#persecuzione ebraica
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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Giorno della Memoria: la «Filastrocca della Shoah» di Mimmo Mòllica
La «Filastrocca della Memoria della Shoah» di Mimmo Mòllica celebra il 27 gennaio, «Giorno della Memoria», istituito per commemorare le vittime dell'Olocausto e ricordare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz: 27 gennaio 1945.
La «Filastrocca della Memoria della Shoah» di Mimmo Mòllica celebra il 27 gennaio, «Giorno della Memoria», istituito per commemorare le vittime dell’Olocausto e ricordare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz: 27 gennaio 1945. Quel giorno i superstiti del campo di concentramento furono liberati, portando alla luce l’orrore dei lager nazisti. Una filastrocca per «non…
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mchiti · 9 days ago
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domani la giornata della memoria quindi non so cosa fare stasera e sto guardando fazio dove ovviamente ci sono la segre ecc. e quello che penso è che crescendo in italia a scuola abbiamo sempre ricordato questa giornata, fossero film, discussioni in classe, libri. e io ho sempre avuto grande rispetto, grande interesse, grande compassione, al punto che negli anni ho scoperto la bellezza della letteratura ebraica del novecento ad esempio (che è bellissima).
però io mi chiedo...da persona araba che soffre per i suoi fratelli arabi io mi chiedo...loro quand'è che provano compassione per il mondo arabo. loro quand'è che proveranno lo stesso rispetto, lo stesso interesse, la stessa gentilezza. quand'è che degneranno i perseguitati di oggi della stessa delicatezza. blaterano di una persecuzione che oggi non c'è e chiudono gli occhi di fronte ad un genocidio ormai quasi centenario. Mi stanno facendo diventare insensibile e l'hanno voluto loro con tutta questa indifferenza.
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colonna-durruti · 1 year ago
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Potere al popolo
🔴PERCHE' POTERE AL POPOLO NON ERA IN PIAZZA IERI ALLA MANIFESTAZIONE "CONTRO L'ANTISEMITISMO" A PIAZZA DEL POPOLO? PER NOI RIFIUTARE L'ANTISEMITISMO OGGI VUOL DIRE ESSERE AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE.
Vogliamo essere chiari. Rifiutare, oggi, concretamente, l'antisemitismo, vuol dire essere solidali con il popolo palestinese.
E chi, come Salvini, Tajani e La Russa, ma anche Schlein e Conte, ha manifestato ieri spalla a spalla "contro l'antisemitismo" sotto la bandiera di uno stato genocida come Israele, sta in realtà fomentando l'odio razziale nelle nostre società.
Partiamo dalla definizione più semplice, quella di antisemitismo. Essa è "l'avversione nei confronti dell'ebraismo, maturatasi in forme di persecuzione o addirittura di mania collettiva di sterminio da una base essenzialmente propagandistica, dovuta a degenerazione di pseudoconcetti storico-religiosi o a ricerca di un capro espiatorio da parte di classi politiche impotenti". E' l'odio per gli ebrei in quanto ebrei.
Se una lezione ci ha lasciato l'Olocausto, è quella di non ripetere la disumanizzazione di una etnia o di una religione in quanto tali, facendone un capro espiatorio da abbattere e sterminare. Tanto Zygmunt Bauman, quanto Hannah Arendt (autrice quest'ultima non a caso per lungo tempo osteggiata dalla stessa cultura israeliana) hanno dimostrato che lo sterminio degli ebrei ad opera dei nazifascisti non sia stata una parentesi diabolica della nostra modernità burocratica, ma una sua conseguenza diretta, che rischia di ripetersi in forme diverse.
La sostanza di ciò che è avvenuto agli ebrei nel corso del Novecento, si sta riproducendo oggi in forme diverse in quel fazzoletto di terra che è la Palestina ai danni degli arabo-palestinesi, e ciò da almeno 75 anni. Il sionismo, alla base della fondazione dello Stato di Israele, è infatti una corrente politica dell'ebraismo europeo che nasce alla fine dell’800 in piena epoca coloniale e che teorizza la fondazione di uno stato ebraico, Israele appunto, nella regione della Palestina storica.
