#Malattie Croniche
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scogito · 9 months ago
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Nei film futuristici piove in continuazione, la luce naturale è quasi del tutto assente e il cielo è sempre imbottito di melma grigia.
Presumo che stiamo vivendo i tempi della preparazione. La fase lattiginosa.
"Abbiamo la terra. Abbiamo l'acqua. E ci facciamo il fango".
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pier-carlo-universe · 25 days ago
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Roma. Giovani e sclerosi multipla: la diagnosi come un nuovo inizioStorie di forza e resilienza da chi affronta una malattia cronica con coraggio
Roma, dicembre 2024 – La diagnosi di una malattia neurologica autoimmune come la sclerosi multipla (SM), la neuromielite ottica (NMO) o la MOGAD rappresenta spesso uno spartiacque nella vita di una giovane persona.
L’impatto della diagnosi Roma, dicembre 2024 – La diagnosi di una malattia neurologica autoimmune come la sclerosi multipla (SM), la neuromielite ottica (NMO) o la MOGAD rappresenta spesso uno spartiacque nella vita di una giovane persona. È un momento carico di emozioni contrastanti: paura, incredulità, incertezza. Ma per molti, questo evento segna anche l’inizio di un nuovo capitolo, fatto di…
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amamiofacciouncasinoo · 7 months ago
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Provate ad abitare in un corpo di cui non avete il controllo, che dalla mattina alla sera vi piega in due, che da una settimana all'altra cambia forma, immagine, dimensione, diventando estraneo a te stesso, bruciando tutto ciò che ha attorno, e ripete questi cicli continuamente nel tempo.
Provate ad abitare in un corpo che decide per voi se potete uscire la sera, se potete assaggiare il primo piatto al pranzo di Natale, se potete andare in vacanza in quel posto che amate tanto.
Provate ad abitare in un corpo costantemente sottoposto a giudizi, perché altro non sono. "Sei anoressica!", "Non mangi niente!", "Ma quanto mangi?", "Ehh beata te che hai quel metabolismo", "Hai messo qualche chiletto?", e pensare che dietro non ci sono scelte estetiche, ma una malattia che non vi fa assorbire alcun nutriente, o che vi gonfia da matti quando si assumono molti dei farmaci utilizzati.
Provate ad abitare in un corpo che viene costantemente osservato, studiato, sottoposto a cure dolorose, a volte devastanti. Un corpo desiderato come strumento, come una cavia, come se la tua mente fosse costantemente esclusa e contasse solo quella pancia e quella malattia a cui di te, non importa nulla.
Provate ad abitare in un corpo che vi fa disperare spesso, che vi strema quando le terapie non fanno effetto, che vi fa raggomitolare a letto tra i dolori, che vi conduce con frequenza nel solito ospedale tra le solite pareti bianche.
E non importa quanti anni tu abbia, non importa lo stile di vita sano mantenuto fino a quel momento, non importa l'urgenza di finire la scuola, o andare al lavoro, o occuparsi dei proprio bambini.
Non importa chi tu sia, lui viene prima.
E ora provate a raccontarlo, a chiedere attenzione e cura, a ricercare amore ed empatia.. Senza avere nulla da mostrare.
Perché questo corpo le cicatrici e i tagli li nasconde e protegge dentro di sé.
Sotto strati di pelle custodisce la storia più grande.
E così, spesso, una caviglia slogata riceve maggiore rispetto.
E così, spesso, chi hai intorno si dimentica che la tua battaglia non ha il pulsante "pausa", né "fine".
E così, spesso, ci ritroviamo davanti allo specchio e ci sembra che questo involucro non ci rappresenti.
Ma non è così, non è così..
Oggi è la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie croniche intestinali, il Morbo di Crohn e la Colite ulcerosa, anche dette Malattie Invisibili.
Il mio invito è quello di andare oltre le apparenze, di aiutarci a rendere la nostra malattia Visibile.
Di darci coraggio, anche se, spesso, non potete vedere i segni della nostra battaglia.
S. Parisi
"Non sai quanto sei forte, finché essere forte è l'unica scelta che hai." 🌸
Buon World IBD Day a tutti 💜
#makingtheinvisiblevisible #WorldIBDDay #AmiciOnlus #invisiblebodydisabilities
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megachirottera · 2 years ago
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In che modo i vaccini causano morte improvvisa?
