#Natura umana
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chi-va-piano-arriva-dopo · 8 months ago
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“Non amava svegliarsi e dover sbattere contro l’evidenza che qualsiasi relazione umana è, per la maggior parte del tempo, un improponibile baratto tra il terrore di restare soli e la gioia della condivisione, uno scambio iniquo tra il proprio tempo, che è il proprio modo di essere, e la natura umana, che è dividerlo con gli altri.”
— Chiara Valerio, “Il cuore non si vede”.
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princessofmistake · 8 months ago
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Se un uomo ha una coscienza soffrirà per i suoi errori, quello sarà il suo castigo e anche la sua prigione.
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pensierodelgiornoblog · 5 months ago
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"Un atteggiamento sano prevede anche i difetti.” – Albert Camus
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ginogirolimoni · 9 months ago
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“Il codice genetico di quella che, senza pensarci molto, ci siamo accontentati di chiamare natura umana non si esaurisce nell’elica organica dell’acido desossiribonucleico, o dna, ha molto di più da esprimere e molto più da raccontarci, ma quella, per dirlo in maniera figurata, è la spirale complementare che non siamo ancora riusciti a far uscire dal giardino d’infanzia, malgrado la folla di psicologi e analisti delle più diverse scuole e dei più svariati calibri che si sono spezzati le unghie tentando di aprire i suoi chiavistelli”.
(José Saramago, 2004, Saggio sulla lucidità, Feltrinelli, Milano, 2011, p. 29).
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miciagalattica · 10 months ago
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fredda e bollente ....come sei tu!
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primavereautunni · 2 years ago
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Ma che cosa è precisamente la natura umana? Questa è una delle grandi domande della scienza e della filosofia. Non sono i geni che determinano la natura umana. Non sono gli universali culturali, come i tabù dell’incesto, i riti di passaggio e i miti della creazione. Questi sono prodotti della natura umana. La natura umana consiste piuttosto nelle regole ereditarie dello sviluppo mentale. Queste regole si esprimono nelle vie molecolari che danno origine alle cellule e ai tessuti, in particolare quelli del sistema sensoriale e del sistema nervoso. Ma le regole sono anche scritte nelle cellule e nei tessuti che generano la mente e il comportamento. Si manifestano come preferenze nel modo in cui i nostri sensi percepiscono il mondo; si riflettono nelle proprietà del linguaggio e della codifica simbolica che utilizziamo per rappresentarlo. Le regole dello sviluppo mentale, lungi dall’essere assolute, generano un ventaglio di opzioni e fanno sì che alcune cose appaiano più gradevoli di altre: la musica ci piace, ma il pianto di un bambino ci irrita.
Edward O. Wilson, La creazione, Adelphi 2008.
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pier-carlo-universe · 4 hours ago
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"Amore e Morte" di Giacomo Leopardi: Un Inno all'Infinita Fragilità dell'Essere Umano. Recensione di Alessandria today
Un'analisi profonda sul binomio universale tra l’amore e la morte, tra il desiderio di vita e l’inevitabile fine
Un’analisi profonda sul binomio universale tra l’amore e la morte, tra il desiderio di vita e l’inevitabile fine. Amore e Morte è una dellepoesie più emblematiche di Giacomo Leopardi, dove emerge la sua concezione tragica e profonda dell’esistenza. Attraverso una magistrale combinazione di immagini poetiche e metafore potenti, Leopardi ci conduce in un viaggio intimo e cupo, dove l’amore e la…
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divulgatoriseriali · 7 months ago
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Urbex: Alla Scoperta dei Luoghi Abbandonati e della Bellezza Decadente delle Città
L’urbex, abbreviazione di “esplorazione urbana“, incarna un’esperienza avventurosa e affascinante, invitando gli appassionati a scoprire i recessi nascosti e dimenticati delle città. Attraverso la fotografia, l’arte e la pura curiosità, gli esploratori si immergono in luoghi abbandonati, affascinati dalla loro bellezza decadente, dalla storia silenziosa e dal mistero che li circonda. In questo…
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scogito · 7 months ago
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Ecco che cos'è che l'uomo medio ama liberare, in questa società e in tutte le sue ipocrisie.
“L'istinto violento serpeggia in noi come un parassita, in attesa di nutrirsi della nostra rabbia per poi crescere fino a esplodere. La guerra è la sola cosa che davvero comprendiamo.”
Altered Carbon (S01E02)
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aryiae · 2 years ago
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Amore è Follia*
Aryiae
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crifo-stefano · 2 years ago
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princessofmistake · 8 months ago
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Mi accusate di avere dei vizi, di essere dissoluto, immorale, mentre io forse sono colpevole solo di essere più sincero degli altri e basta; di non nascondere ciò che gli altri nascondono persino a sé stessi.
