#Reazioni Internazionali
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pier-carlo-universe · 17 days ago
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Elezioni USA 2024: L'Illusione Rossa e le Dichiarazioni Anticipate di Vittoria di Trump
Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 hanno riproposto il fenomeno noto come "Illusione Rossa" ("Red Mirage"), in cui i risultati iniziali delle urne mostrano un vantaggio per i candidati repubblicani, destinato a ridursi man mano che vengono co
Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 hanno riproposto il fenomeno noto come “Illusione Rossa” (“Red Mirage”), in cui i risultati iniziali delle urne mostrano un vantaggio per i candidati repubblicani, destinato a ridursi man mano che vengono conteggiati i voti per corrispondenza e anticipati, tipicamente favorevoli ai democratici. Questo scenario ha portato l’ex presidente Donald Trump…
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ginogirolimoni · 1 month ago
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Anna Foa, storica e scrittrice.
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A quanto pare i bravi israeliti, già popolo eletto dal Signore, dopo aver massacrato donne, bambini e civili, perché colpevoli di nascondere dietro di loro i brutti e cattivi terroristi di Hamas, ora bombardano aereamente pure le postazioni Unifil dell’ONU.
Bombardano cioè truppe internazionali che rappresentano le Nazioni Unite, la Terra intera insomma o, se volete, il Mondo; e ciò avviene nell’indifferenza quasi totale e con reazioni molto tiepide da parte degli stessi bombardati.
Hanno minacciato i militi dell’ONU che se non si spostavano dalla traiettoria delle loro bombe, avrebbero potuto essere colpiti, e poiché loro non si sono spostati (figuriamoci se l’ONU può prendere ordini da Israele, contro cui ha lanciato molte risoluzioni, rimaste però lettera morta, per crimini contro l’umanità.
La stessa cosa avviene da decenni a Gaza, intimano ai civili palestinesi di spostarsi, quelli non lo fanno (dove andrebbero?) e li bombardano, oppure intima loro di spostarsi, quelli lo fanno, e li bombardano lo stesso, anzi meglio, perché sono raggruppati.
Non hanno esitato ad uccidere civili, donne e bambini, pur di ottenere i loro scopi, per poi giustificarsi che dietro le donne e i bambini c’erano nascosti i terroristi di Hamas, e poi, insomma, questi bambini una volta cresciuti saranno terroristi anche loro e le madri poi, sono madri di potenziali terroristi. 
Siamo alla parafrasi del detto yankee per cui l’unico indiano buono è quello morto, e si stima che ne abbiano uccisi da 55 a 100 milioni in cinque secoli circa.
Hanno ucciso deliberatamente giornalisti e medici, bombardando ospedali, perché sia gli uni che gli altri erano potenziali testimoni dei crimini contro l’umanità che stanno commettendo.
Hanno persino continuato a bombardare Gaza, pur sapendo con certezza che gli ostaggi presi da Hamas il 7 ottobre, erano nascosti nei cunicoli sotterranei del territorio palestinese e che il rischio di colpirli era molto elevato, e infatti è successo che alcuni di loro siano morti per “fuoco amico”.
Di fronte a questa follia in cui hanno aperto sette fronti di guerra con tutti i paesi vicini, e minacciano l’Iran, assumono un aspetto inquietante e luciferino le parole che la storica Anna Foa ha pronunciato l’altra sera dalla Gruber.
Ha detto pressappoco che Israele si sta suicidando, ed è profondamente vero, dopo le bombe sui militari ONU non si possono avere altri dubbi; e direi che è vera anche quel detto: “Quem Iuppiter vult perdere dementat prius”, cioè Giove confonde la mente di chi vuole perdere.
Queste parole della Foa sono passate quasi inosservate, fanno più audience le minchiate pseudo-storiche di Italo Bocchino, che l’analisi che una storica seria fa del suo stesso popolo.
Diciamo che il sentirsi il “popolo eletto�� non ha mai suscitato verso gli ebrei molta simpatia, i più credenti fra loro credono di essere i prescelti da Dio, gli unici a cui Dio stesso ha affidato i suoi disegni e l’unico vero baluardo contro un altro diluvio universale (Dio, cioè, non ci annega tutti di nuovo solo perché esistono gli ebrei, ve lo ricordate in mercanteggiamento di Abramo con Dio per salvare Sodoma? Se esistono dieci giusti a Sodoma, Dio non la distruggerà con fuoco e fiamme).
Il primo della classe non ha mai suscitato fervide simpatie in nessuno, è sempre stato sulle scatole a tutti il cocco della maestra e il saputello, figuriamoci dunque chi reclama una terra da cui è assente da due millenni come sua per diritto divino e, se non bastasse, per l’ordalia delle armi.
Il solito meccanismo del provocare le teste calde di Hamas perché reagiscano e diano ad Israele il preteso per scatenare l’inferno non tanto contro i terroristi stessi, ma contro la popolazione a cui essi appartengono, chiamando questo sterminio “difesa” e “diritto di esistere”, sta venendo meno, persino i più tenaci e accaniti difensori dello stato di Israele e del suo operato, sono ormai in imbarazzo visto la sproporzione enorme fra “difesa” e l’attacco subito.
Ormai è chiaro a tutti che non si tratta di semplice difesa o, al limite, si tratta ormai della difesa del paranoico, per cui tutto ciò che è al di fuori di lui è cattivo, il bene sta solo dentro di sé, ed è estremamente sospettoso di qualsiasi cosa si muova attorno a lui, spesso attaccando preventivamente anche chi non aveva alcuna intenzione di arrecargli del male.
Il paranoico per eccellenza è stato Adolf Hitler, che attaccò la Cecoslovacchia, la Polonia, la Francia (e per arrivare a questa passò per il Belgio e i Paesi Bassi), l’Inghilterra, poi per dare una mano all’Italia in affanno, pure la Grecia e, infine, per non farsi mancare proprio nulla attaccò la Russia e non disdegnò di entrare in guerra anche con gli Stati Uniti … più i suoi blitzkrieg avevano successo, più perdeva il lume della ragione e aggrediva chiunque colto da un mistico delirio di onnipotenza e mirava ad impadronirsi del mondo intero.
Israele a trazione Netanyhau si sta alienando quelle poche simpatie che riscuoteva, già da tempo si è capito che ha smesso di essere la vittima della storia per diventarne, secondo il meccanismo psicologico freudiano dell’identificazione con l’aggressore, il carnefice; oggi i ruoli si sono ribaltati, lo stato di Israele adotta metodi nazisti contro gli israeliani: ghettizzazione e sterminio.
Non sono più capaci di comprendere l’orrore che suscitano, qualche mese fa ci fu un appello di un nutrito numero di intellettuali israeliani che si chiedeva perché le atrocità di Hamas non suscitano aspre reazioni nei popoli occidentali, se nemmeno gli intellettuali hanno capito che hanno smesso da un pezzo di essere vittime per diventare essi stessi i carnefici, non c’è speranza che lo comprendano le frange più estremiste ed integraliste che credono che la Palestina appartenga loro per diritto divino.
