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Aftermath: Un Thriller Psicologico Avvincente di Stefania Sperandio. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nella mente e nel passato di una sopravvissuta che non può dimenticare
Un viaggio nella mente e nel passato di una sopravvissuta che non può dimenticare Con “Aftermath”, Stefania Sperandio prosegue l’appassionante storia di Manuela Guerra, già protagonista di “Corpo Estraneo”. Disponibile in formato Kindle, questo romanzo è un thriller psicologico intenso e commovente, che esplora i limiti della resilienza umana e la forza necessaria per affrontare un passato che…
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EDITORIALE LUGLIO 2023 http://dlvr.it/Srt3m6 cari lettori, care lettrici, chi di voi ci segue sui social network si sarà accorto della nascita di Pagine di Fantasia, il supplemento al Lettore di Fantasia che svolge in pratica il ruolo di catalizzatore per la nostra rivista. Totalmente gratuito, Pagine di Fantasia è una newsletter pensata per chi ancora non ci sostiene su Patreon e vuole cominciare ad esplorare i nostri contenuti, contiene infatti un racconto gratuito ogni mese e l'incipit dei racconti che si trovano sul Lettore. Inoltre contiene raccomandazioni di libri e altre informazioni utili! Insomma, un piccolo tesoro per chi ama leggere. Consigliatela ai vostri amici! Se sono lettori appassionati la adoreranno e voi gli avrete fatto un magnifico regalo; iscriversi è semplicissimo, basta cliccare sul banner che si trova sulla nostra home page. Ed ecco un'altra novità, visto che l'estate è tradizionalmente un momento in cui si legge (per fortuna) di più, e quindi un buon consiglio di lettura è sempre ben accetto, abbiamo aperto sul nostro sito una sezione dedicata ai libri degli autori che hanno già pubblicato con noi; se i loro racconti vi sono piaciuti, perché non tentare con un romanzo? È sufficiente andare sul nostro sito, nella pagina "libreria" e lasciarsi trasportare dall'ispirazione... non ve ne pentirete! Inoltre, acquistando i libri tramite i nostri link non solo sosterrete gli autori, ma contribuirete anche alla crescita della rivista. Quando leggerete queste righe qualcuno di voi sarà già in ferie (beato lui) qualcun altro le starà ancora sognando, dalla calura cittadina (noi saremo fra questi) ma l'importante è tenere duro e in questo la lettura come sempre dà una gran mano, con la sua magica capacità di farci viaggiare, se non proprio in direzione di qualche località di villeggiatura, almeno verso i mondi infiniti della fantasia! Buone ferie e buone letture, Fabio Mosti
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Non sono molto fan degli autori italiani contemporanei, anzi degli autori contemporanei in generale. Sicuramente ce ne sono alcuni degni di nota, non lo metto in dubbio.
Però, uno che subito ha fatto breccia dentro di me è stato Giorgio Faletti. Non lo so come lo abbia accolto la critica e come era giudicato. Lo scoprii che ero ancora alle scuole medie e non potrò mai dimenticare come mi avvicinai a lui.
In classe leggemmo un brano, uno dei tanti. La fine faceva così:
《L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perché il mio male non riposa mai.》
《E cosa fai tu, di notte, per curare il tuo male?》
《Io Uccido》
Boom. Amore. Addirittura torno a casa e faccio:"Mamma, mamma guarda cosa abbiamo letto in classe oggi! Sembra troppo figo, lo voglio troppo comprare questo libro!" (Piccole Rosselle col gusto del macabro crescevano...)
Così fu e comprai il mio primo romanzo serio di quelli che un po' mi spaventavano quanto erano spessi: Giorgio Faletti - Io Uccido.
Lo lessi d'estate durante le vacanze. Ero piccola e molte scene erano forti e non molto adatte a una 12-13enne. Nonostante tutto, ho amato quel libro alla follia e Faletti salì nel mio harem personale (non che ce ne fossero altri da sbaragliare). Volevo tutti i suoi romanzi.
Venni a sapere grazie a qualche programma televisivo che nacque come comico e musicista e che poi si diede anche alla scrittura. Mi sorprese, dato che io l'avevo conosciuto solo come scrittore, non avendolo vissuto gli anni precedenti essenzialmente per l'età precoce.
Ricordo ancora benissimo che morì il giorno del mio orale di maturità.
Quel giorno piansi. Sia perché ero delusa da me stessa (la prima delle tante delusioni), sia perché era morto il mio unico autore contemporaneo preferito.
(Ho questo blog dalla maturità e sicuramente avrò scritto un post sulla sua morte).
Ripeto, non so la critica letteraria cosa ne pensasse di Faletti come scrittore, non me ne sono mai interessata e non penso lo farò mai: che lo fosse o meno, per me rimarrà un grande e lo adorerò per sempre.