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Non dimenticatevi che voi siete lo specchio della realtà, che la vostra vita é lo specchio di voi stessi, che in amore vero le energie della passione amorosa sono specchiate, che nel rapporto d'amicizia l'uno è lo specchio dell'altro, lo specchio. Non potete continuare a vivere senza la poesia, l'amore e l'arte altrimenti il riflesso vostro é di una bestia. Non potete continuare a vivere tappando le orecchie alla verità o al bello. Eppure a volte ci sono persone che lo fanno, eppure il cuore batte anche a loro, la luce del giorno tocca anche i loro visi, ma questo é perché siamo degli animali, lo siamo tutti, questa é una chiara motivazione per cui l'uomo é un animale, e per tale natura deve vivere purtroppo. Difficile trovare persone che giocano a fare il contrario degli animali, difficile riconoscerle, difficile sentirle, perché siamo solo ciechi, come persone che vagano nella penombra dell'esistenza, ecco perché siamo così stupidi, ecco perché agiamo per abitudini mentali, ecco perché. Chi pensa di vedere non deve mai dimenticarsi di essere cieco, perché é nella sua natura, nella natura umana é insita questa condanna.
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pensierodelgiornoblog · 4 months ago
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Tutti abbiamo luce e oscurità dentro di noi. Ciò che conta è la parte su cui scegliamo di agire. Ecco chi siamo veramente. – J. K. Rowling, ‘Harry Potter e l’Ordine della Fenice‘.
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gregor-samsung · 20 days ago
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“ Il mio mondo, la mia Terra, è una rovina. Un pianeta rovinato dalla specie umana. Ci siamo moltiplicati e ci siamo ingozzati e abbiamo combattuto finché non è rimasto più nulla, e poi siamo morti. Non abbiamo controllato né gli appetiti né la violenza; non ci siamo adattati. Abbiamo distrutto noi stessi. Ma prima abbiamo distrutto il nostro mondo. Non rimangono più foreste sulla mia Terra. L’aria è grigia, il cielo è grigio, fa sempre caldo. È abitabile, è ancora abitabile, ma non come questo mondo. Questo è un mondo vivo, un’armonia. Il mio è una dissonanza. Voi Odoniani avete scelto un deserto; noi Terrestri abbiamo fatto un deserto…
Laggiù noi sopravviviamo, come voi. La gente è resistente! C’è quasi mezzo miliardo di noi. Una volta ce n’erano nove miliardi. Puoi vedere ancora dappertutto le vecchie città. Le ossa e i mattoni vanno in polvere, ma i piccoli pezzi di plastica no… anch’essi non s’adattano. Noi abbiamo fallito come specie, come specie sociale. Noi siamo qui, ora, a trattare da pari a pari con le altre società umane sugli altri mondi, soltanto grazie alla carità degli Hainiti. Essi vennero da noi; essi ci portarono aiuto. Costruirono navi e ce le donarono, in modo che potessimo lasciare il nostro mondo rovinato. Ci trattano gentilmente, caritatevolmente, come un uomo forte può trattare uno malato. Sono un popolo molto strano, gli Hainiti; più antichi di qualsiasi altro; infinitamente generosi. Sono degli altruisti. Sono spinti da un sentimento di colpa che noi non riusciamo neppure a capire, nonostante tutti i nostri crimini. Essi sono spinti, in tutto ciò che fanno, io credo, dal passato, dal loro interminabile passato. Ebbene, abbiamo salvato il salvabile, e organizzato una sorta di vita nelle rovine, su Terra, nell’unico modo in cui la si poteva organizzare: centralizzazione totale. Totale controllo sull’uso di ogni acro di terreno, ogni pezzo di metallo, ogni grammo di carburante. Totale razionamento, controllo delle nascite, eutanasia, coscrizione universale nella forza lavoro. L’assoluta irreggimentazione di ciascuna vita per raggiungere la meta della sopravvivenza razziale. Eravamo arrivati a questo, quando giunsero gli Hainiti. Essi ci portarono… un po’ più di speranza. Non molta. Noi l’abbiamo oltrepassata… Noi possiamo soltanto guardare a questo splendido mondo, a questa vitale società, a questo Urras, questo paradiso, dall’esterno. Siamo capaci solo di ammirarlo, e forse di invidiarlo un poco. Non molto. “
Ursula K. Le Guin, I reietti dell'altro pianeta, traduzione di Riccardo Valla, Collana Narrativa di anticipazione n.6, Editrice Nord, 1976¹, pp. 299-300.
 [1ª Edizione originale: The Dispossessed: An Ambiguous Utopia, Harper & Row, New York City, 1974]
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aaquilas-blog · 26 days ago
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Siamo un granello nel cosmo
Basterebbe riflettere su questo per farci essere più “buoni”. Dove per bontà io intendo: Ascolto e accettazione dell’altro. Senza giudicare nessuno. Senza voler imporre agli altri le nostre idee, le nostre limitate opinioni su come vivere e come comportarsi. Ognuno di noi, in questo minuscolo nano universo, nasce con il “libero arbitrio”. Ognuno di noi è responsabile di vivere o…
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