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Visone, un dramma sfiorato: Carabiniere salva un uomo con la forza delle parole
Una fredda sera di dicembre si trasforma in un racconto di speranza e coraggio: un Carabiniere riesce a salvare un uomo sul punto di compiere un gesto estremo.
Una fredda sera di dicembre si trasforma in un racconto di speranza e coraggio: un Carabiniere riesce a salvare un uomo sul punto di compiere un gesto estremo. La notte del salvataggio.A Visone, nel condominio di un tranquillo quartiere, un uomo si siede sul cornicione del quarto piano, sospeso nel vuoto, deciso a porre fine alla sua vita. È una fredda sera di dicembre quando il dramma inizia:…
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PRIMA PAGINA Leggo di Oggi venerdì, 20 dicembre 2024
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Carroattrezzi Torino 24h da 49€
Carroattrezzi Torino 24 ore: il tuo alleato per ogni emergenza stradale
Le emergenze stradali possono capitare nei momenti più imprevedibili, ed è proprio in quei momenti che avere un servizio di soccorso affidabile fa la differenza. Noi di Carroattrezzi Torino siamo operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantirti supporto immediato in ogni situazione, ovunque ti trovi a Torino e dintorni.
Il nostro obiettivo è fornire un servizio professionale, rapido e trasparente, risolvendo ogni tipo di imprevisto: che si tratti di un guasto meccanico, di un incidente o di un semplice trasporto conto terzi.
Cosa significa scegliere Carroattrezzi Torino?
Affidarsi al nostro servizio vuol dire avere la certezza di essere seguiti da un team esperto e dotato dei mezzi più avanzati. Non ci limitiamo a recuperare il tuo veicolo, ma ti supportiamo anche con:
Soccorso stradale d’emergenza 24/7: quando resti bloccato in strada, il nostro carroattrezzi arriva rapidamente per riportarti in sicurezza.
Recupero veicoli incidentati o in panne: interveniamo in situazioni difficili, assicurandoci che il tuo veicolo venga trasportato senza ulteriori danni.
Trasporto conto terzi: siamo a disposizione per il trasferimento di auto, moto o altri veicoli in modo professionale e conforme alle normative.
Servizio anche in cintura di Torino: copriamo tutta l'area urbana e i comuni limitrofi per offrirti un’assistenza completa.
Professionalità e trasparenza al tuo servizio
Sappiamo quanto sia stressante affrontare un problema stradale, per questo garantiamo preventivi chiari e nessuna sorpresa nei costi. Ogni intervento viene gestito con serietà e puntualità, perché la tua sicurezza è la nostra priorità. Il nostro staff, qualificato e cordiale, è sempre pronto a rispondere alle tue domande e a offrirti soluzioni immediate.
Perché scegliere un carroattrezzi attivo 24 ore su 24?
Gli imprevisti non aspettano orari comodi. Che sia giorno o notte, avere un punto di riferimento affidabile come Carroattrezzi Torino può fare la differenza. Siamo qui per intervenire in qualsiasi condizione, garantendo la tua tranquillità.
Il nostro impegno per Torino e dintorni
La nostra missione è essere un supporto concreto per tutti gli automobilisti di Torino. Dalla città al più piccolo comune della cintura torinese, ci impegniamo a offrirti un servizio di qualità, con mezzi moderni e personale altamente qualificato.
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LA CURA
Per curare bisogna, come primo step, creare un vuoto dentro di sè.
In quello spazio, moltissime informazioni ci raggiungono.
Senza quello spazio il rischio è di proiettare i tuoi irrisolti sull’altro.
Solo nel vuoto c’è posto per l’ incontro.
Il secondo passo è ascoltare con tutto il corpo quelle informazioni e fidarsene ciecamente.
In quelle informazioni è contenuto:
Il non detto dell’altro
I suoi blocchi energetici
Il suo passato
Il suo passato karmico
Il suo futuro
La direzione dell’anima
Come entrare in quel vuoto?
Espandi la tua aura imparando ( tramite appositi esercizi che qui non posso spiegare) a rilassarti completamente: nel perfetto rilassamento permettiamo all’ energia di scorrere liberamente senza interferire come facciamo di solito.
A quel punto il vortice energetico inizia ad espandersi tutto intorno sopra, sotto, davanti e indietro.
