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#patate al forno
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patate al forno con carciofi mamme in padella ricetta carciofi e patate
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proudtobechubby · 2 years
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Lunch with friends | Er Macellaio | Rome
Antipasto fritto misto, patate al forno, tartare di carne e hamburger ‘o Vesuvio.
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seriemorder · 16 days
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non si può avere un attimo di pace in questa casa diosantissimo
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gelatinatremolante · 5 months
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Ho mangiato le patate al forno, c'è un temporale fortissimo ed è solo il primo di sette giorni che passerò senza dover pensare alla sveglia della mattina dopo. Sono invincibile, niente e nessuno può scalfirmi.
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sciatu · 1 month
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Aveva fame. Non una fame banale, quel languore che prende chi non fa niente e che si risolve in un antipastino o un aperitivo. Lui aveva molta fame, di quella che per soddisfarla bisognava cuocere almeno un “quaddaruni” di pasta, equivalente a circa duecento, duecentocinquanta grammi di pasta, magari con il sugo di maiale o una marea di cozze, di quelle grandi e carnose. Ma in quel momento avrebbe mangiato la qualsiasi: gnocchi, tortellini al burro o con il ragù bolognese, la pasta “cuccuruzzu” con il bollito di castrato, i maccheroni fatti in casa con il sugo di coniglio, i maltagliati con le “poverelle”, le pappardelle con il ragù di cinghiale, una bella carbonara, un cacio e pepe o le lasagne con i funghi porcini appena colti. Apri la dispensa: vuota. Guardò in frigo: vuoto.  Neanche un uovo , una crosta di formaggio, il barattolo semivuoto di pesto alla Genovese o alla Trapanese. La fame aumentò. Cercò delle patate ma nel cesto dove le conservava c’erano solo dell’aglio e due peperoncini rossi, raggrinziti e tristi. “Ci siamo – si disse – una bella : aglio, olio e peperoncino”. Mise su l’acqua e quando bolli verso dentro duecento grammi di pasta perché si disse che aveva fame. In una padella mise un dito d’olio e tutto l’aglio che aveva. (Cosa lo lasciava a fare?). Tagliuzzo il peperoncino e lo versò nell’olio caldo. Per la cucina si propagò un odore intenso, forte, che già da solo avrebbe fatto sturare il naso a chi aveva il raffreddore. Quando la pasta fu pronta la versò direttamente nella padella aggiungendo quella che rimaneva di una vaschetta di pecorino pepato che emanava un odore di ovino intenso e stordente. Mischiò il tutto e versò nel piatto la montagna di spaghetti e lo osservò con devozione e amore. Era consapevole che il pecorino era un di più, ma voleva sapori forti e poi, aveva fame. La prima forchettata sparì come se non vi fosse mai stata. La seconda gli regolò il gusto del pecorino, alla terza si accorse che stava sudando. Forse il peperoncino era troppo, perché la pasta pizzicava, la fronte si era imperlata di gocce di sudore ed il naso si era sturato ed ora respirava come un bambino. Continuò imperterrito, come che più che un nutrirsi, la sua era una prova di virilità, una ordalia in onore della buona tavola.  Continuò forchettata dopo forchettata, mentre sentiva il calore dentro di se aumentava tanto che si sentiva quasi un forno che emanava calore su calore come quando si doveva mettere la carne di castrato e bisognava fare andare il fuoco nel forno un ora per ogni capra stivata li dentro. Apri una bottiglia di birra e la bevve di un fiato, complimentandosi con se stesso con un enorme rutto. Attaccò di nuovo il piatto, che ormai era quasi mezzo vuoto. Continuò forchettata dopo forchetta, ma visto che il calore era insopportabile, ogni due forchettate si scolava una bottiglia di birra e si incoraggiava con un altro rutto che faceva tintinnare la raccolta di bomboniere posta nella credenza della cucina. Quando fini, con la pancia che fuoriusciva abbondantemente dal pantalone dove la cintura era già stata slacciata verso la quinta o sesta forchettata. Prese una crosta di pane semidura e la fece girare nel piatto per ammorbidirla e raccogliere con l’olio i pezzi di peperoncino rimasti. Si congratulò con se stesso e finì l’ultima bottiglia di birra, ormai rosso come un pomodoro per il calore del peperoncino e con alito all’aglio che faceva appassire anche le tende della camera. Tra una russata e l’altra sgassava la pancia emettendo terrificanti scoregge. Quando sua moglie entro nella camera da letto sentì un odore così terribile che svenne. Ma lui continuò a dormire felice della mangiata..
