#giovani e società
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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L’8 Febbraio 1848: Gli studenti di Padova protagonisti della prima insurrezione politica. Un giorno che segnò l'inizio di una stagione di rinnovamento politico e sociale
L’8 febbraio 1848 a Padova rappresenta un momento cruciale nella storia italiana. Considerata la prima insurrezione motivata politicamente, questa data vede protagonisti gli studenti dell’Università di Padova, che si fecero interpreti e artefici di un cambiamento epocale.
L’8 febbraio 1848 a Padova rappresenta un momento cruciale nella storia italiana. Considerata la prima insurrezione motivata politicamente, questa data vede protagonisti gli studenti dell’Università di Padova, che si fecero interpreti e artefici di un cambiamento epocale. Questo evento inaugurò una stagione di rinnovamento culturale e politico, anticipando il fervore che avrebbe caratterizzato…
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dueminuti · 1 year ago
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FLORIDIA. NOZZE D'ORO DI GIUSEPPE BORGIONE E MARIA SANZARO: " L'AMORE NON SCADE MAI"
È un film-maker un cronista della storia di Floridia e oltre. È Giuseppe Borgione un personaggio benvoluto da tutti per la sua classe e raffinatezza nell’immortalare i momenti più significativi della comunità. Lui e la sua compagna (si dice così oggi, no?) Maria Sanzaro arrivano all’ora. “Non è un traguardo ipotizzabile oggi per le coppie – commenta Giuseppe -. Mi sento fuori luogo, fuori tempo,…
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gaysessuale · 1 month ago
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(FAQ sotto il Read More per comodità)
Eccoci qui, un nuovo anno, un nuovo Sanremo da archiviare, creato apposta per evitare di perdere tutto quando la Rai deciderà di cancellare i materiali da Raiplay.
Qui il masterpost di Sanremo 2024, qui il masterpost di Sanremo 2023, qui invece tutti i Sanremo passati dal 2022 al 2012 (con delle clip del 2001 e del 1987).
Il post rimarrà in aggiornamento fino a che ci sarà materiale disponibile. Il post è aggiornato e l'archivio del 2025 si può ritenere concluso. Se qualcuno nota che mi sono scordato di scaricare qualcosa mi contatti pure, così come se qualcuno nota che qualche link non funziona!
Carlo Conti annuncia i cantanti al TG
Primafestival
Conferenza Stampa (puntate intere, clip)
Sanremo Giovani 2024 (puntate intere, presentazioni, esibizioni e verdetti, videoclip)
Prima Serata (clip, esibizioni)
Seconda Serata (clip, esibizioni)
Terza Serata (clip, esibizioni)
Quarta Serata (clip, esibizioni)
Quinta Serata (clip, esibizioni)
Radio2 a Sanremo con Ema Stoccolma e Gino Castaldi (puntate intere, interviste)
DopoFestival (puntate intere, clip)
DomenicaIn (esibizioni, clip)
Dietrofestival
Extra (Le interviste; Indovina il Big; Conversazioni Sanremo Edition; Il libro delle domande di Sanremo; Sintesi della serata)
FAQ
Q: Perché manca [inserire un file mancante]? A: Ci sono diversi motivi: potrebbe non essere ancora stato postato su RaiPlay, potrei aver sbagliato a linkare la cartella (avvisami!) o potrei non aver avuto tempo di scaricarlo / caricarlo su Terabox. Per quanto riguarda le serate complete, essendo file molto pesanti, dovrei farmi l'account Premium, cosa che di solito faccio per un mese quando il Festival è finito, a cinque euro (comodo comodo). Q: Che programmi usi? A: JDownloader per scaricare in bulk, PastryLink per scaricare clip sparse, TeraBox per caricare i files da condividere Q: Perché lo fai? A: Ritengo che l'impossibilità di rivedere gli scorsi Festival rappresenti una grande perdita culturale. Ogni edizione è uno spaccato della società dell'epoca, capace di raccontare tendenze, gusti e cambiamenti che meritano di essere preservati come parte della nostra memoria collettiva. Sono contrario all'operato della Rai e il mio modo di protestare è rendere pubblico un lavoro che tento di fare da oltre dieci anni. Q: Ci guadagni? A: No, tutto gratis, ma se hai voglia di sostenere l'archivio puoi farlo qui.
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falcemartello · 2 months ago
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Illudersi che si possa integrare pacificamente un'ampia comunità musulmana, fedele a un monoteismo teocratico che non accetta di distinguere il potere politico da quello religioso, con la società occidentale democratica, su questo equivoco si è scatenata la guerra in cui siamo.
Perché l'Islam che negli ultimi venti-trent'anni si è risvegliato in forma acuta - infiammato, pronto a farsi esplodere e assistito da nuove tecnologie sempre più pericolose - è un Islam incapace di evolversi. È un monoteismo teocratico fermo al nostro Medioevo. Ed è un Islam incompatibile con il monoteismo occidentale. Per molto tempo, dalla battaglia di Vienna in poi, queste due realtà si sono ignorate. Ora si scontrano di nuovo.
Perché le società libere, come l'Occidente, sono fondate sulla democrazia, cioè sulla sovranità popolare. L'Islam invece si fonda sulla sovranità di Allah. E se i musulmani pretendono di applicare tale principio nei Paesi occidentali il conflitto è inevitabile.
Dal 630 d.C. in avanti la Storia non ricorda casi in cui l'integrazione di islamici all'interno di società non-islamiche sia riuscita. Pensi all'India o all'Indonesia. Se invece l'immigrato arriva da noi e continua ad accettare tale principio e a rifiutare i nostri valori etico-politici significa che non potrà mai integrarsi. Infatti in Inghilterra e Francia ci ritroviamo una terza generazione di giovani islamici più fanatici e incattiviti che mai.
