#Giustizia e verità
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I giorni del giudizio: Un Caso Giudiziario che Diventa Specchio dell’Italia Contemporanea. Recensione di Alessandria today
La tensione di un processo e la trasformazione dei suoi protagonisti
La tensione di un processo e la trasformazione dei suoi protagonisti I giorni del giudizio, scritto da Giampaolo Simi e pubblicato da Sellerio Editore il 26 settembre 2019, è un romanzo che unisce il genere giudiziario con un profondo studio psicologico dei suoi personaggi. La storia ruota intorno a un gruppo di giudici popolari selezionati per partecipare a un processo di Corte d’Assise che…
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“Quando avete seri problemi e non sapete quale sia la cosa giusta da fare, il respiro profondo, il respiro consapevole è la cosa giusta da fare, forse la cosa migliore da fare in quel preciso momento.
Rimane ancora una verità per me:
ogni volta che ho difficoltà, ogni volta che non vedo la via d’uscita da una situazione difficile, ho sempre fiducia nel mio respiro.
Respirare profondamente e consapevolmente è la cosa giusta da fare in quel momento.”
— Thich Nhat Hanh
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È il "nemico" che trasforma il perdente in eroe, non il buonista.
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LA BAMBINA VENDUTA di @alessandro.corbelli (Premio: Miglior Docufilm 2024)
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Morti in una città silente
PERUGIA SABATO 4 MARZO 2023 Circolo Island (fermata minimetrò Madonna Alta PG) alle ore 18 il Collettivo Antipsichiatrico Antonin Artaud e il Circolo ISLAND presentano: MORTI IN UNA CITTA’ SILENTE. La strage dell’8 marzo 2020 nel carcere Sant’Anna di Modena di Sara Manzoli edizioni Sensibili alle Foglie ne parleremo con l’autrice e Simona Materia di Antigone Umbria Il giorno 8 marzo 2020…
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Condivido.
Questo Sistema non a caso è figlio del femminile corrotto e perfido... E non a caso è il femminile Sacro la sola strada che può salvarlo.
Cos'hanno distrutto col femminismo? Cosa stanno distruggendo con l'identitá fluida?
La Giustizia non ha parenti. Ricordarselo davanti a tutti gli atti quotidiani in cui si coprono malefatte per "affetto".
Non importa quanto è profonda la gravità. Si comincia sempre da una briciola, ed è sempre la stessa malattia che si continua a ri-generare. Madri dopo madri, completamente disfunzionali.
Quando il branco di bestie non arriva all’uva se la prende con la forza, dicono che era consenziente e pensano, in fondo, che l’uva acerba è tr0ia. La madre di uno del branco aggiunge che l’uva acerba è una poco di buono. Donne (madri) che odiano altre donne (figlie) pur di salvare il membro del branco che hanno partorito e diseducato.
#figli#genitori#madri#mondo marcio#stupro#violenza#genitori e figli#educazione#diavolo#femmine#femminile toasico#schiavi#discernimento#responsabilità#verità#esempi di merda#giustizia
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Il 6 Agosto di 79 anni fa il lancio della prima bomba atomica sul Giappone.
Polverizzarono all'istante più di 70000 persone ed altrettanto morirono per cro negli anni successivi.
Lo ricordiamo oggi come il primo lancio di bombe chirurgiche e democratiche di chi da li a breve penso' che in fondo, lanciarne un'altra, non era poi così disumano perché la pace prima di tutto.
I criminali di guerra USA non dovranno comparire davanti ad un tribunale militare stile Norimberga, non verranno mai giudicati.
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Il Giappone voleva arrendersi. Lo aveva detto chiaramente a più riprese e loro, gli Usa, lo sapevano. Lo sapevano perfettamente!
Ma non gli bastava una resa, a loro non è mai bastato raggiungere l'obiettivo della pace, non gli è mai importato nulla di tutto ciò. Hanno sempre mirato a mostrare al mondo intero uno strapotere militare criminale per i propri vantaggi economici e per riscrivere la storia a proprio piacimento. L'obiettivo è stravincere e umiliare gli avversari spargendo sangue e macerie, soprattutto per dare benzina al motore della propaganda Hollywoodiana, per fare in modo che tutti pensino di essere di fronte al paese perfetto che salva sempre il mondo dai cattivi e che persegue la democrazia per sé e per conto terzi.
