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#piatto unico
greedyweb · 1 year
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Riso al forno con Zucchine
Riso a forno con zucchine e formaggio filante. Lo adoro. Ci sono tantissime versioni del riso al forno dalle più ricche alle più semplici, è una pietanza che si può modificare a proprio gusto e a seconda di cosa abbiamo in frigo. Si perché si presta e si abbina ai gusti di tutti. Un piatto facile e gustoso. Un primo leggero e veloce che può essere consumato sia caldo che freddo rendendolo…
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veggiechannel · 2 years
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Tutti lo vogliono e ormai tutti ne abbiamo sentito parlare. Il pokè bowl è diventato uno dei piatti del momento, una combinazione perfetta di gusto, nutrimento e praticità. Scopriamo da vicino un pokè bowl, che cos’è e come prepararlo.
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ilpianistasultetto · 1 year
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Per fare un ragù decente occorre tempo e passione, aggiungere gli ingredienti giusti, tentare di ottenere un sapore unico, una magia nel piatto. Mia madre sapeva il tempo che ci voleva per fare un ragù spettacolare, di quelli che si attaccavano al palato e ne sentivi il sapore per mezza giornata. Quanto tempo..
Lo stesso accadeva per fare un maglione o una sciarpa di lana, di quelle per avvolgere il calore e scacciare il fiato dell'inverno.
Il consumismo di massa ha abbassato di molto la pretesa al meglio. Oggi abbiamo fretta, dobbiamo correre, andare veloci, e se una riflessione bussa al cervello, ti sembra tempo perso. Oggi ci sono i padroni del tempo, o meglio, del nostro tempo. Lo tolgono a noi per averne in scorta sui conti correnti, questo è il tempo che a loro serve, rendendoci schiavi di passioni inutili, e poi, ci accorgiamo di non avere più tempo per noi e si rimpiange quello gettato al vento. Quanto tempo sprecato a rincorrere cose inutili, l'effimero che diventa l'essenziale e quando siamo di fronte a qualcosa di unico, un tramonto, un cielo stellato, un caffè consumato in buona compagnia o, semplicemente, scrivere, dipingere, suonare, parlare, ecco che noi stessi diventiamo un'opera d'arte, come una sciarpa di lana fatto a mano. @ilpianistasultetto
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spada1926 · 3 days
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Sformato di melanzane, una vera delizia per il palato: la ricetta della nonna è magica | Buttalapasta
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falcemartello · 1 year
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UN CORPO PERDUTO e DIMENTICATO.
Ogni giorno viviamo la triade:
1- perdita di contatto con la produzione del cibo
2- perdita di conoscenza del proprio corpo, Io Biologico.
3- esaltazione della immagine corporea.
Il tutto davanti allo specchio magico del cellulare, che ci fa passare dalla realtà ad una vita artificiale.
Ma tutto parte dalla perdita di contatto con la produzione del proprio cibo, che genera la perdita di conoscenza e di consapevolezza di avere un corpo.
Tutta questa improvvisa scena occupata dal cibo “sintetico” (farine di insetti, carne coltivata, alimenti ultra processati carichi di additivi chimici ….) si basa sull’assenza della percezione di avere un corpo umano.
Al centro c’è il cibo, non il corpo.
Siamo solo all’inizio di una vulgata sul cibo artificiale che occuperà anni.
Si vive questa nuova comunicazione come se il cibo naturale non ci bastasse più.
L’attenzione e’ sul cibo “nuovo” non si parla di piacere alimentare, non ci preoccupiamo se genera salute.
Non interessa conoscere quali effetti esercita sul nostro corpo perché non lo conosciamo, non sappiamo come e’ fatto, come funziona, quale biochimica e fisiologia abbiamo dentro di noi. Mangiare e’ uno degli atti primari della vita.
Abbiamo perso il contatto con il cibo, non sappiamo più cosa mangiamo, da dove venga, cosa contiene; un cibo prodotto senza la coltivazione della terra, definito “sintetico.
Un cibo senza storia, senza terra, senza piacere.
Il cibo e’ stato marginalizzato negli orari della giornata.
Si mangia quando capita, di fretta, da soli. Il piacere alimentare ritorna protagonista nelle ricorrenze e in eventi emotivi.
IO BIOLOGICO.
Ciascuno di noi ha il suo “Io Biologico” unico e diverso da tutti gli altri essere umani, perché ciascuno ha il suo DNA. Ha un”suo” corpo.
