#Il tempo degli angeli
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Maria Valtorta – Quaderni 1945-50 - 20 gennaio 1946: Anima mia, comprendi come nacque il Male? Dalla volontà libera, e rispettata tale da Dio, di uno che non era “tutto amore”.
Mentre lavoro d’ago, contemplo mentalmente la figura morale di Gesù Cristo. Penso che se potessi avere un quadro dipinto di Lui, secondo le mie indicazioni e perciò il più vicino possibile a quale era il suo Ss. Volto d’Uomo, vorrei fargli scrivere sotto una frase che fosse “tutto” ciò che era Gesù di Nazaret. Penso a “Venite a Me”, a “Io sono la Via – Verità – Vita”, a “Sono Io, non temete”. Ma sento che non è ancora ciò che l’anima mia vuole per indicare “il Cristo”.
S. Azaria mi parla:
«Gesù è il Compendio dell’amore dei Tre. Gesù è il Compendio di ciò che è la Ss. Trinità e Unità di Dio. È la Perfezione dei Tre compendiata in Uno solo. È l’infinita, multiforme Perfezione compendiata in Gesù. Un abisso di Perfezione davanti al quale si prostrano adorando le milizie celesti e le beate moltitudini del Paradiso. Un abisso di Amore che poté essere, e può essere, compreso e accettato solo da coloro che posseggono amore.
Onde qui si spiega come poté divenire Spirito del Male l’arcangelo che era spirito benigno e santo. Ma non santo al punto da esser tutto amore. È la misura dell’amore, che uno ha in sé, che dà la misura della sua perfezione e della sua refrattarietà ad ogni corruzione. Quando l’amore è completo, nulla più può entrare a corrompere. La molecola che non ama è breccia facile per l’infiltrarsi dei primi elementi che non sono amore. Ed essi sforzano, allargano e allagano e sommergono gli elementi buoni, fino ad ucciderli. Lucifero aveva una incompleta misura d’amore. Il compiacimento di sé occupava uno spazio in lui, uno spazio in cui non poteva essere amore. E fu la breccia per la quale entrò, rovinosa, la sua depravazione. Non poté, per essa, comprendere ed accettare il Cristo-Amore, Compendio dell’infinito, unico, trino Amore. E che al giorno attuale più sia vasta l’eresia che nega l’Umanità Divina della Seconda Persona e fa di Lui un semplice uomo buono e saggio, si spiega facilmente con questa chiave: la mancanza di amore nel cuore umano, l’incapacità di amore, la povertà del possesso d’amore.
Osserva, anima mia, che, sia nel tempo di Cristo come poi nella sua èra, due furono sempre i punti in cui più si impuntò l’intelletto protervo dell’uomo che non può credere se non è umile e se non è amoroso: che il Cristo fosse Dio e Uomo e facente azioni unicamente spirituali e per le quali fu odiato anche dai suoi più intimi e perciò tradito, e che abbia creato il Sacramento dell’Amore. Allora, ora, sempre, i “senza amore” ereticamente dissero e diranno che Dio non può essere in Gesù e che Gesù non può essere nella Ss. adorabile Eucarestia.
Perciò, anima mia, se avessi a fare scrivere una parola sotto l’effigie dell’Uomo-Dio, dovresti fare scrivere: “Io sono il Compendio dell’Amore”.»
E S. Azaria tace, adorando.
Che pace! Che pace in me, che luce, che sensazione di benessere mentale, di un pensiero che si acquieta per una risposta che lo persuade totalmente, si fanno durante e dopo la lezione angelica! Col mio tesoro chiudo il quaderno e torno al lavoro manuale mentre la mente contempla, appagata, la lezione avuta.
Rileggo più tardi, medito e mi impunto sulla frase: “Lucifero non santo al punto da essere tutto amore”. Nel concetto sublime che ho io degli angeli non riesco a capire come uno spirito quale è lo spirito che è angelo abbia potuto avere manchevolezze. È sempre stato un invincibile stupore il mio davanti al peccato degli angeli! E mai nessuno mi ha dato una spiegazione che mi persuadesse del come degli esseri spirituali, creati dal Volere perfetto di Dio, in un creato dal quale mancava l’elemento “Male” che ancora non si era formato, contemplanti l’eterna Perfezione, e quella sola, abbiano potuto peccare. Ora la frase: “…non santo da essere tutto amore” mi arresta, suscitando di nuovo il mio: “Come poté essere ciò?”.
S. Azaria mi dice:
«Gli angeli sono superiori agli uomini. Dico “uomini” per dire gli esseri così chiamati, composti di materia e di spirito. Allora siamo superiori noi, tutto spirito. Ma ricorda che quando nell’uomo vive la Grazia e circola il Sangue del Mistico Corpo il cui capo è Cristo, mentre i sette Sacramenti lo corroborano dalla nascita alla morte, per ogni stato e per ogni fase della vita, allora in voi, “templi vivi del Signore”, noi vediamo il Signore e adoriamo Egli in voi, e allora voi siete superiori a noi, “altri Cristi” siete, e avete ciò che è detto “Pane degli angeli” ma solo degli uomini è Pane. Mistica, insaziata fame d’Eucarestia che è in noi e che ci fa stringere a voi, quando di Essa vi nutrite, per sentire la fragranza divina di questo Cibo perfetto!
Ma, per tornare al punto iniziale, ti dico che negli angeli, diversi in natura e perfezione a voi, vi è, come in voi, libertà di volere. Dio nulla ha creato di schiavo. In origine nel Creato non era che Ordine. Ma l’Ordine non esclude la libertà. Anzi nell’Ordine è perfetta libertà. Nell’ordine non è neppure, ad essere costrittrice, la paura di un’invasione, di un’intrusione, di un’anarchia di altre volontà che possano produrre collisioni e rovine penetrando nell’orbita e nella traiettoria di altri esseri o cose create. Così era l’Universo tutto, prima che Lucifero abusasse della sua libertà e con volontà propria mettesse in sé disordine di passioni per creare disordine nell’Ordine perfetto. Se fosse stato tutto amore, non avrebbe avuto posto in sé per altro che non fosse amore. Invece ebbe posto per la superbia che potrebbe dirsi: il disordine dell’intelletto.
Dio avrebbe potuto impedire questo fatto? Sì. Ma perché violentare la volontà libera del bellissimo, intelligentissimo arcangelo? Non avrebbe allora Lui stesso, il Giustissimo, messo disordine nell’ordinato suo Pensiero, non più volendo ciò che prima aveva voluto, ossia la libertà dell’arcangelo? Dio non oppresse lo spirito turbato per metterlo con violenza nella impossibilità di peccare. Il suo non peccare non avrebbe avuto allora nessun merito. Anche per noi fu necessario il “saper volere il Bene” per continuare a meritare di godere la vista di Dio, Beatitudine infinita!
Dio, come aveva voluto al suo fianco nelle prime operazioni creative l’arcangelo sublime, e lo volle cognito del futuro della Creazione d’amore, così lo volle cognito dell’adorabile e dolorosa necessità che il suo peccato avrebbe imposto a Dio: l’Incarnazione e Morte di un Dio per controbilanciare la rovina del Peccato che si sarebbe creato se Lucifero non avesse vinto la superbia in se stesso. L’Amore non poteva che parlare questo linguaggio. Il primo annichilimento di Dio è in questo atto di voler piegare dolcemente il superbo, supplicandolo quasi, con la visione di ciò che la sua superbia avrebbe imposto a Dio, a non peccare, per portare altri a peccare.
Era atto di amore. Lucifero, già insatanassato, lo prese per paura, debolezza e affronto, per dichiarazione di guerra; e guerra mosse contro il Perfettissimo dicendo: “Tu sei? Io pure sono. Ciò che Tu hai fatto, per me l’hai fatto. Non c’è Dio. E se un Dio c’è, io sono. Io mi adoro. Io ti abborro. Io mi rifiuto di riconoscere chi non mi sa vincere per mio Signore. Non mi dovevi creare così perfetto se non volevi rivali. Ora io sono e ti sono contro. Vincimi, se puoi. Ma non ti temo. Io pure creerò; e per me tremerà il tuo Creato perché io lo scrollerò come brandello di nuvola presa dai venti, perché ti odio e voglio distruggere ciò che è tuo per creare sulle rovine ciò che sarà mio. Non conosco e non riconosco nessun’altra potenza all’infuori di me. E non adoro più, non adoro più, non adoro più altro che me stesso”.
Veramente allora nel Creato, in tutto il Creato, dall’imo al profondo, fu una convulsione orrenda per l’orrore delle sacrileghe parole. Una convulsione quale non sarà alla fine del Creato. E nacque da essa l’Inferno, il regno dell’Odio.
