#dolcezza della poesia
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Il Bimbo nel Viale di Antonia Pozzi: La Dolcezza di un Sogno Incompiuto. Un'intensa riflessione poetica sulla vita e sull’innocenza attraverso la sensibilità unica di Antonia Pozzi
Il Bimbo nel Viale, scritto da Antonia Pozzi il 25 ottobre 1933, è una poesia che racchiude la delicatezza e la profondità dell’immaginazione poetica dell'autrice
Il Bimbo nel Viale, scritto da Antonia Pozzi il 25 ottobre 1933, è una poesia che racchiude la delicatezza e la profondità dell’immaginazione poetica dell’autrice. In pochi versi, Pozzi esplora la tenerezza e il dolore sottile di un sogno mai realizzato: quello di un bambino, una figura simbolica che rappresenta speranza, fragilità e innocenza. La poetessa ci offre un ritratto intimo di un…
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angelap3 · 1 month ago
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Un po di Poesia...
Ascolteremo
nella calma stanca
la musica remota
della nostra tremenda giovinezza
che in un giorno lontano
si curvò su se stessa e sorrideva come inebriata
dalla troppa dolcezza e dal tremore.
Sarà come ascoltare in una strada nella divinità della sera
quelle note che salgono
slegate lente come il crepuscolo
dal cuore di una casa solitaria.
Battiti della vita,
spunti senz'armonia,
ma che nell'ansia tesa del tuo amore ci crearono, o anima,
le tempeste di tutte le armonie.
Ché da tutte le cose
siamo sempre fuggiti
irrequieti e insaziati
sempre portando nel cuore
l'amore disperato
verso tutte le cose.
(Cesare Pavese)
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manuelasenzalae · 9 months ago
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Vorrei parlarvi d'Amore
Quello con la maiuscola
Quello che inebria i sensi e confonde la mente
Quello che contorce le viscere
Quello che non ti dà respiro
Che non ti dà tregua
Quello che non è poesia e dolcezza,
ma passione e indecenza
Vorrei parlarvi d'Amore
Ma nessuno ha la definizione giusta
Vi ho parlato della mia...
Questo per me è l'Amore
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fuoridalcloro · 9 months ago
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Prenditi cura della tua felicità. Te lo devi. Te lo meriti. Fai un inchino alla dolcezza ogni volta che avrai la fortuna di incontrarla. Innamorati, ma mai a metà. Piuttosto rinuncia. Se non ti spezza il fiato e le vene allora lascialo andare. Se non ti rende libera di impazzire allora lascialo andare. Innamorati dei tuoi sbagli. Della tua solitudine. Resta randagia negli occhi e nelle emozioni. Prendi lezioni di poesia da chi non alza mai la voce. Da chi piange per superare un dolore. Da chi abbraccia per curarsi l’anima. Da chi affronta la rabbia e dalla rabbia, ha smesso di fuggire. Lascia perdere i vincitori. Quelli si sentono eroi. Scegli ultimi. Quelli che nessuno vede. Sii sempre onesta. Nelle scelte, nei giudizi. Dì sempre la verità. Forse perderai persone, amicizie. Amori. Forse perderai tutto. Ma ritroverai te stessa. Quando resti tu quando resti vera sei bella come una canzone cantata a squarciagola in macchina di notte. Sei bella come lei. Occupati della tua felicità e delle persone che ne fanno parte. Tutto ciò che resta fuori non merita la primavera dei tuoi sogni il tuo sole, il tuo coraggio. Tutto ciò che resta fuori non merita il tuo tempo.
