#stress cronico
Explore tagged Tumblr posts
Text
Circa una ventina di anni fa, gli scienziati hanno scoperto che un ormone chiamato grelina aumenta l'appetito. Soprannominata "l'ormone della fame", la grelina è stata rapidamente presa di mira dalle aziende farmaceutiche che cercavano trattamenti per l'obesità, nessuno dei quali ha ancora funzionato.
I neuroscienziati del MIT hanno ora scoperto che il ruolo della grelina va ben oltre il controllo della fame. I ricercatori hanno scoperto che la grelina rilasciata durante lo stress cronico rende il cervello più vulnerabile agli eventi traumatici, suggerendo che può predisporre le persone al disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
41 notes
·
View notes
Text
“Cosa salveresti della scuola italiana?” Nulla. La rivoluzione si fa in un solo modo: decapitando il re.
Farò imbestialire una marea di persone con questo scritto. Così sia. Qualcuno deve dirlo.
Questi sono i dati, le statistiche e le fonti che dimostrano perché la scuola italiana debba crollare - e crollerà - prima di poter rinascere.
SALUTE MENTALE:
1. La scuola italiana è infelice. Solo il 26% delle ragazze e il 17% dei ragazzi si dice contento di andare a scuola, contro una media europea del 56%. (Fonte: OCSE)
2. La scuola italiana è impopolare. A 15 anni, il 92% dei ragazzi e il 90% delle ragazze risponde: “No” alla domanda “Ti piace la scuola?” (Fonte: OMS)
3. La scuola italiana è insalubre. Il 51,4% dei ragazzi soffre in modo ricorrente di stati di ansia o tristezza prolungati. Il 49,8% lamenta un eccesso di stanchezza. (Fonte: Agia)
4. La scuola italiana è la più stressante del mondo. Il 46,5% degli studenti dichiara di provare nervosismo costante sui banchi di scuola. La media mondiale è del 37%. (Fonte: WeWorld)
5. La scuola italiana mette a rischio la stabilità psichica degli insegnanti. Quasi la metà degli educatori è a rischio di burnout, o stress lavorativo cronico. (Fonte: Osservatorio sul Benessere dei Docenti dell’Università di Milano-Bicocca)
6. La scuola italiana è insoddisfacente. Meno del 50% degli insegnanti, degli alunni e dei genitori si dice soddisfatto della scuola italiana. È la terzultima in Europa. (Fonte: Save the Children)
INCLUSIONE:
1. La scuola italiana è esclusiva. È al terzo posto in Europa per tasso di dispersione scolastica (9,4%), dietro solo a Germania (12,8%) e Spagna (13,7%). Uno studente su dieci non si diploma. (Fonte: OCSE)
2. La scuola italiana è discriminatoria. Il 32,5% - uno su tre - degli studenti stranieri non completa il percorso di studi, contro una media europea del 22,2%. (Fonte: MIUR)
3. La scuola italiana è iniqua. Solo sei su dieci tra gli studenti considerati “eccellenti” ma aventi difficoltà socioeconomiche riportano di ambire alla laurea, contro nove su dieci dai contesti più privilegiati. (Fonte: OCSE)
4. La scuola italiana è classista. Ancora oggi i licei, in particolare il classico, rimangono appannaggio dei ceti benestanti. Chi li frequenta proviene da famiglie i cui genitori sono laureati o diplomati e tendenzialmente ottiene i risultati scolastici migliori. Gli altri, spesso provenienti da realtà socioeconomiche più depresse, sono relegati agli istituiti tecnici o professionali, costituendo dei veri e propri “ghetti educativi”. (Fonte: AlmaDiploma)
INSEGNANTI:
1. La scuola italiana è inaccessibile. Il 90% degli insegnanti che hanno partecipato al concorso per l’abilitazione alla docenza di scuola secondaria ha fallito. (Fonte: La Stampa)
2. La scuola italiana è sotto organico. Secondo le stime elaborate da ANIEF, nell’anno scolastico 2024/2025 gli insegnati precari saranno circa 250 mila.
3. La scuola italiana è imprevedibile. Sono solo lo 2,99% gli insegnanti a tempo indeterminato con meno di 35 anni. (Fonte: Openpolis)
4. La scuola italiana è vetusta. Più del 53% degli insegnanti ha superato i 50 anni, contro una media europea del 37%. (Fonte: OCSE)
5. La scuola italiana è datata. Solo il 50,4% degli insegnanti under-35 in Italia ha svolto una formazione completa, contro una media UE del 75%. Inoltre, il 75% dei docenti italiani non ha frequentato corsi di formazione nella scuola in cui insegna dopo l’abilitazione. La media europea è del 58%. (Fonte: OCSE)
6. La scuola italiana è irriconoscente. Gli insegnanti italiani sono i più sottopagati dell’area OCSE e hanno visto una perdita del 6% del potere d’acquisto tra il 2015 e il 2023. (Fonte: OCSE)
7. La scuola italiana non è meritocratica. In molti Paesi europei, se dalla valutazione emerge che un insegnante registra un rendimento insoddisfacente, si applicano misure correttive. Solo in Spagna, Italia e Slovacchia non sono previsti interventi. (Fonte: la Repubblica)
INVESTIMENTI:
1. La scuola italiana è sottofinanziata. La spesa pubblica per l’istruzione è pari al 4% del PIL, contro una media europea del 4,9%. (Fonte: OCSE)
2. La scuola italiana è inadeguata. Sei strutture su dieci sono prive di agibilità. Ogni tre giorni in una scuola italiana si verifica un crollo di calcinacci da soffitti e pareti di aule, laboratori e palestre. L’80% delle scuole è ubicato in edifici non adeguati. Il Ministro Valditara ha dichiarato l’edilizia scolastica “un’emergenza nazionale”. (Fonte: Avvenire)
3. La scuola italiana è sovraffollata. Più di 5000 aule, le cosiddette “classi pollaio”, ospitano oltre 27 alunni ciascuna su base giornaliera, per un totale di 165 mila studenti costretti a trascorrere l’anno in condizioni di sovraffollamento. (Fonte: MIUR)
RISULTATI:
1. La scuola italiana non aiuta a capire. Un quindicenne italiano su quattro fatica a comprendere testi di complessità elementare, e solo uno su venti riesce a distinguere i fatti dalle opinioni leggendo un testo su un argomento sconosciuto. (Fonte: OCSE)
2. La scuola italiana è insufficiente. La metà dei maturandi non raggiunge il livello minimo accettabile di competenze in matematica (oltre il 50%) o in italiano (sotto il 50%). (Fonte: Il Sole 24 Ore)
3. La scuola italiana è nozionistica. Gli studenti italiani hanno totalizzato 31 punti su 60 nella risoluzione di problemi in maniera innovativa con il pensiero laterale e divergente. (Fonte: OCSE)
4. La scuola italiana insegna l’individualismo, a scapito del lavoro di gruppo. Gli studenti italiani hanno totalizzato 478 punti contro una media OCSE di 500 punti nella “risoluzione collaborativa dei problemi”, ovvero la capacità di interagire con altri, condividendo sforzi e conoscenze per raggiungere la soluzione. L'Italia si classifica al 26° posto su 32 Paesi. (Fonte: OCSE)
5. La scuola italiana causa avversione al rischio. L’85% dei quindicenni italiani ha paura di prendere brutti voti, contro una media europea del 66%. (Fonte: OCSE)
FUTURO:
1. La scuola italiana è incostante. Mentre alle elementari gli studenti registrano risultati pari, se non superiori, a quelli dei coetanei europei, alle medie e alle superiori le metriche crollano.