Nessuno ancora oggi, almeno nella parte occidentale, chiama le bombe atomiche sganciate a Hiroshima il 6 agosto e a Nagasaki il 9 agosto del 1945 "crimini di guerra". Nessuno in quel pezzo di mondo occidentale ha il coraggio di pronunciare questa frase nonostante siano stati inceneriti in mezzo secondo centinaia di migliaia di civili bambini, donne e anziani Giapponesi che non c'entravano nulla. Il crimine di guerra più atroce della storia pari solo ai crimini di guerra israeliani ai danni dei Palestinesi.
In quel lontano 1945, come dicevamo, il ministro degli esteri Giapponese aveva inviato un messaggio al suo ambasciatore a Mosca. Quel messaggio diceva che volevano far finire la guerra perché ormai si erano resi conto di essere stati sconfitti. In sostanza avevano offerto la resa a patto che l'imperatore non subisse ritorsioni. Cosa peraltro successa anche dopo le bombe atomiche perché gli Usa imposero che l'imperatore diventasse un loro fantoccio. Oltre a questo c'è un'altra cosa altrettanto importante, c'è il Memorandum MacArthur: questo documento riporta ben cinque richieste di resa arrivate agli Usa da alte personalità Giapponesi che agivano per conto dell'imperatore.
Ma agli USA non interessava nulla. Loro dovevano sganciare quelle bombe, bruciare vivi civili e contaminare per le successive generazioni un intero territorio per far vedere al mondo intero, soprattutto alla Russia che era stata già designata come prossimo avversario strategico di avere a disposizione queste armi nucleari. Qualcuno nei ranghi dell'esercito statunitense propose di sganciare le bombe in un'isola remota per evitare una strage. Ipotesi scartata perché quando sei un criminale naturale nato da un genocidio, la cosa più importante è continuare a delinquere. Allora come oggi.
Questa è storia che viene scientemente tenuta nascosta subdolamente. Infatti in nessun libro di storia dei cicli di istruzione nel mondo occidentale la si trova. Intere paginate sullo sbarco in Normandia mentre le bombe atomiche relegate come nota a margine. Esattamente come la battaglia di Stalingrado dove venne sconfitto Hitler per mano del sangue Russo. Ma non può essere cancellata. Bisogna fare in modo che non venga cancellata, costi quel che costi! È necessario coltivare la memoria per non essere fuorviati dalla propaganda che continua a trattarci come degli imbecilli.
Si continua a far credere, con ogni metodo possibile e immaginabile, che ci sia un paese detentore di verità e giustizia. Un paese che si erge e viene eretto a più grande e perfetta democrazia del mondo. Credo che queste siano le bugie più grandi della storia dell'umanità. Ma non perché lo dica io, semplicemente perché i fatti smentiscono categoricamente questa narrazione. Parliamo dello stesso paese che, ed è bene rammentarlo continuamente, a oggi è stato l'unico a sganciare l'atomica. Senza alcuna motivazione. Solo perché avevano deciso così...
GiuseppeSalamone
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Chi è nato e venuto a questo mondo per conoscere la verità, non può perseverare nell'ignoranza, l'impulso al Reale in lui è indomito e ribelle. Soffre enormemente sotto il peso e il dominio della falsità, della calunnia, dell'inganno, della morte continua; è assetato di libertà, di giustizia, di vita reale e di Verità.
Carl Gustav Jung
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L’energia è sempre in movimento verso l’esterno o verso l’interno. Non può mai restare ferma: se fosse ferma non sarebbe energia, ma non esiste nulla che non sia energia. Quindi, tutto si sta muovendo in qualche modo.