La perdita del contatto con la produzione del cibo, genera la perdita di contatto con il proprio io biologico, per arrivare alla esaltazione della propria immagine corporea.
Abbiamo un corpo senza materia ed una immagine corporea artificiale.
La malattia del corpo ci riporta alla realtà. La conoscenza del corpo e del cibo genera la consapevolezza del vivere.
La conoscenza genera la libertà di guidare la mano che sceglie il cibo e lo porta dal piatto alla bocca bocca.
Comandare la mano alimentare vuol dire essere padroni della propria vita perché siamo capaci a gestire un bisogno primario: mangiare.
La natura ci ha donato il piacere sensoriale perché mangiare senza la ricompensa del piacere sarebbe stata una fatica inutile.
PRIMA CONOSCI IL TUO CORPO. Poi SCEGLI IL TUO CIBO PIÙ’ ADATTO.
Mangiare e’ pensare. Un abbraccio di vita.
PS: Ripartiamo dal pane fatto in casa. Domani scriverò come farlo.
Pierluigi Rossi prof.
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mynameis-gloria · 1 year
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Questo lunedì un pò grigio, per la pioggia e non, così che dopo pranzo mi sono detta "sai che c'è, mò il colore lo metto io" e allora eccomi indossando pantaloni gialli, un filo di trucco dorato sulle palpebre e via a prendere il caffè con P, che non vedevo da settimane e che vederla mi ha fatto bene al cuore. Racconti e aggiornamenti sulle nostre vite, più suoi che miei ma era giusto così. Mi mancavano le nostre sedute (così è come le chiamiamo). Mattinata iniziata con labbra che sorridono (nel letto si sta sempre bene), l'auto portata dal meccanico, scleri ed imprecazioni sul portale INPS e poi con poste italiane, mandato candidature e aperto mezzo secondo il libro per poi richiuderlo subito dopo, che il pranzo non si prepara da solo. Primo giorno di dieta nuova, ritorno del riso basmati e del mio piatto unico: tonno, pomodorini, zucchine. Ridendo e sentendomi poi una pagliaccia per la sera, che con l'arrivo di mia sorella ed il suo ragazzo dopo mesi, vuoi mica rispettarla, E alla pasta con gamberetti e sugo di pesce come puoi dire no? Serata in famiglia, cucinare, dialogare, la casa in rumore e questo mi era mancato. Anche la pastasciutta mi era mancata. Amo questi piccoli momenti di condivisione
In ordine sparso: foto pensando a/ pastasciutta/ macchinetta nuova/ pantaloni gialli/ Yoghi che mi assale e caffè
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sohtaq · 10 months
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a pranzo c'è questo che chiede piatto unico con riso bollito, broccoli e mozzarella oppure purè ma come stai fra
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powerpoison · 3 months
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Merenda mattina: pera 🍐
Pranzo: 237g pollo, insalata, mezzo pomodoro, carote e zucchine grattugiate
Condimento: sale e aceto balsamico
Verso le 10,30 ho mangiato la pera, non ho fatto la colazione, only coffee e in palestra, altrimenti non riesco a correre con cibo sullo stomaco, sono felicissima che sono cosi carica di energie e ho corso per mezz'ora bruciando 300 kcal. Ho fatto anche la scheda per tonificare la muscolatura, nell'ultimo periodo ero malnutrita e non riuscivo neanche più a fare sforzi, mangiavo e vomitavo tutto di continuo, certo ero dimagrita ma mi ha portata a svenire e neanche avevo raggiunto tutti i miei obbiettivi di peso. Voglio stare bene, è bello stare svegli ed energici, punto tutto sulla palestra, l'allenatrice non vorrebbe facessi cardio solo pesi, ma cardio per me è fondamentale perché comunque punto a tornare come prima, dimagrire facendo sport, mangiando sano e per forza devo stare attenta alle calorie. A pranzo avevo programmato di fare la pasta, ma poi sono andata a fare la spesa e ho preso il pollo al forno. Sono un po' spaventata per le calorie scrive internet, l'ho spelato tutto dandone un po' al gatto, ho pesato 237g di pollo pulito, l'ho messo nell'insalata con mezzo pomodoro, zucchine e carote grattugiate condito con sale e aceto balsamico. Un po' di sensi di colpa nonostante ho bruciato in palestra e anche domani voglio andare. L'importante è che ho le energie per fare ginnastica perché non mi piace stare tanto a riposo, essere sbandata, tipo vomitare in continuazione ero troppo distrutta.. mi piace essere attiva. Quindi devo dare energie al mio corpo, come una macchina con la benzina. Evito di pesarmi perché mi manda a male, secondo i miei calcoli con quello che mangio e palestra dovrei dimagrire come facevo mesi fa. Il piatto insalatona con pollo lo considero un piatto unico nel piano nutrizionale.