Anima mia, comprendi come nacque il Male? Dalla volontà libera, e rispettata tale da Dio, di uno che non era “tutto amore”. E credi che, su ogni colpa che d’allora è commessa, è questo giudizio: “Qui non è tutto amore”. L’amore completo interdice il peccare. E senza sforzo. Non fatica, chi ama, a raggiungere la giustizia! L’amore lo porta alto sopra tutti i fanghi e i pericoli, e lo purifica d’attimo in attimo delle imperfezioni appena apparenti che ancora ci sono nell’ultimo grado della santità consumata, in quello stato in cui lo spirito è così progredito da essere veramente re, già unito con spirituale connubbio al suo Signore, godendo di un sol grado meno ciò che è la vita dei beati in Cielo, tanto Dio si dona e si svela al suo figlio benedetto.
Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo.»
Fonte:
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" Serena ci lascia sempre guardare il notiziario. Dobbiamo prenderlo per quello che vale, chissà se è vero in ogni sua parte? Potrebbe trattarsi di vecchio materiale di repertorio, potrebbe essere falso. Ma lo guardo comunque, sperando di essere in grado di leggere tra le righe. Qualsiasi notizia, ora, è meglio di niente. Notizie dalla prima linea. In realtà non c'è una prima linea, pare che la guerra divampi in molti punti contemporaneamente. Colli coperti di boschi, visti dall'alto, alberi di un orribile giallo. Almeno sistemasse il colore. I monti Appalachi, dice la voce del commentatore dove gli Angeli dell'Apocalisse, Quarta Divisione, stanno snidando col fumo una sacca di guerriglieri battisti, con il sostegno aereo del Ventunesimo Battaglione degli Angeli della Luce. Ci vengono mostrati due elicotteri, neri con ali argentee dipinte sui fianchi. Sotto di questi, esplode un gruppo di alberi. Appare il primo piano di un prigioniero, la faccia sporca e ispida, tra due Angeli, nelle loro perfette uniformi nere. Il prigioniero accetta una sigaretta da uno degli Angeli, se la porta impacciato alle labbra con le mani incatenate. Fa un sorriso sbilenco. L'annunciatore dice qualcosa, ma non riesco a sentirlo: guardo gli occhi di quest'uomo, tentando di capire che cosa stia pensando. Lui sa che la macchina da presa è su di lui: quel sorriso è un atto di sfida, di sottomissione o esprime solo il disagio di chi non sa che atteggiamento prendere? Ci mostrano solo vittorie, mai sconfitte. Chi vuole cattive notizie? Forse è un attore.
Adesso compare sul video il commentatore. I suoi modi sono garbati, paterni; ci fissa dallo schermo con la sua carnagione abbronzata, i capelli bianchi, lo sguardo candido, sagge rughe qua e là, come il nonno ideale di tutti noi. Quanto ci sta dicendo, implica il suo sorriso sereno, è per il nostro bene. Presto tutto andrà a posto. Lo prometto. Ci sarà la pace. Dovete aver fiducia. Dovete andare a dormire, come bravi bambini. Ci dice ciò cui vogliamo credere. È molto convincente. Cerco di resistergli. È come una vecchia star del cinema, mi dico, coi denti falsi e una faccia stereotipata. Nello stesso tempo mi sento attratta da lui, come ipnotizzata. Se solo fosse vero. Se solo potessi credere. "
Margaret Atwood, Il racconto dell'ancella, traduzione di Camillo Pennati, Ponte alle Grazie, 2019², pp. 112-113.
[Edizione originale: The Handmaid's Tale, McClelland and Stewart, 1985]
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La missione dei Mayans Galacticos ha origine dalle stelle. I diversi sistemi stellari comprendono una federazione integrale. Questa missione è iniziata molto tempo fa (per gli standard terrestri) ed è ancorata alle Pleiadi con diversi punti di partenza, tra cui Arturo, Antares e Sirio. Le Pleiadi sono anche conosciute come "l'ancora luminosa", che come il nostro sistema solare ruota intorno ad Alción (il Gran Sol Centrale), la stella principale delle Pleiadi, in un ciclo di 26.000 anni. La missione è multidimensionale, anche se con un'enfasi particolare sul settore Velatropa. Questa regione della nostra galassia è definita dalla pulsar Vela, situata nel braccio di Orione di quella che chiamiamo galassia della Via Lattea, più specificamente vlatropa 24: il nome in codice intergalattico del nostro Sole, Kinich Ahau. Il nostro sistema solare si trova al centro di un'area di 6.000 anni luce di diametro definita dalla pulsar Vela (V), un residuo di una supernova ad una velocità incredibile. Una pulsar è uno stato avanzato tardivo evoluto di quella che una volta era una supernova. Ricorda che Vela è solo un piccolo (ma potente) "microbo" nella galassia. Questa missione ha come oggetto la supervisione del sistema planetario Velatropa 24, con particolare attenzione sui cinque pianeti interni: Mercurio, Venere, Terra, Marte e Maldek (ora cintura di Asteroidi). La Sonda di Arturo descrive come questa zona di Velatropa 24, inclusa la Terra (Velatropa 24.3), sia diventata la zona di quarantena della libera volontà. Questa è anche l'area di un programma di sviluppo noto come "la caduta" 0 "peccato originale". Era conosciuto da esseri provenienti da altre parti diverse del sistema galattico, che all'interno della zona di quarantena della libera volontà ci sarebbe stato un processo di apprendimento che avrebbe focalizzato i rifiuti karmici di molti sistemi di mondi in una struttura che, inevitabilmente, avrebbe raggiunto un punto in cui il processo non sarebbe potuto andare oltre l'intero sistema di Kinich Ahau. Una volta messo in quarantena il problema nel settore Velatropa, gli "angeli custodi" potevano tenerlo d'occhio e con l’avvicinarsi dell'ora indicata, avrebbero aumentato la sorveglianza. Perché è necessario questo? Nel processo di evoluzione di questo sistema stellare, il pianeta Terra (V. 24.3) si è allontanato dalla frequenza del tempo naturale che funziona nel resto della vita nell'universo. La ragione per quella che è conosciuta come la civiltà dei Mayans e il sistema di astronomia e calendari matematici dei Mayans era aiutare a ristabilire il giusto corso del tempo sulla Terra. La matematica Mayans è il gioiello di questo sistema di conoscenza galattico portato sul nostro pianeta. L'Alto Mano di Sirio ha iniziato ad assistere a questa marcia degli eventi comprendendo la battaglia disputata nella mente umana collettiva. Un rimedio noto come l'Incantesimo del Sogno è stato inviato da Sirio attraverso il campo di forza di Arturo per aiutare gli esseri umani ad attraversare le dimensioni e riallinearsi con il loro destino dimensionale. I codici dell'Incantesimo del Sogno trasmessi a José Argüelles/Valum Votan descrivono in realtà il registro armonico dei movimenti per la stabilizzazione del sistema di Kinich Ahau (Sol o V. 24). I registri armonici delle orbite planetarie rispetto alle altre creano nel tempo cicli di sincronizzazione chiamati "Incantesimi del sogno" - il codice specifico dell'Incantesimo del sogno per questo tempo è noto come la nave del Tempo Terra. I codici matematici per la ristrumentazione della specie umana secondo una frequenza di tempo galattico/armonico. Questi codici sono stati ridotti al formato pratico del calendario di 13 lune e 28 giorni (sincronari) e si basano sui cicli di Sirio. Tutto questo fa parte della missione Maya Galactica. I Maya Galacticos sono navigatori e cartografi planetari del grande campo psichico terrestre, del sistema solare e oltre la galassia. Ciò significa che le loro percezioni, i loro modi di conoscere e comunicazione provengono da un alto grado di sintonia telepatica con il cosmo. Il calendario dei Maya galattici non è quello che sembra. Lo scopo di questo calendario (13 lune di 28 giorni) è in definitiva assicurarsi che la Terra sia sintonizzata con il nuovo raggio galattico. Come ingegneri sincronici, i Maya Galacticos hanno prima depositato questi codici sotto forma di quella che chiamiamo civiltà Maya e poi, come nuova dispensazione planetaria, sono arrivati i codici dell'Incantesimo del Sogno. Dopo che l'Incantesimo del Sogno è stato pubblicato, molti altri regali quadri/quintidimensionali sono seguiti per definire una via terrestre verso le stelle, conosciuta come ordine sincronico (sincrono). Da un lato, l'obiettivo di questi strumenti è impedire l'autodistruzione del pianeta, dall'altro è stabilizzare la coscienza del pianeta in una risonanza cosmica con la galassia locale, in modo che questo abbia un effetto sul Sole. Mentre il sole attraversa le sue crisi interne, si crea una stabilizzazione della frequenza solare che cambia la coscienza su questo particolare pianeta. Questa è una situazione unica nella fase finale dell'esperimento nel settore Velatropa, con la stella V. 24 (il nostro sole) e V. 24.3 (pianeta Terra) come i punti di interesse centrale. Pacal Votan è il capo della squadra di ingegneria di questo esperimento”. Lamat Estrella Maya 🙏🏼 La Legge del Tempo 13:20 Raffaele Capasso 💕