C’è, alla fine, in ogni folle paranoico, l’anelito al martirio, una potente volontà di autodistruzione, e il popolo di Israele questo abisso l’ha sfiorato molte volte, uscendone ferita, lacerata, ma salva; ora sta sfidando il mondo intero, a garantire la sua sopravvivenza in Medio Oriente, rimane soltanto l’interesse americano ad avere un alleato fedelissimo nella zona più ricca della terra, almeno finché perdura l’era dei combustibili fossili.
Oltre alla garanzia di essere il popolo prediletto da Dio, il Dio del cielo, sono garantiti anche dagli USA (il Dio in Terra); ma se questa garanzia venisse meno, perché stanno dimostrando di essere imbarazzanti (la Harris rischia di non vincere le prossime elezioni se appoggia apertamente o non frena adeguatamente i crimini in Palestina), di essere costosi (con l’economia ferma a causa della guerra, le armi vengono fornite a credito da Stati uniti ed Europa), e soprattutto è fuori controllo (una guerra contro l’Iran non la vuole nessuno e gli USA non vorrebbero esservi costretti, tanto più che l’Iran è ad un passo dall’atomica e le basterebbero poche bombe sincrone mirate verso i centri con maggiore densità di popolazione per fare danni enormi).
E in questo abisso verrebbero risucchiati pure tutti gli alleati di Israele, Stati Uniti ed Europa, se le guerra diventasse totale, anche perché oltre agli stati arabi, avremmo probabilmente contro pure la Russia, la Cina, il Sudamerica e gran parte dell’Africa, tutti i popoli attualmente sfruttati e sottomessi alla supremazia bellica e tecnologica dell’Occidente.
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raffaeleitlodeo · 1 year ago
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Tre cose che ho letto e che rimettono un po' le cose di Gaza nel loro contesto. Si parla di scelte di politica estera, reazioni all'11 settembre, diplomazia vista non dal buco della serratura ma da chi la fa e del perché sono saltati gli accordi di Camp David del 2000 (Arafat, Barak, Clinton).
1. Su 972Mag un media ebraico di sinistra si pubblica uno scoop su un documento del ministero dell'Intelligence israeliano nel quale si valuta l'idea di espellere la popolazione da Gaza e mandarla verso il Sinai per poi immaginare una loro permanenza sulla penisola egiziana. Non è LA linea perseguita dal governo, è uno scenario tra gli altri, che è il lavoro dell'intelligence preparare, ma è un segnale di uno dei filoni di pensiero che guida le politiche del governo Netanyahu e dei suoi alleati nazionalisti di destra. https://www.972mag.com/intelligence-ministry-gaza.../
2. Sulla NYRB un lunghissimo e vecchio articolo (2001) da Robert Malley, inviato speciale di Clinton per il Medio Oriente, in cui si spiega come non sia vero che gli accordi del 2000 siano saltati per "colpa" di Arafat. Malley non dice che la colpa sia di Clinton o di Barak, ma di un complesso di cose, dubbi relativi all'atteggiamento con cui ciascun attore approcciava ai negoziati, all'ostinazione di Barak di volere tutto o niente contro quella di Arafat a volere dei passi intermedi già negoziati realizzati invece di aspettare il padre e le madre di tutti gli accordi. E a una serie di errori da parte di Clinton, natturalmente schierato con Israele per ragioni storiche e strategiche ma con grandi divergenze da Barak che non esplicitò, rendendo sospettoso Arafat. Ho semplificato tutto, questo è un articolo ricchissimo di particolari e analisi. Il succo: negoziare è complicato, i fattori che giocano sono molteplici, dalle personalità, al contesto politico interno, alle relazioni internazionali, al caso. https://www.nybooks.com/.../camp-david-the-tragedy-of.../
3. Questo dei tre è l'articolo più importante e ne tradurrò qualche frase. Si riferisce alla risposta degli USA al 9/11 è del 2002 e sembra scritto su Gaza. Dichiarare "guerra al terrore" ha significato creare una psicosi da guerra nella società USA, in guerra si vogliono vittorie semplici, battaglie che seguano il news cycle, cioé l'esatto opposto dell'operazione di intelligence, operazioni mirate e segrete (che rimangano tali o meno), individuazione di interlocutori per raccogliere informazioni, ecc. che serve se vuoi sconfiggere un gruppo informale e militante. "L'uso della forza non è più visto come l'ultima risorsa, da evitare se umanamente possibile, ma come la prima, e prima viene usata meglio è". Una guerra contro il terrorismo è anche una guerra diversa: per molti nel popolo i terroristi sono "combattenti per la libertà" e quindi reagire brutalmente invece che lavorare a conquistare i cuori e le menti è controproducente. Inciso su Gaza, oggi Israele sta facendo l'esatto contrario di quel che servirebbe per conquistare cuori e menti. In un articolo sul NYT Thomas Friedman parla della reazione di Manmohan Singh dopo gli attentati a Mumbai, qiando decise che invece di dare la caccia alle bande terroriste in Punjab o Paksitan lavorò in maniera molto diversa, impedendo così che l'attenzione si spostasse dalle bombe a Mumbai alle bombe indiane. Oggi siamo qui a parlare della strage nel campo di Jabalya, segno che in questo senso Israele ha sbagliato tutto.
In secondo luogo dichiarare guerra ai terroristi nel 2000 ha significatto dare ad al Qaeda uno statuis da combattente, da esercito, e non da banda di banditi. Un errore che ha elevato la guerra di al Qaeda a una guerra appunto e non ha un atto di terrore da parte di una banda di assassini fanatici religiosi. Quello status regalato dagli USA a bin Laden ha aiutato al Qaeda a diventare un punto di riferimento planetario. Infine, "Nell'intricato gioco di abilità tra i terroristi e le autorità, come hanno scoperto gli inglesi sia in Palestina che in Irlanda, i terroristi hanno già vinto una battaglia importante se riescono a provocare le autorità a usare la forza armata contro di loro. A quel punto si troveranno in una situazione vantaggiosa per tutti: o fuggiranno per combattere un altro giorno, o saranno sconfitti e celebrati come martiri". A Gaza è lo stesso, con in più le migliaia di civili che muoiono e che alimentano l'idea che a essere martire è il popolo palestinese e non i miliziani delle brigate al Qassam e i loro leader. https://www.foreignaffairs.com/.../whats-name-how-fight
Martino Mazzonis, Facebook
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bones39 · 1 year ago
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Alcuni degli artisti contemporanei più riconosciuti che sollevano quesiti e stimolano dibattiti:
1. Ai Weiwei: Artista cinese e attivista politico, il suo lavoro affronta temi come la censura, i diritti umani, la critica al governo cinese e l'immigrazione.
2. Banksy: L'identità di Banksy è ancora sconosciuta, ma il suo lavoro di street art politica e provocatoria ha attirato l'attenzione a livello internazionale. I suoi murales spesso affrontano questioni sociali, politiche e ambientali.
3. Kara Walker: L'arte di Kara Walker indaga il razzismo, l'identità e la storia dell'oppressione degli afroamericani negli Stati Uniti con raffigurazioni provocatorie e spesso violente.
4. Marina Abramović: Conosciuta per le sue performance estreme, Abramović esplora i confini del corpo, del tempo e dell'interazione umana. Le sue performance sono spesso cariche di simbolismo e suscitano reazioni emotive intense.
