#accesso
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PRIMA PAGINA Unione Sarda di Oggi giovedì, 07 novembre 2024
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Ancora oggi c'è chi, creando il sito di una manifestazione, pensa che chiedere all'utente che accede tramite cellulare di scaricare il programma sotto forma di PDF di 60 pagine sia la cosa migliore da fare. Io mi arrendo. TRASCRIZIONE [English translation below] Sono sempre molto sensibile ai problemi legati all'accesso, sia che si tratti di una scala che rende impossibile l'accesso a una persona che ha problemi di deambulazione o che si tratti di un sito che presenta le informazioni in modo difficile da raggiungere per le persone che invece vogliono leggere qualcosa. Tra l'altro, l'usabilità è anche una materia che io ho insegnato per un periodo, che mi sta veramente molto a cuore, perché creare un sito che ha un'architettura aggrovigliata e che fa sentire l'utente perso significa privare del diritto di accedere alle informazioni. Mi capita, purtroppo spesso, di vedere dei siti che appunto hanno o un'architettura impossibile da navigare dove usano magari diversi termini per indicare la stessa cosa o hanno ventimila sottomenù che se tu non sai esattamente quello che stai cercando, e - diciamo la verità - spesso noi non sappiamo quello che cerchiamo, abbiamo una vaga idea di quello che cerchiamo, ma poi aspettiamo di trovarlo per dire ah ecco, questo è quello che cercavo. Comunque mi è capitato proprio oggi di accedere a un sito, il sito di un evento che in questi giorni è in città, un evento, una manifestazione che prevede diversi eventi, appunto perché è una manifestazione che mi interessa, volevo vedere cosa proponesse oggi il calendario, quindi mi trovavo fuori casa, sono entrata nel sito di questa manifestazione usando il mio cellulare e poi ho cercato, naturalmente, 'programma'. Ho cliccato su un bottone bello grande che diceva 'programma' (bello! Clicco!) E mi si apre un'altra schermata dove c'è un altro bottone che, altrettanto bello grande, dice 'scarica pdf'. E io già sono rimasta così, come pdf? Come faccio nel mio cellulare, che poi tra l'altro è un cellulare molto piccolo perché l'ho scelto apposta piccolo perché doveva stare nella tasca dei miei pantaloni e io poi ho le mani piccole, che me ne faccio di un un telefono gigantesco se poi la mano è piccola? Quindi già, spaventatissima, ho aperto il pdf, che è un documento di 60 pagine. Ora non ha senso dire il nome della manifestazione, chi se ne frega, voglio solo dire: quando proponete un programma, veramente il PDF di 60 pagine, quale che sia il problema, quale che siano le altre opzioni, è sicuramente l'opzione peggiore. Usate menù a tendina, usate altri metodi per comunicare il programma alle persone che vogliono invece partecipare. Ora vabbè, sono a casa, mi aprirò dal mio computer grande, con lo schermo grande, scaricherò le 60 pagine di pdf e niente, mi guarderò che cosa c'è alla manifestazione oggi che ripeto, è una manifestazione che mi interessa, quindi vabbè, farò questo passo in più. TRANSLATION I am always very sensitive to access issues, whether it is a staircase that makes access impossible for a person who has walking problems or a site that presents information in a way that is difficult for people to reach what they want to read. By the way, usability is also a subject that I taught for a while, so, it is really close to my heart, because to create a site that has a tangled architecture and makes the user feel lost is to deprive them of the right to access information. I happen, unfortunately often, to see sites that just have either an impossible to navigate architecture where they use i.e. different terms to mean the same thing or they have twenty thousand submenus that if you don't know exactly what you're looking for, and -- let's face it -- we often don't know what we're looking for, we have a vague idea of what we're looking for, but then we wait until we find it to say ah here it is, this is what I was looking for. Anyway, I happened just today to access a site, the site of an event that is in town these days, a festival that has several events, and because it is an event that interests me, I wanted to see what the calendar offered today, so I was out of the house, I entered the site of this festival using my cell phone and then I searched, of course, 'program'. I clicked on a nice big button that reads 'program ' (nice! let's click!) and another screen pops up where there is another button that, just as nice big, reads 'download pdf'. And I already kind of frozen, what do you mean pdf? How can I manage on my cell phone, which by the way is a very small cell phone because I chose it on purpose small because it had to fit in the pocket of my pants and I have small hands, what do I do with a gigantic phone if my hand is small? So already, terrified, I opened the pdf, and it is a 60-page document. Now there is no point in saying the name of the festival, who cares, I just want to say: when you propose a program, really the 60-page PDF, whatever the problem is, whatever the other options are, it is definitely the worst option. Use drop-down menus, use other methods to communicate the program to people who want to participate. Now whatever, I'm at home, I'm going to open it from my big computer, with the big screen, download the 60 pages of pdf and well, I'm going to look at what's at the event today which again, is an event that I'm interested in, so, I'm going to take that extra step.