-Andrew Faber-
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lunamagicablu · 4 months ago
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Prenditi cura della tua felicitá. Te lo devi. Te lo meriti. Fai un inchino alla dolcezza ogni volta che avrai la fortuna di incontrarla. Innamorati, ma mai a metà. Piuttosto rinuncia. Se non ti spezza il fiato e le vene allora lascialo andare. Se non ti rende libera di impazzire allora lascialo andare. Innamorati dei tuoi sbagli. Della tua solitudine. Resta randagia negli occhi e nelle emozioni. Prendi lezioni di poesia da chi non alza mai la voce. Da chi piange per superare un dolore. Da chi abbraccia per curarsi l’anima. Da chi affronta la rabbia e dalla rabbia, ha smesso di fuggire. Lascia perdere i vincitori. Quelli si sentono eroi. Scegli ultimi. Quelli che nessuno vede. Sii sempre onesta. Nelle scelte, nei giudizi. Di sempre la verità. Forse perderai persone, amicizie. Amori. Forse perderai tutto. Ma ritroverai te stessa. Quando resti tu quando resti vera sei bella come una canzone cantanta a squarciagola in macchina di notte. Sei bella come lei. Occupati della tua felicità e delle persone che ne fanno parte. Tutto ciò che resta fuori non merita la primavera dei tuoi sogni il tuo sole, il tuo coraggio. Tutto ciò che resta fuori non merita il tuo tempo. Andrew Faber art by Crunchy ************************ Take care of your happiness. You owe it to yourself. You deserve it. Bow to sweetness every time you are lucky enough to meet her. Fall in love, but never halfway. Rather give up. If it doesn't take your breath away and your veins then let it go. If it doesn't make you free to go crazy then let it go. Fall in love with your mistakes. With your loneliness. Stay stray in your eyes and emotions. Take poetry lessons from those who never raise their voice. From those who cry to overcome a pain. From those who hug to heal their soul. From those who face anger and from anger, have stopped running away. Leave the winners alone. They feel like heroes. Choose last. Those that no one sees. Always be honest. In your choices, in your judgments. Always tell the truth. Maybe you will lose people, friendships. Loves. Maybe you will lose everything. But you will find yourself again. When you remain when you remain true you are beautiful as a song sing at the top of your lungs in the car at night. You are beautiful like her. Take care of your happiness and the people who are part of it. Everything that is left outside does not deserve the spring of your dreams your sun, your courage. Everything that is left outside does not deserve your time. Andrew Faber art by Crunchy 
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moonyvali · 1 year ago
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"Averte mai sentito l’espressione «la bellezza salverà il mondo?» Vi siete mai chiesti cosa significa?
Questa è una delle più celebri frasi di Dostoevskij. La potete leggere ne L’Idiota, ma pochissimi ne hanno compreso il vero significato. In tanti credono che queste parole siano un semplice omaggio alla bellezza. Ma non è così. Che cosa vi sta dicendo in realtà Dostoevskij?
Ecco, pensate a cosa provate quando guardate un dipinto di Caravaggio o di Michelangelo. Quando osservate un tramonto. O un paesaggio talmente bello che vi toglie fiato. Sentite una sensazione di benessere, di piacere, ma anche qualcos’altro. Un sentimento più profondo ma anche più sottile. Guardate questa Venere di Botticelli: guardate i suoi occhi, i suoi capelli, il suo volto. Che emozioni vi trasmette? Una soave, irresistibile dolcezza che vi spezza il cuore. Vi sentite incantati, stupiti, commossi.
La grande bellezza ha sempre il potere di commuovere. «Dove c’è bellezza, c’è anche compassione, per la semplice ragione che la bellezza deve morire». Ogni momento può essere l'ultimo per noi, perché siamo mortali. Quando guardiamo un’alba che si specchia nelle acque del mare, quando vediamo nel viso di un uomo o di una donna una bellezza irresistibile, dentro di noi sappiamo che quel momento non tornerà. È questo che vi sta dicendo Dostoevskij. È la compassione che nasce in noi grazie alla contemplazione della bellezza che salverà il mondo. O meglio salverà l’uomo.
La bellezza che i media ci vendono invece è una bellezza plastificata, prodotta in serie, perché l’uomo per essere un buon consumatore deve innanzitutto credere di essere immortale. In una società che ha fatto dell’egoismo una moda e del consumismo un’arte, non c’è più spazio per la poesia, per pensare all’altro, per sentire. Non c’è più il tempo per vivere. Ma se voi invece di lasciarvi vivere, come fanno tanti, vi fate inebriare dalla bellezza della natura, dell’arte, della poesia, non troverete in queste cose soltanto una mera bellezza estetica ma la radice più profonda della vita stessa."
G. Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X (Cari amici, con un senso di commozione vi comunico che il mio romanzo Clodio è alla sua ultima ristampa. Se vi piacciono la storia e la filosofia, vi lascio il link per leggerne un estratto gratuito: https://www.amazon.it/Clodio-G-Middei/dp/8832055848
#letteratura #cultura #istruzione #dostoevskij
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donaruz · 10 months ago
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"Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari."
Il 18 Febbraio 1940, esattamente 82
anni fa, nasceva a Genova il cantautore e poeta italiano Fabrizio De Andre 🎵
Cantore dei poveri e degli emarginati, De André ha rivoluzionato la canzone d'autore con brani scomodi e taglianti. Ma accarezzati sempre da una profonda dolcezza e umanità.
Molti testi delle sue canzoni sono considerate da alcuni critici vere e proprie poesie, tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta e da ricevere gli elogi anche di grandi nomi della poesia come Mario Luzi. È stato anche uno degli artisti che maggiormente hanno valorizzato la lingua ligure. Fabrizio De André è considerato uno dei più grandi poeti italiani del Novecento oltre che un vero e proprio genio della canzone italiana: nella sua carriera ha venduto 65 milioni di dischi, guadagnando un posto nella classifica degli artisti italiani di maggior successo.
Atlantide
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stregamorganablog · 1 year ago
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Tu non lo sai,
ma ti sei cacciata proprio in un bel guaio...
Ti mostri allegra
e pretendi che ciò non abbia
conseguenze e, invece,
c'è sempre qualcuno
che si accorge della tua luce.
Vogliamo descrivere la tua bocca?
La dolcezza infinita dei tuoi occhi?
Le tue forme armoniose?
Se t'incontrasse un poeta, quello,
si metterebbe a scrivere
a inventarsi di tutto
pur di far l'amore con te.
Capisci quale rischio corri?
Troppo bella per non finire dentro una poesia.
Troppo bella per non finire tra le mie braccia.
Troppo simpatica per non stravolgere
il sabato sera.
Cosa mi piace di te?
Dovrei fare un elenco.
Scommetto che ti piace cantare.
Scommetto che gli uomini
si voltano sempre al tuo passaggio.
Ho indovinato?
Sarà per quelle mani, lo smalto rosso
lo sguardo da furbetta,
il sorriso devastante.
Smettila. Ti si vede il cuore.
Sei pazza, ammettilo,
ci vorrebbe un attimo per capire
che hai voglia di innamorarti,
ci vorrebbe un attimo per capire
che hai voglia di vivere
ciò che non hai vissuto mai.
Dai, vai a prepararti.
Stasera non ci sono regole.
Stasera, io e te, si va a sognare.
Insieme.
(Luigi Costantino)
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venetianeli · 9 months ago
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21 marzo, Giornata mondiale della Poesia
Pensaci bene
prima di prendere un gatto.
Ti farà credere che sia stato tu
ad averlo trovato
in mezzo alla strada
in un cassonetto
dentro un gattile.
Ti farà credere che sia stato tu
ad averlo salvato
che incontrarvi sia stata fortuna
pura casualità
quando invece era lì ad aspettarti
quando invece era il vostro appuntamento
fin da sempre.
Pensaci bene prima di prendere un gatto.
In quegli occhi si entra una volta sola
per poi non uscire mai più.
Sappi che di quell’amore
puro
infinito
e randagio
non potrai mai più liberarti.
I gatti amano per volontà
non per bisogno, non per istinto
i gatti amano per essere liberi.
Pensaci bene prima di prendere un gatto
che prendere poi, è un termine inadeguato, sciatto.
Sbagliato.
Un gatto non si prende né si adotta
un gatto si custodisce.
E ricordati che dovrai accettare il suo caos
la sua elegante arroganza
i suoi attimi di smisurata dolcezza
prenderti cura della sua solitudine
dei suoi momenti di incantevole assenza.
