#ceramiche antiche
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Mostra Mercato dell’Antiquariato a Chiavari: Un Viaggio tra Storia e Arte nel Centro Storico
Il 12 e 13 ottobre 2024 torna la Mostra Mercato dell’Antiquariato, un appuntamento imperdibile per appassionati e collezionisti.
Il 12 e 13 ottobre 2024 torna la Mostra Mercato dell’Antiquariato, un appuntamento imperdibile per appassionati e collezionisti. Il 12 e 13 ottobre 2024, il centro storico di Chiavari si animerà grazie alla tradizionale Mostra Mercato dell’Antiquariato, evento organizzato da Promotur e attivo dal 1984. Questo appuntamento, che si ripete ogni seconda domenica del mese e il sabato precedente, è…
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fashionluxuryinfo · 2 years ago
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ALLE GALLERIE D’ITALIA A VICENZA L’AFFASCINANTE VIAGGIO DELLE ANTICHE CERAMICHE Intesa Sanpaolo presenta alle Gallerie d’Italia – Vicenza il progetto scientifico e didattico ‘Argilla. Storie di viaggi’, secondo appuntamento del ciclo triennale realizzato con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova e importanti musei archeologici del Veneto. A cura di Monica Salvadori, Monica Baggio e Luca Zamparo, l’esposizione Argilla. Storie di viaggi, aperta al pubblico fino al 18 giugno, intende riflettere sul ruolo aggregatore della ceramica greca nell’ambito mediterraneo https://www.fashionluxury.info/it/
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fashionbooksmilano · 11 months ago
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Ceramiche Persiane IX-XIV Secolo - Michail
a cura di Giovanni Curatola
Michail, Ancient & Islamic Pottery, Milano 1993, 103 pagine, 23x23cm,
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
Mostra Milano Michail c/o Galleria Garzanti Via Spiga 30
Cento emozioni nella preziosa ed elegante collezione di ceramiche antiche ideata e realizzata da Louise Michail e la figlia Narghes Sorgato, frutto di un’appassionata e competente ricerca di anni. Piccoli capolavori dell’arte fittile prodotti in Persia tra il IX e il XIV secolo. Rare ceramiche da Nishapur, con decorazioni a macchie, a stampo, epigrafiche, spesso recanti interessanti ornamentazioni a tema naturalistico, realizzate con la tecnica a lustro metallico sotto invetriatura. Uno scroscio di genialità ed estro proveniente dalle steppe centro-asiatiche, ricca di soluzioni tecniche sofisticate, frutto di sperimentazioni continue e originali. Cerchi immaginifici, monocromatici o in vivaci bicromie, per questi preziosi reperti medievali, ognuno dei quali ci racconta una storia, talvolta ci reca attraverso i secoli un messaggio a contenuto beneaugurale capace di emozionare come se fosse stato scritto ai giorni nostri.
02/01/24
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thegianpieromennitipolis · 2 years ago
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti 
ANTICHE TECNICHE, ANTICHE SENSIBILITA'
La ceramica antica non è appassionante poichè appare ornamento di un oggetto che riveste ben altre utilità. Eppure possiede una notevole importanza per l'archeologia e la conoscenza del passato: la ceramica è il più delle volte "databile" e grazie a questa caratteristica diviene uno strumento "datante". Eccone un esempio. Sul cratere, datato al 515 a.C., conservato nel museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma, Euphronios narra l’epilogo della vicenda terrena di Sarpedonte, re licio figlio di Zeus e di Laodamia, caduto durante la guerra di Troia come avversario del fronte acheo, il cui cadavere, riverso e possente, viene trasportato, al cospetto di due guerrieri situati alle due estremità della scena, da Thanatos (la morte) e Hypnos (il sonno, personificazione di un concetto di origine presocratica).  Ermes, riconoscibile dal caduceo che porta in mano, assiste all'atto pietoso: la caratterizzazione dei personaggi è un’altra dote della ceramografia narrativa rivelata attraverso le “figure rosse”.  Ma i limiti dell’espressività delle figure nere sono superati anche attraverso dettagli che acquisiscono consistenza materiale, imprimendo alle rappresentazioni la consistenza di “apparizioni”, luce in rilievo dal fondo acronico di un tempo mitico.  Perché, a ben vedere, la coniugazione tra il nero del fondo e le figure che su di esso si stagliano, produce un effetto visivo di forte impatto, l'emergere dal “nulla” della vita che s'impone allo spettatore come espressione di un monito, di un messaggio filtrato attraverso la sintesi delle immagini, di un atto di comunicazione che diviene testo retorico e convenzionale dei valori ideali della polis. Il tema è originalissimo e quindi di raro uso.  Ed è conciliatorio: il cratere porta impressa la rappresentazione dell’omaggio funebre che supera la consueta distinzione tra alleato e nemico per raccogliersi intorno alla condizione ineluttabile dell’abbandono dell’esistenza terrena di un combattente valoroso.  Con il dio Ermes, invisibile - lo è, nell'espressione simbolica, grazie all’elmo che indossa - che solleva la mano ad indicare l’ascesa del guerriero verso la trascendenza. Il cratere a calice è attribuito ad Euphronios in qualità di ceramografo (agì tra il 520 ed il 500) e ad Euxitheos come vasaio. La produzione di ceramiche a figure rosse rappresenta il punto d’arrivo di un lungo ed intenso processo di raffigurazione narrativa sorto nel c.d. periodo protoattico dell’età orientalizzante allocabile nel VII sec. a.C. (700-625 a.C.) e giunto fino agli anni 530-525 a.C. ai quali si fa risalire convenzionalmente l’invenzione della nuova tecnica che prevede superfici vive risparmiate stagliate su un fondo trattato con vernice nera brillante.  Su questi spazi la raffigurazione interamente pittorica scopre la luce delle immagini prima campite, al contrario, con vernice nera ed incisioni necessarie a fornire i dettagli anatomici dei corpi.  La tecnica a figure nere, più antica e diffusa, risalente alle opere del pittore di Nesso, continuò a convivere a lungo con il nuovo “stile” a figure rosse (così definite poiché le superfici dell’argilla lasciate libere dalla campitura nera del fondo assumono, a seguito della cottura, un caratteristico colore rossastro) che s’impose definitivamente solo nel primo quarto del V sec. a.C.. Fino ad allora, si assiste a produzioni che rivelano la parallela persistenza (specie fuori dall’Attica) del vecchio modo e pensino la creazione di vasi “bilingui”.