#accesso#cosa_vuole_l'utente?#creare_per_chi_usa#dallapartedell'utente#designthinking#sitiaccessibili#siticostruitibene#sitiweb#usability#usabilità
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Detenuto aggredisce Poliziotto Penitenziario ad Alessandria per richiesta tabacco: frattura quinto metacarpo
Questa mattina, intorno alle 10:40, un detenuto di origine marocchina, recluso presso la Casa Circondariale Cantiello e Gaeta di Alessandria, ha generato un episodio di violenza all’interno della struttura carceraria. L’uomo aveva richiesto di poter accedere ad un’altra sezione detentiva per chiedere del tabacco, ma il Personale di Polizia Penitenziaria in servizio gli ha comunicato che ciò non…
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Ceccano, quel sottopasso alla Cantinella vietato ad anziani e disabili
Un’intera contrada separata dalla ferrovia, con un sottopasso senza accessi per le persone con difficoltà di movimento. E’ il più antico di Ceccano: al suo posto c’era uno dei passaggi a livello capaci di generare file chilometriche. Prima del sottopasso i residenti della contrada Cantinella potevano arrivare tranquillamente alla chiesa di san Pietro a piedi o in macchina, ora possono farlo…
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COME IMPEDIRE L'ACCESSO ALLE INSTALLAZIONI KNX
Qualsiasi tecnologia di comunicazione è un bersaglio per gli hacker, inclusi i sistemi di automazione domestica e degli edifici. La domanda di tecnologia per la casa intelligente e gli edifici intelligenti sta aumentando rapidamente e sempre più applicazioni e apparecchiature vengono aggiunte alle installazioni e interconnesse per l'accesso remoto al fine di offrire una migliore esperienza utente. Senza un'adeguata protezione, tuttavia, possono rappresentare il punto più vulnerabile di un'installazione.L'associazione KNX è da tempo consapevole della necessità di aumentare gli standard di sicurezza, motivo per cui ha adottato misure rigorose per rendere sicuri i suoi sistemi, inclusa l'introduzione di KNX Secure che protegge le installazioni a livello di dati interni e a livello di IP esterno. Ma in che modo, come professionista KNX, utilizzi KNX Secure e quali strategie puoi adottare per garantire una solida sicurezza dei sistemi che installi?Il nuovo corso online di 30 minuti "Come impedire l'accesso alle installazioni KNX" della KNX Association è gratuito ed è disponibile per tutti gli integratori di sistemi con un account MyKNX. Il corso è un complemento ideale all'ETS eCampus ed è fortemente consigliato prima di iscriversi a un corso base KNX certificato. Coloro che completano il corso riceveranno un certificato ufficiale. ISCRIVITI. Orizon S.r.l. - Domotica San Donà di Piave - System Integrator per l'automazione dei sistemi intelligenti domotici, multimediali e professionali come il Building Management System, connessi all'IOT. Fonte: KNX Read the full article
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I nuovi sistemi operativi Apple supporteranno l'accesso tramite chiavi fisiche FIDO
I nuovi sistemi operativi Apple supporteranno l’accesso tramite chiavi fisiche FIDO
A seguito della diffusione di iOS e iPadOS 16.2, Apple ha iniziato a distribuire agli sviluppatori le nuove beta 16.3 dei sistemi operativi mobile insieme a macOS Ventura 13.2. Queste release dovrebbero arrivare nel 2023 e, tra le altre cose, includeranno il supporto all’autenticazione tramite chiavi di sicurezza fisiche certificate FIDO. La funzione Security Keys for Apple ID potrà quindi…
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Accesso-Swap Au - Another Simon and Marcy swap Au but with a different twist, that twist being they swap roles but Simon is still the ice one and Marcy is still demon related.
