#raggiro anziani
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Truffa un’anziana e le ruba 5.000 euro ma la vittima le si oppone, interviene un vicino, quindi i Carabinieri che arrestano la ladra mente tenta la fuga. Valenza
Valenza – Una chiamata dalla Centrale Operativa di Alessandria sulla radio della pattuglia della locale Stazione: è in corso una truffa a un’anziana.
Valenza – Una chiamata dalla Centrale Operativa di Alessandria sulla radio della pattuglia della locale Stazione: è in corso una truffa a un’anziana. Mancano pochi minuti alle sette di sera, i Carabinieri arrivano rapidamente, notano la vittima insieme a due persone nel cortile del condominio. C’è concitazione, un uomo tiene chiuso il cancello che dà sull’esterno mentre una donna tenta invano di…
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Truffe telefoniche anziani: come proteggersi
Le truffe telefoniche (e non) ai danni degli anziani in Italia sono sempre più diffuse e il numero delle vittime in costante aumento. Rispetto al periodo pre-Covid, sono aumentate del 20%. I raggiri sono diventati sempre più sofisticati e fanno leva su due grandi debolezze degli anziani: la solitudine e l'ignoranza. Molti anziani, infatti, vivono soli e non sono pratici degli strumenti digitali. Alle loro porte suonano ancora falsi addetti delle società energetiche o dell’Inps, fantomatici avvocati che chiamano a casa. Assoutenti, per aiutare gli anziani a difendersi dalle truffe ha deciso di diffondere il decalogo realizzato dall'Arma dei Carabinieri. Truffe telefoniche anziani: i dettagli rivelatori Anche se ben congegnate, le truffe hanno tutte dei dettagli rivelatori, basta saperli riconoscere: - Offerte troppo vantaggiose: quando l'offerta proposta è troppo vantaggiosa e non controllabile è facile che si tratti di una truffa. Si può essere "agganciati" per strada, al telefono, via posta e anche via web. - Attenti alle apparenze: la persona che propone la truffa ha sempre un'apparenza distinta, cordiale e disponibile. In una parola: rassicurante. Se si casca in questa trappola diventa più facile per il truffatore arrivare a meta che sia rubarvi il portafogli se siete in strada, oppure i gioielli se siete in casa e gli avete aperto la porta. Se il contatto è stato telefonico a rassicurare sarà stata la parlantina sciolta. Piccole accortezze sempre valide A volte, per non incappare in un raggiro, basta seguire piccole ma importanti regole di buonsenso: Non aprire la porta: la regola aurea è non aprire la porta agli sconosciuti. Come primo passo si può guardare la persona dallo spioncino e se volete aprire utilizzate la catenella alla porta.Se vi è stato proposto un elettrodomestico o un qualunque altro oggetto da acquistare è bene non effettuare mai il pagamento in contati. Preferire il bollettino postale che dà garanzia sulla società che ha venduto il prodotto. I fantomatici pacchi ordinati da parenti in viaggio vanno fatti lasciare fuori la porta e se c'è da firmare è bene farlo tenendo la porta assicurata con la catenella. Qualora si venisse contattati per telefono è bene non dare confidenza. Una parola tira l'altra e si può finire per dare informazioni personali importanti. Se chiamano sedicenti avvocati che chiedono urgentemente denaro per un vostro familiare in difficoltà e dicono che un incaricato verrà da voi a prelevarlo, magari disposto ad accompagnarvi al Bancomat, non fidatevi. Non pagate in nessun caso. Piuttosto rivolgetevi ad una persona di fiducia. Chi usa Internet deve fare attenzione a preservare la riservatezza dei propri dati, non solo bancari, impostare password complicate e avere un buon programma antivirus. Non aprire mai le e-mail che arrivano da sconosciuti. Non mandare mai i bambini da soli ad aprire il portone o la porta di casa. Avvertiteli di non dare confidenza agli sconosciuti, non accettare dolci da loro. Restate concentrati: i truffatori tendono a confondere e a distrarre le loro prede. Una battuta spiritosa o una piccola spinta possono nascondere un tentativo di borseggio soprattutto in luoghi molto affollati. In caso di scippo non