#Giorgio Faletti#questo libro qui pure è godibile#ma Io Uccido era una bomba di thriller#è arrivato il momento di rileggerlo#peccato che l'abbia lasciato giù#Io Uccido#libri#autori italiani#letteratura italiana contemporanea#parere personale e assolutamente di parte#non riesco ad essere critica con lui#lettura#reading#books#Faletti
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Breaking news
Ieri avremmo parlato di (se non fossi stata presa da un problema che esternerò a tempo debito):
Serie Tv: come promesso vi racconto 'Dead to me'. Prima puntata: mi sembra di guardare un film per la tv canadese, stile 'ombre d'estate', un sottocosto tanto per capirci. Passabile ma niente di eccezionale. Seconda puntata: la strana e repentina amicizia fra le due donne protagoniste, che sembrano completarsi a vicenda, mi piace (forse perché non riesco a trovare un'amica con i miei stessi interessi?). Dalla terza puntata ho deciso che avrei guardato tutti gli episodi. Non è originalissimo ma nemmeno così scontato. Una delle due (e forse per questo rimango intrigata) è una mamma 'fumina', che prende fuoco facilmente e affronta le cose in modo poco ortodosso. Per chiarire la trama senza spoilerare, come al solito non è facile; è un thriller non da 'fiato sospeso' ma secondo il mio solito immodesto parere, si desidera sapere come va a finire.
Scrittura: per gli scrittori come me (“scrittore: chi si dedica all'attività letteraria in quanto mosso da un intendimento d'arte” - che faccia tosta che ho) riuscire a concentrarsi è la principale difficoltà. Quindi ho incaricato mio marito (il tecnico di casa) di trovarmi delle cuffia antirumore. Gli ho proposto quelle nella foto e aspetto che decida, anche se conoscendolo, deciderà per qualcos'altro. Ora però andiamo avanti con la grammatica, gli aggettivi qualificativi:
Libri: parlando con una mia conoscente del più e del meno, poi di figli, poi di libri, mi è uscita la frase “Vorrei leggere un libro sull'autostima”, la risposta inaspettata “Caso mai dovresti leggere un libro su come tenere sotto controllo il tuo ego”. Devo dire che ci sono rimasta un po' male, visto che io sono una persona timida, riservata, umile, la migliore persona modesta e la meno egocentrica di questo mondo. Come può aver avuto un'impressione così errata? Mah... Comunque di libri sull'autostima ne ho trovati un'infinità. Ho sfoltito scegliendo solo autori italiani, sono rimasta colpita dal titolo 'Inarrestabile' di Antonio Panico, che a quanto pare è disponibile solo su 'La Feltrinelli' a euro 18,05. Se qualcuno per caso lo avesse letto, mi faccia sapere cosa ne pensa.
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Nanni Balestrini, Editoria e movimento (Gli autonomi vol. 3, DeriveApprodi Editore)
«[...] Contemporaneamente alla chiusura di "Quindici" nasce "Potere operaio". L'annuncio della costituzione del gruppo era stato dato alla fine di luglio '69 e in settembre ci fu a casa mia a Roma in via dei Banchi Vecchi la riunione di fondazione. Tra i partecipanti Toni Negri, Franco Piperno, Giairo Daghini, Oreste Scalzone, Sergio Bologna, Lapo Berti. Utilizzando la struttura di "Quindici", i rapporti e anche parte del materiale non pubblicato, ho preparato, con l’appoggio di Feltrinelli, una nuova rivista intitolata "Compagni,". L’idea era quella di continuare l’opera di "Quindici", offrendo all’azione e al dibattito del movimento uno spazio e una visibilità mediatica. Ne sono usciti solo due numeri, non solo per l’improvvisa scomparsa di Feltrinelli, ma piuttosto perché sono nati e si sono moltiplicati i giornali dei gruppi extraparlamentari: quotidiani, settimanali, mensili, e quindi la funzione di dar voce al movimento era cessata, e io ho cominciato a collaborare ai primi numeri di "Potere Operaio". La redazione della rivista era a Milano, nella casa di Giairo Daghini, la famosa comune di via Sirtori. Ricordo che con una vecchia Citroen DS andavo all’aeroporto a prendere Giairo Daghini e Oreste Scalzone che arrivavano all’ultimo momento con gli articoli del giornale. Ci precipitavamo in tipografia per far comporre i testi col piombo delle linotypes, correggere le bozze e impaginare. Ci mettevamo due giorni. Sempre per Potere operaio ho curato le pubblicazioni «Linea di massa», erano opuscoli su temi specifici, come per esempio sul lavoro tecnico-scientifico, curato da Franco Piperno, o sui Cub della Pirelli. Lasciata la Feltrinelli nel '73-74 ho fatto per la casa editrice Marsilio una collana dedicata a testi del movimento intitolata "Collettivo", dove sono usciti tra l'altro Nord e sud uniti nella lotta dello scrittore operaio Vincenzo Guerrazzi e Scrittura e movimento di Franco Berardi