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Certe persone (tipo mia madre) guardano un dj e pensano: "Sai che sforzo! Mette dei dischi, tutto qui. Che ci vuole? Chiunque potrebbe farlo".
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Se solo immaginassero quanto lavoro c'è dietro, per diventare un dj almeno decente! Mettiamo che tu mixi in un locale. È pieno zeppo e tutti stanno ballando come pazzi. Hai una cuffia appoggiata dietro un orecchio per sentire il pezzo del piatto 1 in uscita dalle casse. Sull'altro orecchio hai la seconda cuffia con la quale lavori per i fatti tuoi al disco sul piatto 2. Fai scratchare il secondo disco avanti e indietro sullo slipmat sotto la puntina, a caccia del punto esatto dove "tagliare", mentre ti accerti che vada a tempo con il primo. Potresti aver bisogno di farlo viaggiare più veloce, o più piano. Se ci metti troppo ad allineare il secondo, il primo potrebbe finire e tu ritrovarti di botto nel silenzio più totale. E se fai il dj, dammi retta, i silenzi di tomba non sono affatto consigliabili. E tutto questo lo devi fare in mezzo alla bolgia di gente che hai intorno, per non parlare di quelli che vengono a chiederti di mettere su i loro pezzi preferiti, e cioè come minimo roba di dieci anni fa.
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Se lavori a regola sui piatti, a questo punto sposterai il cross fader del volume per infilare la seconda traccia: è qui che tutto si fa davvero eccitante. Certe volte è questione di un secondo: il cambio dei due brani è quasi istantaneo. Un colpo secco, insomma. Da brivido. Altrimenti puoi creare una dissolvenza graduale, e i due pezzi suoneranno in contemporanea per un po'.
Poi quando decidi di abbandonare il primo, lo sfumi con l'up fader collegato al piatto 1 (si chiama "up" fader anche se in realtà lo usi sia per abbassare che per alzare il volume). Poi con l'up fader del piatto 2 aumenti il volume della seconda traccia.
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L'obiettivo è quello di effettuare un cambio senza punti morti: con i veri DJ è praticamente impossibile capire dove finisce una canzone e dove parte l'altra. Quando ascolti uno forte come Reel Love, hai l'impressione che tutti i pezzi siano un unico lungo brano ininterrotto.
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Cit. "Voglio fare la Dj!"
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mucillo · 3 months
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Robert Wyatt - Sea Song (Official Audio)
youtube
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La musica di Robert Wyatt gode da sempre di una stima illimitata, sin dai tempi in cui era batterista-cantante dei Soft Machine e poi alla fine di quell’esperienza (per lui una ferita mai sanata) e alla nascita dei Matching Mole (se lo si pronuncia alla francese diventa Machine Molle = Soft Machine). In entrambi i casi Wyatt contribuisce ad album destinati alla storia della popular music come Third dei Softs e Matching Mole. Poi però succede qualcosa di tragico: il 1° giugno 1973, durante la festa di compleanno di Gilli Smyth dei Gong e della poetessa/performer Lady June, un Wyatt strafatto e ubriaco si arrampica sul tetto per tentare di calarsi sul balcone del piano dove si sta svolgendo la festa e sorprendere tutti. Sono pochi passi ma sufficienti per cambiargli per sempre la vita. Appoggia male un piede, scivola e cade nel vuoto. Al suo risveglio in ospedale si ritrova paralizzato dall’addome in giù.
Quella è la fine del «batterista bipede», come Robert ha sempre definito la sua vita prima dell’incidente. La cosa sconvolge i suoi amici e la scena musicale tutta, e porta a bellissime iniziative come il concerto organizzato dai Pink Floyd (con i quali i Soft Machine avevano speso una buona parte dei ’60 in tour) il cui incasso è devoluto a Wyatt per le cure ospedaliere. Ma i link con i Floyd, lo si vedrà leggendo, non finiscono qui.
