#libro giallo Mondadori
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Il furto della Divina Commedia di Dario Crapanzano: Un giallo nella Milano degli anni '50 con l'ispettore Fausto Lorenzi. Recensione di Alessandria today
Dario Crapanzano ci trasporta nella Milano vintage degli anni '50 con un giallo intrigante e un nuovo, affascinante investigatore.
Dario Crapanzano ci trasporta nella Milano vintage degli anni ’50 con un giallo intrigante e un nuovo, affascinante investigatore. “Il furto della Divina Commedia” di Dario Crapanzano è un romanzo che ci riporta nella Milano degli anni Cinquanta, un’epoca in cui il mistero e il fascino delle vecchie librerie, dei cinema fumosi e degli antichi vicoli milanesi offrono lo sfondo perfetto per un…
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gregor-samsung · 11 months ago
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“ Mitek mi stava osservando con attenzione. Incrociando il mio sguardo, mi fece l'occhiolino e con voce un po' impastata domandò: «Che dici, ci andiamo sulla Luna?». Io feci segno di sì e, mentre abbassavo la testa per annuire, gli occhi mi rimasero incollati su un trafiletto che s'intitolava NOTIZIE DALL'ORBITA. La parte inferiore del testo era strappata e quello che rimaneva della colonna erano solo le parole: «Ventotto giorni...» scritte in grassetto. Ma bastava anche quello. Capii tutto al volo e chiusi gli occhi. Sì, era proprio così: quelle tane in cui passavamo tutta la vita in effetti erano buie e sporche e forse noi stessi eravamo l'esatto corrispettivo di quelle tane. Ma nel cielo blu sopra le nostre teste, in mezzo alle stelle rade e fioche, esistevano dei piccoli punti speciali, brillanti, artificiali, che scivolavano lenti fra le costellazioni e che erano stati creati qui, in terra sovietica, in mezzo al vomito, alle bottiglie vuote e al fumo puzzolente di tabacco, che erano fatti d'acciaio, di semiconduttori e di energia elettrica e che in quel momento volavano nel cosmo. E ognuno di noi, perfino quell'ubriacone cianotico che poco prima avevamo visto per strada, accovacciato come un rospo in mezzo a un cumulo di neve, perfino il fratello di Mitek, e certo anche Mitek e io, ognuno di noi aveva lassù, nel blu freddo e pulito, la sua piccola ambasciata. Corsi fuori, in cortile, e piangendo a dirotto me ne restai a fissare il limpido cielo invernale e il globo giallo-azzurro della Luna, incredibilmente vicino. “
Viktor Pelevin, Omon Ra, traduzione dal russo di Katia Renna e Tatiana Olear, Mondadori (Collana Strade blu), 1999. [Libro elettronico]
[Edizione originale russa: Омон Ра, casa editrice Издательство Текст, Mosca, 1992]
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Novità (ma non solo...)
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Il vostro affezionato staff delle Biblioteche di Milano vi imbandisce un piccolo antipasto letterario, prima delle pantagrueliche proposte natalizie.
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Di Geoffrey Holiday Hall si sa soltanto che fu giornalista e scrittore. Elogiato da Leonardo Sciascia che lesse La fine è nota nel 1952, pubblicò solo due gialli e poi scomparve praticamente nel nulla. La fine è nota (uscito per la prima volta in Italia con il titolo La morte alla finestra) fu premiato in Francia nel 1953 come miglior poliziesco in lingua non francese. Il titolo originale (The end is known) deriva dal Giulio Cesare di Shakespeare: “Oh, se fosse dato all’uomo di conoscere la fine di questo giorno che incombe! Ma basta solo che il giorno trascorra e la sua fine è nota”. Un giallo di classe, strutturato come un viaggio a ritroso nella vita del protagonista di cui si ricostruisce la storia passo per passo, testimonianza per testimonianza, come un misterioso puzzle che si completa, ovviamente, solo nel finale. Molto godibile è anche il secondo titolo Qualcuno alla porta, dai toni più leggeri, nonostante gli omicidi e l’atmosfera della Vienna sotto l’occupazione sovietica nel secondo dopoguerra che non ricorda neppure lontanamente gli splendori dell’impero asburgico. “Sembra uno di quei soggetti che piacevano a Hitchcock (e non è detto che il pressoché ignoto Holiday Hall, scrivendo Qualcuno alla porta, non avesse in mente le figure di James Stewart e Doris Day, o di Cary Grant e Grace Kelly)”. La frizzante coppia americana che si trova, suo malgrado, a gestire le indagini ricorda anche il duo Tommy e Tuppence di Agatha Christie. Doppio colpo di scena sul finale: cosa chiedere di più a un libro giallo?
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Ha un solo difetto Un volto nella folla di Budd Schulberg: è troppo breve. Parliamo ancora dell’autore di Perché corre Sammy? e I disincantati per questo racconto appena uscito e finora inedito in Italia, da cui Elia Kazan trasse il film omonimo con protagonista Andy Griffith (l’indimenticabile avvocato Matlock della fortunata serie televisiva, per intenderci). Il tema, fin troppo attuale, è quello della manipolazione del pensiero e dei comportamenti (e quindi del voto) delle masse da parte dei personaggi dello spettacolo: in questo caso si tratta di un finto sempliciotto proveniente da un paesino dell’Arkansas che, in virtù della sua sconcertante capacità di coinvolgimento, diventa il paradigma dell’America intera. Grazie alle sue canzoni folk, a vecchi luoghi comuni sulle tradizioni popolari e a un indubbio carisma, il nostro eroe riesce a condizionare il pubblico e ad arricchirsi con i lauti proventi della pubblicità. Cambia il tema negli altri due racconti della raccolta: i ‘dietro le quinte’ del mondo del cinema in Questa è Hollywood, che l’autore, sceneggiatore e figlio di un tycoon della Paramount, non solo conosceva bene, ma sapeva anche descrivere con agile penna, e L’imbonitore, sul mondo della boxe. Ricordiamo che per la sceneggiatura di Fronte del porto (che è anche un romanzo), celebre film con Marlon Brando, Schulberg si aggiudicò l’Oscar nel 1954.