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“Non godrai del mondo nel modo giusto finché non saprai vedere come un granello di sabbia mostri il potere e la sapienza di Dio e finché non apprezzerai in tutte le cose il servizio che esse ti fanno manifestando la Sua gloria e la Sua bontà alla tua anima […]. Il tuo godimento del mondo non sarà mai giusto finché […] non guarderai i cieli, la terra e l’aria come gioie celestiali, avendo una reverente stima per tutto ciò, come se tu fossi tra gli angeli. […] Non godrai mai in modo giusto del mondo finché il mare stesso non scorrerà nelle tue vene, finché non ti sentirai vestito con i cieli e incoronato con le stelle, e finché non concepirai te stesso come il solo erede del mondo intero, e finché non penserai che ogni altro uomo è un erede come te. […] Finché il tuo spirito non si riempirà del mondo intero e le stelle non saranno i tuoi gioielli; […] finché non avrai intimamente conosciuto quell’oscuro nulla da cui il mondo è venuto […]: non potrai mai godere del mondo. Finché non imparerai a sentire qualcosa di più della tua privata condizione e finché non sarai più presente nel mondo, considerandone tutte le glorie e le bellezze, che nella tua stessa casa; finché non ti ricorderai come sei stato fatto di recente e come è stato meraviglioso quando sei entrato nel tempo; e finché non ti rallegrerai nel palazzo della tua gloria come se esso fosse stato fatto soltanto questa mattina. […] Il mondo è uno specchio d’infinita bellezza, ma gli uomini non lo vedono. È un tempio di maestà, ma gli uomini non lo guardano. È una regione di luce e di pace, ma gli uomini lo turbano. È il Paradiso di Dio. E lo è più per l’uomo caduto di quanto lo fosse prima. È la sede degli angeli e la porta del Cielo” (Thomas Traherne) art by cosmistory777 ******************************* “You will never enjoy the world rightly until you can see how a grain of sand displays the power and wisdom of God, and until you appreciate in all things the service they do you by manifesting His glory and goodness to your soul […]. Your enjoyment of the world will never be right until […] you look upon the heavens, the earth, and the air as celestial joys, having a reverent esteem for all, as if you were among the angels. […] You will never enjoy the world rightly until the sea itself flows through your veins, until you feel yourself clothed with the heavens and crowned with the stars, and until you conceive yourself as the sole heir of the whole world, and until you think that every other man is an heir like yourself. […] Until your spirit is filled with the whole world, and the stars are your jewels; […] until you have intimately known that dark nothingness from which the world came […]: you will never enjoy the world. Until you learn to feel more than your own private condition, and until you are no more present in the world, considering all its glories and beauties, than in your own house; until you remember how lately you were made, and how wonderful it was when you entered into time; and until you rejoice in the palace of your glory as if it had been made but this morning. […] The world is a mirror of infinite beauty, but men see it not. It is a temple of majesty, but men look upon it not. It is a region of light and peace, but men trouble it. It is the Paradise of God. And more so to fallen man than it was before. It is the seat of angels, and the gate of Heaven” (Thomas Traherne) art by cosmistory777
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Da: IL GOTICO CHE NON TI ASPETTI - di Gianpiero Menniti
L'INFINITA TRADIZIONE
In arte, la tensione verso la vita è sempre un richiamo alla fragilità dell’esistenza. La stessa rappresentazione è tentativo effimero di superamento dell’ineluttabile, anche quando la figurazione pittorica o plastica sembri voler cogliere accenti di illusoria fede metafisica, di grandezza e di fasto tendenti all’espressione eterna: è esigenza antropologica di finalismo. Vita e morte convivono nella sensibilità dell’artista. Anche il richiamo più potentemente prosaico al reale materico, risulta essere rappresentazione del limite invalicabile, di un buio lasciato ai margini. Ogni rappresentazione, sia che abbia carattere sacrale che mondano o profano, lascia sullo sfondo del suo divenire visione ipostatizzata l’incertezza dell’astratto come di una domanda mai soddisfatta e sempre incombente sul significato dell’esistenza. È per questa ragione profonda che un’opera pittorica o plastica suscita passioni inesplicabili: rappresenta il riverbero di una lacerante incertezza colta nel suo presentarsi al cospetto delle coscienze. Alla luce di queste considerazioni, porre la comparazione tra due stili d’arte non consiste solo nel rilevarne i valori iconografici, iconologici e formali emergenti: il tema si sposta più in profondità, laddove per ogni stile esiste un comune sedimento nel quale alberga la sensibilità verso quel limite oscuro. Poi, il tempo in quanto fenomeno culturale, incide sulla figurazione (bi e tri-dimensionale) e concorre a delineare l’interpretazione delle suggestioni creative e l’uso degli strumenti di rappresentazione. Di qui nasce lo stile che diviene tradizione quando riceve un riconoscimento di diffuso apprezzamento collettivo. E dalla tradizione (nel suo significato etimologico di “trasmettere oltre” ) nasce la necessità di un’artificiosa classificazione nella quale “l’infinito trasmettere” si perde in improbabili cesure. Il gotico internazionale, in origine “gotico cortese” (dal magistero di Simone Martini) e poi tardo gotico, non può essere derubricato a vaga espressione che il Rinascimento (altra visione schematica) supera confinandola nei recessi “dell’età di mezzo”: lo stile gotico è, nel suo lungo processo di maturazione intertestuale, anticipatore del Rinascimento stesso, sia nella versione italiana che in quella accostata del mondo fiammingo: nella ricerca di simmetria compositiva; nella visione della profondità come richiamo narrativo; nella tensione verso una caratterizzazione psichica nell’espressività dei gesti e dei volti; nell’accuratezza realistica dei particolari; nella varietà coloristica e nella ricercatezza luministica.
- Masolino da Panicale (1383 - 1447): "Madonna col Bambino", 1423, Galleria degli Uffizi, Firenze
- Gentile da Fabriano (1370 - 1427): "Madonna con il Bambino e angeli", tratta dal "Polittico Quaratesi", 1425, National Gallery, Londra
- Masaccio (1401 - 1428): "Madonna in trono col Bambino e quattro angeli", tratta dal "Polittico di Pisa"1426, National Gallery, Londra
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
#thegianpieromennitipolis#Masolino#Masaccio#gentile da fabriano#arte#arte medievale#arte gotica#maria casalanguida
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title: /// (mi rifiuto di dare un titolo lol)
fandom: vampire chronicles
pairing: armand/marius
romance, fluff, venice era
Il pennello intinto di nero scorreva veloce nello spazio della tela, stretto tra le dita sottili di Marius che, in piedi tra le pieghe del suo abito ampio, dipingeva la fine dell'umanità per mano del Dio cristiano. Le sue labbra si increspavano in un guizzo di nervosismo, mentre gli occhi, ombreggiati dai capelli biondi, gli conferivano un’ espressione assorta. Tra le mura del palazzo echeggiò un lontano rimbombo di passi. “Maestro, non dovrebbe affaticarsi troppo, è da più di una settimana che non stacca le mani da quel lavoro.” Gli occhi pensosi erano mutati in pozze colme di beatitudine non appena il giovane umano dai capelli ambrati ebbe varcato la soglia. “Dovresti sapere che non ti è permesso entrare in questa stanza senza il mio consenso, Amedeo" mormoró il vampiro, accennando un lieve sorriso indulgente. Amedeo si avvicinò alla composizione con curiosità, mentre Marius si accingeva a riprendere la sua meravigliosa opera, dopo aver ripulito frettolosamente le macchie di pittura disseminate sul pallido braccio. “Che concetto si cela alla base della vostra nuova creazione?” domandò il giovane. “È scaturito da un mio sogno.” Precisò. “Devi sapere, Amedeo, che ciò che per gli umani pare molto tempo, dal calar del sole al sorger della luna, per una qualsiasi divinità equivale a meno di un secondo. Così, il sole si abbassa sulla terra sfumando di rosa aranciato il cielo e le nuvole per poi scomparire, lasciando il palcoscenico alla luna ed accendendo le costellazioni davanti agli occhi di Dio. Rifulgono i bianchi marmi dei templi nella notte, colonne scanalate dai capitelli fioriti d'acanto sostengono fregi rappresentanti imprese eroiche e miti del passato. Bassorilievi muti fissano le tenebre della terra sovrastate dalle splendenti stelle accompagnate dal chiaro volto di Proserpina. E un soffio da oriente, vento ormai debole, adagia una corona intrecciata di fiori, in via di appassire, sulla gradinata di fronte all'alta ed imponente statua del Cristo. Io mi trovavo in questo scenario e piangevo, come morte, persone ancora in vita, guardando l'oro delle nuove città bagnarsi del sangue causato dalle guerre e i cadaveri dei morti venir risucchiati nel regno degli inferi, ove si nasconde il più profondo male dell'uomo, nutrimento demoniaco o forma del demonio stesso. Mi trovavo, in questa illusoria macchinazione febbrile, proprio nel cuore della strage, dove gli arcangeli sterminavano le creazioni dell’umanità. Desideravo scomparire, chiudere gli occhi e tornare a dipingere: illuminare il cielo nella raffigurazione per cancellare la notte che tentava invano di rammentarmi tele e dipinti passati, mai dimenticati nel mio cuore.” Il signore del palazzo veneziano sorrise amaramente, posò il pennello e premette una mano sulla schiena di Amedeo, attonito, in un invito a precederlo. Si avviarono lungo un buio porticato che si affacciava sul cortile. Gocce di pittura nera rigavano i volti di cento angeli nel cielo al tramonto.