trattenete la borsa: il tira e molla potrebbe procurarvi una caduta dalle spiacevoli conseguenze. Bisogna sapere che... Per evitare di incappare in truffe è bene sapere che: - I tecnici gas e luce, funzionari di Inps, Comune e Poste non si presentano mai nelle case delle persone senza preavviso. Inoltre, non compete a loro la riscossione delle bollette o il controllo dei pagamenti. - I servizi bancari sono erogati esclusivamente allo sportello, per corrispondenza o online. - Enti benefici o religiosi non inviano volontari alle porte delle persone - Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza si recano presso le abitazioni sempre in uniforme e con l'auto di servizio. Diffidare di chi si presenta come operatore delle forze dell'ordine, anche se con un tesserino, ed è vestito in borghese. L'importanza delle relazioni con il vicinato Gli anziani, abbiamo detto, sono persone molto fragili che possono essere facilmente raggirate. Non tutti poi possono permettersi precauzioni come porte blindate, dispositivi antifurto o casseforti. Può essere, quindi, molto utile coltivare buone relazioni con il vicinato. Coloro che abitano vicino a voi e con i quali scambiate il saluto ogni giorno possono esservi d'aiuto. Possono intervenire in vostro aiuto per primi conoscendo le vostre abitudini e individuando "anomalie" nella vostra quotidianità. In copertina foto di Sabine van Erp da Pixabay Read the full article
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Ischia, 21enne si finge carabiniere per truffare anziani ma scatta l'arresto
Le “vittime” del tentato raggiro non cadono nel tranello e chiamano il 112source
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ASTI. ATTENZIONE: SEMPRE PIU' TELEFONATE MOLESTE E RICHIESTE DI DENARO. GLI ANZIANI VITTIME DI LE TRUFFE. LA CRONACA DEL RACCONTO DI COME SI REALIZZA LA TRUFFA.
ASTI. ATTENZIONE: SEMPRE PIU’ TELEFONATE MOLESTE E RICHIESTE DI DENARO. GLI ANZIANI VITTIME DI LE TRUFFE. LA CRONACA DEL RACCONTO DI COME SI REALIZZA LA TRUFFA.
STA SUCCEDENDO AD ASTI. Gli anziani vittime di truffe da Milano ad Asti passando per Genova e Torino si sono moltiplicate e sono sempre di più gli anziani che spesso non denunciano perché ignari di essere vittime di un raggiro. In questi giorni Asti è al centro delle truffe aii dani degli anziani, telefonate moleste e richieste di denaro. Foto archivio Carabinieri La tecnica per intrufolarsi…
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"Vostro figlio ha ucciso una donna incinta": così hanno truffato una coppia
“Vostro figlio ha ucciso una donna incinta”: così hanno truffato una coppia
Il raggiro è stato denunciato ai carabinieri È successo di nuovo. Si tratta di un raggiro che ha già fatto registrare diverse vittime, come testimoniano le indagini e le denunce riscontrate dai carabinieri in diverse città italiane. Una coppia di anziani è stata… Read MoreCittà, CronacaToday
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Truffe agli anziani: sventato raggiro ai danni di una signora http://dlvr.it/RjVsnT
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Falso tecnico dell'acqua e falso vigile tentano raggiro, coppia li mette in fuga
Falso tecnico dell'acqua e falso vigile tentano raggiro, coppia li mette in fuga
Continuano le truffe agli anziani da parte di falsi appartenenti alle forze dell’ordine o a enti pubblici. L’ultimo caso nei giorni scorsi a Carmagnola.
Qui un finto tecnico dell’acquedotto e un finto agente di polizia locale, entrambi muniti di appositi tesserini, si sono fatti aprire la porta da una coppia sostenendo che nel palazzo c’era un guasto alla rete idrica.
Proprio quando la truffa…
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MACERATA – In questo periodo purtroppo si registrano tentativi di raggiro e truffa ai danni soprattutto degli anziani. Al comando della Polizia locale è stato segnalato da una cittadina di via Verga di aver ricevuto una telefonata da parte di una persona che si è definita un operatore del Comune addetto alla consegna dei sacchetti dei rifiuti a domicilio, che ha insistito per fare questo servizio.