Il sionismo non solo immagina, ma pratica questo processo, a partire dagli inizi del 900, intensificandolo mentre la Palestina era sotto controllo britannico. Nei fatti, quello che il movimento sionista ha realizzato in Palestina in alcuni decenni - precedenti alla seconda guerra mondiale e all’Olocausto - è la colonizzazione di una terra che gli scritti sionisti pretendono “vuota”, o abitata da rozzi e inferiori arabi (come sempre accade nel contesto di una colonizzazione).
E' su questa base che è nato lo Stato di Israele. Un progetto che da prima della sua nascita ha goduto dell'assenso del colonialismo occidentale e in particolare anglosassone, il quale, mentre in Europa non muoveva un dito per contrastare le pericolosissime ondate antisemite che vi prendevano piede, aveva bisogno di un alleato in Medio Oriente per contrastare le legittime aspirazioni nazionali e anticoloniali delle masse arabe.
Scrive Ilan Pappe che “Il concetto di “transfer” era ed è profondamente radicato nel pensiero politico sionista” così come la “connessione tra sionismo e colonialismo” e “ l'idea di un'economia esclusivamente ebraica". Dal 1948 in poi l'espansione israeliana è esplosa, dell’esproprio di terre e risorse a danni dei palestinesi, della cacciata di 800.000 arabi dalla regione (oggi sono 6 milioni i profughi palestinesi che non hanno diritto a tornare nella propria terra, alle proprie case).
Il sionismo è anche l’ideologia che copre e legittima questo movimento - ormai vecchio di quasi un secolo - di espulsione ed espropriazione fatto sulla pelle dei palestinesi, lo stato di apartheid di fatto in cui vivono gli arabi palestinesi e la pulizia etnica che continua imperterrita nel tentativo di sterminare la popolazione autoctona.
Esso si basa sulla continua vittimizzazione del carnefice: mentre occupa le terre palestinesi, uccide a sangue freddo in Cisgiordania, Israele ha bisogno di raccontare a sé e agli altri come la legittima resistenza del popolo palestinese, che è anche resistenza armata all'occupazione, sia guidata dall'odio "degli ebrei in quanto ebrei", cioè da antisemitismo, e non dal diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese che ne è esattamente l'opposto in quanto principio che riconosce a tutti i popoli pari dignità.
Israele ha bisogno di disumanizzare gli arabi e di equipararli ai nazisti, in un gioco di specchi pericoloso, che ha effetti devastanti nelle società occidentali dove vivono milioni di stranieri e cittadini arabi o di origine araba.
L'illusione ottica che la propaganda israeliana spaccia per verità da decenni, e che era alla base della manifestazione di ieri, consiste appunto nel far coincidere il progetto sionista di colonizzazione della Palestina con l'essere ebrei tout court, e dunque di far coincidere la critica alla colonizzazione, ossia l'antisionismo, con l'odio per gli ebrei, ossia l'antisemitismo.
Noi invece vogliamo dirlo forte e chiaro. Chi oggi in Italia è più ferocemente a sostegno della politica coloniale e razzista di Israele, sono non a caso gli stessi à la Ignazio La Russa che hanno il busto di Mussolini in casa, ossia di colui che ieri ha contribuito a deportare e sterminare milioni di ebrei in tutta Europa. Sono gli stessi personaggi che ancora oggi covano o mantengono relazioni nemmeno tanto velate con personalità, correnti e gruppi apertamente antisemiti.
Le immagini di Schlein e Conte a braccetto con questa gente ci dicono solo di quanto il centrosinistra italiano sia succube dell'ultradestra e della politica estera USA, e di come ci sia un maledetto bisogno di far crescere una vera sinistra oggi, concretamente antirazzista e senza se e senza ma per il diritto all'esistenza, all'autodeterminazione e alla resistenza del popolo palestinese.
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abuqasimuhammadroleplay · 2 years ago
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*Abu Qasim fece uscire il suo regno anticristico di natura anticristiana fuori dalle Nazioni unite e dalla corte internazionale criminale facendo anche terminare l'alleanza con gli Stati Uniti e l'unione europea perché rifiuta di permettere uno stato palestinese indipendente vicino a Israele e di dare diritti ai cristiani e musulmani sunniti facendo una persecuzione contro quest'ultimi in Israele,Palestina,Yemen,Siria,Iran e Libano rifiutando l'autorità del cristianesimo nel mondo.
