#Processo Democratico
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pier-carlo-universe · 2 months ago
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Elezioni USA 2024: L'Illusione Rossa e le Dichiarazioni Anticipate di Vittoria di Trump
Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 hanno riproposto il fenomeno noto come "Illusione Rossa" ("Red Mirage"), in cui i risultati iniziali delle urne mostrano un vantaggio per i candidati repubblicani, destinato a ridursi man mano che vengono co
Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 hanno riproposto il fenomeno noto come “Illusione Rossa” (“Red Mirage”), in cui i risultati iniziali delle urne mostrano un vantaggio per i candidati repubblicani, destinato a ridursi man mano che vengono conteggiati i voti per corrispondenza e anticipati, tipicamente favorevoli ai democratici. Questo scenario ha portato l’ex presidente Donald Trump…
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abr · 1 month ago
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Sono vecchio abbastanza per ricordare quando la Corte Penale Internazionale è stata istituita. Non mille anni fa, nel 2002.
Era finita la guerra dei Balcani. C'era da mettere al gabbio Karadzic e Milosevic e un po' di altri che se lo erano ampiamente meritato. Io ero allora radicale e ricordo il nostro entusiasmo, e l'impegno che, nel suo piccolo, il Partito Radicale aveva messo per arrivare a questo risultato. Sembrava l'alba di una nuova era, una in cui i conflitti si sarebbero decisi con delle sentenze e non delle guerre. Oggettivamente, con minima sensatezza, dovevamo già sapere che era un'idea fessa.
I processi si fanno dopo le guerre, a quelli che le hanno perse (specialmente se sono dei criminali). Ad ogni modo, era tutta una festa questa creazione liberal utopica, che fu rovinata soltanto da un dettaglio. Gli Stati Uniti non aderirono, non ci pensavano nemmeno. Ma come, caspio, pensavamo noi. Il grande paese-guida del mondo libero, la più grande democrazia del mondo, si mette contro un processo liberale e democratico così cristallino e limpido. Pannella era indignato. Io che sono sempre stato pannelliano, ma un filo più realista, avevo un 1% di sospetto che gli americani e Israele non fossero del tutto scemi. Forse i coglioni eravamo noi.
Una corte penale si regge sulla forza di far rispettare le sue sentenza. E ha un senso solo in uno stato democratico. Una corte iraniana, o comunista non fa nessuna giustizia. Oggi che la Corte Penale Internazionale è diventata come l'ONU, la sua casa madre. Oggi che il suo procuratore e il suo presidente sono due arnesi iraniani, oggi che ci stiamo arrovellando da un intero su un caso intero montato dall'Iran per interposto Sudafrica.
Oggi che chiamiamo processo una controffensiva ibrida-giudiziaria che ha il solo scopo di rispondere alla disfatta di Hamas, è evidente che gli Stati Uniti e Israele ci avevano visto più lontano. Pannella si era innamorato di una coglionata pericolosa. Proprio come l'adesione della Turchia e di Israele all'UE (due catastrofi assicurate, per ragioni differenti, che avevo capito persino io).
Sulla Bonino, che ancora oggi è amica di Karim Khan e lo difende, stendiamo un velo pietoso. È la manifestazione corporea di decenni di battaglie buttate e di piccole porcheriole che non erano quello che sembravano, camuffate sempre peggio.
La Corte Penale Internazionale, ormai strumentalizzata e diventata uno strumento di guerra con altri mezzi, ha ucciso il nostro sogno ma soprattutto ha ucciso se stessa. Che forse è l'unica buona notizia.
La corte penale internazionale, infettata e piegata, non è più una corte di giustizia. Nessuno ha più nulla da aspettarsi, se non qualche sgambetto politico. Qualche piccola offensiva non convenzionale dell' asse che la domina. Giustizia, no di sicuro. La ICC è finita, il cielo su di lei è molto nuvoloso.
Tra otto settimane è garantito che i suoi membri avranno modo di scoprire che, azzerato il bel sogno della giustizia mondiale, quello che resta è la forza. E loro, fuori da quel teatrino triste, non sono i più forti. Good luck with that. Era un sogno che poteva esistere perché tutti ci credevano. Non ci crede più nessuno. Meno di tutti quelli che l'hanno uccisa. È durata vent'anni. Un soffio, nemmeno troppo bello.
Toni Baruch, https://x.com/Tonibaruch/status/1859638225427628448
Applausi scroscianti, sipario.
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gregor-samsung · 9 days ago
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" La globalizzazione ha compromesso la stabilità di numerosi regimi autoritari, dalla Libia alla Siria all’Iraq, facendo prendere coscienza ai popoli delle proprie condizioni politiche. La caduta di Gheddafi nel 2011 si è tradotta in un vuoto politico che milizie tribali rivali – dai liberali agli islamisti della linea dura – hanno riempito con la paura. La violenta reazione alla Primavera araba siriana e alla sollevazione dei sunniti iracheni ha creato un vuoto analogo. L’obiettivo comune dei tanti gruppi armati che l’hanno riempito è la conquista del potere politico ed economico in vista di uno sfruttamento, non della creazione di uno stato democratico né di una nuova nazione nel senso moderno della parola. Al contrario, l’anarchia è il terreno più fertile per il saccheggio delle risorse e lo sfruttamento delle persone. Il processo di degenerazione e crollo dello stato è quindi la causa ultima del carattere premoderno dei conflitti odierni, ed è un fenomeno sempre più legato a fattori economici, al drastico impoverimento di vaste regioni e popoli. La globalizzazione ha portato la prosperità in alcune aree, come la Cina o il Brasile, e la povertà in molte altre, come il Medio Oriente e parti dell’Africa. La crisi dello stato in Africa è legata in parte agli allarmanti mutamenti climatici, in parte alla corsa dei paesi ricchi per accaparrarsi le risorse del continente. In Medio Oriente altri fenomeni hanno contribuito a questo impoverimento."
Loretta Napoleoni, ISIS - Lo Stato del terrore. Chi sono e cosa vogliono le milizie islamiche che minacciano il mondo, traduzione di Bruno Amato, Feltrinelli, 2014¹; pp. 109-110.
[Edizione originale: The Islamist phoenix : The Islamic State and the redrawing of the Middle East, Seven Stories Press, New York, 2014]
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blogitalianissimo · 10 months ago
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as an abitante di polentalandia vorrei capire perché c'è gente del sud e isole che vota lega e simili. qual è il processo mentale che li spinge a votare per gente che fino a qualche anno fa li insultava alla prima occasione?
Perché: 1. gli italiani (TUTTI) hanno la memoria corta, altrimenti non avremmo avuto berlusconi premier per più di una volta 2. la lega ha cambiato modo di far politica (a parole) e fa finta di essere un partito nazionale e non macroregionale, quindi in poche parole fa come un fratelli d'Italia qualunque (che schifa il Mezzogiorno quanto la lega, state sereni) 3. ha approfittato del fatto che ad un certo punto a destra non c'era nessuno di rilevante (prima che la meloni si svegliasse) e che la sinistra fosse inesistente (ringraziamo quella monnezza del pd per questo) 4. il m5s è il partito che va per la maggiore in alcune regioni del sud, e il fatto che 'sto partito sia una banderuola e si allei con chiunque pur di governare ha fatto guadagnare qualche punto alla lega in passato
Ma la vera domanda da farsi è "ma quanto ha fatto schifo il partito democratico da permettere addirittura a questi scappati di casa dei leghisti di prendere qualche voto dal mezzogiorno?"
