#denunce truffe
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Lotta contro le truffe online: un problema crescente nel mondo digitale. Come difendersi dai rischi sempre più sofisticati delle truffe digitali e proteggere i propri dati. Alessandria today
La minaccia crescente delle truffe online. Con la digitalizzazione sempre più pervasiva delle nostre vite, le truffe online rappresentano una minaccia in costante evoluzione.
La minaccia crescente delle truffe online.Con la digitalizzazione sempre più pervasiva delle nostre vite, le truffe online rappresentano una minaccia in costante evoluzione. Secondo recenti rapporti delle autorità italiane e internazionali, gli attacchi informatici sono aumentati del 30% negli ultimi anni, coinvolgendo milioni di cittadini e aziende. Phishing, smishing (truffe via SMS),…
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chiara-morini · 6 months ago
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Truffe ai danni di cittadini. Le ultime azioni dei Carabinieri
Prosegue l’attività contro le truffe da parte dei Carabinieri. Montegranaro A seguito querela presentata da un cittadino residente nel Maceratese, i Carabinieri di Montegranaro, al termine di accertamenti fatti anche con l’analisi dei tabulati telefonici e della documentazione bancaria, hanno denunciato alla procura della Repubblica di Fermo due 30enni che abitano in provincia di Taranto. Gli…
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raffaeleitlodeo · 8 months ago
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La scorsa settimana è uscito il rapporto della commissione di esperti voluta dal governo Meloni per valutare il Reddito Di Cittadinanza, guidata da Natale Forlani, diretta emanazione della ministra del lavoro, una delle più accanite oppositrici della riforma.  Che ovviamente conferma quello che associazioni, studiosi ripetono da mesi. E che ora dice anche lo stesso governo, che per ferocia sociale e odio per i poveri, ha cancellato la misura. E smentisce tutte le balle raccontate in questi anni. La prima: divanisti, fannulloni, alimentata anche da pezzi di sinistra. Per il rapporto i cosiddetti occupabili sono solo il 2,3%. Il 30% già lavorava e aveva il sussidio per integrare stipendi troppo bassi, il restante è a elevata difficoltà di inserimento o reinserimento.  Cioè, in sostanza inoccupabili. E’ la menzogna architrave usata per cancellarlo, ed è assai grave, visto che la misura ha tolto dalla povertà assoluta ogni anno quasi mezzo milione di famiglie, oltre un milione di persone, dato che coincide con quello di istat e altri studi. Insomma, per ragioni ideologiche si è cancellata la più efficace misura contro la povertà del dopoguerra, che ha contribuito a ridurre dello 0,8% l’indice delle disuguaglianze e dell’1,8% il rischio di povertà. Il report conferma che semmai, il problema del sussidio era un altro:  ha raggiunto solo il 38% di chi ne avrebbe avuto bisogno. Perché i paletti su reddito e patrimonio erano troppo stretti, penalizzando anziani, famiglie numerose, stranieri, lavoratori poveri. Dalla relazione mancano i dati sull’efficacia delle misure di inserimento al lavoro. L’Inapp stimava nel 27% i percettori che avevano trovato occupazione: dato altissimo, tasso triplo che tra i disoccupati totali. La relazione “dimentica” invece di dire se e come stiano funzionando le misure sostitutive introdotte dal governo.  Non è difficile dedurlo, visto che i paletti sono ancora più stretti. Infatti Istat nell’ultimo rapporto sulla povertà, indicava una risalita con la fine del sussidio, la cui cancellazione resta una delle pagine più vergognose e crudeli della politica italiana.  Ultima questione: i "furbetti del reddito". Anche sulle presunte truffe è stata montata una narrazione di disinformazione. Puntualmente smentita. le decine di migliaia di denunciati per false dichiarazioni sono stati quasi tutti assolti perché i tribunali, se non in rarissimi casi, non hanno riconosciuto l’intenzione di ingannare lo stato. Rileva la GdF, su oltre 50000 denunce in 4 anni, le condanne si contano su una mano. i giudici non hanno ritenuto dolose le richieste di persone in stato di necessità. Da Nord a Sud, una caccia alle streghe fomentata dalla politica costata milioni di euro. Per dare una proporzione: secondo la GdF le frodi (o presunte tali) sono state circa lo 0,01% dei fondi erogati, lo 0,008 delle frodi complessive allo stato al netto dell'evasione fiscale.  Detto con gentilezza: se avete creduto anche solo per un minuto che il RDC fosse destinato ai “divanisti”, ai “fannulloni”, nonostante ogni dato e studio dicesse il contrario, e se per questo avete contribuito a quella campagna di falsi e odio, beh, concludete voi. Massimo Alberti, X