Cos'è il multiculturalismo? Cosa significa? Il multiculturalismo non esiste. La sinistra che brandisce la parola multiculturalismo non sa cosa sia l'Islam, fa discorsi da ignoranti. I cinesi continuano a essere cinesi anche dopo duemila anni, e convivono tranquillamente con le loro tradizioni e usanze nelle nostre città. Così gli ebrei. Ma i musulmani no. Nel privato possono e devono continuare a professare la propria religione, ma politicamente devono accettare la nostra regola della sovranità popolare.
Lo so anch'io che l'Inquisizione è stata un orrore. Ma quella fase di fanatismo l'Occidente l'ha superata da secoli. L'Islam no. L'Islam non ha capacità di evoluzione. È, e sarà sempre, ciò che era dieci secoli fa. È un mondo immobile, che non è mai entrato nella società industriale. Neppure i Paesi più ricchi, come l'Arabia Saudita. Hanno il petrolio e tantissimi soldi, ma non fabbricano nulla, acquistano da fuori qualsiasi prodotto finito. Il simbolo della loro civiltà, infatti, non è l'industria, ma il mercato, il suq.
Giovanni Sartori (intervistato da Luigi Mascheroni de Il Giornale)
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kon-igi · 7 months ago
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ERA UNA FAMIGLIA NORMALE DI GRAN LAVORATORI
E tutte le volte mi viene da dire 'E allora pensa se era una famiglia strana di gente che non aveva voglia di fare un cazzo'... ma poi correggo i miei pensieri ingiusti e mi risovviene quella frase di Bocca con cui commentava la visita a un'operosa cittadina del Nord Italia:
«Fare soldi, per fare soldi, per fare soldi: se esistono altre prospettive, chiedo scusa, non le ho viste»
E penso a quelle migliaia di persone giovani, di cui ogni tanto qualcuna 'normale' sbrocca e fa una strage in famiglia, senza saper dare un perché che accontenti una società normale di gran lavoratori.
'I genitori gli hanno dato tutto e loro li hanno uccisi!'
Da genitore posso dire che già è difficile fare qualcosa di giusto per i propri figli, figuriamoci dar loro TUTTO... o forse si riferiscono ai bisogni basilari - casa, cibo, riscaldamento, soldi - moltiplicati all'eccesso per poi poter dire 'Non gli ho fatto mancare nulla!'
E no... se ti ritrovi la parte sbagliata di un coltello nel fegato e all'altra estremità c'è quello a cui non hai mai fatto mancare nulla, forse due domandine te le dovevi fare per tempo e non ora che ti si annebbia la vista per lo shock da ipovolemia emorragica.
A distanza di decine di anni ricordo ancora le parole di un docente che davanti a noi studenti disse ai suoi colleghi 'Ok il programma che deve andare avanti ma tutte le volte che ci voltiamo per non ascoltare i loro bisogni è un calcio in culo con cui li facciamo crescere soli e rabbiosi'.
Fu in quel momento che decisi quale tipo di adulto sarei voluto diventare.
E ora sono una persona abbastanza vecchia, le mie figlie sono grandi e se non mi hanno accoltellato prima non credo che oramai lo faranno adesso, sono dolente per la solitudine a cui molti sono condannati pur seduti al caldo con molti parenti davanti a una tavola imbandita e vorrei fare qualcosa di più che non incazzarmi per la furba tendenziosità dei titoli di giornale con cui ci si chiede 'Ma cosa gli sarà preso a quel figlio? Cosa sarà passato in mente a quella figlia?'
Nulla.
E a volte è proprio il nulla che ti divora da dentro.
.
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Vi penso... e per quanto possa valere, vi voglio bene.
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luposolitario00 · 3 months ago
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Non riesco davvero a capire come un cantante come Tony Effe possa essere apprezzato, soprattutto da un pubblico giovane, considerando i contenuti delle sue canzoni.
I testi che scrive sono spesso pieni di riferimenti denigratori verso le donne, ridotte a oggetti di piacere o meri trofei da esibire. Non c’è traccia di rispetto, complessità o riconoscimento della loro umanità, solo superficialità e sessismo. È davvero questo il messaggio che vogliamo trasmettere ai più giovani?
Il problema non è solo Tony Effe in sé, ma il sistema che lo applaude, lo supporta e lo eleva. La musica non è mai solo musica; è cultura, è identità, è messaggio. Quando un artista diffonde costantemente un linguaggio sessista, influenza inevitabilmente il modo in cui le persone, soprattutto i più giovani, vedono le donne e le relazioni.
Possiamo davvero continuare a chiudere gli occhi di fronte a un linguaggio che alimenta una cultura del disprezzo verso le donne?
Scegliamo meglio, perché quello che ascoltiamo e celebriamo definisce la società in cui vogliamo vivere. E io, di certo, non voglio vivere in una società in cui la misoginia diventa musica di sottofondo.
Luposolitario0🐺
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miciagalattica · 1 month ago
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La farfalla
Capitolo primo
Non so se vi sia mai capitato di riflettere su quanto vi sia accaduto e notare come gli eventi siano legati da un sottile fil rouge, e allora vi siete chiesti: “Allora esiste un destino?”. Certo si arriva a questo dopo che gli eventi sono accaduti, ossia in un a-aposteriori.  Al contrario all’inizio, gli eventi sembrano slegati e pensiamo che tutto sia avvenuto per opera del “Caso”. 
Vi racconto come un bruco si ritrovò a trasformarsi in una farfalla.
Non è stato un caso ma era già destinata a diventarla.
Tutto ebbe inizio una sera che mi portai a casa del lavoro, dovevo fare una relazione su come trovare il segmento per un lancio di un prodotto commerciale. Lasciai il dossier sulla scrivania e mi precipitai a farmi una doccia. Mio marito era ai fornelli e mi stava preparando una cena delle sue. Un uomo favoloso molto attento a tutte le pratiche domestiche, quasi impossibile da trovare. Dopo che ho finito la doccia e indossato un mio pigiamone, andando in cucina, lo vidi che stava seduto a leggere il mio fascicolo. In particolare lo trovai a leggere un foglio dove avevo appuntato una tipologia di uomini.
