#competizione in cucina
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"Al Forno": La Nuova Serie di Sky Cinema Uno che Celebra l'Arte della Cucina e dell’Amicizia
Una competizione culinaria all'insegna della passione per la cucina al forno, tra pizze, dolci e pane, con ospiti e sfide entusiasmanti
Una competizione culinaria all’insegna della passione per la cucina al forno, tra pizze, dolci e pane, con ospiti e sfide entusiasmanti. Sky Cinema Uno presenta “Al Forno”, un programma culinario che porta sullo schermo la passione per la cucina al forno, esplorando il mondo di pizze, dolci e specialità da forno. In questa serie, i partecipanti mettono alla prova le loro abilità culinarie in una…
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Libri che vanno letti 44
Francamente: ne ho abbastanza. Alludo all'inflazione culinaria che affligge buona parte dell'emittenza nostrana. Metto su un canale e c'è uno che cucina. Cambio e c'è un altro che cucina. Cambio ancora e c'è una competizione fra cuochi, pasticceri e quant'altro. Cambio di nuovo e c'è una competizione fra locali, ristoranti, panetterie e balle varie. Oltretutto si tende a imporre un'idea di cucina distante anni luce da quella che posso avere io sebbene ne capisca una minchia fritta quanto a tecniche e ingredienti astrusi. Orbene, se la pensate anche voi come me, c'è un libretto di poche pagine che non dovreste perdervi.
Dentro ci trovate quello che moltissimi di noi pensano riguardo all'eccesso di cucina in tv. L'autrice - con grande ironia - fotografa la situazione attuale come meglio non si potrebbe. Mette a nudo i meccanismi e i limiti di un fenomeno che ha assunto proporzioni ai limiti del caricaturale. Leggendolo penserete: cazzo, è proprio così. E vi sentirete meno soli.
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"L’idea del mondo come competizione, di un universo in cui il culto della performance è la religione veramente dominante, è stato costruito giorno dopo giorno da narrazioni televisive o da scelte collettive che hanno santificato le competizioni sportive come modello di riferimento, e che alla fine hanno trasformato tutto (o quasi tutto) in competizione, in classifica, in lista di valori numerici graduati: dalle trasmissioni di cucina ai quiz televisivi, dalle classifiche delle università alle classifiche economiche dei paesi (le une e le altre, peraltro, stilate da agenzie private). Con ciò si capisce come tutta questa celebrazione del successo si riverberi positivamente su politiche economiche che si fondano sullo stesso principio filosofico."
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WE LOVE BBQ E BBQ EXPO
Quale momento migliore se non quello estivo per raccogliersi intorno alle rilassanti braci… di un BBQ? Sempre più oggi alla classica grigliata si affianca il BBQ tanto che lo scorso aprile presso il Brixia Forum di Brescia si è svolta con successo BBQ Expo, l’unica manifestazione in Italia interamente dedicata alla cultura del barbecue che ha fatto il pienone e guarda già al 2025. Tantissimi gli espositori di attrezzature professionali e semiprofessionali, bracieri, gabbie argentine per la cottura indiretta, girarrosti, griglie ma anche affumicatori e accessori per la cucina. Fondamentale per la grigliata perfetta è anche il combustibile utilizzato e, ovviamente i rub e le infinite combinazioni di spezie che danno alla pietanza un sapore unico e inconfondibile. BBQ Expo è stata un’occasione unica per incontrare gli esperti italiani e internazionali che si sono cimentati in corsi, workshop e momenti di showcooking per permettere al pubblico di scoprire tutti i segreti del barbecue così da poterlo realizzare anche a casa in modo professionale. Durante l’evento bresciano si è svolto anche il Campionato internazionale Smokin’ ribs showdown sanzionato da KCBS. La competizione di BBQ made in USA è stata un’occasione per immergersi nella cultura e nelle tecniche di cottura del barbecue statunitense, tra cui spicca il metodo del low and slow. Ma il barbecue non è solo una prerogativa americana: la fiera si è infatti aperta anche alle tradizioni culinarie di altre parti del mondo. Il barbecue giapponese, ad esempio, poco conosciuto ma altrettanto affascinante con il teppanyaki, che prevede l’impiego di una piastra a vista che permette un’interpretazione scenografica ma anche l’infinita varietà di yakitori, spiedini di pollo con marinature diverse. E poi lo yakiniku, con la classica crosticina che rende la carne particolarmente saporita, o il teriyaki, che non è solo una salsa ma una tecnica di cottura dove il cibo viene continuamente rivoltato sulla fonte di calore.
Fonte: “BBQ EXPO, buona la prima!”, Eurocarni 6/24
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Genova: presentata la quarta edizione di Alvi Trail Liguria, la gara di ultra trail running
Genova: presentata la quarta edizione di Alvi Trail Liguria, la gara di ultra trail running. È stata presentata questa mattina nella Sala della Trasparenza la quarta edizione di Alvi Trail Liguria, la gara di ultra trail running che attraversa l'Alta Via dei Monti Liguri e l'Alta Via delle Cinque Terre. La competizione, che si terrà dal 15 al 22 giugno 2024, si propone di far conoscere e promuovere l'entroterra Ligure e le sue principali peculiarità, tra cui le bellezze naturalistiche, storiche, artistiche, culturali ed enogastronomiche. L'intento dell'evento è affermare la Liguria come meta ideale per attività outdoor, come la corsa in montagna, il trekking e l'escursionismo, durante tutto l'anno. "Siamo di fronte a una manifestazione sportiva che in pochi anni ha acquisito grande rilevanza a livello internazionale, attirando atleti e appassionati da ogni parte del globo – spiega l'assessore regionale allo Sport. – Regione Liguria conferma la propria disponibilità a lavorare in sinergia, anche nel 2025, anno in cui saremo Regione Europea dello Sport, per far sì che Alvi Trail diventi sempre di più una gara di riferimento mondiale e, allo stesso tempo, un potente strumento di promozione turistica e sportiva per il nostro territorio". "Alvi Trail non è solo una gara tra le più lunghe e sfidanti al mondo, capace di attirare negli anni atleti da 30 paesi stranieri e cinque continenti – spiega l'organizzatore e presidente della gara Luciano Bongiovanni – ma anche un meraviglioso viaggio alla scoperta della magica bellezza dell'entroterra ligure. Un'indimenticabile esperienza di sport, fatica e anche amicizia. Una grande opportunità di valorizzazione