2. La scuola italiana non orienta. Solo il 35,8% dei quindicenni italiani ha accesso a servizi di orientamento professionale nel contesto scolastico, contro una media dell’80-90% in Paesi come la Danimarca e Finlandia, per esempio. (Fonte: OCSE)
3. La scuola italiana non prepara al mondo del lavoro. L’Italia registra il periodo più lungo tra i Paesi del Nord Globale in quanto a transizione dalla scuola al lavoro, un attesa di 5,9 anni nel 50% dei casi. (Fonte: OCSE)
4. La scuola italiana produce analfabeti funzionali. L’Italia è in cima alle classifiche mondiali per analfabetismo funzionale. Il 27% delle persone tra i 16 e i 65 anni non è in grado di leggere un testo e rielaborarlo, capirlo a fondo e usare il proprio pensiero critico per distinguere ciò che è vero da ciò che è falso. (Fonte: OCSE)
5. La scuola italiana non combatte la disoccupazione. L’Italia è il primo Paese di giovani che non studiano né lavorano (NEET) con un tasso del 27,4% contro la media europea del 14%. (Fonte: ISTAT)
La scuola italiana va smantellata fino al suo nucleo e ricostruita da zero.
E credo che accadrà, che ti piaccia oppure no.
Non perché un bel giorno la politica si sveglierà capace e disposta a fare il proprio lavoro in modo adeguato. Ma perché l’intero sistema scolastico collasserà entro il 2050. La natalità in Italia parla chiaro: di questo passo, metà delle scuole in funzione oggi - circa 20.000 - chiuderà entro il 2030. E da lì si è in caduta libera. La disoccupazione e il precariato tra gli insegnanti sarà dilagante. I sistemi a cui ci siamo strenuamente aggrappati verranno abbandonati, e non per scelta, ma per obbligo. Non sarà piacevole. Ma è inevitabile. E questo darà inizio a un’era più prospera per la scuola e i suoi abitanti. E noi saremo lì a raccogliere i cocci. Saremo anche lì a crearli, appena prima.
Siamo in tanti ad aspettare quel giorno. Milioni di insegnanti, genitori, presidi e alunni che, come me, non criticano la scuola perché la odiano, ma perché la amano troppo per accettare il suo disfacimento standosene impalati a guardare.
Saranno proprio queste persone a ricostruirla. Saranno gli insegnanti che rifiutano i suoi limiti. Saranno gli insegnanti che non si danno per vinti. Saranno gli insegnati che ci credono, nonostante tutto. E sono tanti. Siamo tanti. Siamo molti di più noi che la critichiamo amandola di chi, magari difendendola a parole, poi se ne frega. Siamo la maggioranza silenziosa di chi non ne può più ma, nonostante tutto, continua a credere in un domani migliore.
Un domani possibile.
Sogno un domani non lontano in cui tutti noi, insegnanti e cittadini, ci riuniremo attorno al tavolo da disegno e congegneremo la Scuola dei Sogni: una Scuola più umana, felice e migliore.
Dunque, mi correggo: della scuola italiana salvo chi resiste.
P.s. Non critico MAI i singoli individui o le singole realtà. So bene che ce ne sono a migliaia, di insegnanti e Scuole che già incarnano la nostra rivoluzione nella loro esistenza quotidiana. Sono i nostri più grandi alleati sul territorio, infatti. La mia critica è rivolta solo ed esclusivamente al SISTEMA. Un sistema che, anziché valorizzare l’innovazione, la creatività e l’amore per la professione, nel migliore dei casi li ignora, e nel peggiore li penalizza, li sminuisce e li svilisce. Ma il suo tempo è scaduto.
Nicolò Govoni - Fondatore di "Still I rise"
7 notes
·
View notes
Text
Tratto dalla pagina FB di Patrizia Coffaro PERDERE LA STIMA: UN DOLORE DA ELABORARE
La perdita di stima nei confronti di una persona a cui teniamo è un'esperienza emotiva estremamente complessa e dolorosa. Spesso, la stima verso qualcuno è costruita su una base di fiducia, rispetto e ammirazione, elementi che richiedono tempo e interazioni significative per formarsi. Tuttavia, quando questa fiducia viene tradita o disillusa, la sensazione che ne deriva può essere devastante.
Quando ci accorgiamo che una persona non è all'altezza delle nostre aspettative o, peggio ancora, ci delude profondamente, possiamo provare una vasta gamma di emozioni: tristezza, rabbia, delusione, e persino un senso di tradimento. Questo processo può essere paragonato al lutto, dove ci troviamo a dover elaborare la "perdita" di quell'immagine idealizzata della persona, che non corrisponde più alla realtà.
Queste dinamiche emotive non restano confinate solo nella sfera psicologica, ma possono avere ripercussioni significative anche sulla salute fisica. Quando viviamo una delusione così intensa, il nostro corpo può reagire a questi sentimenti con un aumento dello stress, che può manifestarsi in una varietà di modi, tra cui insonnia, mal di testa, tensioni muscolari, peggioramento di malattie pre-esistenti e problemi digestivi.
Lo stress cronico, in particolare, è noto per essere un fattore di rischio per numerose condizioni di salute, come malattie cardiovascolari, depressione, ansia, e disturbi del sistema immunitario. La delusione e la perdita di stima possono inoltre portare a una riduzione dell'autostima, rendendoci più vulnerabili a ulteriori problematiche emotive e di salute.
È importante, quindi, prendersi del tempo per elaborare queste emozioni, confrontarsi con esse e, se necessario, cercare supporto attraverso amici, familiari o professionisti della salute mentale. Elaborare il dolore della delusione non solo ci permette di guarire emotivamente, ma può anche prevenire conseguenze negative sulla nostra salute fisica a lungo termine.