Abu Qasim cita la storia ebraica dicendo che il cristianesimo è una religione malvagia che più volte ha causato i pogrom contro i popolo ebraico in tutti secoli dei secoli e che Gesù non era affatto per nulla ebreo ed è per questo motivo che sarà per sempre rifiutato, cita anche l'Islam citando sempre le stesse cose e di come i Quraysh hanno ucciso sempre gli sciiti e ammette anche che lo sciismo non c'entra nulla con l'Islam ma è sempre una religione ebraica e il Messia degli ebrei,cristiani falsi,dei satanisti e dei musulmani sciiti è finalmente arrivato e il velo è stato tolto rivelandosi al mondo.
Gli Stati Uniti di James Sawyer e l'unione europea automaticamente si allontanano dal sionismo perché profondamente delusi confermando infatti che il communismo e lo sciismo erano creazioni ebraiche usando ebrei che erano falsamente convertiti al cristianesimo come Karl Marx e all'Islam come Abdullah Ibn Saba quindi cercano che qualcuno in Germania possa difendere il Vaticano e possibilmente creare un quarto reich.
Abu Qasim odia molto la Germania e l'Italia temendo infatti un qualcosa che non gli piace: un ennesimo Sacro Romano Impero e conosce la storia di Carlo Magno,Carlo Martello,Ottone I,Enrico II e Filippo II temendo che c'è un discedente vivo da quelle parti e non gli piace neppure che ci sono quattro degli ex nazisti ritornati in vita dall'inferno e dal paradiso che potrebbero ostacolare ancora una volta i piani ebraici di distruggere l'Europa e non gli piace neppure la polizia di Berlino e nemmeno le guardie svizzere del Vaticano perché potrebbero continuare ad arrestare terroristi di al-Qaeda, terroristi sciiti,satanisti,ebrei sospettosi, neo nazisti e potrebbero anche mettere nei guai il suo alleato Richard Stuard se venisse mandato in ergastolo o condannato a morte dalla corte internazionale criminale.
Abu Qasim supporta Richard Stuard per promuovere la falsa narrativa che la Russia di Putin è innocente, i cristiani sono malvagi e non hanno nessun diritto di autodifendersi in caso di invasione musulmana sciita, l'ebraismo è la vera religione e fede, questo perché Richard Stuard è segretamente di origini ebraiche da parte materna risultando quindi di essere un falso cristiano,falso profeta, un Mischling e un neo nazista per demonizzare il cristianesimo*
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viunews · 3 months ago
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Kristallnacht: la Notte dei Cristalli e l'inizio della persecuzione nazista
Kristallnacht: Notte dei Cristalli e inizio della persecuzione nazista
La Kristallnacht, o “Notte dei Cristalli”, è uno degli eventi più oscuri e devastanti della storia del Novecento, un momento cruciale che segnò un drastico intensificarsi delle persecuzioni naziste contro gli ebrei. Accaduto tra la notte del 9 e il 10 novembre 1938, fu un pogrom organizzato dallo stato nazista che devastò la comunità ebraica in Germania e Austria, lasciando segni indelebili nella…
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fullchaosfire · 3 months ago
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IL MEMORIAL DI BLACKSTONE DEL 1891 E L’IMMIGRAZIONE EBRAICA PRIMA DI HITLER
Come risultato delle “Leggi di maggio” dell’Impero russo che limitavano i diritti civili agli ebrei, i primi architetti del sionismo videro un’opportunità perfetta per architettare le loro false profezie. Al presidente Benjamin Harrison viene presentata una petizione per riportare gli ebrei in Palestina a causa della continua "persecuzione" subita nella Russia zarista. Tra i firmatari della petizione figurano alcuni dei nomi più potenti, tra cui i Rockefeller e J.P. Morgan
Poco dopo, nel 1884, un gruppo sionista noto come Hovevei Zion (Amanti di Sion) iniziò a riunirsi in reti in tutta Europa. L'obiettivo di questo gruppo era avviare il processo di immigrazione degli ebrei dall'Europa alla Palestina. Questo avvenne all'incirca nel periodo della prima grande migrazione di ebrei in Palestina, conosciuta come la "Prima Aliyah", in cui si stima che arrivarono in Palestina circa 30.000 ebrei.
