#legge italiana
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pier-carlo-universe · 10 days ago
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Viola il divieto di avvicinamento nei confronti della madre maltrattata e i Carabinieri lo arrestano: ora è in carcere. Casale Monferrato
Casale Monferrato – Non è bastato l’allontanamento e il divieto di avvicinamento alla casa familiare disposto dall’Autorità Giudiziaria a seguito dei ripetuti episodi di maltrattamenti nei confronti della madre
Casale Monferrato – Non è bastato l’allontanamento e il divieto di avvicinamento alla casa familiare disposto dall’Autorità Giudiziaria a seguito dei ripetuti episodi di maltrattamenti nei confronti della madre, un 26enne, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, è stato nuovamente sorpreso dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia presso l’abitazione della…
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divulgatoriseriali · 5 months ago
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Minori stranieri non accompagnati: sfide, percezioni e integrazione sociale in Italia
Gang o semplicemente bambini? Risulta difficile comprendere culture e realtà sottostanti a realtà troppo distanti dalla nostra. Attraverso un ventaglio di nozioni legislative e pratiche, nel seguente articolo verrà proposto uno sguardo nuovo e critico rispetto alla situazione reale vissuta dai Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA). Continue reading Minori stranieri non accompagnati: sfide,…
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centurialabs · 1 year ago
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La Maturità della Legge Italiana e i Nuovi Crimini Digitali: Una Prospettiva Critica
Nell’era digitale in cui viviamo, la condivisione di foto e immagini online è diventata una pratica comune. Tuttavia, con la crescente diffusione di smartphone e social media, è emerso un problema che la legge italiana sta affrontando con difficoltà: il furto delle foto. Questo fenomeno solleva una serie di sfide complesse per le autorità e il sistema giudiziario, rendendo difficile l’imputazione…
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gregor-samsung · 1 month ago
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“ Arrivano insieme in Pronto Soccorso come un fulmine in una notte senza nuvole. Lei, Pinuccia, mi chiede di ricoverare la figlia anoressica. Sua figlia, Giorgina, due occhi su un mucchietto d’ossa, rifiuta e mi ride in faccia. Lei, Pinuccia, insiste e mi minaccia, come fosse la prima e ultima possibilità di cura: Se non ricovera mia figlia, la denuncio alla Magistratura. Signora Pinuccia, dopo quindici anni di vuota attesa, proprio alla mezzanotte della mia guardia di Natale, bisognava decidersi a curare per forza questa figlia?
Giorgina urla: se lei mi ricovera mi suicido! Di rimando, la madre urla: se non la ricovera io la denuncio!
Signore, calma: è la notte di Natale. La cosa piú semplice è che torniate a casa e riprendiate il solito tran tran. Se poi vi piace, potete tornare a fare questa sceneggiata la mezzanotte di Capodanno. Però prenotate il biglietto, perché c’è la coda delle persone che vogliono cambiare, quella notte, la loro vita. “
Paolo Milone, L’arte di legare le persone, Einaudi (collana Super ET), 2021¹; pp. 127-128.
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allfavz · 2 years ago
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matilda de angelis icons like/reblog if you save
credits @aIfasquad on twitter
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ambreiiigns · 2 years ago
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poi a me sto angelo duro fa un po' cringiare
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oraultima · 2 months ago
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ORA ULTIMA: Manovra da record: stipendi ai ministri e nuove tasse. Chi paga il conto? VISITA IMMEDIATAMENTE IL SITO 👉 ORA ULTIMA 👈 LEGGI SUBITO L'ARTICOLO COMPLETO ➡️ https://www.oraultima.com/manovra-finanziaria-2025/
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Eco Di Bergamo di Oggi domenica, 20 ottobre 2024
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marcogiovenale · 4 months ago
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allarme + lettera da firmare, contro il ddl 1660 e l'istituzione in italia dello stato di polizia
ricevo e diffondo questo allarme (e conseguente lettera, che trovate in calce oppure qui) lanciato da Ginevra Bompiani:  premessa ieri la camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza il Ddl 1660, col quale senza troppi giri di parole, si istituisce in Italia lo stato di polizia:  Il blocco stradale, e quindi gli scioperi diventano reato penale con condanne fino a 2 anni di…
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campadailyblog · 7 months ago
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Il Maxi Processo di Palermo: La Caduta di Cosa Nostra e i suoi Protagonisti
Il “Maxi Processo di Palermo” è stato un punto di svolta nella lotta contro la criminalità organizzata in Italia. Ha portato alla condanna di molti boss e membri di Cosa Nostra. Questo evento ha cambiato la storia della mafia siciliana. Le testimonianze di pentiti e collaboratori di giustizia hanno rivelato i segreti di Cosa Nostra. Hanno mostrato come questa organizzazione criminale influenzasse…
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Mutui prima casa: le novità della Legge di Bilancio 2025
Scopri le nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2025 sui mutui per l'acquisto della prima casa, con agevolazioni e sostegni per giovani e famiglie.
