#cultura araba
Explore tagged Tumblr posts
Text
Abu Dhabi: La Perla del Golfo Arabico. A cura di Alessandria today
Un'oasi di cultura e modernità. Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, è una città che unisce il fascino della tradizione araba con il dinamismo di una metropoli moderna.
Un’oasi di cultura e modernità.Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, è una città che unisce il fascino della tradizione araba con il dinamismo di una metropoli moderna. Situata su un’isola del Golfo Arabico, è nota per la sua straordinaria architettura, il patrimonio culturale e le attrazioni che attirano milioni di visitatori ogni anno. Un centro di eccellenza culturale e…
#Abu Dhabi#Alessandria today#Architettura#architettura contemporanea.#Arte e Cultura#attrazioni turistiche#avventura nel deserto#città futuristica#Cultura araba#Deserto#destinazioni esotiche#dinamismo economico#Emirati Arabi Uniti#esperienze uniche#Etihad Towers#Eventi culturali#Ferrari World#festival Abu Dhabi#Google News#Gran Premio di Formula 1#Grande Moschea dello Sceicco Zayed#hotel di lusso#isola culturale#italianewsmedia.com#Louvre Abu Dhabi#Mangrovie#Modernità#musei internazionali#ospitalità araba#patrimonio culturale
0 notes
Text
KALILA E DIMNA
“Kalila e Dimna”, noto anche come “Pancatantra” in alcune sue versioni, è un’opera letteraria di grande rilievo nella storia della letteratura universale. Questo libro, originario dell’India, è una raccolta di favole e racconti didattici che si è diffusa in varie culture e lingue nel corso dei secoli, dimostrando la sua straordinaria capacità di adattamento e la sua rilevanza universale. Origini…
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/062f573b3dec95dfce946e5db41bccb4/e7e161ff0efb6c7d-a7/s540x810/65f732513ee0eca592b660ff284f88660709bce4.jpg)
View On WordPress
0 notes
Text
Il Portogallo ha una storia islamica significativa, risalente al periodo di dominazione musulmana dal 711 al 1249; durante questo tempo, gran parte della penisola iberica, inclusa l'odierna Portogallo, era sotto il controllo musulmano, noto come Gharb al-Andalus.
La presenza islamica ha influenzato profondamente la cultura portoghese, dall'architettura alla scienza della navigazione; tuttavia, la narrazione storica tende a enfatizzare la "Reconquista" cristiana, trascurando le interazioni e le coesistenze pacifiche tra le comunità musulmane, cristiane ed ebraiche.
Lisbona, conosciuta come al-ʾIšbūnah durante la dominazione musulmana, conserva ancora elementi architettonici arabi, specialmente nel quartiere dell'Alfama e nella Mouraria.
Le antiche mura della città islamica, che delineano l'area storica di Alfama e Mouraria, riflettono la struttura urbana originale.
Il Castello di São Jorge, costruito dai musulmani, conserva elementi architettonici moreschi e offre una vista panoramica sulla città.
La Chiesa di São Vicente de Fora, originariamente una moschea, presenta archi a ferro di cavallo e un mihrab, simbolo della sua storia islamica.
Coimbra, importante centro mozarabo, ha una storia ricca di influenze islamiche, visibili in alcuni edifici storici. Durante il dominio islamico, che iniziò nel 711, la città divenne un punto strategico tra il mondo cristiano e quello musulmano; la Reconquista culminò con la conquista cristiana di Coimbra nel 1064, ma l'eredità islamica rimase evidente nella cultura e nell'architettura locali: elementi come archi a ferro di cavallo e decorazioni mozarabe testimoniano questa coesistenza.
Évora, famosa per i suoi portici moreschi e il sito archeologico di Almendres Cromlech: i portici, situati nella Praça do Giraldo, riflettono l'eredità islamica della città, risalente al periodo di dominazione araba nel VIII secolo.
Mértola è un piccolo paese che presenta resti significativi della cultura musulmana; scavi archeologici hanno rivelato ceramiche islamiche e strutture che testimoniano una lunga coesistenza tra diverse comunità, tra cui musulmani, ebrei e cristiani. Il sito include una chiesa costruita su una moschea, evidenziando l'influenza islamica nell'architettura locale; la ricerca continua a mettere in luce l'importanza di Mértola come centro di scambio culturale e come esempio di coesistenza pacifica nel passato.
Non si può parlare di immigrazione per il Portogallo, oggi: qui i musulmani stanno ritornando A CASA LORO, dopo essere stati cacciati secoli fa dai talebani cristiani.
#portogallo#islam#penisola iberica#Gharb al-Andalus#reconquista#storia islamica#narrazione storica#lisbona#al-ʾIšbūnah#coimbra#centro mozarabo#evora#Almendres Cromlech#eredità islamica#mertola#reperti archeologici#Castello di São Jorge#elementi architettonici moreschi#Chiesa di São Vicente de Fora#mihrab#moschea#Praça do Giraldo#dominazione araba#scavi archeologici#talebani cristiani
10 notes
·
View notes
Text
Per paura di essere tacciati di antisemitismo si sta sempre zitti ma vi posso dire con tutta onestà che sono veramente piena della Comunità Ebraica di Milano. Che il suo capo oggi venga a tacciare Ghali di antisemitismo invocando l'intervento del governo per una strofa non può stupirmi, perché è solo una delle miriade di cose che mi danno un fastidio profondo da italomarocchina che vive a Milano.
Mi infastidisce quando non abbiamo ancora una Moschea ufficiale, riconosciuta, uno spazio degno di questo nome, e dobbiamo risolverla con scantinati/garage/spazi in affitto. Ora è in programma l'apertura della prima Moschea dopo un progetto durato decenni e bocciato da amministrazioni comunali di destra e di sinistra. E ogni volta, ogni cavolo di volta si interpellava il capo della Comunità Ebraica di Milano. Cosa c'entra, non si sa, ma era necessario avere il loro beneplacito, il sentirsi dire "siamo per la libertà di culto, sì alla Moschea, basta che non diventi luoghi dove si fomenta odio" siamo per la libertà di culto ... scusate ma chi siete la costituzione italiana? Ma letteralmente chi cazzo siete? Perché dovremmo aver bisogno del vostro assenso?
A ogni Ramadan trovano sempre il modo di rovinare il momento con qualche polemica, si organizzano festival palestinesi e/o di cultura araba e devono controllare come se fossero un corpo di polizia speciale che tutto sia secondo le loro regole.
Esercitano, sulla comunità musulmana, un vero e proprio softpower, a volte neanche tanto soft. Costantemente, partendo dal presupposto che i primi ad essere difesi (non si sa da chi o da cosa) devono essere loro, i primi ad essere interpellati loro, loro prendono le decisioni sugli equilibri socio-religiosi... la verità è che ci vedono come una massa non identificata di barbari.
10 notes
·
View notes
Video
tumblr
Nell’inizio del 1200 la Sicilia è un regno ricco e parte di un impero che andava da Tunisi fino alla Danimarca Palermo era una capitale potente in cui Federico II aveva instaurato una corte forte nelle armi ed evoluta nella cultura, una cultura che non era formata solo dalla quella araba arrivata con i conquistatori nord africani sconfitti dal conte Ruggero ed ora erano sudditi di Federico, e neanche quella provenzale o francese discesa con i Normanni e con le popolazioni lombarde e piemontesi che li avevano seguiti. Era una cultura somma di queste due culture apparentemente opposte ed arricchite da quella bizantina ed ebrea. La stessa lingua, che di quella cultura era la forza, era una lingua unione ed evoluzione di tutti i popoli dell’isola a cui i guerrieri normanni avevano concesso di vivere e di pregare secondo la loro origine. L’amministrazione del regno infatti teneva conto di tutte le diversità che lo costituivano. Così ad esempio, vi erano notai Arabi, notai Ebrei e notai Latini che certificavano e regolavano la vita amministrativa dei privati e dello stato. Tra questi, vi era anche il notaio Jacopo da Lentini, il cui nome appare non solo nel registro notarile dell’epoca, ma anche in importanti atti amministrativi del regno. Essendo parte della forza amministrativa del regno, notar Jacopo era coinvolto anche nella gestione militare ricoprendo l’incarico di comandante della fortezza di Mazzarino. Per questo motivo i suoi contatti con la corte erano assidui e continui. Federico, contrariamente a molti nobili europei, aveva avuto una educazione multiculturale, con insegnanti arabi e latini. Per questo parlava diverse lingue, scriveva libri sull’uccellagione, poesie e ballate che a quel tempo avevano una grande importanza. Le poesie potevano essere imparate facilmente da qualsiasi suddito che non avesse istruzione ed erano uno strumento per veicolare sia le grandi gesta dei cavalieri, che l’amore o la protesta del popolo, la sua rabbia o le sue istanze politiche. Le ballate guidavano le danze dando ritmo ed eleganza ai movimenti di uomini e donne accompagnati dai pochi strumenti musicali di allora. I menestrelli ed i giullari componevano poemi e ballate d’amore secondo la cultura d’origine e l’esperienza dei singoli, spesso in modo ripetitivo e volgare o erudito ed ironico a seconda dei gusti di chi li ospitava. Molti di questi componimenti si concentravano sulla donna, che per i menestrelli e poeti arabi era una conquista, una preda da mostrare o un premio per le battaglie fatte per conquistarla. Per i menestrelli provenzali la donna era una madonna, una nobile dama degna del cavalier che la serviva. Per i poeti siciliani e per Jacopo da Lentini in particolare, la donna è la perfezione che l’uomo non ha; la donna è chi può dare nello stesso tempo la vita e la morte, è la compagna senza di cui il Paradiso stesso non può essere tale. Versi assoluti non per l’amore fine a se stesso, ma per la donna che si ama, versi per un sentimento dominante giustificati dal fatto che per Jacopo la donna è quanto manca all’uomo per aver pace, armonia e la pura bellezza. Jacopo anticipa la Beatrice di quel Dante che considerava i poeti siciliani dei maestri nell’arte del poetare e dell’amare (tutto ciò che gli italiani fanno in poesia, si può dire siciliano). Jacopo è anche il lato oscuro dell’amore, nell’impossibilità di essere amato per quanto si ama, nel dolore che nasce dalla difficoltà di poter rivelare e mostrare quanto di immenso si prova. Il sentimento è una tempesta che nessuno vede, è una forza invisibile impalpabile che attrae come quella di una calamita e a cui nessuno può sottrarsi, è un destino che non arriva mai a compimento. Per poter meglio dire quello che prova Jacopo crea una nuova forma di poesia, rivoluzionaria per quel tempo: il sonetto. Il sonetto forse non è altro che una ballata minore che si apre e che racconta con due quartine di versi e giudica e riassume con due terzine di versi finali. Le rime, vicine ed immediate battono un tempo che la metrica incalza facendo diventare il tutto efficiente ed elegante. Dante, Petrarca avrebbero usato il sonetto con tocchi e forme celestiali, Shakespeare avrebbe fatto raggiungere al sonetto vette ineguagliabili, Trilussa lo avrebbe trasformato in uno ironico schiaffo alla sua società di allora a dimostrare la straordinarietà di un mezzo che ha affascinato e aiutato migliaia di poeti a creare il loro cammino poetico. Noi conosciamo le opere di Jacopo grazie alla traduzione che ne fecero i poeti toscani nell’ italiano della loro epoca. I versi di Jacopo erano però scritti nel siciliano della corte di Federico, un siciliano evoluto che nella traduzione in italiano perde forza e freschezza. Ad esempio, nel tradure i poemi siciliani, i poeti toscani hanno dovuto inventare la famosa “rima siciliana” una rima che in italiano non lo è ma che lo sarebbe stata se fosse stata scritta in siciliano. Malgrado questa limitazione, le poesie di Jacopo ci raccontano l’eleganza di un tempo e la modernità di un sentimento dove l’amore non è un ideale ma una persona, dove i propri sentimenti sono l’eco della vita e, nello stesso tempo, una forza che ci innalza e ci abbatte, ci salva, ci distrugge, ci domina e che non riusciamo mai a saziare per come vorremmo o dovremmo. Questo era Jacopo da Lentini, notaio, burocrate, castellano e poeta, ai tempi del grande Federico Stupor Mundi.