Questa discussione evidenzia sia i problemi comuni della vaccinazione che le tossicità uniche osservate con i vaccini COVID-19 (ad esempio i coaguli altamente insoliti che formano e la grave risposta infiammatoria all’interno degli organi che sono critici per la sopravvivenza). Source: 25 set 2022; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine Continue reading Untitled
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acribistica · 8 days ago
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“Cara Acribia, La ringrazio per i graditissimi auguri che ricambio di cuore!”
🥺🥺🥺🥺🥺🥺🥺
Edit: gli chiederei quando ci rivedremo ma io per adesso sono in salute quanto una persona ospedalizzata che non può esserlo perché per le malattie croniche non è tendenzialmente previsto. Questa distanza Sicilia/Roma pesa come una distanza intercontinentale in termini di efficienza dei mezzi.
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raffaeleitlodeo · 4 months ago
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Qualche giorno fa avevo bisogno di una ricetta per un farmaco. Così ho chiamato il chiamato il call center, che mi ha richiesto il nome del mio medico. La ragazza del centralino mi ha sorpreso, perché mi ha comunicato che in realtà io non avevo più un medico di base. A mia insaputa, questa volta veramente, non come la casa di fronte al Colosseo di Scajola. Che cosa era successo? Da quando il mio medico, che mi ha seguito per 30 anni e al quale volevo bene è andato in pensione, in poco tempo ne sono cambiati tre. Tuttavia, mentre prima il passaggio con il nuovo medico avveniva automaticamente, con l’ultimo, che tra l’altro mi hanno detto essere molto bravo, no. Così mi sono rivolto al distretto, che mi ha candidamente risposto che “non ci sono medici”. Ci sarebbe stata una solo possibilità, potevo tentare il congiungimento con il medico di mia moglie. Anche questo, però, si è rivelato impossibile, perché abbiamo scoperto che anche il suo medico è temporaneo, e quindi non si può fare. Fortunatamente io ho 42 anni e, tocchiamo mille volte ferro, sto abbastanza bene, ma cosa può voler dire per i nostri concittadini con malattie croniche, per le persone anziane, per chi ha una disabilità, trovarsi senza un punto di riferimento essenziale? Gli ultimi dati disponibili parlano di 669 zone carenti in Veneto, mancano 62 medici di base solo nell’Ulss 7. Facendo un conto a spanne almeno 800mila veneti sono ancora senza medico di base, oggi anche a Schio. Grazie Zaia, grazie Meloni. Carlo Cunegato, Facebook
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stefanoligorio · 2 months ago
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Alcuni articoli sul tema: cause e diagnosi del cancro – prevenzione e cura del cancro.
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13- Ove, tra i propri consanguinei, vi siano stati diversi casi di insorgenza di tumore maligno (soprattutto se alcuni siano insorti in età giovanile), non sarebbe per nulla inopportuno, in via del tutto preventiva, eseguire dei test diagnostici genetici in grado di valutare se vi sia una predisposizione genetica verso alcuni tipi di tumore maligno… Medicina – Utili e pratici consigli su come prevenire davvero il cancro.
3- Il cancro -se operabile- va operato subito!!! qualunque esso sia, in qualunque organo si trovi!!! Con il cancro non si deve minimamente ‘scherzare’, e nei limiti del possibile (del vero ‘possibile’…, non di inutili ‘chiacchiere’ da parte del chirurgo di turno), non gli si deve lasciare neanche un giorno di vita in più del dovuto e del necessario... Medicina – Utili e pratici consigli su come affrontare il cancro.
Con il cancro non si deve minimamente ‘scherzare’, e nei limiti del possibile (del vero ‘possibile’…, non di inutili chiacchiere…), non gli si deve lasciare neanche un giorno di vita in più del dovuto e del necessario. Esso dev’essere visto come il nemico per eccellenza, difatti a parte altri casi acuti (come infarti, aneurismi, e via dicendo), i quali richiedono ancor più urgenza immediata del cancro, questi, dev’essere posto, nella linea delle urgenze operatorie, subito dopo, senza alcuna eccezione di sorta… Medicina – Con il cancro i chirurghi non devono ‘scherzare’…
Un’analisi approfondita a parte dev’essere svolta su quelli che rappresentano altri fattori di rischio all’insorgenza del cancro come l’essere portatori di determinate malattie croniche, e/o avere una predisposizione genetica allo sviluppo di un tumore maligno (per via di numerosi casi insorti tra i parenti consanguinei, specie se insorti nella loro età giovanile)… Medicina – Test diagnostici genetici in grado di eseguire un’analisi genetica su multipli geni per valutare l’eventuale predisposizione genetica a vari tipi di tumore maligno.
