#Comunicazione politica
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L'attivismo social: nuova forma di politica o semplice sostituto?
La rivoluzione digitale e il ruolo dei social media nel ridefinire l’impegno politico e civile
La rivoluzione digitale e il ruolo dei social media nel ridefinire l’impegno politico e civile Con l’avvento dei social media, il panorama dell’attivismo ha subito una trasformazione radicale. Piattaforme come Facebook, Instagram, Twitter (ora X) e TikTok sono diventate strumenti potenti per mobilitare le masse, diffondere messaggi e sensibilizzare su questioni sociali e politiche. Ma la domanda…
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AI generativa per la politica. Con Gabriele Gobbo - 211
In questa puntata di FvgTech, Gabriele Gobbo esplora l’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo politico, concentrandosi sulla comunicazione degli amministratori locali e sul marketing di candidati e partiti. Nonostante molti tool di AI siano impiegati per diffondere fake news, esistono anche straordinari strumenti che possono potenziare e agevolare la comunicazione politica e istituzionale,…
#Amministratori locali#Comunicazione#Comunicazione politica#Etica AI#FvgTech#Gabriele Gobbo#Intelligenza Artificiale#Marketing politico#puntata video#Strumenti AI#tecnologia#Uso trasparente
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" Chi sono gli uomini, i quali, senza che noi ce ne accorgiamo, ci suggeriscono cosa pensare, ci dicono chi dobbiamo ammirare e chi disprezzare, oppure come dobbiamo considerare la proprietà dei servizi pubblici, le tariffe doganali, il prezzo del caucciù, il piano Dawes* o l’immigrazione? Sono sempre loro che ci consigliano l’arredamento della nostra casa, il menu quotidiano, il modello di camicia più elegante, gli sport da praticare, gli spettacoli da vedere, le iniziative benefiche meritevoli di aiuto, i quadri degni di ammirazione, e perfino i termini gergali da inserire durante una conversazione e le battute di spirito che ci dovrebbero far sbellicare dalle risate. Se volessimo compilare l’elenco degli uomini e delle donne che per la loro posizione sociale devono essere considerati come opinion maker, avremmo una lunga lista di nomi recensiti nel Who’s Who. […] Una simile lista comprenderebbe migliaia di persone. Tuttavia sappiamo che molte di esse sono a loro volta sotto l’influenza di individui, spesso noti solo a una cerchia molto ristretta. "
*Piano Dawes: definito da una commissione di esperti finanzieri appartenenti alle potenze vincitrici della I Guerra mondiale presieduta dall’americano Charles G. Dawes, contribuì molto alla ripresa del marco e degli investimenti Usa in Germania. [NdT]
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Edward Louis Bernays, Propaganda. Della manipolazione dell’opinione pubblica in democrazia, traduzione di Augusto Zuliani, Fausto Lupetti Editore, 2008.
[Edizione originale: Propaganda, New York: Horace Liveright publisher, 1928]
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Che cosa significa essere antifascisti
di Antonio Paolacci La sensazione è che le persone di estrema destra stiano cercando una rivincita intellettuale artificiale, fasulla, di fatto impossibile, perché imita la loro idea fasulla e bugiarda della vittoria storica dell’antifascismo. Costoro credono cioè di essere stati zittiti da una sorta di complotto tra amici, e per questo complottano con i loro amici per zittire chi non è con…
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VENTUNESIMO SECOLO - di Gianpiero Menniti
AMERICAN DREAM
Obama forse non è stato risoluto come gli americani si aspettavano. Eppure, rimane figura politica di prim'ordine, uno dei rari casi nei quali il potere ha realizzato una singolare fusione sul piano morale come sul profilo etico. Le sue campagne elettorali, oggetto di studi, restano un modello magistrale d'innovazione nella comunicazione e nell'organizzazione. Stile, identità, limpidezza. Alla fine del doppio mandato, nel 2016, ha lasciato un'America con troppe questioni irrisolte e che rischia, da allora, di fare più di un passo indietro. Simbolo positivo dell'avvio di secolo, tra crisi economica e mutati scenari internazionali, viene rimpianto per la naturalezza, l'equilibrio, la sobrietà che lo caratterizzano come uomo di Stato, marito e padre esemplare. Si sarà capito che mi è simpatico?