La barzelletta che fu a causa dell'olocausto che gli ebrei emigrarono in Palestina...ha fatto il suo tempo ormai. Fu tutto pianificato con la complicita' dei banchieri e capitalisti ebrei europei e americani.
Memoriale della Pietra Nera
Hovevey Sion
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alephsblog · 7 months ago
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Molti si sono chiesti chi sono i cattivi maestri dei giovani filonazi-fascisti e antisemiti “immortalati” dall’inchiesta di Fanpage. Precisato che gli antisemiti non mancano anche tra i ragazzi che indossano la kefiah ad mentulam canis, non so (ma ne dubito) se i ragazzi di Gioventù nazionale vengano indottrinati con i testi di Carlo Mattogno, forse il principale esponente del negazionismo della Shoah in Italia. In ogni caso, resta il fatto che le sue teorie in questi mesi sono tornate di moda. Esse si propongono di liberare la storia dalla “menzogna di Auschwitz”. Definiscono l’Olocausto come un mito, ovvero una deliberata mistificazione della realtà a beneficio degli stessi ebrei, coalizzati in una vera e propria internazionale sionista che manipolerebbe la memoria del passato per garantirsi un potere egemonico sul mondo intero.
Sono farneticazioni che trovano ascolto in ambienti giovanili sedotti, purtroppo, non solo dalla propaganda delle destre più eversive. Cosa hanno fatto e cosa fanno le istituzioni scolastiche per contrastare questa deriva ideologica? Non molto, a mio avviso, anche perché a loro volta sono piene di docenti “revisionisti”. Chi spiega allora ai nostri studenti che persecuzione e sterminio degli ebrei sono stati accertati attraverso la valutazione scientifica di prove inconfutabili di fatti realmente accaduti? Il genocidio nazista conquistò la scena giudiziaria non al processo di Norimberga (1945-1946), ma soltanto nel 1961 a Gerusalemme, quando salì sul banco degli imputati Adolf Eichmann. Allora nacque una nuova consapevolezza della portata della catastrofe, segnando in maniera indelebile la cultura del secondo Novecento. Il merito fu anche del saggio di Hannah Arendt “La banalità del male” (1963).
Della Shoah, poi, crediamo di conoscere tutto. Non è così. Soltanto nel 1992 è stato pubblicato un testo che dovrebbe essere letto e illustrato in tutte le scuole e le università italiane (ministro Valditara e ministra Bernini, ci pensino). tratta del verbale della conferenza berlinese di Wannsee, organizzata il 20 gennaio 1942 dal capo della Direzione generale per la sicurezza del Reich, Reinhard Heydrich. Con il verbale (redatto da Adolf Eichmann) e con il testo dell’autorizzazione per preparare una “soluzione globale della questione ebraica” (siglata, il 31 luglio 1941, da Hermann Göring e indirizzata allo stesso Heydrich), sono state acquisite le prove definitive del genocidio progettato dai nazisti.
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kikenhanna17world · 4 months ago
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"Lo sapevi, peccare non significa fare il male: non fare il bene, questo significa peccare. Quanto bene tu potevi fare! E non l'hai fatto: non c'è stato un peccatore più grande di te.”
Pier Paolo Pasolini
(Epigramma dedicato da Pasolini a papa Pio XII, Eugenio Pacelli che fu accusato di non essere intervenuto durante la II guerra mondiale per fermare la persecuzione ebraica.)
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Pier Paolo Pasolini, March 5, 1922 – November 2, 1975.