In the early 1200s Sicily was a rich kingdom and part of an empire that ranged from Tunis to Denmark. Palermo was a powerful capital in which Frederick II had established a court strong in arms and evolved in culture, a culture that was not formed only by the Arab culture which arrived with the North African conquerors defeated by Count Roger and were now subjects of Frederick, nor the Provençal or French descent with the Normans and with the Lombard and Piedmontese populations who had followed them. It was a sum culture of these two apparently opposite cultures and enriched by the Byzantine and Jewish one. The language itself, which was the strength of that culture, was a language of union and evolution of all the peoples of the island to whom the Norman warriors had allowed to live and pray according to their origins. In fact, the administration of the kingdom took into account all the differences that made it up. Thus, for example, there were Arab notaries, Jewish notaries and Latin notaries who certified and regulated the administrative life of individuals and the state. Among these, there was also the notary Jacopo da Lentini, whose name appears not only in the notarial register of the time, but also in important administrative deeds of the kingdom. Being part of the administrative force of the kingdom, notar Jacopo was also involved in military management, holding the position of commander of the fortress of Mazarin. For this reason his contacts with the court were assiduous and continuous. Federico, contrary to many European nobles, had had a multicultural education, with Arab and Latin teachers. For this he spoke several languages, wrote books on fowling, poems and ballads that were of great importance at that time. Poems could be easily learned by any subject who had no education and were a tool to convey both the great deeds of the knights, and the love or protest of the people, their anger or their political demands. The ballads led the dances giving rhythm and elegance to the movements of men and women accompanied by the few musical instruments of the time. The minstrels and jesters composed love poems and ballads according to the culture of origin and the experience of the individuals, often in a repetitive and vulgar or erudite and ironic way according to the tastes of their hosts. Many of these poems focused on the woman, who for Arab minstrels and poets was a conquest, a prey to be displayed or a prize for the battles waged to conquer her. For Provençal minstrels, the woman was a madonna, a noble lady worthy of the cavalier who served her. For Sicilian poets and for Jacopo da Lentini in particular, woman is the perfection that man does not have; the woman is who can give life and death at the same time, she is the companion without whom Paradise itself cannot be such. Absolute verses not for love as an end in itself, but for the woman who loves herself, verses for a dominant feeling justified by the fact that for Jacopo the woman is what she is missing from the man to have peace, harmony and pure beauty. Jacopo anticipates the Beatrice of that Dante who considered Sicilian poets masters in the art of poetry and love (everything that Italians do in poetry can be said to be Sicilian). Jacopo is also the dark side of love, in the impossibility of being loved as much as he loves himself, in the pain that arises from the difficulty of being able to reveal and show how immense one feels. Feeling is a storm that no one sees, it's an impalpable invisible force that attracts like a magnet and that no one can escape, it's a destiny that never comes to fruition. In order to better express what he feels, Jacopo creates a new form of poetry, revolutionary for that time: the sonnet. The sonnet is perhaps nothing more than a minor ballad that opens and tells with two quatrains of lines and judges and summarizes with two tercets of final lines. The rhymes, close and immediate, beat a tempo that the metric presses, making everything efficient and elegant. Dante, Petrarca would have used the sonnet with celestial touches and forms, Shakespeare would have made the sonnet reach unparalleled heights, Trilussa would have transformed it into an ironic slap on his society at the time to demonstrate the extraordinary nature of a medium that has fascinated and helped thousands of poets to create their own poetic path. We know Jacopo's works thanks to the translation that the Tuscan poets made of them into the Italian of their time. However, Jacopo's verses were written in the Sicilian of Federico's court, an evolved Sicilian that loses strength and freshness in the Italian translation. For example, in translating Sicilian poems, the Tuscan poets had to invent the famous "Sicilian rhyme", a rhyme that is not a rhyme in Italian but would have been if it had been written in Sicilian. Despite this limitation, Jacopo's poems tell us about the elegance of the past and the modernity of a feeling where love is not an ideal but a person, where one's feelings are the echo of life and, at the same time, a force that lifts us up and knocks us down, saves us, destroys us, dominates us and that we can never satiate as we would like or should. This was Jacopo da Lentini, notary, bureaucrat, castellan and poet, at the time of the great Federico Stupor Mundi.
36 notes
·
View notes
Text
Felix Cooper Foster (29 luglio 2019) è residente di Tripoli di nazionalità libica e tunisina di origini irlandesi e origini romane lontane ed è il leader e fondatore del Partito Nazionale Fascista libico che in precedenza si chiamava Fasci di combattimento e Socialist party mentre in precedenza era il leader della repubblica di Homs mentre in precedenza era detenuto presso la prigione Abu Salim,il governatore delle città libiche in precedenza romane,Sirte,Benghazi e era anche anche un insegnante,giornalista e militare presso US army Reserve,membro del partito repubblicano GOP e studente presso l'Università di New York, figlio di Calvin Foster ed Emma Flynn.
È attualmente sposato Giulia Costa
Breve biografia
Felix Cooper Foster è nato il 29 luglio 2019 a New York dall'unione tra Calvin Foster ed Emma Flynn, entrambi di origini irlandesi discedenti dei romani che non avevano conquistato mai Irlanda ma fatto commercio e visite ai celtici.
Durante l'adolescenza, Felix si picchiò con altri adolescenti essendo un bullo e di avere un carattere violento nella scuola superiore di New York e si laurea ottenendo il diploma di lettere all'età di 18 anni.
Nel 2022, all'età di 19 si iscrive all'università di New York per ottenere la laurea di professore.
Il 7 gennaio 2023, Felix ottiene il diploma da professore iniziando a lavorare come insegnante presso la scuola media di New York e si iscrive al partito conservatore repubblicano GOP.
Nello stesso periodo, Felix inizia a fare affari con gli israeliani americani che supportano il partito israeliano conservatore del Likud in modo per punire i palestinesi che da anni hanno continuamente fallito di avere uno stato palestinese indipendente e perché non gli piace la cultura araba che la considera retrograda rispetto agli israeliani ebrei.
L'8 gennaio, Felix incontra l'israeliano venuto brevemente a New York per una visita, Jacopo Levi con il quale strinse amicizia e decise di aiutare l'ala destra israeliana e inizia una relazione con la cugina di Jacopo Levi: Margherita Sforno finendo di avere un figlio: Felix Aaron Sforno.
Il 22 gennaio, Felix continua a sviluppare le sue tendenze estremiste e criminali al punto di aderire nel gruppo supremacista bianco Proud Boys essendo insoddisfatto nella sua vita ma ancora come militante inattivo continuando tuttavia a trattare Jacopo Levi come un alleato da sfruttare essendo un sionista che ha posizioni di estrema destra sugli arabi sebbene mai usato ancora la violenza.
Nello stesso periodo, Felix invia una lettera a Saadi Gheddafi,figlio del defunto Muammar Gheddafi come tentativo di comprare risorse libiche sebbene Saadi nutre il sospetto che Felix potrebbe essere un neo colonialista ma accettò la sua offerta.
Il 23 gennaio, Felix viene indagato dal FBI per aver rubato documenti classificati e collaborato con Richard Stuard, per evitare di essere arrestato in qualsiasi momento e di finire in causa fuggendo quindi a Tunisi in Tunisia facendo perdere le sue tracce, una volta fuggito a Tunisi in Tunisia entra in contatto con la diaspora europea di italiani,francesi e maltesi.
Il 24 gennaio, chiude definitivamente i suoi rapporti con suo padre dopo che quest'ultimo ha iniziato a supportare il FBI e abbandona il partito repubblicano GOP non abitando più negli Stati Uniti iniziando a lavorare come giornalista, nello stesso periodo ottiene protezione dal leader e rivoluzionario della Tunisia, Marwan Ibn Youssef che aveva rovesciato il precedente governo tunisino all'inizio del 2023 e quest'ultimo apprezzò molto sia il modo in cui si comporta Felix in Tunisia che non intende rovesciare nulla e il suo carattere violento, sempre nello stesso periodo Felix iniziò a imparare e parlare le due lingue francese e italiano.
Il 25 gennaio, Felix ottiene l'approvazione di fondare un suo partito che coinvolge la minoranza europea in Tunisia a patto che non lo usa per scopi di separismo e separisti: Socialist party da parte del governo tunisino del suo alleato Marwan Ibn Youssef.
Nello stesso giorno, Felix perde la cittadinanza statunitense che viene revocata dal presidente statunitense James Sawyer e ottiene la cittadinanza tunisina grazie al suo alleato Marwan Ibn Youssef, Felix si fidanza con una tunisina bianca di origini italiane Giulia Costa dopo un colpo di fulmine che li ha attratti.
Il 26 gennaio, Felix ripudia l'ideologia dei Proud Boys per motivi che non abita più negli Stati Uniti preferendo invece di rimanere dipendente dal suo alleato Marwan Ibn Youssef che è infatti da sempre un musulmano sunnita moderato e poco religioso.