Scopri le nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2025 sui mutui per l’acquisto della prima casa, con agevolazioni e sostegni per giovani e famiglie. Le novità della Legge di Bilancio 2025.La Legge di Bilancio 2025 introduce significative novità per chi intende acquistare la prima casa, ponendo particolare attenzione ai giovani e alle famiglie a basso reddito. Tra le principali disposizioni,…
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vintagebiker43 · 1 month ago
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Un professore di Lettere e Filosofia del liceo Tasso, Giancarlo Burghi, ha scritto una lettera aperta al ministro dell’Istruzione Valditara che è un autentico manifesto PARTIGIANO di difesa altissima della cultura e della Costituzione.
È lunga, ma merita davvero di essere letta tutta, condivisa, applicata. Fino in fondo.
“Egregio ministro,
Le scrivo di nuovo dalla desolazione della “trincea”: quella in cui ogni giorno, con le studentesse e gli studenti, combattiamo l’eterna guerra contro la semplificazione e la superficialità. Oggi, però, le scrivo per ringraziarla delle Linee guida sull’insegnamento dell’educazione civica che ci ha inviato all’inizio dell’anno scolastico. Da oggi abbiamo un punto fermo nel nostro lavoro di docenti ed educatori: ci dirigeremo nella direzione esattamente opposta a quanto ci indica. L’educazione civica, secondo lei deve «incoraggiare lo spirito di imprenditorialità, nella consapevolezza dell’importanza della proprietà privata». In modo quasi ossessivo nel documento traccia l’idea di una sorta di “educazione alla proprietà ”.
Ma cosa dovremmo farci di questo slogan vuoto? Stiamo oltrepassando finanche il senso del ridicolo, andando oltre la teoria delle tre “i” di berlusconiana memoria (inglese, impresa, internet). Ai nostri studenti, signor Ministro, l’articolo 42 della Costituzione lo leggiamo e lo spieghiamo: «La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge […] allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata pu�� essere [..] espropriata per motivi di interesse generale". Dice proprio questo la Costituzione! Però non si ispira a Pol Pot ma alla dottrina sociale della Chiesa, al cristianesimo sociale di Giorgio La Pira e Giuseppe Dossetti. Nelle Linee guida Lei continua, poi, con l’affermazione di sapore thatcheriano, ma in realtà generica e vuota quanto la prima, per cui dovremmo insegnare che «la società è in funzione dell’individuo (e non viceversa)».
Vede Ministro, se le dovesse capitare di sfogliare la Costituzione italiana scoprirebbe che il termine “individuo” semplicemente non compare. (…) Mi consenta di farle notare che, se sfogliasse la Costituzione, scoprirebbe che il termine “patria” compare solo una volta (perché Mussolini lo aveva profanato e disonorato) e per di più non ha niente a che fare con “i sacri confini nazionali” da difendere o l’italianità quale identità da salvaguardare contro la minaccia della sostituzione etnica.
La patria è il patrimonio dei padri e delle madri costituenti, vale a dire le istituzioni democratiche non separabili dai valori costituzionali: l’eguaglianza, la libertà, la pace, la giustizia, il diritto di asilo per lo straniero «che non ha garantite le libertà democratiche».