5. Yayoi Kusama: Kusama è famosa per le sue installazioni immersive e ad alto impatto visivo che spesso utilizzano il concetto dell'infinito e della sovrapercezione. L'artista giapponese ha affrontato temi come la salute mentale, il consumismo e la sessualità.
6. Jenny Holzer: Holzer utilizza la parola scritta come mezzo d'espressione principale, proiettando messaggi provocatori e contestanti su facciate di edifici, installazioni lumino- testuali e scritte su supporti vari. I suoi lavori si concentrano sul potere delle parole e affrontano temi come l'oppressione delle donne, la guerra e la politica.
7. Olafur Eliasson: Eliasson creane installazioni interattive che coinvolgono il pubblico attraverso l'utilizzo di luce, specchi e elementi naturali. Le sue opere esplorano temi come il cambiamento climatico, la percezione umana e l'interazione con l'ambiente.
8. Shirin Neshat: L'arte di Neshat esplora le dinamiche culturali, le divisioni di genere e la politica nel contesto del Medio Oriente. Attraverso fotografie, video e film, l'artista iraniana-america affronta temi come l'identità, l'oppressione e il conflitto.
9. Damien Hirst: Hirst è noto per i suoi lavori che coinvolgono animali morti o parti di animali. Le sue opere sollevano questioni etiche sulla vita e la morte, il consumo e la bellezza.
10. Cindy Sherman: Sherman è famosa per le sue fotografie in cui lei stessa si trasforma in personaggi diversi, spesso stereotipi femminili. Il suo lavoro affronta la cultura dei media, l'identità e il concetto di autorappresentazione.
Questi artisti spingono i limiti dell'arte e affrontano questioni cruciali che suscitano discussioni e riflessioni sulla società, la politica, l'identità e molto altro ancora.
Ci sono diverse splendide installazioni e mostre permanenti di arte contemporanea in Italia. Ecco alcuni esempi:
1. Museo MAXXI a Roma: Il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo comprende una vasta collezione di arte contemporanea italiana e internazionale. Il museo ospita anche mostre temporanee che presentano artisti contemporanei di spicco.
2. Fondazione Prada a Milano: La Fondazione Prada offre una combinazione di mostre temporanee e una collezione permanente che include opere di artisti internazionali emergenti e di grande calibro. Il complesso museale, progettato dall'architetto Rem Koolhaas, promuove l'arte, l'architettura e il cinema contemporanei.
3. Museo MADRE a Napoli: Il Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina presenta una collezione permanente con opere di artisti come Francesco Clemente, Anish Kapoor e Jeff Koons. Oltre alla collezione, il museo organizza mostre temporanee e progetti artistici.
4. Museo MACRO a Roma: Il Museo di Arte Contemporanea di Roma ospita mostre e installazioni permanenti di arte contemporanea italiana e internazionale. Il suo edificio principale, l'ex stabilimento industriale Peroni, è una cornice suggestiva per l'arte moderna.
5. Museo MAD di Bassano del Grappa: Il Museo d'Arte moderna e contemporanea Mario Rimoldi è situato in una storica villa vicino a Bassano del Grappa, in Veneto. La collezione permanente comprende opere di artisti come Giorgio Morandi, Lucio Fontana e Mario Sironi.
6. Museo Castello di Rivoli a Torino: Il Museo d'Arte Contemporanea di Castello di Rivoli è uno dei principali musei di arte contemporanea in Italia. Situato in un castello storico, il museo presenta mostre e installazioni permanenti che coprono diversi periodi e movimenti artistici.
7. Museo MADeC a Cosenza: Il Museo MADeC (Museo Arte contemporanea e del '900) di Cosenza espone una vasta collezione di opere d'arte moderna e contemporanea di artisti italiani e internazionali. Il museo è ospitato in un ex convento e offre un'esperienza artistica unica nel panorama calabrese.
Questi sono solo alcuni esempi di installazioni e mostre permanenti di arte contemporanea in Italia. Ci sono molti altri musei e spazi espositivi in tutto il paese che offrono al pubblico l'opportunità di immergersi nell'arte contemporanea italiana e internazionale.
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Alcuni fotografi sullo stile di soggetto di Dohroty Bahwi:
1. Jan Saudek: Jan Saudek è un famoso fotografo ceco noto per le sue immagini poetiche e surreali. Le sue fotografie spesso raffigurano soggetti nudi o seminudi in pose suggestive, creando immagini che evocano emozioni profonde e complesse.
2. Sally Mann: Sally Mann è una rinomata fotografa statunitense con uno stile molto intimo e personale. Le sue fotografie spesso raffigurano la sua famiglia e la vita nella Virginia rurale, esplorando concetti di memoria, tempo e degrado.
3. Duane Michals: Duane Michals è un fotografo americano noto per il suo approccio narrativo e sperimentale. Le sue fotografie sono spesso una sequenza di immagini che raccontano una storia o esplorano temi come l'amore, la morte e l'identità.
4. Sarah Moon: Sarah Moon è una fotografa francese con uno stile onirico e poetico. Le sue immagini spesso sfocano i confini tra realtà e fantasia, creando atmosfere surreali e misteriose.
5. Joel-Peter Witkin: Joel-Peter Witkin è un fotografo americano noto per le sue fotografie provocatorie e inquietanti. Le sue immagini spesso includono soggetti "diversi" come deformità, corpi mutilati o oggetti macabri, creando immagini che sfidano le norme sociali e provocano riflessioni sulle nostre paure e perversioni.
6. Nan Goldin: Nan Goldin è una fotografa americana con uno stile documentaristico e intimo. Le sue fotografie spesso raffigurano la sua cerchia di amici e conoscenti, documentando la vita notturna, l'amore, la dipendenza e le relazioni umane con un occhio sincero e senza filtri.
7. Arno Rafael Minkkinen: Arno Rafael Minkkinen è un fotografo finlandese-americano noto per i suoi autoritratti in natura. Le sue immagini spesso esplorano la connessione e l'interazione tra il corpo umano e l'ambiente, creando composizioni suggestive e poetiche.
Ricorda che ognuno di questi fotografi ha uno stile unico e distintivo, quindi ti consiglio di esplorare il loro lavoro per trovare quello che più ti ispira.
9. Roger Ballen: Roger Ballen è un fotografo sudafricano noto per le sue immagini disturbanti e surreali, spesso ambientate in ambienti claustrofobici e con protagonisti animali o persone marginalizzate.
10. Jock Sturges: Jock Sturges è un fotografo americano famoso per i suoi ritratti di adolescenti nudi in ambientazioni naturali, creando immagini intime e sensuali che esplorano la transizione dalla giovinezza all'età adulta.
11. Elinor Carucci: Elinor Carucci è una fotografa israeliana-americana che si concentra sulla sua famiglia e sulla sua vita quotidiana, creando immagini intime e personali che rivelano emozioni complesse e universali.
12. David LaChapelle: David LaChapelle è un fotografo e regista americano noto per le sue immagini audaci ed eccentriche, spesso con icone pop, celebrità e riferimenti culturali, creando immagini che catturano l'attenzione estraendo la bellezza e l'assurdità del mondo moderno.
13. Antoine D'Agata: Antoine D'Agata è un fotografo francese noto per il suo lavoro provocatorio e crudo, spesso mostrando la vita nei margini della società, con immagini sessuali esplicite, droga e violenza.