del territorio." Il percorso della Alvi Trail Liguria 2024 attraversa l'Alta Via dei Monti Liguri e l'Alta Via delle Cinque Terre, coprendo una distanza di 440 km suddivisi in 8 tappe, con un dislivello positivo di 18.600 metri. La gara si sviluppa attraverso ambienti e paesaggi variegati e affascinanti, attraversando cinque parchi naturali regionali, tutte e quattro le province liguri e ben 72 comuni. Gli atleti faranno tappa in campi base forniti dai comuni ospitanti, dove ceneranno con cucina tipica locale e passeranno la notte prima della partenza per la tappa successiva. Nel dettaglio, queste le tappe dell'edizione 2024: - Tappa 1: 15 giugno - Rocchetta Nervina – Mendatica - Tappa 2: 16 giugno - Mendatica – Calizzano - Tappa 3: 17 giugno - Calizzano – Altare - Tappa 4: 18 giugno - Altare – Arenzano - Tappa 5: 19 giugno - Arenzano – Sant'Olcese - Tappa 6: 20 giugno - Sant'Olcese – Rezzoaglio (Rifugio Ventarola) - Tappa 7: 21 giugno - Rezzoaglio – Castiglione Chiavarese - Tappa 8: 22 giugno - Castiglione Chiavarese – Portovenere Oltre alla gara principale Ultra 440K, il programma prevede altre due gare di 220 km, la West 220K (prime 4 tappe) e la East 220K (ultime 4 tappe). In più, sarà riproposta la competizione SEA 50K (8a e ultima tappa) da Castiglione Chiavarese a Portovenere per stimolare un'ampia partecipazione. La manifestazione è organizzata da Alvi Trail Liguria ASD, associazione affiliata a UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) e ITRA (International Trail Running Association). Il progetto è realizzato con il patrocinio della Regione Liguria, delle province di Imperia, La Spezia e Savona, della Città Metropolitana di Genova, del Parco Alpi Liguri, del Parco Beigua, dei Comuni di Rocchetta Nervina, Mendatica, Calizzano, Altare, Arenzano, Sant'Olcese, Rezzoaglio, Castiglione Chiavarese e Portovenere, e della Camera di Commercio di Genova. Numerose associazioni locali sportive e non, gli albergatori e i rifugi lungo il percorso sono parte attiva nella realizzazione dell'evento, insieme a importanti partner come il C.A.I. Liguria, la F.I.E. Liguria e l'ANPAS, che cura l'assistenza medico-sanitaria durante la gara, Consorzio per la Tutela dell'Olio Extra Vergine d'Oliva DOP Riviera Ligure, Consorzio di Tutela Basilico Genovese DOP, Enoteca Regionale della Liguria, Osservatorio Meteorologico Raffaelli, Osservatorio Naturalistico Bric Guana, AIGAE Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche, AGAEL Associazione Guide Ambientali Escursionistiche Liguria, Gruppo Scarponi, GES Gruppo Escursionisti Savonesi, Rete di Accoglienza Ospitalità Alta Via dei Monti Liguri, Associazione Culturale I Nuovi Garuli, Consorzio Rurale di Missano. Per l'edizione 2024 è prevista la partecipazione di circa 500 volontari, coinvolgendo attivamente le comunità locali e le associazioni nella gestione e promozione dell'evento. Per ulteriori informazioni sull'evento e per iscrizioni è possibile visitare il sito ufficiale www.alvitrail.com... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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LE NOTIZIE...QUELLE BELLE
Parigi ospiterà presto il picnic più grande del mondo sugli Champs-Élysées
Sei a Parigi a fine maggio? Beh, assicurati di restare in giro per "Le Grand Pique Nique", o per quelli di voi che hanno scelto il tedesco, lo spagnolo o l'italiano per imparare al liceo, "The Grand Picnic". Dall'Arco di Trionfo all'incrocio con Avenue George V, nove cucine effimere scandiranno un viaggio lungo i famosi Champs-Élysées per un picnic gastronomico sulla più grande coperta da picnic del mondo.
Domenica 26 maggio, "LG Electronics" sponsorizza questo enorme evento gastronomico e di passeggio, durante il quale 4.000 fortunati turisti e gente del posto avranno l'opportunità di riunirsi attorno a un gigantesco tappeto da picnic a scacchi bianchi e rossi per assaggiare la cucina parigina.
Anche se è un peccato che l’evento sia una competizione determinata tramite un sistema di votazione, gli Champs-Élysées sono forse l’arteria stradale più battuta di tutta Europa, dove passavano 100.000 pedoni ogni giorno in epoca pre-COVID. Oggi, con il turismo più popolare e richiesto che mai, e con Parigi che mantiene ancora il suo posto come destinazione più visitata al mondo in termini di visitatori per chilometro quadrato, la prudenza è giustificata. Ad ogni visitatore prescelto viene consegnato un cestino da picnic per gustare i campioni delle nove cucine, e ogni quadrato sul gigantesco tappeto a scacchi può ospitare 6 persone. Ci sono anche eventi musicali, giochi e altri ambienti all'aperto. Per partecipare, i visitatori possono compilare la scheda della lotteria sul sito LG qui:
https://legrandpiqueniquedeschamps.fr/fr/p3bygb2rjg6mdmysb
Possono selezionare fino a 6 partecipanti aggiuntivi e uno dei due servizi, alle ore 12:00 e alle ore14:00.
Oltre a regalare ai buongustai nazionali e internazionali il tempo della loro vita, la città mira anche a stabilire il Guinness World Record per la più grande coperta da picnic, come affermano che conterà il loro tappeto.
I presenti potranno vedere in anticipo alcuni dei lavori di ristrutturazione che l'architetto Philippe Chiambaretta
sta progettando per il rinnovamento post-olimpico da 300 milioni di euro degli Champs-Élysées, che l'ufficio del sindaco ha ammesso di apparire "consumati" nel 2021. Il piano è quello di dimezzare il numero dei parcheggi, trasformare alcune strade in aree pedonali e trasformare l’intera area in “un giardino straordinario”.
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A Cattolica ecco OCEANMAN: il 24 - 26 maggio attesi centinaia nuotatori da 30 paesi del mondo
Lo sport praticato è in forte crescita in tutto il mondo. La Romagna ospita competizioni di tanti sport diversi, in gare amate da atleti dilettanti che competono tra loro dopo essersi allenati a lungo. Poche manifestazioni però possono vantare un tasso di internazionalità pari quello di OCEANMAN Cattolica, in programma dal 24 al 26 maggio, che ad oltre un mese dall'inizio della manifestazione conta già tra i suoi iscritti nuotatori provenienti da 30 paesi del mondo.
E' infatti una delle gare di nuoto più partecipate del panorama mondiale tra quelle in acque libere (mari, laghi e fiumi) ed è ormai un appuntamento fisso per gli appassionati già dal 2020. Gli atleti scelgono tra i 10 km della OCEANMAN, i 5 km della Half OCEANMAN, i 2 km della Sprint e tante altre competizioni, compresa la scatenata staffetta OCEANMAN.