Più la tua aura è grande e più trasmetterà calma e vitalità allo stesso tempo .
Nessuno può pensare di curare qualcuno senza questi passi.
E’ una falsa cura. E’ un intervento.
Intervenire e’ un atto egoico, violento se non conosciamo prima perfettamente lo stato:
Psichico
Fisico
Energetico
Spirituale
Della persona che abbiamo di fronte.
Inoltre: una volta che abbiamo le informazioni e le abbiamo accolte, la massima attenzione deve essere posta a come e cosa restituire alla persona.
Terribili e orrifici nonché pericolosi sono coloro che per sciorinare le loro doti, inondano l’ altro con le loro percezioni avute su di lui:
Ah io ho capito tu sei cosi e ti e’ successo questo anche se fingi quell’ altro .
Questo atto di pura e inutile violenza va restituito con un immediato allontanamento perché non c’e’ nessuno di più pericoloso di uno che usa le sue capacità per impressionare o per cercare elogio o seguito.
Essi sono i falsi guru, falsi maestri:
Sono loro che hanno bisogno di voi e non il contrario.
Cura e’ diverso da terapia.
O da sostegno.
Cura e’ trasformazione alchemica
Dove la parola non serve
Serve esserci totalmente e aver sbloccato i nostri nodi.
In questo non c’e sforzo
Non c’e’ fatica.
Solo essere
_ClaudiaCrispolti_
Proprietà letteraria riservata:
Ai sensi della legge sui diritti d’autore e del codice civile,
sono vietati l’uso delle idee, la copia, la riproduzione di questo scritto o di parte di esso
con qualsiasi mezzo: elettronico, meccanico, fotocopie,altro.
È incoraggiata la condivisione dei testi, mantenendo integro il contenuto, e citando l’autore
Arte di Tina Ninua
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Si raccontava qui la settimana scorsa della famiglia Tehza, fuggita dal massacro di Bucha e rifugiata a Roma. Il padre Viktor, un ingegnere riadattato a imbianchino, la madre Oxana, donna delle pulizie a ore, e i quattro ragazzi, tre figli loro e il figlio di un amico rimasto al fronte in Ucraina. Hanno trascorso qualche mese a Tor Bella Monaca e il resto a Spinaceto, fino alla notizia che, per mancanza d’alloggi, sarebbero stati trasferiti in Calabria o in Campania. Però il figlio maggiore, Maksim, diciotto anni, è malato di un tumore al sangue e non avrebbe potuto proseguire le cure al Bambin Gesù. Da noi, dicevo, la guerra è solo una banale questione burocratica e mi auguravo che qualcuno avesse una buona idea e me la scrivesse. Mi hanno scritto in tanti, chi offrendo denaro, chi un piccolo appartamento, e li abbraccio perché quando c’è da dare una mano questo è un paese che la dà. Mi ha scritto Adriano Roccucci, coordinatore degli aiuti umanitari di Sant’Egidio, per proporre alcune soluzioni che la famiglia avrebbe valutato. Mi ha scritto Giovanni Impagliazzo, dall’assessorato alle Politiche sociali di Roma, promettendo un impegno immediato specialmente a tutela dei minorenni. Mi ha telefonato Chiara Gribaudo, parlamentare del Pd, per chiedere se fosse necessario un suo intervento diretto. Mi ha scritto Pierfrancesco Demilito della Protezione civile per assicurare che si erano già rimboccati le maniche. Infine mi ha scritto Barbara Funari, assessora alle Politiche sociali, per annunciarmi che il rimedio era stato trovato: i Tehza restano a Roma. Ringrazio tutti di cuore. È bello, talvolta, non sentirsi inutili. (Mattia Feltri)
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Ceccano, Antares inagibile, Progresso fabraterno chiede un immediato intervento
Il teatro Antares a Ceccano non è utilizzabile, non sono garantite le misure di sicurezza per lo svolgimento di spettacoli. Lo stanno scoprendo in questi giorni scuole e associazione che contavano sulla struttura di Piazza Berardi per le loro manifestazioni natalizie. A tal proposito registriamo la presa di posizione di Progresso fabraterno che in un comunicato scrive: abbiamo fatto notare a più…
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Bergamini: in Forza Italia coerenza e buonsenso