Marius entrò nella stanza e i suoi occhi non ebbero bisogno di attendere qualche istante per abituarsi alla nuova atmosfera dalla scarsa luminosità. Il tenue bagliore sprigionato dalle poche candele sul tavolo era più che sufficiente per illuminare il suo mondo circostante. Pian piano andò notando la radiosa ed armoniosa figura che rimaneva semi sdraiata sull'ampio letto dai cuscini di prezioso velluto. Era abbastanza longilinea e sorrideva verso il vampiro, il ritratto della paziente attesa. La pelle chiara rifletteva la luce soffusa delle candele che sprigionavano profumi delicati di spezie e di sandalo, le gambe distese sui soffici cuscini erano leggermente piegate per dare una postura eretta al bacino. Marius mosse un passo verso l'oggetto del suo desiderio. Un sottile velo di seta, che copriva le spalle del giovane ucraino, era scivolato lentamente di lato nascondendo in parte i capezzoli che risaltavano più scuri nella sua trasparenza. Un braccio in tensione, il sinistro, reggeva il busto affondando la mano tra i cuscini mentre l'altro si scaricava rilassato su di un fianco mostrando l'avambraccio. Il giovane portava al dito un onice di piccole dimensioni. Lo sguardo limpido di Amedeo pareva ebbro di gioia, le sue palpebre inondate di una misteriosa polvere dorata che scuriva il contorno dell' occhio dando un' apparenza di intensa profondità. Le mani statuarie sul suo bacino fecero perdere l'equilibrio a quella postura precaria; il suo corpo si distese sui cuscini e la pelle fremette a quel contatto, bramando una connessione più penetrante e appagante. Il capo era reclinato sulla spalla sinistra, gli occhi ora semichiusi e ombreggiati dalle ciglia scure. ''Siete finalmente tornato, Maestro'' mormorò il cherubino. Quell'amore rendeva completa e significativa tutta la sua esistenza di giovane ragazzo umano, e Marius in qualche modo lo sapeva. Posó baci morbidi come petali sulle gote e sui capelli di Amedeo, con immensa gentilezza mentre il giovane si metteva a sedere e reclinava il capo in avanti per accogliere quel gesto, lottando contro le lacrime che minacciavano di rigargli le guance e contro l'emozione che gli serrava la gola. Le sue mani cercarono il petto ricoperto dalla tunica di Marius. Era troppo forte il desiderio di far scorrere le labbra sulla pelle marmorea del suo signore, in una scia di baci adoranti. Le labbra rosee si socchiusero in un respiro più profondo degli altri; il giovane alzò la testa con un movimento quasi felino, trascinante, e incontrò lo sguardo di Marius. Le iridi brune simili a granato parevano celare arcani antichi ed impenetrabili. Il potere insito in quello sguardo lo sopraffece. Armand serrò gli occhi al socchiudersi delle labbra fredde sulle proprie, baciando con trasporto il suo signore. Sotto il peso del corpo del vampiro, l'umano alzò involontariamente una gamba e la seta strusciò contro il suo fianco. La mano destra di Amedeo corse a sistemare una ciocca dei capelli chiari del maestro dietro l'orecchio; erano setosi e parevano vivi, sciogliendosi fino alle spalle in una morbida cascata color miele. Le sue labbra lasciarono intravedere visibili per un attimo i bianchi denti in un sorriso, la lingua rossa per un istante passò ad inumidire il labbro superiore, ma fu fermata, come animale intrappolato, tra canini aguzzi. Marius scoprì le parti nascoste di quel corpo che aveva imparato a conoscere; con adorazione, passò le dita tra i capelli profumati che giacevano sparsi sulla superficie morbida delle lenzuola. ''Esprimi i tuoi desideri, Amedeo''
Marius parlò con inflessione melodiosa, quasi vibrante, e con una punta di decisione nel tono, ma parve infinitamente dolce alle orecchie rapite di Amedeo. Gli attimi di felicità che aveva condiviso con lo scomparso Andrei gli restarono nei ricordi.
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Ma alcune parole sembrano opporsi al suo potere distruttivo, è così strano, certo si corrodono, diventano un po’ più opache, eppure resistono e conservano in loro vite da lungo trascorse, conservano il battito di cuori scomparsi, l'eco di una voce infantile, antichi baci. Alcune parole sono come bozzoli nel tempo, e racchiudono forse il ricordo di te.
Jón Kalman Stefánsson - La tristezza degli Angeli
Ph Helmut Newton
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Di turismo e misticismo
Premessa
Quando il secondogenito aveva due anni e mezzo siamo entrati in una chiesupola montana di 35 m² (ad esser larghi). Era la prima volta che entrava in una chiesa; mentre ci guardavamo intorno abbiamo sentito canticchiare “tanti auguli attè, tanti auguli attè” e ci siamo voltati giusto in tempo per vederlo soffiare sulle candele votive spegnendone una mezza dozzina davanti agli occhi inorriditi di una vecchina devota. Già dalla prima volta, portarlo in chiesa regala sempre qualche perla inaspettata.
Prima parte
Un inedito quanto gradito interesse del piccolo per gli affreschi del (meraviglioso) palazzo Farnese di Caprarola è culminato con l’arrivo alla stanza degli angeli, nella quale siamo stati sommersi di domande tecnico-teologiche su gerarchie e poteri angelici a cui eravamo tutto sommato impreparati. Dopo un momento di silenzio che ci aveva illusi di averla sfangata, se n’è uscito con “ma sono più forti, gli angeli, i jedi o i pokemon d’acqua?”. La royal rumble culturale che non ti aspetti. Il dibattito ha tenuto banco per tutta la visita ai giardini esterni del palazzo (che sono grandini) senza arrivare ad una vera conclusione, spodestato solo alla vista di una fontana piena di lenticchie d’acqua che ha fortunatamente spostato il focus su “sembra prato, ma è acqua!”.
Seconda parte
Nel duomo di Orvieto la (meravigliosa) cappella di San Brizio ha inevitabilmente riacceso un certo interesse per angeli e dintorni. È stato particolarmente complicato spiegare il concetto di giudizio universale “ma perché gli angeli suonano la tromba?” “per annunciare la fine del mondo” “vuoi dire la fine dell’inferno, sono angeli” “no no, quella del mondo” “perché fanno finire il mondo? ma allora sono cattivi!” e così via.
Di nuovo, un attimo di quiete è stato mal interpretato come conclusione del dibattito teologico, e mentre girellavamo nei sotterranei della cattedrale è arrivato a bruciapelo un “Ma dio esiste?” una signora che stava passando a distanza d’orecchio si ferma, ci guarda e fa “Domanda impegnativa! Quasi resto per sentire la risposta.”
La mia consorte non si scompone e inizia a rispondere che alcune persone ci credono, altre no, proseguendo con un excursus sulla pacifica convivenza di credenze molto più positivista di quello che sarei stato in grado di trasmettere io. Il fatto che l’esistenza di un essere divino possa essere oggetto di dibattito scuote dal torpore il pragmatico primogenito (fanciullo di poche parole prevalentemente a causa della logorrea del fratello) che in maniera molto tranchant-razionalista commenta “ma scusa, se una cosa esiste in qualche modo si vede e uno lo sa che esiste” inconsciamente citandomi uno dei momenti migliori di Tim Minchin e guadagnando la stima imperitura dal su’ babbo.
Non ricordo più come ma dopo qualche tempo il discorso si sposta sui reperti storici del museo del duomo e (inevitabilmente) cade sui pokemon e il piccolo decide di precisare che “i pokemon sono gli antenati dei dinosauri”. Commetto il grossolano errore di mettere in dubbio la veridicità storica di questa affermazione. Il piccolo s’incazza, ma di brutto. “Voi avete detto che se uno crede in dio va bene anche se voi non ci credete e io non devo credere che i pokemon siano gli antenati dei dinosauri! Ma se io ci voglio credere?” Attimi di smarrimento. Il ragionamento non fa una grinza. Valuto brevemente se tirare fuori la teiera di Russel. Desisto. I dinosauri da programma ministeriale si fanno in terza elementare, abbiamo ancora un annetto e mezzo prima di fare figure di merda con le maestre. “Ok, se questo è quello che vuoi credere, va bene”
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Vieni...