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siciliatv · 5 months ago
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Maxiprocesso alla mafia dei Nebrodi: 65 condanne in appello, numerose riduzioni di pena
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Nell'aula bunker del carcere di Gazzi, a Messina, giovedì 5 settembre è stata emessa la sentenza d'appello del maxiprocesso sulla mafia dei Nebrodi, che coinvolge i clan tortoriciani dei Batanesi e dei Bontempo Scavo. L'inchiesta, nata anche dalle denunce di Giuseppe Antoci, ex presidente del Parco dei Nebrodi, ha rivelato una rete di truffe agricole ai danni dell'Unione Europea e dell'Agea, con milioni di euro di fondi pubblici sottratti nel corso di decenni. Il verdetto ha confermato 65 condanne complessive, con un'unica conferma integrale della sentenza di primo grado per Gino Calcò Labruzzo. Per gli altri 64 imputati, sono state concesse numerose riduzioni di pena, alcune delle quali significative. Inoltre, ci sono state 18 assoluzioni totali e 6 prescrizioni complete, oltre a numerose assoluzioni e prescrizioni parziali. Per altri 6 imputati, è stato rigettato l'appello del pubblico ministero, confermando così le assoluzioni già ottenute in primo grado. I giudici d'appello hanno ribadito l'accusa di associazione per delinquere semplice per i membri del gruppo Faranda-Crascì, considerato vicino ai Bontempo Scavo dalla Dda, mentre per il gruppo dei Batanesi è stata confermata la struttura mafiosa. Le pene più severe sono state inflitte a Sebastiano Bontempo, condannato a 20 anni e 6 mesi, e a Salvatore Aurelio Faranda, la cui pena è stata ridotta da 30 a 20 anni. Tra gli imputati di rilievo, l'ex sindaco di Tortorici, Emanuele Galati Sardo, ha visto la sua condanna ridursi da 6 anni e 2 mesi a 3 anni e un mese, grazie a una serie di prescrizioni. Tuttavia, l'appello del pm è stato parzialmente accolto per altri due capi d'imputazione a suo carico. Read the full article
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isacopraxolu · 6 months ago
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Truffe romantiche boom, spillati anche 400 mila euro #trufferomantiche #tfnews #22agosto
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tecnoandroidit · 2 years ago
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Sim Swap: in pericolo tutti i clienti TIM, WindTre, Iliad e Vodafone
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Negli ultimi anni, complice anche la pandemia e il periodo del lockdown, c'è stato un aumento esponenziale delle truffe che minacciano la sicurezza informatica degli utenti. La polizia postale ha lavorato molto in tal senso e ha raccolto numerose denunce da parte degli italiani che hanno subito dei danni economici ingenti. Tra i fenomeni fraudolenti più frequenti rientrano sicuramente il phishing, lo spoofing e il cosiddetto Sim Swap. In questo articolo esploreremo in particolare quest'ultimo fenomeno e daremo alcuni consigli su come evitare di incappare in questa tipologia di truffe. Sim Swap: in cosa consiste questa truffa? Sim Swap è un ulteriore metodo per mettere in pericolo la sicurezza informatica degli utenti. Si tratta di una truffa a tutti gli effetti che ha come scopo l'appropriazione del numero di telefono della povera vittima. La truffa consiste proprio nel sostituire (dal verbo inglese to swap) la sim dell'utente preso come mira con il fine ultimo di accedere a tutte le informazioni personali e soprattutto ai dati finanziari. La truffa della sim swap, a differenza di phishing e spoofing non è così semplice da effettuare e per questo è meno conosciuta nel nostro paese. Ma non per questo va sottovalutata la sua pericolosità. Consigli per difendersi dalla sim swap Non ci sono dei veri e propri metodi per difendersi direttamente da questa specifica truffa ma bisogna adottare i soliti accorgimenti che si dovrebbero seguire per migliorare la propria sicurezza informatica: - Evitare di connettersi a reti Wi-Fi pubbliche; - Evitare di diffondere le proprie informazioni personali online; - Proteggere il proprio dispositivo con delle password adatte: - Utilizzare l'autenticazione a due fattori.                     Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 2 years ago
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Truffe bollette luce e gas: come evitarle?
