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NABAJYOTISAIKIA
C'è una tribù africana che ha un costume molto bello.
Quando qualcuno fa qualcosa di sbagliato e nocivo, prendono la persona al centro del villaggio, arriva tutta la tribù e lo circonda. Per due giorni, dicono all'uomo tutte le cose buone che egli ha fatto.
La tribù crede che ogni essere umano viene al mondo come un bene.
Ognuno è desideroso di amore, pace, sicurezza, felicità, ma, a volte, nel perseguimento di queste cose, commettiamo degli errori.
La comunità vede quegli errori come un grido
di aiuto.
Essi si uniscono per sollevarlo e per ricollegarlo con la sua vera natura, per ricordargli, fino a quando non lo farà pienamente, la verità dalla quale era stato temporaneamente disconnesso.
NABAJYOTISAIKIA, è un complimento utilizzato in Sud Africa e significa:
"Io ti rispetto, ti nutro. Importa a me".
In risposta dicono Midori, che significa:
"Così, esisto per te".
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" Il 1° marzo 1896 un corpo di spedizione di diecimila soldati guidati dal generale Baratieri attaccò ad Adua un esercito di centoventimila etiopi guidati da Menelik. L’Italia subì una pesantissima sconfitta, lasciando sul terreno quasi cinquemila morti. Questa vittoria permise all'Etiopia di rimanere indipendente e insegnò ai popoli africani che gli invasori potevano essere sconfitti. L’Italia cercò allora di mettere le mani sulla Libia, con un corpo di spedizione italiano che sbarcò a Tripoli il 5 ottobre 1911. Ma l’invasione della Tripolitania e della Cirenaica da parte di un corpo militare di oltre centomila soldati italiani fece scattare la rivolta araba. Ne seguì una feroce repressione da parte italiana: migliaia di libici furono impiccati, fucilati, deportati. La resistenza, però, non si piegò e durò oltre vent’anni, nonostante la brutalità della repressione, soprattutto sotto la dittatura di Mussolini. Nel 1930, per ordine del Duce, per isolare i partigiani, vennero deportati dalla Cirenaica e rinchiusi in quindici campi di concentramento almeno centomila libici, in gran parte poi fucilati o impiccati. Fu impiegata anche l’aeronautica, su ordine di Mussolini, per sterminare le popolazioni ribelli, utilizzando le armi chimiche (gas asfissianti e bombe all'iprite). Nel 1931 il leader della ribellione, Omar al-Mukhtar (il “Leone del deserto”), fu individuato e catturato e, dopo un processo sommario, impiccato davanti a ventimila libici. È stata una delle più feroci repressioni coloniali, che costò la vita a oltre centomila persone. Fu allora che Mussolini, dopo aver sottomesso la Libia, decise nel 1934 di conquistare l’Etiopia. Si trattò della più grande spedizione coloniale con cinquecentomila uomini, trecentocinquanta aerei e duecentocinquanta carri armati. Più che una guerra di conquista coloniale, fu una guerra di distruzione del popolo etiope. "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
#Alex Zanotelli#letture#leggere#libri#citazioni#Eritrea#Lettera alla tribù bianca#Somalia#umanità#Libia#Padre Alessandro Zanotelli#Menelik#Etiopia#Adua#missionari comboniani#popoli africani#preti di strada#Africa#colonialismo italiano#Storia dell'Africa#società africane#Tripolitania#Cirenaica#Omar al-Mukhtar#antifascismo#il leone del deserto#Rodolfo Graziani#antimilitarismo#Pietro Badoglio#intellettuali italiani
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Africa
30 anni di grandi reportage National Geographic
Angela Fischer, Carol Beckwith
National Geographic/White Star, Vercelli 2006, 304 pagine, 22,5x24,5cm, ISBN 978-99-7844-456-6
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
Un'edizione di smagliante bellezza ci porta nel cuore pulsante del Continente Nero a contatto con culture millenarie, tuttora legate allo stile di vita tradizionale eppure diversissime l'una dall'altra... Un viaggio attraverso l'Africa, dal Niger all'Etiopia, dalla Namibia al Kenya, alla ricerca delle nostre radici. Grandi, meravigliosi ritratti a tutta pagina restituiscono tutta la bellezza e la fierezza dei popoli africani, in un libro fotografico dalla bellezza mozzafiato