Pensati come a un primo appuntamento
che ogni istante si ripete.
Circondalo di attenzioni, sempre
come un amante corteggia la sua dama
con dolci parole
e infinite carezze.
Sappi che ogni istante lui sa dove ti trovi
come ti senti
e di cosa hai bisogno per essere felice.
Pensaci bene prima di prendere un gatto
perché nessuno più di lui
sa di cosa è fatto l’amore.
Parlo del rispetto dei propri spazi
e dei propri umori.
Parlo del bisogno di nascondersi
a volte
da tutto e da tutti.
Parlo di saper riconoscere
quando è inutile insistere
perché avvicinandosi a volte ci si perde
e di quando insistere, invece
è l’unico modo per tornare a stare vicini.
Parlo dell’arte
di sapersi osservare da lontano
dove ogni cosa acquista la sua forma.
Parlo di saper riconoscere la meraviglia
di volersi entrambi
in quei momenti di rara bellezza
che rimangono impressi per sempre.
Parlo di quando all’improvviso
dal nulla più assoluto
si accende la follia
e si inizia a correre come pazzi
a giocare come ragazzini
buffi e ridicoli
come rendersi conto
che la felicità va abbracciata
graffiata, protetta.
Perché può durare un attimo.
Ma soprattutto
pensaci bene prima di prendere un gatto
perché arriverà il giorno in cui dovrai dirgli addio.
E saprà stupirti di nuovo
come ha fatto per tutta la sua vita.
Mentre non riesce più a reggersi in piedi.
Mentre è sdraiato da giorni lì
nello stesso punto di casa
dove ha scelto di morire.
Mentre non vuole nessuno vicino, tranne te.
E con le ultime forze ancora ti urla il suo amore.
Le fusa che gli escono strane e spente, stonate.
Ma che tu ricorderai
come il canto più dolce
che ti sia stato concesso ascoltare.
Non cercare di dimenticarlo quel dolore, di vincerlo.
Non si può.
Una parte di te si è spenta con lui.
Una parte di te, si è perduta, per sempre.
Pensaci bene prima di prendere un gatto,
Andrew Faber
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canesenzafissadimora · 8 months ago
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Abbi cura dell’incanto che sei
della gentilezza in cui credi.
Della tua dolcezza fuori controllo.
Della pace che coltivi in ogni abbraccio.
Mentre là fuori, è guerra.
Abbi cura di te.
Della tua inquietudine.
C’è chi la chiama ansia.
C’è chi lo chiama panico.
Sappi che non è un mostro
e che se è venuto a cercarti
è perché ti sei persa.
Perché hai smesso di ascoltarti.
Abbi cura di chi ti ha reso Poesia.
Di quel dolore che hai saputo affrontare.
Di quell’Amore che hai lasciato andare.
Di tutte le volte che hai fatto un passo indietro
e per gli altri, hai chiesto scusa.
Di tutto ciò che non ti fa assomigliare a niente.
Di tutto ciò che ti fa sentire viva.
Sbagliata, unica e diversa.
Abbine cura.
Oggi piú che mai
questo mondo ha bisogno
di meraviglie come te.
Tumblr media
Andrew Faber
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pier-carlo-universe · 5 days ago
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"Pennellate pensose" di Lucio Zaniboni: la poesia come riflesso di emozioni e memoria. Recensione di Alessandria today
Un viaggio poetico tra sentimenti, natura e ricordi che evocano la fragilità e la bellezza della vita.
Un viaggio poetico tra sentimenti, natura e ricordi che evocano la fragilità e la bellezza della vita. Recensione di “Pennellate pensose” “Pennellate pensose”, poesia firmata dal Prof. Lucio Zaniboni, è un’opera che si distingue per la sua straordinaria capacità evocativa. Attraverso versi densi e immagini poetiche, l’autore intreccia natura e introspezione, portando il lettore in un viaggio…
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francesca-70 · 1 year ago
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Prenditi cura
della tua felicitá.