Supportato dalla fedele moglie/collaboratrice (è autrice dei tutte le sue copertine e di diversi testi) Alfreda Benge, detta Alfie, Wyatt mette da parte le inquietudini e le esagerazioni che hanno caratterizzato gli anni giovanili e si concentra su una musica che altro non può essere definita se non la musica di Robert Wyatt. Dentro ci sono echi della scuola di Canterbury (non potrebbe essere diversamente), prog, sperimentali, world. E c’è quel jazz che in definitiva rappresenta il più grande amore dell’artista. Ma soprattutto c’è la sua voce. Una voce che ha influenzato cantanti moderni (qualcuno ha detto Thom Yorke?) e che o la si apprezza in tutte le sue sfumature o la si rifiuta: sottile, sempre al limite dello spezzarsi, addirittura dell’andare fuori tono. Però dolce, sicura, riconoscibilissima, in grado solo con poche note di scaldare l’anima come un caminetto acceso in una notte di neve. Infine ci sono le sue canzoni e le molte cover con le quali spesso si è misurato: rarefatte, impalpabili, struggenti, solo sue. Ma anche agguerrite in altri momenti. Col tempo infatti Wyatt ha saputo mettere in atto un fiero impegno politico, schierandosi con il Partito Comunista Britannico e trovandosi coinvolto in iniziative umanitarie.
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Nel 1997 nel quale in Italia (caso unico al mondo) viene pubblicato un tributo a Wyatt (The Different You – Robert Wyatt e noi, organizzato da Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo e pubblicato dal Consorzio Produttori Indipendenti) esce Shleep, suo più grande successo dai tempi di Rock Bottom. È un album sereno, variegato, in grado di mettere sul piatto i diversi mondi wyattiani in maniera perfetta. Con diverse perle sonore tra cui una che spicca per intensità: Maryan, scritta col chitarrista jazz Philip Catherine e ripresa con eleganza e trasporto da Ginevra di Marco e Cristina Donà nel tributo.
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Uno degli album più importanti degli ultimi 50 anni. Concepito nei giorni di convalescenza a seguito dell’incidente e prodotto da Nick Mason, il disco presenta un Wyatt fresco e nuovo, che compone canzoni che entrano nell’anima del mondo. Sospeso tra umori jazz, melodie struggenti ed esperimenti, Rock Bottom farà scuola per il suo carattere al tempo stesso tortuoso e godibile. Al suo interno molta malinconia, ma anche uno spirito ironico e vitale che permette a Wyatt di pubblicare alcune tra le sue canzoni più belle, una su tutte Sea Song che è pura poesia per il suo amore con Alfie. Ma è tutto l’album a essere una lunga lettera d’amore alla consorte, alcuni brani portano addirittura il suo nome. Rock Bottom è l’equilibrio perfetto tra canzone e sperimentazione, tra jazz e tutto ciò che musicalmente c’è di bello sul pianeta Te
( da Rolling Stone)
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La parola «arte» non esiste in greco, il concetto unico usato dai greci era la techne, che non è la tecnica ma è la capacità di capire come si fa a fare una cosa in modo che sia agathòs, cioè renderla utilizzabile, utile. Agathòs è buono in quanto serve al suo scopo nella maniera migliore, come il soldato valoroso in battaglia. In italiano ancora oggi noi diciamo «un bel piatto di spaghetti», per intendere non che è bello ma che è buono, che è la migliore espressione della ricetta. Gli italiani sono i filosofi più attenti del mondo, ma ne sono inconsapevoli. [...] Non è la bellezza che salverà il mondo, o salverà noi: è proprio l’opposto. Il nostro compito è tentare di salvare la bellezza.
Philippe Daverio, Che cos’è la bellezza, 2022
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abr · 2 years
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È chiaro a tutti ormai che, in larga misura, la crisi (Qatargate) è ormai fuori dal controllo dell’Ue: “La democrazia europea è sotto attacco” (Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo) (...).
Giovedì 15 dicembre, i presidenti e i primi ministri europei si sono riuniti a Bruxelles per l’ultimo vertice dei leader dell’Ue nell’anno 2022, battezzato “il vertice dell’orrore”. Il presidente, Charles Michel, in evidente imbarazzo poiché (...), all’apertura della nuova ambasciata dell’Ue a Doha a settembre, ha parlato della necessità di impegnarsi in modo costruttivo con il Qatar (circa le stesse parole usate dall’arrestata Eva Kaili) (...).
Dalla Germania, il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha detto che Berlino (deve) mantenere le forniture di gas dal Qatar nonostante lo scandalo. (...) L’agitazione del presidente francese, in caduta libera in casa, è tutta finalizzata ad un recupero di ruolo internazionale; la sua nazionale di calcio con 8 su 11 giocatori della Franceafrique, (è al contempo) simbolo ed emblema dell’impero europeo superstite (e dall'altro dei mantra del wokismo accogliente, quello che da "faro della civiltà nel Mondo" ha reso l'Europa un retroporto degradato tutto putas e pusher, ndr).