La vicesegretario nazionale e responsabile esteri di Forza Italia Deborah Bergamini: "La maggioranza si è approfittata del buonsenso di Forza Italia" Il Vicesegretario Nazionale e Responsabile Esteri di Forza Italia, l'On. Deborah Bergamini, ha recentemente discusso delle dinamiche interne alla coalizione di centrodestra e delle sue posizioni su temi di tassazione, durante una intervista alla trasmissione '5 Notizie' su Radio Cusano Campus. "La maggioranza si è approfittata del buonsenso di Forza Italia, questo è vero, ma è altrettanto vero che questi atteggiamenti non sono legati soltanto a questa fase storica di governo," ha dichiarato Bergamini, sottolineando come le tensioni tra partiti all'interno del centrodestra non siano una novità. Ricordando i litigi storici tra Umberto Bossi e Silvio Berlusconi, Bergamini ha evidenziato che il buonsenso e il pragmatismo non sempre bastano per far valere le proprie ragioni all'interno di una coalizione. In merito alla proposta della Lega di ridurre il canone Rai, Bergamini ha espresso una visione critica: "Noi siamo contrari alla riduzione del canone perché non è una vera riduzione, si tratta solo di una partita di giro." Ha spiegato che un taglio di 430 milioni al canone non risolverebbe il problema della fiscalità generale e potrebbe portare alla chiusura della Rai se non fosse compensato da altre fonti di finanziamento. Bergamini ha proposto alternative più tangibili per l'uso di questi fondi, come l'abbassamento dello scaglione IRPEF o l'innalzamento delle pensioni minime, misure che avrebbero un impatto sociale più immediato rispetto alla riduzione del canone Rai. "Rispettiamo la legittima volontà della Lega di attuare una riforma, ma è altrettanto legittimo spiegare che questo abbassamento di tasse potrebbe essere valorizzato meglio per qualcosa di più percepibile," ha aggiunto. Infine, riguardo alla rinascita del centro politico in Italia, Bergamini vede una tendenza verso un bipolarismo tra destra e sinistra, ma riconosce la presenza significativa di un elettorato centrista che spesso non partecipa al voto per mancanza di rappresentanza. "Compito nostro come partito è quello di intercettare queste persone e le loro istanze, portandole avanti e conciliandole con gli interessi degli altri partiti della coalizione di centrodestra," ha concluso, sottolineando come questo sforzo possa ridurre l'astensionismo e riaccendere l'interesse nella politica tra chi ha perso fiducia. Questo intervento riflette l'impegno di Forza Italia nel cercare soluzioni pragmatiche e nell'ascoltare le esigenze del tessuto sociale toscano e nazionale, mantenendo sempre un dialogo aperto e costruttivo all'interno della coalizione di governo. Edoardo Fabbri Nitti Forza Italia - Coordinamento Regione Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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Nei giorni scorsi per tentare di sanare i guai dell’edilizia milanese è stata votata dalla Camera dei Deputati una legge (contenente la cosiddetta norma Salva Milano) che a nostro parere mette in seria difficoltà l’urbanistica e il governo dell’intero Paese e delle sue città. È un fatto grave e inedito che ci preoccupa come urbanisti, ma che sta generando sconcerto anche tra architetti, professionisti, accademici, amministratori pubblici e comuni cittadini impegnati nell’immaginare e nel guidare processi difficili di cambiamento sociale, economico e ambientale delle città italiane. È un fatto che rischia di compromettere gravemente la possibilità di migliorane la qualità della vita governandone la rigenerazione. In diverse sedi, universitarie e non solo, tra tecnici, amministratori e cittadini si sta aprendo una riflessione sulle implicazioni nazionali di questo provvedimento legislativo. Questo nostro scritto vuol essere un contributo e una riflessione che può e deve chiedere un rallentamento del processo decisionale, e una più responsabile e meditata considerazione delle sue possibili conseguenze.
Cosa è accaduto a Milano?