Avevo scritto che esistevano sette categorie di maschi:
1- ALFA: leader nati maschi con piena consapevolezza fin dalla nascita di essere superiori e di dover essere obbediti e rispettati... potere maschile al suo apice... un'autorità naturale su tutte le altre categorie... fanno quello che vogliono, quando e come vogliono... è ovviamente piuttosto raro!
2- BETA: maschi forti capaci di essere leader per la maggior parte del tempo e a cui piace guidare ma si sentono gregari di un uomo alfa nell'intento di guidare gli inferiori. A loro piace umiliare le categorie inferiori
3- GAMMA: La categoria più comune. Una personalità forte a cui piace comandare ma anche sottomettersi, soprattutto con altri gamma....
4- DELTA: generalmente mancano di mascolinità... Amano sottomettersi a categorie superiori e ai loro pari per brevi periodi di reciproco piacere....
5- EPSILON: A loro piacciono i lunghi periodi di sottomissione... Si identificano come puttane. Sono spesso sottoposti a umiliazioni da parte dei superiori......
6- ZETA: gli schiavi. A loro piace essere ridotti in schiavitù. Sono ancora nella società ma sempre più schiavi di altri uomini...
7- OMEGA: oggetti in forma umana. Senza diritti né privilegi. Nessuna dimostrazione di volontà o indipendenza... Tutto deve essere autorizzato …
Appena sorpreso divenne rosso in viso, mi era sembrato un bambino sorpreso a mettere la mano nel barattolo della marmellata. Allora per rompere la tensione, scherzando gli ho detto.
“ A te non so dove collocarti tra le ultime tre categorie”.
Non rispose, chiuse il fascicolo, liberò il tavolo, si tolse il grembiule,  apparecchiò in modo perfetto la tavola, e portò i piatti già con le pietanze. Non so’ perché tutto questo mi mise addosso una sorta di eccitazione. Lo vedevo sotto un’alta prospettiva, mi sa che avevo aperto il vaso di Pandora.
Per tutta la durata della cena mille pensieri affollavano la mia mente, lo avevo solo provocato mettendolo nelle ultime posizioni della scala comportamento degli uomini. Mi aspettavo che reagisse, invece? Che cosa ero andata a toccare. Finito di mangiare, una volta sparecchiato ci andammo a sdraiare su divano per vedere qualche film alla tele. Lui scelse di vedere “La chiave” di Tinto Brass. Un film che quando uscì fece scalpore, eravamo più giovani e la visione innescò una tempesta ormonale a entrambi, ci furono scintille, un sesso infuocato. Da allora ne passò di acqua sotto i ponti, tutto quel fervore si andò man mano scemando. Purtroppo la routine è la tomba dell’amore. La visione del film fu una mezza delusione, era come aver mangiato una minestra riscaldata. Lo stato di tensione non mi era ancora passato, anzi era aumentato.
La domanda persistente era: Che cosa nascondeva quel silenzio alla mia provocazione?
Una volta che siamo andati a letto mio marito, mi ha chiesto:
Hai mai pensato di fare sesso con un altro uomo?
Gli ho risposto di botto:
 “Sai che ti amo e ti sono stata sempre fedele". "Non posso credere che tu me lo chieda”. 
In realtà non avevo mai pensato di fare sesso con un altro uomo, nonostante gli approcci e le opportunità che il mio lavoro di organizzatrice di conferenze offriva, dato che ero spesso lontana da casa e c'era una notevole quantità di perfetti sconosciuti che soggiornavano nel mio stesso albergo. 
Mi chiese subito scusa vedendomi furiosa, molto arrabbiata e confusa ancora di più di prima.
“Che cosa stava succedendo?"
Rimasi in silenzio e sentivo il suo respiro, era ancora sveglio.
A un certo punto mi abbracciò da dietro unendo i nostri corpi. Ero felice di sentirlo dietro di me. Non è mai bello finire la giornata con una nota amara.  Mi baciò lentamente il collo e sentii la sua mano afferrarmi il seno, mentre l’altra scorreva lungo tutto il mio corpo proseguendo lungo le mie cosce. Potevo sentire l'inconfondibile contrazione del suo cazzo mentre s’irrigidiva contro il mio sedere. Adesso anche il mio respiro cominciava ad accelerare.  La sua mano ha iniziato a esplorare tra le mie gambe e le ho aperte per permettergli di toccarmi la figa. Con tanta delicatezza passò il dito tra le labbra, trovando la mia umidità e usandolo per stuzzicare il mio clitoride. Il formicolio elettrico mi percorse tutto il corpo e mi sciolsi tra le sue braccia forti. 
A un tratto si fermò e mi disse che era in uno stato confusionale fin dalla mattina, perché aveva sognato che scopavo con un altro, mentre ero via per una conferenza e poi tornavo a casa e gli raccontavo tutto. Appena sveglio si ritrovò con un’erezione portentosa come quella che aveva ora.
Potevo sentire il calore del suo cazzo in crescita mentre iniziava a esplorare tra le mie gambe da dietro. 
"Non eri geloso e arrabbiato?" ho chiesto.
 
Rispose: “Sì, all'inizio quando mi sono svegliato, ho sentito entrambe le cose". Poi ho capito che era solo un sogno ed ero così eccitato che dovevo averti proprio lì e in quel momento. Era come una fantasia cattiva.
Sono rimasta scioccata. Mio marito era eccitato pensando che avessi scopato un altro uomo! Ormai il suo cazzo era completamente rigido e me lo stava massaggiando lungo la figa da dietro, quindi ho inarcato la schiena per facilitargli il compito. Nel frattempo il suo dito continuava a stuzzicare il mio clitoride e ora ero eccitato quanto lui. 
