#Ceramiche persiane
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Ceramiche persiane Dal IX al XIV secolo
a cura di Giovanni Curatola
Skira, Milano 2006, 185 pagine, 24,5x29cm, Ediz.Ilustrata, Copertina rigida, ISBN 978-8876247491
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Catalogo della mostra (Milano, 4 maggio-3 giugno 2006)
Nel complesso e variegato mondo dell'arte islamica le ceramiche occupano un posto di rilievo. In particolare la produzione medievale persiana è stata straordinaria per l'inventiva tecnica, la fantasia e la raffinatezza delle iconografie, raggiungendo esiti artistici difficilmente superabili in campo fittile. Questo volume raccoglie, accanto a celebri esemplari conservati in alcuni prestigiosi musei, una serie di opere inedite. La lettura offre un esauriente panorama della ceramica persiana con un ottimo equilibrio fra analisi tecniche, stilistiche ed estetiche, in modo da far avvicinare con garbo a un'arte di eccezionale qualità e bellezza. Il volume costituisce il catalogo dell'esposizione "Il Cerchio in una Coppa. Ceramiche persiane IX-XIV secolo", Milano, Sala Garzanti 4 maggio-3 giugno 2006.
02/01/24
#Ceramiche persiane#dal IX al XIV secolo#art exhibition catalogue#Milano 2006#arte islamica#cerchio in una coppa#Giovanni Curatola#fashionbooksmilano#designbooksmilano
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Questa sera alle ore 22:58:27 la terra completa il suo giro intorno al sole e comincia la primavera e inizia l'anno nuovo in Iran e tanti altri paesi che anticamente facevano parte del impero persiano, noi come sempre abbiamo imbandito la tavola dell' #Haftsin e speriamo che il #1398 sia un anno felice per tutti, Buon #Nowruz a tutti. #shahidipalermo #nowruzapalermo #happynowrooz (presso Shahidi, Tappeti & Ceramiche Persiane) https://www.instagram.com/p/BvPAlEOABX8/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1lnv0lgdbc4mu
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"La stanza rossa", Henri Matisse, 1908 - 1909. In una prima versione Matisse aveva dato alla stanza uno sfondo verde-azzurro. Il passaggio al colore rosso si deve ad esigenze decorative. Da sempre affascinato da stampe giapponesi, ceramiche persiane, stoffe esotiche e decorazioni arabe,dopo l'incontro con il cubismo procederà verso una ulteriore riduzione dei contorni fino all'essenziale, fino a scomporre le figure secondo linee geometriche esaltando contemporaneamente il colore. Un gusto che lo porterà spesso nel coloratissimo mediterraneo per cercare costantemente fonti di ispirazione. SunshinesChannel #Art #Curiosity https://www.instagram.com/p/B68bZx9osin/?igshid=11qfwlnmaamf6
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Amarsi, senza fine // Wedding at the Belmond Grand Hotel Timeo
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A Film by https://ift.tt/2Pb9qXY Music: Senza Fine, Ornella Vanoni (Gino Paoli)
Ceremony: Chiesa di San Giuseppe in Taormina, Italy (Church of Saint Joseph) Venue: Belmond Grand Hotel Timeo in Taormina, Italy Wedding Dress: My Maggie Sottero wedding gown was the very first dress I tried on and the very first bridal boutique I went to, which was Rosalin’s Bridal Boutique in Falls Church, Virginia (USA). Bridesmaids dresses: I only a maid of honor, my sister. I let her pick the style and color of the dress. She chose an off‐the‐shoulder gown by Adrianna Papell. Shoes: My shoes were by Sam Edelman. Flowers: The flowers in the church and my bouquet were created by the florist, Petali & Capricci. The flowers at the reception and dinner were by Sebastian Flowers. Groom(smen)’s suits: Mark wore a BLACK by Vera Wang tuxedo purchased at Men’s Wearhouse Accessories: Mark’s accessories included a cummerbund, bowtie and patent leather slip‐on loafers by Calvin Klein and cufflinks and studs by Cufflinks Inc. My simple, tulle, cathedral‐length veil was by Brides & Hairpins and the earrings I wore were belonged to my “nonna” (grandmother)—they were my “something borrowed” since my mother lent them to me for my big day. Cake: The cake was a simple and light sponge cake filled with Chantilly cream and wild strawberries coated with whip cream. It was made in‐house at the Belmond Grand Hotel Timeo. Cars/Wedding Favours: The car that we used was a vintage FIAT 500 cabrio. It was so cute, classy and very Italian! It even said “Just Married” on the back trunk. Our bomboniere (wedding favours) were ceramic “catchall” bowls hand painted with a lemon pattern. We wanted to recall both the strong citrus presence and ceramic culture that is found in Sicily. They were made by the ceramic shop “Ceramiche Artistiche Carco’ di Irene Cabibbo” in the ceramic capital of Sicily—Caltagirone! Stationery: Our wedding invitations were made by company “The American Wedding”….ironically, our wedding was very Italian! On the other hand, I personally designed and created the ceremony programs. Make Up & Hair: My hair and make‐up was provided by a dear friend of mine, Luciano Chiarello. I used to work in the fashion industry in Milan, specifically for Glamour Italia, and I met Luciano through my work. He was always our make‐up artist on set and I travelled the world with him for photoshoots. So when it was time to choose a make‐up artist and hair stylist, there was no doubt that I was going to call Luciano. Wedding Bands: Our wedding bands were custom‐made by Simone & Son in Huntington Beach, California (USA). Ceremony/Reception Music: The ceremony music was provided by “Musica e Sposi.” We had a violinist, organist and soprano perform beautiful airy, romantic, classics, even giving a nod to the Sicilian culture…the entrance song that our parents walked down the aisle to was “Intermezzo” by Pietro Mascagni from the Opera “Cavalleria Rusticana”. I’m also very passionate for opera, so I picked out all the music, of course. The reception entertainment was provided by Chicky Mo Swing Band. Wow! They were so amazing. It was like having the Rat Pack at our dinner. They were elegant and classy with their tuxedoes and a 1930’s set complete with floor lamps and Persian rugs and they kept our guests on their feet in between courses and all night long. Absolutely loved them! Photographer: Romina Costantino was the photographer, while her husband Fabrizio Soldano took the video footage. They hailed from Sicily as well and were quick and everywhere. They were also super easy to work with and made us feel at ease in front of the camera.
Given the location of our reception, right next door to the Greek Theatre, and the rich Greek influence in the Sicilian culture, we named the tables at our reception after the gods and goddesses related to love, marriage, prosperity and good fortune. We also had an “Angolo Cubano” – a “Cuban Corner” set up for our guests to enjoy by Cigar‐Lounge Catania. They provided a variety of cigars, cigarillos, rums, whiskeys, liquors, and chocolates. They are a husband and wife team and were so amazing during the whole process. The products that they offered were top of the line and the set‐up was done with taste, class and elegance. Likes: 0 Viewed:
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SAIL 2017 - La Soprintendenza del Mare in Kenya per una Missione archeologica in collaborazione - 2017
17 novembre 2017 - Missione archeologica congiunta della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dei Musei Nazionali del Kenya a Malindi-Ngomeini Bay nella Baia di Ngomeini. La missione è stata sostenuta dall’Istituto Italiano di Cultura di Nairobi / Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito di un progetto già avviato nel 2016 con l’obiettivo di individuare l’esistenza dei pre-requisiti per una riqualificazione in senso culturale del turismo sulla costa del Kenya, e di promuovere nello stesso tempo in questo Paese l’eccellenza italiana nel settore dell’Archeologia. La località di Ngomeni Bay, individuata nel corso di una precedente missione in Kenya di