#lavoro Monferrato
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pier-carlo-universe · 19 days ago
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Heegen lascia Casale Monferrato: una nuova crisi per il Monferrato. Il Partito Democratico esprime solidarietà ai lavoratori e pone interrogativi sul futuro occupazionale della città
A pochi giorni dal Natale, i lavoratori della ditta Heegen (ex Silfer) di Casale Monferrato ricevono una notizia sconvolgente: l’azienda verrà trasferita a Comignago, nel Novarese, a partire dai prossimi mesi
La chiusura e il trasferimento di Heegen: un duro colpo per Casale Monferrato A pochi giorni dal Natale, i lavoratori della ditta Heegen (ex Silfer) di Casale Monferrato ricevono una notizia sconvolgente: l’azienda verrà trasferita a Comignago, nel Novarese, a partire dai prossimi mesi. Un trasferimento che implica un tragitto di 170 km tra andata e ritorno, rendendo la situazione insostenibile…
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unapinetaamare718 · 1 year ago
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Castello Grinzane Cavour
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Costruito intorno alla metà dell’XI secolo in cima a una collina, il Castello di Grinzane Cavour domina, con la sua bellezza e l’architettura inconfondibile, lo stupendo panorama delle colline di Langa, oggi patrimonio dell’umanità tutelato dall’UNESCO con i Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato.
Nei secoli, il Castello è appartenuto a varie famiglie nobili piemontesi, tra le quali i Conti Benso di Cavour, il cui più noto esponente è stato Camillo Benso, celebre eroe del Risorgimento, che soggiornò al Castello e fu sindaco del piccolo borgo di Grinzane.
Come un vero scrigno, il Castello si aprirà per offrire al visitatore i tesori che custodisce, alla scoperta del Museo delle Langhe, delle affascinanti Sale storiche, dei preziosi Cimeli Cavouriani e dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour.
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Un viaggio nel passato alla scoperta di percorsi etnografici e cimeli storici, per conoscere le tradizioni e la cultura di queste colline uniche al Mondo.
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Le 4 stagioni della vite e il lavoro del vignaiolo, in un affascinante museo all’aperto.
“IN VIGNA” è il museo a cielo aperto dedicato alla vite e al continuo lavoro che un vigneto richiede, in funzione dell’alternarsi delle stagioni: un’eccezionale testimonianza della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione e del contesto rurale in cui affonda le sue radici il territorio di Langhe, Roero e Monferrato.
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carmenvicinanza · 6 months ago
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Edina Altara
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Edina Altara, poliedrica artista sarda del ventesimo secolo, è stata pittrice, ceramista, creatrice di moda, designer e pubblicitaria.
Ha illustrato una trentina di libri per l’infanzia e collaborato con numerose riviste e periodici.
La sua ricerca si inserisce in quel movimento di modernizzazione del primo Novecento in cui l’arte ha incontrato la produzione industriale e l’espressività popolare. 
A diciassette anni aveva già ideato una serie di balocchi di cartoncino e non ne aveva ancora venti quando il re Vittorio Emanuele III acquistò la sua opera Nella terra degli intrepidi sardi. Il collage, noto anche col titolo Jesus salvadelu è oggi esposto al Quirinale.
Nata a Sassari, il 9 luglio 1898 in una famiglia agiata, fin da bambina aveva mostrato una notevole propensione per il disegno, i colori e l’uso della carta.
Amava sperimentare e, in modo autonomo e da autodidatta, sviluppò presto un notevole senso estetico e una manualità allenata al ritaglio prima ancora che al disegno.
Si interessava di antiquariato, ma anche delle nuove tecniche produttive, esercitandosi in mille piccole attività, dal ripristino di oggetti antichi alla creazione di complementi d’arredo, alla decorazione, alla pittura. Utilizzava tessuti, carte colorate e frammenti di vetro con cui componeva scene e figure.
Il suo debutto avvenne nel 1917 con la mostra Società degli amici dell’Arte di Torino, dove il suo collage venne notato e comprato dal re.
Trasferitasi a Casale Monferrato, collaborava con diverse riviste quando, nel 1922 conobbe e sposò Vittorio Accornero de Testa, affermato scrittore, disegnatore e scenografo. Firmandosi Edina e Max Ninon, insieme, diedero vita a illustrazioni, cartoline, calendari, prodotti pubblicitari e lavori dal gusto Decò. Lei realizzava i personaggi e lui gli ambienti.
Il suo talento spaziava dal disegno alla moda. Dopo la separazione dal marito nel 1934, aveva aperto un atelier nella sua casa di Milano, dove fioccarono le richieste per lavori artistico di ogni sorta.