Per cui, assolutamente, salvo rare eccezioni, dopo un intervento di asportazione di una massa neoplastica, quand’anche fosse riuscito ottimamente, previo qualche tempo per dare alle ferite di sanare un po’, bisogna effettuare una congrua e attenta radioterapia locale, se non addirittura anche della chemioterapia, in quanto solo così il rischio di recidive (con la radioterapia) si abbasserà notevolmente, come anche quello della metastatizzazione (con la chemioterapia)… Medicina – La chirurgia oncologica è da perseguire sempre -ove possibile-, ma, necessariamente, deve coadiuvarsi a delle sedute di radioterapia e/o di chemioterapia.
Le cellule staminali tumorali, pur essendo poche all’interno dei tumori, sono quelle responsabili della genesi e della crescita della malattia, nonché della sua, eventuale, metastatizzazione. Per sconfiggere il cancro si deve, dunque, precisamente, comprendere come colpire le cellule staminali tumorali e non solo le semplici cellule tumorali ‘figlie’... Medicina – Le cause molecolari del cancro e la vera ed efficace terapia da ricercarsi…
Nell’eventualità che il paziente oncologico arrivi alla fase terminale della malattia, ciò che rimane fondamentale, e importante -dal punto di vista medico-, è solo il controllo della sofferenza e del dolore, sia psichico, sia fisico, null’altro, in ordine ai comportamenti promuoventi la guarigione, avrà più alcun senso… Medicina – Il paziente oncologico terminale…
Quando la tenacia della sofferenza, e del dolore, diviene invincibile e costantemente incontrollabile, amore, dovere, e diligenza non possono che far doverosamente richiamo alla sedazione terminale, unico e ultimo rimedio a cotanta circostanza. Non si tratta di eutanasia; non si tratta di spegnere la vita, si tratta, invece, di spegnere la sofferenza e il dolore, evidentemente, altrimenti, divenuti invincibili… Medicina – La sedazione terminale nel paziente oncologico…
Per altri articoli sul tema clicca sulla pagina: ‘Medicina‘.
N.B. Stefano Ligorio, in ambito di tematiche mediche, è anche autore di un libro dal titolo: ‘La Strana Malattia (Come prevenire, diagnosticare e curare l’ansia e la depressione)’, ma anche di: ‘Il Cancro – Vademecum- (Guida Pratica alla Prevenzione e alla Cura del Tumore Maligno)’.
Stefano Ligorio
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ragazza-nuvola · 4 months ago
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Non ho mai parlato delle mie malattie, nemmeno quì su tumblr che per me è un diario segreto su cui scrivere tutto quello che provo dentro, tutto quello che posso dire senza dovermi preoccupare di chi li guarda, di cosa possano pensare, di quali giudizi possano dare.
In realtà è sempre difficile per me parlare sia delle ferite interiori ma ancor di più delle ferite esteriori, non so perché. Non so mai cosa dire sulle mie malattie, perché forse in realtà non so nemmeno come esprimermi. Se mi lamento esagero troppo perché c'è gente con malattie peggiori, se sto zitta e faccio finta di nulla poi "e ma tu stai bene, puoi fare qualsiasi cosa, mica sei veramente così malata".
Ma ora basta. Sapete che dico? Vaffanculo, si vaffanculo. Nessuno può dirmi cose su me e sulla mia malattia che io non sappia già. Ci sono giorni bellissimi in cui tutto va bene, mi sento super in forze, capace di sfidare qualsiasi catastrofe ma ci sono anche giorni di merda in cui mi alzo dal letto con dolori lancinanti ovunque, sono sempre super stanchissima come se avessi scalato l'Everest, respiro a fatica e qualsiasi fonte di luce mi provoca stress e abbagliamento per cui neanche degli stramaledetti occhiali polarizzati funzionano.