Te lo devi.
Te lo meriti.
Fai un inchino alla dolcezza
ogni volta che avrai la fortuna di incontrarla.
Innamorati, ma mai a metà.
Piuttosto rinuncia.
Se non ti spezza il fiato e le vene
allora lascialo andare.
Se non ti rende libera di impazzire
allora lascialo andare.
Innamorati dei tuoi sbagli.
Della tua solitudine.
Resta randagia
negli occhi e nelle emozioni.
Prendi lezioni
di poesia
da chi non alza mai la voce.
Da chi piange
per superare
un dolore.
Da chi abbraccia
per curarsi l’anima.
Da chi affronta la rabbia
e dalla rabbia, ha smesso di fuggire.
Lascia perdere i vincitori.
Quelli si sentono eroi.
Scegli gli ultimi.
Quelli che nessuno vede.
Sii sempre onesta.
Nelle scelte,
nei giudizi.
Di sempre la verità.
Forse perderai persone,
amicizie,
Amori.
Forse perderai
tutto.
Ma ritroverai te
....STESSA
Quando resti tu
quando resti vera
sei bella come una canzone
cantata a squarciagola
in macchina di notte.
Sei bella come lei.
Occupati della tua felicità
e delle persone che ne fanno parte.
Tutto ciò che resta fuori
non merita la primavera dei tuoi sogni
il tuo sole,
il tuo coraggio.
Tutto ciò che resta
FUORI
non merita
il tuo tempo.
Tumblr media
Andrew Faber
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fioredialabastro · 7 months ago
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Ehi ciao, provo a scegliere di farti 2 delle domande che hai proposto:
60. Sai ascoltare?
83. Pratichi la gratitudine?
☀️
Ciao 😊 Grazie per queste domande, le hai scelte entrambe molto dolci ✨
60. Sai ascoltare? 🎀
Chi mi conosce o chi semplicemente è entrato in contatto con me mi ha sempre detto che so ascoltare, anzi, sarei addirittura una psicologa mancata. Non avendo motivi per mentirmi, non mi resta che fidarmi. Credo che questa mia capacità dipenda dall'avere empatia, sensibilità ed intelligenza emotiva elevate, ma secondo me queste caratteristiche la rendono più spontanea, naturale, istintiva, non certo esclusiva. Tutti possono praticare l'arte del saper ascoltare; c'è chi fa più fatica di altri, ma con un costante allenamento si ottengono sempre dei risultati, basta volerlo.
Il mondo di oggi ha tanto bisogno di riscoprire la bellezza di sapere ascoltare gli altri e ciò che ci circonda; ci sarebbero più umiltà, misericordia e amore, un po' come scrisse Alda Merini in una sua poesia:
Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle,
sentire gli odori delle cose,
catturare l’anima.
Coloro che hanno la carne a contatto
con la carne del mondo.
Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore.
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83. Pratichi la gratitudine? 🙏🏻
Credo in Dio, quindi sto imparando a ringraziarlo più spesso per tutto ciò che mi dona ogni giorno, soprattutto nei momenti più difficili, quando sembra che non ci sia niente per cui essere grati.
Da circa un anno sto anche scrivendo e decorando un bullet journal, in cui mi annoto tutte le cose belle accadute nell'ultimo periodo. Credo sia importante mantenere lo sguardo fisso sulla bellezza che ci circonda, perché nella società in cui stiamo vivendo non solo siamo bombardati di notizie, ma anche di negatività, quasi morbosa, come se ogni giorno accadessero solo disgrazie. Abbiamo, nostro malgrado, una visione distorta della realtà, per questo è importante riappropriarci della nostra obiettività, ricordarci che esiste anche il bene e che vale la pena combattere per esso, come ricorda Samvise Gamgee:
C'è del buono in questo mondo, padron Frodo; è giusto combattere per questo.