(...) È probabile che la crisi sulla presunta “corruzione” sia prodromica e funzionale ai passaggi che seguiranno (...). Sul piatto della contesa si trovano le reti finanziarie: quelle woke (attualmente al potere) promotrici del mantra della anti-corruption (il classico "poche mele marce, noi siamo parte lesa"); quelle variegate ma convergenti della post-finanza – science&tech, trans and post-human, crypto – che intendono sostituirsi al blocco di potere woke; quelle dei detentori di petrodollari che non potendo colpire direttamente gli Stati Uniti (come avvenne nel 9/11) partecipano alla spartizione dell’Europa (loro obiettivo plurisecolare); quelle alter-finance, capitanate dalla Cina, prima detentrice assoluta del debito americano, attraverso le galassie Brics e Sco, in ampia espansione, che mirano ad un ruolo riconosciuto a livello globale.
via https://www.ilsussidiario.net/news/scenario-qatargate-cosi-loffensiva-russa-mettera-fine-al-partito-unico-europeo/2458614/
Un bel quadretto complessivo sui giochini globali che fa venire i brividi.
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ilfascinodelvago · 1 year
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Zanotelli: «Serve un unico, forte movimento per la pace e l’ambiente»
«Siamo sull’orlo di due abissi: l’inverno nucleare, basta un incidente e ci siamo, e l’estate incandescente per la crisi climatica. Serve un unico forte movimento per la pace e l’ambiente»: così il missionario comboniano Alex Zanotelli fotografa l’attuale momento storico.
Festeggiamo la Repubblica, che vieta la guerra come mezzo di offesa ma anche di risoluzione delle controversie, con una parata militare.
È assurdo e l’ho sempre detto in questi anni. Ma cos’ha a che fare la parata militare con la festa della Repubblica italiana? Una repubblica che è bastata sull’articolo 11, che ripudia la guerra, mentre invece siamo in guerra da tutte le parti. Una contraddizione totale.
Il conflitto in Ucraina va avanti da più di un anno, si riaccende l’ex Jugoslavia. In Italia non c’è un vero dibattito.
C’è una narrativa in questo paese in cui incredibilmente la parola pace è scomparsa. La guerra in Ucraina ha riarmato l’Europa, quello che sta avvenendo fa paura. Secondo il rapporto Sipri, nel 2022 la spesa militare degli stati dell’Europa centrale e occidentale è stata di 345 miliardi di dollari, per la prima volta ha superato quella del 1989. A questo ha contribuito anche l’imposizione dettata dalla Nato di impiegare il 2% del Pil in armamenti. Il presidente Usa Biden ha detto «voglio che la guerra in Ucraina continui per indebolire la Russia per poi fronteggiare la Cina» e questo sta infiammando tutto l’Indopacifico. Gli Usa hanno dato i sottomarini atomici all’Australia e hanno chiesto alle Filippine di installare altre 5 basi militari. Si sta armando fino ai denti il Giappone, che ha una costituzione pacifista. Si sta armando anche la Germania, che pure ha una costituzione pacifista, mettendo sul piatto 100 miliardi. Una Germania che si arma è pericolosa per l’Europa. Giochiamo tutti col fuoco.
Il parlamento Ue ha approvato il progetto di legge Asap a sostegno della produzione di munizioni anche con i fondi del Pnrr.
Una cosa di una gravità estrema. Quei fondi dovevano servire per scuola, sanità, creare possibilità di vita. Invece si potranno dirottare verso l’industria bellica, ci sono già 500 milioni di euro preventivati, una bestemmia. Mi preoccupa come il Pd sta votando: il Partito democratico e la sinistra devono svoltare su questi temi. Non è concepibile barcamenarsi tra visioni opposte.
La giustificazione del provvedimento sono gli arsenali vuoti. Stiamo ristrutturando l’industria europea verso il settore militare?
Siamo dentro un’economia di guerra, del resto basta vedere quante porte girevoli ci sono nel governo verso Leonardo, uno dei maggiori player della sicurezza. Papa Francesco ha detto «siamo già dentro la Terza guerra mondiale». E Gutierrez, il segretario Onu, afferma che stiamo andando «a occhi aperti» verso una nuova guerra mondiale.
Nel 2024 ci sono le elezioni europee che potrebbero segnare un cambio radicale verso destra.