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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danieleneandermancini · 3 months ago
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RIVOLUZIONARIA TECNICA DI ANALISI SULLA PRODUZIONE DELLE ANTICHE CERAMICHE
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storiearcheostorie · 4 months ago
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Studi / Creta: la micro-tomografia a raggi X svela le tecniche di produzione della ceramica di 4.000 anni fa
Studi / Creta: la micro-tomografia a raggi X svela le tecniche di produzione della ceramica di 4.000 anni fa
Redazione Nuove scoperte sulle antiche tecniche di produzione della ceramica sono possibili grazie alla micro-tomografia computerizzata a raggi X (microCT). Uno studio dell’Università Ca’ Foscari Venezia pubblicato sul Journal of Archaeological Science rivela infatti come l’imaging 3D possa ricostruire i processi alla base delle ceramiche cretesi della Media Età del Bronzo, risalenti a circa…
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progetto-geografia · 7 months ago
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Wuhan
Iniziamo dicendo che il Mandarino è la lingua ufficiale.
Si trova 10 ore e 40 minuti circa da noi ed è 8 ore in avanti nel fuso orario.
Cosa dire per rappresentarlo meglio?
Di solito, Wuhan non gode di molta attenzione da parte dei viaggiatori stranieri, così come accade per altre grandi città della Cina, tra cui Shanghai, Pechino e Chengdu. Ciononostante, Wuhan ha molto da offrire e, con i suoi oltre 3.500 anni di storia, è una delle città più antiche della Cina. Di seguito ho elencato alcuni motivi importanti per cui dovresti visitare Wuhan mentre viaggi in Cina. Nonostante abbia 12 milioni di abitanti e sia relativamente sviluppata, Wuhan è ancora molto più economica di città come Shanghai o Pechino.
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Cosa vedere in Wuhan? Dei consigli?
1) Il Museo Provinciale dell'Hubei
2) Il tempio del Cielo di Wuhan
3) La pagoda Gialla di Wuhan
4) L’arco del Serpente giallo
5) East lake Cherry blossom park
1)Il museo provinciale di Hubei
Il Museo Provinciale dell'Hubei è uno dei principali punti di interesse turistico a Wuhan, in Cina. Situato lungo il fiume Yangtze, il museo ospita una vasta collezione di arte e reperti culturali che offrono un prezioso scorcio della storia e della tradizione della provincia di Hubei. All'interno del museo, i visitatori possono ammirare antiche opere d'arte, tra cui dipinti, sculture e ceramiche, che risalgono a migliaia di anni fa. Inoltre, il museo presenta anche una sezione dedicata alle importanti scoperte archeologiche della regione, come reperti di tombe antiche e oggetti di uso quotidiano.
Offrendo una preziosa panoramica delle ricche tradizioni e della cultura della provincia di Hubei, il museo rappresenta una tappa affascinante per tutti i viaggiatori che desiderano scoprire cosa vedere a Wuhan.
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2)Il tempio del Cielo di Wuhan
Il Tempio del Cielo di Wuhan è uno dei principali punti di interesse turistico della città. Situato nella zona centrale di Wuhan, il Tempio del Cielo è una replica del celebre Tempio del Cielo di Pechino. Costruito durante il periodo della dinastia Ming, il Tempio del Cielo è un importante esempio di architettura tradizionale cinese. Il complesso del Tempio del Cielo è composto da diverse strutture, tra cui l'Altare del Cielo, il Salone delle Preghiere per le Buone Raccolte e il Pavimento Sacrificale Circolare.  Puoi esplorare gli edifici e i giardini circostanti, ammirare l'architettura tradizionale e goderti la tranquillità dell'ambiente circostante. Se stai pianificando una visita a Wuhan, assicurati di includere il Tempio del Cielo nella tua lista dei luoghi da vedere.
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3) La pagoda Gialla di Wuhan
La Pagoda Gialla di Wuhan è una delle principali attrazioni turistiche della città. Situata nella zona di Wuchang, questa antica struttura buddista risale alla dinastia Ming ed è stata recentemente restaurata. La pagoda di 51,4 metri è famosa per i suoi sette piani, simboleggiando i sette tesori buddisti. Gli interni sono decorati con statue di Buddha e affreschi.