14. Daido Moriyama: Daido Moriyama è un famoso fotografo giapponese noto per le sue immagini in bianco e nero che catturano la vita urbana di Tokyo, con un occhio brutale e decisamente moderno.
15. Francesca Woodman: Francesca Woodman è stata una fotografa statunitense che ha creato immagini intime e poetiche di sé stessa e del suo corpo, spesso intrecciati con l'architettura delle case e degli ambienti in cui si trovava.
16. Vivian Maier: Vivian Maier è stata una fotografa statunitense-americana scoperta in modo postumo, nota per le sue immagini di strada catturate principalmente a Chicago, offrendo uno sguardo unico sulla vita urbana degli anni '50 e '60.
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Ecco altri 45 artisti che potrebbero raffigurare soggetti simili a quelli di L'ora Zombie, Chiara Bautista, Zoe Lacchei, Robin Eisenberg e Phazed:
1. Audrey Kawasaki
2. Marion Peck
3. Mark Ryden
4. James Jean
5. Tara McPherson
6. Jenny Frison
7. Brandi Milne
8. Kukula
9. Amy Sol
10. Peter Gric
11. Femke Hiemstra
12. Josh Keyes
13. Brian Despain
14. Kris Kuksi
15. Nicoletta Stamatelatos
16. Gary Baseman
17. Scott Musgrove
18. Sarah Joncas
19. Natalie Shau
20. Shag (Josh Agle)
21. Greg "Craola" Simkins
22. Luke Chueh
23. Caitlin Hackett
24. Soey Milk
25. Audrey Pongracz
26. Alex Pardee
27. Travis Louie
28. Natalia Fabia
29. Chris Mars
30. Casey Weldon
31. Brandi Read
32. Jeanie Tomanek
33. Jessica Joslin
34. Scott Radke
35. Camilla d'Errico
36. Lori Earley
37. Michael Hussar
38. Benjamin Lacombe
39. Miho Hirano
40. Kindra Nikole
41. James Gurney
42. Kris Lewis
43. Martin Wittfooth
44. Timothy Robert Smith
45. Colin Christian
46. Ray Troll
47. Daniel Merriam
48. Jasmine Worth
49. Sonya Fu
50. Michael Page
51. Chie Yoshii
52. Yoko D'Holbachie
53. Sarah Louise Davey
54. Kit King
55. Femmepop
56. Travis Lampe
57. Sheri DeBow
58. Mab Graves
59. Popovy Sisters
60. Amy Brown
61. Laurie Lipton
62. Mark Bryan
63. Ray Caesar
64. Joel Rea
65. Simona Candini
66. Tom Bagshaw
67. Marion Bolognesi
68. Lora Zombie
69. Heather Watts
70. Paul Rumsey
71. Brian M. Viveros
72. Nom Kinnear King
73. Brendan Monroe
74. Jeremy Geddes
75. Lesley Oldaker
76. Kim Simonsson
77. Jana Brike
78. Jeff Soto
79. Hikari Shimoda
80. Yoskay Yamamoto
81. Olek
82. Yayoi Kusama
83. Atsushi Suwa
84. Fem Jasper-King
85. Tina Lugo
86. Zoe Keller
87. Erik Jones
88. Moki
89. Justin Mortimer
90. Gustavo Rimada
91. Michael Shapcott
92. Sachin Teng
93. Laura Colors
94. Erwin Olaf
95. Fairy Teller
96. Michelle Mia Araujo
97. Martin Eder
98. Lin Fengmian
99. Marissa Oosterlee
100. Andrew Hem
1. Jasmine Becket-Griffith: Jasmine Becket-Griffith è un'artista statunitense con uno stile unico e distintivo. Le sue opere spesso raffigurano figure eteree e mistiche, con dettagli intricati e colori vivaci.
2. Chet Zar: Chet Zar è un artista americano noto per le sue opere che fondono horror e fantastico. Le sue raffigurazioni spesso presentano figure bizzarre, mostruose e oscure, in una miscela unica di dettagli realistici e immaginazione distorta.
3. Nicoletta Ceccoli: Nicoletta Ceccoli è un'artista italiana con uno stile fiabesco, ma al tempo stesso inquietante. Le sue opere spesso raffigurano bambine dalle espressioni malinconiche e sognanti, immerse in scenari surreali e simbolici.
4. Camille Rose Garcia: Camille Rose Garcia è un'artista americana le cui opere sono ispirate dal mondo delle fiabe, ma con un tocco oscuro. Le sue raffigurazioni sono caratterizzate da colori vibranti, figure distorte e dettagli intricati.
5. Ray Caesar: Ray Caesar è un artista canadese noto per le sue rappresentazioni di un mondo fantastico e sognante. Le sue opere spesso presentano figure femminili sofisticate e misteriose, ambientate in scenari intricati e dettagliati.
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Questi sono ulteriori artisti che potrebbero interessarti se ami gli stili e i soggetti di L'ora Zombie, Chiara Bautista, Zoe Lacchei, Robin Eisenberg e Phazed. Ognuno di questi artisti ha una prospettiva unica e un modo particolare di rappresentare concetti e emozioni nella loro arte. Potresti scoprire nuove ispirazioni e dimensioni artistiche esplorando il loro lavoro.
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lamilanomagazine · 5 days ago
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Ucraina sotto attacco: ondata di missili, infrastrutture sotto assedio, reazioni internazionali. L’Ucraina ha subito uno degli attacchi aerei più devastanti dall’inizio del conflitto con la Russia, descritto dal ministro degli Esteri ucraino, Andryi Sybiha, come “uno dei più potenti” mai lanciati da Mosca.... 🔴 Leggi articolo completo su La Milano ➡️ Read the full article
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roma-sera-giornale · 10 days ago
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Elon Musk a sostegno del governo Meloni contro i magistrati politicizzati. 
De Ficchy Giovanni Elon Musk critica la magistratura italiana riguardo alla gestione dei migranti, suscitando reazioni tra esponenti politici e giuristi. L’intervento alimenta il dibattito sulle relazioni internazionali e sul ruolo di figure influenti nella politica globale. Il multimiliardario di origine sudafricana è intervenuto nel dibattito sull’accoglienza dei migranti in Italia,…
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antonellanews · 18 days ago
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Cosa Significa la Fine della Cooperazione con UNRWA per Gaza?
Israele Taglia i Ponti con UNRWA: Un’Esplosione Umanitaria in Arrivo per Gaza? Israele annuncia la fine della cooperazione con UNRWA, l’agenzia ONU per i rifugiati palestinesi, alimentando preoccupazioni per una crisi umanitaria imminente a Gaza. Quali saranno le ripercussioni geopolitiche e le possibili reazioni internazionali, specialmente degli Stati Uniti e dei Paesi europei? Israele…
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carmenvicinanza · 23 days ago
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Marilù Mastrogiovanni
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Gli unici padroni per un giornalista sono i lettori, il nostro Codice deontologico e la Costituzione italiana, la nostra Bibbia laica.
Marilù Mastrogiovanni, autrice di inchieste investigative sulla mafia e di numerosi libri e documentari, è giornalista, regista specializzata in linguaggi visuali, semiologa della comunicazione, ecofemminista esperta di linguaggio di genere e docente al Master di Giornalismo dell’Università di Bari.