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raffaeleitlodeo · 3 months ago
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Open Arms, l'accusa dei Pm: «Salvini agì in spregio a tutte le regole. Era un'autopromozione»
Sei anni per aver trattenuto illegalmente 147 persone a bordo di una nave, «piegando strumentalmente le norme alla strategia dei porti chiusi», non sono una richiesta politica contro l’atto politico di un ministro.
Sono piuttosto la valutazione giuridica di un comportamento considerato illegittimo in base alle leggi nazionali e alle Convenzioni internazionali. Un reato, secondo la valutazione dei pubblici ministeri, commesso non per attuare la linea politica di un governo, bensì l’autopromozione della propria personale posizione. Anche in chiave elettorale.
È il punto chiave, per quanto scivoloso, del processo e dell’atto d’accusa finale: alla sbarra non è la politica ma il comportamento di un politico, ribadiscono i pm, sapendo che la difesa ha battuto e batterà proprio su questo punto.
Non a caso, la requisitoria parte proprio da qui. «Di fronte al fallimento delle misure varate dal governo — spiega il procuratore aggiunto Marzia Sabella, riferendosi alle direttive e ai decreti sicurezza approvati dall’esecutivo Conte sostenuto da Lega e Cinque stelle —, l’imputato Salvini s’è avventurato in atti amministrativi illegittimi e penalmente rilevanti, consapevole di agire in spregio a tutte le regole, distinguendo così la sua responsabilità da quella del governo del suo insieme».
A partire dal 14 agosto 2019, quando il Tar del Lazio annullò il divieto d’ingresso di Open Arms in acque nazionali, gli altri ministri competenti Elisabetta Trenta (Difesa) e Danilo Toninelli (Trasporti) si rifiutarono di firmare un nuovo provvedimento che confermasse il primo; e lo stesso premier Conte scrisse a Salvini per chiedergli di far scendere almeno i minorenni (la loro presenza a bordo è un’aggravante del reato) e poi che l’obiettivo della redistribuzione era in via di raggiungimento. Provocando un «vero e proprio caos istituzionale», costringendo altri organismi «ad approntare soluzioni di fortuna non potendo permettere di lasciare quei naufraghi senza terra».
Ma il leader leghista ha proseguito con il suo diniego, proclamando in diretta facebook: «Solo contro tutti». Una frase che ora finisce nella requisitoria a riprova che la linea politica del governo non c’entrava più; anche perché «non c’era più il governo», ormai in crisi dopo la decisione della Lega di sfilarsi dalla maggioranza, come hanno testimoniato gli ex colleghi davanti al tribunale.
Prima di qualsivoglia volontà politica, collettiva o individuale, nell’impostazione dell’accusa ci sono comunque le leggi. Secondo le quali i diritti fondamentali delle persone — alla vita, alla salute, alla libertà personale — prevalgono su ogni altro. Compresa la difesa dei confini da parte dei singoli Stati. L’obbligo dei salvataggi in mare, che giuridicamente si conclude solo con la concessione del Pos (permesso di sbarco in un porto sicuro), «è un principio ancestrale che risale all’Odissea», ricorda l’altro pm Calogero Ferrara. Estendendo il concetto: «Anche il terrorista e il trafficante di uomini non possono essere lasciati in mare; uno Stato democratico è diverso dai criminali, prima li salva e poi li processa».
È un altro punto qualificante affrontato dall’accusa per contrastare la difesa di Salvini. Il divieto di approdo e di sbarco era giustificato dall’ipotetica presenza a bordo di terroristi o soggetti comunque pericolosi per l’ordine pubblico. Ma quella presenza, sottolinea Giorgia Righi, terzo magistrato del pool della Procura palermitana, era presunta e indimostrata: «L’ha ammesso lo stesso imputato, qui in aula, quando ha sostenuto che per lui era un automatismo; tutti i passaggi di navi con soggetti imbarcati senza il coordinamento dell’Italia erano considerati potenzialmente offensivi, anche in assenza di segnalazioni o ragioni specifiche».
Un motivo in più, secondo la ricostruzione dei pm, per considerare illegittimo il comportamento del ministro, consapevole di aver innescato «un iter criminoso» interrotto solo dall’intervento della supplenza della magistratura», quando il procuratore di Agrigento ordinò il sequestro della nave e lo sbarco di tutti i migranti.
Niente — almeno negli ultimi sei giorni di un’odissea che era cominciata il 1° agosto e quindi durava da venti, mentre le condizioni di salute e di sicurezza a bordo della nave si stavano facendo drammaticamente pericolose tanto che i migranti cominciavano a buttarsi in mare pur di toccare terra — giustificava il persistente rifiuto del ministro dell’Interno di concedere il Pos. Non il rifiuto da parte del comandante di andare in Spagna né quello di far scendere a Malta solo una parte dei migranti, perché non si poteva continuare a navigare per giorni né si potevano rischiare disordini a bordo.
Bisognava solo rispettare le regole, e l’imputato s’è guardato bene dal farlo, concludono i pm. Chiamati a «difendere i confini del diritto», a fronte di un imputato che invoca solo la difesa dei confini nazionali. Giovanni Bianconi, Corriere della Sera 14/09/2024
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verita-lapalissiana · 11 months ago
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Ama che mi tranquillizza sulla questione televoto menomale finalmente il processo democratico può tornare a funzionare di nuovo
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anchesetuttinoino · 4 months ago
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X CHIUDE L'ATTIVITÀ IN BRASILE DOPO LE RICHIESTE DI CENSURA DEL MINISTRO DEL STF ALEXANDRE DE MORAES
Ieri sera, Alexandre de Moraes ha minacciato di arresto il nostro rappresentante legale in Brasile qualora non rispettiamo i suoi ordini di censura. Lo ha fatto con un'ordinanza segreta, che condividiamo qui per esporre le sue azioni.
Sebbene i nostri numerosi ricorsi alla Corte Suprema non siano stati ascoltati, il pubblico brasiliano non sia stato informato di queste ordinanze e il nostro personale brasiliano non abbia alcuna responsabilità o controllo sul blocco dei contenuti sulla nostra piattaforma, Moraes ha scelto di minacciare il nostro personale in Brasile piuttosto che rispettare la legge o il giusto processo.
Di conseguenza, per proteggere la sicurezza del nostro personale, abbiamo preso la decisione di chiudere la nostra attività in Brasile, con effetto immediato.
Il servizio X rimane disponibile per il popolo brasiliano.
Siamo profondamente rattristati di essere stati costretti a prendere questa decisione. La responsabilità è esclusivamente di Alexandre de Moraes.
Le sue azioni sono incompatibili con un governo democratico. Il popolo brasiliano ha una scelta da fare: la democrazia, o Alexandre de Moraes.