Si era anche dedicata con grande successo alla decorazione di maioliche prodotte da alcune ditte faentine e torinesi; progettava ciò che altri avrebbero poi riprodotto.
Durante la guerra, insieme alle sorelle, aveva creato una società di decorazione e progettazione di oggetti in ceramica che è stato un importante esempio di imprenditoria femminile, capace di consentire proventi sicuri in un periodo difficile come quello bellico.
Edina Altara ha disegnato per tutte le più importanti pubblicazioni femminili italiane. Il suo stile colto e informato, spaziava dalle curve flessuose del Liberty alla geometrie del Decò, fino a riferimenti più arcaici al mondo delle tradizioni sarde e alle figure ieratiche di Massimo Campigli, reinterpretate in un’opera emblematica come Penelope, un olio su masonite databile agli Anni Cinquanta.
Ha collaborato con tutte le più importanti riviste, tra cui  Grazia e Bellezza, diretta da Gio Ponti, con cui ha lavorato a lungo, soprattutto nel design, aiutandolo nei progetti di arredamento. Tra questi spiccano gli allestimenti di cinque grandi transatlantici italiani tra i quali l’Andrea Doria e il Conte Grande, per la sala ristorante di quest’ultimo hanno dipinto, a quattro mani, il pannello su vetro Allegoria del viaggiare (1950).
Quando il dibattito generale riprese a considerare secondarie le arti applicate, la sua poliedrica attività venne declassata a mera produzione decorativa.
Negli ultimi anni riceveva spesso commissioni per soggetti molto convenzionali, ai quali si adattava suo malgrado, pur di lavorare.
Si è spenta nella sua amata Sardegna, a Lanusei, l’11 aprile 1983.
Dopo la sua morte il suo nome era sparito dalla memoria collettiva, di recente, però, grazie al lavoro del pronipote, il giornalista Federico Spano, titolare dell’Archivio Altara, le sono state dedicate diverse retrospettive, che hanno saputo mettere l’accento sulla sua esperienza di imprenditorialità creativa e le utili ripercussioni per le nuove generazioni.
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lamilanomagazine · 8 months ago
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Lollobrigida: onore celebrare Casale Monferrato "Città Europea del Vino 2024"
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Lollobrigida: onore celebrare Casale Monferrato "Città Europea del Vino 2024" "Il Piemonte è una Regione straordinaria, terra di qualità, di storia, di produzioni uniche e di paesaggi che dimostrano come il legame virtuoso tra agricoltura, uomo e territorio possa generare ricchezza". Così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida a Casale Monferrato (AL) intervenuto all'incontro "Campioni d'Europa del Vino: Alto Piemonte - Gran Monferrato", per il riconoscimento di «Città Europea del Vino 2024» alla presenza del Presidente Alberto Cirio e Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato. "Per me è un onore celebrare il risultato straordinario raggiunto da questa terra, fondamentale per il futuro delle produzioni agricole. Una terra di qualità, di storia e intimamente connessa con la nostra Patria. Solo insieme possiamo pianificare il futuro con una visione strategica che metta l'agricoltura al centro", ha aggiunto il ministro. "Se non c'è produzione per garantire l'equità sociale si ricorre al debito, e se n'è fatto troppo negli anni, o si ricorre alla svendita di aziende ed asset strategici per l'economia, e il Piemonte ne sa qualcosa. Quello che non si può delocalizzare, per fortuna, è la qualità del territorio, quella che gli agricoltori sono stati in grado di mantenere. L'agricoltore scolpisce il territorio con il suo lavoro. Basta guardare che dove c'è agricoltura e c'è manutenzione del territorio, c'è contrasto al dissesto idrogeologico, c'è depotenziamento degli effetti del cambio climatico", ha concluso il ministro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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Festa del Vino del Monferrato Unesco 2023
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E’ la sera di venerdì 15 settembre il momento in cui comincerà la sessantaduesima edizione della Festa del Vino del Monferrato Unesco, con due fine settimana dove a Casale Monferrato si potranno gustare le eccellenze del territorio proposte dalle Pro Loco e dai produttori partecipanti. Nei giorni del  15, 16 e 17 settembre e nel weekend del  22, 23 e 24 settembre ventiquattro produttori del territorio offriranno oltre cento etichette di vini del Monferrato accompagnando trentadue Pro Loco con più di cento ricette della tradizione. Il Mercato Pavia, sede della manifestazione, tornerà ad essere fulcro dell’enogastronomia monferrina grazie ai successi delle scorse edizioni che hanno portato a una grande novità, grazie a 1500 posti a sedere in più, portando la capacità totale a 5500 posti che saranno a disposizione di chi vorrà gustare le eccellenze monferrine.  