervento, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rivolto un appello ai giovani italiani, esortandoli a non sostituire il medico di fiducia con le informazioni reperite sul web. Il Capo dello Stato ha evidenziato i pericoli…
#cura#responsabilità#Alessandria today#autodiagnosi#Benessere#Comunicazione#consapevolezza#consultazione medica#decisioni sulla salute#diagnosi#discernimento#Educazione#Educazione sanitaria#Fiducia#fiducia nel medico#fonti affidabili#Giovani#Google News#Informazione#informazione accurata#informazione medica#informazione online#informazione sanitaria#informazioni fuorvianti#Internet#italianewsmedia.com#Medici#Medicina#medico di fiducia#Pazienti
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Il 9 febbraio, dalle 18:30 alle 20:30, la serie "Questioni di Pelle" fa ritorno nella suggestiva sala del Museo Ninfeo del Palazzo ENPAM a Piazza Vittorio Emanuele II 78, con un incontro dal titolo "I 5 sensi nella diagnosi in medicina. E il sesto senso dell'arte?", a cura del dott. Massimo Papi, ideatore dell'annuale manifestazione medico/artistica Dermart. La relazione tra medico e paziente dermatologico si evolve, trovando un fondamento nella percezione sensoriale. In passato, il paziente era spesso relegato a un ruolo passivo, seguendo le indicazioni del medico senza porre domande. Oggi, la dinamica è cambiata: il paziente è informato, partecipa attivamente durante la visita, ponendo domande e esponendo i propri problemi. Una trasformazione che rende la relazione più equa. Il contatto reale con il medico e il terapeuta è, innegabilmente, di natura sensoriale. La vista e l'interpretazione visiva, insieme alla valutazione della comunicazione indiretta attraverso la gestualità, diventano fondamentali. L'apice di questa connessione si raggiunge nel contatto fisico, dove la vicinanza e la condivisione permettono di comprendere appieno il problema e la sofferenza del paziente. In Dermatologia, la consapevolezza della potenza della finezza sensoriale è cruciale per una diagnosi clinica accurata e per instaurare un rapporto di fiducia. Nonostante i notevoli progressi tecnologici, sottolineiamo che il tempo dedicato al paziente e la qualità della comunicazione sensoriale con il dermatologo sono aspetti più rilevanti delle conoscenze tecniche. L'evento vedrà la partecipazione di Massimo Papi, in compagnia dello storico dell'arte Vittorio Maria de Bonis e della giornalista Laura De Luca. Insieme, esamineranno l'importanza per i medici e i dermatologi clinici di perfezionare l'arte della visita attraverso i sensi, approfondendo la connessione umana nel contesto dermatologico.
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Il rapporto medico paziente che voglio instaurare
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Aspetti storici e sociali relativi ai bisogni sanitari delle donne Lesbiche Bisessuali e Transgender
Sul tema della Medicina di genere, in un’ottica interdisciplinare, tipica dei gender studies, dopo l’incontro con la dott.ssa Gabriella De Silvio e la prof.ssa Anna Maria D'Ursi sulle nuove frontiere della Medicina di genere, il DipSum - Università degli Studi di Salerno e l' OGEPO UniSa - Osservatorio per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità organizzano, nell'ambito del GEP (Area 1- Task 2) di UNISA, all'interno del corso di Storia delle Donne e Studi di Genere, Mercoledì 10 maggio ore 12:30-14:30 | Campus di Fisciano (SA), Edificio D3, Aula 8, un secondo incontro con il dottor Manlio Converti sugli “Aspetti storici e sociali relativi ai bisogni sanitari delle donne Lesbiche Bisessuali Transgender”. Interviene la dott.ssa Martina Castellana, che parlerà della sua esperienza. Coordina la prof.ssa Maria Rosaria Pelizzari(DIPSUM - R&I PEERS), Saluti della prof.ssa Ornella Malandrino, Direttrice OGEPO
Anche se è noto che ci possono essere difficoltà comunicative e di comprensione nel rapporto medico-paziente, l’eventuale identità LGBTQ+ di quest’ultimo/a è un tema poco considerato. Una ricerca australiana conferma come le identità “non binarie” vivano esperienze frustranti spesso perché i medici non considerano l’importanza che riveste per il/la paziente il riconoscimento della propria identità di genere e orientamento sessuale, o comunque usano un linguaggio stigmatizzante. Una ricerca negli USA su persone di identità non binaria dimostra come le persone transgender siano oggetto di discriminazione, violenza verbale, trattamento iniquo, o aggressioni
#ripeersEU #genderstudies #storiadelledonne #lgbtqcommunity
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Milano: a marzo la stazione della metro di Milano Duomo diventa "Fermata MM", la fermata che moltiplica l'informazione sul Mieloma Multiplo