Marceline was a famous musician before the war, until she found an amulet that slowly transforms the wearer into demon, it’s original wish to become like Hunson Abadeer making the wearer insane. When modern Ooo comes around, she’ll be known as the Demon Queen.
Simon is the half human half avian son of Urgence Evergreen, ruler of the Wintosphere. He was raised by Evergreen’s dinosaur assistant Gunther until the war happened and Gunther died, leaving Simon alone.
When Marceline finds Simon, she gifts him a penguin plush he named Jackie and the two travel together until Marceline fears the amulet’s influence is growing too strong, which causes her to leave Simon alone for his own safety. She decides to leave her guitar with him as a sorry, Simon takes extremely good care of it and learns how to play it.
Simon also gets a dog of his own in this au, a companion he found a few months after Marceline left. A dog he named Magwood.
#Accesso-Swap Au#adventure time#adventure time au#Simon Petrikov#or Simon Evergreen I suppose#Marceline abadeer#Magwood#Marceline the Vampire Queen#my art#multi’s art#I’m not 100% sure on Marcy’s design yet#also yes her guitar is based on her bat form from canon#Accesso Swap Au
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mo chi è questo sulla nave
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ChatGPT: amico o nemico?
OpenAI ha creato un rivoluzionario chatbot di intelligenza artificiale chiamato ChatGPT, il… Source: March 11, 2023; Analysis by Dr. Joseph Mercola [>Fact Checked<] (more…) “”
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#Accesso Dati#Addestramento#Anons#Apprendimento#Apprendimento Adattivo#Argomenti Errati#Bing#Bot#Brave New World#Bugie#Chatbot#ChatGPT#Complotto#Covid#DAN#Debunker#Doppia Personalità#Errori#Fact Checker#Fatti Inaffidabili#Gaslighting#Giornalismo#Google#Governo Mondiale#Indottrinamento#Informazioni#Intelligenza Artificiale#Internet#Libertà Parola#Linguaggio Neurale
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UIL Alessandria Avvia un Corso di LIS per Dipendenti e Operatori: Inclusione e Accessibilità per Tutti
Da questa settimana, i dipendenti della UIL Alessandria iniziano un corso di base di LIS, la lingua dei segni italiana, per garantire un’accoglienza inclusiva e migliorare la comunicazione con persone sorde.
Da questa settimana, i dipendenti della UIL Alessandria iniziano un corso di base di LIS, la lingua dei segni italiana, per garantire un’accoglienza inclusiva e migliorare la comunicazione con persone sorde. La UIL Alessandria conferma il suo impegno per un sindacato inclusivo e accessibile con l’avvio di un corso base di LIS (Lingua dei Segni Italiana) per tutti i dipendenti degli uffici CAF e…
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PRIMA PAGINA Il Sole 24 Ore di Oggi domenica, 03 novembre 2024
#PrimaPagina#ilsole24ore quotidiano#giornale#primepagine#frontpage#nazionali#internazionali#news#inedicola#oggi easing#allarme#accesso
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Non un problema di mobilità ma di accesso, perché non dovrei essere obbligata a prendere la macchina (ma nemmeno i mezzi pubblici!) per accedere ai servizi di cui ho bisogno. Questo il concetto della città da 15 minuti. Vi metto qualche link in fondo alla pagina. TRASCRIZIONE [ENG translation below] Il concetto della città da 15 minuti è molto semplice: dovrei essere in grado di raggiungere tutti i negozi, tutti i servizi di cui ho bisogno nell'arco di 15 minuti, a piedi o in bicicletta. Devo dire che a Cagliari, dove abito, sono in una città da 15 minuti perché effettivamente posso andare a piedi all'ufficio postale, al tabacchino a comprare i francobolli che non hanno, al supermercato, il calzolaio anche a 15 minuti, il mercato, pescivendolo, parrucchiere, il medico. Insomma, sono molto fortunata, ma semplicemente perché abito in una parte della città piena di servizi, con un'altissima densità di popolazione. Mia madre abita nella parte vecchia della città, in un quartiere storico che quando io ero bambina era un quartiere malfamato, e poi negli anni '90 ha cominciato a essere... gli appartamenti sono stati acquistati da professionisti, architetti che l'hanno rimesso a posto e adesso il quartiere dove abita mia mamma, lei è una delle pochissime persone che ci abita da più di trent'anni, lei abita da da 50, 60 e più anni lì, per il resto sono negozi che vendono souvenir e bed and breakfast. Quindi, paradossalmente, io che abito in una parte nuova della città ho a mia disposizione di tutti i servizi di cui