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Per la serie i grandi classici hanno sempre qualcosa da dire è stato ripubblicato da Mondadori e da Sellerio Brighton Rock di Graham Greene. Una lettura da consigliare sotto tutti i punti di vista: un giallo ben costruito con protagonisti tratti sia dalla malavita, sia dal caso che fa di un personaggio del tutto inaspettato un accanito segugio alla ricerca del colpevole, come fosse Porfirij Petrovic che insegue Raskolnikov o Javert che perseguita Jean Valjean, ma con uno spirito diverso, fresco e originale. “Nello specchio inclinato sopra il lavabo si poteva vedere riflesso, ma gli occhi si distolsero rapidamente da quell’immagine di guance livide e mal rasate, di capelli lisci e occhi da vecchio. Non lo interessava. Era troppo orgoglioso per preoccuparsi del suo aspetto”.
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Nuova ristampa anche per Le vittime di Norwich (1935) uno dei gialli più famosi (insieme a The House of Dr. Edwardes che ispirò il film Io ti salverò diretto da Alfred Hitchcock) fra i 31 composti dalla coppia britannica John Leslie Palmer e Hilary Aidan St. George Saunders sotto lo pseudonimo di Francis Beeding.
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Da La regina degli scacchi di Walter Tevis, lo scrittore di Lo spaccone e Il colore dei soldi, è stata tratta una miniserie televisiva di grande successo. Accade spesso che i geni abbiano avuto una vita difficile, siano dei disadattati, spesso asociali, in perenne conflitto con se stessi, il prossimo e il mondo che li circonda. È anche questo il caso della protagonista, la piccola Beth, cresciuta in orfanotrofio, che trova una riscossa alla sua grigia esistenza grazie alla passione per la scacchiera. Una curiosità sul ‘caso letterario’ di Tevis: dopo il successo dei primi libri, fu dimenticato anche a causa dei problemi con l’alcol. Quando decise di riprendere a scrivere, lo fece seguendo un corso di scrittura all’Università dove fu riconosciuto dal poeta Donald Justice che, stupito, gli chiese cosa ci facesse un grande autore come lui in mezzo agli studenti, quando avrebbe invece dovuto salire in cattedra. Breve fu purtroppo la sua seconda stagione creativa: Tevis morì a soli 56 anni per un tumore.
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Il voyeurismo è il tema principale dell’ultimo romanzo di Simenon pubblicato da Adelphi, Delitto impunito: composto nel 1953 durante il soggiorno dello scrittore a Lakeville nel Connecticut, fu edito l’anno successivo in volume e a puntate sul settimanale «Les Nouvelles littéraires». Il secondo tema del libro è l’invidia, quella di chi non ha nulla, né bellezza né fascino nè denaro ed è stato defraudato perfino dell’affetto dei genitori, nei confronti di chi invece ha tutto questo e ne mena vanto, e gode nell’esibirlo senza ritegno. Una lotta accanita tra due personalità, che è la lotta atavica tra gli uomini per la supremazia. “A Élie non era mai successo di trovarsi davanti un uomo completamente felice, felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata, e che approfittava con candore di tutto quel che lo circondava per accrescere il proprio piacere”.
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Una nuova indagine per l’improbabile detective di Partanna Giovà, metronotte per caso, coinvolto in un duplice omicidio di stampo mafioso insieme a tutta la scombinata famiglia Di Dio. Sarà ancora una volta l’anziana madre, autentica virago arroccata alle salde tradizioni popolari e armata di un cervello dalla logica “acuminata”, ad avviare le indagini verso l’inevitabile conclusione. Ma cos’è La boffa allo scecco? Questo, almeno, ve lo possiamo svelare: si tratta di un gesto simil-apotropaico (in realtà un autentico sopruso) che a tutti è occorso di subire almeno una volta nella vita, ovvero lo schiaffo di rimando, come sfogo per un’ingiustizia patita che non si è in grado di vendicare altrimenti. Roberto Alajmo non delude le aspettative.
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Per quanto riguarda Sarà assente l’autore di Giampaolo Simi, si può dire che, se esiste una sana via di mezzo tra assecondare a priori i gusti dei lettori meno esigenti e scrivere in modo che solo l’autore possa comprendere i propri contenuti, Simi l’ha sicuramente trovata e ce la propone in queste succulente paginette. Dedicato a chi ha la voglia, la necessità, l’urgenza di ridere a crepapelle.
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Nell’ultimo nato della serie del BarLume di Marco Malvaldi, La morra cinese, gli inossidabili vecchietti sono alle prese con l’omicidio niente di meno che di un giovane filologo romanzo alle prese con un carteggio appartenente alla famiglia di un nobile “arci-decaduto” del luogo, in cui, pare, compariva addirittura un’epistola inedita di Giacomo Leopardi. Ma questo non è l’unico movente per un delitto che non resterà a lungo irrisolto.