Milano: a marzo, la stazione della metro di Milano Duomo diventa "Fermata MM", la fermata che moltiplica l'informazione sul Mieloma Multiplo. Al via l’iniziativa “Fermata MM”, promossa da Sanofi in occasione del Myeloma Action Month, il mese di sensibilizzazione sul Mieloma Multiplo (MM). Da lunedì 13 a domenica 26 marzo diverse affissioni nelle zone binari, mezzanini, corridoi e sottopassi della stazione metropolitana “Duomo” a Milano illustreranno, utilizzando analogie con il viaggio in metropolitana, quanto sia articolato, complesso, lungo e faticoso il percorso per chi è affetto da questa malattia del sangue che origina dalla trasformazione tumorale di alcune cellule nel midollo osseo. L’obiettivo è migliorare la conoscenza e aumentare la consapevolezza sulla patologia, richiamando l’attenzione dei tanti viaggiatori che transitano quotidianamente in questa stazione nevralgica. Vittorio Montefusco, responsabile Struttura Semplice Dipartimentale di Ematologia, ASST Santi Paolo e Carlo Milano , si esprime come di seguito “Il Mieloma Multiplo è la seconda patologia onco-ematologica per diffusione, per il cui trattamento la ricerca scientifica ha fatto enormi passi avanti in termini di aumento della sopravvivenza e di miglioramento della qualità di vita. Siamo sulla strada giusta per poter arrivare a parlare nel prossimo futuro della cronicizzazione del Mieloma Multiplo. Per questo è sempre più importante ottimizzare i risultati di ogni singola fase del percorso del paziente, nell’ottica di una sempre maggiore personalizzazione. Fondamentali al raggiungimento di questi importanti obiettivi sono il rafforzamento del rapporto medico-paziente e la comunicazione, essenziali per informare e rassicurare il paziente ed evitare la tendenza sempre più diffusa a ricercare soluzioni tramite fonti non altrettanto attendibili come il web o i social”. L’iniziativa sarà arricchita dal supporto del compositore, pianista e direttore d’orchestra Maestro Giovanni Allevi, che lo scorso anno ha pubblicamente comunicato la sua diagnosi di Mieloma Multiplo. L’artista darà spazio a “Fermata MM” sui propri profili social per invitare i cittadini a fermarsi per informarsi sul Mieloma Multiplo. Ha inoltre messo a disposizione dell’iniziativa una sua musica che verrà utilizzata sulla landing page dedicata, fermatamm.it, raggiungibile anche tramite un QR code che si trova sulle affissioni. Su Instagram, infine, saranno disponibili degli sticker animati, ricercabili tramite le parole chiave “fermata MM” e “mieloma”, che potranno essere utilizzati per pubblicare foto dalla fermata “Duomo” e non solo, e mostrare il proprio supporto alle persone con Mieloma Multiplo e alla sensibilizzazione nel mese dedicato. Il Mieloma Multiplo è il secondo tumore del sangue più diffuso al mondo e colpisce prevalentemente gli anziani (l’età media alla diagnosi è di 69 anni), e più spesso gli uomini delle donne. In Italia, secondo le ultime stime, sono circa 5.700 i nuovi casi ogni anno (AIOM, I numeri del cancro 2020). Non sempre è sintomatico: spesso nei suoi primi stadi è asintomatico, oppure si presenta con sintomi aspecifici come stanchezza e dolore osseo. Proprio per questo la diagnosi precoce risulta particolarmente difficile. Alcuni marcatori del Mieloma Multiplo sono presenti negli esami del sangue e delle urine, e in caso di sospetto i pazienti saranno sottoposti ad ulteriori esami quali la biopsia del midollo osseo, radiografie o altri esami di diagnostica per immagini. Nonostante la disponibilità di diverse opzioni terapeutiche, che hanno notevolmente migliorato sopravvivenza e qualità di vita, il Mieloma Multiplo rimane ancora una patologia tumorale curabile ma non guaribile, associata ad un significativo impatto sulla vita dei pazienti. Infatti, la maggior parte delle persone affette soffre di ricadute. Si parla di Mieloma Multiplo recidivato quando il tumore torna a seguito del trattamento o dopo un periodo di remissione e invece di Mieloma Multiplo refrattario quando non risponde o non risponde più alla terapia. L'innovazione terapeutica è in continua evoluzione, per fornire a pazienti e medici nuovi strumenti quando la patologia progredisce, con l’obiettivo di personalizzare sempre di più i trattamenti (si punta sugli anticorpi bi-specifici, le terapie CAR-T e le combinazioni di farmaci) e di cronicizzare la malattia garantendo una buona sopravvivenza e una buona qualità di vita. Da tempo Sanofi è impegnata nell’oncologia fornendo supporto ai pazienti attraverso la scoperta e lo sviluppo di farmaci con una solida base scientifica e tecnologie innovative. Il Mieloma Multiplo, in particolare, rappresenta ancora una sfida terapeutica considerevole: i pazienti hanno bisogno di nuove opzioni o nuovi approcci al trattamento. Per questo, Sanofi - già attiva nella lotta contro questa patologia - sta concentrando la sua ricerca in quest’ambito sullo studio di anticorpi di nuova generazione che attivano il sistema immunitario dell’organismo e lo educano ad attaccare le cellule tumorali. ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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'Dottore mi prescrive un antibiotico?'