Il Comune smentisce qualsiasi iniziativa di contatto diretto della cittadinanza, se non su richiesta degli stessi interessati attraverso MacerataVicina, per usufruire dei servizi attivati per l’emergenza Coronavirus, come la spesa a domicilio, la consegna di sacchetti o altre necessità.
Quindi si invita a diffidare di chi si presenta a casa o telefonicamente a nome del Comune se non lo si è richiesto espressamente al numero verde 800 814 819.
Per quanto riguarda i sacchetti si ricorda che gli stessi possono essere ritirati i punti InformAmbiente con questi orari e sedi: informambiente centrale: lunedì, mercoledì dalle 9.00 alle 13.00 – venerdì dalle 15.30 alle 19.30. Villa Potenza – ex scuola elementare – borgo Peranzoni, 53 – mercoledì, dalle 9.00 alle 13.00. Sforzacosta – presso A.S.D. Bocciofila – via Natali – martedì, dalle 15.30 alle 19.30. Piediripa – centro di quartiere – via Volturno, 101 – 1° piano – vicino al Circolo Spazio Libero – giovedì, dalle 15.30 alle 19.30.
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Colpivano con la truffa del finto avvocato: in manette i due stacanovisti del raggiro
Colpivano con la truffa del finto avvocato: in manette i due stacanovisti del raggiro
Chiedevano soldi agli anziani per aiutare un parente nei guai: in un mese 36 vittime in tutto il Nord Italia
Trentasei truffe, 23 consumate e 13 tentate, per un bottino di circa 60 mila euro tra contanti e preziosi. I carabinieri di Vercelli hanno arrestato due persone originarie di Napoli, che negli scorsi mesi hanno preso di mira anziani in buona parte del nord Italia. L’indagine condotta dal…
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Lo scorso 30 agosto tale Pamela Pistis, ambiguo personaggio del quartiere Tiburtino III, ha aggredito un eritreo che passeggiava vicino al centro di accoglienza per migranti sito in via del Frantoio. L’uomo prima si è rifugiato nel centro, poi ha chiamato la polizia per denunciare l’aggressione. Nel mentre che l’edificante capovolgimento dei ruoli prestabiliti andava avanti (la donna italiana che picchia l’uomo straniero), si presentava davanti al centro il compagno della Pamela, prendendola a schiaffi. Questi i fatti. La polizia, accertati gli eventi, iscriveva nel registro degli indagati (per aggressione) l’unica responsabile dell’avvenimento, per l’appunto tale Pamela Pistis. Storie di ordinaria follia metropolitana, non fosse che immediatamente tali fatti subivano un stravolgimento comico dalle penose conseguenze.
Il giorno stesso qualche individuo, complice o solamente vittima del raggiro mediatico, accorso davanti al centro d’accoglienza ne chiedeva la chiusura. Per quale motivo non si capisce, e infatti non lo sa ancora nessuno. Ma il frame della guerra tra poveri marciava spedito: giornalisti assetati di scontro etnico indagavano sui particolari dell’aggressione dell’eritreo all’italiana, alimentando non solo il fraintendimento intenzionale, ma declinando la disperazione degli abitanti del quartiere in chiave razzista. Tutti i problemi sociali del quartiere trovavano finalmente l’efficace sintesi mediatico-popolare: colpa dei negri! Nel brodo razzista hanno preso, dal giorno dopo, a nuotare i vermi neofascisti. Due giorni dopo Castellino e il suo gruppetto di sbirri infiltrati provava a bloccare una quarantina di eritrei all’uscita di una messa organizzata dalla comunità di Sant’Egidio. Nessun organo mediatico, di quelli in prima linea nella crociata in difesa dei “valorioccidentali”, notava la sottomissione degli eritrei al canone cattolico: colpa dei negri, anche se pregano in chiesa! Ieri è andato in onda l’ennesimo episodio, più grave dei precedenti. Nella contesa neofascista della guerra tra poveri, ieri è stato il turno di Casapound. Presentati in quindici al consiglio municipale del IV Municipio, chiedevano l’indizione di un consiglio straordinario che affrontasse “le criticità e le problematiche di via del Frantoio”. Niente di nuovo, se non fosse che tutte le forze politiche del Municipio concedevano il consiglio straordinario. Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d’Italia firmavano la resa ai quindici hipster palestrati, indicendo per mercoledì 13 settembre, alle ore 17.00, tale consiglio nel centro anziani di via del Badile. Per decenni il municipio in questione, per non dire del Comune e della pletora di forze politiche presenti nel territorio, se ne sono fregati dei problemi concreti del quartiere: disoccupazione, precarietà, assenza di servizi, assenza di trasporti pubblici, assenza di attività economiche, sociali, ricreative, culturali, sporcizia e degrado generalizzato, rincaro degli affitti, eccetera. L’aggressione di un’italiana nei confronti di un migrante è riuscita nello stupefacente risultato di declinare tutti i problemi del quartiere non verso i diretti responsabili del suddetto degrado sociale, cioè le istituzioni politiche ed economiche cittadine, ma verso quaranta (40) migranti confinati in una via laterale che mai avevano e hanno creato disagio al quartiere stesso. Questo il risultato, invero straordinario, della narrazione politico-mediatica della vicenda migrante nel nostro paese. Un risultato per niente scontato in partenza: nel quartiere quasi nessuno ha seguito i rigurgiti razzisti dell’infiltrazione neofascista. Oggi però ci ritroviamo con un consiglio comunale che discuterà “delle criticità e delle problematiche di via del Frantoio”. Dev’essere chiaro che un consiglio del genere non deve tenersi su quell’ordine del giorno, che alimenta una guerra tra disperati che va smontata con ogni mezzo necessario. Soprattutto, non deve tenersi alla presenza di infiltrazioni neofasciste che in questa guerra prosperano perché cani da guardia di chi produce povertà e degrado sociale. Se c’è un limite alla deriva a-fascista e xenofoba del paese, questo limite è il consiglio municipale concesso a Casapound sul tema della lotta ai migranti.
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Truffe ad anziani, Carabinieri Asti eseguono 4 misure cautelari
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Asti hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale nei confronti di quattro persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di furti e rapine pluriaggravate in abitazione tramite raggiro ai danni di persone anziane. Si tratta di Roberto Vinotti ed Emanuel Olivieri, 40 anni, già detenuti, Angelo Vinotti,…
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ANCONA – “L’apparenza inganna!” è un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno che ha istituito uno specifico fondo da destinare ai Comuni per sviluppare attività mirate a contrasto delle truffe perpetrate nei confronti delle persone anziane.
Il progetto è stato presentato stamane congiuntamente dalla Polizia locale e dalla Direzione per le Politiche sociali ed è sostenuto da un protocollo d’intesa siglato lo scorso luglio tra la Prefettura di Ancona e il Comune di Ancona.
Come prima azione la campagna di sensibilizzazione prevede l’informazione diffusa su tutto il territorio comunale di materiale divulgativo;
la seconda attività – di maggior rilevanza- e che inizierà nel mese di novembre, prevede la realizzazione di una serie di incontri frontali nei luoghi di aggregazione degli anziani.
Tali incontri avverranno alla presenza di un operatore della Polizia locale coadiuvato da una assistente sociale e saranno occasione per spiegare e informare i presenti su quali siano le migliori tattiche per non cadere nel raggiro.
La seconda azione del progetto prevede una adeguata formazione degli operatori di Polizia locale che presidieranno luoghi particolarmente frequentati da anziani.
Infine l’ultima azione – la terza – che chiuderà la campagna nel luglio 2020, sarà la giornata dedicata al contrasto alla truffa durante la quale la cittadinanza sarà chiamata a partecipare ad una sorta di festa collettiva che vedrà protagonista la terza età.
Il termine della campagna, tuttavia, non equivale alla conclusione dell’impegno: le truffe agli anziani sono un fenomeno particolarmente subdolo che si perpetua ai danni di persone sole e fragili e, in questa direzione, l’Amministrazione intende continuare a muoversi.