Oggi mi sfogo si, perché dopo tanti anni di malattie croniche sono stanca, sono tanto stanca. A 23 quasi 24 anni io dovrei spaccare il mondo, andare al mare, andare all'università, lavorare, comprare casa, viaggiare, fare palestra e invece no sono sempre su uno stupido divano a cercare di combattere contro un corpo che sembra averne 80 di anni.
Una vita fatta di ospedali, medici, lutti importanti, bullismo, cyberbullismo, amici di merda...Vita dammi un po' di tregua perfavore, ho solo 23 anni e sono stanca come ne avessi vissuti il triplo.
Scusate il post chilometrico ma oggi non vedo tutto a colori, oggi non va tutto bene, oggi è nero ed è di merda.
Magari la prossima volta vi dirò che la vita è a colori e tutto ha un senso perché chi è malato è questo, un giorno colorato e un giorno nero.
Siamo difficili, quasi incomprensibili perché dobbiamo esser forti anche per chi è intorno a noi e quindi tutto il dolore lo portiamo dentro, per sempre. Non ci è concesso essere fragili, se non nel buio della notte con la Luna a farci compagnia e il silenzio in sottofondo per cercare un po' di pace.
-🌙🌌-
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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meglio senza ma servono larve
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Gli psicofarmaci sono sicuramente pericolosi. In generale CRONICIZZANO malattie che altrimenti nella maggioranza dei casi non sarebbero croniche. Fonte: Indagine su un'epidemia, di Robert Whitaker (presentazione dell'edizione italiana dello psichiatra Giuseppe Tibald).
-Stefano Longagnani
avanti così....
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deathshallbenomore · 1 year ago
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Sicuramente sono stata abbastanza aggressiva con il mio commento, tuttavia non sono d'accordo con il tuo ragionamento riguardo al fatto che siccome non rappresenta il tuo pensiero completo su una questione allora non può essere criticato. Io non so se sei o meno classista, ma ti posso assicurare che quel commento specifico lo é, probabilmente proprio perché quando esprimiamo pareri parziali, non troppo ragionati e facile scadere in pregiudizi e luoghi comuni. Il mio è un invito a non rimanere passiv* alle proprie scorciatoie di pensiero ed essere critici rispetto al proprio modo di interpretare il mondo. Spesso queste battute di pancia sono molto utili a capire certe storture. Rispetto a agli esempi da te proposti sono d'accordo, ma solo in parte. Tu hai menzionato solo quegli aspetti di alcuni lavori che necessitano di un'esperienza empirica (per fare una casa devo aver fatto esperienza di come si fa empiricamente, per operare una persona lo stesso), ma quei lavori portano con sé altri aspetti più teorici per cui una formazione istituzionale non è garanzia di una maggiore conoscenza. Esempio: una persona con malattia cronica può avere maggiori informazioni sulla sua condizione e essere di maggiore aiuto rispetto al medico medio
allora soprassediamo sulla lezione di buone maniere e consapevolezza di classe, considerando che, come peraltro accenni anche tu, non mi conosci. spero vivamente che nelle vere cause per cui battersi nella vita concreta impieghi la stessa energia che stai usando su tumblr (e lo dico senza troppo sarcasmo, me lo auguro davvero).
[dando per scontate le altre cose che si dicevano prima, e quindi anche i punti su cui concordo con te] vediamola un attimo diversamente: a me pare classista, piuttosto, un sistema tale per cui, per esempio, il notaio arriva da una famiglia di notai. o uno che premia la "meritocrazia", dove però il merito corrisponde all'aver fatto esperienze costose o non pagate e che quindi presuppongono, nella maggior parte dei casi, un certo agio economico di partenza. in generale un sistema che non dà a tutti gli stessi mezzi, alla faccia dell'uguaglianza, ma che comunque si aspetta i medesimi risultati. allora quello sfocia nel/o deriva dal (è un loop del terrore questo in cui viviamo) classismo.