Nel mio libro Lettera alla tribù bianca racconto come il suprematismo sta invadendo il mondo: Bolsonaro, Trump, i paesi europei come Polonia e Ungheria. Se in Spagna vincesse Vox rischiamo che l’ultradestra travolga le stesse istituzioni Ue. Dobbiamo dire «gente, vogliamo davvero andare verso il disastro totale?». Non solo l’olocausto nucleare ma anche l’estate incandescente. Spese militari, guerre, voli di aerei da combattimento stanno pesando sull’ecosistema tanto quanto lo stile di vita del 10% più ricco del mondo. Il pianeta non sopporta più la presenza dell’homo sapiens, divenuto demens.
Industria di guerra, cambiamento climatico provocheranno nuovi movimenti migratori a cui l’Europa risponde chiudendo i confini.
I migranti superano già i 100 milioni, immaginiamo cosa succederà quando il calore crescerà nella zona saheliana. La gente scapperà e vale lo stesso per i conflitti. Fuggono da guerre che facciamo noi, da cambiamenti climatici che provochiamo noi nel nord del mondo. L’Africa nel prossimo secolo potrebbe raggiungere oltre 2 miliardi di persone ma chi ci potrà vivere se si va avanti in questo modo? Ai nostri politici interessa il profitto, se arriva dagli armamenti non importa. Questi sono gli ultimi dati di spesa in Italia: 4 miliardi e 200 milioni destinati all’esercito per 200 carrarmati; alla marina 12 miliardi per la terza portaerei e il raddoppio della flotta; all’aeronautica 8 miliardi e 700 milioni per F35 e Eurofighter Typhoon. È follia.
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la-scigghiu · 2 years
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GNEMMARIEDDHRI CON LE PATATE
E qui ci troviamo di fronte ad un piatto tipico del Salento, involtini di trippa con le patate. Un piatto semplice dei contadini di un tempo. Questa è la versione più semplice che si cuciva in casa di mia mamma.
Ingredienti x 4 persone
1 kg Trippa
600 gr di patate
100 gr mortadella
200 gr pomodoro pelato
20 pomodorini
100 g Pecorino sardo (in un pezzo unico)
2 cipolle
Prezzemolo
olio extra vergine di oliva
1 costa sedano
1 carota
q.b. Pepe nero in grani
q.b. Sale
~°~
Procuratevi della trippa già pulita e preferibilmente in un unico pezzo. Tagliatela in rettangoli di misura giusta per essere avvolti a contenere del ripieno. In ogni rettangolo inserire mezza fetta di mortadella (fatevela tagliare molto sottile quando la comprate), della cipolla affettata sottilmente, un pezzo di pecorino, qualche fogliolina di prezzemolo ed un pó di pomodorino tritato. Chiudete gli involtini e fermateli o con dello spago da cucina o, in alternativa, con degli stecchini.
La tradizione vuole che si cucinino nella pentola di terracotta lentamente, ma potete usarne qualsiasi altra. Ponete tutti involtini nella pentola sopra di essi condite con una cipolla a pezzi, il restante prezzemolo, una costa di sedano, una carota tagliata a metà, pomodoro pelato, un giro di olio, sale e qualche grano di pepe. A questo punto copriteli di acqua e fate cuocere a fuoco lento per circa un'ora. Quando pungendoli con la forchetta vi sembreranno teneri aggiungete le patate tagliate a tocchetti grossi. Finite di cuocere controllando che non si asciughino troppo.
Servite caldo con del pane tostato e del buon vino rosso. 😋
La scigghiu 🦋
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Il nulla che già possedevo.
Un altro buco nell’acqua. Un altro buco nel cuore. Avevo sperato fosse diverso e alla fine ecco dove mi ha portato la speranza: al nulla che già possedevo. 
Ho il cuore uno scolapasta e nonostante questo adesso devo andare avanti e superare tutto.. perché è così che vuole la società, così che vuole la vita, la mia. 
Penso inevitabilmente di essere un problema. 
Penso che tutto era un po’ premeditato perché non mi spiego come una piccolezza porti alla rottura. Mi sembra assurdo. Allora forse non è tanto quella piccolezza, ma il fatto che non si vuol stare con me. 
Ed era così già da tempo.