I patrioti non sono quelli che impediscono lo sbarco dei migranti, ma coloro che ogni giorno testimoniano il rifiuto della discriminazione. Cosi come patrioti non erano i fascisti che hanno svenduto la patria a Hitler e l’hanno profanata costringendo milioni di italiani ad offendere altre patrie, ma i membri dei GAP (che non erano i “gruppi di azione proletaria” come ebbe a dire, per dileggio, Berlusconi), ma i “gruppi di azione patriottica (appunto), che operavano nella Brigate Garibaldi dei patrioti comunisti italiani, protagonisti della Resistenza quale secondo Risorgimento.
Ci consenta di formare i nostri studenti ispirandoci a chi di patria si intendeva: non a Julius Evola o Giorgio Almirante, ma a Giuseppe Mazzini che ha ripetuto per tutta la vita che la patria non è un suolo da difendere avidamente ma una «dimora di libertà e uguaglianza» aperta a tutti: «Non vi è patria dove l’eguaglianza dei diritti è violata dall’esistenza di caste, privilegi, ineguaglianze. In nome del vostro amore di patria, combattete senza tregua l’esistenza di ogni privilegio, di ogni diseguaglianza sul suolo che vi ha dato vita. (Dei doveri dell’uomo). Mazzini non contrapponeva la patria all’umanità, ma la considerava il mezzo più efficace per tutelare la dignità di ogni essere umano: «I primi vostri doveri, primi almeno per importanza, sono verso l’ Umanità. Siete uomini prima di essere cittadini o padri. […] In qualunque terra voi siate, dovunque un uomo combatte per il diritto, per il giusto, per il vero, ivi è un vostro fratello: dovunque un uomo soffre, tormentato dall’errore, dall’ingiustizia, dalla tirannide, ivi è un vostro fratello. Liberi e schiavi, siete tutti fratelli. (Dei doveri dell’uomo)
E ci consenta, da educatori democratici, di trascurare le sue Linee guida, per illuminare le coscienze dei giovani con le parole di don Milani: «Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri, allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri». Egregio Ministro, dal momento che la costruzione di una cittadinanza consapevole avviene anche attraverso l’esercizio della memoria storica e civile, Lei ci ha inviato a una circolare con cui ha bandito un concorso per le scuole con lo scopo di celebrare la «Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo». Il titolo del concorso: «1945: la guerra è finita!» Incredibile! Il 25 aprile 1945 che, prima dell’era Valditara, era semplicemente e banalmente la «liberazione dal nazifascismo» ora diventa un momento della «Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo».
Cosa dovrebbero ricordare le giovani generazioni nella sua bizzarra idea di memoria civile? Ecco il suo testo: «Il popolo che ha subito sulla propria pelle gli orrori di quel tremendo conflitto, dai bombardamenti degli alleati alle rappresaglie nazifasciste [equiparati !] fino agli ordigni bellici inesplosi che, nei decenni a venire, hanno continuato a produrre invalidità e mutilazioni». E tutto per andare «al di là della tradizionale lettura vincitori-vinti», opposizione che attentamente sostituisce quella di antifascisti/liberatori e fascisti. Si tratta dunque, secondo lei, di ricordare una guerra tra tante, quasi un ineluttabile evento naturale in cui tutti sono cattivi (i liberatori, gli aguzzini e i partigiani) e dunque tutti ugualmente assolti nel tribunale della neostoria. Del resto, Ministro, devo darle atto di una certa garbata compostezza sulla memoria del 25 aprile. La sua sottosegretaria (la nostra sottosegretaria all’Istruzione) Paola Frassinetti la Festa della Liberazione l’ha festeggiata al campo 10 del Cimitero maggiore di Milano per onorare i volontari italiani delle SS. È immortalata in un video in mezzo a un drappello di camerati che sfidano, tra insulti e minacce, alcuni manifestanti antifascisti. Frassinetti si lascia andare alla rabbia ed esclama “ma vai aff…”.