Fonte: Global Government Affairs, divisione legale di X
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percival895 · 6 months ago
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Provo a riassumere come i democratici si sono cacciati in questo pasticcio.  Primo, quei dem che hanno maggiore visibilità (perché governano sulle due coste, perché controllano i social media e grandi tv e giornali, perché dominano a Hollywood e in altri potentati della cultura di massa, perché hanno fiumi di denaro da Wall Street e da BigTech) hanno ignorato un vasto rigetto popolare verso gli aspetti più radicali e controversi della loro proposta politica: le frontiere aperte all’immigrazione clandestina; un ambientalismo apocalittico che ha in odio l’economia di mercato e la crescita; un anti-razzismo che si è rovesciato in forme di razzismo contro i bianchi nelle dottrine woke insegnate in tante scuole e università; un’agenda Lgbtq+ promossa in modo arrogante e sprezzante verso chi ancora segue modelli di vita e di famiglia tradizionali.  Tutto questo descrive solo l’ala più radicale del partito di Biden, che ha ancora un vasto centro moderato. Ma poiché gli estremisti avevano una visibilità e un’influenza preponderante nella «bolla» e nei media, il partito democratico nel 2020 ha rischiato seriamente di presentare uno di loro come candidato. Finché gli elettori moderato-conservatori della base afroamericana hanno ripescato nelle primarie del 2020 il vecchio Biden. Il quale allora salvò il suo partito dalla deriva - cosa di cui l’establishment gli fu sommamente riconoscente. Per placare l’ala sinistra Biden fece un gesto «identitario», si scelse come vice Kamala Harris i cui unici meriti, secondo i suoi critici, sono di essere donna e di colore. Ora i nodi vengono al pettine. Qualcuno dovrebbe convincere Biden a farsi da parte. Ma questo qualcuno non può essere associato alle fazioni che Biden sconfisse nel 2020, perché sono perfino meno credibili di lui.  Poi andrebbe risolto il problema Harris. Lei si considera l’erede legittima al trono. Per quanto difficile da immaginare, è ancora meno popolare del presidente stesso. Anche lei quindi andrebbe «spinta» da parte, ma chi dovesse prendersi questa responsabilità sarebbe esposto al processo «identitario»: come osa far fuori una donna di colore. Infine, quand’anche si trovassero i notabili di partito capaci di mettere a segno le due prime operazioni, con l’allontanamento forzato di Joe e Kamala, resterebbe aperto il problema di recuperare voti fuggiti a destra perché spaventati da certe derive estremiste dei dem. Tutto questo andava fatto negli ultimi due anni, gestendo delle vere primarie aperte, un dibattito serio e senza tabù tra le varie correnti del partito. Se non è accaduto in questi anni, c’è una ragione, e anche più d’una. Era più facile continuare a demonizzare Trump, o a trascinarlo da un tribunale all’altro, che cercar di capire come questo losco personaggio possa rappresentare il «meno peggio», per quasi mezza America. - Federico Rampini, La vera vittoria di Trump
L'arma di distruzione di massa, il nichilismo della politica, il menopeggismo si è rivoltato contro i suoi stessi creatori: ottimo.
(Il candidato vincente i Dem lo avevano : Kennedy, il che rende tutto più tragicomico)
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guattarianbitch · 10 months ago
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«Perché non chiamarla "vera democrazia", o più semplicemente "il potere del proletariato"? Perché in questo contesto "dittatura" non significa l'opposto di "democrazia"', ma proprio il modo di funzionare intrinseco della democrazia, il suo modello soggiacente. Sin dall'inizio, la tesi della "dittatura del proletariato" implicava il presupposto che quest'ultima non fosse altro che l'opposto di altre forme di dittatura, visto che non esiste alcun potere statale che non sia, di per sé, una dittatura. Quando Lenin e Trockij dicevano che la democrazia liberale è una forma di dittatura borghese, non intendevano tanto esprimere l'idea un po' semplicistica che la democrazia è fondamentalmente una questione di facciata, perché è sempre sottoposta a manipolazione, perché il potere, dietro questa facciata, è esercitato in realtà da una cricca nascosta che controlla ogni cosa, pronta a mostrare il suo vero volto e ad assumere apertamente il potere ogni volta che rischia di perderlo in elezioni libere. No, essi intendevano che è proprio la forma dello stato democratico-borghese a incarnare una logica “borghese”. In altri termini, il termine "dittatura" dovrebbe essere usato nel senso preciso per cui anche la democrazia è una forma di dittatura, perché è una determinazione puramente formale. Molti ci tengono a sottolineare quanto sia essenziale e costitutivo della democrazia il rimettere in questione se stessa, quanto la stessa democrazia consenta, addirittura solleciti, a mettere in dubbio le sue caratteristiche. Ma a un certo punto quest’autoreferenzialità deve fermarsi, non può continuare all'infinito. Neppure le elezioni più "libere" possono mettere in discussione le procedure legali che le rendono legittime e consentono di organizzarle, o gli apparati dello stato che garantiscono (se necessario, con la forza) il processo elettorale, etc. Nei suoi aspetti istituzionali, lo stato è una presenza così massiccia che non può essere giustificata soltanto in termini della rappresentazione di interessi - l'illusione democratica è proprio che ciò sia possibile; Alain Badiou ha concettualizzato quest'eccesso come l'eccesso della rappresentazione dello stato rispetto a ciò che rappresenta. Potremmo esprimere la stessa cosa nei termini di Benjamin: mentre la democrazia può sempre eliminare (più o meno) la violenza costituita, deve invece continuamente fondarsi sulla violenza costituente.»
-Slavoj Zizek, Zizek presenta Trockij. «Terrorismo e comunismo»
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diceriadelluntore · 2 years ago
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Democrazie
Al Liceo Artistico 'Nervi-Severini' di Ravenna una delibera del consiglio di Istituto ha istituito il congedo mestruale per le studentesse che lo richiedano: vengono concessi due giorni di assenza giustificata in casi certificati di dismenorrea, la possibilità di assentarsi per un massimo di due giorni al mese senza che tale assenza sia calcolata tra quelle che devono essere considerate per la validità dell'anno scolastico.  Le rappresentanti della componente studentesca nel consiglio di istituto del 'Nervi-Severini' hanno fatto presente come molte ragazze soffrano di crampi mestruali tanto forti da interferire con lo svolgimento delle normali attività, raccogliendo in proposito 16 testimonianze di loro compagne. Hanno quindi richiesto di applicare nella scuola, in analogia con l'istituto del congedo mestruale oggi disciplinato in Spagna, una forma di agevolazione per le assenze che tale condizione può determinare.
Oltre la lodevole iniziativa, mi sono piaciute moltissimo le parole del Preside, Prof. Gianluca Dradi:
Probabilmente per una scuola si tratta della prima iniziativa di questo genere in Italia. La promozione delle competenze di cittadinanza, che costituisce uno degli obiettivi formativi delle scuole, passa anche attraverso il recepimento delle legittime istanze degli studenti messi nelle condizioni di appurare come i problemi possano essere gestiti attraverso un processo democratico che si realizza all'interno degli organi collegiali
Ricordo anche che la scuola tempo fa istituì il regolamento per le 'carriere alias', cioè la possibilità di adottare un nome di elezione per gli studenti transgender e di comparire come “si sentono” nel registro di classe.
Boccate di bellezza e di vero sviluppo formativo, che ogni tanto fanno bene.
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ma-come-mai · 1 year ago
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I nuovi barbari, l“Homo Faber” e una possibile direzione per ricostruire una società umana, alternativa
25 Settembre, 2023
di Leonardo Guerra
La crisi della nostra società e civiltà ha forti analogie con quella che seguì la caduta dell’Impero Romano di Occidente nel 476 D.C.