25/06/24
#Africa#Angela Fischer#Carol Beckwith#National Geographic#costumi africani#Niger#Etiopia#Namibia#Kenia#Sudafrica#fashionbooksmilano
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Ritratti Africani Seydou Keïta , Malik Sidibé, Samuel Fosso
a cura di Filippo Maggia
Electa, Milano 2023, 144 pagine, 22.3 x 28.4 cm, Bilingue Italiano/Inglese, ISBN 978-8892823785
euro 32,00
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Il catalogo è pubblicato in occasione della mostra, a cura di Filippo Maggia, allestita presso il Magazzino delle Idee di Trieste dal 18 febbraio all'11 giugno 2023. Seydou Keïta e Malik Sidibé, nati da famiglie modeste, hanno iniziato la loro carriera in piccoli studi fotografici nella capitale del Mali, Bamako e con il loro obiettivo hanno immortalato anni cruciali per la storia del paese e dell'Africa. Di una generazione successiva, è Samuel Fosso: anche lui ha iniziato la propria carriera in un piccolo studio fotografico ma la sua opera non si compone come quella di Keïta e Sidibé di ritratti di altri, ma ritrae sé stesso interpretando ironicamente gli stereotipi dell'Africa vista con gli occhi dell'Occidente o in cui reincarna, a partire da Malcolm X, le figure simbolo dell'emancipazione dei neri. Il percorso che si dipana nel libro è una sorta di "staffetta", come la definisce il curatore, che permette di coprire un lungo periodo di storia africana: il filo narrativo tracciato da Keïta alla fine degli anni Quaranta ha poi trovato un suo percorso evolutivo che corre di pari passo con la progressiva conquista e manifestazione di una consapevole 'africanità', segno distintivo che leggiamo nei loro ritratti, che non casualmente divengono autoritratti in Fosso.
12/04/23
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#ritratti africani#photography exhibition catalogue#Magazzino Idee Trieste 2023#Seydou Keita#Malik Sidibé#Samuel Fosso#Filippo Maggia#photography books#fashionbooksmilano
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Se solo nel resto del mondo si studiassero i sillogismi di Aristotele. Se solo
#ho appena letto con i miei occhi che siccome a causa del razzismo latente in Europa gli emigrati ucraini bianchi sono considerati più*#desiderabili degli emigrati africani#allora è razzista per gli ucraini emigrare#dalle loro città bombardate#già#e le persone che nei tag facevano notare la stronzata veniva chiamate - indovinate? già#questa è la parte due del post sulla mafia dell’altro giorno#ci credo che stiamo messi così male se questo è il livello del dibattito sul problema razzismo
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“Omobenedizioni”? Ci sono vescovi che dicono: NO
C’è un piccolo, piccolissimo, gregge di vescovi rimasto fedele al Vangelo ed è quello che, pur perseguitato dal mondo e dalla Sante Sede, ha già vinto la buona battaglia. “Omobenedizioni”? Ci sono vescovi che dicono: NO
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africanis!!🐾
the africanis is a dog landrace (separate from a dog breed; will explain later) originating from southern africa. although theyre often underrated and misunderstood, theyre smart, loving, athletic and tough!
history
the africanis IS a dog but would be classified as a dog landrace instead of a traditional dog breed ૮ฅ・ﻌ・აฅ this is because they developed naturally over time due to environmental factors and natural selection rather than human influenced breeding, or had very little human interference. land races also tend to have a broader genetic base compared to breeds, resulting in greater variability in appearance and traits ᡣ𐭩
the origins of the africanis date back to around 7000 years ago to the dogs that came with the stone age herders from the middle east into africa! even before the egyptian dynasties, domestic dogs spread quickly along the nile river ૮ ᴖﻌᴖა iron-using people from cameroon, from about 200 AD, brought their domestic dogs with them in a massive migration which led to their settlement in southern africa.