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Ebrei Roma: "Chi si mobilita per le donne tace sugli stupri di Hamas"
24 novembre 2023 18:22 Il presidente della Comunità Ebraica, Victor Fadlun. “No a qualsiasi forma di prevaricazione, abuso, persecuzione o violenza”     In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la Comunità Ebraica di Roma ha presentato la videoinstallazione “Il silenzio è complice”. L’opera, spiega in una nota la Comunità, “è volta a…
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qindil · 1 year ago
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LA PERSECUZIONE DEI CRISTIANI – PARTE 5
Le tribù gotiche, il cristianesimo ariano, l’età dell’oro ebraica sotto il dominio musulmano, i Franchi, il Sacro Romano Impero, il Grande Scisma e le Crociate Fonte: @anon_fa_mous21 settembre 2023 Nella PARTE 4, abbiamo visto come i Romani e i Babilonesi lavorarono a stretto contatto per instaurare l’Islam. Prima che nascesse l’Islam in Medio Oriente, si verificarono una serie di eventi…
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reginadeinisseni · 2 years ago
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HITLER - BIOGRAFIA
EBREI E PREGIUDIZIO:
PAOLO DEL DEBBIO MI CONSIDERA FALSA E BUGIARDA COME TUTTI I GIORNALISTI AMICI SUOI PRIMO PERCHE' DIFENDE LA GENTE, SOLO CHE LA GENTE NISSENA E' FALSA E IMBROGLIONA E VUOLE PROTEGGERE VICINI DI CASA CRIMINALI
SECONDO PERCHE' IO SONO SATANISTA, E HO FATTO UN PATTO CON SATANA CHE HA AVVICINATO A ME ANIME PARTICOLARI COME QUELLA DI ADOLF HITLER
IO CONTINUERO' SEMPRE  A PREGARE ADOLF HITLER, NON SOLO PERCHE' HO PAURA DELLE CONSEGUENZE SE LO TRADISSI (INCIDENTI CAPITATI QUANDO HO PENSATO MALE DEL FURER), MA PERCHE' GRAZIE A LUI HO SCOPERTO LA VERITA' SUGLI EBREI E QUANTO FOSSERO REALMENTE CATTIVI (COSA CHE NON CI RACCONTANO NEI LIBRI DI STORIA) , MI SONO RESA CONTO CHE NON ERA COLPA DEL FURER SE C'E' STATA LA PERSECUZIONE EBRAICA, MA E' STATA LA NATURA CHE HA USATO UN UOMO INTELLIGENTISSIMO E ABILISSIMO COME HITLER PER PUNIRE IL POPOLO EBREO. IL FURER MI HA GUIDATO NELLA SCELTA DEI TESTI DA LEGGERE E COME INTERPRETARLI, GRAZIE ALLA MIA RELIGIONE CHE MI HA APERTO LA VERA REALTA' STORICA
UNA INCHIESTA TENUTA DA UNA PERSONA COME LUI NON SAREBBE UNA INCHIESTA VERITIERA MA UNA INGIUSTIZIA E UN IMBROGLIO PERCHE' LUI UNA VITTIMA LA FA DIVENTARE COLPEVOLE
POI PAOLO DEL DEBBIO E' UN MOSTRO, FISICAMENTE E INTELLETTUALMENTE NON CI VOGLIO AVERE A CHE FARE
ЕВРЕИ И ПРЕДРАССУДКИ:
ПАОЛО ДЕЛЬ ДЕББИО СЧИТАЕТ МЕНЯ ЛЖИВЫМ И ЛЖИВЫМ, КАК И ВСЕ ЖУРНАЛИСТЫ ЕГО ДРУЗЬЯ ВО-ПЕРВЫХ, ПОТОМУ, ЧТО ОН ЗАЩИЩАЕТ ЛЮДЕЙ, ТОЛЬКО ТО, ЧТО ЛЮДИ ОБМАНЫВАЮТ И ОБМАНЫВАЮТ, И ХОТЯТ ЗАЩИТИТЬ ПРЕСТУПНЫХ СОСЕДЕЙ
ВО-ВТОРЫХ, ПОТОМУ ЧТО Я САТАНИСТ, И Я ЗАКЛЮЧИЛ СДЕЛКУ С САТАНОЙ, ЧТО ОН ПРИБЛИЗИЛ КО МНЕ ТАКИЕ ОСОБЫЕ ДУШИ, КАК АДОЛЬФ ГИТЛЕР
Я ВСЕГДА БУДУ МОЛИТЬСЯ АДОЛЬФУ ГИТЛЕРУ НЕ ТОЛЬКО ПОТОМУ, ЧТО Я БОЮСЬ ПОСЛЕДСТВИЙ, ЕСЛИ ПРЕДАМ ЕГО (НЕСЧАСТНЫЕ СЛУЧАИ, КОГДА Я ПЛОХО ДУМАЛ О ФЮРЕРЕ), НО ПОТОМУ ЧТО БЛАГОДАРЯ ЕМУ Я УЗНАЛА ПРАВДУ О ЕВРЕЯХ И О ТОМ, НАСКОЛЬКО ОНИ НА САМОМ ДЕЛЕ ПЛОХИ (ЧЕГО НЕ РАССКАЗЫВАЮТ НАМ В УЧЕБНИКАХ ИСТОРИИ), Я ПОНЯЛА, ЧТО ЭТО НЕ ВИНА Фюрера, если было еврейское преследование, но это была природа КОТОРЫЙ ИСПОЛЬЗОВАЛ ТАКОГО УМНОГО И СПОСОБНОГО ЧЕЛОВЕКА, КАК ГИТЛЕР ЧТОБЫ НАКАЗАТЬ ЕВРЕЙСКИЙ НАРОД. FURER НАПРАВИЛ МЕНЯ В ВЫБОРЕ ТЕКСТОВ ДЛЯ ЧТЕНИЯ И ��АК ИХ ИНТЕРПРЕТИРОВАТЬ, БЛАГОДАРЯ МОЕЙ РЕЛИГИИ, КОТОРАЯ ОТКРЫЛА МНЕ ИСТИННУЮ ИСТОРИЧЕСКАЯ РЕАЛЬНОСТЬ