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luigidelia · 2 years ago
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Eccolo. Questo post è una piccola festa. Per Mondadori - Libri per Ragazzi è uscito il nostro libro LA SCUOLA PIU' BELLA CHE C'E' - DON MILANI, BARBIANA E I SUOI RAGAZZI. E' il mio quarto libro collettivo. Questa volta c'è anche Sandra Gesualdi oltre a Francesco Niccolini. Esce per Mondadori e i motivi per esserne fieri sono tanti. Nasce dallo spettacolo CAMMELLI A BARBIANA. E' una scrittura che attraversa le notti, le solitudini, le gioie e qualcuno dei "tesori" più segreti di quella scuola. Lo fa con pudore. Senza perdere il fuoco e la tenerezza direbbe qualcuno. Arriva, per quanto mi riguarda, dopo quasi dieci anni di ricerca personale intorno alla figura di Lorenzo e dell'esperienza irripetibile di quella scuola. Prima come educatore, poi come autore, poi come narratore. Ho avuto la fortuna di condividerne alcuni dei passaggi più importanti con questi amici cari. Il libro è bello. Molto. Più bello di quanto ci siamo resi conto noi stessi probabilmente. Oltre che per gli spettacoli quindi, da domani, energie permettendo, ci vedremo in giro anche per questo. Oggi in un sala piena e attenta lo abbiamo presentato per la prima volta per Leggenda Festival Empoli. Grazie a Mondadori per la fiducia. A Vania Pucci e Giallo Mare Minimal Teatro per i passaggi sempre importanti da Empoli. Ora speriamo che viaggi il più possibile e che possa dare un contributo importante in quest'anno così "illustre" del centenario del caro Lorenzo. La dedica dice: "A Beppe Dunghi, che non ha mai smesso di suonare la campana della chiesa vicino casa. Alle maestre appassionate. Ai ragazzi e alle ragazze. Tutti. Ai padri ribelli." Ecco. Buon viaggio! https://www.mondadoristore.it/scuola-piu-bella-che-c-e-Don-Francesco-Niccolini-Luigi-D-Elia-Sandra-Gesualdi/eai978880476605/?/&gclid=CjwKCAjwjYKjBhB5EiwAiFdSfl6Xzo4uFvNkeDBbKYYT65qqrhf_f313r9LXxk6b8GtihnLYO3zkihoC_s8QAvD_BwE&gclid=CjwKCAjwjYKjBhB5EiwAiFdSfl6Xzo4uFvNkeDBbKYYT65qqrhf_f313r9LXxk6b8GtihnLYO3zkihoC_s8QAvD_BwE&utm_source=tradedoubler&utm_medium=affiliation&utm_campaign=cpa&affId=2412710&tduid=db077d396e0d502055ba074cfb3bfd7f
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frabooks · 2 years ago
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Il Maestro e Margherita - Differenze tra alcune traduzioni
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Ho letto Il Maestro e Margherita nella prima delle edizioni qui sotto elencate. Essendo un grande classico è stato tradotto innumerevoli volte, ma è da tanto che desidero fare una piccola analisi sulle traduzioni, perché, mi sembra, cambia molto il senso del romanzo.
Non solo non sono un traduttore ma non so nulla di russo, quindi la mia analisi è pura opinione. Opinione, però, fatta da un’amante e da uno studioso del libro; vedremo, infatti, ad esempio, che in una traduzione c’è un vero e proprio errore logico.
Insomma, preferisco la prima edizione per le scelte fatte e per il ritmo che dà al romanzo. Le altre non sono orribili, ovviamente, e conviene sempre leggere Il Maestro e Margherita.
Ho scelto di confrontare le traduzioni con le uniche edizioni in mio possesso, che sono le seguenti:
1 Feltrinelli
Prima edizione nell’Universale Economica” - I CLASSICI gennaio 2011
Traduzione di Margherita Crepax
2 Mondadori
Prima edizione Oscar classici moderni marzo 1991
Traduzione Maria Serena Prina
3 Bur
Prima edizione Classici BUR deluxe 2018
Traduzione Milly de Monticelli
Quest’ultima versione ha deciso, inspiegabilmente, di chiamare Behemot Ippopotamo. Tecnicamente è la traduzione corretta ma non ha senso tradurre i nomi propri.
Iniziamo.
Di seguito alcuni pezzi significativi e il commento alle tre traduzioni.
Primo pezzo
1 Feltrinelli
Prima edizione nell’Universale Economica” - I CLASSICI gennaio 2011
Traduzione di Margherita Crepax
“Ricordo distintamente com’è risuonata la sua voce, bassa ma con dei picchi, e anche se può sembrare da stupidi, mi è parso che la voce rimbalzasse sul muro giallo e sporco e riecheggiasse nel vicolo. Sono passato in fretta dalla sua parte e nel raggiungerla le ho risposto:
“No”
Mi ha guardato meravigliata e io, all’improvviso e in modo del tutto inatteso, ho capito che per tutta la vita avevo amato proprio quella donna! 
2 Mondadori
Prima edizione Oscar classici moderni marzo 1991
Traduzione Maria Serena Prina
“Ricordo distintamente come risuonò la sua voce, piuttosto bassa, ma con brusche variazioni, e per quanto possa sembrare stupido, ebbi l’impressione che nel vicolo si fosse creata un’eco, e che la voce rimbalzasse contro la parete gialla e sporca. Passai rapidamente dalla sua parte e, avvicinandola, risposi: 
‘No’
Mi guardò sorpresa, e io all’improvviso e del tutto inaspettatamente compresi che per tutta la vita avevo amato proprio questa donna!
Analisi:
“ebbi l’impressione che nel vicolo si fosse creata un’eco” periodo inutilmente lungo che rallenta il ritmo. 
“e del tutto inaspettatamente compresi “ un altro problema. Del tutto inaspettatamente non si può sentire. Mi viene da dire anche che l’amore non si “comprende”. Avviene.
“Questa”. Quella, non questa.
3 Bur
Prima edizione Classici BUR deluxe 2018
Traduzione Milly de Monticelli
Ricordo chiaramente il tono della sua voce, abbastanza profonda ma a scatti, e per quanto sia stupido, mi sembrava che l’eco urtasse nella viuzza e riecheggiasse dalla sporca parete ingiallita. Passai rapidamente dalla sua parte e avvicinandomi a lei risposi:
‘No’
Mi guardò stupita, e d’un tratto compresi - e fu una cosa del tutto inaspettata - che per tutta la vita avevo amato proprio lei.
Analisi:
“ma a scatti” Cosa vuol dire? In che senso? Come parla Margherita?
“per quanto sia stupido” variante che funziona.
“l’eco urtasse nella viuzza e riecheggiasse dalla sporca parete ingiallita.” Dove urta l’eco nella viuzza? La frase non ha senso. Rieccheggiasse “Dalla”? Non funziona.