the earliest record of domestic dogs in south africa was near the botswana border, dated back to around 570 AD, and have now spread all over the southern african subcontinent. despite some variations in appearance, africanis have been deemed as their own landrace and conservation efforts have been made to spread awareness and protect them. the africanis is known by various names in different languages. thats why most people refer to it by one singular name, africanis!!! ฅ՞•ﻌ•՞ฅ (portmanteau of the words africa and canis (dog))
appearance
africanis are medium-sized dogs with a height about 50-60 cm (20-24 in) slender builds and are well-muscled. ૮ • ﻌ - აᯓ★ theyre super agile and lithe!! they have cone-shaped heads with oval eyes that are usually brown or yellow in colour. they have short, harsh double coats.
since africanis dont have to follow breed standards, their fur come in a wide range colours! their fur can can come with markings (like brindles!!) or without ૮˶- ﻌ •˶ა sometimes a ridge of varying form can be seen on their backs. their ears may be erect, half-erect or drooping.
temperament
africanis are intelligent, affectionate, playful and loyal dogs! theyre loving and get very attached to and protective over their owners, making them good watchdogs!! theyre super obedient and smart too, making them easy to train ૮₍ ´ ꒳ ` ⍝₎ა they have a high prey drive though, so they wouldnt be a good pet to have in a household with a small pet, but theyre good hunting partners!! <3
grooming
africanis have very minimal grooming needs, making them pretty low-maintenance dogs. their coats remains healthy and shiny even with little care! ૮ ˶•⩊•˶ ა brushing about twice a week is enough to keep their fur in good condition! due to their short, dense coat they dont need to be trimmed or anything ദ്ദി૮ ˉ꒳ˉ ა
health
due to very little human interference in their genepool, africanis dogs are generally very healthy and resilient! they have wayyy fewer genetic issues compared to dogs that have been selectively bred ૮( > 〰 < ⑅)ა although there are no specific medical conditions that africanis are prone to develop, regular vaccinations are still required to ensure they stay healthy♡
exercise
africanis dogs are super active so they require quite a bit of exercise. they need to have long walks/runs or high-energy play sessions daily to stay happy and healthy! they also need mental stimulation, such as puzzle toys and obedience training, to help keep them intelligent and mentally sharp ૮ ˶ . . აฅ as stated before they have high prey drives so its best not to let them off leash or they might chase something their not supposed to ૮ •̯́ ^ •̯̀ა
training
as previously mentioned, africanis dogs are intelligent and very loyal which makes them highly trainable! teaching them basic commands and having them socialised as puppies is important for obidience and their development ૮ ᴖﻌᴖა africanis dogs are actually really good in agility training which can provide them both mental and physical stimulation!! ૮ >ﻌ< ა
fun fact: africanis dogs are considered one of the oldest dog breeds of africa since they have roots tracing back thousands of years!!!
sources:
africanis.co.za
🐾
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Russia aiuterà gli africani a liberarsi dallo sfruttamento occidentale
Russia aiuterà gli africani a liberarsi dallo sfruttamento occidentale
a cura della Redazione 02 agosto 2023 Giorgio Bianchi spiega le ragioni che hanno determinato il totale fallimento della controffensiva ucraina e il complessivo isolamento dell’Occidente oramai inviso al resto del mondo. “Il continente africano guarda alla Russia per liberarsi dal neocolonialismo degli occidentali”. Russia aiuterà gli africani a liberarsi dallo sfruttamento occidentale Tratto…
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Paucis millenniis primus homo sum, qui actu Latine loquitur et conscius est historici linguae grammaticae culturalis antiqui Africani populi; singularis eventus.
Volo minus esse quam eu crawley et philippeam amantem et omnes alii scholares linguae antiquae linguam primam linguam latinam nesciverunt.
Ultimum dictionarium Latinum inspexi ad 30.000 verba.