Lo scorso anno, nel 2023, gli iscritti ad OCEANMAN Cattolica sono stati ben 700 e per l'edizione 2024 già è confermato l'arrivo di ben 85 nuotatori della Chinese Flying Fish Athletic Association, che mette insieme atleti di Hong Kong, Cina, Macao e Taiwan. Sono paesi i cui rapporti spesso non sono idilliaci, ma la passione per lo sport, ancora oggi, come già è accaduto nella storia, fa guardare ai problemi da un'altra prospettiva. Sempre per qualche riguarda l'Asia, saranno poi presenti a Cattolica anche alcuni nuotatori thailandesi. (Maggiori informazioni sulla delegazione asiatica sono disponibili qui: https://www.lorenzotiezzi.com/2024/03/oceanman-cattolica-24-partecipa-una.html)
Arriveranno per nuotare tra i percorsi impegnativi e gli scenari costieri mozzafiato della Riviera Romagnola di OCEANMAN Cattolica, anche atleti di tanti paesi europei. Ad esempio da Svizzera, Svizzera, Belgio, Malta, Regno Unito, Polonia, Ucraina, Grecia, Ungheria, Spagna, Olanda, Germania, Austria, Francia e Portogallo.
Saranno infine presenti atleti di Paesi Arabi come Emirati Arabi Uniti e Libano e non mancheranno di certo atleti americani, provenienti da Stati Uniti, Brasile, Canada, e Panama.
"L'atmosfera che si respira durante le tante diverse competizioni di OCEANMAN Cattolica è quella di una gara, ma anche quella di una vera festa che fa nascere amicizie e rapporti che spesso durano a lungo", spiega Mark Meldau, Event Director di OCEANMAN Cattolica. "Molti di coloro che si presentano alla partenza delle nostre gare sanno già che non saranno sul podio, ma vogliono vivere un'esperienza che emoziona. Nuotare in giro per il mondo è anche fare turismo attivo e in questo senso la Romagna, con la sua storia, la sua cucina ed i suoi paesaggi, il luogo perfetto".
Cos'è OCEANMAN Cattolica
OCEANMAN Cattolica accoglie fin dal 2020 nuotatori di ogni livello e provenienza, per unirsi in una emozionante celebrazione del nuoto e del cameratismo sportivo. Che si tratti di competere per il podio o semplicemente di godersi la bellezza del Mare Adriatico, i partecipanti all'evento, grazie all'ospitalità e la convivialità romagnola, sono sicuri di creare ricordi duraturi e di stringere amicizie che spesso durano per tutta la vita.
Si sceglie tra i 10 km della OCEANMAN, i 5 km della Half OCEANMAN, i 2 km della Sprint oppure i 2 km di nuoto con le pinne (OCEANFINS). Non solo, c'è anche una gara di 500 metri riservata ai più giovani, OCEANKIDS ed una scatenata staffetta, OCEANTEAMS.
Nata nel 2015, OCEANMAN è la più importante serie di competizioni a livello internazionale dedicata al nuoto "open water" (in acque libere) e l'appuntamento in Romagna è tra i piùpartecipati dell'intero calendario mondiale.
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OCEANMAN Emilia Romagna Cattolica 24 - 26 maggio 2024
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A Cattolica ecco OCEANMAN: il 24 - 26 maggio attesi centinaia nuotatori da 30 paesi del mondo
Lo sport praticato è in forte crescita in tutto il mondo. La Romagna ospita competizioni di tanti sport diversi, in gare amate da atleti dilettanti che competono tra loro dopo essersi allenati a lungo. Poche manifestazioni però possono vantare un tasso di internazionalità pari quello di OCEANMAN Cattolica, in programma dal 24 al 26 maggio, che ad oltre un mese dall'inizio della manifestazione conta già tra i suoi iscritti nuotatori provenienti da 30 paesi del mondo.
E' infatti una delle gare di nuoto più partecipate del panorama mondiale tra quelle in acque libere (mari, laghi e fiumi) ed è ormai un appuntamento fisso per gli appassionati già dal 2020. Gli atleti scelgono tra i 10 km della OCEANMAN, i 5 km della Half OCEANMAN, i 2 km della Sprint e tante altre competizioni, compresa la scatenata staffetta OCEANMAN.
Lo scorso anno, nel 2023, gli iscritti ad OCEANMAN Cattolica sono stati ben 700 e per l'edizione 2024 già è confermato l'arrivo di ben 85 nuotatori della Chinese Flying Fish Athletic Association, che mette insieme atleti di Hong Kong, Cina, Macao e Taiwan. Sono paesi i cui rapporti spesso non sono idilliaci, ma la passione per lo sport, ancora oggi, come già è accaduto nella storia, fa guardare ai problemi da un'altra prospettiva. Sempre per qualche riguarda l'Asia, saranno poi presenti a Cattolica anche alcuni nuotatori thailandesi. (Maggiori informazioni sulla delegazione asiatica sono disponibili qui: https://www.lorenzotiezzi.com/2024/03/oceanman-cattolica-24-partecipa-una.html)
Arriveranno per nuotare tra i percorsi impegnativi e gli scenari costieri mozzafiato della Riviera Romagnola di OCEANMAN Cattolica, anche atleti di tanti paesi europei. Ad esempio da Svizzera, Svizzera, Belgio, Malta, Regno Unito, Polonia, Ucraina, Grecia, Ungheria, Spagna, Olanda, Germania, Austria, Francia e Portogallo.
Saranno infine presenti atleti di Paesi Arabi come Emirati Arabi Uniti e Libano e non mancheranno di certo atleti americani, provenienti da Stati Uniti, Brasile, Canada, e Panama.
"L'atmosfera che si respira durante le tante diverse competizioni di OCEANMAN Cattolica è quella di una gara, ma anche quella di una vera festa che fa nascere amicizie e rapporti che spesso durano a lungo", spiega Mark Meldau, Event Director di OCEANMAN Cattolica. "Molti di coloro che si presentano alla partenza delle nostre gare sanno già che non saranno sul podio, ma vogliono vivere un'esperienza che emoziona. Nuotare in giro per il mondo è anche fare turismo attivo e in questo senso la Romagna, con la sua storia, la sua cucina ed i suoi paesaggi, il luogo perfetto".
Cos'è OCEANMAN Cattolica
OCEANMAN Cattolica accoglie fin dal 2020 nuotatori di ogni livello e provenienza, per unirsi in una emozionante celebrazione del nuoto e del cameratismo sportivo. Che si tratti di competere per il podio o semplicemente di godersi la bellezza del Mare Adriatico, i partecipanti all'evento, grazie all'ospitalità e la convivialità romagnola, sono sicuri di creare ricordi duraturi e di stringere amicizie che spesso durano per tutta la vita.
Si sceglie tra i 10 km della OCEANMAN, i 5 km della Half OCEANMAN, i 2 km della Sprint oppure i 2 km di nuoto con le pinne (OCEANFINS). Non solo, c'è anche una gara di 500 metri riservata ai più giovani, OCEANKIDS ed una scatenata staffetta, OCEANTEAMS.
Nata nel 2015, OCEANMAN è la più importante serie di competizioni a livello internazionale dedicata al nuoto "open water" (in acque libere) e l'appuntamento in Romagna è tra i piùpartecipati dell'intero calendario mondiale.
