#abusi
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soleberlandieri · 9 months ago
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Hold onto me - Too weak (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1328594051-hold-onto-me-too-weak?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=ChiccaTiaKiki Questa è una NaruIta. ItaNaru. Naruto X Itachi. Modern AU. Accenni di Zabuza X Itachi, Jugo X Itachi , Sasuke X Sakura, Kakashi X Iruka, Karin X Itachi e Suigetsu X Itachi. Naruto è un ragazzo orfano che è dovuto crescere completamente abbandonato a sé stesso. Per poter sopravvivere è dovuto ricorrere anche a metodi poco ortodossi. Vittima di solitudine e bullismo, inizia a farsi degli amici solo al liceo dopo aver smesso di lottare per avere la comprensione degli altri. Un solo ragazzo lo aveva capito, uno sconosciuto incontrato all'età di otto anni e mai più visto. Nonostante quel ragazzo avesse sia casa che famiglia, non voleva tornarci. Naruto capirà il perché solo molti anni dopo. Allerta trigger: Abusi sia su minore che in età adulta. Violenza. Pratiche illegali. Incesto padre / figlio. Omicidio. Suicidio. Bullismo. Uso di alcol e sostanze.
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illsadboy · 1 year ago
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Quanto cazzo è profonda questa canzone per chiunque come me ha avuto abusi famigliari! Bisogna avere coraggio e avere paura e chiedere aiuto non è per niente una debolezza anzi è avere coraggio! Fai del bene che il karma gira per tutti prima o poi.
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managinglyme · 2 years ago
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Heavy
Ci sono molte forme di violenza e maltrattamento che non sono fisiche. Per esempio, mio fratello mi ha pesantemente maltrattato e umiliato senza motivo da quando io avevo sei anni, e lui ne aveva undici, per almeno quindici anni finche’ non sono anche io riuscita ad allontanarmi piu’ stabilmente dalla famiglia. Fino a un certo punto, ricordo che giocavamo insieme, ci volevamo bene, come bambini, e fratelli. E ricordo perfettamente il momento in cui non e’ stato piu’ cosi’. Con la sua adolescenza, e’ arrivato il disprezzo a tratti rabbioso, l’indifferenza e il fastidio con cui reagiva alla mia presenza, ai miei tentativi di contatto affettuoso. Mi ricordo quando da adolescente, seduta sul gabinetto in un bagno di casa (senza chiave), mio fratello e’ entrato e ha lasciato la porta  spalancata mentre si lavava le mani, come se io non ci fossi, mentre un suo amico che era venuto a trovarlo stava li’, in piedi fuori dalla porta, probabilmente congelato dalla scena, come lo ero io, esposta in quel modo. Nessuno ha detto o fatto nulla. Mio fratello non e’ stato ripreso o punito dai miei genitori per quella violenta umiliazione, per di piu’ in un periodo di vita cosi’ delicato per una ragazzina. Ricordo che che venivo maltrattata costantemente, trattata come un stupida, un’idiota, un fastidio, spesso davanti ai miei genitori, e quando protestavo, la loro risposta era: “adesso basta!” oppure “finitela!” come se io c’entrassi qualcosa nel conflitto, e chiaramente non prendendo le mie difese ne’ riconoscendo il problema che veniva costantemente ignorato ne’ dando le responsabilita’ a chi le aveva. Ero solo una bambina e nessuno mi ha ascoltato ne’ preso le mie difese. Non so se i miei genitori abbiano mai parlato con mio fratello senza farsi vedere da me (ne dubito e comunque sarebbe sicuramente stato fatto in modo inefficace e autoritario tipo: “basta trattare male tua sorella!”) ma di sicuro io non sono stata riconosciuta ne’ difesa da quell’ abuso costante in alcun modo; anzi, sono stata zittita e soffocata piu’ volte nel mio disagio creando estrema frustrazione. Se protestavo perche’ venivo trattata male, il problema ero io. Bisogna subire e stare zitti per mantenere un apparente ordine. La mia sofferenza e urla rimbalzavano come su un muro di gomma, rendendomi il problema, quando la mia unica colpa era: esserci. Ricordo di aver scritto una lettera che ho lasciato in camera di mio fratello una sera, dove gli chiedevo perche’ mi tarttava cosi’, cosa avevo fatto, e credo gli pregassi di parlarmi e forse tornare come prima, non ricordo esattamente. Silenzio. Tutto continua come sempre.
Ad un certo punto, forse proprio dopo l’episodio del bagno, ho deciso di smettere di parlare a mio fratello. Forse non la migliore startegia per risolvere un conflitto, ma se nessuno era dalla mia parte o mi dava retta, dovevo farlo da sola, e tutti i precedenti tentativi non avevano sortito alcun effetto. A casa mia, il modo per “gestire” un conflitto era abortirlo, urlando e poi ancor meglio mettendo stando zitti e cosi’ si riparte da zero come se niente fosse. Chiusa in me stessa, ricordo interi pasti ogni giorno a pranzo e cena come una specie di tortura quotidiana, dove regnava il silenzio, l’aria pesante, il fastidio rabbioso di mio fratello che non mi guardava in faccia, e il far finita di nulla dei mie genitori, che non mi hanno mai riconosciuta, non hanno mai assunto una posizione, e hanno lasciato che questa situazione proseguisse per piu’ di una decade lasciandomi nella solitudine, nel silenzio pesante e omertoso per mantenere un apparente quieto vivere che era poi tutt’altro che quieto, piuttosto un vulcano in ebollizione. 