Portami
un tuo abbraccio
ampio come un'alba
Portami
l'eterno volo degli Angeli
nel tuo passo leggero
come ali di farfalle
a rincorrersi in colori
Portami un po' di te
mentre io son sparso
come pezzi di giocattolo
sul pavimento
Portami un po' di te
in questo tempo isterico
di pioggia che cinguetta sui vetri
e di vento che rompe il silenzio
Portami un po' di te
in questo disordine di affetto
spietato come mille addii
Vieni...
vieni a respirarmi il cuore
che ho freddo nelle vene
e di cristallo il sangue
come neve addormentata...
Gio M
Buon Compleanno comunque...
dovunque tu sia e con chi stai..
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Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate in relazione...
Una relazione non risolverà i vostri conflitti interni, li amplificherà.
Una relazione non risolverà le vostre vecchie ferite, le renderà ancora più evidenti.
Una relazione non eliminerà le vostre paure, le rimanderà a un po’ più in là...finito il periodo della luna di miele.
Un relazione non vi aiuterà a mentire a voi stessi, porterà a galla ogni menzogna.
Una relazione non pacificherà la vostra rabbia, frustrazione e nevrosi, le farà esplodere più di prima.
Una relazione non è una specie di confort zone, ma l’esatto contrario.
Una relazione non vi aiuterà a nascondervi da voi stessi, anche se date tutta la colpa dei vostri nodi irrisolti al partner.
La relazione porterà a galla tutti i vostri lati più nascosti, tutto ciò che siete, buchi ed ombre comprese, angeli e demoni, il ladro ed il santo che è in voi.
La relazione è lo schermo sul quale proiettare tutto ciò che non volete vedere in voi stessi, e questo, fino a quando lo schermo non si dissolverà del tutto, cosa che accade a tutti prima o poi, rendendovi consci che tutto ciò che giudicavate dell’altro, in verità, appartiene a voi stessi.
La relazione ha senso solo se partite con l’idea di poter crescere assieme ad un altra persona, cosa che non è affatto una passeggiata, e questo solo quando si smette di usare la relazione per nascondersi, per continuare a dormire sonni tranquilli e non Svegliarsi mai.
“Essere o non Essere...questo è il problema.”
Tutti i bisogni infantili irrisolti, tutte le vecchie ferite, tutti i condizionamenti, superstizioni e credenze ereditate dalla società e dal sistema famigliare, generano infinite aspettative, che si tradurranno poi in proiezioni che getteremo sul partner.
E la relazione sarà tutto meno che una relazione fra esseri umani, sarà piuttosto una relazione fra schermi per i nostri proiettori, poco spazio per l’amore.
Che cos’è l’innamoramento, se uno si è guardato dentro fino in fondo, se non il credere di aver trovato lo schermo perfetto per le nostre aspettative e proiezioni?
Sonno, sogno, illusione.
E qui siamo molto lontani dall’amore...
Per amare bisogna prima svegliarsi...
Chi dorme non ama, ma vive in uno stato di sogno/illusione e proiezione...schiavo dei suoi bisogni che chiede al partner di soddisfare, completamente allucinato e molto lontano dalla realtà.
Se volete veramente vedere e capire, allora iniziate a separare l’amore dall’egoismo, dalle menzogne, dall’egocentrismo, orgoglio e vanità...provate a smettere di soddisfare le proiezioni/aspettative degli altri per un po’ di tempo e osservate le loro reazioni.
Capirete molto da tutto questo...
"Se vuoi portare a galla la vera natura di una persona, allora dagli un dito, e poi una mano, e poi il braccio, e poi ritira il tutto...e stai a vedere ciò che succede, ed osserva attentamente le sue reazioni.
In moltissimi casi potrai osservare che, la persona affabile, gentile, premurosa, paziente ed amabile, quando sei disposto a dare, si trasformerà immediatamente in una tigre violenta ed aggressiva pronta a saltarti alla gola...perché hai smesso di dare come prima.
Dai spazio, dai tempo, dai disponibilità, dai potere, e poi ritira tutto e stai a guardare.
E facile portare a galla ciò che uno nasconde al suo interno.
E quando si vedrà scoperto, ecco che inizierà la seconda parte della strategia, quella messa in atto per riuscire a riconquistare il terreno perduto: un misto di scuse, giustificazioni, razionalizzazioni, bugie, sensi di colpa proiettati, e quant'altro reputi necessario per tornare alla condizione precedente di controllo del territorio occupato."
Roberto Potocniak
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► Triduo di preghiera per l'Italia, la Chiesa Rimanente e i Sacerdoti (28, 29 e 30 luglio)
Carissimi amici, siccome la nostra Nazione ha tanto bisogno della protezione e benedizioni speciali del Nostro Signore e della Madre della Salvezza, e la Chiesa Rimanente e i Sacerdoti devono mantenersi forti e fedeli al Signore, vi invitiamo a partecipare a questo triduo di preghiera con la maggiore devozione e fervore possibili.
Si farà il quarto fine settimana di ogni mese.
Venerdì, Sabato e Domenica
(28, 29, 30 luglio)
Coroncina della Divina Misericordia qua,
Crociate di preghiera 96, 23, 38, 53, 70, 82, 83, 87,112, 113, 122, 143, cinque volte la crociata 132, Lit. n. 4, 96 e la Preghiera a San Michele Arcangelo.
Crociata di Preghiera (96). Benedici e proteggi il nostro gruppo della Crociata di Preghiera. O Mio carissimo Gesù, benedici e proteggi noi che formiamo il Tuo Gruppo della Crociata di Preghiera, cosi da diventare immuni agli assalti malvagi del demonio e di tutti gli spiriti maligni che possono tormentarci in questa Sacra Missione per salvare le anime. Fa che possiamo rimanere leali e forti, mentre perseveriamo nell’annunciare il Tuo Santo Nome al mondo, e mai rinunciare alla nostra lotta per diffondere la verità della Tua Santa Parola. Amen
Crociata di Preghiera (23), per la sicurezza di Benedetto XVI.
O Padre Mio Eterno, in nome del Tuo Figlio diletto, Gesù Cristo e della sofferenza che ha subito per salvare il mondo dal peccato, prego ora affinché tu protegga il Vicario Santo, Papa Benedetto, responsabile della Tua Chiesa sulla terra così che anche lui possa contribuire a salvare i Tuoi figli e tutti i Tuoi servitori sacri dal flagello di satana e del suo dominio di angeli caduti che camminano sulla terra per rubare le anime. O Padre proteggi il Papa in modo che i Tuoi figli possano lasciarsi guidare nel vero cammino verso il Nuovo Paradiso sulla terra. Amen.
Crociata di Preghiera (38), preghiera di salvezza per la Chiesa Cattolica.
O Beata Madre della Salvezza, ti prego di intercedere per la Chiesa Cattolica in questi tempi difficili e per il nostro amato Papa Benedetto XVI, per alleviare la sua sofferenza. Ti preghiamo, Madre della Salvezza, di ricoprire i servi consacrati di Dio con il tuo Manto sacro in modo che ricevano la grazia per esser forti, leali e coraggiosi durante le prove che devono affrontare. Prega anche affinché si prendano cura del loro gregge in conformità con i veri insegnamenti della Chiesa Cattolica. O Santa Madre di Dio dai a noi, la tua Chiesa superstite sulla terra, il dono della leadership in modo che possiamo aiutarti a condurre le anime verso il Regno di tuo Figlio. Ti chiediamo Madre di Salvezza di tenere lontano l’ingannatore dai discepoli di tuo Figlio, nella loro ricerca di salvare le loro anime in modo che siano idonei a oltrepassare i cancelli del Nuovo Paradiso sulla terra. Amen.
Crociata di Preghiera (53), preghiera per la Chiesa Cattolica.
O Dio Padre, in nome del Tuo Figlio diletto, Ti prego di dare la forza e le grazie necessarie per aiutare i sacerdoti a sopportare la persecuzione che subiscono. Aiutali ad aderire alla verità degli Insegnamenti di Tuo Figlio, Gesù Cristo, senza mai negare, indebolire o falsare l’esistenza della Santa Eucaristia. Amen.
Crociata di Preghiera (70), preghiera affinché il clero resti saldo e fedele alla Santa Parola di Dio.