"Ci stai pensando di nuovo?" ho chiesto. 
Lui: “Sì, non riesco a togliermelo dalla testa". "Per favore, non arrabbiarti”. 
Proprio in quel momento il suo cazzo trovò la mia figa e me lo spinse dentro di qualche centimetro. Sembrava il paradiso ed ero così eccitata che non potevo essere arrabbiata. 
Io di rimando “ Non c’è nulla di male nell’avere fantasie sporche”.  
Le sue spinte stavano diventando più lunghe e ora mi stava penetrando più profondamente. Il suo cazzo era fantastico e con il suo dito che continuava a stuzzicare il mio clitoride, mi stava portando rapidamente all'orgasmo. La mia mente cominciò a vagare verso alcuni degli uomini che mi avevano fatto delle proposte alle conferenze. In qualche modo stavo cercando di immaginare quale sarebbe stato nella fantasia di mio marito. 
Ero ancora confusa ma molto eccitata ed ho iniziato a stare al gioco. 
 Gemetti mentre le spinte diventavano sempre più veloci. Ormai la mia figa era così bagnata e stavo per venire.  Il suo cazzo era durissimo, me l’ha spinto dentro per tutta la sua lunghezza ed io sono impazzita, gemendo e avendo il miglior orgasmo che riesco a ricordare da anni.  Mi ha fatto venire abbondantemente e prima di lui. L'ho adorato! 
Ero sorpresa dal fatto di queste chiacchiere sporche avessero eccitato anche me. Gli ho detto che mi piaceva fantasticare di essere scopata da un altro uomo.
Lui: “ Voglio che scopi tutti gli uomini che vuoi". "Voglio che mi porti a casa il loro seme nella tua figa calda".  
Non potevo crederci! Era davvero preso da questa cosa ed ero ancora più sbalordita dal fatto che non m’importasse per niente.
Gli risposi: "Lo farò!". "Ti porterò a casa una figa sporca e piena di sperma cosi potrai aggiungere il tuo seme a quello di lui”. 
Mi ha fatto rotolare sulla pancia e mi ha messo in ginocchio in modo da potermi prendere adeguatamente da dietro.  Mi sono sentita infilzare da una spada rovente, ho sentito lo spasmo del suo cazzo ed è stato sufficiente per mandare al limite anche me, la mia mente era piena d’immagini di strani cazzi che si scaricavano nella mia figa. 
Mi sono accasciata sul letto, ansimando. Con mia sorpresa, mi ha girato, spingendo le mie ginocchia verso l'alto e aprendo le mie gambe, la sua faccia si è tuffata immediatamente tra le mie gambe. 
La mia figa stava già formicolando, quindi la sensazione della sua lingua e della sua bocca che mi succhiavano mi ha mandato subito in visibilio, e nuovi orgasmi hanno iniziato a scorrere a ondate, quasi dolorosi ma erano così belli. Mio marito non mi aveva mai fatto una cosa del genere ed ho capito che anche quello doveva far parte della sua fantasia. 
Ormai anch'io ero completamente immersa nella fantasia ormai persa gli dissi:
"Assaggi la sua venuta?"
"Mmmmm", fu tutto ciò che riuscì a rispondere mentre mi lambiva con la lingua le grandi labbra, mandandomi di nuovo oltre il limite. 
Alla fine, ho dovuto respingerlo perché la figa si era fatta troppo sensibile. Con mia sorpresa si è immediatamente alzato sopra di me e il suo cazzo era di nuovo duro e mi ha sfiorato l'apertura. 
"Ti voglio ancora", è tutto ciò che ha detto, mentre mi chiudeva in un bacio ed io assaporavo i miei succhi e la sua venuta combinati. È entrato di nuovo in me e ho emesso un gemito lungo e lento. 
Il suo ritmo ora era più lento e mi guardava amorevolmente negli occhi. 
“Grazie per non esserti arrabbiata sentendo la mia fantasia”. 
Come potevo? Faceva piacere anche per me! 
"Grazie per non esserti arrabbiato perché ho scopato un altro uomo!"
Lui: “Non mi arrabbierò nemmeno se lo farai!"
Io: "Allora lo farò se ti darà piacere ”, non so cosa me lo fece dire ma in quel momento lo pensavo davvero. 
“Gemette e mi venne dentro”. 
Esausti e ansimanti, giacevamo l'uno nelle braccia dell'altro, senza dire una parola. Era stato tutto così intenso e inaspettato. Alla fine mio marito disse:
"Suppongo che sia stato bello portare le fantasie nella stanza da letto?"
Ed io ho aggiunto, "Se pensi di farcela, un giorno potremmo anche trasformare alcune fantasie in realtà". 
Ce la farò mi disse e mi strinse tra le sue braccia. Quella notte dormimmo profondamente. 
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anchesetuttinoino · 5 months ago
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Ecco a voi l'estratto di uno dei tanti spot che girano sui social e promuovono fra i giovani il ricorso alla psicoterapia. Il messaggio è chiaro: l'idea di farsi una famiglia è soltanto un'oppressione imposta dalla società, molto meglio abbracciare uno stile di vita "smart" e "agile" senza l'impaccio di qualche marmocchio a cui dover cambiare di continuo il pannolino.
Il tramonto dell'Occidente è servito.