Bifo. Su "Linus" pubblicavo le poesie della Signorina Richmond, ironico personaggio metá poesia e metá rivoluzione e nel '76 da Einaudi la raccolta di racconti La violenza illustrata . Mi ero intanto trasferito a Milano dove ho curato con Bifo alcuni numeri della rivista dell'autonomia "Rosso" e mi sono occupato di un nuovo progetto editoriale: l'Ar&a. C'era stato un importante convegno a Orvieto, nel '76, con accesi dibattiti sui rapporti tra cultura e movimento. Era stato organizzato dalla Cooperativa Scrittori, creata da Luigi Malerba e Elio Pagliarani con altri scrittori provenienti dal Gruppo 63. Era l'idea dell'editoria alternativa che circolava dopo il Sessantotto, con esempi realizzati in Germania, e anche in alcune zone del movimento in Italia: gruppi di scrittori o politici che si pubblicano da soli, si fanno la loro casa editrice, se la autogestiscono. Si tratta di iniziative piú che lodevoli che peró devono affrontare difficoltá spesso insormontabili: la debolezza finanziaria, la scarsa competenza editoriale, la poca possibilitá di diffusione. Per risolvere questi problemi si è pensato a una struttura che potesse fornire i servizi di cui dispone un normale editore medio alle piccole iniziative non in grado di sostenerli per la loro dimensione ridotta. Il lavoro redazionale, la grafica, il rapporto con la tipografia e con la distribuzione nelle librerie, l'ufficio stampa, l'amministrazione, il magazzino sono i servizi indispensabile per poter esistere sul mercato librario e superare la fase dilettantesca e artigianale dell'editoria alternativa, affascinante ma inefficace e sempre in perdita. Con l'Ar&a il lavoro degli editori si limitava alla ricerca dei titoli, al rapporto con gli autori e a mettere a punto i libri che intendevano pubblicare. Veniva definita la programmazione, le date di uscita dei titoli, e poi una volta consegnato il manoscritto alla redazione centralizzata l'Ar&a provvedeva a tutto. Il lavoro redazionale e grafico era eseguito professionalmente. Accentrando la stampa su un'unica tipografia era possibile ottenere prezzi vantaggiosi, e la stessa cosa valeva per l'acquisto della carta in grandi quantitativi. L'ufficio stampa poteva offrire ai giornali una vasta gamma di libri di cui occuparsi. Il fatto di operare per diverse sigle permetteva di presentarsi con un buon numero di uscite regolari mensili a un distributore nazionale, che non aveva interesse a lavorare per chi produceva pochi titoli saltuari. Era stata creata una societá tra me, il giovane Luigi Durso che aveva procurato il finanziamento iniziale, e Gianni Sassi, personaggio dell'undreground milanese, proprietario della casa discografica Cramps per cui incidevano gli Area, che ne hanno suggerito il nome. Alcune sigle editoriali coinvolte preesistevano, come la Cooperativa Scrittori, le Edizioni delle donne e Multhipla di Gino Di Maggio, grande collezionista d'arte. Altre sono nate come emanazioni di riviste: L'Erba voglio di Elvio Facchinelli, le Edizioni Aut aut di Pierluigi Rovatti. Lavoro liberato di Francesco Leonetti era legata ai gruppi marxisti-leninisti, e I Libri del No di Dario Paccino ai comitati autonomi operai di Via dei Volsci, mentre Librirossi di Andrea Bonomi all'area autonoma milanese. Piú anomale le edizioni di Squilibri condotte da Dario Fiori detto Varechina che proponeva pamphlet provocatori come Un risotto vi seppellirá, materiali di lotta dei circoli proletari giovanili di Milano, e di Profondo rosso dedicate al thriller e inaugurate con i Racconti sanguinari curati da Dario Argento. Si producevano 7/8 titoli al mese, quanto un buon editore medio, i libri erano presenti nelle librerie, i giornali se ne occupavano, i ricavati delle vendite arrivavano regolarmente e venivano ripartiti con i diversi editori. Nel suo anno e mezzo di vita Ar&a arrivó a pubblicare piú di cento titoli, alcuni con un buon successo immediato come Il Superuomo di massa di Umberto Eco e Fantasmi italiani di Alberto Arbasino, oppure La fabbrica della strategia, 33 lezioni su Lenin di Toni Negri, Alice è il diavolo del collettivo A/traverso, e poi molti titoli delle Edizioni delle donne, in particolare S.C.U.M., manifesto per l'eliminazione dei maschi di Valerie Solanas. Ma nell'inverno 1978 l'Ar&a è costretta a interrompere la sua attivitá. Approfittando della lotta contro il terrorismo la repressione aveva cominciato a aggredire la parte piú esposta del movimento, l'informazione, l'editoria, le librerie, con continue perquisizioni e denunce. Minacce di arresto da parte dei carabinieri avevano convinto il socio finanziatore a sospendere temporaneamente le pubblicazioni, arresto che poi è diventato definitivo [...]».