Osho
Telegram @Awake432hz 🌬𓂀
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23 agosto 1927: Sacco e Vanzetti giustiziati da innocenti in America
Il 23 agosto del 1927 Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti furono fatti sedere sulla sedia elettrica e giustiziati per un duplice omicidio che non avevano commesso. I due italiani aderivano al movimento anarchico e sostenevano le battaglie operaie, solo dopo 50 anni fu ristabilita la verità
Il 23 agosto del 1927 la sedia elettrica poneva fine alle vite di questi emigrati italiani, un ciabattino e un pescivendolo, ingiustamente accusati di un duplice omicidio durante una rapina in un calzaturificio.
La loro tragica vicenda ha inizio nel 1920, durante una manifestazione operaia, i due venivano fermati in possesso di pistole e degli appunti. Sacco e Vanzetti per le loro idee anarchiche, il loro status di emigrati appartenenti al movimento operaio, erano i perfetti “agnelli sacrificali” da immolare sull’altare della giustizia americana del tempo.
Inoltre con il loro arresto veniva lanciato un monito ai movimenti popolari dell’epoca, considerati un pericolo per la stabilità degli U.S.A. A nulla valse la confessione del gangster Celestino Madeiros che scagionava Sacco e Vanzetti, così come non contribuì alla loro scarcerazione la mobilitazione popolare a loro favore. Con un processo fazioso (il giudice più volte li definì bastardi), portato avanti con metodologie gravemente erronee e ingiuste, il foggiano e il cuneese, venivano condannati alla pena capitale.
Solo nel 1977 il Governatore del Massachussetts, Michael Kukakis, ammetteva l’errore giudiziario commesso cinquantanni prima, quando venivano uccisi nella giornata d’estate del 23 Agosto del 1927 due innocenti: Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
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La verità è che senza tanti migranti disperati, sfruttati e lasciati morire nei campi, i pomodori sui nostri tavoli costerebbero almeno il doppio e i nostri salari sarebbero ancora più insufficienti.
La verità è che non si tratta di mettere qualcuno in carcere dopo aver fatto finta per tutto il tempo di non vedere.
La morte di Satnam Singh, lavoratore indiano lasciato morire dissanguato nelle campagne di Latina è il segno dell'inumanità di un sistema di cui il singolo caporale è solo un agente.
Non basta mettere qualche nuova regola o applicare la legge con punizioni esemplari ed estemporanee.
Questa non è una semplice questione di legalità.
Questa è una complessa questione di giustizia.
Non basta togliere una macchia e andare avanti come se niente fosse o fosse stato.
Troppo facile individuare il capro espiatorio e sentirsi tutti assolti e irresponsabili.
Se davvero si vuole cambiare qualcosa, bisogna impegnarsi per cambiare sistema e prendersi le proprie responsabilità.
Altrimenti le morti nei campi di lavoratori in stato di semi-schiavitù dovranno essere considerate dei semplici effetti collaterali di un sistema basato sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, e sarebbe il caso di smetterla di fingere di indignarci.
#Satnam Singh#morti bianche#lavoro#sfruttamento#schiavitù#morti sul lavoro#morti di lavoro#braccianti#indignazione
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"La Terra delle Ombre di Femi Kayode": Un Thriller Psicologico che Scava nel Buio dell'Anima Umana. Recensione di Alessandria today
Femi Kayode ci guida attraverso un intricato mistero nella Nigeria moderna, dove segreti, violenza e potere si intrecciano in un noir indimenticabile.
Femi Kayode ci guida attraverso un intricato mistero nella Nigeria moderna, dove segreti, violenza e potere si intrecciano in un noir indimenticabile. Recensione: Femi Kayode torna a stupire con il suo ultimo romanzo, “La Terra delle Ombre”, un potente thriller psicologico che ci porta nel cuore oscuro della Nigeria contemporanea. Dopo il successo del suo romanzo precedente, Kayode continua a…
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Fino all'anno scorso, tra gli esercizi ufficiali e richiesti per la patente nautica oltre le 12 miglia dalla costa, 12 erano sbagliati. Da decenni.
Fin qui c'è solo l'inefficienza e la cronica incapacità di auto-correggersi dello Stato (...). L'essenza dello Stato non sta tuttavia (nella incapacità di auto correggersi). Sta nel fatto che chi faceva l'esercizio giusto (...) veniva bocciato all'esame. (...)