Sebastiano Tusa (Marzo 2016), oltre a presentare uno specifico interesse dal punto di vista scientifico, riveste un particolare significato per l’Italia in quanto ospita la base e le piattaforme del Centro Spaziale Luigi Broglio, gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana. Il gruppo di lavoro, guidato da Sebastiano Tusa e Caesar Bita del Museo Nazionale di Malindi, era composto da Claudio Di Franco, operatore archeologo subacqueo e da Fabio Iorio, operatore esperto nell’uso del Side Scan Sonar (Sonar a Scansione Laterale). Date le condizioni meteomarine avverse dovute alle abbondanti pioggie dei giorni precedenti l’arrivo della missione, le immersioni sono state ridotte al minimo per la visibilità estremamente scarsa dell’acqua. Le maree entranti e uscenti nella Baia di Ngomeini, infatti, con le conseguenti forti correnti che spostano grandi quantità di fango, hanno reso le acque della baia estremamente torbide. Pertanto si è molto lavorato scandagliando i fondali mediante il Side Scan Sonar eccellentemente adoperato da Fabio Iorio. Il Side Scan Sonar utilizzato (DE 340) è uno dei più performanti tra gli strumenti portatili attualmente in commercio. La tecnologia digitale di ultima generazione CHIRP consente di ottenere, con un trasduttore da 340 kHZ, risoluzioni da 1,5 cm ed un range laterale da 15 +15 metri fino a 200 + 200 metri. Tali caratteristiche lo rendono ideale nel'ambito delle indagini archeologiche in aree in sconosciute permettendo di coprire in poco tempo ampie superfici senza però rinunciare al dettaglio importante e determinante per il riconoscimento dei target individuate (anomalie del fondale che possono essere di natura antropica e, quindi, d’interesse archeologico). L’obiettivo della missione era molteplice. In primo luogo era quello di verificare lo stato di conservazione di un relitto già identificato e parzialmente scavato anni fa nelle acque presso Ras Ngomeini. Il relitto, posto a circa m 6 /7 di profondità, è stato identificato con una nave commerciale lunga circa m 40, probabilmente portoghese, databile intorno al XIV-XV secolo, da cui sono state recuperate ceramiche persiane e provenienti dall’Estremo Oriente, ma anche avorio in forma di zanne di elefante e lingotti di rame di forma sferica. In secondo luogo era quello di fare una ricognizione nelle acque prospicienti Ras Ngomeini per verificare l’esistenza di altri relitti e, di conseguenza, l’interesse storico dell’area. La zona, infatti, risulterebbe essere di estremo interesse storico poichè è dalla baia di Ngomeini che, insieme agli approdi di Mombasa a Sud e Lamu a Nord, partivano, arrivavano o facevano scalo le navi cariche di ogni sorta di prodotti che collegavano questa parte della costa orientale dell’Africa con l’India e l’Estremo Oriente, ma anche con il Corno d’Africa, la penisola sud-arabica, il Golfo Persico e la Persia prima dell’arrivo dei Portoghesi. E’ in questo tratto di costa, infatti, che Vasco da Gama approdò nel 1498 e da qui salpò verso la costa di Malabar nell’India sud-occidentale aprendo nuove vie di collegamento tra l’Europa e l’Oriente. Qui facevano scalo le navi che praticavano il commercio dall’Europa verso l’India e l’Estremo Oriente e viceversa. Da questi scali si lasciava l’Africa per navigare verso la parte meridionale dell’India. Questa costa dell’attuale Kenya è sempre stata, quindi, importante dal punto di vista delle rotte commerciali sia prima del XV secolo, quando era sotto il dominio dei sultanati arabi, sia successivamente con l’avvento dei Portoghesi. Da qui partivano mercanzie di grande pregio come avorio, legno, pelli e schiavi e vi arrivavano porcellane, tessuti e spezie. La ricognizione con il Side Scan Sonar di quest’area è stata concentrate nello spazio di mare prospiciente l’ingresso della baia nella zona a Est e Nord di Ras Ngomeini, E’ qui, infatti, che si verificano, oggi come nel passato, situazioni di turbolenza meteomarina che, nell’ambito di una navigazione a