“Mi guardò stupita, e d’un tratto compresi” Suona meglio.  
“ - e fu una cosa del tutto inaspettata -” questo inciso però spezza il flusso della frase del tutto. 
Secondo pezzo
1 Feltrinelli
Prima edizione nell’Universale Economica” - I CLASSICI gennaio 2011
Traduzione di Margherita Crepax
“E poi?” domandò a sua volta l’ospite “Quello che è successo dovrebbe indovinarlo da solo,” si asciugò una lacrima improvvisa con la manica del braccio destro e proseguì: “L’amore è balzato davanti a noi dal nulla, come un assassino in un vicolo, e ci ha colpiti entrambi, nello stesso istante. Così colpisce la saetta, così colpisce il coltello a serramanico. Ma lei, in seguito, sosteneva che non era successo così, e che noi ci amavamo già da tanto, tanto tempo prima, senza conoscerci, senza esserci mai visti; e che lei viveva con un altro uomo… E anchio là, con quella, come si chiamava…"
2 Mondadori
Prima edizione Oscar classici moderni marzo 1991
Traduzione Maria Serena Prina
“Vado avanti?” chiese di rimando l’ospite. “Ma quel che accadde in seguito se lo può immaginare da solo.” All’improvviso s’asciugò una lacrima inattesa con la manica destra, e continuò: “L’amore balzò dinanzi a noi come da sotto terra un assassino balza in un vicolo, e ci lasciò entrambi esterrefatti. Come lascia esterrefatti un fulmine, come lascia esterrefatti un coltello a serramanico! Lei d’altronde in seguito affermava che non era stato così, che noi naturalmente ci amavamo da tempo, senza conoscerci, senza esserci mai visti, e che lei aveva vissuto con un altro uomo… e io laggiù, allora… con quella, come si…
Analisi:
““Vado avanti?” chiese di rimando l’ospite. “Ma quel che accadde in seguito se lo può immaginare da solo.” All’improvviso s’asciugò una lacrima inattesa con la manica destra, e continuò” Questa parte iniziale tutto sommato funziona.
“L’amore balzò dinanzi a noi come da sotto terra un assassino balza in un vicolo” Il verbo “balzare” è debole, molle, per di più viene ripetuto due volte. 
“ ci lasciò entrambi esterrefatti.” Esterrefatti non rende affatto l’idea di subitaneità e di violenza di quel colpo di fulmine.
“Come lascia esterrefatti un fulmine, come lascia esterrefatti un coltello a serramanico!” Buon dio, in che modo un coltello a serramanico lascia esterrefatti? Nella versione che piace a me c’era il verbo “colpire” che ha senso sia riguardo il fulmine/saetta sia per un coltello a serramanico. “Esterrefatti” è proprio una scelta sbagliata.
“che noi naturalmente ci amavamo da tempo” Naturalmente stona tantissimo. Non c’era niente di naturale, soprattutto se inteso anche come “normale”. 
“e che lei aveva vissuto con un altro uomo” gravissimo errore. Margherita viveva con quell’uomo al momento dell’incontro ma anche, e qui sta la gravità inaudita, anche dopo; tanto che il momento della separazione avviene proprio a causa della convivenza di quell’uomo. Come può un traduttore ignorare questo passaggio?
3 Bur
Prima edizione Classici BUR deluxe 2018
Traduzione Milly de Monticelli
“Avanti?” domandò l’ospite “quello che avvenne poi potrebbe indovinarlo da solo.” D’un tratto si asciugò inaspettatamente una lacrima con la manica e proseguì: “l’amore ci aveva sorpreso inatteso e violento come un assassino che sbuchi fuori d’improvviso, e ci aveva pugnalato entrambi. Così colpisce il fulmine, così colpisce la lama finnica. Del resto, lei sosteneva in seguito che non avvenne così, che noi ci amavamo sicuramente da sempre, senza saperlo, senza esserci mai visti; lei viveva con un altro uomo… E io, allora… con quella, come si chiama…"
Analisi:
“D’un tratto si asciugò inaspettatamente una lacrima con la manica e proseguì” D’un tratto sta già inaspettatamente. I momenti sono diversi: il Maestro che all’improvviso si asciuga una lacrima e la lacrima che improvvisamente sgorga. Qua, invece, si è aggettivato lo stesso pezzo della frase, scelta incomprensibile.
“l’amore ci aveva sorpreso inatteso” sorpreso forse è sbagliato, visto che nella frase fa riferimento a loro. L’amore ci aveva sorpresi inatteso. 
“inatteso e violento” almeno c’è la violenza, bene.
“come un assassino che sbuchi fuori d’improvviso, e ci aveva pugnalato entrambi.” anche qui, il senso della frase è molto buono, direi.
“Così colpisce il fulmine, così colpisce la lama finnica.” Fulmine o saetta va bene allo stesso modo. LAMA FINNICA no: è un orribile protagonismo del traduttore, tanto da distrarti nella lettura. 
“che noi ci amavamo sicuramente da sempre” Sicuramente no, non c’è nulla di assodato e certo in quell’amore. 
“senza saperlo, “ potrebbe starci però stona. Non si erano mai visti, è normale non sapere. Non è lì il punto: il punto è che non si conoscevano e che non si erano mai visti.
Terzo pezzo
1 Feltrinelli Prima edizione nell’Universale Economica” - I CLASSICI gennaio 2011 Traduzione di Margherita Crepax
E così lei diceva che quel giorno era uscita con i fiori gialli tra le braccia perché io finalmente la trovassi e che, se non fosse accaduto, si sarebbe avvelenata, perché la sua vita era vuota.
2 Mondadori Prima edizione Oscar classici moderni marzo 1991 Traduzione Maria Serena Prina
Così lei aveva raccontato che quel giorno era uscita con in mano i fiori gialli perché io finalmente la trovassi, e che se la cosa non fosse avvenuta, lei sarebbe avvelenata, perché la sua vita era vuota.