In sintesi, perdere la stima in una persona è un processo doloroso che, se non affrontato adeguatamente, può avere un impatto significativo non solo sulla nostra psiche, ma anche sul nostro benessere fisico. Prendersi cura di sé durante questo periodo è fondamentale per ritrovare equilibrio e serenità.
Non abbiate aspettative e non sarete mai delusi.
XO - Patrizia Coffaro
5 notes
·
View notes
Text
Ogni giorno, ciascuno di noi decide quanta parte del suo lavoro, della sua socialità, dei suoi sentimenti vuole condividere online, quanta parte di sé vuole mettere in mostra.
L’ascesa dell’autopromozione sui social media ha fatto sì che oggi, per le persone, costruire un personal brand sia una sorta di seconda natura. (...) Promuovere se stessi e il proprio lavoro è diventato tanto importante quanto saper fare il proprio lavoro. Avere un seguito è diventato il paradossale prerequisito per crearsi un seguito. (...)
Che cosa c’è di male? (...) Sheryl Sandberg, ex responsabile operativo di Meta e per lungo tempo braccio destro di Mark Zuckerberg,(...) ha spiegato: “Perrier è un brand. Crest è un brand. Le persone non sono così lineari. Quando ci impacchettiamo, diventiamo inefficaci e inautentici. Il mio consiglio è: non impacchettatevi”.
(L)a situazione (potrebbe sfuggire) di mano: (per) costruire il loro brand personale, le persone devono essere ‘always on’, aggiornando il profilo social più volte al giorno con dei contenuti attentamente curati e che vadano incontro ai gusti delle persone con cui vogliono socializzare o lavorare (...) . Ciò introduce una forma di costante automonitoraggio. Costringe a essere molto strumentali nei confronti della propria vita personale. (...) È assodato come la necessità di essere “always on” (...) sia direttamente collegata al drammatico aumento dei casi di burnout, (...) uno stress cronico non gestito, mostrandoci sempre performativi, sempre sul pezzo (...) mentre nella realtà siamo vittime di ansia, depressione (...).
via https://www.iltascabile.com/scienze/personal-branding/
Evidenziano un tema interessante e attualissimo, bravi, ma questi de IlTascabile lo banalizzano: questa sarebbe una mera degenerazione "neolibberista" (??!!??) dovuta al fatto che là fuori so' tutti freelance. La loro soluzione qual è? Postofisso shtatale pe'tutti ? Il reddito di cittadinanza?
In realtà confondono effetti con cause: "tutti freelance" è un effetto non la causa della cd. FLUIDITA' contemporanea, molto promossa dai benecomunisti (che pur relativisti non sono affatto ma gli fa gioco esserlo: puro inganno tipo taqiyyah islamica, per svellere i pochi punti fermi Occidentali rimasti). E confondono malesseri e scuse con sindromi vere: ma quale snowflake burnout, viviamo in un mondo dove la realtà non esiste più, soppiantata da milioni di Truman Show volontari.
Vale per i ggiovani irrequieti e poco stabili (come da sempre, anche quando FLUIDITA' era sinonimo di narcisismo da IMMATURITA'), vale con fatica anche per i menogiovani hipster che invecchiare non vorrebbero ... quindi non maturano.
Una volta eran casalinghe, oggi fanno le chef virtuali; un tempo promotrici Amway, oggi fanno le influencer di cremine.Ma quali freelance, si autopromuovono tutti, anche gli artigiani, anche chi ha contratto a tempo indeterminato, cfr. LinkedIn. Tutti follower: i veri leader non pubblicano mai granché di se stessi e della loro vita vera, hanno chi fa la NARRATIVA per loro, si fanno seguire non seguono.
3 notes
·
View notes
Text
io 🤝 digerire una pizza in 5 giorni perché ho il metabolismo lento a causa dello stress cronico
2 notes
·
View notes
Text
Quando il Tempo si Ferma: L’Arte di Rallentare in un Mondo che Corre
🖋️ di Maurizio Pezzati
Viviamo in un mondo che idolatra la velocità. Ogni secondo conta, ogni attimo deve essere produttivo, ogni pausa è vista come una perdita di tempo. In questo contesto, fermarsi diventa un atto rivoluzionario. Rallentare, oggi, non è solo una necessità: è un’arte da riscoprire.
Nel cuore della filosofia dello slow living si cela un richiamo potente: il bisogno umano di ritrovare sé stesso. Dalla Scandinavia al Giappone, da piccole comunità rurali italiane ai grandi movimenti di mindfulness, l’idea che vivere lentamente porti a una vita migliore prende sempre più piede. E non si tratta solo di rallentare i gesti, ma di ripensare la nostra relazione con il tempo.
L’origine culturale della corsa moderna
Con l’avvento dell’era industriale, l’essere umano ha iniziato a vivere secondo il ritmo delle macchine. Il tempo non è più ciclico ma lineare. L’orologio da strumento è diventato tiranno. Smartphone, notifiche, multitasking: ci illudiamo di essere efficienti, ma spesso perdiamo qualità, creatività e benessere.
Già nel Medioevo, il tempo era scandito dai ritmi naturali e spirituali: la luce del sole, le campane del monastero, le stagioni. Il concetto di tempo era profondamente legato alla comunità e alla fede. Oggi invece, il tempo è diventato una risorsa economica, da ottimizzare, monetizzare, comprimere.
La scienza conferma: rallentare fa bene
Studi neuroscientifici dimostrano che il cervello ha bisogno di pause per essere lucido e creativo. Il mind wandering (vagabondaggio mentale) favorisce intuizioni profonde. La lentezza non è improduttiva: è fertilità dell’anima.
Secondo una ricerca della Harvard Medical School, la meditazione consapevole e le pause regolari migliorano la memoria, riducono lo stress cronico e potenziano le capacità decisionali. In Italia, il CNR ha evidenziato come il rallentamento cognitivo consenta una maggiore consapevolezza emotiva e relazionale.
Confronti culturali: come rallentano gli altri
In Giappone, l’arte del Ma celebra il vuoto tra due momenti, come spazio sacro. In Svezia, il concetto di Fika (la pausa caffè condivisa) è considerato fondamentale per la produttività. In Italia, esiste una forma storica di lentezza: la dolce far niente, che non è pigrizia, ma piacere del presente.
Anche movimenti come il Downshifting o il Digital Detox testimoniano la voglia globale di liberarsi dalla tirannia dell’urgenza.