Collabora con Il Sole 24 ore, Il Manifesto, Il Fatto quotidiano, Left e Narcomafie ed è consulente per Presa diretta (Rai3) e Euronews.
Da oltre vent’anni, dirige la rivista Il Tacco d’Italia giornale d’inchiesta scomodo e necessario.
Fa parte del team composto da dodici persone esperte in diritti umani selezionate dal Parlamento italiano per il Comitato per la prevenzione della tortura presso il Consiglio d’Europa.
È nel direttivo nazionale di Giulia giornaliste, associazione impegnata nella rimozione di discriminazioni e stereotipi contro le donne, veicolati attraverso un uso distorto del linguaggio e delle immagini. Tiene corsi di formazione di aggiornamento professionale per un uso non sessista della lingua.
Numerosi i premi nazionali e internazionali vinti per il suo impegno professionale.
La sua ricerca della verità ha scatenato pericolose reazioni da parte della Sacra Corona unita, la mafia del Salento. Ha scritto, facendo nomi e cognomi, descrivendo la gerarchia dell’organizzazione, indicando le aziende in cui i proventi dello spaccio di droga venivano reinvestiti, scoprendo una fitta rete di fiancheggiatori insospettabili tra i colletti bianchi.
Il suo nome completo è Maria Luisa Mastrogiovanni ed è nata a Casarano, in provincia di Lecce, il 31 ottobre 1969.
Si è laureata, nel 1998, in Lettere moderne all’Università Cattolica di Milano con la specializzazione in Comunicazioni sociali con una tesi in Semiotica sulle figure femminili del fumetto popolare. E successivamente si è diplomata in regia e sceneggiatura cinematografica e televisiva.
In quegli anni ha fondato e curato la rivista di teorie delle comunicazioni sociali Quaderni Eventuali e partecipato alla sceneggiatura, drammaturgia e regia di documentari, cortometraggi e spettacoli teatrali.
Nel 2001 è rientrata in Puglia dove ha conseguito il Master in comunicazione culturale e ambientale presso l’Università di Lecce.
Nel 2003 ha fondato e dirige il mensile d’inchiesta Il Tacco d’Italia, che fino al 2011 è stato in edizione cartacea per poi trasferirsi sul web dove è stato inattivo per un anno e mezzo a causa di un attacco hacker.
Tra il 2007 e il 2012 ha subito minacce e intimidazioni dalla criminalità organizzata per le sue inchieste sul business dei rifiuti e sulle speculazioni edilizie in zone protette.
Ha ricevuto decine di querele, tutte archiviate, da mafiosi, imprenditori e politici. Per motivi di sicurezza è stata costretta a trasferire la sua residenza a Bari.
Nel 2017 è stata tra le estensore del Manifesto di Venezia, che ha portato, nel 2021, alla modifica del Codice unico deontologico per la professione giornalistica, con l’introduzione dell’articolo 5 bis.
Nel 2019 l’OCSE (L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) l’ha inserita nel panel di esperte internazionali del SOFJO (Safety of Female Journalists Online).
Dal 2021 è presidente della giuria del premio internazionale UNESCO sulla libertà di stampa “Guillermo Cano World Press Freedom Prize“. Nella prima edizione ha premiato Maria Ressa, che insieme a Dimitri Muratov è stata insignita, pochi mesi dopo, del Nobel per la Pace che, per la prima volta, ha riconosciuto il lavoro giornalistico come presidio di democrazia e pace.
Nel 2022 ha fondato il Consorzio editoriale XQ e l’anno seguente il giornale multimediale multilingue XQ the why of the news, finanziato dalla Commissione europea.
Fa parte della redazione di Ossigeno per l’Informazione e Reporters Without Borders. Ha ideato e coordina il Forum delle Giornaliste del Mediterraneo. È socia fondatrice di CREIS (Centro di ricerca europeo per l’innovazione sostenibile) e fa parte del Centro di ricerca S/murare il Mediterraneo.
Il suo impegno è citato nei libri La donna che morse il cane di Gerardo Adinolfi, nel 2012, nel libro e Il meglio sud, del 2015 di Lino Patruno.
La sua voce libera e dissidente è un faro per le donne, per il Sud, per l’informazione, per i diritti umani e per le nuove generazioni, a cui dedica molto tempo e impegno convinta che è dalle scuole che bisogna ripartire per insegnare il valore dell’informazione come fondamento della Democrazia. 
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alephsblog · 3 months ago
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Possiamo accettare le analogie storiche, purché facciano luce sul presente. Ma l’equazione “Gaza = ghetto ebraico” crolla non appena la si analizza da vicino. Gli ebrei che sono morti durante l’Olocausto avrebbero sognato di avere un decimo dell’arsenale che Tsahal sta continuando a scoprire a Gaza. Gli ebrei non hanno lanciato razzi in Germania. Così come non hanno stuprato, torturato sessualmente e mutilato le donne tedesche, o rapito i loro figli. E nessuno ha avuto l’idea di trasformare i ghetti in fiorenti città-stato simili a Singapore, come forse molti speravano per Gaza quando Israele si è ritirato nel 2005 (speranze che Hamas ha vaporizzato dirottando miliardi di euro di aiuti stranieri verso le sue infrastrutture terroristiche). I ghetti non avevano agenzie internazionali dedicate al loro benessere. Se gli ebrei erano rinchiusi nei ghetti, era per un unico scopo: essere massacrati. Ed è proprio quello che è accaduto, mentre il mondo rimaneva in silenzio. Chi ricorre a questo falso paragone con l’Olocausto non lo fa per chiarire il presente, ma per suscitare l’indignazione e provocare quel tipo di reazioni anti-israeliane che vediamo prendere forma in ogni angolo del mondo.