Nelle giornate di venerdì sarà servita la cena, mentre il 16, 17, 23 e 24 settembre si potrà fruire sia del pranzo che della cena. Inoltre non ci saranno solo eccellenti cibi e vini a caratterizzare le serate di festa, per tutto il periodo sarà allestito il luna park in Piazza Castello arricchendo il clima di un evento che affonda le radici nella tradizione contadina che, in questo periodo, festeggiava il raccolto e la vendemmia dopo mesi di paziente e duro lavoro. A coronare i weekend di festa sabato 16 settembre alle 23,30 ci sarà lo spettacolo piro-musicale che dai bastioni del Castello del Monferrato, che rinnoverà la grande tradizione dei fuochi d’artificio casalese, arricchendola con musica e straordinarie scenografie. In questa 62a edizione la Pro Loco e Produttori aderenti all’iniziativa devolveranno parte del ricavato dalla vendita di alcune loro ricette o bottiglie da favore della ricerca sulle patologie ambientali e le malattie amianto-correlate svolta dal Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi, che ha una delle sue sedi all’interno dell’Ospedale Santo Spirito. Un ricco bouquet di eventi collaterali accompagnerà la sessantaduesima edizione della Festa del Vino del Monferrato dato, che dopo le serate di Attraverso, festival del territorio e Castello Divino, l’offerta turistica e culturale proseguirà con numerosi eventi, sia prima che durante i weekend di festa, che caratterizzano un evento di ampio respiro che è in grado di conciliare divertimento, filantropia, cultura oltre alla promozione e valorizzazione del territorio con i suoi prodotti. Read the full article
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• www.vivincastella.it #LaCastella Sedere in un giardino è un sogno, il sogno della quiete e del riposo dopo il lavoro compiuto di un giorno, dopo il lavoro compiuto di un anno, dopo il lavoro compiuto di tutta una vita. (Gabriele Tergit) #LaCastella Sitting in a garden is a dream, the dream of peace and rest after a day's work done, after a year's work done, after a life's work done. (Gabriele Tergit) 🏡 @la.castella #vivincastella #locazionebreve #wedding #weddingvenue #venuerental #weddinginspiration #weddingplanner #boscoincantato #weddingphotographer #weddingdress #weddinginpiedmont #monferrato #italianwedding #villafrancadasti #piedmont #bride #groom #truelove #cottagecore #weddinginspiration #matrimonionelbosco #locazioneturistica #weddingideas #lucine . ➡️ Immobile in locazione | Dimora privata | Visitabile su appuntamento | C.I.R. 00511700001 . ➡️ Rented property | Private residence | Open by appointment | C.I.R. 00511700001 (presso La Castella) https://www.instagram.com/p/Cn6epegMJ3S/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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marcogiovenale · 3 years ago
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radio onda rossa, 22 marzo: "alfonsina storni", h. 14; e "la bomba che non fa rumore", h. 14:50
radio onda rossa, 22 marzo: “alfonsina storni”, h. 14; e “la bomba che non fa rumore”, h. 14:50
Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm martedì 22 marzo 2022 ore 14 ● ALFONSINA STORNI la mia casa è il mare scritto, diretto e interpretato da Marìca Roberto direzione musicale e fisarmonica Paolo Petrilli chitarra Miguel Fernandez percussioni Paulo La Rosa Il 26 Ottobre 1938, il quotidiano ‘La Naciòn’ di Buenos Aires pubblica la poesia ‘Voy a dormir’: Alfonsina, 46 anni, ha mandato il…
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marcoleopa · 3 years ago
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Governo dei padroni M. Revelli
《Governo dei padroni》. Mi scuso per la rozzezza dell’espressione, che può apparire desueta e forse un po’ naif, ma non riesco a trovarne una migliore per sintetizzare la natura sociale (e morale) di questo governo che si annuncia «di tutti» e che in realtà è di uno solo, un banchiere.
Il quale a sua volta ha un unico indirizzo di riferimento: Viale dell’Astronomia 20, ovvero la sede di Confindustria, il regno di Carlo Bonomi, il quale fin dall’inizio, dal momento in cui si è conosciuto l’esito delle ultime elezioni politiche, non ha smesso di premere e brigare per sostituire alla volontà popolare i propri particolari desiderata di un governo amico. Di più: di un governo identificato pressoché senza residui con la propria visione del mondo e con i propri interessi. E alla fine c’è riuscito.
Esemplare – ripetiamolo! – e persino caricaturale, il caso dello sblocco anticipato dei licenziamenti, con quell’«obbedisco» pronunciato con disciplina pronta e assoluta dal Capo del governo nei confronti del Capo degli industriali che non tollerava dilazioni.