Truffe bollette luce e gas: la parola “rincaro” è ormai entrata nel nostro quotidiano da un pò di mesi a questa parte. Per combatterlo, gli italiani utilizzano diverse strategie. C’è chi punta sulle tariffe biorarie, chi su quelle monorarie, chi invece cerca modi innovativi per ridurre i consumi in bolletta. Un errore da evitare è quello di affidarsi ad estranei che si vendono come rappresentanti di fornitori conosciuti, con l’unico scopo di estorcere dati personali e soldi ai malcapitati. Truffe bollette luce e gas: i "guadagni" Ad oggi la stima delle vittime di questa tipologia di raggiro sulle bollette ammonta a 4 milioni di italiani. Una cifra sconcertante, specialmente se paragonata alla corrispondente dell’anno precedente, che risulta aver subito un incremento del 28%. L’Onorevole Luciano Ciocchetti, deputato di FdI, ha così dichiarato: «È allarmante constatare che, nell'ultimo anno, il numero di italiani vittime di truffe legate alle bollette della luce e del gas sia cresciuto del 28%, con un danno economico che supera i 1,2 miliardi di euro. È un fenomeno in costante aumento che richiede l'attenzione di tutti noi.» La truffa Quello che accade è uno schema che va a ripetersi. I truffatori raggiungono le vittime tramite una sempre più ampia moltitudine di canali. Se in un primo momento i truffatori si concentravano sul Porta a Porta, ora la quantità di mezzi utilizzati è esponenzialmente aumentata. Secondo un’analisi commissionata da Consumerismo No Profit a mUp Research e Norstat ciò che risulta è che tra le tipologie di contatto più utilizzate troviamo, oltre al contatto telefonico, le Fake Email, con una percentuale di truffe corrispondenti pari al 34%. Subito dopo troviamo il Porta a Porta, 21%, e solo infine troviamo i Siti Web Fake, 14%, e i Social Media, 4%. Altri dati risultati da questa ricerca riguardano le prede più frequenti. La fascia di età risultata più vittima di queste truffe è composta da italiani con un’età compresa tra i 35 e i 44 anni, rappresentando il 13,3% dei truffati, la fetta più significativa. Perché denunciare? Uno dei dati più preoccupanti riguarda la percentuale di denunce. Più della metà delle vittime non denuncia. Le ragioni sono diverse: c’è chi non lo fa perché consapevole di non poter riavere i soldi persi, chi è semplicemente imbarazzato per esserne stato vittima, chi non ritiene la cifra persa motivazione per la denuncia. La frode è un reato contro il patrimonio (art.640 del codice penale) e non può rimanere impunito. La denuncia non solo espone il truffatore, rendendolo perseguibile penalmente, ma segnala la dinamica utilizzata alle Forze dell’Ordine, che utilizzeranno queste informazioni a scopo preventivo. Se la truffa è avvenuta tramite Telefono o Porta a Porta, la denuncia si effettua al Commissariato di Polizia. Se, invece, è avvenuta tramite Fake Email o comunque in maniera digitale, la denuncia si effettua alla Polizia Postale. Come difendersi dalle truffe? Esistono delle accortezze che possiamo utilizzare per poterci proteggere da questa tipologia di frode. Innanzitutto è bene leggere con cura e attenzione il contratto che si sta per firmare, specialmente la voce costi, in modo da poterne controllare il contenuto e le clausole. Se il contratto non si possiede in versione fisica, è bene farselo inviare via mail prima di apporre qualsiasi firma. E’ buona pratica da mettere in atto quella di proteggere i codici situati in alto nella bolletta, finché non si ha la certezza che non si stia trattando di una truffa. Questi codici, nello specifico il PDR per il gas e il POD per l’energia elettrica, sono indispensabili per cambiare fornitore. Altro accorgimento a cui prestare attenzione, in caso di telefonata, è quello di non pronunciare parole come cessazione, oppure acconsento, in modo tale da non dare la possibilità al truffatore di utilizzare le nostre parole per concludere il raggiro. Secondo la legge, infatti, per stipulare un nuovo contratto è necessario avere il doppio consenso. Questa tipologia di truffe prevede uno schema fisso che viene ripetuto continuamente, cambiando vittima e variando metodo di contatto. E’ importante informarsi a riguardo per poter essere a conoscenza dei comportamenti e delle situazioni da evitare. Fonte: https://www.prestoenergia.it/news/truffe-bollette/ In copertina foto di Bruno /Germany da Pixabay Read the full article