Nello stesso giorno,Felix viene reclutato nell'esercito tunisino sia per scopi militari e sia perché conoscendo bene l'italiano può aiutare a tradurre.
Il 27 gennaio, si rivela che Felix non è realmente un bianco supremacista che aveva insistito il FBI erroremente piuttosto si è rivelato come un individuo stanco della presenza dei musulmani e degli ebrei negli Stati Uniti e nelle nazioni europee perché non hanno portato nulla di buono e creano solo problemi e crimini accresciuti ed ebbe la prima figlia dalla sua fidanzata Giulia Costa: Aurelia Foster.
Il 28 gennaio, Felix viene arrestato dal FBI finendo in prigione ad ADX Florence per aver rubato in precedenza i documenti classificati degli Stati Uniti ma venne rilasciato perché non aveva fornito informazioni utili e perché i documenti sono stati distrutti, dopo il rilascio dalla prigione si trasferisce a Cirene in Libia insieme ai suoi amici e la sua fidanzata Giulia Costa ma continuò a prendere assistenza dal suo alleato Marwan Ibn Youssef sperando che quest'ultimo non lo tradisce.
Il 29 gennaio, Felix si sposa con il matrimonio civile con la sua fidanzata Giulia Costa essendo poco credente ed ebbe due gemelli maschi: Cesare Foster e Andrea Foster.
Nello stesso giorno, Felix organizzò un organizzazione paramilitare che fece marcia su Tripoli mettendo sotto minacce e ricatti l'anziano presidente libico Fayez el-Badri, quest'ultimo temendo una guerra civile diversa dalle altre e pensando che Felix potesse aiutare nell'ordine,legge e in funzione anti Stato Islamico decise di concedergli la cittadinanza libica e renderlo governatore delle città libiche in precedenza romane: Cirene,Apollonia, Leptis Magna,Oea,Sabratha,Arsinoe,Berenice,Barce,Ptolemais,Mersa Matruh,Antipyrgon e Ghirza a patto che riesce a gestire sia comunità musulmane e cristiane copte.
Essendo stufo di essere molestato e vessato dalla sua ex fidanzata Margherita Sforno che era diventata una pazza ossessionata che non accettava che la loro relazione era finita da moltissimo tempo, Felix tramite le forze armate fece catturare Margherita Sforno insieme al suo figlio non riconosciuto Felix Sforno in Tunisia dal suo alleato Marwan Ibn Youssef dove rimangono segretati in un edificio senza speranze di uscita e per tutta la vita.
Felix, cambiò il nome del suo partito Socialist party in Fasci di combattimento.
Il 30 gennaio, si riconcilia con il suo ex alleato sionista, Jacopo Levi accettando di assisterlo nel sionismo e contro Iran se necessario senza essere scoperto dal suo alleato antisionista Marwan Ibn Youssef e dal presidente libico antisionista Fayez el-Badri.
Il 2 febbraio, Felix fa riforme economiche,sociali e militari nelle città libiche musulmane in precedenza romane, ingannò il pubblico dicendo che non vuole riportare indietro il colonialismo ma vuole proteggere l'Islam e infine viene sparato da un attentatore dello Stato Islamico venendo ferito al naso ma sopravvive all'attentato.
Il 5 febbraio, Felix tramite l'esercito libico fece catturare le città libiche Sirte e Benghazi riuscendo a catturare i capi militari dello Stato Islamico come Samir al-Khalifani,Haitham al-Badri e Yassin al-Badri e divenne governatore anche delle città Sirte e Benghazi dove impone il colonialismo,la sua ideologia e lingua italiana.
Nello stesso giorno, Felix in uno zoo libico adotta un cucciolo di leone che lo chiamò Marte e lo visita nella gabbia sempre grazie allo proprietario dello zoo.
Ricevete in seguito una richiesta da parte del suo alleato Marwan Ibn Youssef di consegnare gli ebrei libici ma Felix rispose che non esistono ebrei libici perché uccisi o espulsi molti anni prima che arrivasse lui da parte di Benito Mussolini e poi Muammar Gheddafi quindi rifiutò la richiesta.
Il 7 febbraio, Felix Foster fece uccidere tramite lo squadrismo Tommaso Colombo perché non accettava le sue critiche costruttive e aveva paura di perdere il potere.
L'8 febbraio, Felix Foster attraverso l'esercito libico fece annettere l'Egitto ma per non rischiare di perdere come territorio il Sinai continuò a collaborare con l'ala destra israeliana almeno sulla sicurezza ma anche su restringere le attività di Hamas e questo funzionò facilmente essendo un ammiratore del sionismo.
Gli egiziani furono sottomessi e colonizzati come è successo ai loro vicini indigeni libici subendo umiliazioni dal regime neo fascista di Felix Foster.
Il 9 febbraio, Felix stringe alleanza con Amir Menashe proveniente dalla Libia ma quest'ultimo rimane diffidente verso di lui e nello stesso giorno Felix fece consegnare gli ultimi 3 ebrei egiziani come aveva richiesto il suo alleato Marwan Ibn Youssef che vennero gettati in prigione da qualche parte in Algeria.
Il 10 febbraio, Felix si ammala di ulcera doudenale e finisce nuovamente in ospedale.
L'11 febbraio, Felix rifiuta la richiesta di fermare al momento i maltrattamenti contro il detenuto Haitham al-Badri e invita in Libia a Cirene la sorella del suo alleato Jacopo Levi, Paola Levi con la quale inizia ad avere una relazione amorosa con lei dopo aver scritto una sua biografia e dopo aver scoperto che è una sua ammiratrice.
Il 12 febbraio, Felix rimase sconvolto per essere stato invaso da colui che considerava un suo alleato cioè Marwan e anche se quest'ultimo è stato rimosso dal potere decise di non riconoscere le indipendenze dell'Algeria,Marocco e della Tunisia temendo che sarà il prossimo ad essere rovesciato.
Nello stesso giorno, Felix termina la sua relazione amorosa con Paola Levi perché odia darle ragione su Marwan Ibn Youssef, nomina il libico di origini italiane, Michele Romano come suo possibile successore e fa conoscenza con un'altra delle sue ammiratrici: Esmeralda Messina rimanendo attratto da lei essendo molto più giovane di lui con la quale inizia una relazione amorosa.
Il 13 febbraio, al seguito alle ribellioni libiche di Muhammad al-Husseini ed egiziane di Hakim Nader venne rimosso dal presidente libico Fayez el-Badri come governatore e venne arrestato e imprigionato nella prigione di Abu Salim ma Felix iniziò a pianificare come fuggire.
Nello stesso giorno, Felix riuscì a fuggire grazie a una guardia corrotta riuscendo fuggire nella città di Homs dove fondò una repubblica indipendente da quella di Fayez el-Badri ma venne catturato dai ribelli libici insieme alla sua amante Esmeralda Messina dove vennero entrambi picchiati,stuprati e uccisi, in seguito alla caduta del suo regime il suo cadavere viene trasferito nel cimitero di Cirene su richiesta di sua moglie Giulia Costa e il suo partito Fasci di combattimento venne bannato dalla Libia a causa dei suoi danni di aver ucciso le sue opposizioni,sfrattato gli indigeni libici per dare case ai libici bianchi di origini italiane e causato il neo colonialismo.
Il 20 febbraio, Felix insieme alla sua amante Esmeralda Messina ritorna in vita grazie un patto con Dio dove deve evitare di entrare in contatto con Marwan Ibn Youssef,Tariq Pacha e possibilmente con Adolf Hitler se ritorna in vita per evitare di essere influenzato da loro e fare nuovamente una brutta fine.
Felix si trasferisce a Tripoli e si pente anche degli sbagli che aveva fatto a causa dell'influenza negativa di Marwan Ibn Youssef, con il presidente libico Muhammad al-Husseini gli fu permesso di ripristinare il suo partito Fasci di combattimento sotto il nome Partito Nazionale Fascista ma con i limiti simili a quelli di Michele Romano con il quale forma un alleanza con il suo partito Movimento nazionale sociale e fa un regalo alle sue donne di San Valentino anche se in ritardo.
Nello stesso giorno, Felix nello zoo adotta un cucciolo di leonessa che la chiama Italia dopo che è morto il suo leone anziano Marte.
Felix fece riconciliazione anche con la sua amante ebrea di nazionalità israeliana Paola Levi che alla fine lo ama e potrebbe aiutarlo nuovamente.
Il 22 febbraio, Felix assiste il presidente libico Muhammad al-Husseini a favore dei ribelli siriani contro Assad e diede consigli a quest'ultimo di abolire la schiavitù.
Il 4 marzo, Felix accetta l'invito di Hitler di visitarlo a Miami in Florida sebbene allo stesso tempo teme che quest'ultimo si è ossessionato di lui perché assomiglia al suo ex alleato Benito Mussolini che rimane nell'oltretomba in Paradiso.
Nello stesso giorno, Felix stringe alleanza con Hitler ma solo in casi se dovesse trovare arabi o ebrei creare problemi.
Il 5 marzo, Felix si distanza da Richard Stuard perché non si fida di lui e perché a causa dei documenti classificati rubati avrebbe rischiato di essere arrestato dal FBI.
Nello giorno, Felix accetta un affare con i suoi alleati israeliani Jacopo Levi e Amir Menashe almeno per informarli se nota palestinesi che attraversano fuori dalla Libia per fare attentati sapendo bene che anche Felix odia molto situazioni simili avendo subito in precedenza un tentativo di assassinio contro di lui quando era ancora un dittatore della Libia.
Il 6 marzo, Felix viene sparato da un attentatore dello Stato Islamico di nome Adel Sayyid venendo ferito al torace e viene trasferito nell'ospedale di Tripoli ma l'attentatore riuscì a fuggire, il presidente libico Muhammad al-Husseini dichiara guerra allo Stato Islamico dopo l'attentato terroristico.
Il 14 marzo, Felix riesce a mettere incinta la sua amante Esmeralda Messina ma sua moglie Giulia Costa si ingelosisce un pò perché non è più l'unica donna ad avere figli con lui.
Il 19 marzo, Felix scopre che sua moglie Giulia Costa è sparita dal nulla e chiede aiuto al presidente libico Muhammad al-Husseini di ritrovarla.