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raccontidialiantis · 3 months ago
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Quando due angeli s'innamorano
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Succede. Più spesso di quanto non si pensi. Ma l'etereità della non-materia di cui sono fatti impedisce loro di provare il piacere immenso che deriva dall'unione di due corpi. Lo sospettano, lo bramano, ne hanno sentito parlare. A lungo. Ci invidiano, per questo. Quindi, decidono scientemente di incarnarsi. Sanno perfettamente che dovranno soffrire il freddo, il caldo, l'invidia, la gelosia, la sopraffazione, gli inganni. Poi la fame e la dolorosissima mancanza della Luce. E infine i tentativi di separazione o di condanna da parte di chi non sa ancora cosa sia l'amore e vuole quindi sminuirlo. O annientarlo. Perché amare spaventa, terrorizza. Ma loro decidono comunque di provare, tant’è la voglia di godere dell’amore come lo fanno gli umani.
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La maggior parte delle volte prendono ciascuno un sesso diverso; ma capita che, di comune accordo o per preferenze personali, si incarnino in corpi di sesso uguale. Non ha importanza alcuna, agli occhi di Dio. Ne assume solo nel giudizio di chi ha una visione molto limitata della nostra missione sulla Terra. E non esiste giudice più giusto e appassionato alle vicende d'amore di colui che l'amore ha inventato! Egli applaude a ogni nostro orgasmo. E manda inequivocabili indizi d'apprezzamento ed elementi di prosperità a chi s'ama. È triste immaginare che ci sia chi pensa di sapere esattamente cosa sia giusto e cosa sbagliato… per qualcun altro! È il buio estremo della tolleranza, il trionfo del male gratuito. Si tratta di individui ancora ai primi gradini, sulla scala evolutiva della spiritualità. Anime molto giovani che ancora esitano e quindi cercano conferme, dogmi, sicurezze.
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Si ha sempre un po’ paura di ciò che non si conosce, è noto. Costoro annaspano per lo più in un mare di sofferenza. Vorrebbero una guida scritta e certificata su ciò che deve o non deve essere fatto. Quindi creano sette, partiti. Compilano liste e manuali. In gruppo puntano un dito che da soli non avrebbero il coraggio di sollevare dal fianco. Condannano in pubblico ciò che desiderano intimamente con tutta l'anima poter fare, provare. Ma la verità è semplicissima ed è nuda davanti a noi tutti: amare è l'unica cosa che importa veramente e l'unico obiettivo. Non cercarne altri. Ama e vedrai che tutto si dipanerà in modo naturale. La vita è solo un unico, lungo, brevissimo sospiro. Fa che il tuo sia per massima parte per amore. Due corpi che si cercano e si amano battono qualsiasi altro spettacolo. Dall'importante fatto di amare qualcuno in modo disinteressato deriva naturalmente tutto il resto.
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Da lì scaturiscono il voler scoprire, ingentilire, scherzare, sorridere, innovare, recare sollievo, benessere e cure agli altri. E quindi di conseguenza arricchire noi stessi: materialmente e spiritualmente. L'amore in genere basta a sé stesso. E traina tutto il resto. Chi ha provato l'amore, quando finisce e s'attenua o muta, passa il resto della propria vita a cercare di ritrovarlo. Si veste, si profuma, si cura: tutto come se ci fosse qualcuno in specifico che lo apprezzerà. Si mostra sensuale, anche se ancora non c’è chi l’ha nel suo radar. Compie disperati tentativi di sedurre, mette sul bancone la sua mercanzia migliore, scende a livelli che non avrebbe pensato mai di raggiungere, pur di sentire intimamente di essere ancora una volta oggetto di puro desiderio sessuale. E poi lo vedi da come guarda gli altri ma non li giudica; dalla sua tolleranza, da come si pone in società. Perché egli cerca di nuovo, con tutta l'anima, quella carezza, quel brivido, quel tuffo al cuore.
Le stelle stanno in cielo - e i sogni non lo so - so solo che son pochi - quelli che s’avverano (V. Rossi)
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RDA
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t-annhauser · 3 months ago
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Da una parte si denuncia la violenza gratuita che esplode nelle nostre società cosiddette "pacifiche", dall'altra, mentre mangiamo, veniamo bombardati con lievità da immagini di aerei che si schiantano contro muretti ed esplodono come fuochi d'artificio. Su internet si fanno scrupolo di apporre sulle immagini la foglia di fico del "contenuto sensibile", in televisione, nei TG della Rai e di Mediaset, ce li propinano a tutte le ore senza filtro, come in un film d'azione americano. La prossima volta che attaccano con i social che traviano i giovani ricordargli che i primi a somministragli la tossina sono proprio loro.
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pier-carlo-universe · 4 months ago
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Questioni sociali: la chiave per uno sviluppo sostenibile della società. Un’analisi delle principali sfide sociali e delle soluzioni per migliorare il benessere collettivo.
L’importanza della risoluzione dei problemi sociali.
L’importanza della risoluzione dei problemi sociali.Per garantire uno sviluppo sostenibile e un benessere collettivo, è fondamentale affrontare con determinazione i problemi sociali che affliggono le società moderne. La povertà, la disoccupazione, l’accesso all’istruzione, l’assistenza sanitaria e l’uguaglianza di genere rappresentano sfide cruciali che richiedono l’impegno congiunto dello Stato…
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babypostparadise · 4 months ago
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A 12 anni, limonavo con un quasi trentenne: non potrò mai essere pertanto moralista; negli anni '80 non era raro essere molto giovani, leggere Cioè, e frequentare qualcuno o più di uno, soprattutto se facevi parte d'un gruppo di amici o scout o dell'associazione cattolica.
𝐸𝑟𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑐𝑜𝑐𝑖? 𝐸𝑟𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑚𝑎𝑡𝑢𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑖𝑛𝑖 𝑑'𝑜𝑔𝑔𝑖 ? No! Per nulla... 𝑬𝒓𝒂𝒗𝒂𝒎𝒐 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒍𝒊𝒄𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒊 𝒆 𝒄𝒊 𝒈𝒐𝒅𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂; a non farlo era chi non riusciva a sfuggire a genitori bigotti, esattamente come accade anche oggi.
