#Monumenti Storici
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pier-carlo-universe · 1 day ago
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Uzbekistan: Il Tesoro Nascosto dell’Asia Centrale
Un viaggio tra storia, cultura e meraviglie architettoniche
Un viaggio tra storia, cultura e meraviglie architettoniche Biografia dell’autore Fayzulloyev Abramat è uno studente universitario del terzo anno presso l’Università di Economia e Pedagogia. Appassionato di storia, cultura e turismo, dedica il suo tempo alla scoperta delle meraviglie dell’Asia Centrale, con particolare attenzione all’Uzbekistan, la sua terra natale. Attraverso i suoi scritti,…
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campadailyblog · 7 months ago
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Roma: Scopri la Città Eterna e le sue meraviglie
Roma, nota come la “Città Eterna”, è un luogo affascinante che attira visitatori da tutto il mondo. La sua storia ricca e la cultura viva la rendono unica. Con monumenti come il Colosseo e il Vaticano, Roma offre un’esperienza che può cambiare la vita. Le rovine del Colosseo e i Fori Imperiali sono solo l’inizio. Il Vaticano e la Basilica di San Pietro sono altri punti di forza. Le fontane e le…
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passaggioasudest · 1 year ago
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Il Duomo di San Corrado di Molfetta: un singolare esempio di architettura romanico-pugliese
Costruito tra il 1150 e la fine del 1200, il duomo di San Corrado di Molfetta rappresenta un singolare esempio di architettura romanico-pugliese. Lo schema architettonico, con cupole in asse e semibotti sulle navate laterali, ricorda quello largamente diffuso nell’XI secolo in molte chiese monastiche benedettine, mentre elementi bizantini, romanici e musulmani si fondono tra loro in uno stile del…
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webbozone-blog · 1 year ago
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Internet Ultra-Veloce nei Palazzi Storici di Roma? Ecco Come
Internet Ultra-Veloce nei Palazzi Storici di Roma? Ecco Come La Soluzione Innovativa per la Trasmissione Dati nei Edifici Storici: Internet Tramite Cavo TV Coassiale Mentre il mondo si muove rapidamente verso l’era digitale, molti edifici storici a Roma affrontano una sfida unica. Come integrare le moderne tecnologie di comunicazione in strutture che sono state costruite secoli fa, spesso senza…
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fridagentileschi · 1 year ago
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Com'è che se gli ecoglioni di Ultima deGenerazione imbrattano monumenti storici ed opere d'arte non vengono chiamati vandali ma attivisti? 🤔
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abr · 1 year ago
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Oscena la stampa italiana che chiama gli armeni “separatisti”. Fa paura pensare dove può arrivare la corruzione.  Ci sono 300 chiese armene del quarto e quinto secolo. Ci sono migliaia di monumenti storici armeni. Ora sí che i panturchi li “separeranno” dalla terra.