Una delle cose più affascinanti da fare alla Pagoda Gialla è salire fino all'ultimo piano per godere di una vista panoramica mozzafiato sulla città di Wuhan. Si possono ammirare il fiume Yangtze e il fiume Han. Inoltre, attorno alla pagoda ci sono giardini mozzafiato dove si può fare una passeggiata rilassante e ammirare i colori vivaci dei fiori e delle piante che simboleggiano a livello profondo la cultura cinese.
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4) Torre Gialla della Gru
La Torre della Gru Gialla si trova sulla Collina del serpente a Wuhan, è elogiata come una delle tre torri più notevoli a sud del fiume Yangtze.
La mostra su ogni piano ha un tema: ad esempio, il tema del primo piano riguarda la sua leggenda. Sul muro c'è un dipinto in porcellana lungo nove metri e largo sei metri che raffigura nuvole, fiumi e gru che hanno significati profondi storici. Il terzo piano mostra principalmente poesie scritte per lodare la torre durante le dinastie che ha attraversato. In cima alla torre, potrai ammirare una panoramica del fiume Yangtze, del suo ponte e degli edifici circostanti nella città di Wuhan che ti lasceranno senza parole. Fuori dalla Torre della Gru Gialla, ci sono gru gialle in bronzo, portali commemorativi e padiglioni
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5) Cherry lake blossom festival
Nel parco cittadino, l’East Lake Cherry Blossom Park, come ogni anno si è aperto il Cherry Blossom Festival. Non è solo una celebrazione dei fiori, è un festival culturale di quattro settimane che si tiene in tutta la città. La Cerimonia di apertura comprende anche l’arte in fiore, il Festival degli aquiloni in fiore, l’annuale Parata e Sakura Matsuri - Festival di strada e infine l’annuale raccolta di fondi Pink Tie Party.
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Cosa mangiare di tradizionale?
Regan Mian (Noodles secchi caldi)
Doupi (Omelette speciale)
Stufato di pesce (smoked fish)
Palua Ladoo (tartufi dolci)
Aragosta e gamberi piccanti
Orata di Wuchang al vapore
Le zuppe Xiaotaoyuan
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newsnoshonline · 8 months ago
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Antiche sepolture cinesi con spade e carri gettano luce sul violento periodo degli "Stati Combattenti". Scoperta di antiche sepolture cinesi con spade e carri Gli archeologi cinesi hanno recentemente fatto una scoperta eccezionale nel cimitero di Baizhuang nel villaggio di Dengcheng, provincia di Hubei. Lì hanno rinvenuto tombe risalenti al periodo degli Stati Combattenti, più di 2.200 anni fa. Un ritrovamento straordinario Le tombe contenevano più di 500 reperti culturali, tra cui spade di bronzo, treppiedi di rame, vasi rituali, ceramiche e molto altro. Uno dei reperti più significativi era un carro sepolto accanto a due scheletri di cavalli. Una finestra sul passato Le tombe risalgono approssimativamente tra il 478 e il 221 a.C. Gli
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trasimenoviaggi · 10 months ago
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Teheran: Una Città di Contrasti, Storia e Cultura Vibrante
Teheran, la capitale dell'Iran, si rivela come un affascinante caleidoscopio di contrasti, una metropoli che abbraccia la sua antica storia mentre si proietta verso il futuro con dinamismo. Il mio viaggio attraverso Teheran è stato un'esplorazione avvincente tra i suoi bazar tradizionali, i monumenti storici e la vitalità della vita urbana contemporanea.
Il cuore della città è la piazza Imam Khomeini, dove la maestosa Moschea di Imam Khomeini si erge con imponenza. Il richiamo alla preghiera e l'atmosfera sacra creano un'esperienza autentica di vita religiosa. Attraversare il Grande Bazar di Teheran, uno dei più antichi del Medio Oriente, è stato un viaggio nel tempo tra le bancarelle di spezie, tessuti e oggetti artigianali.
Teheran è anche la casa del Palazzo Golestan, un complesso palaziale risalente al XVI secolo, che racconta la storia della dinastia Qajar. Camminare attraverso le sue stanze ornate, le porte di legno intagliate e i giardini lussureggianti è stato un tuffo nella grandezza dell'epoca.
Il Museo Nazionale dell'Iran ha arricchito la mia comprensione della storia millenaria del paese, con reperti che spaziano dall'antichità alla dinastia Sassanide. Le antiche ceramiche, le sculture e i manoscritti esposti hanno dato vita alle pagine della storia iraniana.
Teheran è anche una città che abbraccia l'arte contemporanea, e il Teheran Museum of Contemporary Art è una testimonianza di ciò. Opere di artisti iraniani e internazionali adornano le sue pareti, riflettendo l'evoluzione della creatività nel contesto sociale e politico.
Il Parco Mellat è una fuga rinfrescante dal caos urbano, con ampi spazi verdi, fontane e percorsi per passeggiate. Qui, ho osservato i tehraniani godere di momenti di relax, un quadro di vita quotidiana che ha sottolineato la vitalità della città.
La cucina persiana ha deliziato il mio palato con una varietà di sapori unici. Dall'immancabile kebab agli stufati ricchi di spezie, ho assaporato la raffinatezza della cucina iraniana in locali accoglienti e autentici.