Spesso, entrati nel mondo degli "adulti" si rinnega il passato e lo si ripulisce da ciò che la società contemporanea condanna per ostentare un'aria da persone "superiori" o evitare critiche, ma moltissimi millennial, oggi genitori, 𝑠𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑐𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑏𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜 anche in discoteca già a 13 anni (oltre ad essere tollerati in famiglia come precoci alcolisti): molto peggio tutto questo del sesso a 13 anni con quasi coetanei, perché il sesso non rovina il cervello, non ti manda con l'auto contro un palo il sabato sera.
Gli anni Ottanta sono famosi non solo per la musica ma anche per 𝗹𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗴𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗲𝗿𝗮.
Il mio post potrebbe infastidire gli oggi adulti ipocriti che si riconoscono in quanto da me ricordato, ma è l'unica cosa reale dietro alla costruzione di una verità fittizia data in pasto ai più giovani capace solo di nuocere.
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firewalker · 1 year ago
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L'ultimo appuntamento
Non lo faccio mai, ma questa cosa dell'ultimo appuntamento in cui Giulia Cecchettin è stata uccisa mi ha colpito e voglio commentare, anzi voglio raccontare.
Anni fa stavo con una ragazza a distanza, la storia è durata poco, qualche mese, ma io ero presissimo. Lei invece no, tanto che mi ha mollato per uno che gli ho presentato io. Il fatto che mi avesse mollato s'era capito anche al telefono, ma io presi la macchina e volli fare un viaggio di 6 ore per vederla ancora. Era quello che potremmo dire "l'ultimo appuntamento".
Ora, io non sono un maniaco omicida, e avevo almeno una vaga idea di come rispettare una persona dell'altro sesso, quindi lei non ha rischiato più di tanto con me, ma... se la cosa fosse successa oggi, quasi 20 anni dopo? L'avrebbe voluto quell'incontro? E se non l'avesse voluto, io come mi sarei comportato?
Sono stato male per lei per mesi, senza quell'incontro sarebbe andata meglio o peggio? Al giorno d'oggi lei si sarebbe sentita minacciata dal mio chiedere di vederla ancora? E questo, poi, come mi avrebbe fatto sentire?
Non lo so, non riesco a immaginare di picchiare una ragazza solo perché mi molla. La questione del possesso non mi è mai passata per la mente, il massimo che posso possedere di una persona è la sua compagnia se e quando me la vuole concedere. Non sono mai stato troppo geloso, quindi non riesco a comprendere nemmeno lontanamente questi comportamenti, e la paura dell'ultimo appuntamento è una straziante novità.
Volendo rispondere a quelle domande sopra, forse non vederla mi avrebbe anche fatto bene, conoscendomi. Forse mi sarei risollevato prima. Quel weekend da lei (in hotel da solo) io lo ricordo tutt'ora con simpatia, quindi sono stato bene anche se ero lì per essere mollato. E forse questo mi ha portato a soffrire di più.
D'altro canto, però, ribadisco: è stato un bel weekend e sono contento di averlo avuto.
Dire che Giulia ha sbagliato ad andare all'ultimo appuntamento è un errore, perché avrebbe potuto essere un incontro piacevole, per quanto triste. E il fatto che le ragazze debbano avere paura di queste cose mette in risalto quanto la società maschilista e patriarcale sia tutto sommato accettata e sopportata (quando non supportata). Non è lui a doversi vergognare di aver fatto un gesto terribile, è lei che non doveva accettare l'appuntamento.
Addirittura un servizio di bodyguard si offre di fare da scorta per gli ultimi appuntamenti! Sul serio siamo così incapaci di crescere giovani che non hanno voglia di ammazzare donne e che non le reputano una loro proprietà esclusiva?
Poi venitemi a dire che Michela Murgia non aveva ragione.
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ilmilanesechic · 2 months ago
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Sono vecchio, ma non anziano
Ho 60 anni, e secondo i nuovi parametri della società, dovrei considerarmi un anziano.
Ma ho sempre pensato che l’età sia uno stato mentale. Tutto dipende da come si vive.
Se vuoi sentirti anziano, non hai bisogno di aver vissuto a lungo.
Conosco giovani di trent’anni già sconfitti dalla vita, privi di sogni e speranze.
E conosco anche persone con molti più anni sulle spalle, ancora attive, piene di energia e voglia di fare.
Due anni fa, ho annunciato:
"Mi iscrivo all’università, voglio laurearmi in Letteratura".
Ufff! Sono piovuti commenti scoraggianti:
– "Sei troppo vecchio!"
– "Alla tua età non si impara più!"
– "A che serve ormai?"
– "Non buttare via i tuoi soldi per niente!"
Ma nessuno è riuscito a fermarmi.
Mi sono iscritto all’università. Se da giovane ho studiato ingegneria, oggi da "vecchio" studio letteratura. E SONO FELICE!
Sto imparando così tanto che, se la vita me lo permetterà, non mi fermerò alla laurea. Voglio proseguire con una specializzazione, magari un dottorato.
Ho tempo, ho mente, ho risorse. Posso farcela.
Ogni giorno leggo, scrivo, suono la chitarra, canto e faccio mille altre cose per cui prima "non avevo tempo".
I miei figli sono cresciuti. Quando la mia figlia più piccola mi ha mostrato la sua laurea, ho capito di aver compiuto il mio dovere di padre. Ed era arrivato il momento di pensare a ME. Solo a ME.
Accetto di essere chiamato vecchio, ma non anziano.
👉 Anziano è chi non ha più sogni da realizzare.
Chi aspetta la morte stanco di vivere.
Chiunque abbia rinunciato ai propri sogni, a qualsiasi età, è già anziano.
IL MIO QUIJOTE
Io sono come un Don Chisciotte,
a cavallo del mio destriero,
che nessuno è mai riuscito a fermare,
perché avanzo sempre avanti,
senza mai voltarmi indietro.