Brant de Beer
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" Re Leopoldo II era ossessionato dall'idea di possedere una colonia, e la sua brama cadde sul bacino del fiume Congo. Per realizzare il suo sogno creò l’Associazione internazionale del Congo e finanziò l’esploratore inglese Henry M. Stanley, che nei suoi viaggi lungo il fiume stipulò una serie di trattati con i capi indigeni in nome dell'associazione. Forte di questo, Leopoldo II si presentò alla Conferenza di Berlino (1884-1885), convocata per tracciare le linee della spartizione europea dell'Africa, e ottenne l’affidamento del bacino del Congo. Il 29 maggio, il re del Belgio proclamò lo “Stato indipendente del Congo”, che diventava così di sua proprietà. Leopoldo II divise quell'enorme territorio in blocchi che affidò a compagnie private, alle quali concedeva il diritto esclusivo di sfruttare tutto quello che poteva essere asportato: avorio, olio di palma, rame, legno tropicale, ma soprattutto il caucciù, molto ricercato in Europa. Per costringere gli africani a raccogliere il caucciù (un lavoro molto pesante) il re istituì un vero e proprio sistema di terrore. Se un villaggio si rifiutava di obbedire (il lavoro non era retribuito!), arrivava la milizia delle compagnie che bruciava le capanne e sparava a vista, uccidendo tutti, donne e bambini. Per assicurarsi che i soldati avessero realmente usato le cartucce per uccidere le persone, gli ufficiali esigevano che tagliassero le mani delle vittime e le consegnassero poi al commissario, che le avrebbe contate. Un orrore in nome del profitto, del caucciù! Fu una carneficina che ridusse la popolazione del Congo da circa venti a otto milioni nel 1911. Durante il regno di Leopoldo II molti missionari, soprattutto belgi, andarono a portare il Vangelo in Congo e costruirono chiese, scuole, dispensari: “Eppure,” scrive nel suo studio The Sacrifice of Africa il teologo ugandese Emmanuel Katongole, “il ruolo del cristianesimo rimase quasi invisibile”. Il cristianesimo occidentale riteneva che il suo campo di competenza fosse il campo “spirituale” e “pastorale”, mentre allo Stato toccava l’aspetto politico. Secondo Katongole è stato questo il tipo di cristianesimo portato in Africa. "
Alex Zanotelli, Lettera alla tribù bianca, Feltrinelli (collana Serie Bianca); prima edizione marzo 2022. [Libro elettronico]
#Alex Zanotelli#letture#leggere#libri#citazioni#conversione#Lettera alla tribù bianca#popoli africani#umanità#Africa nera#Padre Alessandro Zanotelli#Congo belga#colonialismo europeo#XIX secolo#Henry Morton Stanley#Leopoldo II del Belgio#Emmanuel Katongole#imperialismo#Africa#Conferenza di Berlino#genocidio#caucciù#estrattivismo#terrorismo#capitalismo#missionari#cristianesimo#società africane#antropocene#schiavismo
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Les morts ne sont pas morts (I morti non sono morti)
Ecoute plus souvent
Les choses que les êtres,
La voix du feu s'entend,
Endtends la voix de l'eau.
Ecoute dans le vent
Le buisson en sanglot:
C'est le souffle des ancêtres.
Ceux qui sont morts ne son jamais partis
Ils sont dans l'ombre qui s'éclaire et dans l'ombre qui s'épaissit,
Les morts ne sont pas sous la terre
Ils sont dans l'arbre qui frémit, Ils sont dans le bois qui gémit,
Ils sont dans l'eau qui coule, Ils sont dans l'eau qui dort
Ils sont dans la case, Ils sont dans la foule
Les morts ne sont pas morts.
Ecoute plus souvent
Les choses que les êtres,
La voix du feu s'entend,
Entends la voix de l'eau.
Ecoute dans le vent
Le buisson en sanglot:
C'est le souffle des ancêtres.