Allora le orde di barbari erano capeggiate da Odoacre, generale, infiltratosi nell’esercito romano. Oggi, i barbari post-moderni sono capeggiati da globalisti misantropi infiltrati in politica che sono stati messi alla testa di truppe parlamentari di politici corrotti, “tagliagole”, disposti a tutto pur di mantenere i loro privilegi esclusivi.
Con i loro governi tecnici e con i governicchi imposti da Bruxelles hanno di fatto, prima, messo in ginocchio in modo definitivo il nostro Paese dal punto di vista economico e, poi, abolito e calpestato la costituzione e le leggi, sfondandole come fossero “pareti di carta di riso”. Svuotate le Istituzioni dei meccanismi e processi democratici dall’interno, come fanno soltanto i veri parassiti, hanno lasciato intatto soltanto il guscio esterno, cioè l’apparenza di un sistema democratico che non c’è più che è di fatto un sistema totalitario soft, ma feroce….un “lupo che indossa una pelle d’agnello”.
Cosa accomuna Odoacre e i nuovi barbari? Il saccheggio sistematico dei beni della popolazione, l’assoluta mancanza di rispetto dell’essere umano, la crudeltà e l’indifferenza verso la vita umana. L’equivalente dei capi delle orde di orchi nel film del Signore degli Anelli.
Gli enormi mezzi di cui dispongono sono i nostri soldi (contributi) che grazie un’alchimia contabile ci vengono rigirati sotto forma di finanziamento a prestito da Bruxelles (PNRR). Servono per la realizzazione di un piano di globalizzazione disumano che vede nell’Alleanza militare Nato, capeggiata dagli USA, il principale protagonista che manovra e tira le fila, da dietro le quinte.
L’esecuzione del piano, infatti, è guidata da remoto dal blocco globalista militar-industriale anglo-americano, che si avvale, per la programmazione e la gestione, di tecnologie molto avanzate e sofisticate, come l’Intelligenza Artificiale. Nella realizzazione, invece, utilizzano le esperienze accumulate in 70 anni di guerre convenzionali che hanno fatto del bombardamento delle popolazioni civili una strategia precisa (shock & awe/guerra mentale). Le tecnologie militari utilizzate sono spaventose come la geo-ingegneria, Energy Direct Weapons, e gli stessi vaccini Covid. I nostri politici, infatti, conducono per procura una vera guerra non convenzionale contro il loro stesso popolo. Esattamente come Volodymyr Zelenskyy in Ucraina conduce una guerra convenzionale contro la Russia, per trascinare al macello milioni di Ucraini.
L’altra caratteristica comune fra i due periodi storici è quella di una ideologia edonista che pervade la società e che ha corrotto i costumi del popolo con tratti di una ferocia repressiva mai vista prima, camuffata da tolleranza. I codici sorgenti di questa nuova cultura autosufficiente sono drammatici dal punto di vista umano, usano la corruzione come sistema in tutti gli organi dello stato e in tutti i settori della nostra società.
Inoltre, non vi è più, ormai. alcun dubbio che allo stesso tempo sia in corso da molti anni anche un processo di speciazione antropologica per selezionare masse indistinte di individui impregnati di individualismo estremo e di materialismo nichilista. Indifferenti a tutto, concentrate esclusivamente sui loro bisogni primari, mansuete, manovrabili e comando, prive di pensiero critico, con desideri indotti da remoto grazie al controllo mentale attuato ormai in modo pervasivo da anni.
Come nel 476 D.C. anche i nostri barbari hanno un ciclo di vita limitato che si esaurirà, auto estinguendosi. Proprio come i virus. Serve pazienza. Non si possono combattere, dominano tutti i settori con una disparità di mezzi impressionante.
La cosa più opportuna da fare, quindi, è sottrarsi il più possibile al sistema di propaganda e rifiutare le loro esche ideologiche e per evitare le loro conseguenti scorribande. Questa indicazione è supportata dai risultati ottenuti nei gruppi di controllo durante il Covid, come gli Amish negli USA (-90% di mortalità) e l’Africa (emergenza covid mai esistita). Il bombardamento mediatico ha prodotto nella popolazione il risultato atteso: un “effetto nocebo”, sistemico e persistente. Vera arma di sterminio.
Raccogliersi e ritirarsi in comunità, quindi, è la cosa più saggia per chi ha deciso di rifiutare la vita che offre un sistema predatorio come l’attuale, proprio come fecero le persone di buona volontà nel periodo dei barbari di Odoacre, raccogliendosi fra loro e trovando riparo nei conventi benedettini. Ritornando cioè ad una vita naturale ed essenziale, all’insegna della semplicità e della comunione.
Sul piano personale dobbiamo estirpare dai nostri cuori e dalla nostra mente l’imprinting che inevitabilmente abbiamo ricevuto essendo nati, cresciuti e diventati adulti in questo sistema che ha un modello sociale ed economico basato sulla separazione, sul conflitto fra individui, sulla competizione sociale continua e sulla guerra.
Se non si estrae e ci si purifica da questa “spina velenosa” (l’egoismo e l’indifferenza verso la condizione altrui che scaturiscono inevitabilmente dall’edonismo e dalla guerra) che, più o meno, ognuno di noi ha dentro di sé, sarà impossibile ricostruire una vera società umana, che sia interiormente diversa dalla attuale. Altrimenti, il rischio di ricadere nello stesso solco non sarebbe trascurabile, anche se ci si affranca in tutti gli altri settori.
La semplice “regola” e la semplice organizzazione dei conventi Benedettini contribuirono a guarire lo stesso problema individuale presente nelle persone e permise, quindi, di ricostruire una società umana. Il modello dei conventi Benedettini viene studiato dalle università e dalle Corporation ancora oggi per la sua efficienza. La regola di San Benedetto da Norcia è quella di: “ora et labora”. Anche allora il problema era l’ego prevalente nella società e negli individui che vi erano vissuti.
La “regola” produsse l’effetto di ridurre progressivamente la prevalenza e la pesantezza di questa “spina” nella comunità restituendo così spazio espressivo allo spirito e alla sua spontaneità, prima completamente soffocati.
Grazie a questo modello organizzativo è stato possibile entrare nel medioevo, dar vita alle città stato e dopo al Rinascimento Italiano. Un rinascimento prima di tutto spirituale e i suoi frutti si sono visti in tutti i settori della vita e rappresentano un patrimonio culturale unico che tutto il mondo ci invidia.
Quindi, non conformarsi e DIRE NO è la prima cura.
Rifiutare tutte le esche ideologiche offerte quotidianamente dal nostro governo per cancellare tutti, e in modo definitivo, i nostri diritti umani e naturali, e cioè DIRE NO a:
- Menzogne
- Leggi sbagliate
- Imposizioni inutili
- Paura
- Vaccini inutili
- Identità Digitale,
- European Digital Identity Wallet;
- Passaporto vaccinale
- Denaro elettronico (contante sempre e
comunque);
- limitare l’uso degli SMARTphone,
- Città dei 15 minuti
- Green economy
- Cambiamento climatico
In contemporanea, scegliere di sottrarsi progressivamente ad un sistema predatorio che non ha alcun rispetto dell’essere umano e della vita umana. Iniziare, quindi, un processo di purificazione del nostro cuore dall’egoismo da soli o in gruppi aventi lo stesso scopo, ritornando ad una vita naturale, semplice e basata su processi essenziali, quali la bellezza, frequentando gente che la pensa come noi.
Solo costruendo le basi per una società umana alternativa a quella predatoria del pensiero unico, daremo ai nostri figli e nipoti la possibilità di vivere un nuovo Rinascimento umano.