Sempre a proposito di Linee guida per l’educazione civica… Da sottosegretaria del suo Ministero Paola Frassinetti, il 28 ottobre del 2024, anniversario della marcia su Roma, ha celebrato il “fascismo immenso e rosso”. Capisce, signor Ministro, perché ci sentiamo soli nella trincea? E perché le ho detto che è “passato al nemico” (il nemico è la parzialità, la manipolazione, la contrapposizione faziosa). Ma noi siamo combattenti testardi. Non avendo capi politici da lusingare, la nostra coscienza e la Costituzione antifascista sono le nostre uniche e inderogabili “linee guida” da seguire nel formare cittadine e cittadini liberi e consapevoli. Egregio Ministro, spero che queste parole non mi costino quella decurtazione dello stipendio che ha inflitto a un mio collega per aver pronunciato delle parole che Lei non ha gradito. Sarebbe non solo grave ma anche di cattivo gusto anche perché di recente insieme ad altri ministri lei lo stipendio ha cercato di aumentarselo.”
P. S. Le sue Linee guida stanno conseguendo i primi risultati. Qualche giorno fa uno studente che aveva studiato la divisione dei poteri di Montesquieu ha osservato che se un ministro fa una manifestazione sotto un tribunale per difendere un altro ministro sotto processo viola la separazione dei poteri. Aggiungendo che un ministro non è un semplice cittadino ma un membro dell’esecutivo, cioè di un potere dello stato. Gli ho risposto che ha ragione e gli ho dato un ottimo voto in educazione civica.
Con cordialità, prof. Giancarlo Burghi.
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falcemartello · 20 days ago
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Quindi in Italia non ci sono italiani che manifestano contro le conseguenze di una immigrazione non gestita, ma immigrati, insieme al gregge di Soros, che lo fanno contro le ffoo e la giustizia italiana.
E tutto in ricordo di chi non ha mai rispettato né la legge né il paese.
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angelap3 · 3 months ago
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Storie di Donne...
Lei si chiamava Grazia...
Grazia Deledda per la precisione.
Nasce a Nuoro, in Sardegna, nel 1871,da una famiglia benestante.
Grazia fin da piccolina legge sempre, ovunque. Finisce la quarta elementare e i genitori le dicono che è tempo di lasciare la scuola.
Grazia non capisce, le piace tanto studiare...
"Semplice, perché sei una femmina" le viene risposto.
Grazia serra le braccia e ,in qualche modo ,la spunta. Studia a casa con un precettore, poi continua da sola. Ha 17 anni, invia un racconto a una rivista.
Lo pubblicano! Grazia festeggia, mentre in paese si grida allo scandalo. Anche il parroco si unisce alle malelingue. I genitori tentano di farla ragionare, spiegano che le donne badano alla casa, funziona così...
Grazia non si arrende, continua a scrivere ma a Nuoro trova ovunque terra bruciata , per cui fa le valigie e parte per Roma, la capitale della cultura, dove crede che non verrà giudicata per la pretesa di scrivere pur essendo una donna...
Pia illusione!
Scrittori e intellettuali la guardano dall’alto in basso. È una donna e anche senza istruzione, chi crede di essere?
Grazia non crede di essere qualcuno ,crede però in sé stessa e continua imperterrita a scrivere.
Ha 29 anni quando incontra Palmiro, un uomo schietto, gentile e senza pregiudizi che entra con garbo nei suoi pensieri e nella sua vita. Diventano marito e moglie.
Grazia è felice, ma un dubbio l'assilla : sarà contento suo marito di aver sposato una donna che vuole scrivere?
Palmiro, in effetti , non solo è contento di avere una moglie scrittrice ma lascia il suo lavoro e ne diventa l'agente .A questo punto, Grazia e Palmiro diventano gli zimbelli della città. Una donna intellettuale e un uomo che si mette al suo sevizio : si è mai vista una tale assurdità?
Grazia non raccoglie, si difende scrivendo a getto continuo libri che piacciono e non solo agli italiani.
I suoi libri, infatti, viaggiano oltre confine e arrivano agli occhi di una certa accademia reale svedese.
È il 1926.
Grazia Deledda, prima donna italiana, vince il premio Nobel per la letteratura e sale sul palco, mano nella mano con il marito.
Fu criticata, definita un’ignorante, un'illusa , ma lei si rivelo' semplicemente una donna che non ebbe paura di lottare per le sue idee e che riuscì ,alla fine, a vincere la sua battaglia.