 I motivi? Sempre gli stessi: non posso vivere, non posso uscire con gli amici, non posso volare via dal nido, non posso, non posso, non posso… e io passo sempre per il mostro che non sono. Mi vedono mostro, mi vedono scocciante, mi vedono un ostacolo perché è il pensiero diverso che non combacia.. e non si è mai neanche voluto capire il mio pensiero perché c’è sempre quell’egoismo di fondo no? Ed è inutile parlare e spiegare a chi già vede le cose con dei colori completamente diversi. Con dei colori che non si è disposti ad accostare ai miei per comprenderli,  far sì  che i colori di entrambi si inglobino e creino qualcosa di fuso e unico. Se manca questa volontà era già tutto perso in partenza.
 Ma intanto mi do colpe che non dovrei darmi e ho provato anche a farmi del male come non accadeva da tempo, ho speranze che non dovrei avere, speranze che non mi si dovrebbero dare. E invece mi danno anche quelle nonostante parole amare e chiusura. Manteniamo la coerenza ogni tanto per non creare false speranze su! Uscite e vi godete la vostra vita che adesso che non ci sono più è tornata a risplendere già dal primo giorno!? Bene!!! Fatelo vedere, non nascondetevi da me, che senso ha nascondere questo? Per evitarmi dolore? Il dolore mi serve invece, così da uccidere tutte le speranze insensate che la mia testa si crea. 
Cancellate o sotterrate foto di vecchi ricordi sotto gli occhi di tutti, non ha senso darsi e dare sto dispiacere di vedere cose che mai più torneranno. Ciò che fa più male è come ho servito tutto questo su un piatto d’argento. Ho creato l’alibi perfetto per concludere ciò che si voleva chiudere da prima, un alibi perfetto che mi avrebbe addossato la colpa di tutto.
 E va bene, mi prendo anche questa come tante altre.. sarebbe stato più onesto dirmi che si pensava di chiudere perché non si era felici, anziché prendere la palla al balzo e farmi del male in questo modo. E ora devo prendere in mano la mia vita, andare avanti, reagire! È facile a dire.. Ci riuscirò, so che ci riuscirò. Ma nel frattempo… ©
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Sacher Torte 💯🥂
100k! non so neanche bene il significato numerico ma riconosco quello della magia!❤️
🟢 𝚂𝙰𝙻𝚅𝙰
🎶 𝙲𝙰𝙽𝚃𝙰 &
🍳 𝙲𝚄𝙲𝙸𝙽𝙰!
#𝘳𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘵𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘥𝘢 24𝘤𝘮
👇 𝕀ℕ𝔾ℝ𝔼𝔻𝕀𝔼ℕ𝕋𝕀 👇
➡️ PER L’IMPASTO:
☺︎ 125 g di burro morbido;
☺︎ 25 g di zucchero a velo;
☺︎ un pizzico di sale;
☺︎ 150 g di cioccolato fondente 50%;
☺︎ 100 g di zucchero semolato;
☺︎ 5 tuorli (90/100 g);
☺︎ 5 albumi (190/200 g);
☺︎ 125 g di farina 00;
☺︎ 15 g di cacao amaro;
➡️ PER LA FARCITURA:
☺︎ 300 g di marmellata di albicocche;
➡️ PER LA COPERTURA:
☺︎ 300 g di cioccolato fondente 50%;
☺︎ 270 g di panna fresca;
☺︎ 50 g di glucosio;
☺︎ 40 g di olio di semi;
👇 ℙℝ𝕆ℂ𝔼𝔻𝕀𝕄𝔼ℕ𝕋𝕆 👇
1. Facciamo la base: sciogliamo a bagnomaria il cioccolato;
2. Montiamo a neve gli albumi con lo zucchero;
3. Frulliamo il burro con lo zucchero a velo;
4. Aggiungiamo i tuoli;
5. Il cioccolato fuso lasciato raffreddare;
6. Gli albumi con calma dal basso verso l’alto;
7. Infine la farina e il cacao setacciati;
8. Ungiamo una teglia per dolci da 24 cm e infariniamo;
9. Cuociamo a 170° statico per 35 minuti e prova stecchino;
10. Cotta, la sforniamo e la mettiamo a raffreddare su una retina;
11. Una volta fredda, la tagliamo a metà e ci mettiamo la metà della marmellata di albicocche;
12. Chiudiamo la torta e con la restante marmellata spanciughiamo tutta la superficie, sopra e ai lati, poi mettiamo in frigorifero;
13. Prepariamo la copertura: con il coltello facciamo il cioccolato a scaglie;
14. Scaldiamo la panna con il glucosio;
15. Quando bolle, la versiamo nel cioccolato e giriamo per farlo sciogliere;
16. Aggiungiamo l’olio e lo mescoliamo fino ad incorporarlo;
17. Versiamo la salsa sulla torta appoggiata sulla gradella, aspettiamo che si raffreddi un po’ e con l’aiuto di 2 spatole la mettiamo nel piatto da portata; poi la mettiamo in frigorifero 3/4 ore prima di servirla;
Ormai per le feste il mio unico mentore è @_lucake_ al quale va il mio grazie e a tutti voi instagrammiani dico: VI AMOOOOO!!!