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OCEANMAN Emilia Romagna Cattolica 24 - 26 maggio 2024
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Anche se vivevano insieme ormai da parecchio, condividendo un appartamento preso in affitto ai tempi dell'università, il mercoledì rimaneva a sempre la loro serata e il Celtic, un vecchio pub del centro, il loro locale preferito: quello era un appuntamento fisso a cui non avrebbero mai rinunciato.
Le vere amiche fanno così, ed Elettra e Gaia erano vere amiche fin dalla prima liceo.
La prima volta che le due ragazze notarono Noa era un mercoledì, erano sedute al loro solito tavolo e mai avrebbero immaginato di condividere quell'uomo, come avevano fatto con tante altre cose, tra cui l'affitto del trilocale dove vivevano insieme.
Fu lui a fare il primo passo, avvicinandosi con tre boccali di birra. Non seppero mai, o non lo vollero sapere, se il suo iniziale interesse fosse per l'una o per l'altra.
Le due giovani donne, entrambe graziose, erano diversissime fra loro: Gaia era bionda con i capelli corti e lisci, Elettra bruna e con i ricci che le ricadevano sulle spalle. La bionda era magra e slanciata, l'altra aveva forme morbide e seducenti. Anche i loro caratteri erano differenti: Elettra era romantica e perennemente persa nei suoi sogni, Gaia più razionale e pragmatica.
Il fatto di accettare Noa al tavolo e lasciare che si sedesse, fu un fatto eccezionale, però il sorriso del ragazzo era contagioso e si sentirono subito a loro agio. Non si poteva definire bello, con la sua barba trascurata e le rughe sopraggiunte anzitempo, le occhiaie indelebili di chi dorme sempre troppo poco e lo sguardo triste che hanno alcuni bambini quando vengono esclusi. Forse era proprio quest'aria di infelicità che le aveva indotte ad accettare quella birra e, subito dopo, si accorsero che era capace di ascoltare, quasi si divertisse a sentire i loro problemi e, talvolta, anche gli acidi pettegolezzi.
Da quella sera e per un bel po', venne incluso anche lui nell'appuntamento fisso del mercoledì. Noa imparò che le due preferivano il vino bianco alla birra, che il maschilismo di facciata non veniva preso bene, che Gaia ogni tanto scopava con il suo capo ufficio il quale non avrebbe mai lasciato la moglie, mentre Elettra cercava il vero amore, restando puntualmente delusa, prendendo delle gran facciate.
Gaia ed Elettra viziavano il loro nuovo amico come fosse un adolescente, quasi a farsi perdonare delle loro chiacchiere a volte futili, pur sapendo che lui si divertiva molto, dimostrando intelligenza nel non intervenire a sproposito. Nacque fra loro un'empatia che ben presto si trasformò in confidenza e poi in complicità.
Durante la giornata le ragazze parlavano spesso di lui, chiedendosi cosa stesse facendo, talvolta chiamandolo, interrogandosi su quell'alone di fascino misterioso che avvolgeva il nuovo amico. In passato era capitato di invaghirsi dello stesso uomo, ma questa volta era diverso, nel parlare di lui non vi era alcun desiderio prevaricatore, era come se fosse del tutto naturale tesserne le doti, anche con battute sfacciate e al limite del volgare, ma senza alcuna competizione, quasi fosse un particolare segreto da condividere.
Mercoledì 21 dicembre di quel fatidico anno, a pochi giorni dal Natale, Gaia non riusciva a smettere di piangere. Seduta al solito tavolaccio di legno del Celtic, in compagnia di Elettra e Noa, raccontava della rottura con il capo ufficio, il famoso uomo sposato che non avrebbe mai lasciato la moglie.
La disidratazione da versamento di lacrime necessitava di abbondanti dosi alcoliche, principio su cui tutti erano d'accordo, bevvero abbondantemente non limitandosi al vino bianco e alla birra. Quel mercoledì 21 dicembre, a pochi giorni dal Natale e per la prima volta, Noa seguì le sue amiche nel loro appartamento.
Lì dentro baciò per prima Gaia, in realtà inciampò sulle sue labbra, sorreggendola nella piccola cucina ed evitando che cadesse. Fu un bacio del tutto naturale, breve e con le labbra che si incontrarono a metà strada. Elettra sorrise per quel gesto che pareva più affettuoso che passionale, finchè Noa la prese per mano attirandola a se e volle assaggiare anche lei.
Il ragazzo, in piedi in quella piccola cucina, stretto fra le due donne, proseguì a baciare entrambe, in quella situazione che seppur inconsueta vissero come fosse ineluttabile.
Avvenne tutto lentamente, si spogliarono vicendevolmente nella camera da letto di Elettra. L'uomo fece l'amore prima con lei, godendosi le carezze di Gaia sulla schiena, sul collo, sulle braccia, quasi che Gaia lo volesse aiutare a prendersi cura dell'amica.
Fu un orgasmo dolce, delicato. Quando finì, steso sul letto fra le due ragazze, entrambe si accovacciarono sulle sue gambe e cominciarono a stuzzicargli il cazzo, con le mani, con la bocca, con la lingua, finché non fu di nuovo eccitato e poté prendersi cura di Gaia. Anche questa volta, cibandosi dei gemiti della donna bionda, Elettra lo accarezzava delicatamente, posando piccoli baci sulla fronte dell'amica.
Si addormentarono abbracciati e felici, in silenzio, con la sensazione che anche un semplice respiro avrebbe potuto rovinare la perfezione di quel naturale incanto.
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Il problema delle donne isteriche non era il clitoride, ma gli uomini fancazzisti che si comportano da figli con le loro mogli (o figlie).
Donna cucina
Donna lava
Donna..
Donna! Ti ammazzo se non fai quello che ti dico
Uomo ubriaco, che ha appena scopato con un altra torna a casa dalla moglie che lo lava e lo mette a letto senza dire niente.
Poi la chiamano sottona.
Altre donne inviperite che giudicano come iene la trascuratezza di questa povera donna.
Autostima sotto zero.
L'uomo che si lamenta di tutto e crede di essere superiore per via dei soldi e pretende che la donna gli pulisce il culo.
"mia madre era piú brava a farlo"
Poi la madre che entra in competizione per "l'amore" del figlio.
E cristi beati non credo che un dildo possa risolvere tutto questo.
Ma un calcio nelle palle si.
Perche oltre al piacere, esiste anche la soddisfazione.