Gli effetti di quell’atto d’imperio che era in realtà gesto di sottomissione li misuriamo ora, in tutto il loro impatto sulle condizioni di vita dei lavoratori. I nuovi padroni della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto – il gruppo speculativo tedesco le cui linee guida sembrano tratte direttamente dal decalogo di Gekko, l’indimenticabile e mostruoso protagonista del film di Oliver Stone su Wall Street – non hanno aspettato più di 72 ore per far fuori i loro 152 dipendenti.
Li hanno seguiti a ruota quelli della Gnk di Campi Bisenzio, con i loro 422 agnelli sacrificali. In entrambi i casi con un brutale messaggio digitale – una mail in un caso, un whatsapp nell’altro: l’equivalente dell’ottocentesco licenziamento ad nutum, quando appunto bastava un cenno del capo del padrone per cacciare il dipendente.
Sono l’esempio della velocità e della estensione della regressione nei rapporti di lavoro che il modello di governance emerso in coda alla pandemia sta producendo, e che in Italia ha un profilo davvero esemplare nella materializzazione del potere del denaro in una sola persona.
Né vale l’argomento che siamo gli unici in Europa a chiedere quel blocco, dal momento che siamo anche quelli che mancano tuttora di efficaci ammortizzatori sociali, ed è stato imperdonabile togliere il blocco prima di metter mano alla riforma di questi.
D’altra parte non ci siamo dimenticati la risposta istintiva, quasi un riflesso pavloviano, che Draghi oppose alla timidissima proposta di tassazione delle successioni milionarie: quel «non è il momento di prendere, è il momento di dare» (possiamo immaginare alla piccola platea di super-ricchi che per lui sono «il mondo», dal momento che agli altri, tra rincaro delle bollette e prelievi sui salari, a prendere continua) che la dice lunga su quali siano le sue priorità sociali, anche al livello dell’inconscio.
E neanche abbiamo scordato il tormentone sul deficit «buono» e quello «cattivo», dove il secondo è la spesa in sussidi mentre il primo in investimenti, cioè in sostegno alle imprese mentre le persone possono tranquillamente affondare… È in fondo l’assioma di Flavio Briatore – «i poveri mangiano perché ci sono i ricchi» – solo per pudore riformulato in termini meno grezzi.
E sono sicuro che non passerà molto tempo e anche il reddito di cittadinanza finirà under attack – Renzi «terminator» si è già messo in moto -, cosicché anche questo strumento, sia pur mal congegnato e insufficiente, di contrasto alla povertà verrà liquidato o si tenterà di farlo. In questo caso quelle stentate briciole che riservava ai quasi 6 milioni di poveri assoluti saranno dirottate ai pochi che già hanno.
Nemmeno la cosiddetta «riforma della giustizia» si salva da questo segno brutalmente padronale. So bene che la vexata quaestio della prescrizione dal punto di vista strettamente giuridico – della «dottrina pura» del diritto direbbe Hans Kelsen – è intricata, e di non univoca soluzione, come ci ha spiegato Azzariti. Ma da un punto di vista più materialmente sociale (o sociologico) le cose mi sembrano terribilmente chiare.
Personalmente non riesco a non pensare che Berlusconi si è salvato da sei processi (tre per falso in bilancio, tre per corruzione) perché così ricco da pagarsi avvocati specializzati nell’arte della dilazione. E che grazie alla prescrizione si è salvato il barone Stephan Schmidheiny proprietario superstite di Eternit, di cui erano documentate le responsabilità per disastro ambientale, e dal cui business sono derivati più di 3000 morti per mesotelioma pleurico nella sola Casale Monferrato. Anche lui aveva un enorme capitale, guadagnato sulla pelle delle sue vittime, per comprarsi il tempo necessario a prescrivere i suoi reati.
Dicono le cronache che in aula tra il pubblico sedevano uomini e donne attaccati alla bombola d’ossigeno, ovvero alla fine della loro vita. E che il sostituto procuratore della Cassazione, a commento della sentenza, disse che a volte accade che «diritto e giustizia vadano da parti opposte».
Questo per dire quanto, in una società divisa da diseguaglianze abissali, sia moralmente assurdo e cconoscitivamente errato applicare criteri di eguaglianza formale, come non smettono di fare la ministra Cartabia e con lei chi su quel deficit mentale continua a fondare i propri privilegi.
E questo è e resta, con buona pace di chi fingendo di non saperlo continua a sostenerlo, il governo del privilegio.