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abr · 1 year ago
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«Non resteremo più in silenzio di fronte ai pregiudizi dell’Onu! Ho deciso di revocare il visto al coordinatore ‘umanitario’ delle Nazioni Unite, Lynn Hastings», ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen.
Hastings, che sarebbe anche vice coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente, è accusata di non aver condannato Hamas per il «massacro brutale di 1.200 israeliani» del 7 ottobre in Israele, «per il rapimento di bambini e anziani», per gli «abusi» e le «violenze» e «per usare i gli abitanti di Gaza come scudi umani». Mentre ha «invece condannato Israele, un Paese democratico che protegge i suoi cittadini».
Contro Israele = dalla parte dell'ONU. Tertium non datur. Unite i puntini.
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gregor-samsung · 2 years ago
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“ Nel novembre 2014 [Mariagrazia] Bruzzone pubblica [su La Stampa] un altro dettagliatissimo reportage: “I neo-nazi imperversano in Ucraina, ma il nazismo non è più il ‘male assoluto’ (per l’Occidente)”. Parte dal voto contrario di Ucraina, Usa e Canada all’annuale mozione dell’Onu contro l’esaltazione del nazifascismo, e traccia una mappa dei leader e gruppi neonazisti che infestano le istituzioni e le forze armate di Kiev, appoggiati dagli Usa. Purtroppo l’articolo è misteriosamente scomparso dall’archivio digitale del quotidiano torinese, oggi assai prodigo di elogi al battaglione Azov e ad altre opere pie ucraine che, prima dell’invasione, erano descritte per quello che erano: milizie neonaziste. Ma alcuni siti di controinformazione l’hanno rintracciato e pubblicato integrale. [...] Bruzzone racconta poi «l’apparente processo di ‘nazificazione’ in corso nelle scuole, come testimoniato dal tweet del presidente Poroshenko sull’addestramento militare a lezione e dall’immagine dei simboli nazisti in questa classe. Eppure il governo Usa li aiuta e li finanzia. ‘Se solo il pubblico sapesse che il governo US aiuta mostri del genere’, scrive Global Research raccontando di una delegazione Ucraina in arrivo a Washington per reclamare altri soldi e aiuti militari. In realtà armi, anche letali, ne hanno appena ricevute, in coincidenza con la recente visita a Kiev del vicepresidente Usa Joe Biden». L’autrice ipotizza uno scenario inquietante: «E se il partito Svoboda fosse solo il fronte elettorale di organizzazioni neonaziste e ultranazionaliste?… Se queste organizzazioni non fossero tanto espressione dell’opposizione ucraina quanto delle forze segretamente utilizzate dalla Nato che usano l’Ucraina come base, e non da oggi? Se a giocare un ruolo decisivo negli episodi di violenza che portarono al collasso del governo ucraino che era uscito dalle elezioni fosse questa organizzazione militare neonazista legata alla Nato?… A sostenerlo, in un post del marzo scorso rilanciato ora dal solitamente attendibile Global Research, è l’analista geopolitico F. William Engdahl, basandosi anche su fonti personali tra i quali veterani dell’intelligence americana.
Engdahl che scriveva a ridosso di quei primi eventi, ricostruiva l’accaduto, Yanukovich forzato a fuggire come un criminale, accusato di aver rifiutato l’offerta di un ingresso dell’Ucraina nella Ue preferendo un accordo con la Russia che offriva il taglio di 15 miliardi di dollari di debiti ucraini e gas a prezzi ridotti. Ricordava l’accordo di compromesso raggiunto con Yanukovich dai ministri degli Esteri di Germania, Francia e Polonia – senza gli US, prova dei diversi punti di vista e metodi europei – la telefonata in cui la Nuland spiegava al “suo” ambasciatore quale governo e quale coalizione volesse a Kiev, col famoso “Fuck the Eu”, l’Europa si fotta, appunto. E arriva al precipitare degli eventi, quel 22 febbraio, quando a piazza Indipendenza la polizia si ritirò in preda al panico, sotto il fuoco incrociato dei cecchini. Chi aveva schierato i cecchini? è la domanda finora senza risposta, si chiedeva l’autore. Secondo fonti di veterani dell’intelligence US i cecchini arrivarono dall’organizzazione militare di ultradestra conosciuta come Ukrainian National Assembly–Ukrainian People’s Self Defense [Una-Unso: una sigla legata al partito-milizia Pravyj Sektor, nda]… Il leader di Una-Unso Andriy Shkil dieci anni fa divenne il consigliere di Yulia Tymoshenko, appoggiata dagli Usa. Durante la “Rivoluzione Arancione” appoggiò il candidato pro-Nato Yushchenko contro il pro-Russia Yanukovich. Si dice anche che abbia legami stretti col Partito Nazionale Democratico in Germania (Ndp). “Dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991 i membri dell’organizzazione para-militare Una-Unso sono stati dietro ogni rivolta contro l’influenza russa”, afferma Engdahl. Il filo che connette le violente campagne è sempre anti-Russia. L’organizzazione, secondo le fonti di veterani dell’intelligence americana, è parte di una Gladio segreta della Nato, e non è un gruppo nazionalista come quello che viene descritto dai media occidentali… I para-militari dell’Una-Unso sarebbero stati coinvolti in ogni guerra sporca della Nato nel post-guerra fredda. Si tratta di pericolosi mercenari usati ovunque sia per combattere guerre sporche sia per incastrare la Russia, perché pretendono di essere forze speciali russe (per Wikipedia nel ’91 membri di Una-Unso avevano servito nelle forze armate sovietiche). Gli avvenimenti in Ucraina sono andati avanti secondo le linee suggerite da Engdahl (al governo Arseniy Yatsenyuk pilotato dagli Usa, forte ruolo di Svoboda), che chiudeva con una frase quasi profetica: “Il dramma non è affatto finito. In gioco c’è il futuro della Russia, le relazioni Europa-Russia e il potere globale di Washington o almeno di quella fazione che a Washington vede ulteriori guerre come primo strumento della politica”.» Nel 2016, al posto di Calabresi, arriva il turbo-atlantista Maurizio Molinari e sulla Stampa articoli del genere non ne escono più. L’Ucraina è sacra e intoccabile. Ma nel 2019, quando viene eletto Zelensky, considerato il “Grillo di Kiev” e per di più sospetto per la sua provenienza dell’Est russofono del Paese, il quotidiano di casa Agnelli lo massacra: «Come tutti i populisti, Zelensky dichiara di voler sconfiggere la classe politica al potere, definita inefficiente e corrotta». Poi invece si rivela un docile strumento in mano a Washington e la Stampa cambia linea anche su di lui. “
Marco Travaglio, Scemi di Guerra. La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un Paese pacifista preso in ostaggio dai NoPax, PaperFIRST (Il Fatto Quotidiano), febbraio 2023¹ [Libro elettronico].
