#elementi architettonici moreschi
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dopefoxflower · 2 days ago
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Il Portogallo ha una storia islamica significativa, risalente al periodo di dominazione musulmana dal 711 al 1249; durante questo tempo, gran parte della penisola iberica, inclusa l'odierna Portogallo, era sotto il controllo musulmano, noto come Gharb al-Andalus.
La presenza islamica ha influenzato profondamente la cultura portoghese, dall'architettura alla scienza della navigazione; tuttavia, la narrazione storica tende a enfatizzare la "Reconquista" cristiana, trascurando le interazioni e le coesistenze pacifiche tra le comunità musulmane, cristiane ed ebraiche.
Lisbona, conosciuta come al-ʾIšbūnah durante la dominazione musulmana, conserva ancora elementi architettonici arabi, specialmente nel quartiere dell'Alfama e nella Mouraria.
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Le antiche mura della città islamica, che delineano l'area storica di Alfama e Mouraria, riflettono la struttura urbana originale.
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Il Castello di São Jorge, costruito dai musulmani, conserva elementi architettonici moreschi e offre una vista panoramica sulla città.
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La Chiesa di São Vicente de Fora, originariamente una moschea, presenta archi a ferro di cavallo e un mihrab, simbolo della sua storia islamica.
Coimbra, importante centro mozarabo, ha una storia ricca di influenze islamiche, visibili in alcuni edifici storici. Durante il dominio islamico, che iniziò nel 711, la città divenne un punto strategico tra il mondo cristiano e quello musulmano; la Reconquista culminò con la conquista cristiana di Coimbra nel 1064, ma l'eredità islamica rimase evidente nella cultura e nell'architettura locali: elementi come archi a ferro di cavallo e decorazioni mozarabe testimoniano questa coesistenza.
Évora, famosa per i suoi portici moreschi e il sito archeologico di Almendres Cromlech: i portici, situati nella Praça do Giraldo, riflettono l'eredità islamica della città, risalente al periodo di dominazione araba nel VIII secolo.
Mértola è un piccolo paese che presenta resti significativi della cultura musulmana; scavi archeologici hanno rivelato ceramiche islamiche e strutture che testimoniano una lunga coesistenza tra diverse comunità, tra cui musulmani, ebrei e cristiani. Il sito include una chiesa costruita su una moschea, evidenziando l'influenza islamica nell'architettura locale; la ricerca continua a mettere in luce l'importanza di Mértola come centro di scambio culturale e come esempio di coesistenza pacifica nel passato.
Non si può parlare di immigrazione per il Portogallo, oggi: qui i musulmani stanno ritornando A CASA LORO, dopo essere stati cacciati secoli fa dai talebani cristiani.
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L'Italia ha un tesoro artistico fatto di castelli imponenti e ben conservati.
I castelli italiani incorporano non solo elementi tradizionali dell'architettura militare medievale e dell'architettura gotica, ma anche quelli degli stili architettonici rinascimentali, bizantini e moreschi italiani.
Eccezionali con le loro forme geometriche e l'aspetto imponente, i castelli italiani sono meravigliosi.
È interessante notare che non esistono due castelli uguali e ognuno ha caratteristiche uniche che si correlano con eventi storici, ambiente naturale e cambiamenti politici nel corso dei secoli.
Vale anche la pena notare che i castelli in Italia non sono concentrati solo in una o due regioni, ma coprono tutto il paese.
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Civita Castellana
la città che ha visto molti Papi
 ognuno ha lasciato la sua impronta
    Civita Castellana con Forte Sangallo e la parte antica della città
    Civita Castellana, in provincia di Viterbo, è due città in una.
Per il visitatore, a differenza di altre città che hanno una parte storica, solitamente centrale o laterale ma comunque attaccata alla parte nuova, più recente e più commerciale, Civita castellana invece ha una parte storica, antica e separata da un fossato naturale, il letto di un fiume, che visto dall’alto, sembrerebbe asciutto, la “Forra del Rio Maggiore”, che la divide dalla zona nuova con costruzioni recenti e attività commerciali e capannoni.
Le due parti sono unite da un ponte chiamato “Ponte Clementino”
  Il Ponte Clementino a Civita Castellana
    Ponte Clementino che collega le due parti della città di Civita Castellana
    Il ponte prende il nome da Papa Clemente XI, che lo fece edificare, nel 1709, per dare un rapido collegamento ai territori a nord della città, prima sia gli abitanti che i viaggiatori, dovevano calarsi lungo la forra del Rio Maggiore e attraversarlo con molte difficoltà e perdita di tempo.
Costruito, dapprima con un’altezza di 54 metri, era un’opera di ingegneria imponente, con doppia arcata, ridimensionata poi in seguito alla disastrosa piena avvenuta nel 1861, a 40 metri d’altezza e abbattendo la splendida Porta sormontata dallo stemma in travertino di Pio IX, per consentire il passaggio della tramvia.
Questo ponte, si porta dietro, purtroppo a Civita Castellana, la tristezza del “Ponte dei Suicidi”, come spesso si legge sugli articoli della cronaca locale, “tanto bello quanto triste”.
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  In visita alla città di Civita Castellana
    Percorrendo Corso Buozzi da Est a Ovest, verso il Forte Sangallo, la città ricorda molto il centro storico di Ascoli Piceno, almeno a me dà quell’impressione, sulla sinistra si incontra una stradina dove in fondo, sorge un immobile con un portico e colonne squadrate, sede dell’attuale Biblioteca Comunale, insignita nel 2001 del Premio di Qualità dalla Regione Lazio.