Lo strano rapporto paziente-medico sulla curasource
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Laura Conti. Madre dell’ecologia italiana
https://www.unadonnalgiorno.it/laura-conti/
Non sono una scienziata, ma una studiosa dei problemi ecologici. Pur trovando affascinante lo studio, penso che sia importante anche agire ed operare. Per questo motivo ho deciso di fare politica: non basta studiare, bisogna anche darsi da fare.
Laura Conti, madre del movimento ecologista italiano, è stata partigiana, medica, ambientalista, scrittrice, politica eco-femminista. Ha fondato Lega per l’Ambiente, poi diventata Legambiente.
Ha scritto ventisei libri e una sterminata quantità di articoli e saggi per riviste e giornali, soprattutto per L’Unità.
Dotata di una grande potenza di scrittura, ha da sempre avuto un’attenzione particolare per i problemi dell’inquinamento ambientale.
Il suo pensiero contiene un dettagliato programma politico, mai attuato da nessuno, al cui centro risiede la tutela dei patrimoni genetici delle specie viventi.
Nata a Udine il 31 marzo 1921, ha vissuto a Trieste dove la famiglia aveva un’azienda commerciale che persero, a seguito del loro impegno antifascista. Si trasferirono prima a Verona e poi a Milano.
Appassionata di natura e biologia sin da bambina, venne folgorata dalla lettura della biografia di Marie Curie che ne ispirò le scelte di studio.
Frequentava la facoltà di Medicina quando, nel 1944, è entrata a far parte del Fronte della gioventù per l’indipendenza nazionale e per la libertà. Giovane partigiana, col rischioso compito di fare propaganda nelle caserme, venne presto arrestata e detenuta, prima a San Vittore e poi rinchiusa nel Campo di transito di Bolzano, da cui riuscì miracolosamente a tornare. È l’unico caso che si ricordi in cui un’internata sia riuscita a far avere al giornale l’Avanti (che allora usciva clandestino) un articolo di denuncia sui campi di sterminio, ripreso poi anche da Radio Londra.
Quella forte esperienza fece spostare il suo interesse sull’impatto dell’ambiente sul corpo umano, soprattutto quello delle donne che le fece continuare la lotta politica e avvicinarsi al femminismo.
Dopo essersi laureata in medicina ha svolto servizio all’Inps, attività che le ha permesso di osservare gli strani effetti di certi ambienti industriali sulla salute di operai e operaie.
Ha militato nelle file del Partito Socialista e, dal 1951, in quello Comunista. Ha ricoperto l’incarico di consigliera della provincia di Milano per dieci anni e per altri dieci della regione Lombardia.
Segretaria della Casa della Cultura, ha fondato e diretto l’Associazione Gramsci. Nel 1980, ha partecipato alla fondazione della Lega per l’ambiente la famosa associazione ecologista che promuove attività concrete per la salvaguardia della natura e i suoi abitanti, di cui è stata presidente del Comitato scientifico.
Il suo primo libro è stato Cecilia e le streghe, con cui nel 1963 ha vinto il premio Pozzale. Romanzo che prende le mosse da un misterioso incontro fra due donne, nelle strade deserte di Milano in una sera di mezz’agosto e in cui affronta con toni poetici i temi della malattia, della morte, del dolore, della fede e dell’eutanasia, affrontando pienamente le pieghe del rapporto fra medico e paziente.