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#thriller ne abbiamo? Una montagna! #Librerie sufficienti ne abbiamo? Manco per il piffero! 😅😅 Dagli inizi di settembre non faccio che fare scatole e disfare scatole, ma dai, almeno i primi libri iniziano ad avere un senso... e questi sono solo i thriller di autori stranieri, eh! Ne mancano ancora da sistemare, e poi ci sono i gialletti, vecchissime edizioni nascoste dietro e ancora tutta la sezione degli autori italiani da creare XD 😅 Solo @maurizio_de_giovanni @sandronedazieri Camilleri, Roberto Costantini, Gianluca Carofiglio, Scerbanenco, Giampaolo Simi, Lucarelli e tutti quelli ambientati a Milano e in Italia prenderanno una libreria intera 🤦♀️😅 E poi ci sono anche altri italiani, eh E sto parlando SOLO dei #gialli e #noir non #lgbt Ancora non so dove mettere gli #storici i #fantasy e gli altri libri #mm o #fxf #lgbtqia che ho in programma di acquistare o farmi regalare 🤦♀️😅🤦♀️ Menomale che esiste il #kindle altrimenti due come noi che leggono dai 70 ai 140 #libri all'anno (io sono quella che legge meno 😶) non so come faremmo! E dalla regia è tuttohhhh Buon inizio weekend, mondo! #bookstagram #instabook #leggere #lettura #mlm #mxm #urbanFantasy #libreria #cartacei https://www.instagram.com/p/Cla7_pJsck0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#thriller#librerie#gialli#noir#lgbt#storici#fantasy#mm#fxf#lgbtqia#kindle#libri#bookstagram#instabook#leggere#lettura#mlm#mxm#urbanfantasy#libreria#cartacei
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Personaggi Drive in: quasi quaranta anni dopo
I personaggi di Drive in stanno per compiere 40 anni. Era l'11 ottobre del 1983 quando andò in onda su Italia 1 la prima puntata del programma Drive In. In poco tempo il programma ideato da Antonio Ricci insieme ad Ezio Greggio e Alessandro Piccardo entrò nell'immaginario collettivo degli italiani. Che fine hanno fatto i personaggi di drive in? Provare a citare tutti i personaggi presenti nelle sei stagioni di Drive In sarebbe praticamente impossibile. Possiamo però 40 anni dopo vedere quanto siano "cresciuti" quegli interpreti che regalavano risate e sorrirsi ai telespettatori perché alcuni di loro sono poi diventati dei protagonisti assoluti della televisione e dello spettacolo italiano: - Ezio Greggio: c'è "poco" da dire su di lui perché dalla fine di Drive In è diventato un o dei volti più famosi della televisione italiana senza dimenticare cinema e teatro. Drive in, inoltre, non sarà il solo programma dove collaborerà in maniera stretta con Antonio Ricci essendo anche uno dei volti più riconosciuti del programma "Striscia la notizia". - Gianfranco D’Angelo: le sue imitazioni a Drive in sono entrate nell'immaginario collettivo italiano da Raffaella Carrà fino a Piero Angela. Presente molto nel cinema italiano degli anni 80, Gianfranc D'angelo si è concentrato poi esclusivamente sul teatro fino alla sua morte nel 2021. - Giorgio Falletti: "Porco il mondo che c'ho sotto i piedi". In quanti avete ripetuto con un sorriso sulle labbra questa frase resa celebre dal personaggio Vito Catozzo di Giorgio Falletti? Successivamente Falletti continuò a recitare ma soprattutto a scrivere. Diventò, infatti, un autore di grande successo con il suo primo thriller "Io uccido" che registrò ben 4 milioni di copie vendute. Giorgio Falletti è scomparso nel luglio del 2014 a causa di un tumore polmonare - Trettrè: il trio napoletano era composto da Gino Cogliandro, Mirko Setaro e Edoardo Romano. Dopo il successo di Drive In, le strade dei tre si sono divise, tra chi ha continuato a lavorare per Mediaset con le telepromozioni e chi ha recitato al cinema e chi è tornato al teatro. Chi erano le ragazze drive-in? Da una parte c'erano i comici ma dall'altra parte a determinare il successo di Drive In c'erano anche le ragazze. Le tanto amate quanto criticate ragazze fast food sono state simbolo del programma per tutte le sei stagioni e tra di loro (e non solo) erano presenti alcune donne che poi diventeranno famosi nomi della TV italiana: - Carmen Russo: la ballerina genovese divenne in poco tempo una delle protagoniste del rpogramma e successivamente a Drive In rimase sulla cresta dell'onda della popolarità della TV italiana - Lory del