“e che se la cosa non fosse avvenuta,” inutile appesantimento della frase. Veramente senza senso l’uso della parola “cosa”.
3 Bur Prima edizione Classici BUR deluxe 2018 Traduzione Milly de Monticelli
Così mi disse che quel giorno era uscita con i fiori gialli perché finalmente la trovassi e che se non fosse successo si sarebbe avvelenata perché la sua vita era vuota.
Frase quasi perfetta, se non fosse per due dettagli: i fiori gialli che dovrebbero essere tra le braccia (ma questa è una mia preferenza personale) e l’assenza totale di virgole.
Quarto pezzo
1 Feltrinelli Prima edizione nell’Universale Economica” - I CLASSICI gennaio 2011 Traduzione di Margherita Crepax
“Su che cosa, su che cosa? Su chi? Disse Woland e smise di ridere. “Adesso? È sbalorditivo! E non poteva trovare un altro tema? Me lo dia da vedere.” Woland tese la mano con il palmo rivolto verso l’alto. “Purtroppo non posso," rispose il Maestro, “perché l’ho bruciato nella stufa.” “Mi scusi, ma non le credo,” rispose Woland, “non può essere, i manoscritti non bruciano”.
2 Mondadori Prima edizione Oscar classici moderni marzo 1991 Traduzione Maria Serena Prina
“Su cosa, su cosa? Su chi?” disse Woland smettendo di ridere. “E questo adesso? È una cosa sorprendente! <Non avrebbe potuto trovare un altro tema?> Mi faccia dare un’occhiata.” Woland tese il braccio con il palmo rivolto verso l’altro. “Purtroppo non posso farlo,” rispose il Maestro “perché l’ho bruciato nella stufa.” “Scusi, ma non le credo,” rispose Woland “non è una cosa possibile, i manoscritti non si bruciano.”
Non capisco davvero l’uso delle parentesi angolari. ““i manoscritti non si bruciano.”” Orribile trasposizione. Non “si” usano nel senso che non è uso farlo, non si fa per buon senso? È una forma molto debole rispetto all’alternativa.
3 Bur Prima edizione Classici BUR deluxe 2018 Traduzione Milly de Monticelli
“Su che cosa, su che cosa? Su chi?” chiese di nuovo Woland, quando ebbe finito di ridere. “Di questi tempi? È strabiliante! Non avrebbe potuto trovare un altro argomento? Me lo faccia vedere” disse, tendendo la mano con la palma all’insù. “Purtroppo non posso” rispose il Maestro “perché l’ho bruciato nella stufa.” “Scusi, non ci credo” replicò Woland. “Non è possibile: i manoscritti non bruciano”.
“Di questi tempi? È strabiliante” ottima trasposizione. “Di questi tempi” è migliore dell’ “adesso” della prima traduzione. “ tendendo la mano con la palma all’insù.” Qua il traduttore torna a urlare. Palma e non palmo, perché? ““Non è possibile: i manoscritti non bruciano”.” I due punti non sempre mi convincono in situazioni simili ma ammetto che ha senso, funzionano.
*il post verrà sicuramente aggiornato in futuro.
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letteratitudine · 3 months ago
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Domani venerdì 27 alla Dogana via alla quinta edizione del Catania Book Festival
Dai fumetti sulla fisica ai gialli, dai romanzi ai reading di poesia
Saranno le storie della fisica a fumetti pensate per i più piccoli, i laboratori sul mito, un confronto sull’immigrazione, ma anche la presentazione dell’ Atlante delle guerre e dei conflitti a cura di Amnesty International con il portavoce Riccardo Noury,gli incontri che apriranno, a partire dalle 9 di venerdì, l’edizione 2024 del “Catania Book Festival, la Fiera Internazionale del Libro e della Cultura di Catania”.
Quest’anno la quinta edizione del festival ideato e diretto da Simone Dei Pieri, si terrà dal 27 al 29 settembre 2024 alla Dogana del Porto (Nu Doganae).
Nella nuova location che nella tre giorni festivalieri ospiterà circa 100 incontri e gli stand di una ventina di case editrici indipendenti, il pubblico troverà nomi importanti della narrativa italiana contemporanea, saggistica, poesia e soprattutto moltissime occasioni di confronto sia sui temi più amati dai giovani che su quelli che interessano lettrici e lettori di tutte le età.
Venerdì 27 Veronica Raimo, l’autrice che ha ricevuto il Premio Strega Giovani e il Premio Viareggio, sarà accompagnata da Lorena Spampinato attraverso la trama dei suoi undici racconti irriverenti, comici e amari insieme: “La vita è breve, eccetera” (Einaudi).
“Succede di notte” (Feltrinelli), il romanzo-manifesto dei millennial, di Valeria Montebello, sarà accompagnata da Dario De Luca; “Amore e Psycho. Educazione sentimentale per deficienti” (HarperCollins), è il libro scritto da Federica Cacciola “per tutti coloro che si sentono sempre mancanti di qualcosa e non smettono di cercarlo”. Ad accompagnare l’autrice ci sarà Claudia Campese. In programma c’è anche un nuovo Giallo Mondadori: “Sto mentendo” di Maria Elisa Aloisi. L’ autrice sarà affiancata da Claudia Cocuzza.
Come in tutte le passate edizioni del festival, ci sarà spazio per il sociale e il digitale: dall’appuntamento sulla contro cultura del web a cura di Digifest Catania, con Marco Raitano, a “La comunicazione cristiana nei social” (Apalòs Editrice) con l’autore Salvatore Di Salvo e con Salvo La Rosa. La presentazione di “Angela Bottari. Storia di una donna libera” (Castelvecchi) di Francesco Lepore e Pietro Folena sarà affiancata da Stefania Mazzone.