Sempre sull’esperienza nel lager, nel 1965, ha scritto il romanzo La condizione sperimentale.
È salita alla ribalta nazionale con la catastrofe di Seveso del 1976, provocata dalla fuoriuscita di una nube tossica contenente diossina da un’industria chimica. Per il suo ruolo di consigliera regionale, si era recata immediatamente sul luogo del disastro per seguire da vicino gli abitanti e, in particolare, le donne incinte a cui, per il rischio di malformazione dei neonati, venne eccezionalmente concessa la possibilità di abortire. Diritto raggiunto da tutte le donne soltanto due anni dopo.
Con le pubblicazioni Visto da Seveso e Una lepre con la faccia di bambina la sua popolarità ha varcato i confini nazionali e i suoi studi hanno ispirato, nel 1982, la direttiva sui rischi di incidenti connessi con determinate attività industriali della Comunità Europea, chiamata Direttiva Seveso.
Tra i libri che ha scritto ci sono anche Che cos’è l’ecologia, Questo pianeta e La fotosintesi e la sua storia capolavoro scientifico scritto per le scuole superiori, il cui tema centrale è l’aria e la storia della formazione dell’ossigeno.
Dopo aver ricevuto il Premio Minerva per il suo percorso scientifico e culturale, nel 1987 è stata eletta alla Camera dei deputati col partito dei Verdi.
È morta il 25 maggio 1993 a Milano.
Il suo archivio è stato lasciato alla Fondazione Micheletti di Brescia.
In sua memoria sono state compiute varie iniziative pubbliche, il Comune di Milano l’ha riconosciuta come Cittadina benemerita e le ha intitolato un giardino pubblico, Bolzano, invece, le ha dedicato una strada e sono stati scritti vari libri sulla sua vita e il suo importante contributo.
Laura Conti ha mostrato quanto possa incidere l’ambiente di lavoro sulla salute e quanto sia importante occuparsi di ecologia applicata nelle fabbriche e nelle periferie urbane.
La sua attività di divulgatrice è stata una vera missione politica.
Una donna che abbiamo il dovere di non dimenticare.
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Nella diagnosi di una malattia, l'intelligenza artificiale sarà sempre infinitamente più attendibile di un essere umano: non ha limiti di memoria, può immagazzinare e richiamare tutto lo scibile umano in campo medico e non soffre di pregiudizi né si fa influenzare dai pazienti.
L'IA prende tutti i sintomi, senza tralasciarne alcuno perché ritenuto non correlato, e li confronta con il database di tutte le malattie conosciute, persino le più rare.
Poi, per la terapia, il rapporto umano medico-paziente è fondamentale per adattarla alle singole esigenze, ma le diagnosi lasciatele fare ai computer, per favore!
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SCOPRE PRIMA UN TUMORE SU CINQUE
Uno studio sull’efficacia dello screening del cancro al seno ha dimostrato che grazie all’intelligenza artificiale si è in grado di individuare il 20% in più di tumori negli esami mammografici.
Lo studio condotto dall’Università svedese di Lund ha rilevato che su 80.000 screening mammografici effettuati, l’accoppiamento uomo-intelligenza artificiale è stato in grado di identificare il cancro al seno in 6 donne ogni 1.000, rispetto a un tasso di 5 ogni 1.000 raggiunto dai soli medici radiologi, un miglioramento notevole e senza alcun aumento di falsi positivi. Si tratta del primo studio randomizzato e controllato che dimostra l’efficacia delle nuove tecnologie informatiche basate sulla superintelligenza nella prevenzione dei tumori e nell’allungamento delle aspettative di vita delle donne colpite da questa neoplasia. Questi dati dimostrano che l’intelligenza artificiale può aumentare la velocità, l’efficienza e l’accuratezza degli screening del cancro al seno e salvare molte vite umane.
“Il più grande potenziale dell’intelligenza artificiale, in questo momento, è che potrebbe consentire ai radiologi di essere meno gravati dalla quantità eccessiva di lettura”, ha detto la coautrice dello studio, la dott.ssa Kristina Lång, professore associato di diagnostica radiologica presso l’Università di Lund in Svezia. La diagnosi precoce del cancro al seno, come nel caso della maggior parte dei tumori, può aumentare significativamente il tasso di sopravvivenza, senza sostituire la figura del medico ma aiutandolo a risparmiare tempo e ad essere più preciso e minuzioso nella diagnosi.
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Fonte: The Lancet Oncology; foto di Tara Winstead
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