Santo: la showgirl nata in provincia di Verona è stata grande protagonista del programma ideato da Antonio Ricci e si distinse poi successivamente per altri ruoli in TV Chi ha "inventato" drive-in? Ad inventare il programma di casa Mediaset fu Antonio Ricci. Quello di Drive In fu solo il primo dei successi sui quali Antonio Ricci mise la sua firma. L'autore televisivo nato ad Albenga, infatti, prima di Drive In era stato nel team di autori che diedero vita a Fantastico, uno dei più importanti varietà italiani trasmesso sulla RAI. In quel di Mediaset mette la firma su programmi longevi come Paperssima e Striscia la Notizia. Quando è finito drive-in? L'ultima puntata di Drive In andò in onda nel 1989. Il programma andò, quindi, in onda per sei anni con cinque edizioni alle spalle. Tanti furono i comici presenti e che diventarono grandi protagonisti della TV italiana, un programma che spinse Mediaset ancora più in alto e che generò poi tanti piccoli "discepoli" che purtroppo mai ebbero lo stesso successo del suo "padre spirituale". Foto di Alexander Antropov da Pixabay Read the full article
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😌 tutto è bene quello che finisce bene .. 😶 no, aspetta, ci sono altre 200 pagine! Che altro succede? 👉🏻 #lacondannadeiviventi Valentina, commissario del Servizio Centrale Operativo, viene chiamata per un caso particolare. È stato trovato un bambino che correva nudo per strada in stato di shock. Era scomparso quel pomeriggio e se prima pensavano a una marachella, quello che lui dice loro li fa ricredere. Afferma di essere stato rapito da un uomo con i capelli bianchi e lunghi, lo aveva messo in un furgone pieno di volti e c’era un altro bambino, freddo, non si muoveva più. Dopo poco, ecco che un altro bambino identico a quello ritrovato, viene rapito. Secondo Valentina qualcosa di grosso sta accadendo, riuscirà a convincere anche i colleghi? 👍🏻 I capitoli brevi rendono la lettura più scorrevole. La storia ha un buon ritmo, si succedono indizi, nuove rivelazioni, nuovi eventi. 👍🏻 Al centro della storia c’è il caso, non viene dato molto spazio al privato, cosa che nei thriller apprezzo. 👍🏻 A un certo punto il caso prende una piega accattivante. Le vittime aumentano, si scava sempre più nel passato e anche quando sembra tutto risolto ecco che scoprono dell’altro e si torna ad indagare. 👍🏻 Tre bambini rapiti, un misterioso uomo dai capelli bianchi, un super poliziotto dalla carriera rovinata, un commissario che non si fa rispettare. Un’indagine complessa, fortemente ostacolata. 👎🏻 È una lettura decisamente lunga, richiede tempo, la fine sembra non arrivare mai per questo non capisco il perché di un finale affrettato, troncato, sospeso. Ci sarà un seguito? ❓Questo è un libro super italiano, voi leggete più autori stranieri o italiani? #thrilleritaliani #thebookclubpost #librosrecomendados #justbooks2 #maggioneilibri #antrodilibri #libridimaggio22 #stayconape #lombradibarbara #bibliophilelegentibus #consigliandopilloledilibri #amicandito #ilclubdeilettorifelici #storiebookite https://www.instagram.com/p/CdxmexvsrrS/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#lacondannadeiviventi#thrilleritaliani#thebookclubpost#librosrecomendados#justbooks2#maggioneilibri#antrodilibri#libridimaggio22#stayconape#lombradibarbara#bibliophilelegentibus#consigliandopilloledilibri#amicandito#ilclubdeilettorifelici#storiebookite
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IN ITALIA ESCONO TROPPI LIBRI OGNI ANNO? Io credo che la risposta sia SI'. Assolutamente sì. Senza se, e senza ma. E forse lo dico anche contro il mio interesse visto che nel mio microcosmo di scrittore di polizieschi, faccio uscire un libro in media ogni due anni (e a volte vado pure in crisi da astinenza editoriale tra un'uscita e un'altra, lo ammetto, travolto da mille insicurezze sul mio essere o meno "uno scrittore" degno di questo nome). Ma andando al nocciolo, i numeri, aggiornati al 2020 seppur in maniera approssimativa ma più che indicativa, sono questi: Titoli pubblicati in un anno: 75758 Titoli in uscita ogni giorno: 208 Avete capito bene amici, ogni giorno escono più di 200 titoli! Già! E se realizziamo cosa significhi realmente questo dato, ogni ragionamento porta