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paoloxl · 5 years ago
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Abbiamo già discusso di quanto l’alternanza scuola lavoro fosse poco consona all’istruzione degli studenti e delle studentesse, ore sottratte allo studio ed impiegate per lavori che non centrano nulla con le materie di studio. Inizialmente avevamo le grandi multinazionali come il mcdonald a sfruttare studenti e studentesse, ora anche questure e commissariati sfruttano i/le giovani per lavori che con le materie di studio non centrano nulla.
Alternanza scuola-questura
Gli studenti dell’Istituto Leardi di Casale Monferrato e dell’Istituto Vinci-Migliara di Alessandria, hanno svolto attività lavorativa negli uffici della Polizia di Stato rispettivamente al Commissariato di Casale Monferrato e presso la Questura di Alessandria.
Lo sfruttamento di studenti e studentesse ora si allarga anche a organi dello stato quali la polizia.
Preparare ed istruire i giovani alla repressione, mostrare quanto il lavoro della forze di repressione sia “importante” ed “utile” per la nostra società.
Non è la prima volta che questi tipi di progetti vengono messi in atto, già nel 2018 a Cremona un gruppo di studenti e studentesse partecipò all’alternanza scuola lavoro con la polizia di stato, si cerca di attirare i giovani mostrando loro una faccia della medaglia, nascondendo il lato oscuro del lavoro repressivo che uomini e donne in divisa compiono ogni giorno in nome di una “legalità” che sempre più spesso vie imposta a suon di manganellate ed abusi.
Togliere ore di studio o ore di svago a studenti e studentesse è insopportabile, se poi bisogna passare le ore di libertà all’interno di una questura ancora peggio.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Fai la Mossa Giusta: grande successo per la terza edizione dedicata a studio, formazione e lavoro
Si è conclusa con successo l’edizione 2024 di “Fai la Mossa Giusta”, tenutasi il 16 novembre al Palafiere Riccardo Coppo di Casale Monferrato. L’evento ha registrato un’alta partecipazione, attirando studenti, famiglie, lavoratori e adulti in cerca di nuove opportunità professionali e formative. Un’occasione unica per il futuro La manifestazione ha messo in connessione diretta cittadini e…
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davincialba · 5 years ago
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Writing contest Suzanne Hoffman
Venerdì 8 novembre il Liceo " Leonardo Da Vinci" ha ospitato la scrittrice americana Suzanne Hoffman, autrice di "Labor of love" Wine family women in Piemonte.Il libro, ricco di bellissime immagini scattate tra Langhe, Roero e Monferrato, racconta le storie di di generazioni di famiglie piemontesi e della profonda trasformazione del ruolo delle donne di famiglia, sopravvissute alla povertà e alla guerra, per diventare protagoniste in una delle regioni più celebri d'Italia.La scrittrice ha presentato agli studenti del Liceo " Leonardo Da Vinci" un writing contest, un concorso di scrittura rivolto agli studenti delle classi terminali che potranno partecipare scrivendo  un elaborato  in inglese che avrà come tema la ricerca storica, la riscoperta di di storie famigliari e delle proprie radici. Grazie Suzanne per la sfida!  " You can't go forward in the future, if you don't dig in the past". "Discover the roots under your feet". Gli elaborati di circa 2000 parole verranno valutati da una giuria di 3 giudici -editori e giornalisti americani- e il migliore riceverà un cospicuo premio in denaro. 
Buon lavoro ragazzi!
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👻foto con presenze. 👉🏻 #lafotografadeglispiriti 1906. Munsù Bardella gira per le strade di Monferrato alla ricerca di clienti da fotografare e … ragazze in cerca di marito. È un sensale, un mercante di spose, combina matrimoni. È ora alla ricerca di giovani da portare in Argentina. 1908. Edmondo Ferro è un avvocato non molto convinto, nel senso che il lavoro lo ha ereditato dalla famiglia, praticamente è stato costretto. Quel mestiere così come il matrimonio non fanno per lui. Edmondo vorrebbe solo leggere, perdersi tra le pagine dei suoi amati libri. Per questo passa spesso i suoi casi alla cugina, lei sì che avrebbe voluto fare l’avvocato ma in quanto donna non non può farlo. Edmondo ha un amico giornalista che gli chiede di aiutarlo con un articolo. Una contessa tiene sedute spiritiche nella sua villa. Ospita una vedova che afferma che sua figlia sia una medium. Durante le sedute un fotografo scatta foto dove appaiono gli spiriti. Il giornalista è convinto di poterle smascherare ma ha bisogno di Edmondo per poter essere invitato alle sedute. 👍🏻 Una narrazione scorrevole, ricca di immagini che prendono vita davanti agli occhi del lettore. 👍🏻 Si alternano le due storie: quella dell’avvocato e quella delle spose dirette in Argentina. 