immaginare che una persona valga di meno perché non ha una due o x lauree è classista. esigere che il mio medico sia per davvero un medico, che abbia acquisito conoscenze teoriche e pratiche certificate e accertate, e che non abbia studiato all'università della vita, non è classista. l'esempio delle malattie croniche? chi dice che sia sbagliato immaginare una medicina (e magari non solo la medicina) più collaborativa, dove determinate condizioni e soluzioni sono esplorate anche con l'input di chi le vive in prima persona? certo non io. ma un conto è quello, un altro è presumere che, studi o non studi, tutte le opinioni su [cosa per cui sarebbe preferibile avere una solida preparazione comprovata e non autocertificata] siano equivalenti.
per misurare le competenze di una persona, per considerarla o meno professionista/esperta etc. servono dei criteri ben saldi (seppur alle volte fallibili, dobbiamo metterlo in conto), altrimenti vale veramente tutto, se ci mettiamo a screditare o mettere sullo stesso piano (professionalmente parlando, s'intende) le opinioni di chi ha studiato (o fatto pratica, a seconda) una vita per fare x e quelle di chi invece se ne occupa più che altro per passione (anche derivandone una conoscenza vastissima). piuttosto critichiamo il sistema per cui studiare una vita è ancora un privilegio e non un diritto da garantire a chiunque.
detto ciò comunque non è che seguire me e le quattro baggianate che dico qua sia prescrizione medica. ché in quel caso, se anche l'avesse prescritto un medico con le lauree appese nello studio, sarebbe chiaramente un cialtrone
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kelu-89 · 9 months ago
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Ho scoperto l'adenomiosi in un momento della mia vita in cui correvo. Non esisteva stanchezza, non esisteva dolore che mi fermasse. E le mestruazioni erano dolorose, accidenti se erano dolorose ma non potevo fermarmi.
Perché io ho sempre avuto un brutto vizio. Sono sempre stata in ritardo con le tappe: alle elementari portavo ancora il ciuccio, alle superiori non volevo abbandonare la fanciullezza, la maturità mi terrorizzava perché era quel passaggio che mi avrebbe fatto entrare nell'età adulta. Insomma, sono sempre stata in ritardo rispetto agli altri.
Ho fatto scelte sbagliate che ancora una volta hanno ritardato il mio benvenuto al mondo del lavoro. Per questo correvo, per questo dovevo ad ogni costo trovare un buon posto di lavoro ed entrare finalmente nella tappa dell'adulto. E non c'erano limiti che tenevano, il mio corpo ha sempre retto lo stress, il dolore, la stanchezza. Ho lavorato con dedizione, ho studiato per trovare lavoro, ho voluto dimostrare a me stessa che ero capace di prendere in mano la mia vita. E io non potevo fermarmi proprio ora che ero così vicina alla mia realizzazione.
Ma a quanto pare il mio destino aveva altri piani, se io non volevo fermarmi, ci ha pensato il mio corpo con quella maledetta sorella stronza dell'endometriosi. E sono entrata nel mondo terribile e spaventoso delle malattie croniche. Incurabile, dicono. Tutta la mia energia è stata risucchiata come per una maledizione. Ho una diagnosi in ritardo dopo un anno di dolori che hanno causato la perdita del lavoro. Forse questo ha senso perché sto imparando a rispettare i miei limiti...o forse un senso non c'è...semplicemente va così.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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La Vitiligine Week arriva in Piemonte: incontri gratuiti con dermatologi per sensibilizzare e supportare i pazienti
Dal 25 al 30 novembre, Torino e Novara saranno tra le città protagoniste della Vitiligine Week, una campagna nazionale dedicata a chi convive con questa malattia cronica autoimmune.
Dal 25 al 30 novembre, Torino e Novara saranno tra le città protagoniste della Vitiligine Week, una campagna nazionale dedicata a chi convive con questa malattia cronica autoimmune. L’iniziativa, promossa da SIDeMaST e APIAFCO, offrirà incontri gratuiti con specialisti in dermatologia per migliorare la consapevolezza sulla vitiligine e presentare le ultime possibilità terapeutiche. Un’occasione…
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diceriadelluntore · 2 years ago
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Morti Famosi
Uno dei ricordi più nitidi che ho della mia infanzia è che mio nonno, il giorno del Venerdi Santo, non apparecchiava la tavola, come in Chiesa si tiene l’altare senza tovaglia, senza croce, senza candelieri. Non si suonano le campane né si accendono le candele. Eppure non era uomo di Chiesa, sebbene devoto a suo modo.