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newsnoshonline · 5 months ago
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Al confine tra Kenya e Tanzania è crollato il divieto di caccia agli elefanti Una tragica svolta alla frontiera tra Kenya e Tanzania Nelle savane che collegano la Tanzania settentrionale al Parco Nazionale di Amboseli, gli elefanti si spostano indisturbati, ignari del pericolo rappresentato dai cacciatori al di là del confine tanzaniano. Scontri tra diversi approcci alla gestione della fauna Il Kenya vieta la caccia e trae profitti dal turismo, mentre la Tanzania permette la caccia ai turisti benestanti, creando tensioni e gravi ripercussioni per gli elefanti della regione. Reazioni internazionali e silenzio delle autorità tanzaniane La comunità ambientalista si ribella alle uccisioni degli elefanti e chiede alla Tanzania di vietare la caccia entro
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m2024a · 5 months ago
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Claudio Graziano, trovato morto in casa il presidente di Fincantieri: ha lasciato un bigliettino dedicato alla moglie deceduta di recente Il presidente di Fincantieri, Claudio Graziano, è stato trovato morto questa mattina da un carabiniere della sua scorta che aveva la seconda chiave del suo appartamento nel centro storico di Roma. È stato lui a dare l'allarme. Il corpo dell'ex Capo di Stato maggiore della Difesa era steso sul letto, si sarebbe sparato un colpo in testa nella notte, dopo aver lasciato un biglietto. Sul posto il medico legale, il magistrato di turno e i carabinieri. Ex capo di stato maggiore della Difesa e presidente del comitato militare Ue, 70 anni, era stato nominato presidente di Fincantieri nel 2022. Il generale Claudio Graziano avrebbe lasciato un biglietto di addio prima di togliersi la vita questa mattina nella sua abitazione a Roma. Nel testo farebbe riferimento ad una mancanza di senso della sua vita dopo la recente scomparsa della moglie. Il cordoglio «Esprimo profondo dolore per la notizia della improvvisa scomparsa del generale Claudio Graziano. Ne ricordo la figura di generoso e leale uomo delle istituzioni, capace di mettere sempre al servizio della Repubblica la sua competenza e la sua professionalità, doti dimostrate negli importanti ruoli di vertice, nazionali e internazionali, ricoperti nel corso della sua lunga carriera». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Sono sconvolta dalla notizia della tragica scomparsa del Generale Claudio Graziano. Ci lascia un integerrimo servitore dello Stato, che in tutta la sua vita ha reso onore alla Nazione, alle Forze Armate e alle Istituzioni con dedizione, competenza e professionalità». È quanto dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Desidero rivolgere, a nome mio e di tutto il Governo, il cordoglio e la vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari», conclude la premier. Claudio Graziano, chi era il presidente di Fincantieri: ​fu capo di Stato maggiore della Difesa e presidente del Comitato militare Ue La morte di Claudio Graziano, le reazioni «La scomparsa del generale Claudio Graziano mi lascia senza parole. Era un amico ed è stato uno straordinario ufficiale che ha reso onore all'Italia anche nei suoi ruoli europei.Una preghiera lo accompagni nel viaggio per raggiungere la sua sposa», lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Fincantieri «esprime immenso dolore per l’improvvisa scomparsa del Generale Claudio Graziano, Presidente del Gruppo, che lascia un grande e incolmabile vuoto». In una nota del gruppo si sottolinea come «l’amministratore delegato e direttore generale Pierroberto Folgiero, il Consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti di Fincantieri ne ricordano con commozione le straordinarie doti umane e professionali che lo hanno da sempre contraddistinto nella sua lunga carriera». «Sono sconvolto dalla morte improvvisa del generale Graziano. Un servitore dello Stato, un piemontese europeista, un amico. Addio Claudio, riposa in pace». Così su X il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni ha reagito alla notizia della morte del presidente della Fincantieri, il generale Claudio Graziano. «Ho appreso con sconcerto e profondo dolore la notizia della scomparsa del generale Claudio Graziano, presidente di Fincantieri, ed ex capo di Stato Maggiore della Difesa. Un valoroso servitore dello Stato che ha ricoperto importantissimi ruoli nelle Istituzioni nazionali e internazionali, ottenendo ovunque meritati successi e riconoscimenti. Claudio era un amico vero con il quale ho avuto la fortuna di poter lavorare da ministro della Difesa e che anche negli anni a seguire ho frequentato insieme alla sua amata Marisa. Ai suoi cari, il cordoglio mio personale e del Senato della Repubblica». Lo scrive sui social, Ignazio La Russa, presidente del Senato. «La notizia della morte del Generale Claudio Graziano ci lascia attoniti. Esprimo la mia vicinanza ai familiari, a cui rivolgo le mie piu sentite condoglianze, e a quanti hanno condiviso con il Generale un percorso in ambito militare e professionale, apprezzandone le qualita, la preparazione e la competenza». Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.  «Con il generale Claudio Graziano abbiamo vissuto percorsi comuni esaltanti e allo stesso tempo impegnativi per migliorare la nostra Difesa. La sua scomparsa mi lascia un profondo senso di tristezza e rappresenta una grave perdita per la Difesa e per l'intera Italia». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. «Oggi - prosegue il ministro - se ne va un ufficiale, ma soprattutto un uomo, che ha contribuito a modernizzare la nostra Nazione anche attraverso i numerosi incarichi di vertice ricoperti, tra cui spicca quello di capo di Stato Maggiore della Difesa e dell'Esercito e quello di presidente del Comitato Militare dell'Unione Europea, che ne testimoniano lo spessore, l'attaccamento incondizionato al servizio e l'assoluta fedeltà alle Istituzioni. A nome mio personale e di tutta la Difesa desidero esprimere, in questa tristissima circostanza, i sentimenti di partecipe cordoglio a tutti i suoi affetti più cari. Rivolgo, inoltre - aggiunge - le mie più sentite condoglianze anche alla famiglia di Fincantieri, che oggi perde una figura di estremo spessore. Ciao Claudio». Chi era Claudia Graziano ha frequentato l’Accademia Militare di Modena, dal 1972 al 1974, e la Scuola di Applicazione di Torino, dal 1974 al 1976, dove ha conseguito la laurea in Scienze Strategiche Militari. Ha altresì conseguito le lauree in Scienze Diplomatiche ed Internazionali presso l’Università degli Studi di Trieste, il Master in Scienze Strategiche e la specializzazione universitaria in Scienze Umane presso l’Accademia Agostiniana di Roma. Nominato nel 1974 Ufficiale di fanteria, specialità alpini, nel 1976 è stato comandante di plotone fucilieri al battaglione alpini “Susa” in Pinerolo e nel 1977 è stato Vice Comandante della compagnia contro carri della Brigata alpina “Taurinense”. Ha poi comandato, nel 1980, la compagnia mortai nonché la compagnia alpini (fucilieri) presso il battaglione alpini “Trento” della Brigata alpina “Tridentina” e dal 1983 al 1986 la compagnia Allievi Ufficiali e la compagnia Comando presso la Scuola Militare Alpina di Aosta. L'Esercito Dopo il corso di Stato Maggiore, nel 1987 è stato assegnato allo Stato Maggiore dell’Esercito, dove ha svolto l’incarico di Ufficiale Addetto presso l’Ufficio Programmi di Approvvigionamento. Promosso Maggiore nel 1988, ha quindi frequentato dal 1989 al 1990 il Corso Superiore di Stato Maggiore. Nel 1990, promosso Tenente Colonnello, è stato trasferito all’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, assumendo l’incarico di Capo della Segreteria di Stato Maggiore del Capo di SM. Nel 1992 è stato riassegnato al battaglione alpini “Susa” in qualità di Comandante che, durante il suo comando, è stato schierato in Mozambico, nell’ambito della missione di pace delle Nazioni Unite, con il compito principale di garantire la sicurezza del corridoio di Beira, favorendo e supportando il soccorso umanitario e sanitario alle popolazioni locali. Alla fine del 1993 è stato designato Capo Sezione Coordinamento e Studi presso l’Ufficio del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Promosso Colonnello, nel 1996 ha frequentato l’US Army War College per poi comandare il 2° reggimento alpini della Brigata “Taurinense” a Cuneo. Successivamente, ha ricoperto l’incarico di Capo Ufficio Pianificazione dello Stato Maggiore dell’Esercito. Nel mese di settembre 2001 ha assunto l’incarico di Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia di Washington D.C., negli Stati Uniti. Promosso Generale di Brigata nel gennaio 2002, ha assunto, nell’agosto 2004, il comando della Brigata alpina “Taurinense” e dal mese di luglio 2005 al febbraio 2006 il comando della “Brigata Multinazionale Kabul” in Afghanistan e, con essa, la responsabilità dell’Area d’Operazioni della provincia di Kabul, dirigendo, tra l’altro, numerose iniziative umanitarie nell’ambito delle attività di ricostruzione e di primo soccorso alle popolazioni. Promosso Generale di Divisione nel gennaio 2006, ha assunto, dal marzo dello stesso anno, l’incarico di Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa. Comandante delle Forze dell’Onu Nel gennaio 2007 il Segretario Generale delle Nazioni Unite gli ha conferito l’incarico di Force Commander della missione UNIFIL in Libano, dove ha assolto il ruolo di Comandante delle Forze dell’ONU, nonché di Capo Missione, divendendo altresì responsabile di tutta la componente civile delle Nazioni Unite in Libano, incluso il coordinamento degli aiuti umanitari e delle attività di ricostruzione e soccorso intraprese. Nel gennaio 2010 è stato promosso al grado di Generale di Corpo d’Armata e, dal febbraio dello stesso anno, è stato nominato Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa. Nell’ottobre 2011 è stato nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e successivamente promosso al grado di Generale. Capo di Stato Maggiore della Difesa e Fincantieri Dal febbraio 2015 al novembre 2018 è stato Capo di Stato Maggiore della Difesa. Designato nel novembre 2017, dal 6 novembre 2018 al 15 maggio 2022 ha ricoperto l’incarico di Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea (European Union Military Committee). Dal 16 maggio 2022 era Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri S.p.A. e dal 28 settembre 2022 era Presidente di Assonave (Associazione Nazionale dell’industria navalmeccanica). Insignito di numerose decorazioni, gli sono stati tributati 5 Encomi Solenni e 9 Encomi Semplici. Gli è stata altresì conferita la cittadinanza onoraria della Provincia di Tiro (Libano), dei Comuni di Villanova d’Asti e di Fontanile (AT) e della città di Biella. È autore di numerosi libri, studi ed articoli.