vela, potevano e possono dare gravi disagi per il governo delle navi provocando anche rovinosi naufragi. I dati desunti dalla ricognizione hanno verificato tale ipotesi poichè è stato identificato un altro relitto, precedentemente sconosciuto, proprio in prossimità di Ras Ngomeini, non lontano da quello già noto, e sono state identificate altre tre anomalie che potrebbero essere altrettanti relitti. La certezza si potrà avere con ispezioni dirette sui siti segnalati, ma già uno dei quattro siti potenzialmente pertinenti a relitti è stato ispezionati dai subacquei della missione e, malgrado le acque torbide, si è rivelato essere certamente una grande concentrazione di concrezioni coralligene che ricopre i resti di una nave affondata. A tale relitto appartengono ben 17 elementi circolari in pietra con foro centrale che appaiono essere macine per la produzione di sfarinati. Pertanto è possibile già affermare che tale nave naufragata presso Ras Ngomeini, tra le altre mercanzie, trasportava macine in pietra di diverse dimensioni destinate a rifornire strutture produttive agricole. La missione ha avuto notevole successo poichè oltre a constatare lo stato di conservazione del relitto già noto, ha permesso l’identificazione di un altro e la probabile presenza di altri tre. Sulla base di tali dati l’area si conferma essere estremamente importante sotto il profilo archeologico subacqueo e storico. In prospettiva, pertanto, è necessario programmare ulteriori campagne di scavo nel sito già conosciuito al fine di preservarne la memoria e l’integrità, ma anche per evidenziarne caratteristiche, datazione e pertinenze culturali ancora pressochè ignote. Inoltre è essenziale proseguire nella ricognizione dell’inedito relitto identificato in questa campagna di ricerche e verificare le specificità degli altri potenziali tre localizzati. L’area si conferma, pertanto, essere di grande interesse storico, ma anche importante nell’ambito di un turismo culturale che potrebbe basarsi sulla realizzazione di un grande parco archeologico subacqueo dove poter immergersi nella storia visitando i relitti rinvenuti. Parte del carico dovrà comunque essere prelevato per i necessari interventi di conservazione e restauro. Tali reperti, insieme ad un apparato comunicativo adeguato, potranno essere conservati ed esposti in un rinnovato museo archeologico marino a Malindi o in altra località che le autorità locali vorranno indicare. La bassa profondità, la vicinanza alla costa e a Malindi e la presenza di un territorio di grande interesse naturalistico e paesaggistico costituiscono i prerequisiti ottimali per realizzare in questa baia un grande parco archeologico sommerso visitabile, che contribuirebbe non poco ad arricchire il già presente turismo naturalistico e balneare, qualificandolo anche culturalmente in linea con una tendenza mondiale ormai acclarata. “La missione archeologica subacquea nel mare di Ngomeini (Malindi, Kenya) – afferma il Soprintendente del Mare Sebastiano Tusa - ha avuto un grande successo poichè siamo riusciti a verificare lo stato di conservazione di una relitto rinvenuto alcuni anni fa di cui si sapeva ancora poco, ma, soprattutto, ne abbiamo identificato un altro probabilmente anch'esso portoghese, databile al XVI secolo. Il nostro lavoro, effettuato in condizioni meteomarine avverse a causa delle forti piogge che hanno reso impossibile una buona visibilità in mare, ha reso possibile individuare un'area di grande interesse storico per le navigazioni dall'Europa verso l'India e l'Estremo Oriente. Era proprio la baia di Ngomeini uno dei punti strategici della costa occidentale dell'Africa da cui i Portoghesi, dopo la pionieristica navigazione di Vasco da Gama, che giunse in questo mare nel 1498, affrontavano l'Oceano per giungere sulla costa occicentale dell'India. Ma anche prima questa baia era uno dei punti importati di carico e scarico per il commercio marittimo tra i sultanati locali, il golfo Persico e la penisola sudarabica”.