https://x.com/giuliomeotti/status/1706717096774680898?s=20
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cuorenero-27 · 6 months ago
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♥️ Sicilia ♥️
Non è la terra in cui sono nata, ma la sento dentro di me infinitamente … dalla prima volta in cui ci sono stata, qualcosa dentro di me è cambiato …
Ricordo ancora tutto di quella prima volta … anche se ci sono stata soltanto per due giorni, dentro di me sapevo che ci sarei presto ritornata .. e .. quella prima sera vidi la più bella stella cadente della mia vita …
Aggiungendo poi l’infinito calore delle persone che ho trovato, quell’aria pulita, il sole che mi accarezzava la pelle, io, con la mente sgombra .. mi mettevo a guardare quei panorami, in silenzio …. Ero davvero felice e lo sapevo .. ho capito che non desideravo altro e avevo come l’impressione che in alcuni di quei momenti io riuscissi anche un po’ a rallentare il tempo …
E così, ho cominciato ad interessarmi a tutti i posti che la Sicilia ha da offrire: i borghi storici, il cibo infinitamente delizioso, il mare, i monumenti, il dialetto… e davvero ci sono ritornata … più volte… e ci ritornerò sempre … ho potuto scoprire ancora di questa terra che mi ha fatta innamorare follemente in brevissimo tempo …
Non potrò mai dimenticare tutti i dettagli delle cose che ho visto e provato, di quelle emozioni, di quelle persone che mi hanno accettata senza giudizio affrettato … mi mancano, tutti, vorrei poterli abbracciare ogni giorno e stare sempre in loro compagnia …
Lo ammetto volentieri, a me la Sicilia ha cambiato la vita … ed è buffo come un posto che non è casa tua concretamente tu lo senta dentro più del posto in cui vivi .. anche se sinceramente il posto in cui vivo non l’ho mai davvero considerato “casa” …
Non so cosa o dove mi porterà il destino, so solo che ogni volta che scendo in Sicilia mi innamoro di qualcosa di nuovo … è sempre una scossa al cuore, è come se in un’altra vita io fossi appartenuta a quella terra, è difficile da spiegare, si può solo sentire … la vibrazione che ha il mio cuore quando ci penso …
Sono grata per tutto quello che ho potuto provare, spero di poter davvero vivermela per sempre ….. ♥️
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curiositasmundi · 1 year ago
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Le foibe sono un crimine di guerra, su questo non ci possono essere dubbi. Uccidere nemici inermi, dopo la cattura, al di fuori del combattimento e senza un giusto processo (come è spesso avvenuto in quelle circostanze) è sempre un crimine. Specie se ciò avviene alla fine di una guerra, quando si suppone che ci sia il tempo per giudicare i responsabili di reati commessi in precedenza, come avvenuto infatti a Norimberga, ma non (vale la pena ricordarlo) per i criminali di guerra italiani. Tuttavia, come sanno tutti gli storici, le vittime delle foibe non state uccise «solo perché italiane», a differenza di ciò che viene ossessivamente ripetuto nella vulgata politico-mediatica. Decine di migliaia di italiani combattevano nelle file dell’esercito partigiano jugoslavo, ovvero dalla parte di chi ha commesso quei crimini, e non hanno subito, ovviamente, alcuna violenza. Inoltre fra le vittime della resa dei conti condotta dalle forze jugoslave a fine guerra, gli italiani rappresentano tra il 3 e il 5%; gli altri sono jugoslavi (serbi, croati, sloveni, ecc.): tutti uccisi perché ritenuti fascisti, nazisti, spie, collaborazionisti o contrari alla conquista del potere da parte delle forze partigiane. I liberatori jugoslavi dunque se la prendono contro specifici nemici identificati in base all’appartenenza politica e militare, non nazionale.
[...]
Da circa vent’anni sono state istituite due giornate commemorative, quella della Memoria dei crimini nazisti e quella del Ricordo delle foibe. Tali celebrazioni sono simili nella denominazione, vicine nel tempo (27 gennaio e 10 febbraio) e hanno lo stesso identico peso formale. Ripeto per essere più chiaro: i crimini contro l’umanità commessi dai nazisti nelle logiche che sono state ricordate, e che hanno ucciso 10 milioni di persone, sono commemorati alla stessa stregua delle violenze condotte dai partigiani jugoslavi contro 5.000 persone, molti dei quali condividevano il campo nazista. 
Nei discorsi istituzionali e nella propaganda mediatica sulle foibe si parla di «pulizia etnica», si afferma che le vittime sarebbero state uccise «solo perché italiane» e si ribadisce il paragone con la Shoah, ignorando al tempo stesso i crimini fascisti e nazisti commessi in precedenza in quello stesso territorio.  Come credo sia ormai chiaro, tutto ciò è assurdo, offensivo, umiliante, di fatto «negazionista» o almeno enormemente «riduzionista» nei confronti della Shoah e dei crimini nazisti e fascisti. Per di più negli ultimi anni il giorno del Ricordo ha acquisito un’importanza politica addirittura maggiore rispetto a quello della Memoria. La Rai ha prodotto due film sul tema, se ne interessano programmi televisivi di ogni genere, se ne parla addirittura a Sanremo durante il festival dei fiori; politici di tutti gli schieramenti ne strumentalizzano la vicenda, enti pubblici di ogni livello intitolano strade, piazze, parchi, monumenti a Norma Cossetto o ai «martiri delle foibe»; il Ministero dell’Istruzione dirama circolari-fiume sul tema («Linee guida» di ben 90 pagine), i prefetti di tutta Italia chiedono alle scuole di insegnare la falsa «pulizia etnica» ai loro studenti e il Parlamento ha da poco approvato lo stanziamento di milioni di euro per incentivare la propaganda antistorica delle associazioni nostalgiche, finanziando «viaggi del ricordo» scolastici al confine orientale. 