РАССЛЕДОВАНИЕ, ПРОВЕДЕННОЕ ТАКИМ ЧЕЛОВЕКОМ, КАК ОН, НЕ БЫЛО БЫ РАССЛЕДОВАНИЕМ ПРАВДА, НО НЕСПРАВЕДЛИВОСТЬ И ОБМАН, ПОТОМУ ЧТО ОН ЖЕРТВА ЗАСТАВЛЯЕТ ЕЕ СТАТЬ ВИНОВНОЙ
ТОГДА ПАОЛО ДЕЛЬ ДЕББИО-МОНСТР, ФИЗИЧЕСКИ И ИНТЕЛЛЕКТУАЛЬНО Я НЕ ХОЧУ С ЭТИМ ИМЕТЬ ДЕЛО
#GHEZZI #DORIGHEZZI #STRISCIALANOTIZIA #FRANCESCO #RUTELLI #PROPAGANDALIVE #ELUANA #ENGLARO #ELUANAENGLARO #CRISTIANO #DEANDRE #CRISTIANODEANDRE #twitter #facebook #skyrock #linkedin #instagram #okru #tiktok
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Il Sabato Nero di Roma: La Tragedia del 16 Ottobre 1943 nel Ghetto EbraicoUn giorno di terrore e deportazione che ha segnato per sempre la storia della comunità ebraica romana
Roma: Il 16 ottobre 1943 è una data che rimane impressa nella memoria collettiva come il "sabato nero" di Roma. In piena Seconda Guerra Mondiale, con l'occupazione nazista della città, le truppe tedesche eseguirono una delle più terribili operazioni contr
Roma: Il 16 ottobre 1943 è una data che rimane impressa nella memoria collettiva come il “sabato nero” di Roma. In piena Seconda Guerra Mondiale, con l’occupazione nazista della città, le truppe tedesche eseguirono una delle più terribili operazioni contro la comunità ebraica italiana. Quel sabato, all’alba, i soldati delle SS rastrellarono il ghetto ebraico di Roma e altri quartieri della città,…
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gregor-samsung · 4 years ago
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“ Per moltissimi italiani la campagna antisemita scatenata nel 1938 fu il primo vero shock politico dopo il delitto Matteotti, fu il primo fatto che veramente fece aprire loro gli occhi sul conto del fascismo e segnò l'inizio del loro divorzio da esso. Non si vede perché la massa degli ebrei avrebbe dovuto essere più lungimirante e capire prima del resto degli italiani come le cose sarebbero andate a finire. Tanto più che sino allora la loro fiducia in Mussolini era stata, da un punto di vista strettamente ebraico, sostanzialmente ben riposta: non aveva infatti Mussolini aiutato i profughi dalla Germania, trattato gli ebrei come pochi altri governi europei trattavano i loro e, almeno ufficialmente, sempre negato l'esistenza in Italia di una questione ebraica? Né — ancora — si deve dimenticare che, come per tutte le minoranze da poco emancipate, una rottura con il fascismo voleva dire, per chi non avesse piena consapevolezza di certi valori di cui il fascismo era la negazione, rompere con l'Italia; e se una simile rottura era difficile per la maggioranza degli italiani, anche più difficile, psicologicamente, era per gli ebrei che all'Italia dovevano la loro emancipazione e la loro piena equiparazione. Italiani sino in fondo, per nascita, per cultura, per educazione e, in un certo senso, doppiamente italiani, perché l'Italia per essi oltre ad essere ciò che era per il resto degli italiani era anche l'emancipazione, l'eguaglianza civile ottenuta pochi decenni prima, non solo i più degli ebrei furono colti di sorpresa dalla politica antisemita del fascismo e ne furono feriti moralmente forse più che materialmente, ma, proprio perché profondamente italiani, fu loro impossibile volgere puramente e semplicemente le spalle alla patria che li rinnegava e perseguitava e relativamente lento e penoso fu il