ho bisogno, mia madre invece no, perché nel suo quartiere non c'è, non ci sono botteghe, non c'è una banca, non c'è nemmeno uno sportello, non c'è nemmeno un ufficio postale e lei deve fare ben più di 15 minuti per raggiungere tutti questi servizi. Il problema della città da 15 minuti è tornato in auge o comunque è stato presentato negli ultimi decenni e parte dal presupposto che se non dobbiamo fare i chilometri per arrivare ai servizi di cui abbiamo bisogno, stanno tutti meglio. Quindi un problema non di mobilità, non di avere trasporti migliori, bensì un problema di accesso, avere accesso a quello che ci serve dove abitiamo. Ci sono molte parti della regione dove abito, della Sardegna, che non hanno né accesso e né mobilità, che non ci sono né mezzi di trasporto né servizi di cui la gente ha bisogno, e ancora penso al quartiere dove abita mia mamma, dove non ci sono, dove non passano nemmeno mezzi di trasporto al suo interno. Quindi chi vuole accedere ai servizi deve farsela a piedi, in bicicletta non è molto consigliato perché è un quartiere che si chiama Castello, è messo in cima a una montagna. Sforziamoci, sforziamoci di portare i servizi là dove abita la gente e non di fare il contrario. TRANSLATION The concept of the 15-minute city is very simple: I should be able to reach all the stores, all the services I need within 15 minutes, on foot or by bicycle. I have to say that in Cagliari, where I live, I am in a 15-minute town because I can actually walk to the post office, to the tobacconist to buy stamps they never have, to the supermarket, the shoemaker also 15 minutes away, the market, fishmonger, hairdresser, doctor. In short, I am very lucky, but simply because I live in a part of the city full of services, with a very high population density. My mother lives in the old part of town, in a historic neighborhood that when I was a child was a bad neighborhood, and then in the 90s began to be... the apartments were bought by professionals, architects who remodelled it and now the neighborhood where my mom lives, she is one of the very few people who has lived there for more than 30 years, she has lived there for 50, 60 and more years, otherwise it's stores selling souvenirs and bed and breakfasts. So, paradoxically, I, living in a new part of the city, have at my disposal all the services I need, my mother does not, because in her neighborhood there is no, no stores, no bank, not even a bank counter, not even a post office, and she has to walk well over 15 minutes to reach all these services. The problem of the 15-minute city is back in vogue or at any rate has been presented in recent decades and assumes that if we don't have to drive the miles to get to the services we need, everyone is better off. So a problem not of mobility, not of having better transportation, but a problem of access, having access to what we need where we live. There are many parts of the region where I live, of Sardinia, that have no access and no mobility, that there is no transportation and no services that people need, and still I think of the neighborhood where my mom lives, where there are no, where no transportation even passes within it. So those who want to access services have to do it on foot, by bicycle it is not very recommended because it is a neighborhood called Castle, it is put on top of a hill. Let's strive, let's strive to take services to where people live and not the other way around. LINK La città da 15 minuti su Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_di_15_minuti 15minutecity.com https://www.15minutecity.com/about
#15minutecity#3minutigrezzi#accesso#ambiente#cagliari#castello#micropodcast#mobilità#podcast#quartierecastello#sardegna#servizi#treminutigrezzi#urbanistica#vivibilità
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Ast Fermo. Il Punto Unico di Accesso socio sanitario è realtà
Il Punto Unico di Accesso socio-sanitario è realtà. Per la prima volta nella sua storia, infatti, la sanità fermana avrà il Pua. Con determina n.573 del 03/09/2024 l’Ast di Fermo ha approvato il modello organizzativo del servizio di Punto Unico di Accesso socio-sanitario e l’accordo interistituzionale di collaborazione organizzativa e professionale in materia di integrazione socio-sanitaria. Il…
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タチイリキンシ
「立入禁止」は、特定の場所やエリアへのアクセスや立ち入りが許可されていないことを示す用語です。これは通常、安全上の懸念、プライバシー、または特定の目的のために予約されていることを意味します。 立入禁止区域を尊重することは重要であり、安全を確保し、プライバシーを守り、特定の活動や目的のための専用スペースを維���するのに役立ちます。
手抜きイラスト集
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