E ancora, spazio ai narratori siciliani come Manuela De Quarto e il suo romanzo “Sulle note della fine del mondo” (Land Editore), e Prospero Dente con “La fiera della luna piena (Sampognaro & Pupi)”. Quest’anno la poesia entra a pieno titolo nel programma del Catania Book Festival. Venerdì sarà la volta dei reading poetici “Dark way of Sicily”, organizzato dal Glomerulo di Sale e “TERRAGNA Poetry”, ideato da Rosa Maria Di Natale, con la partecipazione di nove poetesse siciliane e le percussioni di Andrea Sciacca, nell’ambito della mini rassegna Sonar.
Il calendario degli appuntamenti di venerdì sarà concluso alle 20,30 dal Concerto “in...canti di mare” del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania, curato dai maestri Filippo Piccolo e Stefano Sanfilippo.
L’ offerta della prima giornata del Catania Book Festival prevede molti altri incontri di valore, tra cui laboratori per grandi e piccoli, sostenuti da un team di volontari e dallo staff organizzativo, e può essere consultata per intero accedendo al sito www.cataniabookfestival.it
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micro961 · 5 months ago
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Alessandro Quadri di Cardano – Il nuovo romanzo “La mela marcia”
Un giallo ambientato a New York
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Lo scrittore Alessandro Quadri di Cardano pubblica il suo nuovo romanzo “La mela marcia” con l’editore Bertoni, disponibile dall’11 luglio 2024. Si tratta di un libro giallo in cui New York funge da sfondo alle vicende narrate: la comunità arcobaleno della città è sconvolta da una serie di efferate esecuzioni da parte di un killer che uccide le sue vittime con un solo colpo, sparato alle spalle. Il caso è affidato al tenente Frank Bongiovanni che, assieme alla sua squadra di investigatori, cerca di mettere luce su questi omicidi. Una volta individuato un facile colpevole per quietare la stampa e i cittadini, il tenente non si arrende, scardina la gerarchia del NYPD e inizia a condurre singolarmente le indagini, scavando in sé stesso e nel cuore della città. New York è una mela marcia, un labirinto che lascia smarrire i suoi abitanti e li fagocita.
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Feltrinelli/IBS
La mela marcia - Alessandro Quadri di Cardano - Libro - Bertoni - Ira | IBS
Mondadori
La mela marcia - Alessandro Quadri di Cardano - Libro - Mondadori Store
Storia dello scrittore
Alessandro Quadri di Cardano è nato nel 1980 a Bologna, da padre italiano e madre belga. Stimolato dall’ambiente multiculturale, si laurea in “Scienze internazionali e diplomatiche” presso l’Università di Bologna, nel 2005. Ottiene una borsa di studio da parte del Ministero degli Affari Esteri italiano e frequenta il Collegio d’Europa di Bruges (Belgio), dove ottiene il Master in “Studi Politici e Amministrativi Europei”, nel 2007. Da quello stesso anno, lavora presso le Istituzioni Europee e, attualmente, vive a Bruxelles, con la moglie e i figli. Sin da ragazzo, coltiva l’amore e la passione per le opere di letteratura italiana e straniera, che legge spesso in versione originale, parlando quattro lingue. Nel 2022, pubblica il suo romanzo d’esordio, intitolato “La verità non conta” (NeP Edizioni). “La Mela Marcia” è il primo romanzo pubblicato con Bertoni.
Instagram: https://www.instagram.com/alessandro_quadridicardano/
Facebook: https://www.facebook.com/alessandro.quadridicardano
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boldlymagnificentperson · 10 months ago
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12esima: D. Crapanzano, Arrigoni e il delitto di via Brera, Mondadori
Elena & Stefy ci spiegano perché non leggere il giallo Arrigoni e il delitto di via Brera di Dario Crapanzano. Arrigoni e il delitto di via Brera è un giallo che vede il commissario Arrigoni alle prese con il delitto di un noto architetto di nome Osvaldo Verga, avvenuto a Brera, uno dei quartieri più ricchi e eleganti della Milano degli anni ‘50. Il libro non ci è piaciuto particolarmente e per…
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readingoodbooks · 1 year ago
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"Re Artù" di Graham Phillips
Re Artù. La vera storia è un saggio pubblicato, in italiano, da Arnoldo Mondadori, uscito 2017 e scritto dal giornalista britannico Graham Phillips. L’appassionante ricerca della tomba di Artù, fra miti, leggende e sorprendenti verità storiche. La soluzione del «giallo» sull’esistenza di Avalon è sempre più vicina. Graham Phillips, Re Artù. La storia vera (Mondadori, 2017) Libro uscito per la…
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personal-reporter · 1 year ago
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Termini Book Festival 2023