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pier-carlo-universe · 15 days ago
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Putin Apre a Trump: Possibile Collaborazione per la Crisi Ucraina?
Congratulazioni e Prime Prospettive di Dialogo tra il Presidente Russo e l’Ex Presidente Americano per Risolvere il Conflitto in Ucraina.
Congratulazioni e Prime Prospettive di Dialogo tra il Presidente Russo e l’Ex Presidente Americano per Risolvere il Conflitto in Ucraina. L’articolo de La Repubblica, a firma di Rosalba Castelletti, offre uno sguardo approfondito sul recente scambio indiretto tra Vladimir Putin e Donald Trump riguardo alla crisi ucraina. Durante il Forum del Valdai Club, Putin ha espresso apprezzamento per la…
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differentmagazinepatrol · 6 months ago
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Ultime Notizie Roma: Cronaca, Attualità e Eventi nella Capitale
Tutte le ULTIME NOTIZIE Roma: economia, politica, elezioni, lavoro e impresa, problemi con i migranti. Sul quotidiano Roma-24 si parla degli avvenimenti più attuali online.
Benvenuti su Romanotizia.it, il punto di riferimento per tutte le notizie Roma, dove troverete le ultime notizie Roma, aggiornamenti in tempo reale su eventi, cronaca e molto altro ancora. La nostra missione è fornire una copertura completa e accurata su ciò che accade nella capitale, offrendo ai nostri lettori informazioni utili e dettagliate.
Cronaca Roma
La cronaca di Roma è sempre ricca di eventi e avvenimenti che catturano l'attenzione di residenti e visitatori. Nelle ultime settimane, la città è stata teatro di vari episodi significativi. Dall'arresto di una banda specializzata in furti in appartamento alla scoperta di un giro di droga nel quartiere di San Basilio, le forze dell'ordine sono costantemente impegnate per garantire la sicurezza dei cittadini.
Un recente episodio di cronaca nera ha visto un clamoroso inseguimento nel quartiere di Tor Bella Monaca, dove la polizia ha intercettato e arrestato un noto latitante. Le indagini continuano per svelare i legami del malvivente con altre organizzazioni criminali attive sul territorio romano.
Attualità e Politica
Roma è anche il cuore pulsante della politica italiana. Gli ultimi sviluppi vedono la giunta capitolina impegnata in una serie di riforme volte a migliorare la vivibilità della città. Tra i principali temi in discussione ci sono la gestione dei rifiuti, il miglioramento della rete dei trasporti pubblici e l'implementazione di nuovi spazi verdi.
Un recente dibattito ha riguardato la proposta di introdurre una zona a traffico limitato (ZTL) notturna per combattere l'inquinamento e ridurre il traffico nel centro storico. La misura, ancora in fase di valutazione, ha suscitato diverse reazioni tra cittadini e commercianti.
Eventi Culturali e Spettacoli
Roma, con la sua ricca storia e cultura, offre un calendario fitto di eventi e spettacoli. Le prossime settimane vedranno l'apertura della tanto attesa mostra su Caravaggio ai Musei Capitolini, un evento imperdibile per gli amanti dell'arte. Inoltre, il Teatro dell'Opera di Roma presenterà una nuova produzione de "La Traviata", con la partecipazione di artisti di fama internazionale.
Non mancano poi le iniziative per i più giovani. La Festa del Cinema di Roma tornerà ad ottobre con una selezione di film e documentari provenienti da tutto il mondo. Un'occasione unica per gli appassionati di cinema di vivere da vicino il glamour del tappeto rosso e di partecipare a incontri con registi e attori.
Notizie di Servizio e Utilità
Per chi vive o lavora a Roma, le notizie di servizio sono fondamentali per affrontare la quotidianità nella capitale. Gli ultimi aggiornamenti riguardano il piano straordinario di manutenzione delle strade, con lavori programmati in varie zone della città per migliorare la viabilità e la sicurezza stradale.
Importanti novità anche per i pendolari: è stata annunciata l'apertura di nuove stazioni della metropolitana Linea C, che collegheranno il centro con le periferie esterne, rendendo gli spostamenti più rapidi ed efficienti.
Sport
Il calcio rimane uno degli argomenti più seguiti dai romani. Le squadre della capitale, AS Roma e SS Lazio, sono pronte a dare battaglia nella nuova stagione calcistica. I tifosi seguono con passione le vicende dei loro beniamini, sperando in una stagione ricca di successi e soddisfazioni.
Non solo calcio, però. Roma è anche sede di importanti eventi sportivi internazionali, come la Maratona di Roma e il torneo di tennis degli Internazionali BNL d'Italia, che attirano ogni anno migliaia di atleti e appassionati.Per rimanere sempre aggiornati su tutte le notizie Roma, visitate Romanotizia.it. Qui troverete le ULTIME NOTIZIE Roma e le notizie di cronaca Roma più rilevanti, insieme a un'ampia gamma di contenuti che coprono tutti gli aspetti della vita nella Città Eterna.