Ricordo che quando studiavo fuori sede e mio fratello si e’ laureato in un’altra citta’, non sono andata alla sua laurea inventandomi una scusa. Vaffanculo, no? Ovviamente nessuno ha detto nulla ne’ approfondito. Sentore di problema, poof! si crea il vuoto. A quel punto, muore mio nonno paterno. Ricordo bene quel momento fuori dal liceo, quando mio padre e’ venuto a prendermi a meta’ mattina per andare al funerale, di aver pensato, di fronte alla morte: “ma cosa sto facendo?”, quando ho deciso che avrei ricominciato a parlare a mio fratello. Perche’ comunque quella faida era una causa persa, nessuno faceva nulla, ogni mia reazione non veniva raccolta ma solo ignorata, e sarei stata meglio uscendone. Anche se sapevo che lui avrebbe continuato a non considerare la mia esistenza e i miei a far finta di niente. Ho ripreso a parlarci, ma cio’ non ha cambiato le cose ovviamente. La cosa davvero triste oggi e’ che nonostante siamo sempre stati parte della stessa famiglia, io non so chi sia mio fratello. Non l’ho mai conosciuto, al di fuori del suo risentimento e disprezzo rabbioso. Non so che cosa abbia fatto nella vita esattamente, al di la’ di quello che potresti leggere su Wikipedia, tipo, dove ha studiato o lavorato. Non so nulla. Non abbiamo mai condiviso nulla, momenti normali o divertenti, chicchierate fraterne o discussioni costruttive, nemmeno nulla di cio’ che semplici conoscenti potrebbero condividere davanti a un caffe’. 
Oggi io ho 41 anni e mio fratello ne ha 46. Ha due figli e ancora oggi, e’ una persona difficile. Ma da quando e’ diventato papa’, una piccola luce si deve essere accesa dentro di lui. Oggi in parte riconosce, e combatte con cio’ che ora capisco essere una patologica ansia rabbiosa, e anche se spesso lo agisce comunque, oggi vede il suo modo di aggredirti e distruggerti e in qualche modo sa che e’ una reazione al suo terrore di contatto emotivo, della sofferenza, della malattia, al suo bisogno di controllo, e chissa’ che altro. D’altronde, lo conosco poco. Quando sono tornata in Italia dopo anni di recente, abbiamo avuto per la prima volta una simil-conversazione da quasi fratelli, dove con gran fatica ha riconosciuto di sentirsi molto in colpa per come mi ha trattato da sempre. Lo so che sta facendo uno sforzo, alla luce del suo essere padre, e lo apprezzo molto. Meglio recuperare un po’ di fratello tardi, che mai. 
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bianchismo · 1 month ago
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dionysman · 1 month ago
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Di partenza, in assoluto, manca la sanità mentale dalle più alte poltrone nel Consorzio fino al personale che opera prevalentemente in ufficio. GABRIELLA BON è la peggior FECCIA, criminale più spudorata, nullità, psicopatica, raccomandata, pezzo di ignorante bifolca assoluta e ladrona. Alla veneranda età di 70 anni si trova ancora a gambe aperte, anche in cooperativa sociale. False malattie usate come scusanti per giustificare le violazioni diritti e di leggi. L'avvocato, consigliere del Consorzio, che va a letto con la presidente Gabriella Bon, consiglia esattamente come violare diritti e leggi. E la collaboratrice, malata mentale e criminale e corrotta, mente ed esegue il lavoro sporco della discriminazione e dell'atto fraudolento. I PIÙ GRAVI PSICHIATRICI VERI E CRIMINALI COMPROVATI E RIPROVATI TALI, PERENNEMENTE IMPUNITI E ABILITATI.
IN ITALIA SI PUò TUTTO GRAZIE ALLA RACCOMANDAZIONE E ALLA CORRUZIONE, ANCHE ESSERE ABILITATI NEL SETTORE SOCIALE E SANITARIO DOPO ESSERSI PROVATI DISTURBATI PSICHIATRICI GRAVI E CRIMINALI INCONFUTABILMENTE.
RESTARE IMPUNITI COME SE NULLA FOSSE AVENDO VIOLATO DIRITTI E LEGGI, PER I PROPRI DISTURBI PSICHIATRICI CHE SIEDONO IN POLTRONA.