Caro Gesù, aiuta i Tuoi sacri servitori a riconoscere lo scisma che si sta svolgendo in seno alla Tua Chiesa. Aiuta i Tuoi sacri servitori a restare saldi e fedeli alla Tua Santa Parola. Non permettere mai che le ambizioni materiali offuschino il loro amore per Te. Dai loro le grazie per restare puri e umili davanti a Te e per onorare la Tua Santissima Presenza nell’Eucaristia. Aiutali a riconoscere la tentazione messa davanti a loro per distrarli. Apri i loro occhi affinché possano vedere la Verità in ogni tempo. Benedicili, caro Gesù, in questo momento, e ricoprili del Tuo Prezioso Sangue per proteggerli dal male. Dai loro la forza di resistere alle seduzioni di satana se fossero tentati dal fascino di negare l’esistenza del peccato. Amen.
Crociata di Preghiera (82), per la vittoria della Mia Chiesa Rimanente.
Gesù, Re e Salvatore del mondo, impegniamo il nostro onore, la nostra lealtà e le nostre azioni per proclamare a tutti la Tua Gloria. Aiutaci ad ottenere la forza e la fiducia per alzarci e dichiarare la Verità in ogni momento. Non lasciarci esitare o ritardare nella nostra marcia verso la vittoria e nel nostro piano per salvare le anime. Promettiamo il nostro abbandono, il nostro cuore e tutto ciò che possediamo affinché siamo liberati da ogni ostacolo per proseguire il nostro cammino sulla strada spinosa che conduce alle porte del Nuovo Paradiso. Ti amiamo carissimo Gesù, nostro amato Salvatore e Redentore. Ci uniamo in corpo, mente e spirito col Tuo Sacro Cuore. Riversa su di noi la tua grazia di protezione. Coprici col Tuo Prezioso Sangue affinché siamo pieni di coraggio e di amore per alzarci e proclamare la Verità del Tuo Nuovo Regno. Amen.
Crociata di preghiera (83) per l’attenuazione dei castighi. O caro Padre, Dio l’Altissimo, noi Tuoi poveri figli, ci prostriamo davanti al Tuo Glorioso Trono del Cielo. Ti supplichiamo di liberare il mondo dal male. Imploriamo la Tua Misericordia per le anime di coloro che provocano terribili sofferenze ai Tuoi figli sulla terra. Ti preghiamo di perdonarli. Ti preghiamo di sconfiggere l’Anticristo, non appena egli si farà conoscere. Ti chiediamo, caro Signore, di attenuare la Tua Mano del castigo. Ti supplichiamo piuttosto di accogliere le nostre preghiere e le nostre sofferenze per alleviare il dolore dei Tuoi figli in questo momento. Noi confidiamo in Te. Noi Ti onoriamo. Ti ringraziamo per il grande sacrificio che hai fatto quando hai inviato il Tuo unico Figlio, Gesù Cristo, per salvarci dal peccato. Noi accogliamo Tuo Figlio, ancora una volta, come Salvatore dell’umanità. Ti preghiamo di proteggerci. Proteggici dal male. Aiuta le nostre famiglie. Abbi pietà di noi. Amen.
Crociata di Preghiera (87) proteggi la nostra nazione dal Male O Padre, in nome del Tuo Figlio salvaci dal comunismo. Salvaci dalla dittatura. Proteggi la nostra nazione contro il paganesimo. Salva i nostri figli dai pericoli. Aiutaci a vedere la Luce di Dio. Apri i nostri cuori agli insegnamenti di Tuo Figlio. Aiuta tutte le Chiese a rimanere fedele alla Parola di Dio. Ti prego di mantenere i nostri popoli al sicuro dalle persecuzioni. Carissimo Signore, poni su di noi uno sguardo di misericordia, non importa il modo in cui ti offendiamo. Gesù, Figlio dell’Uomo, coprici con il Tuo prezioso sangue. Salvaci dalle insidie del maligno. Ti supplichiamo, Mio Dio, di intervenire e fermare il male dall’inghiottire il mondo in questo momento. Amen. Crociata di Preghiera (94) per curare la mente, il corpo e l’anima.O caro Gesù, mi prostro davanti a Te stanco, malato, nel dolore e con il grande desiderio di sentire la Tua Voce.Permettimi di essere toccato dalla Tua divina presenza affinché sia inondato dalla Tua Luce Divina nella mia mente, nel mio corpo e nella mia anima.Confido nella Tua Misericordia.Abbandono completamente il mio dolore e la mia sofferenza davanti a Te e Ti chiedo di concedermi la grazia della fiducia in Te, così che Tu mi possa guarire da questo dolore e oscurità. Potrò così rinnovarmi totalmente in modo da poter seguire la via della Verità e lasciare che Tu mi conduca alla vita nel Tuo Nuovo Paradiso.Amen.
Crociata di preghiera (97) – per Unire i Gruppi della Crociata di Preghiera O amata Madre della Salvezza, ti prego di unire, attraverso le Tue preghiere, tutto l’esercito rimanente di Dio, in tutto il mondo. Copri tutti i gruppi della Crociata di preghiera con la Grazia della Salvezza, riversata su di noi, attraverso la Misericordia di Tuo Figlio, Gesù Cristo. Manda i tuoi Angeli a proteggere ciascuno di noi, e soprattutto, quei sacerdoti che conducono i gruppi della crociata di preghiera. Aiutaci a evitare le distrazioni, che causano divisioni tra noi, e proteggici con il dono della Tua armatura, così da diventare immuni agli attacchi, che dovremo sopportare, a causa del nostro amore per Gesù Cristo, in questa Santa Missione per salvare le anime. Amen.
Crociata (112) Per la grazia della salvezza
Carissimo Gesù, ti chiedo di ricoprire le anime di coloro che sono stati infestati da Satana con la Tua speciale Grazia di Salvezza. Libera le loro povere anime dalla crudele prigionia da cui non possono sfuggire. Amen.
Crociata di preghiera (113) Per sconfiggere il male nella nostra terra O Madre della Salvezza, vieni in mezzo a noi e copri la nostra terra con la Tua protezione. Schiaccia la testa alla bestia ed elimina la sua influenza malvagia in mezzo a noi. Aiutaci, tuoi poveri figli perduti, ad alzarsi e dire la verità, quando siamo circondati dalle menzogne. Ti prego, o Madre di Dio, di proteggere la nostra terra e di mantenerci forti, così da poter rimanere fedeli a Tuo Figlio, nel nostro tempo di persecuzione.Amen Crociata di Preghiera (122) Per la consacrazione al Preziosissimo Sangue di Gesù CristoCaro Gesù, Ti chiedo di consacrare me, la mia famiglia, gli amici e la mia nazione alla protezione del Tuo Prezioso Sangue. Tu sei morto per Me e le Tue Ferite sono le mie ferite mentre accetto con gratitudine la sofferenza che sopporterò nell’attesa della Tua Seconda Venuta. Soffro con Te, caro Gesù, mentre provi a riunire tutti i figli di Dio nel Tuo Cuore, per farci avere, così, la Vita Eterna. Ricopri col Tuo Sangue Prezioso me e tutti coloro che hanno bisogno della Tua Protezione. Amen
Crociata di Preghiera (143) Per proteggere la Missione di Salvezza. O Madre della Salvezza, proteggi questa Missione, questo dono di Dio per portare la Vita Eterna a tutti i Suoi figli in tutto il mondo. Ti preghiamo di intercedere in nostro favore, attraverso il tuo amato Figlio Gesù Cristo, per darci il coraggio di fare il nostro dovere di servire Dio in ogni momento, e soprattutto quando questo ci provoca sofferenza. Aiuta questa missione a convertire miliardi di anime, secondo la Divina Volontà di Dio, e a trasformare quei cuori di pietra in servitori d’amore di tuo Figlio. Concedi a tutti noi che serviamo Gesù in questa Missione la forza di superare l’odio e la persecuzione della Croce e di accettare la sofferenza che l’accompagna, con generosità di cuore e con la piena accettazione di ciò che potrà venire. Amen.
Recitiamo 5 volte la
Crociata di Preghiera (132) Rinunciare a Satana per proteggere questa missione.
Per salvaguardare questa Missione contro la malvagità di Satana, vi chiedo di iniziare a recitare questa potente preghiera per rinunciare a satana. Quando recitate questa Crociata d Preghiera, almeno due volte a settimana, contribuite a proteggere questa Missione di Salvezza e portare più anime nel Dominio del Regno di Dio:
O Madre della Salvezza, vieni in aiuto di questa Missione. Aiuta noi, il Piccolo Resto dell’Esercito di Dio, a rinunciare a Satana. Ti preghiamo di schiacciare la testa della bestia con il tuo tallone e di rimuovere tutti gli ostacoli nella nostra missione per salvare le anime. Amen.