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forzaitaliatoscana · 1 day ago
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Salvini assolto, Tenerini: un trionfo per la democrazia
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Salvini assolto, la deputata toscana di Forza Italia Chiara Tenerini: "Un trionfo per la democrazia, la sentenza odierna segna un punto di non ritorno" Venerdì 20 dicembre 2024 il tribunale di Palermo ha emesso una sentenza che ha risonanza ben oltre il palazzo di giustizia: Matteo Salvini è stato assolto dalle accuse che lo vedevano imputato. L'onorevole Chiara Tenerini di Forza Italia ha commentato l'evento con un comunicato stampa, sottolineando l'importanza di questa decisione per il tessuto democratico del nostro paese. Secondo Tenerini, l'assoluzione segna "una giornata di giustizia e di orgoglio" per Forza Italia e per chiunque creda nella presunzione di innocenza. La deputata ha espresso solidarietà al Ministro Salvini, evidenziando come le accuse contro di lui fossero "infondate" e il processo stesso sia stato caratterizzato da un "abuso politico". Questo verdetto è visto come una chiamata a un'urgente riforma del sistema giudiziario italiano. Tenerini ha sottolineato la necessità di evitare che la giustizia diventi un "strumento di lotta politica", ribadendo che il potere giudiziario dovrebbe operare in "sinergia" con gli altri poteri dello Stato per il bene comune. La sentenza, secondo fonti come "Il Sole 24 Ore", non solo riafferma la correttezza delle azioni di Salvini ma anche la necessità di riforme per garantire una giustizia più equa e meno soggetta a manovre politiche. L'assoluzione di Salvini, dopo un processo lungo e controverso, pone l'accento sulla necessità di un sistema giudiziario che rispetti la separazione dei poteri e la sovranità della legge. Chiara Tenerini ha concluso il suo comunicato con un abbraccio simbolico a Salvini, riconoscendo il suo "coraggio" e "determinazione". La vittoria legale del Ministro è vista come una spinta verso un'Italia che possa credere nella giustizia, nella verità e nel rispetto delle regole. Edoardo Fabbri Nitti Coordinamento regionale Forza Italia Toscana Follow @FI_ToscanaTweet to @FI_Toscana
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criptovalutait · 17 days ago
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Quotazione di Litecoin LTC/USDT in questo momento: Introduzione a Litecoin LTC Litecoin è uno dei primi altcoin della storia e una delle prime criptovalute che, prendendo ispirazione da Bitcoin, ha provato a fare le cose diversamente. Per quanto sia ancora lontano dal top di gamma in termini di capitalizzazione, a Litecoin va certamente riconosciuto di essere qui dopo più di 10 anni. In molti continuano ad investirci, altri stanno pensando di farlo, altri ancora vogliono semplicemente conoscere le differenze tra Litecoin e Bitcoin. Esploreremo tutte queste vicende nella nostra guida completa a Litecoin. Litecoin ha una capitalizzazione di mercato di tutto rispetto, viene utilizzato nel mondo reale e potrebbe essere una buona idea da valutare per la diversificazione del portafoglio. Principali informazioni su Litecoin Coin: Nome:Litecoin📑Sigla:$LTC👶Nascita:2011📈Previsioni:Previsioni Litecoin🔍Tecnologia:Propria⚡Comprare & Trading:Come comprare Litecoin📱Wallet:Ledger Nano X, Ledger Nano SNFTs:Sì - sperimentaliLitecoin– Tabella principali caratteristiche introduttive Litecoin: Capitalizzazione di mercato, statistiche prezzo LTC/USD Che cos'è Litecoin (LTC)? Litecoin si propone in doppia veste: è una criptovaluta che possiamo utilizzare per scambiare valore con altri e al tempo stesso è una blockchain tramite la quale poter effettuare tali transazioni, proprio come tutte le altre principali criptovalute. Per capire come funziona, quali sono i suoi punti di forza e i suoi punti di debolezza, - Per transazioni economico e quasi istantanee Il motivo della nascita di Litecoin è lo stesso che ha animato tanti altri progetti in blockchain che cercavano di emulare/migliorare Bitcoin: creare un sistema simile ma che fosse più veloce - e più economico per le transazioni. Ci sono state poi altre questioni che hanno separato definitivamente l'atteggiamento di Litecoin da quello di Bitcoin. Ad ogni modo, le somiglianze sono tali da poter parlare in entrambi di criptovalute di prima generazione, per quanto i due sistemi abbiano comunque delle differenze importanti. Litecoin condivide parte del suo funzionamento di base con Bitcoin - Simile a Bitcoin? Litecoin è nato come progetto che ha modificato i parametri base di Bitcoin. In altre parole è stato preso il codice di Bitcoin core e inizialmente sono state modificate due variabili: il tempo di produzione dei blocchi e il massimo di criptovaluta che sarebbe mai stata creata. In aggiunta è stato modificato anche l'algoritmo di mining, al fine - almeno secondo il punto di vista di Litecoin e del suo creatore Charlie Lee - di creare un ecosistema maggiormente democratico per il mining. - Utilizza la Proof of Work Litecoin utilizza un algoritmo in Proof of Work come schema per il timestamping, proprio come fa ancora oggi Bitcoin, come faceva Ethereum e come fanno ancora tanti progetti della prima ora. Tale funzionamento è fonte di preoccupazioni e di proteste - spesso fondate su dati scientifici poco accurati - che coinvolgono però in genere più Bitcoin che Litecoin, che essendo meno popolare attira in modo più contenuto gli strali della stampa e di certi ricercatori. - Con un diverso algoritmo per la proof of work Litecoin, come vedremo, ha fatto anche scelte diverse per quanto riguarda la Proof of Work - per permettere anche ai piccoli investitori e anche a chi non può permettersi una ASIC di partecipare al processo. È una scelta controversa - e non necessariamente giusta - ma che comunque marca la differenza tra Litecoin e Bitcoin. - Buoni livelli di utilizzo I livelli di utilizzo di Litecoin sono più che buoni, segno di un progetto che funziona, che viene usato e che ha per questo motivo delle buone prospettive anche future. Non tutti i progetti su blockchain che ci sono oggi possono vantare tanto. Litecoin punta ad avere transazioni più rapide - Anziano, ma con un futuro? I progetti che sono riusciti a sopravvivere a più cicli hanno certamente un vantaggio rispetto ai nuovi: hanno dimostrato di avere la pelle dura abbastanza da resistere alle volatilità di mercato, al cambio di sentiment e al ciclico repulisti che avviene in un settore ancora di frontiera come quello crypto. Litecoin come criptovaluta Litecoin può essere analizzato da almeno due prospettive: quella della blockchain e quello del coin $LTC. Il secondo, che sarà oggetto di analisi in questa parte della nostra guida, è certamente quello che interesserà di più ai nostri lettori. - Utilizzato per i pagamenti Lo scopo pressoché unico di Litecoin è quello di essere utilizzato come mezzo di pagamento. È, in questo senso, moneta di scambio a tutti gli effetti. Nell'ecosistema non è prevista una governance tramite token, né lo staking. Chi compra Litecoin lo fa dunque per 3 motivi possibili: pagare chi accetta $LTC, pagare le commissioni sulla rete, speculare. - Emesso in ogni blocco Come per Bitcoin, anche Litecoin viene emesso in ogni blocco. I miner cercano di risolvere un problema non complesso ma che richiede molte iterazioni allo scopo di portarsi a casa i Litecoin di nuova