Non ci possono essere dubbi: nella nostra memoria pubblica le violenze dei partigiani a fine guerra hanno acquisito un peso molto maggiore dei crimini nazisti, e sono probabilmente oggi più conosciute e ritenute più rilevanti dall’opinione pubblica. Può sembrare assurdo e paradossale, ma è così. Eppure manca ancora un tassello, la beffa oltre al danno. 
Che fine hanno fatto i crimini fascisti? Su questo semplicemente non esiste una memoria pubblica. Chi davvero uccideva intere popolazioni solo per la propria appartenenza, chi ha davvero ucciso «etiopi solo perché etiopi» e «jugoslavi solo perché jugoslavi», non viene nemmeno menzionato sui libri di scuola, non merita film, vie, parchi, lapidi né uno straccio di dichiarazione pubblica di condanna. 
E dunque, in definitiva: si mente sulle reali motivazioni del crimine delle foibe per cercare di farlo passare come un crimine fascista; e intanto si ignorano i veri e propri crimini del fascismo, finendo per far passare i fascisti come innocenti e anzi vittime dei partigiani. Si dedicano energie politiche e risorse economiche straordinarie per diffondere tali falsità e si cerca in questo modo di fare percepire all’opinione pubblica le foibe come addirittura più gravi dei crimini nazisti e della Shoah. 
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lacittaobliqua · 2 years ago
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La città obliqua è Napoli
Qual è la storia dietro il tuo soprannome? Come sa chi l’ha visitata Napoli è principalmente composta da un centro storico e da uno residenziale detto, da uno dei nomi di quartiere in esso insistenti, Vomero. Si dice comunemente “vado su al Vomero (vaco ‘ncopp‘o Vommero)”. Qui ci sono anche importanti monumenti storici collegati già dalla loro costruzione da scalinate, e poi da funicolari…
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nadakhaderblogspost · 2 years ago
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Scopri 3 progetti turistici giganteschi a Minya, costati 225 milioni
Scopri 3 progetti turistici giganteschi a Minya, costati 225 milioni di euro
Per la sua posizione eccezionale e la varietà di siti storici di tutte le epoche, il governatorato di Minya, nell'Alto Egitto, è al terzo posto tra i governatorati della Repubblica in termini di importanza archeologica e culturale.
Negli ultimi anni le aree turistiche e archeologiche del governatorato di Minya hanno registrato un'enorme crescita, che ha contribuito alla loro conservazione.
Tra questi, la costruzione del Museo Atoniano, il terzo museo più grande d'Egitto, nonché di Ashmounin e Tuna al-Jabal e del Monastero della Vergine Maria a Jabal al-Tayr.
Oltre a sviluppare il Centro Visitatori e Museo di Tell el-Amarna, del valore di 44 milioni di sterline e con 950 reperti, lo Stato ha dedicato attenzione al rilancio del turismo.
Con un costo di 7 milioni di sterline, lo Stato ha anche costruito e rinnovato il Museo Mallawi, situato nel centro della città.
Con un costo di 11 milioni di sterline, il museo è stato riaperto dopo il restauro dell'edificio, il recupero della maggior parte dei manufatti rubati, il restauro di molte proprietà e lo sviluppo di quattro destinazioni turistiche: Tell el-Amarna, Ashmounin, Tuna al-Jabal e il Monastero della Vergine Maria a Jabal al-Tayr. Sono in corso di realizzazione anche altri tre progetti nei settori del turismo e delle antichità, per un totale di 225 milioni di sterline.