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Dopo il successo delle prime tre edizioni, dal 15 al 17 settembre a Termini Imerese presso la Terrazza al Belvedere, Cortile Maltese, torna il Termini Book Festival, ideato dallo scrittore termitano Giorgio Lupo e organizzato  dall’associazione culturale Termini Book Festival di cui è presidente il medico Fabrizio Melfa. Il Festival quest’anno avrà come tema Parole scritte, semi di meraviglia, i romanzi saranno sia di genere giallo che mainstream, e si alterneranno sia autori affermati che autori emergenti. Tra gli autori ci saranno Diego Lama, giornalista, scrittore e  vincitore del Premio Tedeschi, che presenterà La collera di Napoli (Mondadori); la scrittrice Sarah I. Belmonte, vincitrice nel 2017 del premio Fai viaggiare la tua storia, ha collaborato con registi indipendenti quali De Luca e Aiello, presenterà il romanzo La musa scarlatta (Rizzoli).  Enrico Luceri, vincitore del Premio Tedeschi, e autore di oltre trenta romanzi La stanza del silenzio (Frilli editore),  Claudia Cocuzza, caporedattrice per Writers Magazine Italia, redattrice per ThrillerNord e vincitrice del Garfagnana in giallo 2022, sezione romanzi inediti , farà conoscere il suo libro La partita di Monopoli (Bacchilega Editore) e Valerio Marra, laureato in criminologia, agente letterario ed editor, presenterà invece il suo libro Una notte buia di settembre (Newton Compton). Si susseguiranno Mario Mattia, geofisico presso l’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e autore de L’ultima ombra d’estate (Piemme); Mattia Corrente, scrittore e vincitore del Premio letterario Città di Erice 2023 e del Premio Parco Majella Narrativa 2023 con il romanzo La fuga di Anna (Sellerio); Roberto Mistretta, vincitore del Premio Tedeschi e collaboratore del quotidiano La Sicilia e di riviste culturali, che presenterà il libro Rosario Livatino. L’uomo, il giudice, il credente (Edizioni Paoline),  dialogando con la professoressa Maria Falcone e l’antologia Accura (Mursia) di cui è il curatore, dialogando con alcuni coautori della raccolta e Franco Forte, direttore editoriale delle collane da edicola Mondadori, tra cui Il Giallo Mondadori, Urania e Segretissimo, editor degli Oscar Mondadori e sceneggiatore, sarà presente con il suo ultimo libro Karolus. Il romanzo di Carlo Magno (Mondadori) e premierà inoltre il vincitore del Premio Termini Book Festival. Gli incontri della kermesse letteraria verranno moderati da Salvatore Calamera, Daniele Scrofani, Valerio Marra, Rosalba Costanza, Alosha, Alberto Masi, Pietro Esposto, Roberto Tedesco, Roberto Chifari, Giacomo Sperandeo, Davide Parlato e Antonina Nocera che si avvarranno delle letture degli attori di teatro Ignazio Marchese e Patrizia Graziano. Durante la serata conclusiva del Festival, condotta dalla conduttrice Tv e Radio Eliana Chiavetta, sarà assegnato il Premio Termini Book Festival, organizzato in collaborazione con Il Giallo Mondadori. Il Termini Book Festival si connota anche per la contaminazione di diverse forme artistiche, ad esempio palco Raffaele Spidalieri porterà il suo recente “Il segno dell’acqua”, l’album uscito a fine deel 2022 in digitale e più di recente in vinile, con alcuni componenti de La Minima Orchestra Filosofale, ovvero Mauro Grossi al pianoforte e tastiere e Luca Ravagni fiato e synth. Da sempre, uno degli obiettivi del Festival è quello di diffondere la cultura del libro, infatti due degli incontri di questa quarta edizione verranno moderati dagli studenti del Liceo Classico Gregorio Ugdulena e del Liceo Scientifico Nicolò Palmeri. Il Termini Book Festival sarà anche un occasione di incontro per le Biblioteche della provincia di Palermo, all’interno del laboratorio ideato dal sociologo Pietro Piro: fondatore della Biblioteca Veni Creator Spiritus e ospitato presso la storica Biblioteca Liciniana di Termini Imerese. Read the full article
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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"La Strana Morte del Signor Benson": Il Genio Deduttivo di Philo Vance in un Classico del Giallo. Recensione di Alessandria today
S.S. Van Dine porta i lettori in una raffinata indagine tra suspense e mistero con il detective Philo Vance
S.S. Van Dine porta i lettori in una raffinata indagine tra suspense e mistero con il detective Philo Vance. Recensione: “La Strana Morte del Signor Benson” di S.S. Van Dine è un capolavoro della narrativa gialla, pubblicato il 26 marzo 2019 nella collana Il Giallo Mondadori. La storia ruota attorno all’omicidio di Alvin H. Benson, trovato morto nella sua lussuosa dimora in una posizione quasi…
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netmassimo · 2 years ago
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Il romanzo "La costa delle palme", conosciuto anche come "Costa delle Palme" ("The Gold Coast") di Kim Stanley Robinson è stato pubblicato per la prima volta nel 1988. È il secondo libro della trilogia delle tre Californie. In Italia è stato pubblicato come "Costa delle Palme" da Interno Giallo nella collana "IperFICTION" e come "La costa delle palme" da Mondadori nel. n. 42 di "Urania Jumbo" nella traduzione di Grazia Alineri.
Jim McPherson ha un lavoro part-time come insegnante con ambizioni come poeta ma la sua vita è per lo più all'insegna di sesso, droga e rock 'n' roll. Si tratta di una situazione instabile che tra le altre cose genera continui conflitti con suo padre Dennis, un ingegnere presso Laguna Space Research (LSR), un'azienda aerospaziale alle prese con problemi legati a un importante appalto dell'aeronautica militare americana.
Critico riguardo ai tanti impegni militari degli USA in giro per il mondo, Jim McPherson diventa un'attivista pacifiste ma sente di non ottenere alcun risultato. Disincantato, finisce per unirsi a un gruppo che compie attacchi contro industrie che lavorano con le forze armate.