Sul mio cammino ho incontrato
giganti da affrontare,
ma uno a uno sono caduti
mentre io continuavo a sognare.
E alla fine erano solo mulini a vento.
Perché io sono quel Quijote,
che non smette mai di sognare,
che non ha paura della vita,
e sa bene dove vuole arrivare.
Un giorno un saggio mi disse,
e finalmente l’ho capito:
"Quando muoiono i tuoi sogni,
inizia la tua vecchiaia".
Sul mio cammino vedo giovani già vecchi,
che non hanno nemmeno vent’anni,
e anziani pieni di vita,
che a ottant’anni sembrano adolescenti,
perché ancora inseguono i loro sogni.
L’età non si misura dagli anni,
né dal numero di acciacchi,
ma dall’entusiasmo
con cui insegui i tuoi ideali.
Ho legato alla mia chitarra
un acchiappasogni magico,
perché ogni volta che suono,
possa raccontare i miei sogni.
E con questa forza invisibile,
con questa magia profonda,
questo Quijote un giorno si vedrà sulla vetta della montagna.
Che i miei sogni non muoiano mai,
né grandi né piccoli.
Che i tuoi sogni non muoiano mai,
perché se muoiono… invecchierai anche tu.
Autore sconosciuto
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gregor-samsung · 22 days ago
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“ Cambiano le generazioni e i figli assomigliano ai loro tempi piú che ai loro padri, come scrisse Marc Bloch. La prospettiva delle nuove generazioni si è fatta diversa da quella dei loro padri, il mondo umano è cambiato, gli spazi e i tempi nuovi sono diversi dagli antichi, quelle che sembravano conquiste ferme e indiscutibili devono di nuovo sottoporsi alla prova della nuova configurazione del mondo. E chi profetizzava la fine della storia è stato presto disingannato. Quello che invece si è fatto sempre piú evidente è un processo che potremmo definire di distruzione del passato. La definizione non ci appartiene. È stato Eric Hobsbawm nel suo celebre Secolo breve a individuare questo fenomeno con parole degne di attenta lettura: «La distruzione del passato, o meglio la distruzione dei meccanismi sociali che connettono l’esperienza dei contemporanei a quella delle generazioni precedenti, è uno dei fenomeni piú tipici e insieme piú strani degli ultimi anni del Novecento. La maggior parte dei giovani alla fine del secolo è cresciuta in una sorta di presente permanente, nel quale manca ogni rapporto organico con il passato storico del tempo in cui essi vivono.»
Da quando sono state scritte queste parole il fenomeno si è fatto sempre piú evidente, tanto da suscitare diversi allarmi dando vita a diagnosi di vario genere. Oggi si va dicendo che una nuova malattia sociale incomberebbe su di noi: quella della memoria. Inevitabile pensare per analogia alla patologia individuale dell'Alzheimer. Ma mentre questa suscita angoscia al solo evocarla, l’offuscarsi della coscienza e della conoscenza storica nella società sembra passare quasi inavvertito. Eppure è un fenomeno diffuso in molti ambienti e in diverse fasce sociali, minaccia specialmente le nuove generazioni e il mondo della scuola e devasta quello della politica. La cosa non riguarda solo l’Italia: affligge anche altri Paesi di un’Europa formalmente unita eppure resa da questa malattia sempre piú fragile e spesso irriconoscibile. È l’Europa in primo luogo colei che appare oggi nel mondo come smarrita e dimentica della sua grande eredità culturale. Da molti anni la delusione per la costruzione europea nasce soprattutto davanti alla perdita di memoria di una grande realtà risorta dalle macerie e dalle ceneri di milioni di vittime col proposito di restaurare il ricordo e il rispetto dei suoi valori ideali ma che sembra tornare sempre piú indietro: tanto indietro da scambiare per valori europei quelli finanziari di borse e banche, col risultato di emarginare e minacciare di esclusione la Grecia e lasciare spesso l’Italia sola davanti al dovere di accoglienza e aiuto per il popolo dei migranti. C’è voluto il ritorno del flagello biblico del Covid-19 o altrimenti detto coronavirus perché voci isolate richiamassero alla consapevolezza dell'esistenza di valori superiori a quelli della finanza e della produzione di ricchezza: per esempio, quello della tutela della semplice e nuda vita umana, la si ritenga dono divino o frutto del caso. Oggi la minaccia di una pandemia globale costringe credenti e no, cultori del Vangelo o dei valori illuministici, a incontrarsi e riconoscersi d’accordo sulla vera scala dei valori. “
Adriano Prosperi, Un tempo senza storia. La distruzione del passato, Giulio Einaudi editore (collana Vele); prima edizione: 19 gennaio 2021. [Libro elettronico] 
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missviolet1847 · 10 months ago
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Lettera aperta del personale accademico e amministrativo delle università di Gaza al mondo | il manifesto
4 mesi fa
PALESTINA. Cancellato lo spazio dell'istruzione palestinese. Uccisi 94 accademici, 4.327 studenti, 231 insegnanti. Il campus di Israa tramutato in centro di detenzione. E nelle accademie israeliane sospesi o espulsi i docenti che hanno chiesto il cessate il fuoco.
1 giugno 2024 — Aggiornato alle 10:59
APPELLI
Lettera aperta del personale accademico e amministrativo delle università di Gaza al mondo
Al-Azhar University a Gaza (Ap)
Al-Azhar University a Gaza - Ap
GAZA. Accademici palestinesi e personale delle università «per affermare la nostra esistenza, quella dei nostri colleghi e dei nostri studenti, e l'insistenza sul nostro futuro, di fronte a tutti gli attuali tentativi di cancellarci»
Pubblicato 4 ore fa
Edizione del 2 giugno 2024
***
Ci siamo riuniti come accademici palestinesi e personale delle università di Gaza per affermare la nostra esistenza, quella dei nostri colleghi e dei nostri studenti, e l’insistenza sul nostro futuro, di fronte a tutti gli attuali tentativi di cancellarci.