Pratiche per rallentare davvero
Scrittura lenta: tenere un diario a mano, con calma
Camminate senza meta: senza auricolari, osservando ciò che ci circonda
Attese consapevoli: fare la fila senza agitarsi
Tempo digitale ridotto: staccare da smartphone e social
Rituali quotidiani: apparecchiare con cura, sorseggiare lentamente
Caso reale: la storia di Elena
Elena, 42 anni, project manager in una grande azienda di Milano, ha deciso di lasciare la frenesia cittadina per trasferirsi in un piccolo borgo in Liguria. "All’inizio era difficile convivere col silenzio, ma poi ho capito che stavo ascoltando finalmente me stessa. Ho iniziato a scrivere, a camminare nei boschi, a cucinare senza fretta. Non sono mai stata così lucida e felice."
Lentezza e produttività: una falsa contraddizione
Molti temono che rallentare significhi perdere opportunità. Eppure, aziende come Google e Apple promuovono la "pausa creativa". Le migliori intuizioni non arrivano sotto pressione, ma quando la mente è libera. Persino Einstein amava oziare: diceva che era il modo migliore per partorire nuove idee.
Citazioni e riflessioni
Seneca: "Non è vero che abbiamo poco tempo: ne sprechiamo molto."
Tiziano Terzani: "La fretta uccide l’anima."
Carl Honoré (autore de "Elogio della lentezza"): "La lentezza è la chiave per vivere pienamente."
Una settimana per rallentare: la sfida
Spegni lo smartphone per un’ora al giorno
Mangia senza schermi
Cammina 30 minuti senza meta
Leggi 10 pagine di un libro cartaceo
Scrivi ogni sera 3 pensieri positivi
Prenditi 15 minuti di silenzio ogni mattina
Condividi una pausa con qualcuno, senza parlare di lavoro
La filosofia slow nei contesti reali
Alcune città hanno fatto della lentezza un modello urbanistico: dai borghi certificati “CittàSlow” alle zone a traffico ridotto pensate per favorire relazioni umane più vere. Anche nel lavoro, cresce il fenomeno del deep work, ovvero il lavoro profondo senza interruzioni, che migliora risultati e benessere.
Non è fuga, ma presenza
Spesso chi rallenta viene giudicato con sospetto. Ma scegliere un ritmo più umano non significa essere improduttivi o distaccarsi dalla realtà. Al contrario, è proprio attraverso il rallentare che possiamo essere più presenti, più lucidi e più empatici.
Non si tratta di fuggire dal mondo, ma di abitare meglio il tempo che abbiamo. L’arte di rallentare è un gesto silenzioso ma potente, che ci restituisce equilibrio, lucidità e autenticità. Un invito, oggi più che mai, a ritrovare il piacere dell’attesa e la forza del presente.
0 notes
Text
0 notes
Video
youtube
Addio Insonnia! Il Segreto dell’Ipnosi Che Ha Cambiato la Vita di Migliaia di Persone
No Insonnia mp3 DCS di autoipnosi DCS Vera e Professionale
Vip e Insonnia: I 3 Famosi che Hanno Risolto Tutto con l’Ipnosi (E Come Puoi Farlo Anche Tu!
SCOPRI DI PIU’:
NO INSONNIA – Metodo DCS
Insonnia Addio! Scopri Come l’Ipnosi Sta Rivoluzionando il Sonno (Con Prove Scientifiche!)
L’insonnia è un disturbo del sonno che colpisce persone di tutte le età, dai bambini agli anziani, influenzando negativamente la qualità della vita. Tra le varie metodologie terapeutiche, l’ipnosi professionale ha guadagnato attenzione come possibile trattamento. Di seguito, esaminiamo dieci ricerche scientifiche internazionali sull’uso dell’ipnosi nel trattamento dell’insonnia in diverse fasce d’età e presentiamo testimonianze di personaggi famosi che hanno superato l’insonnia grazie all’ipnosi professionale.
1. Efficacia dell’ipnosi nell’insonnia degli adulti
Uno studio condotto presso l’Università di Zurigo ha evidenziato che sessioni di ipnosi mirate possono migliorare significativamente la qualità del sonno negli adulti affetti da insonnia cronica. I partecipanti hanno riportato una riduzione dei tempi di addormentamento e un aumento della durata del sonno profondo.
2. Ipnosi e insonnia nei bambini
Ricercatori dell’Università di Stanford hanno esaminato l’uso dell’ipnosi nei bambini con disturbi del sonno. I risultati hanno mostrato che tecniche ipnotiche adattate all’età possono aiutare i bambini a rilassarsi e a migliorare i pattern del sonno, riducendo risvegli notturni e difficoltà di addormentamento.
3. Ipnosi per l’insonnia negli anziani
Uno studio pubblicato sul “Journal of Clinical Sleep Medicine” ha analizzato l’efficacia dell’ipnosi negli anziani con insonnia. I risultati hanno indicato miglioramenti nella qualità del sonno e una diminuzione dell’uso di farmaci ipnotici tra i partecipanti sottoposti a sessioni di ipnosi.
4. Ipnosi e insonnia legata allo stress
Una ricerca dell’Università di Manchester ha evidenziato che l’ipnosi può essere particolarmente efficace nel trattare l’insonnia associata a elevati livelli di stress, aiutando i pazienti a gestire meglio l’ansia e a migliorare la qualità del sonno.
5. Ipnosi e insonnia nelle donne in menopausa
Uno studio condotto presso l’Università di Toronto ha esaminato l’uso dell’ipnosi per trattare l’insonnia nelle donne in menopausa. Le partecipanti hanno riportato una riduzione significativa dei sintomi dell’insonnia e un miglioramento generale del benessere.
6. Ipnosi e insonnia nei pazienti oncologici
Ricercatori dell’Università di Sydney hanno studiato l’efficacia dell’ipnosi nel migliorare il sonno in pazienti oncologici. I risultati hanno mostrato che l’ipnosi può contribuire a ridurre l’insonnia e migliorare la qualità della vita in questi pazienti.
7. Ipnosi e insonnia nei pazienti con dolore cronico
Uno studio dell’Università del Michigan ha evidenziato che l’ipnosi può essere un trattamento efficace per l’insonnia in pazienti affetti da dolore cronico, aiutando a ridurre la percezione del dolore e migliorare la qualità del sonno.
8. Ipnosi e insonnia negli adolescenti
Una ricerca dell’Università della California ha esaminato l’uso dell’ipnosi negli adolescenti con insonnia. I risultati hanno indicato che l’ipnosi può aiutare a migliorare i pattern del sonno e ridurre i sintomi dell’insonnia in questa fascia d’età.