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incipit-adribrando · 3 years ago
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Incipit #38
Incipit #38
“Scienza del Comportamento, la sezione dell'FBI che si occupa degli omicidi in serie, è al piano più basso della sede dell'Accademia a Quantico, ed è semisepolta nel terreno. Clarice Starling vi arrivò un po' affannata dopo una veloce camminata da Hogan's Alley, il poligono di tiro. Aveva qualche filo d'erba tra i capelli e macchie d'erba sulla giacca a vento dell'Accademia perché aveva dovuto buttarsi al suolo sotto il fuoco, in un'esercitazione di arresto al poligono. Nell'anticamera non c'era nessuno, e così si assestò rapidamente i capelli guardando la propria immagine riflessa nella porta di vetro. Sapeva di avere un aspetto accettabile anche senza farsi bella. Le mani avevano odore di polvere da sparo, ma non aveva avuto il tempo di lavarle... la convocazione del capo sezione Crawford era “urgente”.”(Il silenzio degli innocenti, di Thomas Harris – trad. Roberta Rambelli)
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mauriziolorenziscrittore · 4 years ago
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Alex, Pier Lemaitre, Mondadori. Alla scoperta di un Maestro del thriller. #malo #malowriter #mauriziolorenzi #alex #mondadori #letture #libro #pierrelemaitre #giallo #parigi #francia (presso Bergamo, Italy) https://www.instagram.com/p/CN68c-1se7N/?igshid=9a9jq2sh340d
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ La giornata del libraio comincia prima delle otto, quando le commesse dei negozi torinesi attendono davanti alle saracinesche ancora abbassate sotto i portici l'arrivo dei proprietari dei negozi. Uscito dal magazzino coi pacchi dei libri adorna rapidamente il chiosco arroccato attorno a una colonna dei portici, e nell'interno del chiosco, infagottato nel cappotto, rimane fino alle otto di sera. Poco per volta il freddo gli appanna la parlantina e gli cancella le idee, la parte del volto che fuoriesce dal cappotto è diventata violacea e non bastano le regolari corse al caffè d'angolo o i due passi battuti e ribattuti attorno alla colonna di cui è virtualmente proprietario, a dargli animo. Ogni tanto una richiesta specifica lo costringe ad abbandonare il chiosco per recarsi velocemente al magazzino, e allora lascia l'incarico della sorveglianza al commesso del negozio di fronte, che come ricompensa di questo servizio si accontenta di un libro giallo al sabato sera. Quando la sera fa affluire pei portici la gente in passeggio, molti sono coloro che si fermano davanti alle file dei libri usati, disposti secondo un ordine speciale per cui i vecchi clienti sanno subito riconoscere, tra gli altri, la novità arrivata in giornata. La media del venduto, almeno riguardo i libri gialli, si aggira sui quaranta giornalieri, e ora che si avvicinano le festività natalizie il libraio risfodera i classici della letteratura. L'anno scorso vendette, nei tre giorni antecedenti il Natale, 10 Promessi sposi, 15 Fiabe dei fratelli Grimm, 40 Dumas vari e più di mille gialli pubblicati anteguerra. Infatti i gialli violenti, senza mistero, senza poliziotto prodigio, hanno poco smercio, la gente preferisce ancora i Wallace agli Spillane, le complicate storie londinesi alle noiose brutalità delle avventure poliziesche americane. Anche il commercio delle riviste clandestine aumenta vertiginosamente nelle feste, e il contrabbandiere segreto, che rifornisce il libraio almeno una volta al mese si trova nell'impossibilità di ricoprire tutte le richieste. È costui un ragazzo di appena vent'anni, riformato alla visita militare, rigoglioso e astuto, quando fa visita al magazzino col suo pacco si diverte a rendere più pesante la sua presenza al proprietario del locale, che fa di tutto per toglierselo di torno. Il ragazzo è analfabeta e magari non è che il commesso di altri individui, tuttavia la permanenza in una città severa e schiva come Torino lo ha persuaso ad essere ben vestito e pettinato. A una ultima sollecitazione del libraio se ne va senza salutare. Sono le otto e comincia la smobilitazione dei libri, che ammucchiati sulle braccia e contro lo stomaco e il ventre del figlio che sorregge immobile il peso, verranno trasferiti dal libraio e dal giovane fino al magazzino. Solo alle otto di sera il giovane universitario arriva per dare una mano al padre in faccende. Arriva in automobile, e il lavoro da fare è di breve durata. Dopo mezz'ora, tirata giù la saracinesca, i due salgono in macchina e filano via, per i viali deserti della città. “
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Brano tratto dal racconto Il lettore di seconda mano pubblicato il 4 gennaio 1955 sul settimanale “Il Mondo”, quindi raccolto in:
Giovanni Arpino, Storie dell'Italia minore, Mondadori (collana Oscar Originals), 1990; pp. 97-98.
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micro961 · 7 months ago
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Luca Viozzi - Il nuovo romanzo “Delitto sotto le torri 2 - Il terzo segreto”
Il commissario Salviati questa volta è alle prese con un caso intricatissimo e viene aiutato nelle indagini dalla giornalista Sonia Neri
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“Delitto sotto le torri2 - Il terzo segreto” è il nuovo romanzo dello scrittore e professore Luca Viozzi, un giallo tutto italiano che ha come sfondo il lungomare di San Benedetto del Tronto, edito dalla Giaconi Editore e acquistabile sui principali stores digitali. Il libro è il secondo capitolo delle avventure del commissario Filippo Salviati, diventando un punto fermo per gli amanti del genere giallo. Un avvincente racconto colmo di colpi di scena, intrighi, enigmi, scritto con estrema cura e ricco di dettagli che accompagneranno il lettore in un’immediata immersione emotiva e sensoriale sin dalle prime pagine. Un giallo d’altri tempi, ma con una caricata letteraria contemporanea che crea un mix di tensione e colpi di scena degni dei grandi classici della letteratura italiana e internazionale.
Il commissario si dedica alla ricerca della verità sull'omicidio di un noto personaggio del luogo. La narrazione procede attraverso capitoli brevi e incisivi, in cui si alternano momenti di tensione ad altri di riflessione, senza mai perdere di vista il filo conduttore dell'indagine.
“Il terzo segreto” è un romanzo che in verità va oltre la semplice etichetta di giallo, toccando temi come il potere, il denaro e la morte, ma anche l'arte, la religione e le tradizioni locali. Attraverso questi elementi, Luca Viozzi offre una riflessione sul bene e sul male, sul sacro e sul profano, creando un'opera che è al tempo stesso un intrigante giallo e un profondo esame della natura umana.
Scopriamo di più
Un noto direttore di banca viene trovato morto sotto un ponte vicino alla torre Gualtieri a San Benedetto del Tronto. Molti i misteri che avvolgono la vicenda legati a un passato che nessuno conosce. L’autore orchestra mistero e intrigo in un romanzo che lascia il fiato sospeso. Non è un caso semplice, tanti gli indizi e i rimandi storici legati al territorio. Curiosità e aneddoti che arricchiscono il racconto. La straordinaria capacità di Luca Viozzi di dosare colpi di scena, lusso e giochi di potere, appassiona il lettore fino all’ultima pagina. Il finale è sorprendente.
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