produzione. Questa produzione viene ciclicamente dimezzata tramite halving, proprio come in Bitcoin. - Non deflativo ma ad inflazione controllata La riduzione dell'emissione di $LTC porterà ad un massimo di coin creati di 84 milioni, quattro volte quelli di Bitcoin. Non ne verranno distrutti però, quindi da qui all'arrivo al traguardo, ci sarà inflazione, per quanto controllata e in discesa. Come funziona Litecoin Litecoin è nato per offrire un'alternativa più economica e rapida nell'esecuzione delle transazioni rispetto a Bitcoin. E per farlo è partito dai parametri di base (e di allora) di Bitcoin per poi modificarli per raggiungere questo obiettivo. Chi conosce il funzionamento del network originale non dovrebbe avere alcun tipo di difficoltà a capire funzionamento e motivazione di certe scelte da parte di Litecoin. - Obiettivo pagamenti L'obiettivo di Litecoin è stato sempre quello di favorire i pagamenti rispetto all'accumulazione di asset. Il progetto è partito modificando certe variabili di Bitcoin per avere dei blocchi più rapidi rispetto alla "versione originale". Ad oggi è proprio per questo che viene utilizzato Litecoin, per quanto in realtà venga anche utilizzato a scopi speculativi. - Un'alternativa a Bitcoin? Questo sembrerebbe essere stato il progetto originario. Nonostante però Litecoin abbia accumulato una buona capitalizzazione di mercato, è lungi dal poter impensierire Bitcoin, anche in termini di utilizzo. - Una blockchain Litecoin è una blockchain classica. I miner concorrono per la creazione di nuovi blocchi ricevendo come ricompensa dei LTC di nuova emissione. È un meccanismo molto simile a quello di Bitcoin e che non presenta - fatto salvo l'algoritmo utilizzato - grosse differenze. - Un sistema di aggiustamento della difficoltà Litecoin punta ad avere un blocco ogni, in media, 2,5 minuti. Questa costante - con l'hashrate che è variabile - viene ottenuta aggiustando periodicamente la difficulty, la difficoltà nel trovare il numero magico che permette di creare blocchi. Questo sistema permette inoltre di avere una chain sulla quale tutti concordano e che protegge da divisioni e anche da double spending. - Proof of Work Sì, Litecoin, nonostante la Proof of Stake sia molto più "alla moda* se vogliamo, ha continuano imperterrito ad utilizzare la Proof of Work, che richiede un consumo di energia importante. Tuttavia, data la preponderanza di Bitcoin in questo settore, Litecoin è stato raramente nell'occhio del ciclone per questo tipo di attività. Nonostante si sia partiti da basi comuni, ci sono delle differenze - Halving Litecoin ha una produzione massima di 48.000.000 di coin, con un sistema anche questo molto vicino a quello di Bitcoin. La produzione di nuovi coin, associata alla produzione di ogni nuovo blocco, viene ridotta ogni 480.000 blocchi. - Sistema a chiave pubblica e chiave privata Litecoin utilizza un sistema a chiave pubblica e chiave privata. Con la prima potremo ricevere coin dagli altri, con la seconda invece potremo certificare la proprietà di quell'indirizzo e firmare le transazioni. È un sistema molto sicuro, la cui gestione può essere affidata anche ad un wallet, hardware o software. MimbleWimble su Litecoin Litecoin implementa Mimblewible, un protocollo che permette di offuscare la quantità di LTC presenti nelle transazioni. Si tratta di un protocollo creato da uno sviluppatore anonimo e che negli hanno a ottenuto un certo grado di popolarità. - Pedersen Commitment Si tratta di uno strumento crittografico che permette di impegnare delle cifre senza rivelarle. È il cuore di questo protocollo, che permette di avere delle transazioni almeno in parte più in linea con i desideri di privacy. - Scalabilità Mimblewimble punta anche all'eliminazione delle informazioni ridondanti, aumentando così la scalabilità del protocollo. - Struttura delle transazioni Le transazioni in Mimblewimble vengono aggregate all'interno di un unica "maxi-transazione" alla quale partecipano riceventi e mittenti. A contare - per il protocollo visto dall'esterno - è la coincidenza tra uscite e entrate. Litecoin Halving La produzione monetaria di Litecoin segue uno schema molto simile a quello di Bitcoin. La differenza è che mentre per Bitcoin abbiamo un halving ogni 210.000 blocchi, per LItecoin abbiamo un halving ogni 480.000 blocchi. Si tratta però dello stesso orizzonte temporale, dato che Litecoin produce blocchi al quadruplo della velocità di $BTC. Con l'halving si riduce la quantità di Litecoin di nuova produzione che vengono inclusi all'interno dei nuovi blocchi, riducendo così la crescita della massa monetaria, che tenderà nel caso di LTC a 84 milioni massimi. Le principali differenze tra Bitcoin e Litecoin Litecoin è nato - almeno dal suo punto di vista - per migliorare Bitcoin. Le differenze sono concrete e sostanziali, per quanto in linea di massima i due sistemi si assomigliano parecchio. - Tempo per la produzione di un blocco Litecoin ha scelto di ridurre del 75% il tempo medio entro il quale l'ecosistema deve produrre un nuovo blocco. Bitcoin cerca di mantenersi su una media di 10 minuti. Litecoin invece ha scelto un blocktime di 2,5 minuti. Questo vuol dire che nello stesso arco di tempo Litecoin produce il quadruplo dei blocchi di Bitcoin. Questo porta a tempi minori tra la firma di una transazione e l'inclusione della stessa in un blocco. - Massimo di Litecoin/Bitcoin che saranno mai prodotti Bitcoin ha un limite a 21.000.000 di BTC che saranno mai prodotti e immessi in circolazione. Litecoin ha invece quadruplicato quel limite, portandolo a 48.000.000. - Mining Bitcoin utilizza un algoritmo SHA-256, che permette di fare mining anche con le cosiddette ASIC, che sono macchine specializzate nell'elaborazione di hash. Litecoin utilizza invece Scrypt, una funzione che richiede l'utilizzo di grandi quantità di memoria di cui le ASIC non dispongono. Perché è stata presa una scelta del genere? Per rendere possibile per tutti fare mining anche senza hardware ultra-specializzato. Cosa è uguale tra Litecoin e Bitcoin? C'è altro che invece è rimasto sostanzialmente identico a Bitcoin: dall'halving, che avviene ogni circa 4 anni per entrambe le criptovalute. - Halving . Per Bitcoin ogni 210.000 blocchi, per Litecoin invece ogni 840.000 blocchi (ricordi che nello stesso tempo Bitcoin produce 1/4 dei blocchi di Litecoin?). - SegWit Come abbiamo visto sopra, SegWit è stato incluso anche in Litecoin a partire dal 2017, e in questo dunque i due sistemi si equivalgono. La differenza in hashrate è importante - Massimo di coin Per entrambi gli ecosistemi c'è un massimo di coin che possono essere prodotti durante la storia. Bitcoin ha questo limite a 21.000.000, per Litecoin invece abbiamo 84.000.000 di circolazione massima. - Proof of Work Litecoin non ha ceduto alle sirene della Proof of Stake, che consuma meno, che permette a nostro avviso una concentrazione di potere in meno mani e che è anche oggetto di pressioni politiche. Approfondimenti sul progetto Litecoin Ci sono diverse fonti alle quali possiamo affidarci per ottenere maggiori informazioni su Litecoin. Le elenchiamo qui tanto per chi è interessato maggiormente al funzionamento per gli investimenti, sia per chi è invece maggiormente preso dalle questioni più tecniche. - Sito ufficiale Sul sito ufficiale sono contenute informazioni di base - e anche avanzate - su questo protocollo. È un buon punto di partenza, per quanto almeno a nostro avviso