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3nding · 21 days ago
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I motivi per cui io e credo molti altri non vogliono tornare a lavorare in Italia, soprattutto in ambito accademico, sono raccolti in un articolo pubblicato su Repubblica che raccoglie l'esperienza di un prof italiano rientrato dall'estero
1) "Non ho risorse né laboratori, il mio ateneo non mi fornisce neanche una sedia"
2) Pochi corsi in Inglese e pochi studenti stranieri
3) Spazi e posti assegnati con logiche baronali
4) "Gli italiani che tornano nei nostri atenei lo fanno solo per ragioni familiari, oggi non c’è università del Paese che riesca a darti le stesse condizioni di una all’estero”. A questi punti aggiungo un mio pensiero: la legge sul rientro dei cervelli rappresenta un gigantesco specchietto per le allodole. Se come unico parametro per rientrare in patria l'Italia offre un taglio delle tasse per un tot di anni, ma poi si rientra nello stesso ambiente lavorativo da cui si è scappati anni prima credo che questo rappresenti una grande presa in giro... Per riattrarre gli italiani dall'estero e più in generale gli stranieri in Italia servono ben altre condizioni che un mero taglio delle tasse a tempo determinato....
Tra queste:
1) Investimenti in ricerca e sviluppo al pari degli altri Paesi del G7 (Italia nel 2022 ha investito l'1.3% del PIL in ricerca e sviluppo, Francia il 2%, Germania il 3% per rimanere in Europa..)
2) Creare un ambiente internazionale favorendo lo scambio culturale con altri Paesi e assegnare posti e spazi in base al merito anche a stranieri e non secondo le logiche baronali
3) Favorire il rientro dei cervelli permettendogli di riportare in patria il know how acquisito all'estero. Questo si deve tradurre mettendo a disposizione spazi, strumenti e personale a chi rientra per permettergli di re-importare in Italia conoscenze acquisite all'estero.
Questi 3 punti permetterebbero a chi rientra di:
A) Formare i giovani italiani con tecnologie acquisite all'estero
B) Aumentare la qualità della ricerca e dell'innovazione in Italia
C) Favorire un ambiente internazionale (io mando un PhD o uno studente o un post-doc all'estero in un centro in cui ho lavorato e ne prendo uno dall'estero a fare un'esperienza in Italia)
D) Far uscire l'accademia e il mondo della ricerca italiana dal provincialismo e baronismo di cui sono impregnate.... Ad oggi queste condizioni non esistono.... Risultato: Sempre più giovani continueranno ad emigrare e chi vive all'estero ci resta.. Contenti voi, contenti tutti.....
Massimo Fantini
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abr · 2 months ago
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La cosa delle multine: Borghi fa notare, troppo rumore per nulla.
Ci sono anche novità buone nel nuovo CdS, dice: tipo stretta sui monopattini (ok), penalizzare i chattatori alla guida (si ma quando mai li becchi? Mi sa che è per non far pagare le assicurazioni in caso di incidente, e ci rimette la vittima), no autovelox infrattati o in aree a 30kmh (ok). Quanto agli importi, non sono cambiati, dice: quelli citati sono i massimi di legge che nessuno applica.
Quel che sfugge ai Borghi è che chi la destra la vota, si aspetta BEN ALTRO CHE MULTINE e (forse finte forse no) mancette agli amministratori locali.
Quel che sfugge ai Borghi è che a destra siamo stufi di cose "che tanto nessuno applica" ma intanto le tengan lì, utili al burosauro di turno quando serva la "pena esemplare". Siamo stufi di una destra che scimmiotti la sinistra e i suoi RIEDUCHESCIONAL CHANNEL.
Questa è destra da vecchi. Per la sicurezza non solo stradale servirebbe una sana politica di destra vera. Meno regole più responsabilità, meno multe più istruzione. Dalla scuola media in poi. Corsi su guida sicura, tasse e partita iva, come si apre un conto corrente ec. Questa sarebbe la vera EDUCAZIONE CIVICA, 10 ore la settimana al posto della letteratura italiana che tanto.
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