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luciamosca14 · 6 years ago
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Treia, truffe on line: denunciati in due I carabinieri di Treia hanno denunciato alla procura di Macerata due soggetti, una donna 26enne ed un uomo 22enne, entrambi emiliani e conosciuti alle cronache, per truffa in concorso.
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telodogratis · 2 years ago
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Truffe online: 1.100 casi a Catania, sottratti 500mila euro
Truffe online: 1.100 casi a Catania, sottratti 500mila euro
Read MoreOltre 370 denunce. L’allerta e i consigli della Polizia postaleOltre 370 denunce. L’allerta e i consigli della Polizia postaleRSS di Sicilia – ANSA.it
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forzaitaliatoscana · 3 years ago
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cortexlan · 3 years ago
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Selezionate con Google Alert - #INPS - Truffe all'Inps, 52 arresti e 800 denunce nel 2021 - Sicilia - https://t.co/sl5VIhTkK6 https://t.co/bE9eanJy8g
Selezionate con Google Alert - #INPS - Truffe all'Inps, 52 arresti e 800 denunce nel 2021 - Sicilia - https://t.co/sl5VIhTkK6 https://t.co/bE9eanJy8g
— Cortexlan (@cortexlan) Oct 26, 2021
from Twitter https://twitter.com/cortexlan October 26, 2021 at 11:42AM via IFTTT
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pier-carlo-universe · 6 days ago
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Truffa un’anziana e le ruba 5.000 euro ma la vittima le si oppone, interviene un vicino, quindi i Carabinieri che arrestano la ladra mente tenta la fuga. Valenza
Valenza – Una chiamata dalla Centrale Operativa di Alessandria sulla radio della pattuglia della locale Stazione: è in corso una truffa a un’anziana.
Valenza – Una chiamata dalla Centrale Operativa di Alessandria sulla radio della pattuglia della locale Stazione: è in corso una truffa a un’anziana. Mancano pochi minuti alle sette di sera, i Carabinieri arrivano rapidamente, notano la vittima insieme a due persone nel cortile del condominio. C’è concitazione, un uomo tiene chiuso il cancello che dà sull’esterno mentre una donna tenta invano di…
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alessandro54-plus · 4 years ago
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Fake news, un anno di bufale: nel 2020 +436% di denunce della Postale
Fake news, un anno di bufale: nel 2020 +436% di denunce della Postale
articolo: https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_gennaio_03/fake-news-anno-bufale-2020-436percento-denunce-postale-12908f78-4de3-11eb-9cf1-84344d938408.shtml?fbclid=IwAR2XbLiHl0xMMksDn3qRFivjo39yDNhlAn3bVWaJhlE7_UUD7Y3o8TRLRH0 Raffica di segnalazioni, soprattutto sul Covid, us ato anche per truffe online e minacce. In aumento anche l’attività di pedofili e imbroglioni online. Molte aziende…
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wdonnait · 4 years ago
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Flavio Briatore: la vera vita del Mr Billionaire
Nuovo post pubblicato su https://www.wdonna.it/flavio-briatore-la-vera-vita-del-mr-billionaire/109956?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=109956
Flavio Briatore: la vera vita del Mr Billionaire
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Flavio Briatore è uno dei protagonisti indiscussi del mondo dello spettacolo e dell’imprenditoria.