Litania di preghiera (4) per attenuare le punizioni di Dio Padre. O Dio Altissimo, Ti supplichiamo di avere Misericordia per i peccati dei Tuoi figli. Ti ringraziamo per il dono della terra. Ti ringraziamo per il dono della vita umana. Noi abbiamo a cuore il Dono della vita. Noi accogliamo il Dono della vita. Ti ringraziamo per il Dono di Tuo Figlio, Gesù Cristo. Ti ringraziamo per il dono della Redenzione. Noi glorifichiamo la Tua Divinità. Ci abbandoniamo completamente davanti a Te, così che la Tua Volontà sia fatta sulla terra come in Cielo. Ti ringraziamo per il Dono dell’Illuminazione della Coscienza. Ti ringraziamo per la promessa della vita eterna. Accogliamo con gratitudine il Nuovo Paradiso. Ti supplichiamo di salvare tutte le anime, comprese quelle che Ti offendono e quelle che sono perdute per Te. Ti ringraziamo per l’Amore che dimostri a tutti i Tuoi figli. Ti ringraziamo per il Dono della Profezia. Ti ringraziamo per il Dono della Preghiera. Ti chiediamo di concederci la pace e la salvezza. Amen.
Crociata di Preghiera (96). Benedici e proteggi il nostro gruppo della Crociata di Preghiera.O Mio carissimo Gesù, benedici e proteggi noi che formiamo il Tuo Gruppo della Crociata di Preghiera, cosi da diventare immuni agli assalti malvagi del demonio e di tutti gli spiriti maligni che possono tormentarci in questa Sacra Missione per salvare le anime.Fa che possiamo rimanere leali e forti, mentre perseveriamo nell’annunciare il Tuo Santo Nome al mondo, e mai rinunciare alla nostra lotta per diffondere la verità della Tua Santa Parola.Amen
La Preghiera a San Michele Arcangelo
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia,
contro la malvagità e le insidie del diavolo sii nostro aiuto.
Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi!
E tu, principe delle milizie celesti, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.
Amen.
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19 lug 2023 09:54
È MORTO QUESTA MATTINA A ROMA ANDREA PURGATORI - IL GIORNALISTA, STRONCATO DA UNA FULMINANTE MALATTIA, AVEVA 70 ANNI - HA LAVORATO AL “CORRIERE DELLA SERA”, DOVE SI OCCUPÒ DI TERRORISMO, INTELLIGENCE, CRIMINALITÀ, DEDICANDOSI SOPRATTUTTO ALLA STRAGE DI USTICA DEL 1980 - HA CONDOTTO CON SUCCESSO “ATLANTIDE” SU LA7 - IL RICORDO DI PAOLO CONTI: “UN PROTAGONISTA DELLA NOSTRA STORIA CIVILE. ANDREA PURGATORI HA SVELATO LE BUGIE E LE OMISSIONI DI CHI PORTAVA AVANTI LA TESI DI UNA BOMBA ESPLOSA A BORDO DEL DC9 A USTICA” – LA TELEFONATA DI ALI AGCA, L’UOMO CHE NEL 1981 SPARÒ A PAPA GIOVANNI PAOLO II, DURANTE “ATLANTIDE”, IL CASO ORLANDI (“ESISTE UNA 'STRATEGIA DEL SILENZIO' CHE LA SANTA SEDE HA USATO”) E I VIDEO HARD DI EVA BRAUN – VIDEO
(ANSA) – È morto questa mattina a Roma in ospedale dopo una breve fulminante malattia il giornalista, sceneggiatore, autore Andrea Purgatori, classe 1953. La notizia all'ANSA dai figli Edoardo, Ludovico, Victoria e dalla famiglia rappresentata dallo studio legale Cau.
Per anni al Corriere della Sera dove si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità, si dedicò tra l'altro con tenacia alla strage di Ustica del 1980. Autore di reportage, ha condotto con successo su La7 Atlantide. Docente di sceneggiatura, consigliere degli autori, tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al docu Vatican Girl sul caso di Emanuela Orlandi.
youtube
BIOGRAFIA DI ANDREA PURGATORI
Da www.cinquantamila.it - la storia raccontata da Giorgio Dell'Arti
Andrea Purgatori, nato a Roma il 1 febbraio 1953. Giornalista. Inviato del Corriere della Sera in Iraq, Iran, Algeria. Sceneggiatore, tra i film scritti Il muro di gomma (nel quale il protagonista è lui stesso alle prese con il caso di Ustica), Il giudice ragazzino, Nel continente nero, Vite blindate, Fortàpasc, L’industriale.
Anche autore televisivo: Caravaggio (2007), Lo scandalo della Banca Romana (2010), Il commissario Nardone (2012), tutti andati in onda su Raiuno. Nel 2010 ha collaborato alla scrittura del film Vallanzasca - Gli angeli del male di Michele Placido, ma a lavoro terminato ha disconosciuto la sceneggiatura, ritirando la firma e dicendosi contrariato dal risultato qualitativo: «È venuto fuori un altro film».
• «Vengo da una famiglia di cineasti. Mio padre distribuiva i film italiani all’estero, mio zio, nel 1932, riuscì a portare Chaplin al Festival di Venezia e mio cugino fu candidato all’Oscar come sceneggiatore in Boccaccio ’70. Io già ai tempi del liceo facevo il segretario di produzione».
• Amico di Corrado Guzzanti, ha partecipato nel 2002 al programma Il caso Scafroglia (era la voce fuori campo) e nel 2006 al film Fascisti su Marte (nella parte del camerata Fecchia). È apparso anche in un puntata della serie Boris.
IL RICORDO DI PAOLO CONTI
Paolo Conti per corriere.it
Parlare di Andrea Purgatori significa partire da un punto essenziale della sua vita professionale che nel tempo in una sorta di suo sinonimo. Grazie al suo impegno e a un lavoro che non ha conosciuto né pause né incertezze, l’inchiesta sulla strage di Ustica è rimasta aperta.
Andrea Purgatori ha svelato le bugie e le omissioni di chi portava avanti la tesi di una bomba esplosa a bordo dell’Itavia che il 27 giugno 1980 viaggiava con 81 persone a bordo rivelando come il disastro fosse stato causato dall’impatto con un missile. E rimanendo sempre al fianco dei familiari delle vittime e soprattutto garantendo la ricerca della verità. Per questo Purgatori-Ustica è diventato un vero sinonimo, un marchio professionale di straordinaria continuità, di desiderio di arrivare alla verità, di difendere chi (i familiari delle vittime) si è ritrovato senza una persona cara e privato del proprio diritto a sapere cose fosse accaduto.
La vicenda di Ustica sintetizza tutto il carattere di Andrea Purgatori, il suo istinto di eccellente cronista (teneva molto a questo appellativo), di inviato di grande livello e qualità (per anni si occupò di Iran e di Libia in tempi in cui lavorare su quei campi era particolarmente complesso). Una scrittura densa, rapida, priva di inutili orpelli, diciamo severa. Esattamente come il linguaggio televisivo che i telespettatori hanno ritrovato nell’avventura di «Atlantide».
Chi legge queste righe perdonerà l’uso del pronome personale. Ma io ho avuto il piacere, direi ora il privilegio, di lavorare per anni con lui. A metà degli anni ’80 l’allora direttore Piero Ostellino decise un radicale ricambio generazionale al vertice della cronaca di Roma. Andrea capocronista, 32 anni, ed io suo vice, a 31. Decisione che provocò molte perplessità in una redazione di consolidati professionisti. E fu come gettarsi in una vasca d’acqua ghiacciata. Cominciammo a lavorare insieme dalla mattina a notte fonda. Andrea aveva continuamente intuizioni controcorrente. Sapeva che una cronaca come la nostra, che doveva fare i conti con concorrenti storicamente molto radicati nel territorio, poteva attirare lettori solo giocando di contropiede, sorprendendoli continuamente.
Rivoluzionò la grafica guardando ai quotidiani statunitensi (la sua permanenza da giovane negli Stati Uniti fu essenziale per la sua vita professionale e anche personale), puntò su un uso anche spettacolare delle fotografie, decise titoli più che coraggiosi. Pur essendo di fatto coetanei, devo a lui (oltre a mille, indelebili gesti di amicizia e di solidarietà, un patrimonio incancellabile) la scoperta di un modo diverso, direi proprio più coraggioso, di fare cronaca, di raccontare Roma, di non fare facile scandalismo ma di non temere mai il potere.
Quando presi il suo posto partii da tutto questo patrimonio costruito soprattutto grazie a lui. Si potrebbero scrivere intere pagine sulle inchieste di Andrea Purgatori, sul suo stile, sulla sua classe professionale e umana, sul suo amore per la vita, per i tre figli e anche per le occasioni di felicità e di bellezza che l’esistenza può offrirti. Una magnifica e fiera persona, incapace di ipocrisie e di patteggiamenti, schietta, ironica ed elegantissima. Un vero giornalista, un protagonista della nostra storia civile. Un amico che nessuno potrà mai sostituire. Mai.
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Ci fu un tempo... il tempo della memoria, della profezia e degli angeli.
Ci fu un tempo,
tempo dell’invenzione e dell’errore,
in cui la solitudine era uno splendido e spaventoso
esilio, in cui cospirare contro la lezione che non
si voleva apprendere e spiare il mistero che si voleva
estorcere.