A Milano, da dieci anni era divenuta prassi che si realizzassero importanti trasformazioni di isolati e parti di città con la stessa procedura di certificazione con effetto immediato (SCIA) con cui si autorizza normalmente una modifica interna di un appartamento o un inizio o conclusione di attività produttive. Questi interventi, il più delle volte di demolizione di un edificio preesistente e di ricostruzione di un nuovo e diverso edificio, erano considerati ristrutturazioni edilizie, con il vantaggio di ottenere una riduzione fino al 60% degli oneri di urbanizzazione altrimenti dovuti e una sostanziale riduzione dei tempi delle procedure. Le convenzioni, con i relativi impegni economici, sono state siglate non in giunta – come sarebbe accaduto qualora fossero state esito di procedure urbanistiche – ma nell’ufficio di un notaio, con una scrittura tra imprese e funzionari, come si trattasse di un negozio privato. In questo modo la città ha iniziato a trasformarsi pezzo per pezzo, fuori da una visione d’insieme dello spazio pubblico e delle esigenze collettive della città, in modi sottratti alla discussione e alla valutazione politica del consiglio e della giunta comunale, senza alcuna considerazione degli impatti ambientali, sociali e sulla qualità di vita degli abitanti. Si è così imposto un modello di “rigenerazione fai da te”.
[...]
La legge approvata alla camera applica il principio di “interpretazione autentica” (quella che taglia la testa al toro) a due dettati di estrema chiarezza fondamentali per legislazione urbanistica italiana: il DM 1444 del 1968 (art 8 comma 2) e la legge urbanistica L.10 del 1977 (art 41 quinquies). I due dettati condizionano la realizzazione di nuove edificazioni che superano i 25 metri di altezza e/o che superano l’altezza di edifici preesistenti e circostanti alla presentazione di un piano attuativo, ovvero un atto di pianificazione di iniziativa pubblica e/o privata che definisce nel dettaglio l’organizzazione urbanistica, infrastrutturale ed architettonica di un ambito di intervento. E comporta la cessione di suoli (le cosiddette “aree a standard”), il pagamento di oneri e la realizzazione di opere utili a costruire la componente pubblica della città come spazi verdi, infrastrutture e servizi, inclusa l’edilizia residenziale sociale. Detto in parole più semplici, se vuoi costruire in deroga alle altezze con un incremento di volumetrie devi dimostrare che la nuova costruzione non peggiora la qualità di vita di chi sta intorno e che migliora – oggi, “rigenera” – la città esistente.
La nuova legge, enfatizzando quello che già molte leggi regionali sulla “rigenerazione urbana” avevano fatto (in Lombardia la legge n. 18 del 26 novembre 2019) opera una drastica e molto discutibile semplificazione stabilendo che ogni tipo di intervento possa essere ricondotto alla “ristrutturazione edilizia”: demolire e ricostruire senza rispettare il sedime e la sagoma preesistente? Certamente. Incrementare il volume dell’edificato? Va altrettanto bene. Si cancella, di fatto, ogni distinzione tra ristrutturazione edilizia e nuova costruzione, tra ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica (che riguardi un isolato intero e non solo un edificio). E vengono resi inutili gli strumenti di accordo tra pubblico e privato per guidare la collocazione dell’edificio nel contesto, per contrattare con le proprietà vicine i nuovi interventi e per collegare il nuovo progetto con la città esistente in modo funzionalmente ed esteticamente congruo. Milano ha visto spuntare grattacieli all’interno degli isolati, a ridosso di edifici e giardini esistenti, al posto di piccoli capannoni industriali. Purtroppo, il rischio è questo, e con questa legge non solo per Milano. La legge, miracolosa, si rivolge, infatti, al futuro ma sana anche gli interventi passati degli ultimi dieci anni, quelli autorizzati a partire dal 2013, quando con il D.L. 98 (cosiddetto “decreto del fare”), per favorire l’attività edilizia, si rese incerto e poco chiaro quanto nelle leggi precedenti era indubitabile e prossimo al senso comune: la distinzione tra ristrutturazione edilizia, nuova costruzione e ristrutturazione urbanistica. Una legge che rischia di esportare il pessimo “modello Milano” in tutta Italia, proprio nel momento in cui l’amministrazione stessa di Milano stava avviando un qualche ripensamento. Si promette da qui a sei mesi una nuova legge di riordino della materia: nel frattempo, la perlomeno discutibile interpretazione di Milano, sarà divenuta legge per tutti.