Uno dei luoghi di viaggio più apprezzati al mondo è l'Egitto. L'Egitto ha qualcosa per tutti i gusti, dalle sue storiche piramidi alla sua vibrante cultura e alle sue spiagge mozzafiato. Un'esperienza incredibile che vi lascerà ricordi per tutta la vita è rappresentata dai tour in Egitto.
I pacchetti di viaggio per l'Egitto includono spesso viaggi lungo il fiume Nilo, dove i turisti possono ammirare famosi monumenti come le Grandi Piramidi di Giza o partecipare a usanze come le gite in cammello attraverso gli affollati mercati del Cairo.
Per chi ama le attività all'aria aperta, sono disponibili molte opportunità, tra cui la passeggiata sul Monte Sinai (tradizionalmente il luogo in cui Mosè ricevette i comandi di Dio), che si può fare con uno dei nostri viaggi safari nel deserto dell'Egitto.
Non mancano le cose intriganti da fare durante la visita di questo paese incantato, dallo snorkeling lungo la costa del Mar Rosso con i nostri tour di lusso in Egitto!
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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Viaggio nel Medioevo: Alla scoperta del Castello di Graines. Un affascinante tuffo nel passato tra storia, misteri e paesaggi mozzafiato
Il Castello di Graines, situato nella splendida Val d'Ayas in Valle d’Aosta, è uno dei simboli più suggestivi del Medioevo italiano.
Il Castello di Graines, situato nella splendida Val d’Ayas in Valle d’Aosta, è uno dei simboli più suggestivi del Medioevo italiano. Arroccato su uno sperone di roccia a oltre 1.300 metri di altitudine, domina la valle con la sua imponente presenza, raccontando secoli di storia e leggenda. Costruito intorno al X secolo, questo castello rappresenta un perfetto esempio di architettura difensiva…
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the-entangler · 3 months ago
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“Oh no, Pandora, cos’hai fatto!? Dovevi proprio aprirlo quel vaso? Ora tutti i trickster sono scappati e imperversano nel mondo. Agenti del caos, guastafeste di natura, questi sette rompiscatole si divertono a sconquassare il tessuto della realtà con particolare predilezione per le opere d’arte e i monumenti storici. La Sfinge va in frantumi, un Bruegel in brandelli, e il mondo gira e vortica in un caleidoscopio di forme e colori. Chi rimetterà a posto tutto? Prometeo è incatenato, Epimeteo è rimbambito e gli uomini non riescono a trovarsi il culo con due mani.”
“Tutto ha inizio con Pandora che riversa (inavvertitamente?) sul mondo il contenuto del vaso, vale a dire i mali e sciagure di vario genere. A me però questa versione non è mai piaciuta granché, ad essere sincero. Mi piace di più pensare a Pandora che dà una sbirciatina nello scrigno e dice “ma sai che forse non tutti i mali vengono per nuocere?” e lo apre. E dentro non ci sono mica i mali del mondo, ma una loro esemplificazione in forma di storie e rompicapo. Dietro i Find and Fill, Focus Point, Image Hole, Overlap, Interlock, Jesse’s Strips, Lens Bender, Outer Layer, Rotascope, Slices, scopriamo cose che non avremmo mai compreso, intrecci e aspetti del mondo che non avremmo mai colto senza l’aiuto del vaso.”
“Conosciamo Maui e la sua mitologica battuta di pesca, Puck e gli scherzi d’amore, Anansi che cade vittima dei suoi stessi tranelli, ecc. In un certo senso, Pandora fa all’umanità un regalo prezioso quanto quello di suo cognato Prometeo: i semi di tutte le storie, le analogie e le metafore, gli strumenti per tentare di capire il grande enigma del mondo e comunicarlo (almeno un po’). Il vaso, la scatola o lo scrigno che dir si voglia è più di un mero contenitore di disastri. È un dispositivo segnico, un aleph, la periferica di un proto-metaverso incapsulata in un’interfaccia di legno intarsiato che rimanda alle anticaglie automatizzate di un’epoca preindustriale.”
stralci di una recensione che potete leggere qui.