realizzare che il fascismo non era l'Italia, che il fascismo non si era ingannato o era stato ingannato sul loro conto, ma che scientemente e cinicamente aveva preparato e realizzato la loro persecuzione e che, quindi, era inutile, ingenuo e indegno sperare di convincerlo della propria « buona fede » con manifestazioni di un attaccamento che ogni giorno che passava appariva evidente non meritasse e non era più sentito da essi. Per gli ebrei meno assimilati, per i sionisti più convinti la persecuzione fu un fatto, da questo punto di vista, certo meno grave che per la massa dei loro correligionari; ad essi la persecuzione toglieva poco e, in un certo senso, restituiva addirittura molto. Rinunciare all'Italia emigrando o rinunciare ad essere completamente italiani in Italia era per loro molto più facile che per gli altri, per quelli completamente assimilati. “
Renzo De Felice, Storia degli ebrei italiani sotto il fascismo, prefazione di Delio Cantimori, III ed. riveduta e ampliata con una nota dell’autore, Mondadori (collana Oscar Saggi n° 14, 2 voll.), 1977; vol. I, pp. 391-92.
[ Prima edizione originale: Einaudi, novembre 1961 ]
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yehudageramirp · 3 years ago
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Gli uomini nella foto sotto sono stati fotografati #OnThisDay 20 agosto 1941 mentre sedevano per le strade di Parigi dopo essere stati arrestati, prima della loro deportazione forzata al campo di transito e internamento di Drancy.
Gli ebrei in Francia furono deportati in Oriente al culmine di un processo durato due anni di persecuzione e legislazione aggressiva. Nell'inverno 1940-41 iniziò l'incarcerazione e la deportazione degli ebrei francesi nei campi di concentramento.
Questi arresti ricorrenti afflissero gli ebrei di Francia per diversi anni, spesso condotti in modo esplicitamente crudele e violento, separando di proposito le coppie l'una dall'altra e i genitori dai loro figli. In molti casi, i bambini sono stati deportati nei campi di sterminio da soli senza i loro genitori, tra estranei.
In totale, circa 76.000 ebrei francesi, tra cui circa 11.000 bambini, furono deportati nei campi di sterminio dell'Est. La maggior parte dei deportati fu assassinata ad Auschwitz e la maggior parte lasciò la Francia via Drancy. Le deportazioni continuarono anche quando gli Alleati avevano cominciato a liberare la Francia, con l'ultimo trasporto in partenza nell'agosto 1944, mentre si combatteva la battaglia per Parigi.
Di tutti gli ebrei deportati dalla Francia nei campi di sterminio dell'Est, sopravvissero in totale circa 2.500.
Scopri di più sull'Olocausto in Francia qui.
Questa sezione del nostro sito Web include informazioni dettagliate sull'immigrazione ebraica dall'Europa orientale alla Francia, l'occupazione tedesca della Francia, gli arresti e i campi di concentramento, il rastrellamento del Vel' d'Hiv e altro ancora.
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bibliotecasanvalentino · 4 years ago
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In Biblioteca puoi scoprire autori e opere che non conoscevi o di cui avevi sentito parlare ma che ancora non avevi avuto modo di leggere. Ed è per questo che abbiamo deciso di dedicare un angolo alla scoperta di questi "tesori nascosti". 
Oggi l'opera e l’autore prescelti sono: "La portinaia Apollonia" di Lia Levi.