Infine, mi impegno anche a ringraziare gli altri il più possibile, non solo quando mi sono di aiuto (altrimenti si tratterebbe solo di educazione), ma anche per il semplice fatto di averli incontrati lungo il cammino o di averli addirittura come punti fermi nella mia vita. Spesso si tende a dare per scontata la presenza di qualcuno nella nostra quotidianità, invece bisogna sempre prendersene cura, perché tutti, che rimangano accanto a te per sempre o solo un giorno, che siano un bene o un male, sono un dono, un'opportunità per amare, crescere e imparare.
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mancino · 8 months ago
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Abbi cura dell'incanto che sei,
della gentilezza in cui credi.
Della tua dolcezza fuori controllo.
Delle tue imperfezioni.
Della pace che coltivi in ogni abbraccio
Mentre là fuori, è guerra.
Abbi cura di te.
Della tua inquietudine.
C'è chi la chiama ansia.
C'è chi lo chiama panico.
Sappi che non è un mostro e che se è venuto a cercarti è perché ti sei persa.
Perché hai smesso di ascoltarti.
Abbi cura di chi ti ha reso Poesia,
Di quel dolore che hai saputo affrontare.
Di quell'Amore che hai lasciato andare.
Di tutte le volte che hai fatto un passo indietro e per gli altri, hai chiesto scusa.
Di tutto ciò che non ti fa assomigliare a niente.
Di tutto ciò che ti fa sentire viva.
Sbagliata, unica e diversa.
Abbine cura
Oggi piú che mai.
Questo mondo ha bisogno di meraviglie come te.
.
Andrew Faber
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lunamagicablu · 2 months ago
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Prenditi cura della tua felicitá. Te lo devi. Te lo meriti. Fai un inchino alla dolcezza ogni volta che avrai la fortuna di incontrarla. Innamorati, ma mai a metà. Piuttosto rinuncia. Se non ti spezza il fiato e le vene allora lascialo andare. Se non ti rende libera di impazzire allora lascialo andare. Innamorati dei tuoi sbagli. Della tua solitudine. Resta randagia negli occhi e nelle emozioni. Prendi lezioni di poesia da chi non alza mai la voce. Da chi piange per superare un dolore. Da chi abbraccia per curarsi l’anima. Da chi affronta la rabbia e dalla rabbia, ha smesso di fuggire. Lascia perdere i vincitori. Quelli si sentono eroi. Scegli ultimi. Quelli che nessuno vede. Sii sempre onesta. Nelle scelte, nei giudizi. Di sempre la verità. Forse perderai persone, amicizie. Amori. Forse perderai tutto. Ma ritroverai te stessa. Quando resti tu quando resti vera sei bella come una canzone cantanta a squarciagola in macchina di notte. Sei bella come lei. Occupati della tua felicità e delle persone che ne fanno parte. Tutto ciò che resta fuori non merita la primavera dei tuoi sogni il tuo sole, il tuo coraggio. Tutto ciò che resta fuori non merita il tuo tempo. Andrew Faber art by_nethervision ******************** Take care of your happiness. You owe it to yourself. You deserve it. Bow to sweetness every time you are lucky enough to meet her. Fall in love, but never halfway. Rather give up. If it doesn't take your breath away and your veins then let it go. If it doesn't make you free to go crazy then let it go. Fall in love with your mistakes. With your loneliness. Stay wandering in your eyes and emotions. Take poetry lessons from those who never raise their voice. From those who cry to overcome a pain. From those who hug to heal their soul. From those who face anger and from anger, have stopped running away. Leave the winners alone. They feel like heroes. Choose last. Those that no one sees. Always be honest. In your choices, in your judgments. Always tell the truth. Maybe you will lose people, friendships. Loves. Maybe you will lose everything. But you will find yourself again. When you remain when you remain true you are beautiful as a song sing at the top of your lungs in the car at night. You are beautiful like her. Take care of your happiness and the people who are part of it. Everything that is left outside does not deserve the spring of your dreams your sun, your courage. Everything that is left outside does not deserve your time. Andrew Faber art by_nethervision