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Vi voglio bene voi che sapete tutto
Vi voglio bene voi che sapete tutto della politica, della comunicazione, del modo di comportarsi, di vestirsi, di lavorare e di rispondere.E chi non ragiona come voi lo irridete con modi sprezzanti e snob, che come si permettono di parlare loro che non sanno, che non conoscono, che non capiscono.Con modi che non sono maleducati ma irritanti, supponenti e mortificanti, voi che sapete dove il mondo…
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M il figlio del secolo
Grazie a Marisa Penza ho letto l’articolo critico di Travaglio alla serie “M il figlio del secolo”, mi è capitato di leggere di tutto e di più su questo tema. Critici improvvisati, critici seri. Gente che apprezza e gente che denigra. Ho visto qualcosa della prima puntata, troppo poco per poter formulare un pensiero al riguardo ma dalle prime impressioni a me ha fatto venire in mente la…
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#Amarcord#analisi critica#AngeliKaMente#berlusconi#cinema italiano#comunicazione di massa#critica cinematografica#cultura neorealista#cultura performativa#fascismo#Fellini#Giorgia Meloni#inquadrature cinematografiche#Joe Wright#linguaggio visivo#M il figlio del secolo#manipolazione delle masse#manipolazione sociale#mussolini#narcisismo politico#Pasolini#performance collettiva#potere politico#retorica politica#Salò o le 120 giornate di Sodoma#satira#seduzione delle masse#serie TV#storia italiana#tragicomico
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"Fenomenologia della poesia facile" su Il Mangiaparole n.22
Il mio articolo intitolato “Fenomenologia della poesia facile. Dalla neolingua alla neopoesia” (già pubblicato qui e qui) è stato riproposto sul n.22 del trimestrale di poesia, critica e contemporaneistica “Il Mangiaparole” (Edizioni Progetto Cultura, Anno VI). Ringrazio la Redazione e il Direttore Matteo Picconi per questa opportunità e per l’accoglienza. ***
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Con gli ultimi anni del conflitto, si ebbe il primo intervento organizzato del governo degli USA sul territorio italiano a fini di propaganda e di gestione della comunicazione
Nonostante organizzazioni poderose le forze politiche italiane, e le grandi associazioni come l’Azione cattolica, svolgevano ancora una propaganda per così dire “artigianale”. Di questo si rendevano conto gli osservatori contemporanei, come gli esperti di pubblicità che il quotidiano La Notte intervistò nel corso della campagna elettorale del 1953. I responsabili della pubblicità delle più grandi…
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#1944#1945#1946#1947#1948#1953#Andrea Mariuzzo#anticomunismo#comunicazione#DC#elezioni#guerra#Italia#Marshall#OWI#Piano#politica#propaganda#USA
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Con gli ultimi anni del conflitto, si ebbe il primo intervento organizzato del governo degli USA sul territorio italiano a fini di propaganda e di gestione della comunicazione
Nonostante organizzazioni poderose le forze politiche italiane, e le grandi associazioni come l’Azione cattolica, svolgevano ancora una propaganda per così dire “artigianale”. Di questo si rendevano conto gli osservatori contemporanei, come gli esperti di pubblicità che il quotidiano La Notte intervistò nel corso della campagna elettorale del 1953. I responsabili della pubblicità delle più grandi…
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#1944#1945#1946#1947#1948#1953#Andrea Mariuzzo#anticomunismo#comunicazione#DC#elezioni#guerra#Italia#Marshall#OWI#Piano#politica#propaganda#USA
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– Che lavoro fai?
– Social media manager specializzato in strategie avanzate di comunicazione politica e gestione delle crisi reputazionali.
– Sembra un lavoro molto stimolante. Ma cosa fai esattamente?
– Parafulmine, capro espiatorio, sfruttato, calpestato, umiliato.