Successivamente, Felix si mette in contatto sia con il presidente libico Muhammad al-Husseini e con il suo alleato Adolf Hitler in un incontro a Berlino in Germania, che il quale insieme al suo collega Reinhard Heydrich rivela le intercettazioni telefoniche che era stato Saif Baghdad a rapire sua moglie Giulia Costa e Felix tramite la collaborazione del presidente libico Muhammad al-Husseini fece inviare delle spie.
Il 31 marzo, Felix fu felice di rivedere sua moglie Giulia Costa libera dal suo rapitore Saif Baghdad, califfo dello Stato Islamico e festeggia la sua liberazione ringraziando la collaborazione del presidente libico Muhammad al-Husseini e dei suoi alleati Adolf Hitler e Reinhard Heydrich.
Nello stesso giorno, Felix con sua moglie Giulia Costa fece inviti matrimoniali e scelsero l'ex papa tedesco Joseph Ratzinger per celebrare la messa e il matrimonio religioso cristiano per il giorno seguente.
L'1 aprile, Felix e Giulia Costa si sposano religiosamente con il matrimonio celebrato dall'ex papa tedesco Joseph Ratzinger con la partecipazione dei suoi alleati Muhammad al-Husseini,Ivan Volkov e Michele Romano.
Personalità:
Il leone con ascendente scorpione
è passionale,geloso e ambizioso.
È una persona che non risulta sempre simpatico perché dice tutto quello che pensa senza alcun filtro a differenza dell'ariete come ascendente che è molto diplomatico.
Informazioni:
Luogo di nascita: New York city, New York
Residenza: Tripoli,Libia
Professione: Politico e capo del Partito Nazionale Fascista
Segno zodiacale: Leone
Religione: Cristiano cattolico
Età: 3 anni (età calcolata) e 64 anni (trama principale e crescita veloce)
Etnia: Bianco di origini irlandesi e di lontane origini celtiche e romane
Orientamento sessuale: Eterosessuale
Lingue: Inglese,francese e italiano
Partito politico:
-Fasci di combattimento (2023)
-Partito Nazionale Fascista (2023-in corso)
Alleati: Michele Romano,Jacopo Levi,Amir Menashe,Adolf Hitler,Reinhard Heydrich,Josef Mengele,Joseph Ratzinger,Ivan Volkov e James Sawyer
Animali:
-Marte (leone, deceduto)
-Italia (leonessa piccola)
Matrimoni:
-Matrimonio civile con Giulia Costa: 29 gennaio 2023
-Matrimonio religioso con Giulia Costa: 1 aprile 2023
Restrizioni:
-Gli è impedito di governare come un tempo
-Non può esaltare le sue opere neo fasciste e neo colonialiste per scopi propagandisti riguardo il suo passato
Con chi interagisce:
-Il presidente libico Muhammad al-Husseini
-Italiani che aveva importato in passato mentre governava
-Michele Romano e il suo partito Movimento nazionale sociale
-Il presidente statunitense James Sawyer
-Adolf Hitler, ex dittatore della Germania nazista
-Jacopo Levi e Amir Menashe, due alleati israeliani su questione di sicurezza
-Reinhard Heydrich, ex ufficiale nazista delle SS
-Josef Mengele, ex ufficiale delle SS e medico nazista
-Joseph Ratzinger, ex ufficiale della Luftwaffenhelfer (gioventù hitleriana) ed ex papa tedesco
-Ivan Volkov, oppositore di Vladimir Putin
Crimini commessi:
-Essersi unito al gruppo supremacista bianco Proud Boys
-Supportato segretamente il Likud israeliano
-Rubato i documenti classificati e aiutato Richard Stuard
-Inviato un organizzazione paramilitare per mettere sotto minacce e ricatti contro l'anziano presidente libico Fayez el-Badri facendo una marcia su Tripoli
-Fatto rapire la sua ex fidanzata Margherita Sforno e suo figlio illegittimo Felix Sforno tramite le forze armate e facendoli segretare in un edificio in Tunisia grazie alla collaborazione al suo ex alleato Marwan Ibn Youssef
-Commesso crimini di guerra attraverso l'esercito libico che ha portato ad uccidere alcuni civili e tombe di massa
-Fatto uccidere il libico di origini italiane Tommaso Colombo tramite lo squadrismo rifiutando le sue critiche costruttive e temendo di perdere il potere
-Invaso,annesso e colonizzato l'Egitto attraverso l'esercito libico rendendolo una provincia facendo parte della Libia neo fascista e neo colonialista
-Fuggito dalla prigione di Abu Salim e creato la repubblica indipendente di Homs neo fascista e neo colonialista
Curiosità:
-Fisicamente assomiglia al dittatore criminale e fascista Benito Mussolini
-È un neo fascista e neo colonialista avendo origini lontane romane
-Ha sentimenti anti-britannici essendo di origini irlandesi
-Ha un carattere autoritario,narcisista patologico,violento e manca di empatia
-È molto ottuso e ignora gli avvertimenti del pericolo
-Non riesce a provare amore, troppo distratto a guardare altre donne sebbene ha scelto Giulia Costa
-Non ha posizione stabile sul cristianesimo: un giorno è completamente ateo mentre un altro giorno diventa un credente
-Ha la mania di grandezza e il suo ego di sé stesso è esagerato e lo porta a distruggere se stesso e gli altri nel rifiutare le critiche essendo molto ostile a quest'ultime
-Ha preferenza per i musulmani moderati e autoritari come Marwan Ibn Youssef con cui ha una buona amicizia e alleanza
-Si è integrato facilmente nella comunità italiana in Tunisia dove conosce ogni abitudine italiana,la società italiana,cultura italiana e lingua italiana
-È ossessionato dal sesso e ama il sesso, è molto attivo nei rapporti sessuali
-Da adolescente era un bullo con altri adolescenti finendo di picchiarsi con gli altri e ha avuto sempre un carattere violento
-Nonostante il carattere violento, è anche depresso che cambia umore da essere felice,arrabbiato o triste e durante la sua fase di depressione si sente senza speranze,indifferente e poco attivo.
In modo simile al suo alleato Marwan, soffre di bassa autostima e per nasconderlo tenta di sembrare forte.
-È interessato all'antica Roma e impero romano
-È un oratore,attento a studiare gesti e pose, ha un carattere vivace ed estroverso
-È un grande ammiratore del sionismo nonostante è antisemita verso gli ebrei che vivono nelle nazioni bianche
-Il suo cibo preferito è insalata di aglio tritato grossolanamente e innaffiato con olio e succo di limone fresco
-Teme molto Adolf Hitler con il timore che sarà presto un pazzo ossessionato per lui
Parenti
Mark Foster (nonno,deceduto)
Anne (nonna,deceduta)
Calvin Foster (padre,deceduto)
Emma Flynn (madre,deceduta)
Giulia Costa (moglie, 56 anni)
Aurelia Foster (figlia avuta da Giulia, 36 anni)
Cesare Foster (figlio avuto da Giulia, 34 anni)
Andrea Foster (figlio avuto da Giulia,deceduto)
Adriano Foster (figlio avuto Giulia, 30 anni)
Agrippina Foster (figlia avuta da Giulia, 28 anni)
Esmeralda Messina (amante)
Paola Levi (amante)
Ettore Pagani (genero sposato con Aurelia, 41 anni)
Margherita Sforno (ex fidanzata, deceduta)
Felix Sforno (figlio illegittimo, deceduto)
Chad Foster (fratello,deceduto)
Jessica Foster (sorella,deceduta)
Cesar Foster (zio)
Carl Foster (zio,deceduto)
Brad Foster (zio)
Chrystal Foster (zia)
Fernando Foster (zio)
Rajan Foster (ziastro)
Charles Foster (ziastro,deceduto)
Achille Foster (cugino, figlio di Carl)
Burak al-Badri (cugino, figlio di Chrystal)
Ali Foster (cugino,figlio di Rajan)
Ehsaan Foster (cugino,figlio di Rajan)
Saddam Foster (cugino,figlio di Rajan)
Prestavolti:
-Benito Mussolini (pv attuale)
-Tomer Macloof
21 notes
·
View notes
Text
Michele Romano (27 giugno 1980) è un politico,giornalista libico di origini italiane, fondatore del partito Movimento nazionale sociale e ministro della cultura ed ex militare.
È attualmente sposato con Giorgia Grieco
Breve biografia
Michele Romano nasce il 27 giugno 1980 a Benghazi in una famiglia libica che ha sempre rifiutato l'identità araba, di origini napoletane e di religione cattolica romana discedente dai colonialisti italiani che aveva portato Benito Mussolini in Libia.
Nel 2000, Michele iniziò a lavorare come giornalista e insegnante fino al 2022 sempre nella città di Benghazi.
Michele ebbe due figli maschio e femmina soltanto nel 2005,un anno dopo dal matrimonio con Giorgia Grieco nel 2004.
Nel 2023, Michele continuò a lavorare come giornalista e si unisce al partito Fasci di combattimento di Felix Foster e venne reclutato come militare dove inizia a servire nelle campagne militari in Libia e in Egitto con successo militare aiutando Felix nel neo colonialismo, nel neo fascismo e collaborò anche di deportare Margherita Sforno in Tunisia dove venne uccisa da Marwan Ibn Youssef e Paola Levi in Israele quando Felix interrompe la relazione con quest'ultima.
Michele riuscì in seguito a fuggire e sopravvivere anche con la morte di Felix Foster ucciso dai ribelli libici di Muhammad al-Husseini in modo brutale insieme alla sua amante Esmeralda Messina.
Il 14 febbraio, Michele si trasferisce a Tripoli insieme alla sua famiglia e avvia una riconciliazione nazionale con il presidente libico Muhammad al-Husseini che il quale gli permette di mantenere i diritti di minoranza attraverso "The people of book" del Corano essendo un cristiano,fondare il partito Movimento nazionale sociale e dire quello che gli pare attraverso il diritto di opinione ma non gli fu permesso di riportare il partito originale Fasci di combattimento e il neo colonialismo che violerebbero appunto la costituzione libica ma Michele si oppone non essendo d'accordo e non si pentì mai di aver sostenuto Felix Foster fino al giorno della sua morte e sconfitta.
Il 19 febbraio, Michele fa un patto atlantico con il presidente statunitense James Sawyer se ha bisogno di un alleato anticomunista.
Il 20 febbraio, Michele fu felice che Felix Foster è ritornato in vita e fece alleare il suo partito Movimento nazionale sociale con il partito di Felix Foster, Partito Nazionale Fascista.
Il 7 marzo, Michele viene sconvolto dal fatto che Felix Foster è stato ferito da un attentatore dello Stato Islamico e viene nominato come ministro della cultura dal presidente libico Muhammad al-Husseini sostituinendo il precedente ministro.