👍🏻 Edmondo è uno di noi. Ogni momento è perfetto per leggere e quando non ha un libro tra le mani, pensa a quando finalmente avrà il tempo per tornare alle sue storie. 👍🏻 Una doppia storia affascinante che affonda le radici nel passato e nel mondo del soprannaturale. In entrambe viene intrapresa una caccia alla ricerca della verità. 👍🏻 Un romanzo accattivante che si legge con voracità. Una storia italiana da non perdere. ❓Se poteste fare una foto con un fantasma, con chi vorreste farla? #libriitaliani #desyicardi #antrodilibri #bibliophilelegentibus #amicandito #ilclubdeilettorifelici #storiebookite1 #thebookclubpost https://www.instagram.com/p/ClTQmHksnpp/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Premio Bianca d'Aponte: va a Mauro Pagani il premio alla carriera della Città di Aversa
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Premio Bianca d'Aponte: va a Mauro Pagani il premio alla carriera della Città di Aversa. Caserta: Andrà a Mauro Pagani il premio alla carriera della Città di Aversa, consegnato negli scorsi anni scorsi a Nuova Compagnia di Canto Popolare, Peppino di Capri e Paola Pitagora. Il riconoscimento viene assegnato nell’ambito del Premio Bianca d’Aponte, il contest per cantautrici giunto alla 19a edizione, in programma al teatro Cimarosa di Aversa il 27 e 28 ottobre 2023 con la direzione artistica di Ferruccio Spinetti. Oltre a Pagani, saliranno sul palco in veste di ospiti Cristiano Godano, Flo, Moa (la vincitrice dello scorso anno, che aprirà come tradizione le due serate) e vari altri artisti di primo piano del panorama musicale italiano, che saranno annunciati prossimamente. Già nota invece la madrina di questa edizione: si tratta di Nina Zilli, a cui spetterà il compito di cantare un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice a cui è dedicato il Premio, e di presiedere la giuria del concorso. A confrontarsi saranno una serie di nuove proposte della canzone d’autrice italiana, ovvero: Ilaria Argiolas (Roma), Arianna Battilana dei Mockingjay (Varese), Irene Buselli (Genova), Cristina Cafiero (Napoli), Veronica Di Nocera (Caserta), Francesca Giannizzari (Potenza), Chiara Ianniciello (Salerno), Alessandra Nazzaro (Napoli), Santanna (L’Aquila). Una band residente, coordinata e diretta da Alessandro Crescenzo, accompagnerà alcune concorrenti e alcuni ospiti. Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, in collaborazione con Rete Doc, ed è sostenuto anche da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e NuovoImaie. La conduzione delle due serate è affidata a Carlotta Scarlatto e Ottavio Nieddu. Le finaliste sono state selezionate, in un mese e mezzo di lavoro, dal Comitato di Garanzia del Premio, formato da decine di produttori, discografici, manager, cantanti, autori, musicisti, giornalisti tra i più accreditati del mondo musicale italiano. Molti dei componenti del Comitato faranno parte anche delle due giurie, quella generale e quella della critica, che assegneranno i premi nelle serate finali. Alla vincitrice del premio assoluto andrà una borsa di studio di € 1.000, a quella del Premio della critica “Fausto Mesolella” (in omaggio allo storico direttore artistico della manifestazione) una di € 800. La giuria generale assegnerà inoltre delle targhe al miglior testo (da quest’anno dedicata a Oscar Avogadro), alla migliore musica e alla migliore interpretazione. Sono poi previsti, come ogni anno, diversi altri premi e bonus proposti da singoli membri della giuria o da enti e associazioni vicine al d’Aponte, ad esempio concerti, partecipazioni ad altri festival, produzione e pubblicazione di brani, realizzazione di video, assistenza legale e manageriale, collaborazioni artistiche. Fra i vari bonus, una novità è la possibilità per la vincitrice di partecipare come ospite all’edizione del 2024 di Music for Change, realizzata da Musica contro le Mafie, mentre, come lo scorso anno, la vincitrice del Premio della Critica sarà ospite del Premio Nilla Pizzi. Intanto il NuovoImaie ha confermato il contributo economico (grazie ai fondi dell’art.7 L. 93/92) finalizzato a realizzare un tour di sei concerti per la vincitrice dell’edizione 2022. Partner del festival sono: Emergency, M.A.U., SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, NuovoImaie, Doclive, Rete Doc, Premio Andrea Parodi, Suoni dall’Italia, “Pem! Festival - Parole e musica in Monferrato”, L’isola che non c’era, Blogfoolk, Istituto italiano di cultura di Madrid, Officina Pasolini (laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio), Maieutica Dischi, Siedas, Premio Virginia Musto, Virus Studio, Soundinside, Premio Nilla Pizzi. Per ulteriori informazioni: 336 694666 – 335 5383937; [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 1 year ago