alla medesima conclusione: troppi titoli in libreria con una logica e pericolosa inflazione dell'offerta editoriale, anche qualitativa, e questo a prescindere dalle percentuali dei lettori italiani "attivi" (ovvero che acquista e legge libri sul serio, ma di questo torneremo a riparlarne). Troppe uscite editoriali significa inoltre un'impossibilità oggettiva (fisica e materiale) di seguirle tutte con la dovuta attenzione e cura, sia letteraria che commerciale, con il pericolo che questo meccanismo vada a discapito della qualità dei volumi stessi freschi di stampa. Perchè come si usa dire, "il troppo stroppia", no? Voi che ne pensate? #malo #malowriter #mauriziolorenzi #bolisedizioni #letture #libro #photooftheday #giallo #thriller #fiction #pic #books #novel #poliziesco #editorial #editoria #editori #scrittori #writer #autori #scrivere #lettori (presso Bergamo, Italy) https://www.instagram.com/p/CPAxFlxswyu/?utm_medium=tumblr
#malo#malowriter#mauriziolorenzi#bolisedizioni#letture#libro#photooftheday#giallo#thriller#fiction#pic#books#novel#poliziesco#editorial#editoria#editori#scrittori#writer#autori#scrivere#lettori
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Ecco un #libro che mi ha già conquistato fin dall'introduzione. Sarà perché sono citati alcuni degli autori che amo di più, #scrittori del calibro di #giorgiofaletti, #stephenking e #donatocarrisi. Sarà perché è subito evidente che TRE PASSI NEL BUIO si preannuncia come uno splendido saggio alla scoperta del #giallo, del #thriller e del #noir, accompagnati da autori italiani contemporanei destinati ad essere ricordati tra i grandi: #massimocarlotto, #lucadandrea e #mauriziodegiovanni TRE PASSI NEL BUIO è pubblicato da @minimumfax #queenforeverblog #bookforeverblog #booklovers #letturaconsigliata #librigramitalia #trepassinelbuio #minumumfax https://www.instagram.com/p/COqAMQ2sBZ1/?igshid=h4aozag11o7k
#libro#scrittori#giorgiofaletti#stephenking#donatocarrisi#giallo#thriller#noir#massimocarlotto#lucadandrea#mauriziodegiovanni#queenforeverblog#bookforeverblog#booklovers#letturaconsigliata#librigramitalia#trepassinelbuio#minumumfax
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Il Sacrificio dell'Innocente: Un Thriller Psicologico Avvincente di Marco Brunetti. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nelle pieghe dell’animo umano dove amore e vendetta si intrecciano
Un viaggio nelle pieghe dell’animo umano dove amore e vendetta si intrecciano Marco Brunetti, con il suo libro “Il Sacrificio dell’Innocente”, ci regala un thriller psicologico intenso, capace di catturare il lettore con una trama intricata e personaggi complessi. Pubblicato in formato Kindle, questo romanzo esplora i confini sottili tra amore, ossessione e vendetta, portandoci in una spirale di…
#Alessandria today#amore e ossessione#Amore tossico#autori italiani thriller#Colpi di scena#colpi di scena thriller#dinamiche umane#Elena#facciata di normalità#Google News#Il Sacrificio dell&039;Innocente#introspezione#Introspezione Profonda#introspezione psicologica#italianewsmedia.com#Kindle#lettura coinvolgente#libri su Amazon#libro coinvolgente#manipolazione+#Marco Brunetti#Marco Brunetti autore#narrativa italiana#narrativa noir#personaggi complessi#Pier Carlo Lava#ragnatela di follia#riconoscere il male#romanzi consigliati#romanzi di vendetta
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Hey! Se ti dicessi Pirandello, Leopardi e Agatha Christie cosa mi consiglieresti di leggere?🌻
Ciao Anna! scusa per la risposta tardiva
- inizierei con un romanzo di Dan Brown o Ken Follet. Questi autori sono rinomati per un ragione!
- direi di puntare anche sui grandi autori italiani (in particolare Svevo o Verga, che hanno stili simili a Pirandello)
- Ulysses by James Joyce; modern literature. it’s based on the Odyssey but follows Dubliners in early 1900 Odyssey s.
- Hope Is the Thing with Feathers: Poems of Emily Dickinson; I've been reading through it and really enjoying it.
- Rumi; any of his poetry collections. XIII century poet.
- When No One Is Watching by Alyssa Cole; 2020 release. a thriller set in New York.
- The Silent Patient by Alex Michaelides; a psychological thriller about a woman who becomes mute after she kills her husband.