Significato del nome:
Michele è un nome italiano di origini ebraiche che significa "Chi è come Dio"
Personalità:
L’uomo cancro ascendente vergine è un uomo tranquillo e discreto, ma molto efficace in quello che intraprende, anche se si tratta solo di cose che è sicuro di poter fare. Non gli piace correre rischi e molte situazioni gli causano ansia. La sua sensibilità può essere facilmente ferita, quindi è meglio che si circonda di persone dolci e comprensive. È un uomo corretto che non tradirebbe mai la fiducia di nessuno. Quello dell'uomo Cancro Ascendente Vergine è un carattere carismatico e determinato, onesto e dai forti valori etici.
Informazioni:
Data di nascita: 27 giugno 1980
Luogo di nascita: Benghazi,Libia
Luogo di residenza: Tripoli,Libia
Nazionalità: Libico
Origini: Italiane
Segno zodiacale: Cancro
Professione: Politico,giornalista e ministro della cultura
Partito politico:
-Fasci di combattimento (2023) -Movimento nazionale sociale (2023-in corso)
Religione: Cristiano cattolico
Lingue: Italiano,Inglese e arabo
Restrizioni:
-Non può esaltare Felix Foster e le sue opere neo fasciste e neo colonialiste per scopi propagandisti
-Non può esporre al pubblico i simboli neo fascisti e nemmeno i libri che riguardano Felix Foster
-Non può fare il saluto romano
Con con chi interagisce:
-Felix Foster, capo del Partito Nazionale Fascista
-Presidente libico Muhammad al-Husseini
-Italiani che aveva importato Felix Foster e libici di origini italiane che aveva importato Benito Mussolini
-Justice and Construction Party (Fratellanza musulmana)
-Presidente statunitense James Sawyer
Parenti:
Vincenzo Romano (nonno,deceduto)
Isabella Fontana (nonna,deceduta)
Carlo Romano (padre)
Rachele Leone (madre)
Giorgia Grieco (moglie)
Matteo Romano (figlio)
Lucia Romano (figlia)
Francesco Romano (fratello)
Stefania Colombo (cognata acquisita)
Marco Romano (nipote)
Prestavolto:
Giorgio Almirante
25 notes
·
View notes
Text
*Ibrahim inizia a preoccuparsi molto che Heinrich Ludwig è diventato imperatore del nuovo Sacro Romano Impero con il nome Heinrich III e vedere il ritorno del partito Nazionalsocialista tedesco che sta deportando gli ebrei sionisti seguaci di Abu Qasim Muhammad in Russia nel territorio più freddo e remoto come la Siberia e nota anche che Heinrich III e Otto Von Bolschwing stanno iniziando a mettere anche restrizioni contro la popolazione musulmana che vive in Germania,Austria e Italia vedendo cambiamenti che non gli piacciono per niente e odia ancora di più il suo lontano parente Abu Qasim Muhammad: non bastava il suo sadico desiderio di uccidere tutti i Quraysh, ha desiderato anche di distruggere l'Europa e il cristianesimo tramite i suoi seguaci ebrei d'Europa.
Ibrahim nota la repressione antislamica crescere a dismisura per convertire i musulmani al cristianesimo perché il Sacro Romano Impero è una nazione cristiana:
-divieto di possedere libri di argomento islamico
-cancellazione delle usanze legate alla cultura islamica,uso della lingua araba scritta e parlata, festività civili affermatesi però in periodo islamico.
-cancellazione di usare i nomi arabi
Con tutte queste repressioni e diritti civili strappati nuovamente a causa di un governo cristiano, Ibrahim insieme a sua moglie Zainab al-Khalidi, i loro figli Yusuf e Badra, i suoi colleghi Omar Soudani,Samir al-Khalifawi,Asma al-Quraishi,Amir al-Mawli,Haitham al-Badri e Yassin al-Badri lascia Berlino e viaggia a Mosul nel Nord Iraq, uno stato salafita dove gli arabi dominano sui i curdi che non vogliono unirsi allo stato laico sunnita Baathista di Malik al-Badri*
19 notes
·
View notes
Photo
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/25ee1c612ebc917b384b0048900851bc/3dbe4600bbecf3aa-ba/s500x750/118102c9e66781545a3212861385f0dafc458f9a.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/0aa29534a616355ffb33b83530b9f43e/3dbe4600bbecf3aa-bd/s400x600/dc3438119837a2fa17bdc568621f84385f056fe2.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/1604ec63d495f7553bef7da540f6b675/3dbe4600bbecf3aa-65/s540x810/855a9918a3257e55a3c2c685fd8d285d68b5de7e.jpg)
Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti
L'IDENTITÀ È UN INCONTRO
Il variegato stile, le tecniche, l’iconografia, le evidenze culturali che s’incrociano sulla penisola italica non sono espressioni che solo gli esperti possano cogliere, almeno negli aspetti di visione comparata. No, si tratta di una evidente condizione che investe l’arte e si delinea sulla scia di vicende socio-politiche complesse, divisive, soggette ad influenze geografiche e rotte commerciali. Esistono molti modi di essere Italia e certamente uno è quello che guarda all’Oriente, a Bisanzio, al mediterraneo ed alla cultura araba. Si tratta di uno scenario profondamente diverso da quello austero, dai toni misurati, dall’essenzialità delle forme plastiche, dalla prevalenza del chiaroscuro che si attesta nel romanico nordico e padano (che tuttavia rimane a lungo debitore del linguaggio figurativo bizantino): è il contesto della Sicilia e delle regioni meridionali d’Italia, Calabria e Puglia, a lungo soggette alla dominazione bizantina alla quale, in Sicilia, subentra quella Araba nel IX e X secolo. Ed è un profluvio di colori quello che anima uno dei luoghi simbolo della Sicilia che si consolida nel regno normanno con l’incoronazione di Ruggero II nel 1130: la Cappella Palatina, la cappella che si trova all’interno dei Palazzo dei Normanni a Palermo, realizzata in soli due anni dall’incoronazione del nuovo sovrano di un nuovo regno e completata nei suoi cicli musivi nel 1143. Qualcuno l’ha definita un “dorato tappeto splendidamente fiorito di colori”: in effetti, le immagini suggeriscono questa visione, più ricca e piena al punto da apparire espressione di horror vacui, in linea con le tesi dei commentatori arabi di Aristotele i quali, convinti dell’impossibilità del vuoto, ne attestavano la veridicità in base ad una presunta e controversa legge di natura. Tant’è. Se ne viene soggiogati per la vividezza delle tonalità, chiare e sensuali, frammiste di blu e di rosso, tra sacro e profano. L’immagine in questa pagina ne è un esempio lampante, nel quale l’aspetto cromatico si somma alla nitidezza delle linee di contorno e di quelle interne descrittive dell’anatomia e delle vesti delle figure che manifestano il pittoricismo nitido, sapiente e consolidato delle maestranze bizantine chiamate ad eseguire i cicli. In questo caso si tratta del “ciclo delle Feste”, costituito da dodici scene realizzate sulla parete meridionale del transetto che raccoglie episodi della vita del Cristo, episodi che non si concludono con la Passione di Gesù ma che si arrestano proprio con la scena rappresentata in queste pagine, la scena dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, un ingresso trionfale, festoso ed a suo modo solenne nei gesti, nelle pose delle figure che si pongono al seguito del Cristo. Questi offre, in groppa ad un asino, l’umiltà e la mansuetudine poste a segno di una fede nobile, così come narrata dal Vangelo di Giovanni:
“Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto su un puledro d'asina.”
È una scena serena, che non ammonisce ma accoglie, che illumina lo spirito e lo rende anima conciliata con la materia laica, mondana, riconoscibile nella saldatura tra i principi di fede e la maestà dell’istituzione reale normanna chiamata ad essere solida istituzione della cristianità. Cristo è accolto dalla folla osannante al “redentore”, ma sconta la diffidenza dei Farisei: il significato della novella evangelica probabilmente allude, simbolicamente, alle vicende controverse della presa del potere degli Altavilla, la lotta che sostennero per il riconoscimento della loro potestà sulle terre meridionali già bizantine ed arabe. Una simbologia che corre sottile lungo tutte le scene del ciclo, a partire dalla Natività e Adorazione dei Magi, con un San Giuseppe pensoso e forse incredulo sul significato dell’evento. Lo stile musivo bizantino, peraltro, pur riconoscibile ed attestato, in questo ciclo si alimenta di suggestioni narrative complesse che superano la tradizionale iconicità espressa nella fissità frontale delle figure, per proiettarle in un mondo reale nel quale, tuttavia, si respira l’atmosfera di un ideale realizzato. Una cristianità che si compie in terra sotto il mantello protettivo di un regno nato per volontà del cielo, di un regno che può compiere il miracolo della pace e della concordia tra genti di culture e lingue diverse, quanto effettivamente fu, in parte, il regno normanno di Sicilia.
In copertina: Maria Casalanguida, “Bottiglie e cubetto”, 1975, collezione privata
#thegianpieromennitipolis#arte#arte medievale#arte italiana#Palermo#cappella palatina#palazzo dei normanni#maria casalanguida
17 notes
·
View notes
Text
La Perla d’Oriente da Non Perdere: Alla scoperta dell'Oman con Vamonos-Vacanze. Un viaggio tra paesaggi mozzafiato, cultura millenaria e meraviglie naturali. Recensione di Alessandria today
Un viaggio tra paesaggi mozzafiato, cultura millenaria e meraviglie naturali
L’Oman è una terra di mistero e bellezza, spesso trascurata dai viaggiatori, ma capace di offrire scenari unici, dal deserto alle montagne, dalle oasi alle splendide coste. Il tour operator Vamonos-Vacanze.it, leader in Italia per i viaggi di gruppo, propone un’esperienza immersiva in questo affascinante paese della Penisola araba. Un viaggio che promette di rivelare la vera essenza di una…
#Al Hamra#Alessandria today#Cultura araba#cultura islamica#deserto omanita#forte di Al Hazm#forte di Bahla#fortezze omanite#geologia omanita#Google News#Isole Daymaniyat#italianewsmedia.com#Jabal Shams#Mare cristallino#Middle East destinations#Middle East travel#montagne Hajar#Moschea di Qaboos#Muscat#Muttrah#natura incontaminata#Oman#Oman naturale#Pier Carlo Lava#profumi d’Oriente#Sidab Women Association#sorgenti termali Ain Thawara#spezie#suq Muttrah#Sur Oman
0 notes
Text
Education City
Ci spostiamo poi nella municipalità di Al Rayyan (Qatar) che viene considerata ormai area metropolitana di Doha. Qui è stato creato l’Education City, un centro di eccellenza per la cultura che comprende campus di prestigiose università straniere, centri di ricerca, centri congressi, biblioteche ed ospedali all’avanguardia. L’obiettivo di questo progetto è la creazione di una nuova società araba basata sul potere della conoscenza in cui anche le donne abbiano la possibilità di studiare.