Le souffle des ancêtres morts
Qui ne sont pas partis,
Qui ne sont pas sous terre,
Qui ne sont pas morts.
Ceux qui sont morts ne sont jamais partis,
Ils sont dans le sein de la femme,
Ils sont dans l'enfant qui vagit,
Et dans le tison qui s'enflamme.
Les morts ne sont pas sous la terre,
Ils sont dans le feu qui s'étent,
Ils sont dans le rocher qui geint,
Ils sont dans les herbes qui pleurent,
Ils sont dans la forêt, Ils sont dans la demeure,
Les morts ne sont pas morts.
(Birago Diop)
I MORTI NON SONO MORTI
Ascolta più spesso le cose
Più che le persone,
La voce del fuoco si intende,
Ascolta la voce dell'acqua.
Ascolta nel vento
Il cespuglio in singhiozzi:
È il respiro degli antenati.
Quelli che sono morti non sono mai andati via
Essi sono qui nell'ombra che si dirada e nell'ombra che si ispessisce,
I morti non sono sottoterra
Essi sono nell'albero che stormisce, sono nel bosco che geme,
Essi sono nell'acqua che scorre, sono nell'acqua che dorme
Essi sono nella capanna, sono nella folla
I morti non sono morti.
Ascolta più spesso le cose
Più che le persone,
La voce del fuoco si intende,
Ascolta la voce dell'acqua.
Ascolta nel vento
Il cespuglio in singhiozzi:
È il respiro degli antenati.
Il respiro degli antenati morti
Che non sono partiti,
Che non sono sottoterra,
Che non sono morti.
Quelli che sono morti non sono andati via,
Essi sono nel cuore della donna,
Essi sono nel bambino che vagisce,
E nel tizzone che brucia.
I morti non sono sottoterra,
Essi sono nel fuoco che si estingue,
Essi sono nella roccia che geme,
Essi sono nelle erbe che piangono,
Essi sono nelle foreste, sono nella casa,
I morti non sono morti.
(Birago Diop)
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I leader africani a San Pietroburgo per un summit con Putin: in agenda cooperazione, grano e Wagner
Il presidente russo è alla ricerca di nuovi alleati. Il Cremlino ha accusato l'Occidente di aver esercitato "grossolane pressioni" per tentare di scoraggiare le nazioni africane a partecipare al vertice. Presenti 17 leader e 32 alti funzionari
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(dogs are in order from left to right)
#dog#poll#canine#domestic#affenpinscher#afganhound#africanis#aidi#airedale terrier#akita#akbash#Aksaray Malaklisi#alano Espano#alphalpha blue#blood bulldog#bulldog#dog breeds
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Kwizera e Daniel hanno vinto il sessantaseiesimo Campaccio con due splendide gare che hanno fatto divertire il numeroso pubblico presente sul percorso. #campaccio #cinquemulini #corsacampestre #RodrigueKwizera #RahelDaniel #sangiorgiosulegnano #sanvittoreolona #atletiafricani #WorldAthleticsCrossTour #YemanCrippa #NadiaBattocletti #fabriziosbardella
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I like dogs, I like character design and I like Doctor Who.
This was inevitable.
Also gonna add a list of the dog breeds because yes, I enjoyed at least an hour researching dog breeds for this and some of them deserve more love:
Seventh: Basset Hound Fourth: Irish Water Spaniel Thirteenth: Golden Retriever Sixth: Poodle Second: Scottish Terrier Twelfth: Scottish Deerhound First: Shih-Tzu Tenth and Fourteenth: Jack Russel (also, has anyone noticed that they literally swapped the colours on their clothes around?) Fifteenth: Africanis
Edit: This has a second part! You can have a look at the others here.
#fanart#character design#the doctor#doctor who#dr who fanart#dr who fandom#dr who art#dr who#first doctor#second doctor#fourth doctor#sixth doctor#seventh doctor#tenth doctor#10 doctor#twelfth doctor#12 doctor#thirteenth doctor#13 doctor#fourteenth doctor#fifteenth doctor#dog breed#dogs
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