I numeri del progetto: 80 incontri per 8 mesi di campagna supportata da 15mila brochure, affissioni pubbliche, passaggi sui media locali di un video appositamente realizzato, passaggi sui canali social e distribuzione capillare del materiale nel contesto cittadino. Il costo, con finanziamento totale del Ministero dell’Interno, attraverso il “Fondo per la sicurezza urbana”, è pari a circa 38mila euro.
Stamane la presentazione al Ridotto delle Muse, alla presenza delle autorità e di rappresentanti di numerose associazioni di volontariato e circoli di aggregazione del territorio. Nel corso dell’incontro è stato anche proiettato un video informativo che sarà diffuso nei luoghi di aggregazione.
“Crediamo fermamente nei presupposti di questo progetto – ha sottolineato la Comandante della Polizia Locale, Liliana Rovaldi – perché riteniamo che le truffe agli anziani siano fra i reati più sgradevoli da combattere. Questi reati fanno leva sulla fragilità, sull’insicurezza e sul bisogno di essere ascoltate delle persone che necessitano di maggior attenzione e protezione da parte di tutti; perciò il nostro impegno sarà forte, non si fermerà ma continuerà nel tempo”
“Si tratta di un’altra iniziativa, oltre a quella che avevamo messo in campo con il progetto scuole sicure (videosorveglianza davanti alle scuole), che riguarda la sicurezza. Ovvero, la prevenzione delle truffe nei confronti delle persone anziane che purtroppo rappresentano un fenomeno diffuso. Grazie a questa articolata iniziativa la Polizia Municipale sarà ancora più presente al fianco dei cittadini” ha affermato il sindaco Valeria Mancinelli.
“Ringrazio i rappresentanti delle associazioni presenti che nella nostra realtà portano avanti progetti importanti e sono certo che con il loro aiuto anche questa iniziativa riuscirà nell’intento di ridurre o addirittura eliminare questo brutto fenomeno delle truffe agli anziani” ha affermato l’assessore alla sicurezza del Comune di Ancona, Stefano Foresi.
Per la Prefettura era presente Francesca Piccolo che, a nome del Prefetto, Antonio D’Acunto, ha ribadito la collaborazione tra amministrazione comunale ed ente prefettizio non solo su questo progetto ma anche su altre attività che vedono la presenza sul territorio delle istituzioni con iniziative di prossimità.
La Dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Ancona, Claudia Gianmarchi ha ribadito come “I punti di ascolto saranno importanti per acquisire un bagaglio di informazioni rilevanti per ottenere suggerimenti e umori della terza età ma anche orientamento operativo nelle attività di assistenza dell’amministrazione”..
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ANCONA – “Una sicurezza praticata e non predicata”. Con questo slogan il sindaco Valeria Mancinelli ha suggellato stamane l’accordo con la Prefettura per il finanziamento da parte del Ministero dell’Interno, nell’ambito del “Fondo per la sicurezza urbana”, di due progetti, realizzati dal Comando della Polizia Locale di Ancona in collaborazione con gli assessorati di riferimento.
I progetti porteranno nelle casse comunali circa 83mila euro che saranno destinati rispettivamente ad una campagna informativa, maggiori controlli e videosorveglianza a tutela dei ragazzi per la prevenzione dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi delle scuole Marconi, Podesti Elia e Collodi, l’altro “L’apparenza inganna!” è costituito da una campagna di prevenzione per il contrasto delle truffe agli anziani.
“Il Ministero ha velocemente finanziato due progetti concreti – ha sottolineato il Prefetto di Ancona, Antonio D’Acunto – che avranno celere applicazione da parte dell’amministrazione anconetana”. “Ringrazio in particolar modo la Polizia Locale – ha detto il sindaco Valeria Mancinelli – che sarà impegnata a breve nella loro attuazione insieme all’assessorato alla Sicurezza. In questo modo daremo un segnale tangibile dell’impegno per la prevenzione nel nostro territorio”.