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turuin · 1 month
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Day 16
Giorno 16 - ieri.
Totale caffè bevuti: 2.
Highlight assoluto del giorno (ma anche del mese e dell'anno):
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Lo Jonio, signori. Il mare.
Farmici il bagno mi ha sicuramente rimesso al mondo.
A pranzo: un po' di pasta ripassata in padella con provola e salame (un must!), le spettacolari polpette di mia madre che anche SG sono buonissime (ovviamente lei si è lamentata della tenuta del pane SG) un pezzetto di salsiccia locale SG e dolce, con patate al forno. A cena abbiamo praticamente bissato (tranne i bimbi, che hanno approfittato della provola locale per delle piadine buonissime) perché mia madre cucina sempre per il doppio dei commensali, quindi bisognava esaurire le scorte. Le verdure sono in discesa ma non c'è da temere: superata la giornata di oggi (siamo di compleanno, di Aurora) saremo senz'altro più orientati a una alimentazione più sana. Almeno spero.
La notte è trascorsa tranquilla, tutto sommato. Ora mi preparo e vado a ritirare la torta SG per la bimba, aspetto l'altro mio fratello con figlie al seguito per pranzo e il menu di oggi prevede pasta al forno e cotolette.
Oggi niente mare, se ne riparlerà domani.
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ttrdl · 9 days
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pizza porchetta provola e patate al forno
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benzedrina · 19 days
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Il treno delle 20:10 è veramente lento. Tornerò a casa e non ci sarà nulla in frigo, né per oggi, né per domani. Aprirò justeat e ordinerò dalla solita pizzeria, una pizza per stasera, una puccia per domani a pranzo. Arriverà la notifica della conferma e in 13 minuti massimo il fattorino suonerà il clacson, ché ormai mi conosce e non serve che citofona. Per curiosità, per ricerca scientifica, per dubbi amletici, ho provato a ordinare al locale. 2 minuti per impastare e condire, 2 minuti a bocca di forno a legna rigorosamente a fiamma viva. Alta idratazione, buona fermentazione, farina di qualità, ma la Margherita la paghi 4 euro e la patate e Norcia 6.50.
M mi dice che quando racconto delle cose, descrivo una quantità abnorme di dettagli, non lo vede come un problema o un difetto, a lei piace questa cosa, ma è anche la stessa persona che oggi mi ha detto "Gi sei la cosa che più desidero come amico per mille motivi, ma se una mia amica dovesse provare qualcosa per te, farei di tutto per farla fuggire, non per gelosia, più che altro perché sei veramente pessimo in tutto". Ho ringraziato, ho bevuto un sorso di birra e le ho dato un colpetto in testa. Meritato. A fine aperitivo, durante un abbraccio di saluto, il discorso era finito sul come viviamo a marce. "ma non ti metti mai a folle in discesa?" "no, mai" "quindi sempre con la marcia inserita e con il freno motore" "si, ecco il concetto, il freno motore".
Oggi sono tornati tutti in laboratorio. Forse un'altra settimana da solo era ideale. Ho comprato un cubo di rubik 4x4 da Tiger ma è stato progettato dal demonio perché non ha i colori canonici, ma delle sfumature tipiche dei grafici di microbiomica.
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patate alla savoiarda al forno ricetta patate ai tre formaggi al forno
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C’ho na pazienza da leopardo
La Pazienza è finita.
Non ce n’è più.
Esaurita.
Debellata come il vaiolo.
Inutile che vi chiediate perché la gente ve strombazza a 0,000033 nano secondi dallo scatto del semaforo verde; non domandatevi perché er barista ve lancia l’espresso da in fondo al banco del bar e il banco è lungo come ‘na pista d’atletica.
La pazienza è finita, sicché muovete il culo e attaccateve ar treno.