Le forze di occupazione israeliane hanno demolito i nostri edifici, ma le nostre università continuano a vivere. Riaffermiamo la nostra determinazione collettiva a rimanere nella nostra terra e a riprendere l’insegnamento, lo studio e la ricerca a Gaza, nelle nostre università palestinesi al più presto.
Invitiamo i nostri amici e colleghi di tutto il mondo a resistere alla campagna di scolasticidio in corso nella Palestina occupata, a lavorare al nostro fianco nella ricostruzione delle nostre università demolite e a rifiutare tutti i piani che cercano di aggirare, cancellare o indebolire l’integrità delle nostre istituzioni accademiche. Il futuro dei nostri giovani a Gaza dipende da noi e dalla nostra capacità di rimanere nella nostra terra per continuare a servire le generazioni future del nostro popolo.
Lanciamo questo appello da sotto le bombe delle forze di occupazione nella Gaza occupata, nei campi profughi di Rafah e dai luoghi di un nuovo esilio temporaneo in Egitto e in altri paesi ospitanti. La diffondiamo mentre l’occupazione israeliana continua a condurre quotidianamente la sua campagna genocidaria contro il nostro popolo, nel tentativo di eliminare ogni aspetto della nostra vita collettiva e individuale.
Le nostre famiglie, i nostri colleghi e i nostri studenti sono stati assassinati, mentre noi siamo stati ancora una volta resi senza casa, rivivendo le esperienze dei nostri genitori e dei nostri nonni durante i massacri e le espulsioni di massa da parte delle forze armate sioniste nel 1947 e nel 1948.
Le nostre infrastrutture civili – università, scuole, ospedali, biblioteche, musei e centri culturali – costruite da generazioni del nostro popolo, sono diventate rovine a causa di questa Nakba deliberata in corso. La deliberata presa di mira delle nostre infrastrutture educative è un tentativo evidente di rendere Gaza inabitabile e di erodere il tessuto intellettuale e culturale della nostra società. Tuttavia, ci rifiutiamo di permettere che tali atti spengano la fiamma della conoscenza e della resilienza che arde in noi.
Gli alleati dell’occupazione israeliana negli Stati Uniti e nel Regno Unito stanno aprendo un altro fronte scolastico promuovendo presunti schemi di ricostruzione che cercano di eliminare la possibilità di una vita educativa palestinese indipendente a Gaza. Rifiutiamo tutti questi schemi e invitiamo i nostri colleghi a rifiutare qualsiasi complicità in essi. Esortiamo inoltre tutte le università e i colleghi di tutto il mondo a coordinare qualsiasi sforzo di aiuto accademico direttamente con le nostre università.
Esprimiamo il nostro più sentito apprezzamento alle istituzioni nazionali e internazionali che sono state solidali con noi, fornendo sostegno e assistenza in questi momenti difficili.
Sottolineiamo tuttavia l’importanza di coordinare questi sforzi per riaprire effettivamente le università palestinesi a Gaza.
Sottolineiamo l’urgente necessità di riaprire le istituzioni scolastiche di Gaza, non solo per sostenere gli studenti attuali, ma per garantire la resilienza e la sostenibilità a lungo termine del nostro sistema di istruzione superiore. L’istruzione non è solo un mezzo per impartire conoscenze; è un pilastro vitale della nostra esistenza e un faro di speranza per il popolo palestinese.
Di conseguenza, è essenziale formulare una strategia a lungo termine per riabilitare le infrastrutture e ricostruire le strutture delle università. Tuttavia, tali sforzi richiedono un tempo significativo e finanziamenti consistenti, mettendo a rischio la capacità delle istituzioni accademiche di sostenere le operazioni, con la potenziale perdita di personale, studenti e della capacità di operare nuovamente.
Considerate le circostanze attuali, occorre passare rapidamente all’insegnamento online per mitigare le interruzioni causate dalla distruzione delle infrastrutture fisiche. Questa transizione richiede un sostegno completo per coprire i costi operativi, compresi gli stipendi del personale accademico.
Le tasse studentesche, principale fonte di reddito per le università, sono crollate dall’inizio del genocidio. La mancanza di entrate ha lasciato il personale senza stipendio, spingendo molti a cercare opportunità esterne.
Oltre a colpire il sostentamento dei docenti e del personale universitario, questa tensione finanziaria causata dalla deliberata campagna di scolasticidio rappresenta una minaccia esistenziale per il futuro delle università stesse.
Pertanto, è necessario adottare misure urgenti per affrontare la crisi finanziaria che le istituzioni accademiche stanno affrontando, per garantire la loro stessa sopravvivenza. Chiediamo a tutte le parti interessate di coordinare immediatamente i loro sforzi a sostegno di questo obiettivo critico.
La ricostruzione delle istituzioni accademiche di Gaza non è solo una questione di istruzione; è una testimonianza della nostra resilienza, della nostra determinazione e del nostro incrollabile impegno a garantire un futuro alle generazioni a venire.
Il destino dell’istruzione superiore a Gaza appartiene alle università di Gaza, ai loro docenti, al personale e agli studenti e al popolo palestinese nel suo complesso. Apprezziamo gli sforzi dei popoli e dei cittadini di tutto il mondo per porre fine a questo genocidio in corso.
Invitiamo i nostri colleghi in patria e a livello internazionale a sostenere i nostri risoluti tentativi di difendere e preservare le nostre università per il bene del futuro del nostro popolo e della nostra capacità di rimanere nella nostra terra di Palestina a Gaza. Abbiamo costruito queste università partendo dalle tende. E dalle tende, con il sostegno dei nostri amici, le ricostruiremo ancora una volta.
(sotto il testo originale segue traduzione inglese e nomi firmatari)
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—Al-Azhar University a Gaza -
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