Proseguendo, si arriva alla Piazza Centrale di Civita Castellana con al centro la “Fontana dei Draghi” fatta costruire da Papa Gregorio XIII con due scopi, uno quello di abbellire la piazza e il secondo per aumentare le risorse idriche della città, ha forma ottagonale e vi sono scolpiti quattro draghi, uno per lato, dalla cui bocca sgorga l’acqua, intorno alla vasca sono presenti quattro stemmi, raffiguranti Civita Castellana, Papa Gregorio XIII e due Cardinalizi.
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La Fontana dei Draghi foto di A. Moreschi
Palazzo Comunale di Civita Castellana
    Sul lato ovest della piazza si erge il Palazzo Comunale.
    Di origina rinascimentale, con la facciata ottocentesca, domina piazza Matteotti ad ovest, fu voluto da Giovanni di Lorenzo de’ Medici, durante il papato di Papa Leone X, con testimonianze epigrafi dei portali interni al piano terra, che ne volle la costruzione, per il valore strategico della cittadina rispetto al territorio del Lazio settentrionale.
La struttura odierna, però, presenta oggi, solo pochi elementi del palazzo leonino, il palazzo ha quattro ordini architettonici, un porticato ad archi e un balcone di rappresentanza nella zona centrale del primo piano. Sulla sommità, si trovano, invece, l’orologio e la campana, che fungono ancora oggi come possibile strumento di allerta per i cittadini.
Costeggiando, il lato sinistro del Palazzo Comunale di Civita Castellana, per Via del Forte, si arriva in Piazza  dei Martiri delle Fosse Ardeatine dove su una parete spicca una bellissima “Edicola”, una struttura architettonica che ospita e protegge, l’affresco del XVII secolo, “La Madonna delle Nevi” e rappresenta una Madonna con Bambino e Santi, San Sebastiano e San Cristoforo.
In fondo a via del Forte si arriva, praticamente alla fine di questo agglomerato urbano di Civita Castellana, che è la parte antica della città, che in cartina ha forma di punta di lancia.
  Forte Sangallo di Civita Castellana visto dall’alto
    Forte Sangallo
    Appena in fondo a via del Forte, si trova il Forte Sangallo, o Rocca dei Borgia, perché fatta costruire da Papa Alessandro VI Borgia per il rafforzamento delle fortificazioni dei territori dei Borgia.
Passato da dimora papale, per lungo tempo, poi usata come carcere e infine, oggi è sede del Museo archeologico di Civita Castellana.
Il forte è a pianta pentagonale con cinque bastioni, successivamente fu commissionato il completamento dell’opera, con il cortile maggiore con, il portale bugnato e il possente mastio ottagonale.
Costeggiando il fianco sud del Forte e tornando al punto di partenza, lungo via Roma, si arriva in Piazza del Duomo che, a differenza da quello che ci si può aspettare, non è di grandi dimensioni, tutt’altro ma in questo modo mette in risalto la maestosità e la magnificenza architettonica della Cattedrale di Santa Maria Maggiore, luogo principale del culto dei civitonici.
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Il Duomo di Civita Castellana la Cattedrale di Santa Maria Maggiore
Interno della chiesa
L’altare maggiore della cattedrale di Santa maria Maggiore
    Cattedrale di Santa Maria Maggiore
    Costruita intorno al 1185, sui resti di un edificio sacro, fu poi completamente ristrutturata nel settecento, trasformando l’interno a tre navate, a quella che oggi si presenta come un’unica navata e cappelle comunicanti tra loro, ai lati della chiesa.
Una targa all’esterno della chiesa, sta a indicare che Wolfgang Amadeus Mozart, nel luglio del 1770, suonò l’organo durante la funzione religiosa, di domenica mattina del giorno 11.
L’esterno della cattedrale si presenta con un portico duecentesco,  le porte di accesso sono tre, quella centrale monumentale ha ai lati quattro colonne corinzie, di cui due poggiano su leoni di marmo, sotto il leone di destra è rappresentata una figura umana di un bambino, che è simbolo del fedele che entra in chiesa.
All’interno della chiesa ad un’unica navata, l’altare maggiore è costituito da un sarcofago romano del IV secolo, di impronta cristiana, sul fronte sono raffigurati, in sette nicchie, episodi della Bibbia, agli estremi sono descritti due episodi dell’antico testamento “il Sacrificio di Abramo” e “Daniele che uccide il serpente”, mentre nelle cinque nicchie centrali sono raffigurati episodi del nuovo Testamento, “la predizione del tradimento di Pietro”, “la guarigione del paralitico”, “la consegna delle chiavi a Pietro”, “la guarigione dell’emorroissa” ed “il miracolo delle nozze di Cana”.
Se vi trovate a Civita Castellana, non perdete l’occasione di andare a mangiare al Ristorante Mignolò e chiedere dei Rigatoni alla Mignolò, semplici ma saporitissimi e se avete il tempo passate da Fabrica di Roma a pochi chilometri da Civita Castellana e visitate l’Abbazia di Santa Maria di Falleri legata alla Città di Civita e da lì poi anche Borgo Civita, la città fantasma, merita di essere visitata.
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    Civita Castellana Civita Castellana la città che ha visto molti Papi ognuno ha lasciato la sua impronta Civita Castellana…
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