I progetti nel dettaglio
Il primo, presentato dal Comune di Ancona nell’ambito del bando “Scuole sicure” 2019/2020” promosso dal Ministero dell’Interno e finanziato dal “fondo per la sicurezza urbana”, fa capo alla Polizia Locale di Ancona, in collaborazione con gli assessorati alle Politiche Educative e alla Sicurezza, prevede sul fronte dei controlli l’installazione di telecamere nei pressi degli istituti scolastici, Marconi, Podesti Elia e Collodi, destinate ad integrare il sistema di videosorveglianza del Comune di Ancona.
Le immagini raccolte saranno di esclusiva disponibilità del sistema di videosorveglianza del Comune e delle Forze dell’Ordine. Il bando prevede un finanziamento totale di 44 mila euro dei quali 40 mila per la realizzazione degli impianti di videosorveglianza a contrasto dello spaccio di droga nelle scuole. Altri 4 mila euro saranno invece investiti in una campagna di sensibilizzazione che sarà realizzata nelle scuole doriche sugli effetti degli stupefacenti.
L’altro progetto è denominato “L’apparenza inganna!” anche questo vedrà in primo piano la Polizia Municipale in stretta collaborazione con gli assessorati ai Servizi Sociali, alla Sicurezza e Partecipazione Democratica. Si tratta di una campagna di prevenzione per il contrasto delle truffe agli anziani. Il Comune di Ancona per meglio affrontare l’assistenza e l’inclusione sociale dei cittadini più anziani, dal 2016 ha avviato dei laboratori di co-progettazione permanenti con i soggetti della rete pubblica e del privato sociale che si occupano trasversalmente della popolazione anziana.
E’ emersa l’esigenza di azioni concrete al fine di contrastare il fenomeno delle truffe nei loro confronti. Le truffe a danno di persone anziane continuano a rappresentare fonte di allarme sociale e stanno assumendo caratteristiche multiformi, in quanto possono avvenire in contesti sia pubblici che privati. Prevenire significa aiutare le persone anziane a riconoscere il pericolo e a non cadere nel raggiro.
A tale scopo il progetto “L’apparenza inganna!”, si pone l’obiettivo di essere uno strumento finalizzato ad incontrare gli anziani che, attraverso lezioni frontali alla presenza di un operatore della Polizia Municipale e a un’assistente sociale, ha il fine di fornire loro adeguate informazioni e sostegno, nei loro luoghi di aggregazione. Il progetto partirà con un convegno di lancio sul tema con la partecipazione di esperti, seguirà la campagna di sensibilizzazione e prevenzione con l’utilizzo di tutti i media.
Poi toccherà alla formazione diretta e verrà anche consegnato materiale informativo contenente le indicazioni utili da seguire in caso di necessità. Sarà coinvolto anche il presidio di supporto della Polizia Municipale attivo al Piano, con servizio di sostegno, informazioni e raccolta denunce.
I numeri del progetto: 80 incontri per 8 mesi di campagna supportata da 15mila brochure. Costo, con finanziamento totale del Ministero dell’Interno finanziato dal “fondo per la sicurezza urbana”, di 38mila euro.
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Truffatori in trasferta da Napoli: falso avvocato raggira gli anziani
Truffatori in trasferta da Napoli: falso avvocato raggira gli anziani
CORDENONS. La centrale operativa del raggiro era nel quartiere di Scampia a Napoli. È da lì che sono partiti ordini e indicazioni per Antonio Rubino, 27 anni, e Salvatore D’Abundo, 39, entrambi del capoluogo campano, in carcere dall’11 marzo, accusati di una truffa nei confronti di una 74 enne di Sant’Angelo di Piove (Padova), alla quale avrebbero tentato di scucire 4.800…
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Cerca di truffare una coppia di anziani ma la moglie lo smaschera: raggiro sventato
Un “pacco”… mal riuscito. Tentata truffa ai danni di un anziano sventato dalla moglie: è accaduto in via Cardan a Padova.
I FATTI
Un uomo di 85 anni è stato avvicinato da un sedicente “fattorino” con la scusa di consegnare un pacco destinato al nipote. Alla richiesta di denaro per l’avvenuta consegna l’anziano ha detto di non aver soldi con sé e ha invitato l’uomo a entrare in casa e a recarsi…
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