tell me what kind of books you read and i’ll give you a recommendation 📚✨
#i noticed at the end that i switched language half way through it#i'm too lazy to change it#sorry#ask#mclarenrenaissance
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#Repost @thrilleriana • • • • • • Buonasera amici thrilleriani! ❤️ Con la mia ultima lettura “BLUE TANGO” ho ritrovato Enrico Radeschi, il suo Giallone (una 🛵 anni ‘70 non proprio in buone condizioni) il fido labrador Buk(owski) e le sue indagini a metà tra giornalismo e hackeraggio. Questa volta si trova alle prese con due delitti apparentemente non legati tra loro (ma sarà veramente così?), con un serial killer di prostitute e con la possibile minaccia del terrorismo, tutto nella grigia cornice milanese. Come al solito il suo fiuto (quasi) infallibile sarà prezioso per il vicequestore Loris Sebastiani che in fondo anche se non lo ammette un po’ gli vuole bene 😊. Dopo anni passati a leggere praticamente solo autori stranieri , tranne qualche rara eccezione, vedi Scerbanenco, Lucarelli e Carrisi, mi sono trovata ad appassionarmi alla scrittura di Paolo Roversi, molto diretta, e descrittiva al punto giusto, e soprattutto al personaggio di Radeschi. Ho già preso anche il terzo romanzo della serie e non nascondo che lo vedrei bene anche in una serie tv 😍. E voi ? Preferite autori italiani o stranieri? Quale autore italiano ha rapito il vostro cuore ? ————————————————- #thriller #librigialli #thrillerbooks #thrillerbooksaddict #thrillerbookslovers #libridaleggere #librichepassione #librithriller #libromania #lettureconsigliate #bookstagram #bookstagrammer #bookstagramitalia #booklovers #thrillermania #suspense #suspensebooks #crime #librigiallichepassione #crimebooks #noir #readtomeabook #paoloroversi #radeschi #consiglidilettura #paoloroversi #Radeschi #enricoradeschi https://www.instagram.com/p/CALRGs6HELw/?igshid=1rvm5hdea0qca
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Le nuove avventure di Auguste Dupin in 3 spettacolari thriller di Rino Casazza
Rino Casazza, tra gli autori dell’ultima generazione di maggior successo per i romanzi apocrifi, torna su Algama con un trittico imperidibile di romanzi dedicati ad Auguste Dupin, cui aveva già dedicato alcune “sfide” che lo vedevano impegnato insieme ad un giovane Sherlock Holmes. Stavolta Dupin deve vedersela con il “Fantasma” all’interno di tre gialli serrati, in cui l’Opera si mescola al mondo degli scacchi... e non solo. Attentissimo ad una rigorosa e documentata ricostruzione storica, Casazza ricrea il clima originale dell’epoca e tratteggia alla perfezione il personaggio originale di Edgar Allan Poe, cui è legato da una forte passione, con una capacità evocativa davvero rara. Tre romanzi imperdibili, in esclusiva per Algama su TUTTI GLI STORE ITALIANI. #augustedupin #rinocasazza #ebook #thriller #giallistorici Read the full article
#augustedupin#gliapocrifi#ilfantasmaall'opera#ilfrutoimpossibiledellacorona#ilmigliorgioco#rinocasazza
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Vent’anni di Foglio Letterario
Sembra ieri che abbiamo cominciato questa avventura di pubblicare una rivista letteraria e qualche anno dopo siamo passati a editare libri. Sembra ieri ma sono trascorsi vent’anni, così lunghi e intensi da volare via in un batter d’occhio, ché se ti guardi indietro pare tutto un interminabile istante. Eravamo quattro amici al bar, direbbe la canzone, se ne sono aggiunti altri, moltissimi sono cambiati, ma l’anima underground del Foglio Letterario resta quella del maggio 1999, del mitico numero uno di una rivista stampata in parrocchia in uno spartano formato A4. Ne abbiamo fatte di cose in vent’anni: concorsi letterari, pubblicazione di giovani autori, partecipazione a fiere, eventi, presentazioni, senza mai cambiare pelle. Abbiamo cominciato contando solo sulle nostre forze e siamo ancora qui a lottare contro l’editoria a pagamento, contro le facce di bronzo che si fanno grandi con i soldi degli altri, contro il dilettantismo allo stato brado e l’improvvisazione. In questi ultimi tempi abbiamo rivitalizzato la rivista (nostra anima) grazie a Vincenzo Trama, che la dirige con passione, alternando il nuovo con il vintage, ripubblicando perle del passato, numeri storici, supplementi, dando spazio a nuove firme con alcuni contributi selezionati. Trovate tutto su www.ilfoglioletterario.it. Ne vale la pena, credete. Letteratura e approfondimenti a costo zero, senza un inserto pubblicitario, tutto per passione, senza secondi fini. Vent’anni e dieci partecipazioni al Premio Strega, non è un vanto ma è cosa da ricordare: sette autori del Foglio (Virani, Saba, Volpe, Guerri, Altamura, Izzo, Ciccone) e tre mie presentazioni con libri editi da altri editori (Calcio e acciaio, Miracolo a Piombino, Sogni e altiforni). Viste le nostre dimensioni, partecipare significa dire che abbiamo gareggiato alla pari con gli altri, più ricchi e potenti, piccolo Davide che sfida Golia. Abbiamo scoperto e lanciato molti autori nell’olimpo della grande editoria - spesso grande per capitali disponibili, non per spirito di ricerca -, che resta il nostro scopo principale. Basti citare Lorenza Ghinelli, autrice di successo Rizzoli, da me scoperta con Il divoratore e