Dopo decenni, quest'anno questi 12 esercizi sono stati tolti. Ci sono altri errori (ad es. sulle tolleranze) e il principio rimane lo stesso: conta quello che è scritto dal ministero, non la verità scientifica.
La fabbricazione, da parte dell'autorità statale, della sua 'verità' (...) non sono comparse con l'isteria autoritaria del Covid, con la presa per il culo dell'emergenza climatica e con l'idiozia woke. Sono nate con lo Stato stesso.
Per esistere, lo Stato ha bisogno di fabbricare la sua 'verità' per le stesse ragioni per cui ha bisogno di fabbricare il suo denaro e le sue leggi. Il metodo scientifico (nell'economia come nella giustizia, nel clima come nel semplice orientamento nautico) è logicamente incompatibile con l'autorità statale, perché non è sotto il suo controllo.
E perché le persone che ragionano con la loro testa sulla base del metodo scientifico sono molto più difficili da schiavizzare delle persone che ripetono le 'verità' dell'autorità senza ragionare.
via https://x.com/giovacatallaxy/status/1841548438745579837
Lo Stato è ente astratto, si incarna nei BUROCRATI più che nei politici. I secondi sono avventizi i primi sono parassiti perenni.
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Forse non è ancora chiaro che la maggioranza delle persone è priva di coscienza. Crede a volte di averla, ma in verità difende solo il proprio tornaconto, la propria famiglia, i propri interessi, per sopravvivenza, non per coscienza, né per giustizia.
Il giornalisti sono solo una categoria, un ennesimo branco. Lo stesso schifo si verifica costantemente da secoli, nel quotidiano, tra vicini di casa, nell'indifferenza, nell'omertà e nel farsi i cazzi propri, ché quello che c'è fuori dal tuo giardino non è affare personale e dunque si fotta.
L'illusione degli inetti, dei codardi e dei falsi spirituali è anche questa. Lo stare alla larga perché le cose vanno come devono, e così non solo si evita di intervenire in quello che non è alla propria portata, si evita anche tutto il resto su cui invece si può... E si deve agire.
Non vanno dimenticati gli atti discriminatori degli ultimi anni, non sono nati lì sul momento, sono interni all'uomo e nella sua natura malata. Insieme alle atrocità politiche valgono come esempio per raccontare quanto falso buonsenso e false coscienze ci sono in giro.
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Mattarella “Strage dell’Italicus é parte della stagione stragista neofascista”
ROMA (ITALPRESS) – “Cinquant’anni fa la strategia terroristica che mirava a destabilizzare la Repubblica colpí il treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro, seminando morte e dolore. Era un convoglio diretto in Germania, affollato di viaggiatori, molti dei quali migranti che tornavano al lavoro. Undici passeggeri morirono nell’incendio che seguí l’esplosione. La dodicesima vittima… Mattarella…
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Cerro Maravilla: Gli Scontri e le Indagini Politiche
Il caso di Cerro Maravilla, a Porto Rico, è un esempio di violazioni dei diritti umani e di contestazioni politiche. Questo articolo esamina gli scontri e le indagini politiche che ne sono seguite. Si parlerà delle testimonianze delle comunità indigene, delle denunce di violenza e del contesto storico e sociale. Il Cerro Maravilla è il quarto picco più alto di Porto Rico, situato a Ponce. È…
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Allegory of Justice and Truth
Artist: Giorgio Vasari (Italian, 1511–1574)
Title: Italiano: Allegoria della Giustizia e della Verità
Date: 1543
Medium: Oil on Panel
Collection: Museo di Capodimonte, Naples, Italy
Description
Allegory of Justice is an oil-on-panel painting by the Italian Renaissance artist Giorgio Vasari . The painting was commissioned on 6 January 1543 by Cardinal Alessandro Farnese for the main room of the Palazzo della Cancelleria in Rome, and was executed the same year. It and the rest of the Farnese collection were later moved to Naples and it is now in the National Museum of Capodimonte.
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