Era una grotta umida che imbrigliava la luce tra le felci,
era l’angolo dei castighi dove le lacrime nascoste
levavano, finalmente, la loro sovranità,
era l’incubo che soffiava imprigionato in un’alcova
sconosciuta,
o un cuore ripiegato nel suo nascondiglio che tramava
appuntamenti e vendette, ribellioni e segreti proibiti.
Era il tempo dell’infanzia e la solitudine accendeva il suo
bengala dietro lo scudo impenetrabile del silenzio.
E il punto ombroso dove riparava era solo
l’incantato rifugio al suo splendore irriducibile e glorioso.
II
Ci fu un tempo in cui l’amore era
un intruso temuto e atteso.
Uno sfiorare clandestino, premeditato, rielaborato
in insopportabili veglie.
Una confessione audace e confusa, corretta mille
volte, che mai sarebbe giunta al dovuto compimento.
Un’incessante e tirannica inquietudine.
Un galoppare repentino del cuore, ingovernabile.
Un continuo lottare contro la spietata precisione
degli specchi.
Un’intima difficoltà nel distinguere l’angoscia dal
piacere.
Era un tempo adolescente e indefinito, il tempo
dell’amore senza nome, quasi senza volto, che errava,
come un bacio promesso, lungo il punto più ombroso della
scala.
III
Ci fu un tempo
in cui il tempo non era fluire:
era una treccia di sabbia che si pettinava ininterrottamente.
I suoi tre capi si intrecciavano, si fondevano tra loro ben distinti
e inseparabili.
Niente si posponeva. Niente si anteponeva:
era un tempo predestinato da un singolare decreto, un’elica
che, girando, si annullava in una ruota invisibile
dentro il suo stesso bagliore.
Non era un’età né una condizione, era il tempo senza tempo
della felicità perfetta. Dell’accordo. Dell’immobile e sconfinata
durata dell’estasi.
Era il punto unico e misterioso in cui convergeva il tempo
della memoria, della profezia e degli angeli.
Ana Rossetti
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Un grande numero di bambini sono nati con una frequenza più alta per aiutare il mondo a risvegliare la sua coscienza collettiva .Se ti ritrovi in 2 o più di queste caratteristiche sei sicuramente un essere di alta frequenza con lo scopo di risvegliare la frequenza del mondo:– Hai il profondo desiderio di incontrare il tuo partner spirituale, la tua famiglia spirituale, la tua casa spirituale; –Hai eccellenti qualità e un alto livello di intelligenza, ma ti sembra di non riuscire a raggiungere ciò che desideri; –Percepisci che ci sono entità e angeli intorno a te. A volte puoi addirittura sentire delle voci; –Il tuo umore cambia facilmente, così come le tue energie e le tue emozioni; –Hai dei momenti che ti senti strano dove ti sembra di comprendere tutto, ma non durano a lungo; –Hai sogni lucidi; –Vorresti costruire relazioni e responsabilità di forti radici ma ci sono anche momenti in cui vorresti lasciare tutto e andartene, come se nulla fosse; –Percepisci il tempo che passa molto più velocemente degli altri; –Credi che ogni cosa accada per un ragione, ma credi anche che sei tu a crearti il tuo destino con le tue proprie scelte; –Hai una forte intuizione; –Hai influenza su molte persone intorno a te. –Hai un forte senso di speranza e conoscenza universale, caratteristiche che la maggior parte delle persone solitamente ci mette una vita per apprenderle; –Il tuo stato naturale è allegria, divertimento, amorevolezza e positività;-Hai un sistema immunitario molto forte.In poche parole, se ti ritrovi nella maggior parte di queste caratteristiche sei libero dal dramma della pianeta terra. Sei qui per ricordare al mondo che c’è un piano più grande. E fai ciò a livello subconscio con le tue azioni, emozioni, pensieri, presenza e creazioni. Le persone percepiscono la tua aura quando sei attorno a loro. Per alcuni puoi essere strano, per altri una sorgente di energia positiva, ma tutti quanti sentono che il tuo essere è alto. Grazie per rendere il mondo un posto migliore!
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A large number of children have been born with a higher frequency to help the world awaken its collective consciousness.If you find yourself in 2 or more of these characteristics you are surely a high frequency being with the aim of awakening the frequency of the world:– You have a deep desire to meet your spiritual partner, your spiritual family, your spiritual home; –You have excellent qualities and a high level of intelligence, but you seem to be unable to achieve what you want; – Perceive that there are entities and angels around you. Sometimes you can even hear voices; –Your mood changes easily, as do your energies and emotions; –You have moments that feel strange where you seem to understand everything, but they don't last long; –You have lucid dreams; –You would like to build relationships and responsibilities with strong roots but there are also times when you would like to leave everything and go away, as if nothing had happened; –You perceive time passing much faster than others; –You believe that everything happens for a reason, but you also believe that you create your own destiny with your own choices; –You have a strong intuition; –You have influence over many people around you. –You have a strong sense of hope and universal knowledge, characteristics that most people usually take a lifetime to learn; –Your natural state is cheerfulness, fun, lovingness and positivity;-You have a very strong immune system.Simply put, if you find yourself in most of these characteristics you are free from the drama of planet earth. You are here to remind the world that there is a bigger plan. And you do this on a subconscious level with your actions, emotions, thoughts, presence and creations. People sense your aura when you are around them. To some you may be strange, to others a source of positive energy, but all feel that your being is high. Thanks for making the world a better place!
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti
LA NASCITA DELLA PITTURA OCCIDENTALE
Un corpo giace senza vita tra le braccia di una madre disperata. Questo è il passaggio più profondo che compie lo strappo dall’iconicità, strappo ormai pienamente accolto da molti precedenti eppure reso, qui, con i caratteri della più evidente plasticità degli umani sensi e dell’umano patire, fino ad estenuare la resa drammatica, portandola ad emergere, cancellando ogni mediazione simbolica. La disperazione capace di esprimersi, nei diversi personaggi, in un gesto di composta rassegnazione, in un misurato equilibrio con la forza dell’impeto passionale lacerante che gli si contrappone: come nella figura di un palpitante San Giovanni proteso fin quasi allo spasimo nel gridare il proprio dolore. Ancora più evidente è il segno lasciato da angeli incapaci di controllare i propri sentimenti: così, si abbandonano a un volteggio scomposto nello sfondo di un cielo che stinge l’azzurro in un colore livido, esso stesso influenzato dal carattere intensamente drammatico della scena. Si tratta di una forma di rappresentazione religiosa che si rivolge agli uomini di un nuovo tempo, a uomini che si pongono domande e che animano di dubbi la relazione con lo spirito, uomini che obbediscono a una coscienza nuova, consapevole di una crisi di maturità nell’emergere di un senso dell’individuale molto più marcato. Sono gli uomini dei rifioriti centri urbani, protagonisti di una nuova prosperità, espressione della rivoluzione commerciale dei secoli XI e XII. Per certo, tuttavia, si tratta di una spiritualità mediata dagli ordini mendicanti, in particolare dall'esempio del realismo francescano. Giotto, a cavallo tra due epoche, riesce a cogliere le nuove sensibilità imbevute di un diverso afflato religioso, rivelazione concettuale frutto della mistica francescana che venne imponendosi sul cambiamento più di quanto si possa immaginare. Un Giotto che mai si ritrae rispetto alla sperimentazione pittorica. È il Giotto di "Anna e Gioachino alla Porta Aurea" che si scambiano un bacio, avvenimento unico, una "prima volta" nella storia della pittura di quelle epoche. Ed è il Giotto della "Cattura di Cristo", nel quale tra la bagarre di una scena complessa si scorge il misterioso incontro di sguardi tra Gesù e Giuda, entrambi vittime ma di un diverso destino del quale appaiono essere intimamente consapevoli. Osservando il dipinto non ho potuto fare a meno di richiamare alla memoria un’immagine moderna, quella di un quadro futurista: "I funerali dell’anarchico Galli" di Carlo Carrà (1911). Quella stessa vorticosa e inarrivabile dinamicità immersa in un flusso che appare inarrestabile, è in parte presente nell’inquieto e disordinato sollevarsi di lance e bastoni e torce del dipinto di Giotto, che fissa il sentimento centrale della scena concentrandolo su un immobile Gesù, dissonante e ieratico rispetto al conflitto che si anima intorno a un Cristo acquiescente al gesto di Giuda. La pittura, sempre più, mi appare come un gesto unico.
- Giotto di Bondone (1266 - 1337), Cappella degli Scrovegni, Padova, 1303-1305: "Bacio di Giuda o Cattura di Cristo", "Compianto sul Cristo morto", "Gioacchino ed Anna alla Porta Aurea"
- Carlo Carrà (1881 - 1966): “ I funerali dell'anarchico Galli”, 1910-1911, Museum of Modern Art, New York
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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