Teheran di notte si anima nei suoi quartieri alla moda, come Tajrish e Darband. I caffè e i ristoranti illuminati, le conversazioni vivaci e le luci della città che si riflettono sulle montagne circostanti creano un'atmosfera incantevole.
In conclusione, Teheran è una città di molteplici sfaccettature, una fusione di passato e presente che si svela attraverso i suoi monumenti, le sue strade affollate e la sua cultura vibrante. Un'esperienza che ha sfidato le aspettative, rivelando la vera essenza di una delle capitali più affascinanti del Medio Oriente.
人工智能
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ceramica-sassuolo · 1 year ago
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Piastrelle di Sassuolo: L'Eccellenza dell'Arte della Ceramica Italiana
Le piastrelle di Sassuolo sono da lungo tempo sinonimo di eccellenza nell'industria della ceramica italiana. Questa piccola città situata nella regione dell'Emilia-Romagna ha una lunga tradizione nella produzione di Piastrelle Sassuolo ceramiche, diventando un punto di riferimento nel settore. In questo articolo, esploreremo la storia di Sassuolo come centro ceramico, la qualità delle sue piastrelle e l'importanza di questa tradizione per l'industria italiana.
Storia di Sassuolo come Centro Ceramico
La storia della produzione di piastrelle a Sassuolo risale a secoli fa. La presenza di argilla di alta qualità nella regione ha reso questa piccola città un luogo ideale per l'arte della ceramica. Tuttavia, è nel XIX secolo che Sassuolo ha iniziato a emergere come uno dei principali centri ceramici d'Italia. La rivoluzione industriale ha portato a una maggiore meccanizzazione dei processi produttivi, consentendo una produzione su larga scala.
Durante il XX secolo, Sassuolo ha continuato a evolversi, abbracciando nuove tecnologie e innovazioni nel settore ceramico. La collaborazione tra artigiani locali, designer e ingegneri ha contribuito a creare piastrelle uniche che hanno attirato l'attenzione a livello internazionale.
Qualità delle Piastrelle di Sassuolo
Le piastrelle di Sassuolo sono rinomate per la loro qualità eccezionale e la bellezza senza tempo. Questo prestigio è il risultato di una combinazione di fattori, tra cui la selezione accurata delle materie prime e la maestria artigianale nella produzione. L'argilla estratta dalla regione è nota per la sua purezza e consistenza, fornendo una base solida per la creazione di piastrelle durevoli e resistenti.
Il processo di produzione è un connubio di tradizione e innovazione. Gli artigiani di Sassuolo mantengono ancora oggi tecniche antiche, come la lavorazione manuale e la smaltatura artigianale, che conferiscono alle piastrelle un tocco unico. Allo stesso tempo, l'industria ha adottato tecnologie moderne per garantire precisione e qualità costante.
La varietà di piastrelle prodotte a Sassuolo è impressionante. Dai design classici e tradizionali a quelli più moderni e contemporanei, la gamma soddisfa una vasta gamma di gusti e stili. La capacità di adattarsi alle tendenze attuali senza compromettere la qualità ha contribuito a mantenere la domanda internazionale per le piastrelle di Sassuolo.
L'Importanza di Sassuolo per l'Industria Italiana
Sassuolo non è solo un nome familiare tra gli amanti della ceramica, ma è anche un pilastro dell'industria italiana. La produzione di piastrelle non solo genera occupazione nella regione, ma contribuisce anche in modo significativo all'economia nazionale. Le esportazioni di piastrelle di Sassuolo raggiungono mercati globali, portando il prestigio dell'artigianato italiano in tutto il mondo.
Inoltre, la presenza di centri di ricerca e sviluppo a Sassuolo testimonia dell'impegno dell'industria nel rimanere all'avanguardia. L'innovazione continua è essenziale per competere su scala internazionale, e Sassuolo dimostra di essere all'altezza della sfida, mantenendo la sua reputazione di centro ceramico all'avanguardia.
Conclusioni
In conclusione, le piastrelle di Sassuolo sono un'opera d'arte che incarna la ricca tradizione e l'eccellenza artigianale dell'industria ceramica italiana. La combinazione di storia, qualità e innovazione ha reso Sassuolo un nome rispettato nel mondo della ceramica, con le sue piastrelle che decorano case e spazi commerciali in tutto il mondo. Guardando al futuro, è evidente che Sassuolo manterrà il suo ruolo di protagonista nell'industria, continuando a ispirare e a definire gli standard per la produzione di piastrelle di alta qualità.