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28ª Sagra del Cavolo Verza a Montalto Dora (Torino): Tradizione, Gusto e Competizione
Torna la celebre sagra con il 5° Palio dei Comuni
Torna la celebre sagra con il 5° Palio dei Comuni Un appuntamento imperdibile con la tradizione piemonteseDal 20 al 24 novembre 2024, Montalto Dora (Torino) si prepara ad accogliere la 28ª edizione della Sagra del Cavolo Verza, una festa che celebra la cultura e i sapori del territorio piemontese. Organizzata in collaborazione con la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, la sagra è…
#28ª edizione#Agricoltura#Alessandria today#Autunno#cavoli#cavolo verza#cibo tipico#competizione#Cucina Piemontese#Cucina tradizionale#Cultura italiana#cultura regionale#Degustazioni#eventi enogastronomici#eventi Torino#evento familiare#feste autunnali#feste locali#fiere gastronomiche#Gastronomia#Google News#italianewsmedia.com#mercatini artigianali#Montalto Dora#Montalto Dora eventi.#novembre#ortaggi invernali#palio dei comuni#Piemonte#Pier Carlo Lava
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[ad_1] Introduzione: scopri le emozioni di Black Oak Casino Casinò Quercia Nera è la principale struttura di intrattenimento di (City Name) e siamo lieti che tu abbia deciso di visitarci. Black Oak Casino si rivolge a ogni tipo di giocatore d'azzardo, nonché commensali e frequentatori di teatro. Questa recensione approfondita ti mostrerà tutto ciò che rende Black Oak Casino così speciale, dalla sua ricca storia all'ampia varietà di giochi e intrattenimento che offre. Clicca per qui notizie sul casinò. Black Oak Casino: passato e presente casinò quercia nera Black Oak Casino ha aperto i battenti per la prima volta in (anno) e da allora è stato un'icona di (City Name). La posizione del casinò nel mezzo dello splendore naturale (della regione) rende l'esperienza indimenticabile. La sua vicinanza a (grande città) significa che le persone vanno da ogni parte per godersi le emozionanti opportunità di gioco e ricreative che offre. Black Oak Casino Gambling: brividi e azione come nessun altro Le opzioni di gioco al Black Oak Casino abbracciano un'ampia varietà di interessi dei giocatori e gradi di esperienza. Che tu sia un professionista esperto o un principiante, c'è molto per farti divertire. Le slot machine del casinò sono sia vecchie che nuove uscite all'avanguardia. Puoi selezionare una slot machine che si adatta alle tue preferenze tra più di (inserire il numero qui). Black Oak Casino ha un'ampia varietà di entusiasmanti giochi da tavolo per coloro che li preferiscono. Gioca a blackjack, roulette, craps o poker contro persone reali e senti l'adrenalina della vera competizione. I croupier esperti e cortesi del casinò rendono le scommesse un piacere per tutti. Una varietà di ristoranti che servono piatti deliziosi [embed]https://www.youtube.com/watch?v=2qB1SDCRsIs[/embed]L'avventura culinaria al Black Oak Casino è emozionante quanto l'azione di gioco. Esplora i numerosi ristoranti della zona, ognuno dei quali offrirà un'esperienza culinaria memorabile. C'è un'ampia varietà di opzioni per la ristorazione, dalla cucina raffinata di lusso ai caffè più rilassati. Un pasto al (Restaurant Name) è una superba esperienza culinaria, con piatti che mettono in mostra sapori squisiti e abilità culinarie. (Restaurant Name) è il posto dove andare se sei dell'umore giusto per una succosa bistecca o pesce fresco. Se stai cercando un posto dove rilassarti e mangiare dell'ottimo cibo di conforto, non andare oltre (nome del ristorante). Interessanti opportunità ti aspettano in occasione di questi eventi e spettacoli L'intrattenimento al Black Oak Casino è ciò che lo distingue davvero dalla concorrenza. Il casinò offre una vasta gamma di opzioni di intrattenimento, dagli spettacoli di cabaret alle produzioni musicali su vasta scala. I concerti si terranno nello stato dell'arte (nome della sede), che fornirà uno sfondo straordinario per il pubblico e renderà un'esperienza indimenticabile. Black Oak Casino ospita anche una serie di eventi unici e promozioni per tutto l'anno oltre alla sua normale offerta di intrattenimento. Il casinò ospita regolarmente eventi unici, come feste a tema e gare private. Visita il sito Web del casinò o iscriviti alla loro e-mail per conoscere i prossimi eventi. Alloggi: una fuga tranquilla in mezzo alla natura casinò quercia nera Black Oak Casino è il luogo perfetto per le persone in cerca di pace e tranquillità, grazie alle sue camere lussuose e ben arredate. L'(Hotel Name) è convenientemente situato all'interno del complesso del casinò e le sue spaziose camere e suite sono perfette per rilassarsi dopo una lunga giornata di gioco d'azzardo e visite turistiche. Sperimenta la tranquillità dei tuoi dintorni approfittando delle strutture dell'hotel come il centro benessere, la palestra e la piscina. Le camere del Black Oak Casino sono perfette per un viaggio rilassante, sia che tu stia viaggiando lì con la tua dolce metà, la tua famiglia o solo te stesso. Pro e contro Professionisti Contro
Diverse opzioni di gioco: Black Oak Casino offre una vasta gamma di opzioni di gioco, tra cui slot, giochi da tavolo e poker, che soddisfano varie preferenze. Distanza: il casinò si trova a Tuolumne, in California, il che potrebbe essere scomodo per alcuni visitatori che devono percorrere lunghe distanze. Intrattenimento ed eventi: il casinò ospita regolarmente eventi di intrattenimento, tra cui musica dal vivo, spettacoli comici e spettacoli speciali, migliorando l'esperienza complessiva. Politica sul fumo: è consentito fumare nelle aree designate all'interno del casinò, che potrebbero essere scoraggianti per i non fumatori o per coloro che sono sensibili al fumo. Opzioni per la ristorazione: Black Oak Casino offre una varietà di opzioni per la ristorazione, che vanno dai ristoranti informali ai ristoranti raffinati, assicurando che ci sia qualcosa per tutti i gusti. Ambiente affollato: durante le ore di punta o nei fine settimana affollati, il casinò può diventare affollato, portando a tempi di attesa più lunghi e un'atmosfera meno rilassata. Premi e promozioni: il casinò offre un programma fedeltà e varie promozioni, fornendo ulteriori vantaggi e premi ai giocatori abituali. Rischi di dipendenza: come con qualsiasi istituto di gioco d'azzardo, esiste il rischio di dipendenza dal gioco per alcuni individui. È essenziale giocare responsabilmente. Splendida posizione: Situato ai piedi della pittoresca Sierra Nevada, il Black Oak Casino offre panorami mozzafiato e un ambiente sereno. Livello di rumore: l'atmosfera vivace e le numerose attività del casinò possono contribuire a un livello di rumore più elevato, che potrebbe non essere adatto a tutti. Personale professionale: il casinò vanta uno staff amichevole e professionale che si impegna a fornire un eccellente servizio clienti. Mancanza di alloggio: Black Oak Casino non offre alloggio in loco, richiedendo ai visitatori di trovare alloggio altrove se necessario. Facile accessibilità: il casinò offre un ampio parcheggio ed è facilmente accessibile dalle aree vicine, garantendo visite convenienti. Limitate attività non legate al gioco d'azzardo: sebbene il casinò offra eventi di intrattenimento, potrebbero esserci attività limitate non legate al gioco d'azzardo rispetto ai resort dedicati. In sintesi, Black Oak Casino è il posto dove scatenarsi e divertirsi. In conclusione, Black Oak Casino non ha rivali nella sua capacità di fornire un'esperienza eccezionale attraverso la sua perfetta integrazione di gioco, ristorazione e intrattenimento di livello mondiale. I visitatori in cerca di divertimento e relax possono trovarlo al casinò, che vanta una splendida cornice, un'ampia varietà di attrazioni e un servizio di prim'ordine. Pianifica di visitare Black Oak Casino e preparati a divertirti e stupirti. Approfitta delle incredibili opportunità offerte da questo luogo famoso in tutto il mondo. Entra in azione e prova il brivido di una vita al Black Oak Casino. Per altri giochi, fare riferimento a Software di previsione del casinò. Domande frequenti: misteri risolti Gli orari di apertura di Black Oak Casino sono (giorni della settimana), (ora del giorno) e (ora del giorno). È importante notare che alcuni servizi e servizi potrebbero avere orari limitati. Non esiste un codice di abbigliamento rigido e veloce, ma è meglio apparire presentabili e sentirsi a proprio agio. Non esagerare con l'abbigliamento da spiaggia e le infradito. No, devi avere almeno 21 anni per entrare a Black Oak Casino. È un club solo per adulti per divertirsi. C'è un ampio parcheggio disponibile al Black Oak Casino. Puoi parcheggiare da solo o utilizzare il servizio di parcheggio. Black Oak Casino, infatti, dispone di sale riunioni disponibili per matrimoni, feste e altre occasioni. Se hai bisogno di aiuto per organizzare un evento, non esitare a metterti in contatto con il loro team di eventi. [ad_2] Source link
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La Gara di pasticceria!