9. Ipnosi e insonnia post-traumatica
Uno studio condotto presso l’Università di Oslo ha analizzato l’efficacia dell’ipnosi nel trattamento dell’insonnia in pazienti con disturbo da stress post-traumatico. I partecipanti hanno riportato miglioramenti significativi nella qualità del sonno e una riduzione dei sintomi post-traumatici.
10. Ipnosi e insonnia nei pazienti con disturbi d’ansia
Ricercatori dell’Università di Boston hanno studiato l’uso dell’ipnosi per trattare l’insonnia in pazienti con disturbi d’ansia. I risultati hanno mostrato che l’ipnosi può aiutare a ridurre l’ansia e migliorare la qualità del sonno in questi individui.
Testimonianze di personaggi famosi
Diversi personaggi noti hanno condiviso le loro esperienze positive con l’ipnosi per superare l’insonnia:
Albert Einstein: Il celebre scienziato praticava l’autoipnosi per stimolare la propria creatività e migliorare la qualità del sonno.
Winona Ryder: L’attrice si è rivolta a un ipnoterapista con l’obiettivo di smettere di fumare e migliorare il suo sonno.
Tony Curtis: L’attore ha utilizzato l’ipnosi per affrontare problemi di insonnia e migliorare il suo benessere generale.
In conclusione, l’ipnosi professionale emerge come una metodologia promettente nel trattamento dell’insonnia attraverso diverse fasce d’età.
NO INSONNIA – Metodo DCS
COME SCONFIGGERE L’INSONNIA SENZA FARSI DI NULLA ?
Oggi puoi, se sai come fare, con il potere della tua mente e l’ipnosi DCS vera e professionale anche
Con un solo audio mp3 DCS dal titolo
NO INSONNIA
Benvenuto
http://www.IpnologiAssociati.com
di autoipnosi DCS Vera e Professionale, tu guiderai la tua mente a trovare la soluzione al tuo problema dell’insonnia!
Avrai, se segui le istruzioni alla lettera, molto facili, alla prova di un nonno, alla prova di un idiota, alla prova di un pigro, e senza perdere tempo, la soluzione al non dormire o dormire a tratti e male
Agisci ora prima che sia troppo tardi:
NO INSONNIA
Benvenuto
http://www.IpnologiAssociati.com
Centinaia di persone hanno smesso di soffrire insonnia cronica, grazie all’ipnosi DCS Vera e Professionale!
Non credere al dr Saracino ma alla potenza della tua mente che puo’ fare il miracolo della tua stessa mente, guidata dal giusto metodo di ipnosi DCS
rinunciare ad una colazione al giorno per 30 giorni, non e’ nulla rispetto a cio’c he hai fatto in vita tua per cui
NO INSONNIA
Benvenuto
http://www.IpnologiAssociati.com
Con No Insonnia, finalmente, troverai il rimedio al tuo problema e solo con parole ad hoc, ad arte ed esclamerai wow!
Ora puoi scegliere:
o agire subito e cambiare tua vita e dormire
o continuare a non dormire e camminare con le gomme sgonfie e senza benzina, senza energia, senza entusiasmo, in tutto cio’ che fai e farai!
Solo a te la scelta
NO INSONNIA
Benvenuto
http://www.IpnologiAssociati.com
#insonnia#insonne#dormire#sonno#letto#insonniamaledetta #insonnia #insonnia???? #insonniatime #insonniamaledetta
0 notes
Text
Edoardo Zollo, Psicologo Italiano a Londra, Psicoterapeuta Italiano a Londra
Vivere all'estero può essere un'esperienza entusiasmante ma anche complessa, soprattutto quando si tratta di affrontare difficoltà psicologiche e stress emotivi. Per gli italiani che vivono a Londra, trovare un professionista con cui comunicare nella propria lingua madre è un vantaggio inestimabile. Edoardo Zollo, Psicologo Italiano a Londra, è una figura di riferimento per coloro che cercano supporto psicologico e psicoterapeutico nella capitale britannica.
Chi è Edoardo Zollo?
Edoardo Zollo è un rinomato psicologo e psicoterapeuta italiano che esercita a Londra. Grazie alla sua formazione accademica e alla sua esperienza professionale, offre un servizio di consulenza psicologica rivolto a italiani che vivono nel Regno Unito. Specializzato in diverse aree della psicologia clinica e della psicoterapia, aiuta i suoi pazienti a gestire ansia, depressione, stress, problemi relazionali e molte altre difficoltà emotive.
L'importanza di uno Psicologo Italiano a Londra
Per molti italiani che si trasferiscono a Londra, il cambio di ambiente, la lontananza dalla famiglia e le barriere linguistiche possono generare stress e insicurezza. Affidarsi a uno psicologo italiano a londra come Edoardo Zollo significa poter esprimere liberamente le proprie emozioni senza il timore di incomprensioni linguistiche. Questo aiuta a costruire un rapporto terapeutico solido e a facilitare il processo di guarigione.
Servizi Offerti da Edoardo Zollo Psicologo Italiano a Londra
Edoardo Zollo offre una vasta gamma di servizi psicologici e psicoterapeutici per adulti, coppie e famiglie. Tra i servizi principali troviamo:
1. Psicoterapia individuale
La psicoterapia individuale è utile per chiunque stia attraversando un periodo di difficoltà o soffra di disturbi psicologici come ansia, depressione, attacchi di panico o stress cronico. Edoardo Zollo aiuta i suoi pazienti a comprendere e gestire le proprie emozioni, migliorando la qualità della loro vita.
2. Terapia di coppia
Le relazioni possono attraversare momenti difficili, specialmente in un contesto di vita frenetico come quello londinese. La terapia di coppia è un valido strumento per migliorare la comunicazione, risolvere conflitti e ritrovare un equilibrio nella relazione.
3. Supporto per il benessere psicologico degli italiani a Londra
Gli expat italiani spesso affrontano problemi legati all'integrazione, alla nostalgia e allo stress lavorativo. Edoardo Zollo aiuta i suoi pazienti a trovare strategie efficaci per affrontare queste sfide e vivere un'esperienza all'estero più serena e appagante.
4. Gestione dell'ansia e dello stress
Londra è una città dinamica e competitiva, e molte persone si trovano a gestire livelli elevati di ansia e stress. Attraverso tecniche di rilassamento, mindfulness e terapia cognitivo-comportamentale, Edoardo Zollo aiuta i suoi pazienti a sviluppare strategie per migliorare il loro benessere emotivo.
Perché Scegliere Edoardo Zollo come Psicologo Italiano a Londra?
Ci sono diversi motivi psicoterapeuta italiano a londra scelgono Edoardo Zollo per il loro percorso di supporto psicologico:
Esperienza e professionalità: Edoardo Zollo ha una solida formazione in psicologia clinica e anni di esperienza nel settore.