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Sorpreso in trasferta ad Erice in violazione dell'obbligo di dimora a Salemi: arrestato 41enne pregiudicato
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Sorpreso in trasferta ad Erice in violazione dell'obbligo di dimora a Salemi: arrestato 41enne pregiudicato. Trapani. I Carabinieri delle Stazioni di Erice e di Salemi hanno arrestato un 41enne salemitano, gravato da pregiudizi di polizia, in ottemperanza al provvedimento emesso dal Tribunale di Sciacca che ha disposto la sostituzione dell’obbligo di dimora con gli arresti domiciliari. La misura di aggravamento disposta dal Tribunale di Sciacca scaturisce dall’attività d’indagine condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Erice che, nel corso di servizio di pattuglia sul territorio, si sono insospettiti nel notare una autovettura che girovagava in quel centro abitato a bassissima velocità. Dalla targa dell’autovettura e dalla visione delle immagini di videosorveglianza sul territorio si risaliva al conducente: un 41enne di Salemi sottoposto all’obbligo di dimora in quel comune poiché presunto autore di furti di ceramiche e maioliche nella provincia di Agrigento. La presenza nel territorio di Erice, che già di per sé costituiva una violazione dell’obbligo di dimora a cui era sottoposto, è stata prodromica allo svolgimento di ulteriori accertamenti in ordine a possibili analoghi episodi di furti in quel comune. In particolare, in una circostanza, è stato identificato quale autore di un tentativo di furto a Erice non andato a buon fine perché, scoperto dal proprietario, si era dato alla fuga. A seguito di perquisizione domiciliare presso la sua abitazione di Salemi sono state rinvenute oltre 500 mattonelle antiche ed oggetti di antiquariato per i quali sono in corso ulteriori accertamenti per stabilirne la provenienza.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Il reperto storico più antico ritrovato a Villa del Foro (Alessandria): tracce dell'età del ferro e della preistoria
Antiche testimonianze della città e del territorio circostante
Antiche testimonianze della città e del territorio circostante Il reperto storico più antico ritrovato nel territorio di Alessandria risale al VI millennio a.C., appartenente alla fase neolitica. Questi ritrovamenti testimoniano le prime forme di popolamento umano nella zona, e sono stati rinvenuti nell’area di Villa del Foro, a pochi chilometri dal centro della città. La frazione, conosciuta…
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personal-reporter · 1 year ago
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Tradizioni d’Eurasia a Torino
La mostra Tradizioni d’Eurasia, allestita fino al 1 settembre 2024 al  Museo d’Arte Orientale di Torino, illustra gli scambi culturali avvenuti tra Asia ed Europa nel corso di duemila anni di storia con una selezione di manufatti sul ruolo cruciale svolto dall’Asia centrale nella creazione e nella trasmissione di idee e del mar Mediterraneo come il territorio catalizzatore di esplorazioni e contatti, dove i continenti convergono e le espressioni artistiche si confrontano. La mostra è suddivisa in aree tematiche con una particolare attenzione al colore,  blu, rosso e oro,  e alla materia, come ceramica, tessuti, metalli, carta e pigmenti coloranti.  Lungo il percorso i visitatori possono  ammirare tra l’altro splendide sete provenienti dall’antica regione della Sogdiana, in Asia Centrale, snodo di vie carovaniere, ceramiche bianche e blu prodotte tra il Golfo Persico e la Cina, una raffinata selezione di panni tartaric , preziose stoffe d’oro e di seta del XIII secolo prodotte tra Iran e Cina durante la dominazione mongola, ammirate dall’aristocrazia medievale e dall’alto clero d’Europa, rari esemplari di tiraz (Egitto, X secolo), tessuti con iscrizioni ricamate che evidenziano l’importanza della calligrafia in ambito islamico, e una serie di bruciaprofumi zoomorfi in metallo (Iran, IX-XIII secolo), sulla centralità delle essenze nelle società islamiche medievali. Il progetto si avvale di prestiti provenienti da importanti collezioni e istituzioni italiane, che sottolineano e valorizzano la presenza sul territorio nazionale di una storia multiculturale condivisa: accanto a oggetti dell’Asia Centrale della collezione del Mao ci sono tessuti, ceramiche e miniature raramente esposti della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, metallistica khorasanica della Aron Collection e importanti prestiti dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dalla Chiesa di San Domenico di Perugia, dal Museo delle Civiltà di Roma, dalla Galleria Sabauda – Musei Reali e da Palazzo Madama di Torino. La mostra si trasformerà gradualmente nel corso dell’anno attraverso l’arrivo di diverse opere e l’introduzione di nuove tematiche e stimoli, oltre a una serie di conferenze e da un public program musicale e performativo. Come già accaduto per i progetti espositivi del Mao, anche questa mostra  propone un dialogo tra opere antiche e contemporanee, attraverso l’installazione dell’artista internazionale Yto Barrada, in collaborazione con la Fondazione Merz, dove l’artista realizzerà una mostra personale nell’autunno 2024. Grazie alla convenzione con L’Istituto dei Sordi di Torino, i contenuti della mostra saranno disponibili nella Lingua dei Segni italiana e in versione audio. Read the full article
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seoul-italybts · 1 year ago
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[✎ ITA] GQ Japan : Speciale Novembre 2023, Conversazione di RM con Hiroshi Sugimoto | 29.09.2023
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🗞 GQ Japan Novembre 2023 | ART TALK
Conversazione di RM con HIROSHISUGIMOTO
Una conversazione tra l'artista Hiroshi Sugimoto e RM
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RM è venuto spesso in Giappone per visitare il "N's YARD" di Nara Yoshitomo e Takashi Murakami, e ha sempre desiderato incontrare Hiroshi Sugimoto. Quella tra i due è stata una conversazione carica di empatia e ha saputo trascendere le loro differenze di età e status. Ha avuto luogo presso l'Osservatorio Enoura – maestosa creazione di Sugimoto.
Infine, il sogno di RM si è avverato. Si è infatti ritagliato alcuni giorni ad agosto appositamente per venire in Giappone a visitare l'Osservatorio Enoura. Quest'ultimo è un magnifico edificio-opera d'arte, nonché spazio espositivo, creato da Hiroshi Sugimoto – uno degli artisti che RM ha menzionato tra i suoi modelli di vita.