Parte del tour di quest’area è stata fatta in pullman e parte a piedi per permettere alcune visite interne.
Abbiamo fatto un veloce passaggio davanti al Sidra Medical and Research Center per osservare l’opera “The Miraculous Journey” formata da 14 sculture che raffigurano le varie fasi dell'evoluzione fetale dal concepimento alla nascita.
Poi una sosta fotografica per vedere il Ceremonial Court progettato da Arata Isozaki, il giardino Green Spine e sullo sfondo il cubico edificio dell’headquarter della Qatar Foundation.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/21adb5797398e3e68879dc5c66d0c2f5/38b58e07a139d093-26/s540x810/d959c995db0ac5acb0ef653f47e348d87504c3dc.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/683974b3a8488834cff2d2e39944bdf2/38b58e07a139d093-19/s540x810/eec3bca28a2b114d69545b45cd7c47a64db50680.jpg)
La visita della National Library è stata invece completa. L’architetto Rem Koolhaas ha progettato questo edificio di 45.000 metri quadrati che sembra quasi un’astronave per ospitare una delle più grandi biblioteche del mondo (2 milioni di volumi).
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/f41bf801b9d23bb67decd34d199ee478/38b58e07a139d093-b8/s540x810/a06452d6007c88cc7c6fa4b854eaef9185e47cf0.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/72355079b09f7637dcecc3414540185b/38b58e07a139d093-f3/s540x810/0c9ac584d369260b3e26173ec7e912be61edc1bd.jpg)
L’edificio più iconico è la futuristica moschea dagli alti minareti inclinati (90 metri), la prima progettata all’interno di un campus universitario. La sala principale può contenere fino a 1.800 fedeli, mentre il cortile esterno ha una capienza di 1.000 persone.
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/9c689b85899ca49f0ece391c563917e2/38b58e07a139d093-5b/s540x810/2605289a5624c8ae587452ef188e5a2b0b5d4424.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/423170325ec8965a262f49f45829b027/38b58e07a139d093-40/s540x810/ebfa812454649e81a15d2bd768503df738ff2f96.jpg)
Vi invito a fare una breve ricerca in internet per scoprire l’architettura (sia esterna sia interna) di altri edifici costruiti in quest’area.
#viaggi#education city#sidra medical and research center#the miracolous journey#ceremonial court#qatar foundation headquarter#national library#moschea#moschea di education city#minareti#architettura#cultura#centri congressi#campus universitari#al rayyan#qatar
4 notes
·
View notes
Text
“Sulle rive del Giordano crescono degli alberi che non perdono mai le foglie i cui frutti sono cibo e le foglie medicina (Ezechiele 47.12)”.
Un versetto che indica chiaramente che gli straordinari principi attivi dell”albero della vita” sono concentrati nelle sue foglie mentre i suoi frutti, le olive e l’olio, sono un ottimo alimento. Per gli ebrei l’ulivo è uno dei doni più preziosi di Dio, simbolo stesso dell’Alleanza.
L’albero dell’Olivo è straordinariamente “divino”, infatti, senza cure, pesticidi. ecc. “vive millenni” e olivi centenari possono essere estirpati, trapiantati e attecchiranno sempre e ovunque.
L’olivo è presente nella storia della medicina e dell’erboristeria mediterranea da diversi millenni. Esistono infinite testimonianze che documentano l’uso delle foglie d’olivo nella cultura Greca, Araba, Egiziana, Romana.
#olivo#ipertensione#salute#erboristeria_arcobaleno_schio
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/f80d6c63c2c40426e3d9606e3e7f2d65/b8e5facaf6b2cbd5-83/s540x810/b6a6d329a7b27e52b7a637e139ffad281f501497.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/ac8c8f1440b821eedc4bc91095490028/b8e5facaf6b2cbd5-e3/s400x600/fdb9767344b274546bcb4a1f88a6a047067256d8.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/4aeb687f96bfed8d3a9e71fba0d5c9ef/b8e5facaf6b2cbd5-c6/s540x810/dff51b144cd50770f304bc946ddbaf24de92c8f9.jpg)
0 notes
Text
ARABOFUTURS (parte I)
Il “Gulf Futurism” è un concetto geografico-artistico elaborato nel 2012 da due belle menti della cultura araba (concetto forse un po’ troppo vasto) ovvero Sophia Al-Maria e Fatima Al-Qadini, delle quali riparleremo in conclusione. La mostra dell’Institut du Monde Arabe di Parigi (la cui chiusura è stata nuovamente posticipata visto il grande successo di pubblico), raccoglie molte delle suggestioni che stanno dietro al concetto appena esposto. Si tratta di opere, creazioni, scritti, video, installazioni e progetti elaborati da giovani artisti di paesi che principalmente gravitano attorno al Golfo Persico, ma non solo, zona che già a partire dagli anni Settanta fu sottoposta ad una modernizzazione veloce, quasi forzata, senza che ci fosse un corrispondente e conseguente sviluppo delle arti visive. Per sgomberare il campo da equivoci o false aspettative, meglio dire subito che l’immaginario fantascientifico e futuristico dei giovani artisti esposti all’IMA, non è poi così diverso da quello degli artisti e dei giovani artisti “occidentali” E’ evidente che questa cultura visiva, prodotta da giovani arabi e magrebini, é stata influenzata dal fatto che molto spesso vivono ed operano stabilmente in Europa, e in particolare in Francia. In un certo senso si tratta di una cultura visiva e di un immaginario un po’ stereotipato e che gli stilemi e le forme non sono quasi mai, né nuove, né originalissime, ma tuttavia la mostra ci permette di andare alla ricerca di giovani talenti spesso, potenzialmente, molto interessanti. Il punto però non è nemmeno questo, bensì che la mostra “Arabofuturs”, sembra voler dire al mondo che anche nei paesi musulmani, si immagina un futuro, anzi “il” futuro e lo si fa né più e né meno che nel resto del mondo con un unico importante distinguo: qui nella riesumazione del passato in mondi futuri ed immaginari, gioca un ruolo forte, il mito come elemento centrale della storia delle identità nazionali. Ma c’è anche dell’altro, infatti molti artisti si cimentano con l’immaginazione e la progettazione di un mondo post-umano, nato dopo la distruzione del nostro mondo attuale scomparso a causa della nostra indifferenza e della nostra incoscienza verso la catastrofe annunciata ed ormai reale del climate change. Gli artisti rendono plausibile una comunione con la natura e infatti la forza creatrice della natura perpetua le forme fantastiche del “vivente”: ibridazioni, nuova umanità, mondi fantastici post-umani, sono i territori di queste creazioni. Venendo agli artisti, proprio su questa vena del mondo post-umano, l’opera di Hichem Berrada, artista marocchino che vive in Francia è, come si suol dire, molto rappresentativa. Con “Terre Futureapres la plutei” del 2022, Berrada ci introduce, con approccio scientifico, che comunque coniuga tra scienza e poesia, al tema delle sorti del pianeta. L’ultima eco della presenza umana sul pianeta, sono schede madri, circuiti stampati, hard disk, lasciati in balia di essenze erbacee, muschi e licheni. Un terrario seducente e orfico allo stesso tempo, che, possiamo dire, è una installazione un po’ prevedibile, ma comunque di una certa suggestione. Ancora natura, questa volta deforme e immaginaria in “Les Hygres”, una serie di piccole forme che riproducono certe simmetrie naturali (foglie, insetti ecc.), ma il cui materiale è la plastica ormai fossile dei rifiuti urbani che ormai invadono il nostro ambiente naturale. Un’estetica dell’orrore se vogliamo, anzi una cosciente estetica dell’orrore. Un discorso molto simile vale anche per il ceramista libanese Soraya Haddad Credoz: forme in un certo senso famigliari, ma strane come certi funghi deformi che hanno subito mutazioni genetiche a causa di qualche sciagura ambientale (e la memoria di Chernobyl o di Fukushima oggi è ancora ben viva)con forme rizomatiche, che sebbene non minacciose, dànno l’idea di qualcosa che è andato storto nella biosfera. (continua)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/1c144aab2ade5c188ef462667c4bcb36/a13621d0320e72eb-ad/s540x810/56f148e35eeed3bcaaf304d3bb941b0c06abdb4a.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/898d51d1d5e6ccc43d815550e2366d56/a13621d0320e72eb-e5/s540x810/1b9aa605d243bf9ff52ff1196de6d0f494040e60.jpg)
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/57bb6eaa8cc170207fca0e88b8971242/a13621d0320e72eb-37/s540x810/d2f0bd4bddafbe87bdb66c28e0f2e80de20547c6.jpg)
1 note
·
View note
Text
Il rapporto tra Islam e schiavismo è una storia dimenticata, sovrastata dal senso di colpa dell’Occidente. Eppure parliamo di un sistema che parte dal VII sec e arriva ai giorni nostri, la storiografia recente non ha voluto indagare pur avendo una mole impressionante di dati.
Facciamo una brevissima sintesi.
Subito dopo la morte del Profeta Maometto (632 d.C.) l’Impero islamico estende i suoi confini oltre le zone i cui abitanti sono già sottomessi all’Islam – definite “Dar el Islam”, casa dell’Islam – e si spinge sempre più a Ovest per conquistare fedeli, territori e ricchezze. I territori al di fuori del “Dar el Islam”, abitati cioè da infedeli, detti “Dar el Harb” – casa della guerra -, erano, almeno in linea teorica, i soli dai quali i musulmani potessero prelevare i loro schiavi. Così successivamente alla prima invasione araba dell’Africa avvenuta alla fine del VII secolo inizia un percorso di conquista dove l’Islam e l’arabismo prendono il sopravvento su quel territorio che chiamano Ifriqiya – provincia del califfato Omayyade3 – coincidente col Maghreb orientale, per poi estendersi verso la “Bilad es Sudan”, ovvero la “Terra dei Neri”, le zone sub-sahariane.