E’ finita perché evidentemente è stata sprecata, cestinata, sottovalutata, scontata, saldi al 50% a metà stagione e abusata.
E io pure, di pazienza, non ne ho più.
Nun ne posso più se sentì gente che se lamenta nonostante non gli faccia male niente.
Gente che si lascia e poi si riprende e poi si rilascia ad un ritmo di 5 barra 6 volte in un mese e te viene a dì che però se amano. Non si regge più il trentenne che è confuso e spaventato perché stava con una che stava anche con un altro ma aveva dimenticato di dirglielo per whatsapp, al trentenne.
Basta con sta gente che se lagna, quella che piagne, quella che frigna, quella depressa, quella che vuol la testa dell’ex su un piatto d’argento e due patate al forno, quello che ammazza quella perché quella è una santa che sta con un fuori di testa. Avete tutti rotto er cazzo e avete esaurito la pazienza e l’attitudine all’ascolto pure de tutti i monaci buddisti di sto mondo.
Iniziate a lamentarve meno, a guardà con chi scegliete de stare e non scegliete sempre la stra-tipa da copertina o l’hipster che è tanto figo quanto ignorante.
Fateve due domande ogni tanto e fate pure due chiacchiere con l’altra metà.
E se ve mollate, ve prego, scrivetelo giusto su facebook e non rompete er cazzo, non è mai morto nessuno perché s’era mollato, casomai qualcuno ci ha rimesso le penne perché stava con n’infame, ma queste so’ altre storie.
E “domani è n’artro giorno” e se lo disse lei, sfigata com’era, nun vedo perché voi ve state ad arrovellà sulle questioni per stagioni su stagioni.
Divertiteve che a piagnè se fà sempre in tempo.
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ilsalvagocce · 1 year
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fine giugno
quando guardo le foto di mamma, cioè le cerco, scompiglio scartafratto ricerco sbrindello cartelle sotto cartelle di sotto cartelle cartelline nomi nomini ma mamma grazia grace madre mini baby tutto quello che negli ultimi 15 anni di computer posso aver salvato senza ordine, quando sento insomma desiderio di scovar qualcosa, che so già a memoria e magari mi ritrovo dentro una cartella di un compleanno di pranzo di casa di giugno tra noi in pigiama senza alcuna velleità artistica, solo così, tra quei file che ancora si chiamano con AAAA0076 o IMG_vattelappesca tanto non le hai mai nominate 
dico che quando le guardo io non sono triste. la guardo in faccia che mi guarda, nel pieno di sé del suo sé del suo sorriso intatto canaglia presaingiro perenne, provocazione davanti al pollo in potacchio o le patate al forno le forchette le bottiglie la tavolata apparecchiata per noi, fermagli tra i capelli per farseli più gonfi, più alti, poi se li scordava in testa, la matita nera sugli occhi di lago la camicia da casa rosa salmone, le rose di babbo dell'orto le braccia spalancate il sorriso a chi la guarda, io rido ma proprio rido. la guardo e mi viene da ridere — secondo me l'ho sempre fatto, da quando sono a questo mondo. io sono nata, ho visto lei e ho, perennemente, sorriso.
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barrenwomb · 7 months
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a firenze con la mia amica veneta. nel menù c'è l'artista con le patate al forno. io mi metto a cercare una roba su google. lei: so cosa stai cercando. io: cosa. lei: l'artista. io: no. aspetta. non sai cos'è l'artista? lei: cosa. no. ovviamente non lo so. io: davvero non sai cos'è l'arista? lei: cos'è il finocchione? io: non sai cos'è l'arista? aspetta, non sai nemmeno cos'è il finocchione? lei: ti odio. io: dove vivi? al nord italia? lei: vaffanculo.
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veritanascoste · 8 months
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🚨🚨🚨🚨🚨🚨🚨🚨🚨🚨🚨🚨
*Dal 24 Gennaio '24* in tutta l'Unione Europea potranno essere venduti e comprati prodotti alimentari destinati al consumo umano a base *di insetti, larve, vermi in pasta, essiccati e in polvere*.
Un motivo in più per leggere attentamente le etichette.
Alimenti e preparati avranno come dicitura:
*ACHETA DOMESTICUS*
*TENEBRIO MOLITOR*
*LOCUSTA MIGRATORIA*
*ALPHITOBIUS DIAPERINUS*.