Dopo un tour individuale dell'osservatorio, RM ha incontrato questo maestro dell'arte contemporanea per la prima volta.
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RM: Piacere di conoscerla, non vedevo l'ora di incontrarla. Sugimoto sensei ha tenuto una mostra personale al Samsung Museum of Art, il Leeum, di Seoul. Sfortunatamente, io non ho potuto assistervi, ma quando ho dato una scorsa al catalogo, sono rimasto particolarmente colpito dai suoi “Seascapes (*paesaggi marini)”. Da quel momento in poi, ho collezionato e letto diverse delle sue raccolte d'arte e scritti.
HIROSHI SUGIMOTO: Ah, davvero? Dopo la programmazione di questa conversazione, ho visto i video delle tue performance al Dia Beacon. È un luogo che amo molto anche io, quindi, quando sono a New York, vi porto spesso i miei clienti.
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RM: Poco fa, ho dato un'occhiata al “Winter Solstice Light-worship Tunnel (*Tunnel devozionale per la luce del Solstizio di Inverno)”, all' “Optical Glass Stage (*Piattaforma in vetro ottico)” e ai “Modelli Matematici” nella foresta di bambù, e gli ambienti e spazi all'aria aperta, qui, sono immensi. Specialmente quando si ammira il panorama e la spettacolare vista sul mare dai 100 metri della “Summer Solstice Light-worship Gallery (*Galleria devozionale per la luce del Solstizio d'Estate)”, da cui si ha l'impressione lo sguardo possa spaziare in eterno, a perdita d'occhio.
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HIROSHI SUGIMOTO: Ogni anno, invitiamo vari artisti affinché tengano spettacoli ed eventi culturali. Due anni fa, Christian Marclay ha improvvisato un'esibizione sonora. Che ne diresti di provare a ballare ed esibirti qui? Credo non sarebbe male.
RM: Sarei lietissimo di cogliere una tale opportunità. Ma le pietre disposte (a terra) per tutta l'ampiezza della struttura non sono estremamente preziose? Potrebbero graffiarsi o rovinarsi, dovessi ballarci sopra…
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HIROSHI SUGIMOTO: Non preoccuparti. La maggior parte di quei massi sono parte delle fondamenta di altri vecchi edifici, pietre bruciate durante i bombardamenti o già rovinate dal tempo. A proposito, ci sono anche 4 installazioni in pietra con massi risalenti alla dinastia Goryeo e Joseon. Le hai viste?
RM: Non appena ho visto la lanterna in pietra, di fronte alla sala da tè giapponese, ho subito capito che era un'opera coreana. Ha intarsi unici nel suo genere.
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HIROSHI SUGIMOTO: Sei giovane ma te ne intendi di antiquariato, vedo.
RM: Ho iniziato a studiare queste cose da poco (ride). Mi piacciono anche le ceramiche, e ho diversi vasi e altre opere simili esposte a casa.
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L'arte come resa figurativa dei pensieri
RM: Sono appassionato di arti figurative. Poco alla volta, sto collezionando opere e dipinti di vari artisti coreani contemporanei. Ma sono anche interessato all'antiquariato, e ho arredato casa con mobili e sculture in legno e pietre antiche. Il mio sogno è quello, prima o poi, di creare uno spazio espositivo dove presentare varie collezioni risalenti a periodi, paesi e generi differenti, con opere antiche, moderne e contemporanee, specialmente quelle degli artisti coreani. In tal senso, questo (l'Osservatorio Enoura) è il luogo modello perfetto. Qui c'è una collezione di fossili antichi centinaia di milioni di anni, pietre miliari ed installazioni risalenti a vari periodi storici, per non parlare delle sue fotografie e sculture, sensei. Qual era il suo obiettivo quando ha deciso di creare questa struttura?
HIROSHI SUGIMOTO: Le mie opere hanno iniziato a vendere quando ormai avevo già passato i 50 anni. Quando si hanno grandi somme di denaro, cui non si è abituati, è difficile decidere come impiegarle. Ho quindi deciso di spendere tutti i miei averi in arte, così che, quando arriverà il mio momento, non avrò più alcun credito o debito. Voglio liberarmi dal denaro.
RM: Capisco.
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HIROSHI SUGIMOTO: Ma per rispondere più nel dettaglio, mi sono chiesto a che punto del processo evolutivo gli umani si sono separati dagli animali e sono diventati ciò che sono oggi. E sono giunto alla conclusione che è stato quando, in loro, si è sviluppata una coscienza. Dunque, nel fare arte, il mio proposito e presupposto è diventato tenere sempre a mente il modo in cui gli umani hanno sviluppato questa consapevolezza, ovvero ciò che ci permette di sapere oggettivamente chi siamo, da dove veniamo e dove ci troviamo nel corso della nostra esistenza. Tutto è iniziato da un'ipotesi: in quanto persona del presente, della modernità, la percezione che io ho del mare è la stessa degli antichi? Ed è per quello che ho creato la serie dei "Seascapes". L'Osservatorio di Enoura è nato come luogo in cui massimizzare quest'esperienza. È progettato di modo che la luce del sole passi ed arrivi ad ogni angolo della struttura, in ogni singola fase – Solstizio d'Estate, Solstizio d'Inverno, Equinozio di Primavera ed Equinozio di Autunno – attraversando ogni galleria e specchiandosi su tutte le piattaforme in vetro, nonché quelle in pietra. Così facendo, è possibile rivivere i giorni andati, quando i nostri antenati si orientavano e calcolavano il tempo e le stagioni osservando i corpi celesti.