Approccio personalizzato: Ogni paziente è unico, e il percorso terapeutico viene adattato alle specifiche esigenze di ognuno.
Comprensione culturale: Essendo italiano, comprende le sfide che gli expat possono affrontare e offre un supporto mirato.
Ambiente accogliente e riservato: Gli incontri si svolgono in un contesto sicuro e confidenziale, dove il paziente può sentirsi a proprio agio.
Come Contattare Edoardo Zollo
Per chiunque sia alla ricerca di un supporto psicologico a Londra, contattare Edoardo Zollo è semplice. È possibile prenotare una consulenza tramite il suo sito web ufficiale, inviare un'email o contattarlo telefonicamente. Offrendo anche sessioni online, il suo servizio è accessibile a chiunque, anche a coloro che hanno difficoltà a spostarsi.
Conclusione
Affrontare le sfide della vita all'estero può essere difficile, ma con il supporto di un professionista qualificato come Edoardo Zollo, Psicologo Italiano a Londra, è possibile trovare soluzioni efficaci per migliorare il proprio benessere emotivo. Se sei un italiano a Londra in cerca di supporto psicologico, non esitare a contattarlo e intraprendere un percorso di crescita personale e miglioramento della qualità della vita.
0 notes
Link
0 notes
Text
Lo studio condotto da Marcus Raichle, pubblicato su PNAS, parla di stress cronico, dovuto a un basso reddito e a un ambiente socio-culturale emarginato, che le madri trasmettono ai figli che portano in grembo. Monitorando l’attività cerebrale nel sonno di 261 neonati sani, tramite risonanza magnetica funzionale, è risultata un’alterazione funzionale dell’amigdala, pur non risultando quest’ultima anatomicamente nella norma. Ne consegue una proiezione di potenziali problemi nell’adattamento comportamentale: a scuola, nei rapporti e sul lavoro.
Dall'articolo "Lo stress? Si eredita. Ecco cosa hanno scoperto all’Università di Washington" di Daniela Cursi Masella
0 notes
Text
youtube
Ear to ear wet mouth sounds & hand movements.
Un'Oasi di Relax: L'ASMR dei Suoni Umidi della Bocca.
Immergiti in un mondo di sensazioni!
Dunque, cerchi un modo per rilassarti profondamente e allontanare lo stress?
Cosa significa ASMR?
Nello specifico, ASMR è l'acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response, ovvero Risposta Sensoriale Meridiana Autonoma. Si tratta di una sensazione di formicolio e rilassamento che alcune persone provano in risposta a specifici stimoli audio e visivi.
Perché i suoni umidi della bocca sono così rilassanti?
Infatti, i suoni umidi della bocca, come leccate, masticazioni e sussurri, sono tra i trigger ASMR più potenti. Questi suoni evocano sensazioni di calma e benessere, stimolando il sistema nervoso parasimpatico, responsabile del rilassamento.
I benefici dell'ASMR:
Riduzione dello stress: Analogamente, l'ASMR aiuta a ridurre l'ansia e lo stress, favorendo un profondo rilassamento.
Miglioramento del sonno: Dunque, ascoltare video ASMR prima di andare a dormire può favorire un sonno più profondo e ristoratore.
Aumento della concentrazione: Specificatamente, l'ASMR può aiutare a migliorare la concentrazione e la creatività.
Riduzione dei dolori: In tal senso, alcuni studi suggeriscono che l'ASMR possa aiutare ad alleviare il dolore cronico.
Come funziona l'ASMR dei suoni umidi della bocca?
Non a caso, gli ASMRtist, ovvero gli artisti che creano contenuti ASMR, utilizzano microfoni ad alta sensibilità per catturare i suoni in modo dettagliato e immersivo. Questi suoni, combinati con immagini visive rilassanti, creano un'esperienza sensoriale unica che stimola il cervello a produrre sensazioni piacevoli.
Dove trovare video ASMR con suoni umidi della bocca?
Specificatamente, puoi trovare una vasta gamma di video ASMR su piattaforme come YouTube e TikTok. Cerca canali dedicati all'ASMR e utilizza parole chiave come "mouth sounds ASMR", "wet sounds ASMR" o "ear to ear ASMR" per trovare i contenuti più adatti alle tue preferenze.
Avvertenze:
In questo caso, non tutti provano l'ASMR: L'ASMR è un'esperienza soggettiva e non tutti riescono a provare le stesse sensazioni.
Attenzione alla dipendenza: È importante utilizzare l'ASMR in modo consapevole e evitare di diventarne dipendenti.
Infine, l'ASMR dei suoni umidi della bocca è un modo semplice e efficace per rilassarsi e ridurre lo stress. Se sei alla ricerca di un'esperienza sensoriale unica e coinvolgente, ti consigliamo di provare l'ASMR.