si tratti di documentazione non così completa. - Blockchain per il Block Explorer Per chi invece vuole guardare dentro i blocchi e guardare come funziona nei fatti Litecoin, c'è il Block Explorer offerto da Blockchain. Un buon punto di partenza per spulciare nei dati. - Github È qui che si trova il codice di Litecoin e anche qui che si può partecipare al suo sviluppo. Per i più tecnici, certamente. Non per gli investitori, ma per chi vuole saperne di più del funzioamento stesso di Litecoin. Quale sarà il futuro di Litecoin? Nonostante sia una delle criptovalute più "antiche", Litecoin continua a resistere sia per livello di utilizzo, sia per capitalizzazione di mercato. Già questo potrebbe lasciare intendere un outlook positivo sul futuro di Litecoin. Tuttavia si dovrà tenere conto di tanti altri fattori, in particolare a scopo di investimento - e quindi per valutare se ci sarà spazio o meno anche per rialzi di prezzo. UTILIZZO: Litecoin è piuttosto utilizzato come sistema di pagamento. Ha una certa diffusione - soprattutto fuori dall'Europa e questo lascia intendere una certa solidità da parte dell'ecosistema. La proposta di un sistema più rapido e più economico di BTC per ora ha tenuto. CONCORRENZA: in realtà però in questo spazio ci sono molte criptovalute a competere. Essere veloci oggi non basta più - e ci sono sempre più concorrenti che offrono trasferimento di token e coin più rapido - e a costi più bassi. BITCOIN: la questione del superare Bitcoin, fosse per attenzione da parte dei mercati, fosse per quantità di hashrate dedicato alla messa in sicurezza del network, fosse per qualunque altro tipo di metrica, sembrerebbe essere ormai completamente fuori discussione. ALTRI COIN DELLA STESSA ERA: da Dash a Bitcoin Cash, anche volendo circoscrivere il mondo crypto a quello della prima fase, sono in realtà molti i concorrenti che contribuiscono ad attaccare la quota di mercato di Litecoin. Per ora - e per il futuro che possiamo vedere già oggi - sembrerebbe trattarsi però di attacchi non definitivi, con Litecoin che è riuscito a guadagnarsi una posizione di tutto rispetto. OPERAZIONI COMMERCIALI: Litecoin, per quanto dalle nostre parti non sia così diffuso, in diverse aree del mondo ha ottenuto delle collaborazioni commerciali molto importanti, cosa che permette al coin di avere una certa diffusione e un certo utilizzo come metodo di pagamento. PRIVACY: certe scelte legate alla privacy possono essere fonte di problemi nell'Unione Europea e in altre giurisdizioni? Sarà una questione da tenere in debita considerazione, perché potrebbe impattare in futuro sulla diffusione, almeno a certe latitudini, del token stesso. Litecoin LTC Blockchain La blockchain di Litecoin ha un funzionamento se vogliamo molto simile a quello di Bitcoin. Qui riassumeremo tutti gli aspetti più importanti del funzionamento di questa blockchain. - Una catena di blocchi Litecoin utilizza un sistema in blockchain classico. Ogni blocco è legato al precedente da elaborazioni crittografiche e non si può inserire a ritroso un blocco senza modificare tutti quelli successivi. Questa catena di blocchi può essere anche immaginata come un registro. Ogni 2,5 minuti - in media - Litecoin scrive una nuova pagina di questo registro. Una volta che la pagina viene scritta / il blocco viene prodotto, non vi è modo di modificare quanto vi è contenuto all'interno. - Cosa c'è all'interno dei blocchi? All'interno dei blocchi di Litecoin si trovano le transazioni firmate e che, una volta inserite in un blocco valido, sono da considerarsi come definitive. All'interno del blocco ci sono anche riferimenti al blocco precedente (è il riferimento che crea la catena che non si può spezzare) e altri tipi di dati, tra i quali la difficoltà di mining del blocco. - Si usa il mining Litecoin è un sistema in Proof of Work, per quanto con delle differenze importanti rispetto a quello usato da Bitcoin. Chi fa mining Litecoin compete con gli altri miner per trovare una soluzione matematica ad un problema che non è difficile - potrebbe essere risolto anche con carta e penna - ma che in genere richiede un gran numero di tentativi. Litecoin si basa sulla Proof of Work - Le transazioni Chiunque può ottenere una coppia di chiavi, pubblica e privata, con le quali si possono ricevere LTC (l'indirizzo coincide con la chiave pubblica) e firmare transazioni autorizzandole (con la chiave privata). È un sistema che non richiede registrazioni, che non richiede documenti o altro tipo di lungaggine burocratica. Come nel caso di Bitcoin tutti possono creare una propria coppia di chiavi. I wallet rendono questa operazione enormemente più pratica - contribuendo anche alla messa in sicurezza dei nostri LTC. - Ordinals, NFT Litecoin tecnicamente supporta quanto su Bitcoin ha preso la forma di Ordinals e Inscription. Tramite un protocollo sperimentale è possibile iscrivere immagini e dati generici che non siano transazioni monetarie su questa blockchain. - Privacy Litecoin ha implementato MimbleWimble - un sistema che permette di avere una maggiore privacy per gli utenti e per il contenuto delle loro transazioni. Il sistema - che non è granché gradito alle autorità di certi paesi, potrebbe essere in realtà una superficie d'attacco, almeno in certe giurisdizioni. - SegWit Litecoin, come Bitcoin, ha integrato SegWit, il sistema che permette di separare transazione e prove e quindi di includere un numero maggiore di transazioni all'interno del medesimo blocco. Litecoin $LTC Wallet Ci sono diverse opzioni che abbiamo se vogliamo conservare le chiavi Litecoin in proprio ed evitare di tenere i nostri LTC sugli exchange, pratica sempre sconsigliata. - Ledger Nano X È il top di gamma offerto da Ledger, la più importante società al mondo per quanto riguarda la produzione di wallet hardware. Il costo non è esattamente contenuto, ma è il miglior dispositivo per chi vuole detenere un elevato numero di criptovalute. Sicurezza top e facilità di utilizzo permettono a tutti di utilizzare questa soluzione. È presente, in questo modello, anche la possibilità di utilizzare un collegamento senza fili tramite Bluetooth. - Ledger Nano S Plus È una soluzione più economica ma comunque più che adatta per conservare i propri LTC - o meglio le chiavi. Il prodotto è più economico, permette di conservare meno chiavi e App rispetto alla versione X e non ha connettività senza fili. Il risparmio è però importante e dovrebbe essere preso in considerazione da parte di chi è alle prime armi. - Atomic Wallet Anche Atomic Wallet supporta Litecoin, per una soluzione che è disponibile per qualunque dispositivo e che integra anche una modalità di acquisto, seppur con delle commissioni mediamente più elevate dei migliori exchange. Può essere una soluzione comunque comoda. - Exodus Si tratta di un wallet molto apprezzato da parte di chi è alle prime armi e che integra anche uno swap da wallet a wallet. Manca a nostro avviso qualche integrazione della sicurezza più avanzata, ma per piccole somme può essere considerato come un buon punto di partenza per chi vuole interessarsi di Litecoin e magari acquistarne piccole quantità. - I wallet degli exchange Tutti i principali exchange offrono la possibilità di comprare Litecoin e dunque di conservarlo all'interno dell'exchange. Read the full article
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alephsblog · 1 month ago
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