RM: Prima, la guida che mi ha accompagnato nel tour dell'edificio, mi ha spiegato che il momento in cui gli esseri umani hanno sviluppato una coscienza, è stata l'origine dell'arte. Ho trovato questa nozione molto interessante e mi sono ritrovato a riflettere sul perché gli umani abbiano bisogno della cultura e dell'arte – dato che è qualcosa di strettamente connesso anche al mio lavoro. Quando ho sfogliato il catalogo delle sue opere fotografiche, sensei, ho notato che i termini “pensiero” e “contemplazione” compaiono spesso. Sono parole che piacciono molto anche a me, perché spesso mi perdo nelle mie riflessioni.
HIROSHI SUGIMOTO: La caratteristica fondante dell'arte contemporanea, specialmente di quella concettuale, è proprio la resa figurativa dei pensieri. Ecco perché trovo tu abbia un ottimo senso artistico.
RM: Vero.. Scherzo (ride).
Vivere ed interagire con l'arte
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__In un intervista di qualche tempo fa, RM ha detto di essere particolarmente attratto dalle opere d'arte "senza tempo". I "Seascapes", che RM ha confidato di apprezzare, sono quasi una sorta di viaggio nel tempo, opere che catturano concretamente quel senso di eternità.
È qualcosa che hai percepito anche qui, all'Osservatorio Enoura?
RM: Prima, quando ho attraversato il tunnel, mi sono voltato indietro e ho notato che l'imboccatura della galleria era come divisa in due dal cielo e dal mare, e ho subito pensato "Ah, esattamente come nelle fotografie della serie dei 'Seascapes'!". Riguardo l'eternità, quando sono molto impegnato, ovviamente ci sono anche momenti in cui sono felice ed entusiasta, ma, alla lunga, è qualcosa che mi svuota di ogni energia. Quindi ho iniziato a fantasticare di prendermi del tempo per riflettere e guardare il mondo con calma, come dal punto di vista di un uccello. È così che mi sono appassionato ai concetti di immutabilità ed eternità.
HIROSHI SUGIMOTO: Gli arredi in legno e pietra antica con cui hai detto di aver decorato casa tua fanno probabilmente parte di quella categoria.
RM: Esatto. In passato, credevo fossero cose antiquate, ma col passare del tempo mi sono lasciato attrarre sempre più da quel senso di longevità ed eternità di cui le pietre ed il legno sono carichi, grazie alle opere che ho raccolto mano a mano. Averle accanto ed osservarle ogni giorno mi permette di restare con i piedi per terra.
HIROSHI SUGIMOTO: Io sono un artista, ma anche un collezionista di antiquariato. Nel corso del tempo, mi sono assicurato vari pezzi, specialmente opere di arte orientale, arte buddista e, ovviamente, arte giapponese. A questo proposito, ho in programma di creare uno spazio dedicato all'arte antica, qui all'Osservatorio di Enoura, e quest'aggiunta dovrebbe essere completa tra due anni. L'idea è quella di esporre le mie opere fianco a fianco ai pezzi d'arte antica da cui ho tratto ispirazione.
RM: Una mostra in cui pezzi antichi e moderni - ed opere appartenenti a vari periodi storici - siano esposti fianco a fianco è esattamente ciò che sogno anche io.
HIROSHI SUGIMOTO: Già solo toccando le statue del Buddha risalenti all'epoca Tempyo e Goryeo, mi appare evidente che le genti di quel periodo erano su un diverso livello spirituale rispetto ai moderni. Sì, le opere d'antiquariato mi trasmettono una grandissima energia.
RM: Sono sicuro che vivere a stretto contatto con l'arte – cosa che faccio anche io – mi aiuterà a diventare una persona migliore
HIROSHI SUGIMOTO: Non posso garantire che acquistare le opere di Hiroshi Sugimoto ti aiuterà a diventare una persona migliore (ride). Ma, grazie ad esse, potresti sviluppare il tuo modo di pensare ed avere una percezione più profonda delle cose.
RM: Capisco. Immagino che, in fondo, non è detto che una persona riflessiva sia necessariamente buona.
HIROSHI SUGIMOTO: Esatto, anche quello è vero (ride).
RM: A volte, intrattengo conversazioni con le opere d'arte che ho nel mio appartamento.
HIROSHI SUGIMOTO: Anche io, talvolta, parlo con le mie collezioni e le opere degli altri artisti. Così facendo, credo sia possibile rendersi conto se l'opera in questione sia davvero di qualità oppure no.
RM: Tuttavia, essendo ancora giovane e non avendo studiato abbastanza l'argomento, trovo difficile rendermi conto se un'opera è effettivamente antica. Di solito, anche se non sono perfetti, mi trovo maggiormente attratto da quei lavori che sanno arrivarmi al cuore. Inoltre, quando ora ritorno su opere d'arte che, in passato, mi dicevano poco, le trovo particolarmente sofisticate ed interessanti.