Un libro che offre ricchi spunti di riflessione, da leggere in compagnia dei più piccini per raccontare loro gli orrori della guerra, ricordando, però, che nell’uomo dimorano anche sentimenti positivi come altruismo, coraggio e generosità. L'anno è il 1943, in una città sotto l’occupazione nazista; Daniel è un bambino ebreo, che vive solo con la madre a seguito della fuga del padre per scampare alla deportazione e raggiungere i “soldati buoni”, quelli che sconfiggeranno i "soldati cattivi".E di soldati cattivi, in città, ce ne sono tanti, e li vediamo disegnati in una doppia pagina, compatti come un unico enorme mostro, con le loro divise nere e la croce uncinata.
La mamma di Daniel è costretta a lavorare di nascosto, perché agli ebrei è vietato persino questo (vogliono forse che si riposino? Si chiede Daniel, nella sua dolce ingenuità infantile). Il bimbo, nonostante tutto, riesce ancora a gironzolare liberamente per le strade cittadine: va a comprare il pane facendo le lunghe file alle botteghe, gioca con i coetanei e il vero mostro che lo spaventa non è la guerra (che non comprende ancora), bensì la portinaia Apollonia.
Apollonia è arcigna, ha occhiali spessi e occhi grigi e corre con la scopa dietro ai bambini che la prendono in giro. Daniel è convinto per questo che sia una strega, perciò non vuole mai passare davanti a lei da solo e si fa venire incontro dalla madre in cortile. Finché un giorno la mamma non risponde al suo richiamo e una grossa mano gli chiude la bocca trascinandolo in cantina. Daniel riconosce Apollonia ed è convinto che lo rinchiuderà per mangiarlo ma… nella cantina trova la madre e comprende che la vecchia portinaia li ha tratti in salvo dai nazisti giunti a prelevarli per la deportazione. Il bambino capisce che Apollonia ha salvato la sua vita e quella della sua mamma: “anche una strega a volte può salvare un bambino”, perché anche nelle persone burbere può battere un cuore nobile. Un invito a non fermarsi alle apparenze. Albo commovente che, in pochi tratti di testo e con grandi tavole intensamente colorate, apre uno squarcio sulla vita di un bambino ebreo ai tempi della Seconda guerra mondiale. Un libro che per i più piccoli deve essere mediato, spiegato, raccontato. “La portinaia Apollonia” ha vinto nel 2005 il premio Andersen come miglior albo 0/6 anni e il super premio Andersen come miglior libro dell’anno.
Dal questo albo illustrato è stato tratto anche uno spettacolo teatrale.
Lia Levi nasce a Pisa nel 1931 da una famiglia ebraica. Al principio degli anni '40 la famiglia si trasferisce a Roma dove ha dovuto affrontare i problemi della guerra e della persecuzione razziale. Dopo l'8 settembre 1943 riuscì a salvarsi dalle deportazioni nascondendosi con le sue sorelle nel collegio romano delle Suore di San Giuseppe di Chambéry. Nel 1994 pubblica il libro "Una bambina e basta" (premio Elsa Morante opera prima), senza volersi indirizzare a un pubblico di ragazzi, ma poi diventato un classico nelle scuole. Ha solo voglia di raccontare la sua storia, quella di una bambina ebrea che durante le persecuzioni razziali si trova improvvisamente ad affrontare problemi più grandi di lei, molto spesso ingigantiti e resi ancora più difficili dagli adulti. È uno dei primissimi racconti autobiografici ad affrontare il problema dell'impatto traumatico che le persecuzioni ebbero sui bambini ebrei in Italia, anche tra coloro che non furono deportati nei campi di sterminio, costretti a lasciare le loro case e a vivere nascosti nella paura, spesso separati dai propri genitori.
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rpallavicini · 4 years ago
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«Come combatti il jihad contro gli infedeli?». Cosa insegna il Qatar a scuola
«Come combatti il jihad contro gli infedeli?». Cosa insegna il Qatar a scuola
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Un’analisi dei libri di testo nel paese arabo rivela da dove arriva l’estremismo. Si giustifica la persecuzione ebraica per mano dei nazisti, si esalta la guerra santa armata e si insultano i cristiani
Sorgente: «Come combatti il jihad contro gli infedeli?». Cosa insegna il Qatar a scuola
Li plasmano da bambini, impossibile poi che capiscano la differenza. Ma facciamo affari con loro perchè ci…
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