La farina di insetti si potrebbe trovare nei seguenti prodotti:
pane
biscotti
crackers
grissini
salse
minestre in polvere
pasta
pizza
miscele pronte per prodotti da forno
latte in polvere
prodotti trasformati a base di patate
snack
barrette
Informiamoci prima di comprare prodotti che potrebbero nuocere alla nostra salute.
Se ti fa piacere, condividi l'informazione
🦎🐛🪳🦗
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turuin · 13 hours
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Day 55
Giorno 55 - ieri.
Totale caffè bevuti: 2 (rifiutato terzo caffè dopo cena).
A pranzo: sapendo di dover restare fuori a cena, ho cercato di restare leggero... senza riuscirci. Fritturina mini di calamari e verdure, contorno di patate al forno.
A cena: bruschetteria. Bruschette di 120cm divise per otto e multigusto. Per fortuna c'erano anche dei pezzi con verdure (radicchio, erbette, etc) e frittini di contorno. Birra, Cheesecake (maledetta, ci sto ancora male oggi) al caramello e amaro a fine serata (Sibilla con ghiaccio, molto buono).
Rientrato a casa, scopro che c'è un guasto sul LOS della borchia fibra, e questo significa guai: primo, perché non è un guasto generalizzato (benedetto downdetector) ma fisico, sul cavo di fibra, e secondo perché è impossibile che il tecnico esca nel weekend, specie se non è stato chiamato quando ancora era possibile, cioè venerdì mattina. Mia moglie ha preferito aspettare che rientrassi io a tarda sera ed eccoci. Stamattina ha chiamato il supporto e pare che il tecnico esca lunedì, a meno di miracoli. Per fortuna nessuno dei due è dipendente dalla rete di casa e abbiamo comunque una buona offerta per la connessione mobile... ma per oggi sicuramente non si fa streaming sulla tv. Già è tanto che io sia riuscito a collegare i miei pc all'hotspot del telefono.
Una nota positiva: non volendo impattare troppo sulla connessione, invece di tenere Spotify attaccato sto usando la mia vecchia cartella di musica in MP3, e mentre scrivo questo post sto riascoltando "A Moon Shaped Pool", dei Radiohead, caso unico di disco che ho acquistato in digitale.
Vedrò di godermi questa giornata parzialmente unplugged.
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3nding · 9 months
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Dopo una serie di try-and-error ecco i punti chiave per delle patate al forno da urlo.
TEMPO. Non sono facili né veloci. Chi dice il contrario mente, richiedono attenzione.
FORMA: i tocchi devono essere di dimensioni omogenee - dimensioni non forma - volete la crosta e l'interno morbido
PROLOGO: sbucciare, tagliare a tocchi e bollire per 6/7minuti in acqua salata e poi lasciare ad asciugare in uno scolapasta
NEL MENTRE: far scaldare la pirofila/vaschetta in forno ventilato a 200 gradi avendo cura di aver messo sul fondo un velo uniforme di OLIO DI ARACHIDI. No il sapore non lo sentirete.
ATTENZIONE: se le patate sono ancora bagnate, l'acqua a contatto con l'olio di arachidi caldo esploderà. Fate a modino.
Conditele con un trito di rosmarino, aglio, sale e olio.
Poi ogni 25/30 minuti le girate con uno strumento in legno/silicone di vostro gradimento.
La crosta deve essere uniforme. Ci vuole circa un'ora a completare la ricetta.
Funziona anche senza bicarbonato di sodio.
Se avete il forno sborone potete guadagnare un quarto d'ora più o meno usando attorno al 45mo minuto la funzione grill ma occhio a non far bruciare gli angoli dei tocchi.
FATELE RAFFREDDARE PER QUALCHE MINUTO UNA VOLTA USCITE DAL FORNO O L'EFFETTO CILIEGINO DI FANTOZZI È GARANTITO.
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leggeramai · 1 year
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01/10/2023
Colazione: sempre uguale
Pranzo: yogurt magro alla fragola
Merenda: due gallette di mais con burro d'arachidi proteico
Cena: merluzzo e patate al forno
7k passi
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