GABRIELLA BON E' LA PEGGIOR PSICHIATRICA DA MANICOMIO, CRIMINALE DA GALERA E MALATA DI CAZZO TANTO DA SCEGLIERE IL PERSONALE DA ASSUMERE NEL PERSONALE DELLA SUA COOPERATIVA SOCIALE ESCLUSIVAMENTE PER QUESTO, LE "DONNE" SONO ASSUNTE PER COMPENSARE E MANTENERE UNA FINTA FACCIATA PERBENISTA, MA LA PUTTANA E' PUTTANA 360 GRADI. 70ENNE PSICHIATRICA, RACCOMANDATA, CRIMINALE, VIZIATA, CAPRICCIOSA E ANCORA BISOGNOSA DI ATTENZIONI MASCHILI E DI CAZZI IN FACCIA.
VEDERE MORTI SGOZZATI CRIMINALI E PSICHIATRICI COME VOI SARà ASSOLUTA GIOIA E LIBERAZIONE.
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viviween · 1 month ago
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Le persone che si offendono per questioni stupide, sono le stesse che commettono atti terribili contro indifesi.
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primepaginequotidiani · 4 months ago
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PRIMA PAGINA Corriere Del Mezzogiorno di Oggi venerdì, 02 agosto 2024
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nicolacostanzo · 4 months ago
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soleberlandieri · 2 years ago
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Hold onto me - Empatia e resa (on Wattpad) https://www.wattpad.com/1305345191-hold-onto-me-empatia-e-resa?utm_source=web&utm_medium=tumblr&utm_content=share_reading&wp_uname=ChiccaTiaKiki&wp_originator=fLtVY0g2UeEKjNkyfsCqJHGFifPGNBuf7%2BV0nYtU8mY1fd4Z1wwD3Kr%2BE%2B0IQMcqsEO%2B5dIuCVGKFC00aA87F3HAxJ9d6%2F20p1frax7eap4Nc00kpC0AgTpTfAjnG0MJ Questa è una NaruIta. Naruto X Itachi. Modern AU. Accenni di Zabuza X Itachi, Jugo X Itachi , Sasuke X Sakura, Kakashi X Iruka, Karin X Itachi e Suigetsu X Itachi. Naruto è un ragazzo orfano che è dovuto crescere completamente abbandonato a sé stesso. Per poter sopravvivere è dovuto ricorrere anche a metodi poco ortodossi. Vittima di solitudine e bullismo, inizia a farsi degli amici solo al liceo dopo aver smesso di lottare per avere la comprensione degli altri. Un solo ragazzo lo aveva capito, uno sconosciuto incontrato all'età di otto anni e mai più visto. Nonostante quel ragazzo avesse sia casa che famiglia, non voleva tornarci. Naruto capirà il perché solo molti anni dopo. Allerta trigger: Abusi sia su minore che in età adulta. Violenza. Pratiche illegali. Incesto padre / figlio. Omicidio. Suicidio. Bullismo. Uso di alcol e sostanze.
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osappleobeneduci · 5 months ago
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BENEDUCI: "PROCURE DELLA REPUBBLICA INDAGHINO SU RAPPORTO TRA SUICIDI IN CARCERE E MEDINALI SOMMINISTRATI"
LE PROCURE DELLA REPUBBLICA INDAGHINO SUL RAPPORTO TRA I SUICIDI IN CARCERE ED I MEDINALI CHE VI VENGONO SOMMINISTRATI . “La situazione nelle carceri italiane è estremamente drammatica come anche dimostra il dato, senza precedenti, dei 43 suicidi nei primi sei mesi dell’anno ed è assai probabile che esista una diretta relazione tra l’incremento tra i gesti estremi a volte infausti tra la…
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marcogiovenale · 6 months ago
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lavoro culturale precarietà abusi molestie sessismo: azione al teatro argentina oggi
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valhallarealm · 7 months ago
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in Baby Reindeer l'Abuser non è un mostro da abbattere ma una persona con un disturbo
Baby Reindeer è tratto da una storia vera vissuta dallo stesso protagonista che la recita, Richard Gadd, attore scozzese che l’ha trasposta da opera teatrale a serie Netflix. Dopo aver offerto una tazza di tè gratuita a Martha nel pub dove lavora, Donny si trova sommerso da mail e messaggi Facebook inviati dalla donna. Prova pena per lei e non la denuncia finché non racconta il falso ai suoi…
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lestoriedellasera · 10 months ago
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In questa puntata Linda racconta la sua storia, una donna che ad un certo punto della sua vita si trova intrappolata nella rete invisibile della violenza domestica. Il racconto rivela le sottili manipolazioni e le violenze fisiche ed emotive subite da Linda. Una storia di resilienza e forza, che offre uno sguardo crudo sulla violenza di genere e sulla lotta per la sopravvivenza in una situazione che sembra non avere via d'uscita. Un viaggio attraverso il buio, la speranza, ma alla fine arriva Emanuele ed inizia la strada verso la rinascita. Testi, musiche, pre e post produzione Paolo Castelfranato
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principiodiverita · 3 days ago
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GABRIELLA BON
FRANCESCA ANGELUCCI
GIAMPIERO COSTANTINI
MARIA TUDECH HENKE
LIVIA SCOVINO
MARCO VISINTIN
SIMONA AGOSTINIS
ALESSANDRA GAVA
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massimomelani58 · 1 year ago
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Il narcisista in una relazione stabile come il matrimonio
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dionysman · 4 months ago
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