Seguendo le prescrizioni delle “sure” medinesi4 e l’esperienza delle prime conquiste del Profeta, lo schiavismo è già una pratica ben consolidata nella cultura dei muharibin e yakhruju – letteralmente “combattenti” e “coloro che scendono in campo” per l’Islam -, inaugurata con la strage della tribù giudaica medinese dei Banu Qurayza, del 627 che regala almeno 800 schiavi a Maometto tra donne e bambini, e come tali sono venduti.
Episodio che così ricorda l’islamista prof. Francesco Gabrieli nel suo libro Gli Arabi: “[…] questo inutile bagno di sangue resta come la più perturbante macchia nella carriera religiosa del Profeta.
La “Terra dei Neri” è una fonte di schiavi quasi illimitata: la risorsa e il commercio che frutterà grande potere alle etnie autoctone berbere degli Almoràvidi5 e Almohadi6. Dinastie che succedono a quelle orientali degli Omayyadi e Abassidi7 di Damasco e Bagdad, e che regneranno con forti e energici eserciti, spietati ma capaci generali e governatori che promuovono la vita intellettuale – in Spagna tra l’XI e XIII secolo – partendo dal loro deserto per le conquiste africane e nel Mediterraneo in nome della fede sostituendosi all’arabismo e al califfato d’Oriente.
È sotto uno dei più grandi generali omayyadi, il governatore d’Africa Musa ibn Nusair, che inizia in grande stile lo schiavismo arabo-islamico nel continente africano: gli uomini alla guida del comandante Tariq, uno spietato berbero, nel 710, in pochi mesi, riducono in schiavitù 300.000 berberi infedeli, di cui 30.000 diventeranno schiavi-soldato. Successivamente, durante la campagna “jihadista” – termine che proviene dalla radice araba JHD, che significa “lotta” e che nelle sure coraniche medinesi prende forma come JIHAD “lotta agli infedeli” – che lo vede confrontarsi vittoriosamente con il regno Visigoto (711–715), Musa riesce a riportare in nord-Africa 30.000 vergini gote.
Il mercato di esseri umani, dopo il VII secolo, diviene così fiorente per gli arabi che il commercio si struttura in un sistema: i procacciatori di schiavi sono dei mediatori autorizzati dal governatore su concessione del Califfo.
Gli schiavi vengono catturati direttamente, con incursioni nei villaggi sub-sahariani – sono gruppi berberi organizzati con piccoli eserciti, solitamente formati da tribù nomadi, squadre di “cacciatori di schiavi” di trenta-quaranta persone bene armate “per avere ragione di centinaia di indigeni nudi et ululanti” -, oppure tramite compravendite con i regni locali, come quello dell’Impero del Mali, nei vari mercati locali come quelli della città di Gao (Mali), Agordat (Eritrea) Zeila (Etiopia), Mogadiscio, Cipro, Tripoli, e anche successivamente Marrakech. Ma un altro mercato affermato di schiavi è Zanzibar, di cui si dirà in seguito.
Dal libro Slavery in Africa, Henry Drummond ci racconta un episodio che vede protagonista una di queste “squadre”:
Le genti con le lunghe vesti bianche e con il turbante erano state lì con il loro capo, chiamato Tippu Tib. All’inizio era giunto per commerciare, poi aveva iniziato a rubare e a portare via le donne. Chiunque si opponeva veniva fatto a pezzi o abbattuto con le armi da fuoco, e la maggior parte della popolazione fuggì quindi nella foresta. Gli Arabi rimasero lì in forze fino a che rimase qualche chance di cacciare e catturare i fuggitivi. Tutto ciò che non potevano usare lo distrussero o lo diedero alle fiamme, in breve, il villaggio fu raso al suolo. Poi gli Arabi andarono via. I fuggitivi ritornarono a ciò che rimaneva delle loro case e provarono a ricostruirle e rimettere in sesto le coltivazioni. Dopo tre mesi, le orde di Tippu Tib apparvero di nuovo, e si verificarono le stesse scene.
Sempre Drummond e altri esploratori e militari come R. Burton o anche il più conosciuto Livingstone, testimoniano nei loro scritti che per catturare 50 donne le vittime sacrificate sono tra 1000 e 2000, chi invece scrive di aver contato non meno di 30000 morti per la cattura do 5000 schiavi.
Oltre al “prelievo coattivo” e all’acquisto sui mercati locali, le forniture di schiavi avvengono anche dai regni vassalli conquistati dalle guerre islamiche, spesso costretti a pagare un tributo in risorse umane. Il primo tributo in questa forma è imposto a carico del regno di Nubia (tra l’Egitto e il Sudan) che contribuisce dal 652 d.C. con circa 400 te schiavi l’anno per tutta l’esistenza del regno stesso.
Nella maggior parte dei casi il “prelievo coattivo” si effettua in territorio subsahariano: per gli schiavi inizia la marcia verso i mercati locali o i porti dove vengono trasferiti in Oriente: normalmente non sono meno di 1000 chilometri a piedi, una calvario che dura anche 60 giorni.
A causa della lunghezza del viaggio, delle condizioni atmosferiche terrificanti e della scarsità d’acqua e di cibo, il numero di schiavi morti nel tragitto è enorme. Gli autori Allan G.B. Fisher e Humphrey J. Fisher nel libro Slavery and Muslim Society in Africa e altri studiosi come Paul Lovejoy calcolano che circa il 50% degli schiavi non giungevano nei mercati, mentre altri parlano di una percentuale di decessi intorno all’80%. Una vera e propria carneficina, specie se paragonata al 10% di morti complessivi calcolato per i traffici della tratta atlantica. Un dato, quest’ultimo, molto attendibile, riportato nel 1785 da Thomas Clarkson’s nel libro Slavery and Commerce In the Human Species.
La pratica delle castrazione è poi un’altra delle cause che devono aggiungersi ai numeri dell’olocausto dei neri. Nel mondo islamico c’è sempre stata un’alta richiesta di eunuchi, non solo usati per la gestione degli harem, ma anche per servire i militari di alto rango, formando una vera e propria aristocrazia tra gli schiavi. Così per lucrare un compenso decisamente più alto – si parla di compensi 20-30 volte più alti di un normale schiavo – i mercanti di schiavi fanno eseguire l’asportazione del pene e dello scroto sui bambini di età fra i 7 e i 12 anni, a cui sopravvive solo il 10%.
Inizia quindi a incrociarsi il traffico arabo-islamico con quello della tratta atlantica degli schiavi, una contaminazione che darà un’accelerazione al commercio degli schiavi dei neri d’Africa, aggiungendo altre rotte come quelle con cui dai due porti di Muscat e Sur in Oman, gli schiavi raggiungono i porti di “Kathiawar” nel Sindh (una provincia dell’attuale Pakistan) e della provincia indiana di Bombay (l’attuale Mumbai).
L’Oman costruisce, a partire dal XVI secolo, un impero coloniale con l’intenzione di controllare i ricchi traffici commerciali fra Mar Rosso, Golfo Persico e India.
Il crocevia si realizza nel XVI secolo, quando gli interessi delle potenze coloniali europee si incontrano con quelli degli spietati procacciatori di “Abeed”, gli schiavi di pelle nera, e l’espansionismo ormai conclamato dell’Islam in Occidente.
0 notes
Text
![Tumblr media](https://64.media.tumblr.com/2c87e831d360a068a8ad07f99f00d4c5/0129576875e8ad71-e7/s540x810/54d65995c319f3504449b9e1028657f79899f1a6.jpg)
Jacques-Louis David - Parigi - Malmaison - Napoleone valica il Gran San Bernardo - 1803
Napoleone ha costituito uno spartiacque nella storia d’Italia: la generazione cresciuta sotto il suo dominio ha sviluppato ideali che hanno portato al Risorgimento.
La storia della letteratura italiana, ai cui albori vi è la volgarizzazione del latino soprattutto in chiave goliardica e l’influenza di altre culture (Chretien de Troyes e i minnesanger cortesi) può essere descritta secondo le seguenti tappe.
1059 - Il normanno Roberto il Guiscardo riceve dal Papa il potere sull’Italia meridionale
1077 - Gregorio VII accoglie a Canossa Enrico IV all’apice della lotta per le investiture
1095 - Urbano II lancia la prima crociata, atto di forza politica dopo aver prevalso sull’Impero nella lotta per le investiture.
1168 - Fondazione di Alessandria
1176 - Federico Barbarossa sconfitto a Legnano dai Comuni della Lega Lombarda. Da quel momento l’Italia del Nord, in assenza di sovrani, è territorio dei Comuni.
1189 - Terza crociata con Filippo Augusto di Francia, Enrico I d’Inghilterra e Federico Barbarossa
1202 - Nella quarta crociata, Zara viene assediata a vantaggio di Venezia
1220 - Nipote del Barbarossa e figlio dell’ultima esponente dei Normanni di Sicilia, Costanza d’Altavilla, Federico II è eletto imperatore. Si sviluppa la scuola siciliana (Cielo d’Alcamo, Giacomo da Lentini) in un ambiente di confluenza fra la cultura araba filosofica e scientifica e quella normanna e cavalleresca: l’amor cortese è ideale, non reale.
1224 - Cantico della Creature (San Francesco)
1260 - Nella battaglia di Montaperti, i ghibellini prevalgono sui guelfi a Firenze, ma Farinata degli Uberti impedisce la distribuzione della città.
1266 - Carlo d’Angiò, fratello di Luigi IX, sconfigge Manfredi a Benevento. Gli Angioini dominano l’Italia meridionale.
1277 - dopo la battaglia di Desio, i Visconti a capo del Comune di Milano
1282 - I siciliani, dopo il trasferimento della capitale da Palermo a Napoli, insorgono nei Vespri.
1284 - Pisa è sconfitta da Genova nella battaglia della Meloria
1289 - Con la battaglia di Campaldino sono i guelfi a prevalere a Firenze
1301 - Carlo di Valois, fratello di Filippo il Bello, favorendo i Neri, entra a Firenze. Dopo aver mandato in esilio l’amico Guido Cavalcanti e il cognato Corso Donati, Dante è esiliato a sua volta mentre è a Roma in una ambasceria con Bonifacio VIII. A Firenze domina l’amor gentile (“Tanto gentile e tanto onesta pare”).