Ultimamente si parla spesso di lui perché come molti di voi già sanno, egli ha confermato di essere positivo al Coronavirus. Riguardo l’epidemia che sta colpendo tutto il mondo, ha diverse volte espresso la sua opinione, risultando abbastanza scettico e polemico.
Ma l’ironia della sorte ha voluto che anch’egli si contagiasse, all’interno del suo locale sardo Billionaire. Sul suo conto se ne dicono ormai di tutti i colori, ma chi è davvero Flavio Briatore? Cosa sappiamo esattamente della sua vita?
Scopriamone di più!
Flavio Briatore chi è
In questi giorni sta girando un articolo de “L’Espresso“, che risale all”8 novembre 2010.
Stando ad una serie di testimonianze, il Mr Billionaire avrebbe sempre negato il modo in cui lo descrivono. Il motivo risiede nel fatto che si insinuano diversi avvenimenti di una certa entità, mettendolo in una posizione scomoda.
Ecco una parte della presentazione, estrapolata dal giornale “L’Espresso” (link diretto alla fonte: https://bit.ly/2EE1y0t)
“Le vittorie in Formula 1, il matrimonio con la Gregoraci e i flirt con le top model, lo yatch da sogno e il Billionaire, la discoteca dei ricchi in Sardegna. Quando si parla di Flavio Briatore, sono queste le parole d’ordine della cronaca nazionale, gossippara e non. Eppure nel passato del manager di Cuneo ci sono zone d’ombra che stonano con la vita super-pubblica che conduce adesso.
Sono gli anni ’70 e ’80, passati tra Cuneo e Milano, in cui un giovane assicuratore inizia a costruire quello che poi sarà Mr Billionaire. E nella sua cerchia non mancano i personaggi discutibili, il gioco d’azzardo, le truffe, la latitanza all’estero e le morti sospette. Una scalata al successo partita dal basso e dalla provincia che non si legge però nella biografia ufficiale di Briatore, che a quegli anni dedica qualche riga generica e poco convincente”.
Briatore e procedimenti giudiziari
Se qualcuno stesse pensando alla vita di Briatore come semplice collezione di successi e lusso sfrenato, si sbaglia di grosso.
Questo perché alcuni decenni fa divenne protagonista di una serie di procedimenti giudiziari. Infatti, più volte ha visto denunce e condanne, principalmente per questioni di gioco d’azzardo e affari legati a bische clandestine.
Una svolta che non ci si sarebbe mai aspettati, vista la vita perfetta che lo caratterizzava. Ecco quanto riportato dall’articolo de “L’Espresso”:
“La storia di Briatore sembra il sogno americano, coniugato però alla realtà italiana. Figlio di maestri elementari, si diploma geometra, fa l’assicuratore e apre un ristorante che chiuderà dopo poco per debiti. Ma la svolta arriva nei primi anni ’70, quando lavora con Attilio Dutto, un costruttore locale che rileva la Paramatti Vernici. Nel frattempo Briatore si occupa per alcuni casinò (gestiti dalla malavita) di portare clienti ai tavoli, intascandosi una parte delle loro perdite.
Al giro lo introduce Ilario Legnaro che con il boss catanese Gaetano Corallo (vicino al clan Santapaola) si occupa proprio di questo. Tra i clienti portati ai casinò da Briatore c’è proprio Dutto che perderà parecchie decine di milioni nelle sale di Nizza e della Costa Azzurra.