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Imola (Bologna), anziana chiama i Carabinieri: "Sono rimasta al freddo, il termosifone non funziona". Immediato intervento dei militari per la risoluzione del problema Con l'arrivo della stagione invernale, qualche volta capita che i Carabinieri delle Centrali Operative del Comando Provinciale di Bologna, ricevano richieste di soccorso da parte di anziani che vivono da soli.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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Ha una crisi epilettica mentre è in casa da sola. I Carabinieri scavalcano un balcone al quarto piano e le salvano la vita. Novi Ligure
Novi Ligure – La Gazzella ha da poco terminato un intervento di routine e si è rimessa a pattugliare le vie del centro, quando suona nuovamente l’allarme della radio.
Novi Ligure – La Gazzella ha da poco terminato un intervento di routine e si è rimessa a pattugliare le vie del centro, quando suona nuovamente l’allarme della radio. La Centrale Operativa richiede un intervento in via Buozzi, dove una donna ha sentito dei lamenti sospetti provenire dall’appartamento di fronte al suo, al quarto piano di un condominio. I Carabinieri arrivano rapidamente sul posto,…
#118#aiuto immediato#Alessandria today#atti eroici#azione Carabinieri#Balcone#Carabinieri#Collaborazione#crisi epilettica#crisi medica#Cronaca locale#donna salvata#Emergenza#emergenza notturna#Emergenza sanitaria#eroi quotidiani#gesti umani#gesto altruistico#gesto coraggioso#Google News#interventi sanitari#intervento eroico#Intervento Rapido#intervento salvavita#intervento tempestivo#italianewsmedia.com#Novi cronaca#Novi Ligure#Pier Carlo Lava#Polizia Locale
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PRIMA PAGINA Leggo di Oggi mercoledì, 11 dicembre 2024
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#NewsPA - Piazza Giulio Cesare. Dichiarazione consigliera comunale Amella
«Palermo, emergenza degrado e sicurezza in piazza Giulio Cesare: necessario un intervento immediato dell’amministrazione comunale. La situazione di degrado e insicurezza in cui versa la zona di piazza Giulio Cesare, adiacente all’Ufficio Elettorale del Comune di Palermo, è divenuta ormai una realtà inaccettabile… Read More «Palermo, emergenza degrado e sicurezza in piazza Giulio Cesare:…
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Alluvione a Licata, il sindaco: "Serve un intervento immediato”
Alluvione a Licata, il sindaco: "Serve un intervento immediato” “L’alluvione ha distrutto alcune aziende, non hanno perso soltanto i prodotti pronti per la... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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Domotica per la disabilità : un passo verso una vita autonoma e sicura
La domotica sta cambiando il modo in cui gli anziani e le persone con disabilità vivono nelle loro case, offrendo loro l’opportunità di mantenere l’indipendenza, la sicurezza e la comodità senza dover necessariamente trasferirsi in strutture sanitarie. Grazie all’evoluzione della tecnologia, è oggi possibile implementare sistemi domotici che non solo migliorano la qualità della vita quotidiana, ma permettono anche il monitoraggio della salute e la gestione delle emergenze.
Il concetto di domotica per anziani e disabili si basa sull’integrazione di soluzioni tecnologiche avanzate che assistono nella vita quotidiana, fornendo una serie di servizi che spaziano dalla sicurezza, alla gestione degli elettrodomestici, fino al monitoraggio medico a distanza. Questa tecnologia, originariamente sviluppata per automatizzare le abitazioni, viene ora adattata per rispondere alle esigenze specifiche di chi affronta difficoltà motorie o di salute legate all’età.
Due approcci alla domotica per anziani e disabili
Nell’ambito della domotica, esistono due principali tipologie di sistemi che vengono utilizzati per assistere gli anziani e le persone con disabilità: i sistemi sanitari integrati e le reti sanitarie private. I sistemi sanitari integrati utilizzano sensori e microprocessori integrati in elettrodomestici, mobili e indumenti per raccogliere e analizzare dati sulla salute degli utenti. Questi dati possono essere utilizzati per diagnosticare malattie o identificare potenziali rischi, consentendo un intervento rapido. Le reti sanitarie private, d’altra parte, si concentrano sulla raccolta e l’archiviazione dei dati sanitari mediante dispositivi portatili e la loro trasmissione tramite tecnologie wireless a un database sanitario domestico.