La Gara di pasticceria!
Ehi! Marie ha un debole per i dolci, e mentre guardava un programma di cucina le è venuta l'idea di organizzare una Gara di pasticceria! Ha invitato due celebrità, Chef Ferreroe Carmelo il presentatore, a unirsi all'evento! Cosa c'è di meglio di una competizione amichevole per preparare dei dolci deliziosi?
Il contenuto verrà sbloccato al livello 12. Sullo schermo apparirà un invito pop-up che ti inviterà a unirti all'evento Gara di pasticceria. Se non vedi l'evento, potrebbe essere necessario forzare la chiusura del gioco o riavviare il dispositivo per rendere disponibile l'aggiornamento.
Partecipa toccando il Palco della gara. Quest'area temporanea migliorerà dopo ogni fase mentre avanzi nell'evento.
L'evento Gara di pasticceria si terrà dal 22 febbraio al 5 marzo 2023. L'evento è composto da 6 fasi, ciascuna con le sue ricompense. Avrai parecchio tempo a disposizione per completare l'evento e vincere l'aiutante Gatto leccabaffi per 30 giorni!
Ottieni gli strumenti del fornaio per completare ogni fase. Completa tutte le fasi per sbloccare più ricompense!
Scatola misteriosa: kit da pasticceria
Riceverai una scatola misteriosa come ricompensa quando avrai completato la produzione degli oggetti. Tocca il kit da pasticceria per raccogliere.
Pass stagionale: coupon degustazione
Goditi queste ricompense esclusive quando acquisti il coupon degustazione:
Tema Dolci leccornie, che resterà attivo per tutta la durata dell'evento.
Ricompense del livello raddoppiate.
Aiutante in ricompensa potenziato Gatto zuccheroso.
Potenziamento Pioggia di caramelle
Puoi ottenere il doppio degli oggetti evento rari usando i potenziamenti Pioggia di caramelle! Puoi usare un solo potenziamento per volta, e durerà 1 ora dall'attivazione. Ottieni questo potenziamento dal kit da pasticceria o acquistalo spendendo chiavi.
Luogo di interesse temporaneo: cucina
La cucina è un'area temporanea dove puoi ottenere gli oggetti evento necessari in ogni ricetta.
Aiutanti temporanei: Chef Ferrero e Carmelo il presentatore
Puoi acquistare Chef Ferrero e/o Carmelo il presentatore come aiutanti affinché ti diano una mano durante l'evento. Ti offriranno maggiori probabilità di trovare oggetti evento rari!
Nota: Chef Ferrero e Carmelo il presentatore sono aiutanti temporanei e, in quanto tali, lasceranno la fattoria al termine dell'evento.
Nuovi oggetti e dove trovarli:
Fase 1
Cioccolato al latte: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Gocce di cioccolato bianco: nella cucina.
Fase 2
Frutta candita: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Marmellata di frutti di bosco: nella cucina.
Fase 3
Zucca fresca: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Barretta al lime: nella cucina.
Fase 4
Ricotta: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Pomodori arrosto: nella cucina.
Fase 5
Bacche di vaniglia: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Ciliegie: nella cucina.
Fase 6
Pelle sintetica: alla radura, al laghetto, alla miniera, al molo, al mulino e presso gli animali da premio.
Tessuto decorato: nella cucina.