𝘙𝘪𝘤𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢. 𝘋𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀.
𝘌̀ 𝘱𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘴𝘢, 𝘮𝘢𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘶𝘳𝘢 🤗
_________😉❤️👩‍🍳💋________
#elisacuorecucinaechiacchiere #elisaccc #popolofelice #leggerezza #buonumore #racconti #risate #ricette #cucinaitaliana #torta #festa #100k #grazie #sacher #sachertorte #tortasacher #cioccolato #dolce #sweet #instagood #food #foodblog #foodblogger #foodlover #cucina #passione
.....
Eu traduzo para as #pessoasfelizes! 😂:
Sacher Torte 🥂
100k! Eu nem sei o significado numérico mas reconheço o da magia! ❤️
🟢 𝚂𝙰𝙻𝚅𝙰𝚁
🎶 𝙲𝙰𝙽𝚃𝙰𝚁 &
🍳 𝙲𝙾𝚉𝙸𝙽𝙷𝙾𝚄!
#𝘳𝘦𝘤𝘦𝘪𝘵𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘢 𝘶𝘮 𝘣𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦 24𝘤𝘮
👇 𝕀ℕ𝔾ℝ𝔼𝔻𝕀𝔼ℕ𝕋𝔼𝕊 👇
➡️ PARA A MASSA:
☺︎ 125 g de manteiga amolecida;
☺︎ 25 g de açúcar em pó;
☺︎ uma pitada de sal;
☺︎ 150 g de chocolate amargo 50%;
☺︎ 100 g de açúcar semolado;
☺︎ 5 gemas (90/100g);
☺︎ 5 claras de ovo (190/200 g);
☺︎ 125g de farinha 00;
☺︎ 15g de cacau amargo;
➡️ PARA O RECHEIO:
☺︎ 300 g de geléia de damasco;
➡️ PARA COBERTURA:
☺︎ 300 g de chocolate amargo 50%;
☺︎ 270 g de natas frescas;
☺︎ 50g de glicose;
☺︎ 40 g de óleo de semente;
👇 𝕄𝔼́𝕋𝕆𝔻𝕆 👇
1. Vamos fazer a base: derreta o chocolate em banho-maria;
2. Bata as claras com o açúcar até ficarem firmes;
3. Bata a manteiga com o açúcar de confeiteiro;
4. Vamos adicionar as gemas;
5. Deixe o chocolate derretido esfriar;
6. Claras de ovos lentamente de baixo para cima;
7. Por fim a farinha e o cacau peneirados;
8. Unte uma forma de bolo inglês de 24 cm e enfarinhe;
9. Cozinhamos a 170° estático por 35 minutos e fazemos o teste do palito;
10. Depois de cozidos tiramos do forno e deixamos arrefecer sobre uma retina;
11. Depois de frio, cortamos ao meio e colocamos metade da geléia de damasco;
12. Fechamos o bolo e espalhamos toda a superfície com o restante do doce, por cima e nas laterais, depois colocamos na geladeira;
13. Vamos preparar a cobertura: com a faca fazemos os flocos de chocolate;
14. Aquecemos as natas com a glucose;
15. Quando ferver, despejamos no chocolate e mexemos para derreter;
16. Adicione o óleo e misture até incorporar;
17. Despeje a calda sobre o bolo descansando sobre a grelha, espere esfriar um pouco e com o auxílio de 2 espátulas coloque no prato de servir; depois colocamos na geladeira por 3/4 horas antes de servir;
Agora para as férias meu único mentor é @lucake a quem meus agradecimentos e a todos vocês instagrammians eu digo: EU TE AMO!!!
𝘙𝘦𝘤𝘦𝘪𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘮 𝘭𝘦𝘷𝘦𝘻𝘢. 𝘕ã𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘶𝘯𝘥𝘪𝘳 𝘤𝘰𝘮 𝘴𝘶𝘱𝘦𝘳𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘥𝘢𝘥𝘦.
É 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘪𝘰𝘴𝘰, 𝘮𝘢𝘯𝘶𝘴𝘦𝘪𝘦 𝘤𝘰𝘮 𝘤𝘶𝘪𝘥𝘢𝘥𝘰 🤗
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