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emz26 · 2 years ago
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Nannina
“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”, questa poesia ritorna costantemente nella mia vita ed in questi anni di social lo fa ancora di più, è sfruttata fino all’inverosimile, pubblicata, ripostata, taggata e twittata in continuazione, è inflazionata e abusata, ma incredibilmente non perde la sua forza, ogni volta che la incontro è come una goccia d’acqua che cade dentro il mio lago interiore creando delle onde che rimbalzano sulla costa , si intrecciano e sovrappongono, ipnotizzano gli occhi ed in questo viaggio onirico formano un volto, quello di mia nonna, Nannina, con lei sotto braccio ho sceso veramente un milione di scale e non perché i suoi occhi fossero obnubilati ma per le sue gambe, il suo corpo era consunto dalla guerra, dai genitori persi troppo presto, dalla fatica di crescere le sorelle più piccole quando tutto intorno era solo fame e freddo, le gambe le tremavano per la scomparsa prematura di un figlio, e anche il tempo non era stato clemente con le sue ossa, la fine le aveva riservato l’osteoporosi, “n’se famo mancà gnente no”, Nannina, mai Anna, sempre e solo Nannina, aveva una rigidità impostagli dai patimenti, dalle valigie sempre troppo pesanti, ma dentro di lei, lì si nascondeva una bontà straripante, desiderava voler bene alla gente, Nannina, e io, io ero il nipote fortunato, quello più piccolo e nato dalla figlia femmina, ero privilegiato, il poterle tenere il braccio mi aveva regalato qualcosa, una ragazza mi disse “odio tua nonna, è lei che ti ha dato la dolcezza che mi tiene legata a te”, perché odiarla quando puoi godertela?
Nannina era la seconda ragazza più bella del paese, questo raccontavano gli anziani di Fiano e questo le disse anche mio nonno, “allora vai dalla prima” tosta la nonnina (rinunciare ad un buon partito), “ma per me sei la più bella” e lei si sciolse al baffetto conquistadores del nonno (se ti chiami Ovidio qualche freccia al tuo arco devi pur averla), Nonna Nannina, così la chiamavamo noi nipoti, sentite come suona? Nonna Nannina, suona come una lallazione, come una glossolalia, come una formula magica, come quelle delle maghette della nostra infanzia, pimpulo pampolo palim pa pu, puff e la magia è fatta, Nonnanannina, puff e la magia è fatta, lei aveva una sua formula magica personale, semplicissima ed efficace, diceva sempre “basta che ve volete bene”, “basta che ve volete bene” tutto qui, semplice e disarmate, basta volersi bene e tutto andrà a posto, è roba da far cadere le braccia, “basta che ve volete bene”, è come dopo una lunga salita spossante vedere aprirsi agli occhi l’immenso panorama di una valle, lascia senza fiato.
Nannina in quelle lunghe discese mi ha regalato degli occhi strani, una sensibilità diversa, forse sfasata, diroccata, ma è sempre stato chiaro per me che l’importante fosse invisibile agli occhi, gli ultimi giorni della sua vita li ha passati sofferente in un letto, le veniva somministrata della morfina per lenire i dolori, alternava stati di veglia e sonno ,e lì, lì mi ha regalato la sua ultima magia, stavo vivendo un periodo orribile, uno di quelli dove hai perso il filo ed hai paura a toccare la matassa informe che è la tua vita, era il suo ultimo giorno, trovai la forza di avvicinarmi al suo orecchio e sussurrarle “ti voglio bene” mi rispose “grazie ni’ ”, grazie ni’, nino, ninetto, bambino, ero tornato ad essere il nipote piccolo, ero tornato bambino e lì avvenne l’incantesimo, anzi il DIS-incantesino, mi sbloccò dal torpore, ruppe la brocca che conteneva tutte le mie lacrime, esplosi in un pianto liberatorio, sbloccò il meccanismo che si era inceppato, mi rimise in moto, e quindi, quindi grazie a chi ci DIS-incanta, a chi ci sblocca e chi ci regala occhi nuovi, alle Nannine del mondo.
P.S.
Nannina aveva i capelli rossi, e le rosse fanno sempre un gran casino, spesso, senza far rumore.
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