Nel 1979 Attilio Dutto salta in aria con la sua auto: un delitto che non ha mai trovato un responsabile. Dalle testimonianze raccolte nel libro si configura però la mano della mafia. Pare inoltre che lo stesso Dutto volesse “rovinare” Briatore per le truffe che gli aveva giocato. Di sicuro con Dutto scompare anche un capitale stimato in almeno 30 miliardi di lire, che non si sa dove vanno a finire.
Flavio Briatore truffe
La vita di Briatore si potrebbe paragonare a quella di un latitante.
Già verso la fine degli anni ’70, il noto imprenditore iniziò a frequentare l’ambiente milanese. Qui organizzava festini ed allo stesso tempo metteva su affari, organizzando anche truffe che lo hanno costretto a fuggire. Ecco quanto riportato da “L’Espresso”:
“Briatore si trasferisce nella nascente ‘Milano da bere’, dove conosce la sua prima moglie (fino a oggi tenuta quasi nascosta) e frequenta la gente che conta del capoluogo meneghino, non ultimo Bettino Craxi. Organizza feste e si mette in affari con il conte Achille Caproni, della cui moglie è nel frattempo amante. Con l’amico Emilio Fede, secondo gli autori del libro, organizzerebbe truffe ai tavoli verdi, finché la polizia non lo scopre e lui deve fuggire a St.Thomas, nelle isole Vergini, con moglie al seguito.
Latitante e costretto a rimanere fuori dall’Italia fino all’amnistia del 1990, Briatore si consola nella sua vita da sogno alle isole Vergini e apre e gestisce una rete di negozi per Benetton, un locale notturno e una gelateria. Da lì ci saranno la Formula 1, i mondiali con Schumacher e … mister Billionaire. Il “self made man” di Verzuolo in provincia di Cuneo ormai ce l’ha fatta: è diventato qualcuno, è famoso nel mondo, ricco e invidiato”.
Flavio Briatore è davvero un idolo?
Quando si parla di Flavio Briatore, molte persone pensano subito ad un idolo indiscusso. Ma Mr Billionaire è davvero il personaggio che vogliono farci credere i mass media?
E’ difficile rispondere a tale quesito, specialmente se si dovesse approfondire il suo passato. Di sicuro è un imprenditore che sa come creare dei giri di affari. E’ noto in tutta Italia e non solo: anche all’estero, diversa gente lo reputa un uomo da invidiare. E non si parla soltanto delle sue ricchezze materiali ma anche del suo “savoir-faire”, verso vertici di importanti aziende ed imprese.
Nonostante quanto riportato in precedenza, emerge comunque la parte positiva. C’è chi si ispira proprio al suo essere, al suo modo di vivere la vita e di approcciarsi nella sfera sociale. Come spiegato da Andrea Sceresini, uno degli autori dell’articolo de “L’Espresso”, Briatore rappresenta “il personaggio simbolo di un’intera classe dirigente.
La sua immagine pubblica non risente affatto del suo passato. Molte di queste storie sono state scritte anche dai giornali negli anni ’70 e ’80 e basta una ricerca in archivio per tirarle fuori. I media però si limitano a riportare quello che dice lui. Una versione che da copione prevede poche righe di biografia ufficiale e qualche risposta evasiva a chi gli chiede conto del passato.”.
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peritiauto · 5 years ago
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Truffe e finte denunce di incidenti stradali, 25 indagati: coinvolti perito assicurativo e 2 avvocati – AbruzzoLive
Chieti. 25 gli indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa nei confronti delle compagnie assicurative e falso, e tra questi un perito assicurativo, un avvocato di Pescara e un altro avvocato radiato dall’albo, nell’ambito
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di una inchiesta coordinata, durante le fasi preliminari dalla Procura di Lanciano e poi trasferita per competenza territoriale alla Procura di Pescara,…
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cortexlan · 3 years ago
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Selezionate con Google Alert - #INPS - Sicilia, truffe all'Inps: 52 arresti e 880 denunce nell'ultimo anno - Cronachedi https://t.co/F6pehGuVSU
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— Cortexlan (@cortexlan) Oct 26, 2021
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