Ricompense:
Fase 1: 8 semi lampo e 5 guanti dorati
Fase 2: 3 chiodi e 8 semi lampo
Fase 3: 2 lucchetti e 5 guanti dorati
Fase 4: 2 chiodi, 2 lucchetti e 5 guanti dorati
Fase 5: 10 chiavi e una scatola di bollini (3 di bronzo, 2 d'argento, 1 d'oro)
Fase 6: aiutante ricompensa Gatto leccabaffi per 30 giorni
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Rimini, Il Team Cuochi Marche oggi in Regione dopo i successi ai Campionati Italiani della Cucina
Rimini, Il Team Cuochi Marche oggi in Regione dopo i successi ai Campionati Italiani della Cucina. Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, l'assessore all'Istruzione e Politiche giovanili, Chiara Biondi e l'assessore Goffredo Brandoni hanno accolto oggi a Palazzo Leopardi i cuochi del Team Marche, reduci dai recenti successi dei Campionati Italiani della Cucina, che si sono svolti a Rimini nel mese di febbraio. Per l'occasione, il gruppo marchigiano ha guadagnato 2 medaglie d'oro, una d'argento e una di bronzo, nelle seguenti categorie, rispettivamente: nella categoria Ragazzi Speciali Starter Caldo, ottenuta da Siria Principi e Valentina Lanciotti, IISS Carlo Urbani sede di Sant'Elpidio a Mare; categoria Lady Chef a Simonetta Capotondi; categoria Ragazzi Speciali Starter freddo Antipasto all'italiana ottenuta da Camilla Giorgetti e Jacopo Platinetti IIS Einstein Nebbia di Loreto; categoria Miglior allievo delle scuole alberghiere per Gari Adriano Lopez IIS Panzini di Senigallia. Presenti oggi ad accompagnare il Team, il presidente Luca Santini e il vice presidente Simone Baleani dell'Unione regionale Cuochi Marche. "I nostri cuochi, e per il loro tramite, la nostra enogastronomia – ha dichiarato Acquaroli – continuano a riscuotere grandi successi in Italia e nel mondo, di cui siamo molto orgogliosi. Accanto a loro esiste una rete scolastica che prepara con maestria una nuova generazione di cuochi. I brillanti risultati ottenuti a Rimini, sia dai più giovani che dai professionisti affermati del Team Cuochi Marche sono un riconoscimento che permette di raccontare la nostra regione anche grazie ai prodotti tipici e alle eccellenze che sa esprimere". "Un plauso ai giovani cuochi marchigiani che si sono distinti in questa importante competizione – ha detto l'assessore Biondi - e un grazie anche ai loro maestri che li hanno accompagnati in questo percorso che rende onore alle scuole da cui provengono e a tutta la regione. Un apprezzamento speciale va al Team Cuochi Marche per la loro professionalità, bravura e impegno che rende grande e sempre più conosciuta la cucina marchigiana in Italia e nel mondo".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Capitolo 26 – Si chiude una porta
“Quando si chiude una porta, si apre un portone”
È un proverbio che la mia nonna paterna era solita usare spesso, non lo ricordo io personalmente, perché è morta quando avevo solo dieci anni, i miei ricordi di lei hanno a che fare con odori, sapori, suoni e abbracci, sono ricordi fatti di emozioni e dubito che possano esserci state occasioni nelle quali abbia potuto dirlo per insegnarmi qualcosa o darmi conforto; che lo ripeteva spesso lo so attraverso mio padre, lui ha tenuto vivo nella mia vita il ricordo di lei ripetendo le sue parole, i suoi insegnamenti e anche la sua cucina.
La frittata di patate e cipolle, il pane fritto, la spremuta di mandarino, sono alcuni dei sapori della mia infanzia che con sorpresa ritrovai a Valencia, già dalla prima mattina in cui mi svegliai in quella città. Suppongo sia stata questa aria familiare a farmi decidere di restare lì, perché non avevo nessun motivo per restare, come non avevo nessun motivo per andare da qualsiasi altra parte. La porta di Barcellona, la stanza dell’amicizia di Cristian e la possibilità di liberarmi dagli hacker, si era chiusa e Valencia sembrava pronta ad accogliermi a braccia aperte; era semplice muoversi sia in auto che con i mezzi pubblici, o anche solo passeggiando a piedi. Paco poteva venire con me ovunque, entrare nei negozi, stare con me al bar, al ristorante, le case erano molto carine, anche quando erano piccole e i prezzi degli affitti piuttosto bassi. In una settimana, trovai un monolocale arredato, a due passi dal centro, che affittai subito.
Da quando avevo potuto percepire il piacere che Oloferne aveva provato non solo nel provocare la competizione tra me e l’altra instagramer, ma nel godere di come questa aveva prontamente e aggressivamente risposto, iniziai a provare fastidio per ogni suo tentativo di comunicare con me e smisi di comunicare con lui in qualsiasi modo, iniziai ad ignorarlo e questo non gli piacque affatto. Da quel momento in poi, i suoi post e le notifiche sul mio smartphone smisero di essere messaggi d’amore e divennero indicazioni e avvertimenti, continui segnali della sua presenza vigilante.
Il monolocale che affittai si trovava all’ultimo piano di un palazzo di una via chiamata Carrer Joaquín Costa. Una camera da letto, un bagno senza finestra e un piccolo soggiorno cucina con una porta balcone, per un totale di 20 mq. Con l’unica differenza della porta balcone che è stata una terrazza, e poi diventata un cortile, tutte le case dove ho vissuto da allora in poi, hanno mantenuto la stessa divisione degli spazi. Sempre piccoli quasi che li possa controllare meglio e sempre con bagni senza finestre quasi che si possa evitare di essere spiata. Fu in quella casa che iniziò, senza avere più termine, la sorveglianza globale dello stalker. Ancora oggi nessuna precauzione è riuscita a impedirgli di spiarmi.
Il giorno stesso che mi trasferii in quella casa, Oloferne postò sul suo Instagram la foto di un cane, dava il triste annuncio della morte del suo fedele compagno Joakim.
Avevo trovato nell’armadio della camera da letto, due piumoni invernali e avendo l’abitudine di parlare ad alta voce da sola, quando li vidi li definii di un opaco color foca. La prima notte dormii con i piumoni arrotolati intorno come sacchi a pelo, perché stavo morendo di freddo. La mattina dopo, quando ritornai dalla passeggiata con Paco e riattivai la connessione al mio telefono, trovai la notifica di un post di Oloferne, era il video di una foca sulla spiaggia che si stava svegliando, l’ora del post coincideva con l’ora in cui mi ero alzata.
Due sere dopo acquistai, in una bancarella sotto casa un piccolo orecchino a forma di triskelis, che indossai la mattina dopo nel mio bagno senza finestre. Era un orecchino minuscolo, il suo diametro sarà stato di due o tre millimetri, era così piccolo che tra i capelli neanche si vedeva, inoltre la camera del mio telefono era oscurata come quella del mio pc e del mio iPad, ma lo stesso sul mio smartphone apparve, pochi minuti dopo averlo indossato, un articolo che parlava della leggenda del simbolo del triskelis.
Non sapevo come avesse potuto fare, ma era chiaro che Oloferne era in grado di vedermi e ascoltarmi anche dentro questa casa, anche quando non avevo il cellulare con me, anche quando nessun elettrodomestico era presente, anche senza alcuna connessione alla rete.
Cercai su internet informazioni sulle telecamere e i microfoni per intercettazioni ma non trovai granché, trovai solo che i prezzi per effettuare una bonifica ambientale erano esorbitanti e mentre ciò che leggevo mi demoralizzava sempre di più, una notifica di YouTube salì a darmi il colpo di grazia. Era un video che mostrava l’impossibilità di trovare oggetti così piccoli e ben nascosti dentro prese di corrente, appendini per accappatoi, top di lampadari senza essere provvisti di un’adeguata strumentazione. Oloferne voleva farmi sapere che era lì dove ero io, sempre. Voleva anche farmi sapere che non sarebbe stato per niente facile farlo andare via.
Più lo ignoravo e cercavo di liberarmene più diventava aggressivo nel mostrarmi fin dove poteva arrivare, quanto era in grado di vedere, di ascoltare, di ripetere postando.