#youtube#asmr male#asmr sounds#asmr video#asmrcommunity#asmr sleep#asmr relax#visual asmr#asmr tapping#asmr tingles#asmr scratching#asmr ambience#asmr rp#asmr#redacted asmr#asmr roleplay#asmrtist
1 note
·
View note
Text
Stress Management? Dieci consigli per trasformare la pressione in energia positiva
(Adnkronos) - Nell’attuale mondo del lavoro, caratterizzato da una connettività costante e intensiva, la gestione dello stress non è più solo una raccomandazione, ma una skill sempre più necessaria e richiesta. Secondo Gallup, il 46% degli italiani soffre di stress (a fronte del 44% del campione internazionale) e circa un terzo percepisce tale fenomeno come una condizione cronica. Tuttavia, lo stress è una tensione fisica e mentale che non deve essere interpretata necessariamente come negativa ma, anzi, può fungere da catalizzatore, dà energia e motiva per affrontare le sfide, migliorare le prestazioni e aumentare la nostra mental agility. Questa dimensione positiva prende il nome di 'eustress'. Stress Management, alcuni consigli Ciò che, invece, solitamente ha connotazione negativa nello stress - dalla frustrazione al nervosismo - è chiamato 'distress' e a lungo termine può danneggiare l’individuo. Infatti, se tale fattore dovesse diventare cronico, la resistenza ad altri influssi negativi diminuirebbe e il sistema immunitario potrebbe risentirne. “Le persone - commenta Paola Lazzarini, Senior Consultant e Head of Csr di Cegos Italia - hanno bisogno di stress, ma nella giusta misura. Nell'attuale contesto professionale, l'eustress è un elemento cruciale anche per progredire in modo efficace, preservando il benessere mentale e fisico. Per contrastare un contesto operativo e organizzativo di grande complessità e volatilità occorre un approccio Rcat (di resilienza, consapevolezza, adattamento, trasparenza), al fine di ridurre la pressione e sfruttarla come un'opportunità per crescere e migliorare". "In uno scenario con queste caratteristiche, la formazione - spiega - svolge un ruolo essenziale e può aiutare singoli e organizzazioni a creare un ambiente più sereno e produttivo, dove accogliere sfide e sviluppare progetti per irrobustire le proprie competenze e raggiungere nuovi traguardi. Integrare queste pratiche nelle azioni quotidiane, inoltre, è fondamentale per mantenere un confine ben delineato tra vita professionale e vita privata, garantendo un equilibrio sano e sostenibile e un miglior work-life balance. Tema, quest’ultimo, che rappresenta una delle sfide più critiche affrontate dalle organizzazioni e che è emerso anche in una recente survey condotta da Cegos, focalizzata sul Talent Management”. Cegos ha individuato, quindi, 10 Best Practice per trasformare lo stress da leva negativa a punto di forza: Rilassarsi per contrastare la pressione Attraverso diverse tecniche benefiche sia fisiche che mentali, come il rilassamento muscolare progressivo di Edmund Jacobson, si può trasformare lo stress e migliorare la gestione delle pressioni quotidiane. Questa metodologia guida verso il controllo della tensione, tramite contrazioni volontarie di gruppi muscolari per 5-10 secondi, seguite da un completo rilassamento di 30-45 secondi. Una pratica regolare affina la capacità del corpo di passare rapidamente alla calma, promuovendo un benessere immediato e duraturo. Riconoscere i fattori di tensione da digitalizzazione Nonostante innumerevoli vantaggi, la costante reperibilità e il sovraccarico di informazioni possono causare stress. Identificare le fonti di tensione e parlarne con i manager, cercando un maggior equilibrio e supporto fra colleghi, può migliorare il benessere generale e la produttività. Adattarsi alla digitalizzazione con la resilienza Si può allenare la propria resistenza psicologica alle difficoltà per trarne energia positiva. Tecniche specifiche aiutano anche a capitalizzare il passato, guardare al futuro con ottimismo e gestire la vita in modo più positivo. Tra i primi obiettivi da porsi, vi è quello di lasciare la 'lista delle cose da fare' in ufficio e rilassarsi, tracciando una linea di demarcazione chiara tra vita professionale e privata. Conciliare famiglia e carriera Stare insieme alla famiglia è considerato un efficace antistress e mantenere le connessioni sociali, insieme all'attività fisica, è uno dei modi migliori per rilassarsi. Accortezze come introdurre pause dal cellulare o informare il team sulle fasce orarie in cui si può essere reperibili, consentono di pianificare meglio le proprie attività e vivere pienamente il tempo che si dedica agli affetti. Saper impiegare nella maniera corretta lo smart working Sempre più aziende stanno adottando modalità di lavoro ibride, smart working e flessibilità oraria. Questa scelta ha ridotto il tempo necessario per recarsi in ufficio e ha permesso ai lavoratori di gestire meglio il proprio work-life balance. Tuttavia, questa possibilità richiede una certa disciplina per mantenere un confine ben delineato tra lavoro e privato. Ricordarsi di riposare e annoiarsi Non occorre essere sempre perfetti e impegnati. Attività ludiche e sportive possono aiutare a calmare i nervi e i pensieri negativi. È importante, però, avere anche periodi di riposo e divertirsi, poiché la noia e l’inazione stimolano l'inventiva e la creatività, fondamentali per risolvere problemi quotidiani più o meno complessi. Saper gestire il tempo L’organizzazione del time management aiuta a pianificare al meglio appuntamenti privati e professionali, riducendo la pressione. Porsi domande chiave su priorità, urgenze, necessità di passaggi intermedi, suddivisione di compiti e quando dire 'no' contribuisce a evitare sprechi di tempo e a godersi quello libero. Puntare su chiarezza e dialogo per la propria motivazione Quando si è stanchi di non essere adeguatamente riconosciuti e ricompensati è importante richiedere un confronto chiarificatore con i superiori. Mantenendo un tono educato, descrivendo al meglio la propria situazione ed esprimendo, se necessario, il desiderio di un feedback più regolare. Fare attenzione al bore-out Attività al di sotto del proprio potenziale, che diventano routine, possono essere altrettanto pericolose quanto lo stress costante. Questo fenomeno, noto come bore-out, può causare insoddisfazione, svogliatezza e, nei casi peggiori, depressione. Tuttavia, con coraggio e iniziativa, è possibile cambiare la situazione. Offrirsi volontari per nuovi incarichi e presentare idee innovative sorprendendo colleghi e superiori può portare a mansioni più stimolanti. Collaborare e comunicare per crescere Infine, è importante condividere esperienze con persone che la pensano allo stesso modo (o che sono disposte a capitalizzare eventuali divergenze di pensiero) per identificare i momenti di stress e trovare soluzioni costruttive, evitando lamentele e avendo sempre l’obiettivo finale di migliorare il proprio benessere e contribuire a un ambiente di lavoro più positivo e produttivo per tutti. ---lavoro/[email protected] (Web Info) Foto di zhugher da Pixabay Read the full article
0 notes
Text
Come cazzo faccio ad ingrassare se soffro di stress cronico?