FROM http://www.navigamus.info/2017/11/la-soprintendenza-del-mare-in-kenya-per.html
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Ceramiche Persiane IX-XIV Secolo - Michail
a cura di Giovanni Curatola
Michail, Ancient & Islamic Pottery, Milano 1993, 103 pagine, 23x23cm,
euro 45,00
email if you want to buy [email protected]
Mostra Milano Michail c/o Galleria Garzanti Via Spiga 30
Cento emozioni nella preziosa ed elegante collezione di ceramiche antiche ideata e realizzata da Louise Michail e la figlia Narghes Sorgato, frutto di un’appassionata e competente ricerca di anni. Piccoli capolavori dell’arte fittile prodotti in Persia tra il IX e il XIV secolo. Rare ceramiche da Nishapur, con decorazioni a macchie, a stampo, epigrafiche, spesso recanti interessanti ornamentazioni a tema naturalistico, realizzate con la tecnica a lustro metallico sotto invetriatura. Uno scroscio di genialità ed estro proveniente dalle steppe centro-asiatiche, ricca di soluzioni tecniche sofisticate, frutto di sperimentazioni continue e originali. Cerchi immaginifici, monocromatici o in vivaci bicromie, per questi preziosi reperti medievali, ognuno dei quali ci racconta una storia, talvolta ci reca attraverso i secoli un messaggio a contenuto beneaugurale capace di emozionare come se fosse stato scritto ai giorni nostri.
02/01/24
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Le Mille e una Notte
Ceramiche persiane, turche e ispano moresche
Gruppo Editoriale Faenza, Faenza 1990, 264 pagine, con 55 ill.b.n. e col. e 200 tavv.col.,
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Faenza, Palazzo delle Esposizioni, 15 settembre-28 ottobre 1990
30/10/20
orders to: [email protected]
ordini a: [email protected]
twitter:@fashionbooksmi
instagram: fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr: fashionbooksmilano, designbooksmilano
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Le mille e una notte
Ceramiche persiane turche e ispano moresche
testi di P.Torre e M.Vitali,
Gruppo Editoriale Faenza Editrice, Faenza 1990, 264 pagine, con 55 ill.b.n. e col. e 200 tav.colori.
euro 50,00*
email if you want to buy :[email protected]
Faenza Palazzo delle Esposizioni, 15 settembre - 28 ottobre 1990
orders to: [email protected]
twitter: @fashionbooksmi
flickr: fashionbooksmilano
instagram: fashionbooksmilano
tumblr: fashionbooksmilano
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Un bellissimo tappeto persiano vintage. #tappeto #interiordesign #rug #homedecor #carpet #ruglife #handmaderug #teppich #zerbino #home #interior #tappetipersiani #carpets #vintage #rugs #ruglove #vintagerugs #orientalrug #arearug #arredamento #tappis #tapestries #tapisserie #handmaderugs #vintagerug #persiancarpet #tappetopersiano #tappetomoderno #instagood (presso Shahidi, Tappeti & Ceramiche Persiane) https://www.instagram.com/p/BvL0TSagy74/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=gxyv9abcwyws
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Un bellissimo tappeto vecchio di origine persiana che proviene dal villaggio Borcialu'. La popolazione di questo villaggio purtroppo da tanti anni non annoda più i tappeti e questo risulta uno dei ultimi lavori delle mani annodatrici di questo piccolo paesino in Iran. #tappeto #interiordesign #rug #homedecor #carpet #ruglife #handmaderug #teppich #zerbino #home #interior #tappetipersiani #carpets #vintage #rugs #ruglove #vintagerugs #orientalrug #arearug #arredamento #tappis #tapestries #tapisserie #handmaderugs #vintagerug #persiancarpet #tappetopersiano #tappetomoderno #instagood (presso Shahidi, Tappeti & Ceramiche Persiane) https://www.instagram.com/p/BvKS_PpApO1/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=39y1xam8jn1h
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Restauro di un tappeto Herekeh finissimo. #restaurotappeti #tappetopersiano #hereke #palermo#restaurotappetopalermo #lavaggiotappetipalermo (presso Shahidi, Tappeti & Ceramiche Persiane) https://www.instagram.com/p/BvmmWTalb7B/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1dsq4arv18n7u
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