FINE
[L'Ideota]
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Elezioni USA 2024: L'Illusione Rossa e le Dichiarazioni Anticipate di Vittoria di Trump
Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 hanno riproposto il fenomeno noto come "Illusione Rossa" ("Red Mirage"), in cui i risultati iniziali delle urne mostrano un vantaggio per i candidati repubblicani, destinato a ridursi man mano che vengono co
Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 hanno riproposto il fenomeno noto come “Illusione Rossa” (“Red Mirage”), in cui i risultati iniziali delle urne mostrano un vantaggio per i candidati repubblicani, destinato a ridursi man mano che vengono conteggiati i voti per corrispondenza e anticipati, tipicamente favorevoli ai democratici. Questo scenario ha portato l’ex presidente Donald Trump…
#Alessandria today#Analisti Politici#Attualità Politica#comunicazione politica#Conteggio Voti#critiche politiche#democrazia americana#Dichiarazioni Anticipate#Dichiarazioni di Vittoria#Donald Trump#Elezioni 2024#elezioni presidenziali#elezioni USA 2024#Fiducia nel Processo Elettorale#Google News#Illusione Rossa#Integrità Elettorale#italianewsmedia.com#Legittimità Elettorale#media americani#notizie USA#Osservatori Internazionali#Partito Democratico#partito repubblicano#Pazienza Elettorale#Pier Carlo Lava#politica americana#Processo Democratico#Reazioni Internazionali#Red Mirage
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(M)ediante il controllo del linguaggio, e dunque dei termini che si usano per rappresentare la realtà, gli ex comunisti hanno fatto credere che il termine fascismo rappresenti tutto ciò che è autoritario: dai comportamenti alle parole, dai ruoli ai gesti. (...).
Questo fascistizzare tutto ciò che ad una élite politica, e oggi anche finanziaria non piace, (...) schematismo mentale di regressione infantile non è casuale, è volutamente sostenuto perché più un popolo è ignorante (...) più si determina una maggior capacità manipolatrice delle élite al potere. Precisiamo che élite al potere non sono oggi i governanti tout court, ma coloro che controllano i mezzi di comunicazione che non sono gli editori, ma la finanza che foraggia anche la politica.(...)
Il fascismo come il comunismo sono figli degeneri del socialismo (...).
(L)a polemica tra destra e sinistra è un’altra manipolazione che l’ignoranza storica favorisce: se aiutare i più deboli è di sinistra anche il fascismo è di sinistra, se l’autoritarismo e il razzismo sono di destra anche il comunismo è di destra. (...) Il fascismo è morto nel 1946 e il comunismo è morto nel 1989/91 ma le loro mentalità autoritarie, purtroppo, sono vive e vegete.
R.Giuliano via https://opinione.it/politica/2025/01/03/roberto-giuliano-fascismo-comunismo-linguaggio-autoritarismo/
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" La saggia decisione presa da Thomas Masaryk* quando non era ancora presidente della Cecoslovacchia, ma capo del governo provvisorio, rivela quanto sia importante tenere conto dell’opinione pubblica mondiale allorché si prepara un evento di grande rilievo. Infatti la Cecoslovacchia ha acquisito ufficialmente lo statuto di stato indipendente lunedì 28 ottobre 1918 e non domenica 27, in quanto il professor Masaryk aveva compreso che all’inizio della settimana il mondo sarebbe stato più recettivo alla proclamazione della libertà del suo paese, per la semplice ragione che i quotidiani del lunedì avrebbero dato uno spazio maggiore alla notizia.
Durante la conversazione che abbiamo avuto a questo proposito, prima che annunciasse la sua decisione, il professor Masaryk mi ha detto: “Se cambio la data di nascita della Cecoslovacchia come nazione indipendente, farò la storia in funzione del cablogramma”. Il cablogramma fa la storia e la data fu quindi modificata. Questo aneddoto illustra bene l’importanza che ha assunto la tecnica nella nuova propaganda, alcuni certamente ribatteranno che finirà per provocare la sua stessa perdita nella misura in cui il pubblico ne capirà sempre meglio i meccanismi. Io non sono d’accordo. "
*Tomáš Garrigue Masaryk (1850-1937) statista, sociologo e filosofo cecoslovacco, famoso per essere stato il fondatore e primo presidente della Cecoslovacchia. Fondò anche l’Università di Brno, che in seguito fu rinominata Masarykova univerzita in suo onore.