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Pandora by Jules Joseph Lefebvre (1872)
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guyclement · 6 days ago
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CASTLE DE LA GRANGE-LE-ROY - CHATEAU DE LA GRANGE-LE-ROY URBEX - Le château de la Grange Le Roy, attribué à Androuet du Cerceau est un chef d’œuvre de la fin du XVI ème siècle. Il est entouré d’un double circuit de douves. Le Chateau est depuis 1926 à l’inventaire supplémentaire des Monuments Historiques. Au XIIIeme siècle un château fort eu était présent sur ce site. On attribue la naissance de la fondation du château à François Ier, à tort. Son nom résulte plutôt de l'acquisition du domaine par Jacques Le Roy, personnage de premier plan dans l'entourage d'Henri IV. . En 1589 le château et la ville furent mis à sac par les ligueurs. Ensuite, le château passe par une succession de propriétaire. Début XXeme une société foncière active en est propriétaire jusqu'au année 1950. Le château de la Grange-le-Roi est à l'abandon depuis le milieu des années 2000. De nombreux projets existent pour faire revivre ce lieu : dépôts de terres polluées, golf, résidence hôtelière. Depuis, 2012, c'est la Société d'aménagement foncier et d'établissement rural (SAFER) d'Île-de-France qui en est propriétaire. The castle of the Grange Le Roy, attributed to Androuet du Cerceau is a masterpiece of the end of the 16th century. It is surrounded by a double circuit of mounds. The Chateau has been listed as a Historic Monument since 1926. In the 13th century a castle was present on this site. The foundation of the castle is wrongly attributed to Francis I. Its name results rather from the acquisition of the domain by Jacques Le Roy, leading character in the entourage of Henri IV. . In 1589 the castle and the town were sacked by the league. Then, the castle passes through a succession of owners. Beginning of the 20th century, an active land company owned it until 1950. The castle of Grange-le-Roi has been abandoned since the mid-2000s. Many projects exist to revive this place: polluted land deposits, golf, hotel residence. Since 2012, the property is owned by the Société d'aménagement foncier et d'établissement rural (SAFER) of Île-de-France. El castillo de la Grange Le Roy, atribuido a Androuet du Cerceau es una obra maestra del final del siglo XVI. Está rodeado por un doble circuito de foso. El castillo está desde 1926 en el inventario suplementario de los monumentos históricos. En el siglo XIII un castillo fuerte estaba presente en este sitio. Se atribuye el nacimiento de la fundación del castillo a Francisco I, erróneamente. Su nombre es más bien el resultado de la adquisición del dominio por Jacques Le Roy, personaje de primer plano en el entorno de Enrique IV. . En 1589 el castillo y la ciudad fueron saqueados por los ligueros. Después, el castillo pasa por una sucesión de propietarios. Principios del siglo XX una sociedad de tierras activa es propietaria hasta el año 1950. El castillo de la Grange-le-Roi está abandonado desde mediados del 2000. Existen numerosos proyectos para hacer revivir este lugar: depósitos de tierras contaminadas, golf, residencia hotelera. Desde 2012, es propiedad de la Société d'aménagement foncier et d'établissement rural (SAFER) de Île-de-France. Il castello della Grange Le Roy, attribuito ad Androuet du Cerceau è un capolavoro della fine del XVI secolo. È circondato da un doppio circuito di fossato. Il castello è dal 1926 nell'inventario supplementare dei monumenti storici. Nel XIII secolo un castello forte era presente in questo sito. Si attribuisce erroneamente la nascita della fondazione del castello a Francesco I. Il suo nome deriva piuttosto dall'acquisizione della tenuta da parte di Jacques Le Roy, personaggio di primo piano nell'entourage di Henri IV. . Nel 1589 il castello e la città furono saccheggiati dai leghieri. Successivamente, il castello passa attraverso una successione di proprietari. Inizio XX secolo una società fondiaria attiva ne è proprietaria fino al 1950. Il castello di Grange-le-Roi è abbandonato