Su ciò che accade dalla Coenia Domini (la cosiddetta Ultima Cena, di Gesù con gli Apostoli prima della cattura e dell’arresto), passando per la Passione e la Morte, alla Celebrazione della Resurrezione di Pasqua, lo lascio da parte, con il rispetto che io metto sempre in queste questioni, in pieno spirito laico. 
Esistono tanti esempi di, secondo gli antichi, “morte apparente”, che per tutta una serie di autori si doveva alle pratiche magiche che si insegnavano in Egitto: per la cronaca, uno dei primi autori critici sul Cristianesimo, Celso, nel suo Discorso di Verità (Alethès lógos, di cui tra l’altro non ci è rimasto nulla e in parte ricostruito solo da una confutazione successiva proposta da un altro filosofo, Origene) sosteneva proprio che Gesù, figlio di una donna adultera, fosse andato in Egitto a imparare le arti magiche che poi sarebbero passate per miracoli.
Quelle però che mi piacciono di più sono legate ad un famoso medico, Asclepiade di Bitinia: vissuto intorno al I secolo a.C., famosissimo, era contrario all’idea ippocratica degli squilibri umorali, e si rifaceva all’atomismo di Democrito. Tra i suoi rimedi per le malattie, l’uso modico del vino. Si narra che camminando per tornare alla sua città, si imbatté in un funerale. Curioso per la folla, si avvicinò per capire chi fosse il morto. Asclepiade lo guarda, gli sembra di notare in lui certi segni di vita latente, lo palpa e esclama: Quest’uomo è vivo! Tra lo stupore generale e la rabbia di chi lo prese per pazzo, il medico riuscì a portare il corpo a casa, dove con i suoi metodi riuscì, come dichiarò,“a riaccendere in lui lo spirito vitale e a richiamare l’anima, che si nascondeva in qualche recesso del corpo” (D. Baldi, Morti Favolose Degli Antichi, Quodlibet).
Divenne ricchissimo, famoso (tra i suoi assistiti Cicerone, Crasso e Marco Antonio), fece carriera politica e fondò la scuola medica detta “metodica”, che si prefiggeva di enfatizzare il trattamento delle malattie piuttosto che la storia del singolo paziente. Secondo la tradizione, fu il primo che divise le malattie tra acute e croniche, e secondo uno degli allievi più famosi della scuola medica metodica, Celio Aureliano (vissuto però molto più tardi, nel V secolo d.C.) fu il primo a utilizzare una tracheotomia.
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lexotanconghiaccio · 1 year ago
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Empatia.
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Da un post su Instagram di una pagina sulle malattie croniche: “Non siamo la nostra malattia, e lo conferma il fatto che sia lì come una gabbia che spesso ci prende, intrappolando ciò che siamo.
Non è qualcosa da cui si può scappare e in alcuni momenti diventa così ingombrante da risultare schiacciante. La soluzione ha comunque un suo peso, e pensare a questo tutto insieme lo fa sembrare insormontabile.”
Il peso di un presente che non sento mio, che sento limitante e frustrante;  il disappunto per il riflesso che vedo allo specchio, un’immagine nella quale non mi riconosco, e per tutte le cose che vorrei fare ma che il mio corpo non regge più; la preoccupazione per il futuro, l’ansia per ogni nuovo sintomo, ogni nuovo esame, ogni nuovo farmaco; il lutto per la vita passata, in salute e senza problemi, che non tornerà mai più, e la stanchezza di tutto questo, da ormai cinque anni, tre di semi-digiuno e mal di stomaco quotidiano. E io non sono neanche un’ammalata grave. Non oso pensare quanto deve sentirsi solo e spaventato chi ha problemi più gravi dei miei.
Una patologia cronica ti logora, anche quando non grave, perché è un problema quotidiano, che non ti lascia rilassarti mai. Ma tutto ciò non è comprensibile a chi non lo prova ogni giorno. Anzi, chi non lo prova ti trova lamentoso e debole. E ti dice pure di non pensarci e andartene un po’ al mare (eh, se ne avessi le forze, e se potessi alimentarmi come le persone normali, non dovresti dirmelo tu! Se recupero un po’ di salute, e chi mi ferma più!). Sapeste quanta forza ci vuole per sopportare di stare male ogni giorno!