Dopo pochi giorni trovai un negozio che forniva assistenza informatica e vi incontrai i primi che provarono a ripulire i miei supporti, quando anche loro si resero conto della difficoltà di liberarsi dello stalker, dato che dopo nemmeno un paio d’ore dalla consegna del pc depurato, Oloferne lo aveva già hackerato nuovamente, mi consigliarono di liberarmi di tutti i miei supporti, cambiare numero di telefono, indirizzo email e di andare a sporgere denuncia. Il resto lo sapete, ho già raccontato cosa ne è stato della denuncia. Non ha avuto seguito, nessuno ha indagato, non ci sono state ricerche, proprio come aveva previsto Oloferne.
Nel frattempo l’inverno era arrivato e fu il più freddo inverno che Valencia aveva vissuto negli ultimi 62 anni. Avevo freddo sempre, avevo le mani ferite dal freddo, piene di tagli e geloni, mi coprivo dalla testa ai piedi e anche quando mi trovavo in casa, ero sempre completamente vestita. Avevo ormai imparato a spogliarmi senza mai rimanere nuda.
Cercavo di tenermi impegnata, almeno al mattino facendo un po’ di esercizio, era anche l’unico modo che avevo per contrastare i sintomi della Sindrome da Affaticamento che erano ritornati. Avevo dolore di nuovo a tutto il corpo, soprattutto alle mani, e mi sforzavo di fare ogni mattina una lunga passeggiata con Paco lungo il Rio Turia, poi mi fermavo qualche minuto a fare ginnastica nelle sue palestre a cielo aperto. Avevo smesso di scrivere quando, dopo aver iniziato un racconto sul nuovo computer portatile che avevo comprato da pochi giorni, mi accorsi che sia il fotografo inglese sia Oloferne avevano utilizzato nei loro post un riferimento al nome che avevo scelto per la protagonista del mio racconto, Eulalia Monterosa. Il fotografo aveva postato la foto di un monte innevato immerso nella luce rosata di un tramonto e Oloferne aveva citato l’opera di una scrittrice di nome Eulalia. Ormai a questi rimandi reagivo sempre più bloccandomi e inibendo ogni mia ulteriore espressione. Continuavo a disegnare il mio Black Book, è di questo periodo il disegno in cui vado in frantumi, e scrivevo ogni tanto qualche poesia, ma soltanto su un quaderno usando una pilot.
Il resto della giornata lo passavo a giocare a scacchi online. Su una piattaforma gratuita, giocavo con degli sconosciuti collegati da tutto il mondo e per non correre rischi, non giocavo mai con lo stesso user più di una partita. Ero dentro un loop. Giocavo per non sentire quell’angosciante senso di impotenza in cui ero precipitata, giocavo per non pensare, per non sentire il vuoto del tempo trascorso. Ripetevo una procedura automatizzata per non sentire l’ansia e la paura. L’importante non era vincere, era continuare a giocare, giocare e non pensare.
In quei giorni Oloferne aveva creato un suo proprio canale YouTube, dove si registrava facendo brevi monologhi e parlando di quello che lo interessava al momento. In un giorno mi arrivarono due notifiche dei suoi ultimi video. Nel primo parlava del pianista M. Petrucciani e nel secondo parlava di se stesso. Nel primo video raccontava la storia di questo pianista affetto da una malattia incurabile a causa della quale le sue ossa andavano in frantumi, comprese le ossa delle sue mani. Il famoso pianista soffriva moltissimo mentre suonava, ma nonostante questo smise di suonare il piano soltanto alla sua morte. Nel secondo video Oloferne raccontava di essere stato sin da piccolo molto ambizioso e di aver cercato di raggiungere il successo più di una volta prima di riuscirvi. La prima volta, come talento musicale, da bambino suonava il piano e partecipava a delle competizioni ma non ottenendo il successo sperato aveva provato come giovane giocatore di scacchi, senza riuscire nemmeno qui. Oloferne concludeva che la sua perseveranza e il suo riuscire a non scoraggiarsi di fronte ai fallimenti, erano stati premiati da ciò che era sempre stato nel suo destino: diventare un uomo di successo. Mi pare almeno che fosse questo il senso. Ma qualunque fosse ciò che voleva trasmettere con questi video, io non potei evitare di pensare alle mie mani ferite e a quanto risultasse tagliente la parola fallimento che per così tante volte aveva ripetuto. In nessun momento del video si faceva il minimo accenno al fatto che il fallimento che mi riguardava direttamente era l’incapacità di liberarmi dal suo sguardo non voluto. In nessuna parte del video si accennava al fatto che il mio disintegrarmi fosse una reazione al continuo sciacallaggio che lui faceva dell’intimità dei miei giorni.
Vedere ogni giorno le mie parole, i miei disegni, le mie foto, il senso che a questi avevo dato, moltiplicarsi in una eco infinita sui social, non aveva su di me l’effetto di farmi sentire pensata, amata, importante o degna di attenzione come forse speravano di ottenere gli stalker, avevano l’effetto di prendere qualcosa di molto caro della mia vita, frantumarlo e lanciarlo al vento, libero di moltiplicarsi ovunque perdendo così la sua unicità, la sua coesione, ogni cosa di me si ripeteva di parola in parola, di immagine in immagine, cambiando sempre un poco e sbriciolando continuamente ciò che avevo usato io per tenere unita una traccia di me, conservarne un senso. Più Oloferne utilizzava la mia vita, più me la sbatteva in faccia senza nessun riguardo, più mi sentivo polverizzata. Non mi sentivo speciale in quel fiume di bolle che mi ripetevano e che come niente scoppiavano al tocco, mi sentivo banalizzata, era come la self-obliteration di Kusama, solo che non avevo scelto io di praticarla su di me, ma qualcun altro e non era un modo d’amarmi, era un modo d’odiarmi.
A poco poco mi feci immobile, sempre più piccola, sempre meno attiva. Smisi di giocare a scacchi, disinstallai Instagram e anche YouTube dal mio telefono, bloccai le notifiche, ma non fu sufficiente. Così feci l’unica cosa che si potesse fare a quel punto, sparii dalla rete. Comprai un telefono di quelli classificati per gente anziana, che hanno ancora la batteria estraibile. Mia madre mi mandò una Sim registrata a nome del più caro amico di mio padre. L’unico numero che avevo in memoria era il numero di mia madre. Accendevo il telefono una volta al giorno per chiamarla, poi lo spegnevo e lo tenevo sempre spento, con la batteria staccata.
Sapevo che Oloferne mi controllava anche dentro la mia abitazione, non avevo alcuna speranza di riuscire ad impedirglielo oramai, ciò che stavo cercando di fare era di liberarmi io dalla sua presenza, dalla sua invadenza, dalla sua violenza. Provai a fare finta che non ci fosse, e anche se era impossibile, provai a impedirgli di farmi sapere che c’era. Gli impedii di comunicarmi cosa vedeva e cosa ascoltava della mia vita, cosa ne faceva di ciò che rubava dai miei giorni, provai in questo modo a sottrarmi alla svendita del mio calvario.
Roma, 18 marzo 2023 h: 6.53 p. m.
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