dalla metà degli anni 2000. Esistono numerosi progetti per far rivivere questo luogo: depositi di terra inquinata, golf, residence alberghiero. Dal 2012, è la proprietà della Société d'aménagement foncier et d'établissement rural dell'Île-de-France. Замок Grange Le Roy, приписанный Androuet du Cerceau является шедевром конца 16-го века. Он окружен двойной цепью мурашек. Chateau был включен в список исторических памятников с 1926 года. В 13 веке на этом месте был построен замок. Основание замка ошибочно приписывается Франсису I. Его имя скорее является результатом приобретения домена Жаком Ле Роем, ведущая роль в окружении Анри IV. Он был одним из главных героев. Во 1589 году замок и город были разграблены лигой. Затем, замок проходит через череду владельцев. В начале 20-го века, до 1950 года его владела активная земе��ьная компания. Замок Гранж-ле-Роа был заброшен с середины 2000-х годов. Существует много проектов, чтобы возродить это место: загрязненные земельные месторождения, гольф, гостиничное жилье. С 2012 года собственность принадлежит Société d'aménagement foncier et d'établissement rural of Île-de-France. #urbex #castle #chateaux
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paololocascio · 14 days ago
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Scopri Torino come non l'hai mai vista! Con questo ebook completamente gratuito per gli utenti Amazon Unlimited dedicato ai migliori tour della città, potrai esplorare i suoi angoli nascosti, monumenti storici e itinerari unici. Ideale per chi ama passeggiare tra arte, cultura e gastronomia, questo ebook è la guida perfetta per un’esperienza indimenticabile nella splendida Torino. Inizia ora il tuo viaggio!
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abr · 2 years ago
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L’Urbanismo tattico che a New York ha dato colpi di pennello, a Milano è dilagato uniformando piazze di quartieri molto diversi tra loro al medesimo cliché. Che poi, senza adeguata manutenzione, spesso è passato da colore a degrado. 
Non è un mistero poi che le multinazionali straniere abbiano trovato nell’attuale amministrazione una corsia preferenziale per i loro investimenti. Atteggiamento contrario riscontrato invece nei confronti di piccole attività milanesi DOC, spesso esercizi storici quasi costretti a chiudere, privando Milano di locali assimilabili a monumenti: cosa che invece non accade ad esempio a Parigi dove vige una tutela quasi esasperata in difesa delle botteghe tipiche della città. 
Ma l’elemento più di impatto che scatena la passione dell’amministrazione attuale è sicuramente la mobilità sostenibile. In nome di un fine nobile, migliorare la vivibilità della città, si sono abbozzate ciclabili spesso a sproposito, scollegate e non curate, con il risultato di restringere le carreggiate e, spesso, di portare ciclisti e monopattini comunque a preferire il più sicuro manto stradale, se non il marciapiede. Spesso si è presa solo un lato della medaglia di città estere presentate come modello: ciclabili ma non tunnel e parcheggi per le auto, divieti alla circolazione ma senza potenziamento dei mezzi pubblici o agevolazioni negli abbonamenti, multe ma non incentivi o forme di cooperazione. 
Il risultato è che la sensazione è che su questa strada Milano stia perdendo i suoi tratti distintivi diventando la caricatura di queste città (stato), senza mai aprire un confronto schietto e sincero con i modelli amministrativi delle altre metropoli che potrebbero realmente rivoluzionare Milano, rendendola più bella, forte e competitiva. 
via https://www.milanocittastato.it/opinioni/non-e-londra-ne-un-paesino-di-provincia-caro-sindaco-non-tradire-lidentita-di-milano/
provincialotti neo palazzinari che scopiazzano senza un pensiero, una identità - parola assolutamente proibita ai sinistri - quindi senza bellezza, tutto uniforme senza DIVERSITY - parola chiave assolutamente abusata e distorta nel suo senso dai provinciali sinistri.
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antennaweb · 1 month ago
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