I deboli siete voi, che di fronte alla sofferenza minimizzate e guardate altrove. Dispensate consigli inutili, o vi lagnate di qualche piccolo disturbo, e poi tornate felici alle vostre cose. La possibilità della malattia spaventa, meglio non pensarci, tanto a me non può succedere. La pensavo anch’io così. Se c’è una cosa che ho notato da quando ho problemi di salute (e anche quando a stare male era mia mamma), è l’assoluta mancanza di empatia da parte del prossimo, il più totale disinteresse, spesso da parte di chi quando eri in salute diceva di volerti bene. Ho trovato l’indisponibilità emotiva e anche pratica. Ho trovato il giudizio, e tanti consigli poco utili, spesso non richiesti e non graditi. Consigli totalmente senza logica. Sarebbe bastato l’ascolto, e la vicinanza, ma la vicinanza vera, non le domande di cortesia su whatsapp, per poi scomparire o attaccare con le proprie lagne inutili. Ho imparato dalla malattia, dalla mia patologia e anche, mio malgrado, dalla sofferenza di mia mamma. Ho imparato a vedere il prossimo, ancora più di quanto facessi prima (sempre stata crocerossina, io). Vedo la gente soffrire, e mi commuovo, e DEVO fare qualcosa per aiutarla. Sennò sto male. Anche solo con qualche parola di conforto o comprensione, anche se spesso, poi, mi sento inappropriata, oppure temo di ferire la sensibilità della persona, e non mi escono frasi decenti. Ieri, poi, ho ricevuto un grande regalo, ho trovato l’empatia che ho spesso desiderato in persone amiche, ma in una persona totalmente estranea. Una persona che lavora a contatto con la sofferenza, e ha provato sulla propria pelle la paura di non farcela, mi ha guardata e mi ha VISTA. “Non stare rassegnata. Lo vedo che sei rassegnata. Ma dobbiamo combattere. Mai arrendersi, se ci arrendiamo è finita, il nostro corpo non reagisce più. Quindi, sii positiva, è fondamentale.” Me lo ha detto pacata, sorridendo dolcemente, come una carezza. Mi sono commossa, e ho dovuto trattenermi per non piangere. Poi sono tornata a casa, e mi sono sentita grata. Mi sono sentita fortunata, stesa sul divano, nella mia bella casa, col mio meraviglioso compagno, dopo aver (non) cenato con la mia famiglia che mi supporta e SOPPORTA costantemente (e che sta perdendo la salute mentale appresso a me), nonostante qualche incomprensione, nonostante ci manchi sempre un pezzo fondamentale. E mi sono resa conto di quanto quelle parole mi avevano fatto bene, mi avevano un po’ guarita. Mi hanno ridato speranza, mi sono detta che, forse, il genere umano non fa ancora completamente schifo, che qualche esemplare si salva. Ce ne fossero di più! Mi piacerebbe fare del bene al prossimo allo stesso modo. Ogni tanto ho considerato di fare volontariato. Fatelo anche voi, non voltatevi dall’altra parte, ognuno di noi soffre per qualcosa. Non siate ciechi, non siate egoisti, non sapete quanto bene potete fare con un solo attimo di comprensione VERA a qualcuno che da tempo sta male. E potrebbe arricchire anche voi.
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acribistica · 1 month ago
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Comunicare ad alcuni sedicenti amici “per ora non posso essere presente/ci sentiremo meno perché sto particolarmente male*” evidentemente equivale a offendere la persona in quanto sé stessa. Basta davvero poco per svelare un ego che si divora e io sono nauseata di credere di avere al mio fianco persone fidate, quando basta tanto così per risentirsi. Avete tutti intorno ai trent’anni, qualcuno di più e qualcun altro ha anche prole. Fate pena. Francamente non riuscirei a immaginarvi sani di mente se per qualunque motivo foste colti da patologie croniche di qualsiasi natura. E non trovo che sia un esercizio di immaginazione moralmente scorretto a fronte di quelli che sono i vostri comportamenti apertamente scorretti, esternati senza alcuna vergogna come un capriccio in presenza di qualcuno che non se la passa oltremodo di merda esclusivamente per farvi dispetto.