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A Bruxelles e Roma l'Alto Piemonte fa il pieno di attestati d'eccellenza
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La Rete Europea delle Città del Vino (RECEVIN) ha conferito il titolo di Città Europea del Vino 2024 all'Alto Piemonte e al Gran Monferrato, in una cerimonia a Bruxelles. Pochi giorni dopo, una delegazione di produttori novaresi si è riunita al Senato della Repubblica per la presentazione, tramite una cena al ristorante del Senato, di alcune eccellenze novaresi. Il titolo di Città Europea del Vino viene assegnato a rotazione alle migliori aziende produttrici di un determinato territorio italiano, in alternanza con città vinicole di Portogallo e Spagna. Venti città piemontesi, unite sotto un'unica sigla e un programma condiviso di eventi, meeting, convegni e degustazioni distribuiti sulle provincie di Alessandria, Biella, Novara, VCO e Vercelli nei comuni di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco riceveranno la corona di alloro per tutto il prossimo anno. La regione vinicola del Douro in Portogallo ha consegnato il testimone all'Alto Piemonte e al Gran Monferrato in seguito all'esame di tre candidature presentate all'Associazione Nazionale Città del Vino: Montepulciano (Siena), San Clemente (Rimini) e la cordata delle città piemontesi. Il dossier dell'Alto Piemonte e del Gran Monferrato si è affermato sulla concorrenza per il coinvolgimento di ampi territori e di molti comuni Città del Vino, dove alla programmazione ordinaria già pianificata durante l'anno si aggiungerà quella straordinaria legata all'evento. Il programma includerà tavole rotonde, degustazioni, convegni e tematiche di carattere generale riguardanti le politiche comunitarie sulla vitivinicoltura, il mercato, il rapporto tra vino e salute, l'educazione al consumo consapevole e l'identità dei territori. Questi appuntamenti saranno collegati con un continuo passaggio di testimone da una città all'altra durante un anno intero e promettono di attrarre turisti, curiosi e addetti ai lavori. Nel 2023, sulla scena internazionale ci sarà ancora la regione vinicola portoghese del Douro, vincitrice dell'anno scorso del titolo. Dal 2024 toccherà ai Piemontesi. Matteo Marnati, Assessore regionale del Piemonte all'ambiente, energia, innovazione, ricerca, dichiara: Questo riconoscimento permetterà a 20 comuni - Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco - di salire, con merito, su uno straordinario palcoscenico europeo di promozione dei due territori. É la dimostrazione che il buon lavoro di squadra paga e si possono raggiungere obiettivi molto prestigiosi. Sarà una storica occasione per far conoscere vini, produttori, paesaggi, ambientazioni con il fine di affermarsi definitivamente sul panorama enologico europeo, puntando sullo sviluppo del marketing territoriale, sull'attenzione alla sostenibilità e soprattutto alla qualità dei prodotti. Presso il ristorante del Senato della Repubblica invece, l'attenzione era incentrata sui salumi novaresi e gorgonzola dolce al cucchiaio accompagnati da spumante, l’immancabile paniscia novarese da gustare sorseggiando un Nebbiolo, “tapulone”  brasato con il Ghemme, tiramisù a base di biscotti di Novara e crema al mascarpone e, per chiudere, un assaggio di gorgonzola piccante Cento Cavalli in abbianamento con il “Mufii” (vino Muffato): questo il menù predisposto e cucinato dallo Chef Giampiero Cravero. L’iniziativa, coordinata dal consigliere delegato al Turismo e Marketing territoriale della Provincia di Novara Luigi Laterza e sostenuta dall’Agenzia di accoglienza e promozione turistica Terre dell’Alto Piemonte, dalla Camera di Commercio Monterosa Laghi Alto Piemonte e dal Comune di Novara insieme con alcuni produttori del Novarese, ha visto la partecipazione di una delegazione formata dai rappresentanti delle Istituzioni, degli Enti e delle aziende locali coinvolti, . In questo caso le Aziende d'ecellenza coinvole sono state: Eredi Baruffaldi Salumificio Dessilani Rovellotti Viticoltori in Ghemme Azienda La Passitaia (Mufii) Camporelli 1852 Riso Buono Nel caso dell'evento al Senato della Repubblica, il gruppo era seguito da una Troupe televisiva (casa di produzione VIBRA) che nei prossimi giorni pubblicherà e distribuirà il Video Reportage completo.   Read the full article
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sounds-right · 2 years ago
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Circo Nero Italia: 4 show in un weekend tra Costa Smeralda, Napoli, Forte dei Marmi ed Alessandria
I performer di Circo Nero Italia, coordinati da Duccio Cantini, in questa calda estate 2022 sono decisamente scatenati. Danno energia in decine di locali, spazi ed eventi in tutta Italia... e non solo. Infatti sono attivi da tempo in mezzo mondo, sanno creare meraviglia con performance che lasciano a bocca aperta.