1306 - 1321 Divina Commedia
~ Tu sei il mio maestro e il mio autore
~ l’amico mio e non de la ventura
~ nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria
~ divenir del mondo esperto de li vizi umani e del valore
~ loco d’ogni luce muto
~ la gente nova e i subiti guadagni
~ Libertà va cercando ch’è sì cara come sa chi per lei vita rifiuta
~ State contenti, umana gente, al quia; ché se potuto aveste veder tutto, mestier non era parturir Maria
~ facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sè non giova, ma dopo sè fa le persone dotte
~ Credete Cimabue nella pittura, tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, si che la fama di colui è scura
~ Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui, e come è duro calle lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale
~ I' mi son un che, quando / Amor mi spira, noto, e a quel modo / ch'e' ditta dentro vo significando
~ O voi ch’avete li ’ntelletti sani, mirate la dottrina che s’asconde sotto ’l velame de li versi strani
1338 - Il Canzoniere (Petrarca), opera che non presenta più l’anelito mistico medioevale della Commedia, ma proprio per questo risulta connotata da una malinconia che segna la fine di un’epoca. L’amore di Petrarca è platonico, incapace di esprimere la vita vera eppure è più partecipato della lezione stilnovista.
~ E veggio ’l meglio, et al peggior m’appiglio
~ Italia mia, benché 'l parlar sia indarno
Solo et pensoso
Solo et pensoso i piú deserti campi / vo mesurando a passi tardi et lenti, / et gli occhi porto per fuggire intenti / ove vestigio human / l’arena stampi. / Altro schermo non trovo che mi scampi / dal manifesto accorger de le genti, / perché negli atti d’alegrezza spenti / di fuor si legge com’io dentro avampi: / sì ch’io mi credo omai che monti et piagge / et fiumi et selve sappian di che tempre / sia la mia vita, ch’è celata altrui. / Ma pur sí aspre vie né sí selvagge / cercar non so ch’Amor non venga sempre / ragionando con meco, et io co’llui.
1349 - 1351 Decameron (Boccaccio), eredità dell'enciclopedismo classico (Ovidio) e medioevale (Novellino), testimonianza della Peste nera, ma anche espressione di un mondo nuovo, lontano dagli ideali cavallereschi e dal misticismo medioevale, capace di aprirsi alla società comunale e borghese del tempo. Personaggi delle novelle sono: il mercante abbindolato Andreuccio da Perugio, l’innamorato Federigo degli Alberighi, Nastagio degli Onesti e il suo amore tossico, il venditore di reliquie Frate Cipolla, ….
1378 - tumulto dei Ciompi
1381 - Venezia e Genova si scontrano nella battaglia di Chioggia
1434 - Con il rientro dall’esilio a Venezia, Cosimo il Vecchio estende il potere dei Medici a Firenze. Per contrastare i dissidi fra le fazioni comunali, emergono le Signorie.
1454 - Con la Pace di Lodi, la Milano di Francesco Sforza, Venezia e la Firenze di Cosimo il Vecchio creano le condizioni per lo sviluppo del Rinascimento.
1478 - Congiura dei Pazzi
1483 - Orlando innamorato (Boiardo)
1490 - “Chi vuol essere lieto, sia. Del doman non c’è certezza” (Lorenzo de’ Medici). Le rime di Lorenzo, l’erudizione di Poliziano, la concretezza di Leon Battista Alberti rappresentano l’apice dell’Umanesimo prima che le vicende politiche ne decretino la fine.
1494 - Calata di Carlo VIII poi sconfitto a Fornovo, chiamato da Ludovico il Moro. I francesi, finita la Guerra dei Cent’anni, si rivolgono ad un’Italia ricca e divisa.
1498 - Morte di Savonarola
1513 - Il principe (Machiavelli, tanto homini nullum par elogium) in cui sono affrontate, senza vincoli morali, le virtù - quelle del leone e della volpe - che possono condurre alla nascita dello Stato. Ciò che stava avvenendo presso gli altri Paesi europei e non accadrà in Italia.
"Venuta la sera, mi ritorno a casa ed entro nel mio scrittoio; e in sull'uscio mi spoglio quella veste cotidiana, piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti delli antiqui huomini, dove, da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum è mio e ch'io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro humanità mi rispondono; e non sento per quattro hore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte: tutto mi transferisco in loro".
1516 - Orlando furioso (Ariosto). È il poema dell’immaginazione, dell’ironia, della fantasia: dipinge un mondo cavalleresco consapevole della sua fine, ma senza lo scherno di Cervantes che scriverà cento anni dopo, nel mondo successivo a Lepanto e alla scoperta dell'America. Senza valori cortesi o cristiani, con la perdita della ragione di Orlando sentenzia in metafora la fine del Rinascimento.
“Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori, / le cortesie, l’audaci imprese io canto”
1518 - Mandragola (Machiavelli)
1525 - Prose de la volgar lingua (Bembo)
1526 - Sonetti lussuriosi (Aretino)
1528 - Il cortegiano (Castiglione)
1530 Carlo V e Clemente VII (Giulio de’ Medici) ripristinano il potere dei Medici a Firenze. Ricordi (Guicciardini).
1552 - Baldus (Teofilo Folengo)
1555 - Galateo (Della Casa)
1559 - Pace di Cateau - Cambresis: Milano e Napoli sotto la dominazione spagnola
1563 - Emanuele Filiberto trasferisce la capitale del Ducato a Torino
1581 - Gerusalemme liberata (Tasso), effetto della battaglia di Lepanto (1571)
1589 - Della ragion di Stato (Botero)
1623 - Adone (Marino)
1647 - Rivolta popolare di Masaniello
1706 - A seguito della guerra di successione spagnola, Milano passa all’Austria
1737 - Si estingue la dinastia dei Medici: Firenze entra nell’orbita dell’Austria
1751 - La locandiera (Goldoni), donna borghese che intende sedurre i suoi nobili ospiti, è l’opera più famosa di un autore che supera lo schematismo della commedia dell’arte e inscena personaggi borghesi con un intreccio e un canovaccio preciso.
1763
Il giorno (Parini)
Storia dell’arte nell’antichità (Winkelmann)
1764 - Dei delitti e delle pene (Beccaria)
1798 - Le ultime lettere di Jacopo Ortis (Foscolo) da cui traspare la delusione per il Trattato di Campoformio
1803 - Alla sera (Foscolo)
Forse perché della fatal quïete / tu sei l'immago, a me sì cara vieni, / o Sera! E quando ti corteggian liete / le nubi estive e i zeffiri sereni, / e quando dal nevoso aere inquïete / tenebre e lunghe all'universo meni / sempre scendi invocata, e le secrete / vie del mio cor soavemente tieni / Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme / che vanno al nulla eterno; e intanto fugge / questo reo tempo, e van con lui le torme / delle cure onde meco egli si strugge; / e mentre io guardo la tua pace, dorme / quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
1806 - Vita (Alfieri)
1807 - Sepolcri (Foscolo)
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno / della morte men duro? / Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi / egregie cose il forte animo accendono l’urne de’ forti
1816 - Con la pubblicazione dell'articolo "Sulla maniera e sull'utilità delle traduzioni" di Madame De Stael, in Italia si innesca il dibattito fra classico e romantico. Il romanticismo, reazione al regime neoclassicista francese, assegna all'arte (Schelling) la facoltà creatrice per eccellenza ponendo al centro la natura, il popolo, la Nazione, il Medioevo.
1821 - Ei fu (Manzoni)
Ei fu. Siccome immobile, / dato il mortal sospiro, / stette la spoglia immemore / orba di tanto spiro, / così percossa, attonita / la terra al nunzio sta, / muta pensando all’ultima / ora dell’uom fatale; / né sa quando una simile / orma di piè mortale / la sua cruenta polvere / a calpestar verrà. / Dall’Alpi alle Piramidi, / dal Manzanarre al Reno, / di quel securo il fulmine / tenea dietro al baleno; / scoppiò da Scilla al Tanai, / dall’uno all’altro mar. / Fu vera gloria? Ai posteri / l’ardua / sentenza / Ei si nomò: due secoli, / l’un contro l’altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il fato; / ei fe' silenzio, ed arbitro / s’assise in mezzo a lor.
1828 - Sonetti (Belli)
1831 - Canti (Leopardi)
"Virtù viva sprezziam, lodiamo estinta" (Nelle nozze della sorella Paolina)
1832 - Le mie prigioni (Pellico)
1842
I promessi sposi (Manzoni)
~ Pensino ora i miei venticinque lettori
~ Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi
~ Che vuol ch’io faccia del suo latinorum
~ Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire
~ All’avvocato bisogna raccontar le cose chiare: a noi tocca poi a imbrogliarle
~ Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l’aspetto de’ suoi più familiari; torrenti, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!
~ E Dio non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande
~ La sventurata rispose
~ Comanda chi può e ubbidisce chi vuole
~ Il coraggio, uno non se lo può dare
~ Il buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune
1848 - Cinque giornate di Milano e prima guerra di indipendenza
1849 - il generale Oudinot e Luigi Napoleone (poi Napoleone III) costringono alla resa la Repubblica Romana di Mazzini e Garibaldi
1859 - Seconda guerra di indipendenza ed armistizio di Villafranca
1861 - Proclamazione del Regno d’Italia
1866 - Terza guerra di indipendenza e annessione del Veneto
1870 - Sconfitta francese di Sedan e conquista di Roma capitale d’Italia
1877 - Odi barbare (Carducci)
San Martino
La nebbia a gl’irti colli / piovigginando sale, / e sotto il maestrale / urla e biancheggia il mar; / ma per le vie del borgo / dal ribollir de’ tini / va l’aspro odor de i vini / l’anime a rallegrar. / Gira su’ ceppi accesi / lo spiedo scoppiettando: / sta il cacciator fischiando / sull’uscio a rimirar / tra le rossastre nubi / stormi d’uccelli neri, / com’esuli pensieri, / nel vespero migrar.
Pianto antico
L’albero a cui tendevi / la pargoletta mano, / il verde melograno / da’ bei vermigli fior, / nel muto orto solingo / rinverdì tutto or ora, / e giugno lo ristora / di luce e di calor. / Tu fior de la mia pianta / percossa e inaridita, / tu de l’inutil vita / estremo unico fior, / sei ne la terra fredda, / sei ne la terra negra / né il sol più ti rallegra / né ti risveglia amor.
1881 - I Malavoglia (Verga)
1896 - X Agosto (Pascoli)
San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla / arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla. / Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra i spini; ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. / Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; / e il suo nido è nell'ombra, che attende, che pigola sempre più piano. / Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; / e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono. / Ora là nella casa romita, / lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita / le bambole al cielo lontano. / E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, / oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!
1889 - Il piacere (D’Annunzio)
1902 - La pioggia nel pineto (D’Annunzio)
1908 - L’umorismo (Pirandello)
1916 - Il porto sepolto (Ungaretti)
1 note
·
View note