Non sono io a dovervi delle scuse, semmai il contrario. E in ogni caso, anche eventuali scuse varrebbero zero se il comportamento dovesse essere reiterato nel corso del tempo, come spessissimo accade. Andate a cagare.
*nel contesto di una vita di malattie croniche, terapie ed effetti collaterali delle terapie che complicano ulteriormente e atrocemente il quadro clinico
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aliciaandcompany · 2 years ago
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LA GATTOTERAPIA ESISTE!
Un giorno a Londra, in un istituto che studiava le terapie da applicare agli umani, una gatta di nome Marta è entrata nel laboratorio.
Mentre passava davanti al generatori della corrente a bassa frequenza, i sensori sono andati in tilt.
Gli scienziati hanno misurato il campo elettromagnetico della gatta e hanno capito che il gatto è in grado di sostituire il costoso generatore: il suo campo era più potente. Una corrente a bassa frequenza si usa per la cura delle infiammazioni croniche.
Dopo questo inaspettato risultato è stato fatto un esperimento: un gruppo di persone è stato curato con un generatore di corrente di bassa frequenza, mentre nell'altro gruppo sul posto da trattare avevano messo un gatto. 
Il risultato: coloro che hanno fatto la gattoterapia sono guariti tutti, mentre nell'altro gruppo era guarita soltanto la metà dei malati.
Il pelo del gatto produce la corrente a bassa frequenza, mentre il contatto tra i peli fa nascere un potente campo elettrico.
Queste correnti possono agire sul focolai d'infiammazione e uccidere i microbi.
Un gatto è in grado di sostituire ben 5 moderni generatori di corrente a bassa frequenza. Il gatto stesso non subisce nessun danno, e sa anche quando terminare la seduta e prendersi cura di se stesso.
La terapia felina è particolarmente efficace per la cura delle articolazioni e delle malattie ginecologiche. Le donne possono semplicemente posare il gatto di casa sulla pancia, accarezzandolo per una ventina di minuti, per avere un effetto terapeutico.
Il contatto terapeutico del gatto migliora la circolazione del sangue e rigenera i tessuti.
Il massaggio che i gatti fanno con le unghie, in realtà, agisce sui punti di riflesso, similmente agli aghi dell'agopuntura.
Anche le fusa dei gatti è una terapia (del suono); le fusa sono più potenti della terapia ad ultrasuoni (il gatto stesso fa le fusa per curare se stesso, oltre alle fusa del piacere).
La banda delle frequenze delle fusa (25 - 50 Hz, con le punte fino a 150 Hz) rafforza le ossa, migliora la circolazione cerebrale, stabilizza la pressione e il ritmo cardiaco.
I gatti sanno trasformare l'energia della malattia, sapendo scambiare la loro energia con l'energia umana (occorre dire che l'energetica dei gatti è molto simile a quella umana).
Esistono le malattie "yin", con la mancanza dell'energia (nevrastenia, artrite, l'ipotensione, la stanchezza cronica), per la cura delle quali il gatto va messo di modo che la sua testa sia a sinistra e la parte posteriore del corpo, a destra. Per queste malattie sarebbero più adatti i gatti bianchi. Per le malattie "yang" (l'ipertensione, infarto, l'ictus) il gatto si mette in posizione inversa; per queste malattie sarebbero più adatti i gatti neri.
I gatti grigi e i tigrati sono "universali" e curano tutto, mentre quelli rossi caricano i loro umani di energia positiva.
Esiste una teoria secondo la quale il gatto sarebbe l'unico animale capace di assorbire una piccola quantità di energia negativa, perciò ogni tanto vediamo i gatti sopra i computer e gli elettrodomestici.
Il gatto sente quando in un certo punto del corpo umano cambia il potenziale energetico, si posa sopra e così riesce ad equilibrare il sistema energetico umano. La gattoterapia può far assorbire degli ematomi interni, senza parlare del ripristino degli scambi cellulari. Coloro che amano i gatti, infatti, si rivolgono ai medici di meno rispetto a chi li evita.
... E' impossibile costringere il gatto a curare il suo umano; occorre che tra i due ci sia l'amore e la fiducia; e i gatti sono molto sensibili a come sono trattati. Il gatto è capace anche di morire se il suo proprietario ha accumulato troppa energia negativa.
- Gabriella Mangano
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