HIROSHISUGIMOTO: Ad ogni modo, se ne hai i mezzi, va sempre bene acquistare opere d'arte, circondartene e viverci a stretto contatto nella vita di tutti i giorni. Così facendo, col tempo, ti sarà più facile comprendere il contesto storico di una data opera e la sua qualità. Ci sono cose che non è possibile cogliere solamente osservando l'arte attraverso una teca, quando esposta in un museo. Ciò che dico sempre, è che le gallerie ed i musei sono, di fatto, cimiteri per l'arte, mentre queste opere hanno bisogno dell'amore e del tocco umano.
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RM: In ultimo, ho alcune domande per lei, sensei.
HIROSHISUGIMOTO: Prego, chiedi pure.
RM: Innanzi tutto, prova forse un senso di responsabilità e gravità nel sentirsi definire un maestro dell'arte contemporanea?
HIROSHI SUGIMOTO: Nient'affatto, in realtà, no. Io mi sento sempre giovane, ma poi ho realizzato di avere già 75 anni. Quando vengo qui in orario di apertura, la gente mi chiede di fare foto insieme, ma sono il tipo che preferisce stare per conto proprio, quindi cerco di venire all'osservatorio quando è chiuso al pubblico. Fare arte richiede il suo tempo, quindi è importante ritagliarsi almeno 4 o 5 porzioni di solitudine e pace per sé.
RM: Lo terrò a mente.
La prossima domanda è, c'è qualcosa che vorrebbe dire alle generazioni più giovani?
HIROSHISUGIMOTO: La prima volta che sono andato in America era quando avevo 22 anni, nel 1970. Solo l'anno precedente, si era tenuto il festival di Woodstock – da cui è nata la nuova cultura dei giovani, che tanto ha scioccato il mondo adulto. Stiamo parlando dei Led Zeppelin e Janis Joplin, ad esempio. La sensibilità dei giovani è sempre stata una delle forze portanti nella società moderna e contemporanea, i giovani sono sempre un passo avanti, e sono convinto la gioventù abbia tutt'ora quel tipo di impatto e potere.
RM: Grazie. È stata un'esperienza magnifica poter toccare con mano l'opera dell'artista Hiroshi Sugimoto, poter vivere appieno questo spazio espositivo che lei ha creato, forte delle sue visioni ed intenti, un luogo di grande ispirazione e dove nascono sempre nuove storie. Io stesso, ne ho tratto tantissima ispirazione. Una volta di più, sono convinto e fermo nel mio proposito di creare uno spazio simile a questo, prima o poi.
HIROSHISUGIMOTO: Spero, in futuro, tornerai a trovarci.
RM: Sì, senz'altro, grazie. Mi piacerebbe tornare tra due anni e visitare la sezione dedicata all'arte antica, quando l'avrete completata.
__ FONTI
Sito di Hiroshi Sugimoto: https://www.sugimotohiroshi.com/seascapes-1
Instagram dell'Osservatorio di Enoura: https://www.instagram.com/enoura_observatory/?igshid=MWZjMTM2ODFkZg%3D%3D
Sito della Odawara Art Foundation: https://www.odawara-af.com/ja/
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viaggianteviaggi · 2 years ago
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Viaggio a Marrakech - La città rossa
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Marrakech, chiamata anche la «Città Rossa», vanta una vacanza dinamica e affascinante in Marocco. La regione possiede un patrimonio culturale distinto e una ricca storia, situata tra le magnifiche montagne dell'Atlante. Essendo una destinazione popolare, i viaggiatori di tutto il mondo la visitano per un'esperienza deliziosa. La città è famosa per le sue iconiche strutture antiche, i vivaci mercati e il cibo da leccarsi i baffi! La città di meditazione, Medina, è una posizione privilegiata accessibile dal patrimonio mondiale dell'UNESCO che i visitatori non possono perdersi! Le strade strette piene di case e ristoranti tipici ne fanno il cuore della città. Godersi i tessuti colorati, le ceramiche, i gioielli e altri prodotti artigianali è sempre una delle cose preferite dai visitatori dei Souk! La Moschea della Koutoubia è un altro famoso edificio di tipo monumentale da visitare. Situata nel rinomato centro della città, è una delle moschee più importanti di Marrakech che espone vari esempi di architettura moresca. Si erge magnificamente con dettagli intricati e un elegante minareto. Uno degli entusiasmanti luoghi non architettonici da esplorare è il Palazzo Bahia. Costruito alla fine del XIX secolo, il palazzo esemplifica l'architettura marocchina con cortili, giardini e splendide fontane distribuite su diversi acri. Per gli amanti del cibo, Marrakech ha molto da offrire con una cucina deliziosa. Tra i piatti più famosi della città c'è il tajine, uno stufato a cottura lenta tipicamente cucinato con pollo, agnello o manzo. Altri cibi molto apprezzati sono il cuscus, la zuppa di harira e la pastilla, un'appetitosa torta di carne di piccione dolce e salata. La città ha molti hammam, bagni pubblici o resort di vapore che fanno parte del patrimonio culturale del Marocco; visitarlo introduce i visitatori a massaggi, trattamenti, bagni di vapore e saune tradizionali marocchini, il tutto sotto la guida di professionisti. Un paradiso di avventure per tutti, con mercati vivaci e tranquille opzioni per visitare i giardini, Marrakech non smette mai di stupire. Con la sua storia unica, la sua cultura vivace e la sua deliziosa cucina, Marrakech è una destinazione da non perdere! E se vuoi visitare altre città in Africa clicca sul nostro link. Read the full article
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storiearcheostorie · 7 months ago
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