I performer di Circo Nero Italia sono professionisti dello show che strappano ore al sonno, al lavoro, agli affetti per rendere perfetto un numero, per realizzare un nuovo costume, per mettere a punto un nuovo effetto speciale da utilizzare. Ci mettono, di notte, durante gli show e pure di giorno, mentre si preparano, sacrificio e passione. Lo scopo è riuscire a trasmettere un'emozione, l'illusione dell'immaginazione che diventa realtà. 
Ecco alcuni dei loro prossimi party: sabato 9 luglio i performer di Circo Nero Italia fanno scatenare tre location: sono prima di tutto al Vesper Beach in Costa Smeralda, sulla spiaggia di Capriccioli, con il party Woodoo. In console come regular guest ci sono i Supernova. L'evento inizia già alle 17:30. Sono poi al Noah di Pozzuoli (Napoli), con il nuovo party Circo Nero Jungle, che prende vita per l'evento Boteh; sono infine a Forte dei Marmi, con l'evento Circo Nero Classic. 
Domenica 10 invece Circo Nero Italia sbarca nel Monferrato, al Quarti Festival, a Quarti di Ponte Stura (Alessandria) in collaborazione con Big Mama. Lo show, che prende vita dalle 19, ha girato in largo e in lungo l'Europa e proietta chi lo vive in un mondo fantastico animato da personaggi bizzarri ed atmosfere magiche.
"Non metteremo mai in piedi spettacoli di semplice intrattenimento con qualche bella performance d'impatto a fare da cornice", racconta Duccio Cantini, che coordina la party crew. "E' e sarà sempre uno show evolutivo, ricco di emozioni e ispirato ai grandi spettacoli internazionali. Cerchiamo sempre di alzare l'asticella della bellezza e del coinvolgimento emotivo per portare il pubblico, per una notte, in altri mondi... siano essi interiori, inferiori o superiori."
https://www.instagram.com/circoneroitalia/
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djs-party-edm-italia · 2 years ago
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Circo Nero Italia - 4 show in un weekend tra Costa Smeralda, Napoli, Forte dei Marmi ed Alessandria
I performer di Circo Nero Italia, coordinati da Duccio Cantini, in questa calda estate 2022 sono decisamente scatenati. Danno energia in decine di locali, spazi ed eventi in tutta Italia... e non solo. Infatti sono attivi da tempo in mezzo mondo, sanno creare meraviglia con performance che lasciano a bocca aperta.
I performer di Circo Nero Italia sono professionisti dello show che strappano ore al sonno, al lavoro, agli affetti per rendere perfetto un numero, per realizzare un nuovo costume, per mettere a punto un nuovo effetto speciale da utilizzare. Ci mettono, di notte, durante gli show e pure di giorno, mentre si preparano, sacrificio e passione. Lo scopo è riuscire a trasmettere un'emozione, l'illusione dell'immaginazione che diventa realtà. 
Ecco alcuni dei loro prossimi party: sabato 9 luglio i performer di Circo Nero Italia fanno scatenare tre location: sono prima di tutto al Vesper Beach in Costa Smeralda, sulla spiaggia di Capriccioli, con il party Woodoo. In console come regular guest ci sono i Supernova. L'evento inizia già alle 17:30. Sono poi al Noah di Pozzuoli (Napoli), con il nuovo party Circo Nero Jungle, che prende vita per l'evento Boteh; sono infine a Forte dei Marmi, con l'evento Circo Nero Classic. 
Domenica 10 invece Circo Nero Italia sbarca nel Monferrato, al Quarti Festival, a Quarti di Ponte Stura (Alessandria) in collaborazione con Big Mama. Lo show, che prende vita dalle 19, ha girato in largo e in lungo l'Europa e proietta chi lo vive in un mondo fantastico animato da personaggi bizzarri ed atmosfere magiche.
"Non metteremo mai in piedi spettacoli di semplice intrattenimento con qualche bella performance d'impatto a fare da cornice", racconta Duccio Cantini, che coordina la party crew. "E' e sarà sempre uno show evolutivo, ricco di emozioni e ispirato ai grandi spettacoli internazionali. Cerchiamo sempre di alzare l'asticella della bellezza e del coinvolgimento emotivo per portare il pubblico, per una notte, in altri mondi... siano essi interiori, inferiori o superiori."
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