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Edward Louis Bernays, Propaganda. Della manipolazione dell’opinione pubblica in democrazia, traduzione di Augusto Zuliani, Fausto Lupetti Editore, 2008.
[Edizione originale: Propaganda, New York: Horace Liveright publisher, 1928]
#Edward Louis Bernays#Propaganda#manipolazione#opinione pubblica#democrazia#Augusto Zuliani#masse#società dei consumi#consumismo#XX secolo#capitalismo#Stati Uniti d'America#politica#lunedì#corruzione#relazioni pubbliche#influencer#pubblicità#spin doctor#psicologia delle folle#subconscio#fabbrica del consenso#mente collettiva#irrazionalità#desideri#edonismo#narcisismo#comunicazione#multinazionali#Novecento
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Le parole danno forma al futuro
da Parole O_Stili È questo il titolo (ispirato al principio 3 del nostro decalogo) e il tema che faranno da filo conduttore del Festival della comunicazione non ostile 2024: una riflessione sulle dinamiche della lingua e su come riesca a plasmare le nostre relazioni, influenzare le opinioni e determinare il corso degli eventi. Sceglieremo le parole del domani insieme alla generazione che ne sarà…
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SENSI DELL'ARTE - di Gianpiero Menniti
LO STILE DI UN 'VAN GOGH' SPENTO
Il soggetto della tela non è originale: "La ronda dei carcerati" (1890) è ripreso con pedissequa ri-presentazione da un'incisione di Gustave Doré, "Newgate: The Exercise Yard" che risaliva al 1872.
Dunque, un van Gogh inedito: tiene in esercizio il proprio talento artistico ma solo per la qualità tecnica.
Non è creativo.
Allora, quale giudizio si può attribuire a un'opera che manchi di espressione?
Nessuno.
Ma è davvero così?
Davvero questa tela si può considerare priva di valore perchè la scena è la riproposizione di un atto artistico già esistente e originale?
Se si trattasse di un testo scritto, riproporlo sarebbe un plagio privo di contenuto.
Ma per un dipinto l'affermazione non regge: esiste qualcosa che lo caratterizza e lo differenzia.
Si tratta dello "stile".
Una traccia indelebile, un solco: come nel caso dello "stilo", lo strumento utilizzato per scrivere sulle tavolette di cera nell'antichità.
Stile: termine che deriva, paradossalmente, dalla già richiamata similitudine con i segni grafici, la calligrafia, l'ortografia.
Lo stile non racconta ma desta un sentimento indecifrabile che attrae o respinge.
È dunque, riflettendo bene, un modo d'espressione pieno, che caratterizza, che definisce un'identità, che provoca un illusorio, intenso, frenetico moto alla ricerca di parole descrittive, difficili, talvolta impossibili da trovare: così come lo stile non racconta, allo stesso modo non si può narrare, non si può indicare fino in fondo nelle sue caratteristiche.
Ma c'è.
S'impone alla vista e provoca lo spalancarsi di un abisso: manca la parola, domina il silenzio.
Infine, si afferma un principio inatteso: l'arte è un apparire dell'insostenibile gravame costituito dalle immagini mentali di un essere umano.
Così, mentre la penna tenta una descrizione, il pennello scorre attingendo a flussi caotici incessanti di sguardi interrotti.
Fino a quando la penna, esausta, si arresta mentre la mano del pittore rimane viva nel desiderio di lasciare sulla riva quel mare di figure e di scenari per abbandonarsi alla purezza di un'intonazione muta capace di rifondare l'atto creativo esclusivamente nello stile, inimitabile e per questo originale e a suo modo immutabile.
Ecco la ragione per la quale si ammira un'opera come questa di van Gogh: non si viene attratti dal contenuto ma solo dal riconoscere la mano dell'artista.
Forse, il complimento migliore che si possa attribuire a un'anima creativa.
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