Sacha Naspini, ancora in catalogo con L’ingrato e I sassi, approdato a E/O con Le case del malcontento. Wilson Saba, apprezzato autore Bompiani, è stato il nostro primo giovane di valore: finì undicesimo al Premio Strega con Sole e baleno, nel 2003, subito dopo è entrato in Bompiani e da un po’ di anni fa parte degli Amici della domenica. Farei un torto a tutti i bravi componenti della scuderia del Foglio se citassi altri, perché ogni nostro libro è stato scritto da un autore che ha qualcosa da dire ed è stato pubblicato dopo accurata selezione. Il successo è qualcosa di molto aleatorio, non sempre concorda con la qualità, visto che ottimi scrittori vengono pubblicati da piccoli editori. Possiamo dire con vanto di aver fatto vent’anni di editoria onesta, aggiungendo che non è la stessa cosa di onesta editoria, perché ci siamo impegnati a non scendere mai a compromessi, a non chiedere contributi agli autori, a non scegliere strade facili per ottenere lo scopo perseguito. Il Foglio Letterario pubblica due collane di Cinema - quella storica è diretta da Giovanni Modica - uniche sul mercato editoriale italiano, cercando di valorizzare fenomeni culturali popolari (horror, western, noir …), registi e attori italiani da non dimenticare (Deodato, Fulci, Mattei, Argento, Jacopetti, Di Leo, Gloria Guida, Franco & Ciccio …). Non solo, si occupa di saggistica alternativa in campo musicale (black metal, rock, dark …), traduce scrittori cubani, pubblica narrativa per ragazzi (Antonino Genovese dirige la collana omonima ed è autore di punta) e persino poesia (curata e selezionata da Fabio Strinati). Tutto questo senza aver mai tentato di trasformare un’editoria di pura passione in un mestiere, ché la casa editrice è espressione di compositi amori culturali presenti tra collaboratori e redattori. Forse è per questo che quando partecipiamo a una fiera del libro ci rendiamo conto che in vent’anni abbiamo perso tanti compagni d’avventura. Forse è per questo che noi siamo rimasti e altri hanno abbandonato. Forse è per questo che non abbiamo mai pensato di modificare il nostro spirito underground, che ci ha sempre animati. A proposito di fiere del libro, ne facciamo ancora alcune, solo piccole e medie, più vicine alla nostra realtà, dopo aver sperimentato persino il Salone del Libro di Torino, che lasciamo ai colleghi bisognosi di pubblicizzare la loro vanità. In compenso facciamo da sempre la Fiera del Libro di Pisa - che consideriamo la nostra fiera, visto che siamo nati insieme - e quella di Imperia, senza dimenticare che Antonino Genovese si è inventato una bella realtà a Gioiosa Marea, in provincia di Messina. Patrizio Avella è un collaboratore che fa parte della nostra famiglia da circa cinque anni, viene dalla Francia ma è di origini italiane, si occupa di marketing, scrive thriller ed è esperto di cucina. Grazie al suo camper e alla sua disponibilità ci spostiamo in giro per l’Italia e siamo presenti a eventi che prima non riuscivamo a fare. Inoltre abbiamo ampliato l’attenzione alla nostra realtà locale, curando libri su storia, tradizioni, personaggi, cultura maremmana in generale e piombinese in particolare. Piccolo è non solo bello ma fondamentale; non dimenticare le nostre radici, come diceva il buon vecchio Proust, è non solo basilare ma vitale. Non so se resisteremo altri vent’anni, ma non dubitate che - come i personaggi dei nostri western preferiti - venderemo cara la pelle.
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Oggi vi scrivo la recensione di un libro che ho letto nel mese di maggio. Recensione: "Un trucco come tanti altri che aveva dovuto inventare per recuperare una parvenza di normalità". Non mi piace molto leggere libri thriller e gialli di autori italiani, ma di Mario Mazzanti leggerò sicuramente altri libri. Questo è il primo libro che ho letto di questo autore, anche se prima di iniziare a leggerlo non mi ispirava molto. Tuttavia già dopo le prime pagine questa storia mi ha incuriosito e appassionato, infatti la vicenda è molto coinvolgente. I personaggi mi piacciono abbastanza e il libro è bellissimo, infatti l'autore riesce ogni volta a stupire il proprio lettore con degli spettacolari colpi di scena. TRAMA: Il commissario Sensi deve occuparsi del caso di una ragazzina senegalese (Ami) di 14 anni scomparsa mentre andava a scuola. All'inizio tutti pensano che Ami possa essere scappata ma quando dopo molte ore di ricerche non riescono a trovarla pensano che possa essere stata rapita per pedofilia o per una faida. Il cadavere di Ami viene ritrovato soltanto 3 mesi dopo e dalle tracce trovate sul suo cadavere gli investigatori pensano di avere a che fare con un serial killer che è attivo da molto tempo. MIO VOTO: 4,5 A voi sembra interessante? Vorreste leggerlo? #bookpic #ilovereading #readingisfun #instareads #lovetoread #booknerds #bookcollection #bookreviewer #bookreviews #epicreads #bookstagrammer #booklovers #bookshelf #bookblogger #bookcover #bookreview #bookaholic #readersofinstagram #bookclub #bookstagramfeature #bookish #bookworm #bookaddict #goodreads #bibliophile #booklover #bookstagram #book #books #booknerd https://www.instagram.com/p/Bx2quNaoXGI/?igshid=1hqaedgcv65a8
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