2 notes
·
View notes
Text
Il bruxismo è una condizione medica in cui una persona digrigna, digrigna o stringe i denti inconsciamente. Questo comportamento può verificarsi mentre l'individuo è sveglio (bruxismo della veglia) o durante il sonno (bruxismo del sonno) ed è spesso correlato a stress, ansia o disturbi del sonno. Le persone affette da bruxismo potrebbero non essere consapevoli della loro abitudine di digrignare i denti fino a quando non si sviluppano complicazioni, rendendola una condizione spesso trascurata. Gli effetti a lungo termine del bruxismo possono portare a diversi problemi dentali e di salute, tra cui l’usura dello smalto dei denti, una maggiore sensibilità dei denti, dolore alla mandibola e mal di testa. Nei casi più gravi, può portare a disturbi della mascella, denti danneggiati e altri problemi di salute orale. Riconoscere i segni del bruxismo è fondamentale per cercare un trattamento tempestivo per prevenire ulteriori complicazioni. 10 Principali Sintomi Del Bruxismo Il bruxismo sintomi, comunemente noto come digrignamento dei denti, è una patologia spesso inosservata da chi ne soffre. I sintomi principali includono: Digrignamento o serraggio dei denti: potrebbe essere abbastanza forte da svegliare un partner addormentato. Alcuni individui possono digrignare inconsciamente i denti durante il giorno o serrare la mascella. Usura e danni ai denti: nel corso del tempo, il bruxismo può portare all’appiattimento, alla frattura o alla scheggiatura dei denti. I dentisti spesso notano segni di usura sui denti durante i controlli di routine. Maggiore sensibilità dei denti: man mano che lo smalto si consuma, i denti possono diventare sempre più sensibili a cibi e bevande caldi, freddi o dolci. Dolore e rigidità della mascella: il digrignamento frequente può portare a disturbi dell'ATM, causando dolore, disagio o rigidità alla mascella. Mal di testa e mal d'orecchi: il bruxismo spesso causa mal di testa o mal d'orecchi sordi e costanti, tipicamente originati dalle tempie. Interruzione del sonno: l’atto di digrignare o stringere può interrompere i ritmi del sonno, portando all’insonnia o al sonno non ristoratore. Dolore facciale: il bruxismo cronico può provocare dolori ai muscoli facciali e dolore che si irradia verso il collo. Tessuto della guancia masticato: alcune persone affette da bruxismo possono ritrovarsi a mordersi involontariamente l'interno della guancia. Erosione dello smalto dei denti: nel tempo, il costante digrignamento consuma lo strato esterno protettivo dei denti. Cambiamenti nel morso: nei casi più gravi, il bruxismo può alterare il modo in cui i denti si allineano, influenzando il morso. Se si verifica uno di questi bruxismo sintomi, soprattutto in combinazione, è consigliabile consultare un dentista per una diagnosi accurata e un trattamento appropriato. Effetti a Lungo Termine Del Bruxismo Il bruxismo, o digrignamento cronico dei denti, può avere effetti significativi a lungo termine se non affrontato in modo appropriato. Nel corso del tempo, il continuo digrignamento e serraggio dei denti può portare al consumo dello smalto dei denti, lo strato protettivo esterno dei denti. Questa erosione espone la dentina sottostante più morbida, rendendo i denti più suscettibili alla carie e alla sensibilità. Man mano che la condizione progredisce, le persone possono avvertire una maggiore sensibilità dei denti e persino dolore quando consumano sostanze calde, fredde o dolci. La pressione e il movimento costanti possono anche contribuire allo sviluppo del disturbo dell'articolazione temporomandibolare (ATM), una condizione che colpisce l'articolazione della mascella e i muscoli circostanti, causando dolore, difficoltà nel muovere la mascella e talvolta una sensazione di clic o di bloccaggio. I disturbi dell’ATM possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita di un individuo, causando disagio durante le attività quotidiane come mangiare e parlare. Oltre ai problemi dentali, il sintomi del bruxismo può avere implicazioni più ampie per la salute generale.
Lo sforzo derivante dal serraggio e dal digrignamento può portare a mal di testa cronici, mal d'orecchi e dolore facciale. La tensione nella mascella e nei muscoli facciali può estendersi al collo e alle spalle, contribuendo allo stress e al disagio generale del corpo. Inoltre, l’interruzione del sonno è una conseguenza comune del bruxismo. L'atto di digrignare i denti può essere rumoroso e distruttivo, non solo per l'individuo ma anche per il partner che dorme. Ciò può portare a disturbi del sonno e, nel tempo, provocare privazione del sonno, influenzando le funzioni cognitive, l’umore e la salute generale. Dal punto di vista psicologico, lo stress e il dolore associati al bruxismo possono contribuire all’ansia e al peggioramento della qualità della vita. Il disagio cronico e la potenziale consapevolezza di sé riguardo ai denti danneggiati possono avere un impatto sulle interazioni sociali e sul benessere personale. Nel complesso, gli effetti a lungo termine del bruxismo sottolineano l’importanza della diagnosi e dell’intervento precoce. Senza una corretta gestione, può portare a danni dentali significativi, disturbi alla mandibola, dolore persistente e un declino generale della salute fisica e mentale. Consulta Oggi Stesso il Tuo Dentista Sul Bruxismo Se avverti sintomi di bruxismo, come digrignamento dei denti o fastidio alla mascella, è importante consultare un dentista per una valutazione completa. Il bruxismo può portare a vari problemi dentali, tra cui l’usura dei denti, una maggiore sensibilità e persino danni ai denti e alla mascella. Un dentista può valutare la tua condizione e consigliarti il trattamento più efficace su misura per le tue esigenze. I trattamenti possono includere l'uso di paradenti su misura per proteggere i denti durante il sonno o correzioni dentali se si sono verificati danni significativi. Inoltre, il tuo dentista può fornirti indicazioni sulla gestione dello stress, che spesso è un fattore che contribuisce al digrignamento dei denti. Ricorda, l’intervento precoce è fondamentale per prevenire danni a lungo termine e alleviare il disagio. Non esitare a fissare un appuntamento con il tuo dentista per esplorare le migliori opzioni di trattamento per la tua situazione e garantire la salute e la longevità dei tuoi denti e della mascella. Cura Completa Del Bruxismo Presso la Lema Clinica Dentistica Turchia Presso la Clinica Lema offriamo trattamenti specializzati per il bruxismo, una condizione caratterizzata dal digrignamento dei denti e dal serraggio delle mascelle. Il nostro approccio è personalizzato per affrontare sia i sintomi che le cause alla base del bruxismo. Il trattamento del bruxismo inizia con un esame approfondito per valutare l’entità della condizione. Sulla base di ciò, potremmo consigliarti un paradenti su misura, progettato per proteggere i denti dal digrignamento durante il sonno. Ciò non solo impedisce un’ulteriore usura dentale, ma aiuta anche a ridurre lo sforzo della mascella e il mal di testa. Nei casi in cui si sono verificati danni dentali, inclusa la necessità di impianti dentali, il team di professionisti della Lema Clinica Dentistica Turchia fornisce trattamenti restaurativi come corone, faccette o impianti per riparare e proteggere i denti. Inoltre, ci concentriamo sulle cause profonde del digrignamento dei denti, offrendo tecniche di gestione dello stress e consigli sullo stile di vita per aiutare a mitigare i fattori che contribuiscono al digrignamento dei denti. Per i pazienti con bruxismo grave, possiamo suggerire terapie aggiuntive come miorilassanti, terapia fisica o procedure dentistiche specifiche per allineare il morso e alleviare la pressione sulla mascella. Alla Clinica Lema crediamo in un approccio globale al trattamento del bruxismo, che combina le cure dentistiche con strategie di benessere globale. Il nostro obiettivo non è solo trattare i sintomi ma anche fornire soluzioni a lungo termine per la salute e il comfort dentale dei nostri pazienti.
0 notes