Entrambi i tipi di sistemi domotici si rivelano particolarmente utili nell’ottica dell’invecchiamento della popolazione, in quanto offrono una soluzione pratica e sostenibile per mantenere l’indipendenza delle persone anziane, riducendo al contempo la necessità di trasferirsi in strutture assistenziali. La possibilità di monitorare la salute a distanza e di ricevere aiuto immediato in caso di emergenza rappresenta un grande vantaggio per coloro che vogliono vivere in sicurezza nel proprio ambiente domestico.
Implementazione della telemedicina nella domotica
La telemedicina è un altro elemento fondamentale nel panorama della domotica per anziani e disabili. Essa consente di fornire assistenza sanitaria a distanza, promuovendo la diagnosi e il trattamento a casa. Grazie ai dispositivi di telemonitoraggio, come sensori di pressione sanguigna o monitor glicemici, gli operatori sanitari possono monitorare i parametri vitali dei pazienti in tempo reale, intervenendo in caso di anomalie.
Per le persone con disabilità o limitazioni funzionali, la telemedicina rappresenta un’opzione preziosa per gestire la loro salute senza la necessità di recarsi in ospedale o dal medico. L’integrazione di questi dispositivi con i sistemi domotici permette inoltre ai familiari di tenere sotto controllo lo stato di salute dei propri cari da remoto, offrendo un ulteriore livello di sicurezza e tranquillità.
Soluzioni domotiche per la sicurezza e la gestione delle emergenze
Uno degli aspetti più importanti della domotica per anziani e disabili riguarda la sicurezza domestica e la gestione delle emergenze. I sistemi di sicurezza intelligenti possono includere sensori di movimento, telecamere di sorveglianza, serrature automatiche e sistemi di controllo remoto delle porte e delle finestre. Queste tecnologie offrono agli utenti la possibilità di mantenere la propria casa sicura, riducendo i rischi legati a intrusioni o incidenti domestici.
In caso di emergenza, i sistemi domotici possono inviare avvisi automatici a familiari o operatori sanitari, garantendo un intervento tempestivo. Ad esempio, un semplice dispositivo indossabile, come un braccialetto o un ciondolo, può essere utilizzato per attivare una richiesta di soccorso, permettendo alle persone con difficoltà motorie di chiedere aiuto senza dover raggiungere un telefono o un altro dispositivo.
L’importanza dei sistemi di promemoria nella domotica
Un altro importante beneficio offerto dalla domotica per anziani e disabili è rappresentato dai sistemi di promemoria. Questi sistemi possono ricordare agli utenti di assumere i farmaci, di seguire le terapie o di svolgere attività quotidiane come spegnere le luci o chiudere le porte. I promemoria possono essere personalizzati in base alle esigenze dell’utente e possono essere attivati automaticamente in determinati momenti della giornata o in base a specifici comportamenti.
Le sfide della domotica per anziani e disabili
Nonostante i numerosi vantaggi offerti dalla domotica, ci sono alcune sfide che devono essere affrontate per garantire un’efficace implementazione di queste tecnologie. Una delle principali preoccupazioni riguarda la facilità d’uso dei sistemi, soprattutto per gli anziani che possono avere difficoltà a utilizzare dispositivi tecnologici avanzati. È essenziale che i sistemi domotici siano progettati per essere intuitivi e accessibili, affinché possano essere utilizzati senza problemi anche dalle persone con limitazioni cognitive o motorie.
Inoltre, i costi di implementazione della domotica possono rappresentare un ostacolo per molte famiglie. Sebbene esistano alcune forme di supporto economico in alcuni paesi, in molti casi i costi iniziali dei sistemi e dei dispositivi possono essere elevati, limitando l’accesso a queste tecnologie per chi ne avrebbe maggiormente bisogno.
Conclusioni
La domotica rappresenta una soluzione innovativa e sempre più diffusa per migliorare la qualità della vita degli anziani e delle persone con disabilità. Grazie a un’ampia gamma di dispositivi e sistemi, è possibile garantire maggiore sicurezza, autonomia e comfort, permettendo agli utenti di vivere in modo più indipendente nelle proprie case. Tuttavia, per massimizzare i benefici della domotica, è fondamentale continuare a sviluppare soluzioni personalizzate e accessibili, tenendo conto delle esigenze individuali e delle barriere economiche che possono limitare l’adozione di queste tecnologie.
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