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lamannafranco · 1 year ago
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Acqua Salute e Benessere
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Acqua Salute Benessere L’acqua che bevi è di vitale importanza per il tuo benessere e la tua salute… La mia autorità sulla purificazione dell'acqua, il suo trattamento e i benefici che se ne ricava, è indiscussa per chi mi conosce e mi segue. Nei miei articoli è mia abitudine, avvalermi di autorità come dottori, professori, luminari della medicina, fonti governative nazionali ed internazionali. questo articolo come gli altri ne è ulteriore prova LINEE GUIDA PER UNA SANA ALIMENTAZIONE ITALIANA
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Un  Gruppo di esperti costituito presso l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) per l’elaborazione delle “Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana” Gli alimenti di cui disponiamo sono tantissimi, e molte sono anche le vie per realizzare una dieta salutare nel quadro di uno stile di vita egualmente salutare. Ognuno ha quindi ampia possibilità di scelte. Negli ultimi decenni Istituzioni pubbliche e Organismi scientifici hanno dato vita, nei principali Paesi del mondo, a Linee guida o Direttive alimentari. E nella stessa direzione si sono mosse le principali Agenzie internazionali che si occupano di alimentazione e salute. In Italia, fin dal 1986 l’INRAN si è fatto carico di tale iniziativa e, con la collaborazione di numerosi rappresentanti della comunità scientifica nazionale, ha predisposto e successivamente diffuso le prime “Linee guida per una sana alimentazione italiana”. Nel 1997 con analoghe modalità è stata predisposta la prima revisione, cui segue la presente revisione 2003. Questo articolo parlerà principalmente dell’acqua e della sua vitale importanza per la nostra vita e il nostro benessere. Per un approfondimento sull'alimentazione qui di seguito il link Le  integrali linee guida sulla sana alimentazione Nell'organismo umano l’acqua rappresenta un elemento essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. La  presenza dell’acqua è indispensabile per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e le reazioni biochimiche che avvengono nel nostro corpo. Inoltre, l’acqua entra nella struttura di varie sostanze e agisce da solvente per la maggior parte dei nutrienti (minerali, vitamine idrosolubili, aminoacidi, glucosio, ecc.), svolgendo un ruolo essenziale nella digestione, nell'assorbimento, nel trasporto e nella utilizzazione degli stessi nutrienti. L’acqua è anche il mezzo attraverso il quale l’organismo elimina le scorie metaboliche, ed è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea. Inoltre, l’acqua agisce come “lubrificante” e ha funzioni di ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti, mantiene elastiche e compatte la pelle e le mucose, (la cui funzionalità dipende da un giusto grado di idratazione) e garantisce la giusta consistenza del contenuto intestinale. Dato che in pratica non vi è alcun sistema all'interno dell’organismo che non dipenda direttamente dall'acqua, è facile intuire che mantenere un giusto equilibrio del nostro “bilancio idrico” (rapporto tra le “entrate” e le “uscite” di acqua) è fondamentale per conservare un buono stato di salute nel breve, nel medio e nel lungo termine. Come tutte le sostanze chimiche che compongono il nostro corpo, l’acqua viene persa e consumata continuamente, e quindi deve essere di continuo reintegrata dall’esterno. I principali mezzi attraverso i quali il nostro organismo mantiene l’equilibrio idrico sono il meccanismo della sete (che regola la quantità di acqua da ingerire) e il riassorbimento dell’acqua nei reni (che regola la quantità di acqua eliminata con le urine). Il meccanismo della sete ha però un tempo di risposta ritardato, e spesso interviene solo quando la perdita di acqua è già stata tale da provocare i primi effetti negativi. Inoltre a volte (particolarmente negli individui anziani) il meccanismo della sete funziona male, quindi molte persone rischiano di non rimpiazzare adeguatamente e tempestivamente le perdite di acqua. ACQUA E PESO CORPOREO Il nostro organismo è formato principalmente da acqua. Nel neonato l’acqua rappresenta il 75% circa del peso corporeo. Questa frazione in percentuale diminuisce fino all'età adulta, quando si stabilizza intorno al 55-60% del peso corporeo. Nell’anziano si ha una ulteriore diminuzione della quantità di acqua totale corporea, sia come valore assoluto che come frazione percentuale. Le differenze tra i sessi si evidenziano a partire dalla adolescenza. La donna, infatti, avendo una maggiore percentuale di tessuto adiposo (povero di acqua), ha percentualmente una minore quantità di acqua. L’ACQUA NELL'ORGANISMO UMANO
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33 % ESTERNO ALLE CELLULE COSI’ RIPARTITO: LIQUIDO INTERSTIZIALE (23%) PLASMA SANGUIGNO (7%) LINFA (3%) 66% ALL'INTERNO DELLE CELLULE DOVE COSTITUISCE IL LIQUIDO INTRACELLULARE. Approssimativamente il 75% dei muscoli e degli organi interni , il 10% del tessuto adiposo sono costituiti da acqua. Lo stesso scheletro è costituito per oltre il 30% da acqua. Il 66% del totale dell’acqua presente nel nostro organismo è localizzato all’interno delle cellule e ne determina il volume e il turgore. Il 6-7% è presente nel plasma, il 2% nella linfa e il 23- 25% è acqua extracellulare, localizzata negli spazi esistenti tra le cellule.
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COME VIENE LA SETE Il centro della sete si trova nel cervello. Con un meccanismo estremamente complesso e sensibile raccoglie ed elabora vari segnali provenienti da diversi tipi di recettori localizzati in varie parti del corpo. In linea di massima il senso di sete è determinato dalla disidratazione delle cellule nervose. Altri fattori che contribuiscono ad aumentare la sensazione della sete sono la secchezza della bocca e la diminuzione del volume del sangue. Per contro, la distensione dello stomaco provoca un minore desiderio di bere. SETE E DISIDRATAZIONE Il primo sintomo della disidratazione è la secchezza della bocca. Poi, mano a mano che lo stato di disidratazione aumenta, sia la pelle che le mucose (comprese quelle dell’occhio) diventano secche e asciutte e compaiono senso di affaticamento, mal di testa, arrossamento della pelle, crampi muscolari, perdita di appetito, intolleranza al calore, apatia. Se lo stato di disidratazione è ancora più grave, si possono avere vertigini, nausea e vomito, tachicardia, diminuzione del livello di attenzione e di concentrazione e sdoppiamento della visione, fino a perdita di conoscenza e rischio di coma. LE CONSEGUENZE DELLA DISIDRATAZIONE Una disidratazione anche solo 1% del peso corporeo si ripercuote sull'attività e sulle performances fisiche del nostro organismo. Se  sale al 2% vengono alterati la termoregolazione e il volume plasmatico e comincia a manifestarsi il senso di sete. Con una disidratazione intorno al 5% compaiono crampi, debolezza, maggiore irritabilità, mentre intorno al 7% si possono avere malessere generale, profonda debolezza e anche allucinazioni. Con il 10% vi è concreto rischio di insorgenza del colpo di calore, e comincia ad essere messa in pericolo la stessa sopravvivenza. Uno stato persistente di disidratazione compromette sia le capacità fisiche che quelle mentali del nostro organismo. Inoltre aumenta il rischio di calcoli renali, il rischio di contrarre tumori del colon e dell’apparato urinario (vescica, prostata, reni) e il rischio di prolasso della valvola mitrale. L’anziano è particolarmente vulnerabile; la disidratazione in questa fascia di età è associata ad una compromissione generale dello stato di salute. IL NOSTRO CORPO PERDE CONTINUAMENTE ACQUA Noi perdiamo acqua attraverso le urine, le feci, la sudorazione e la respirazione. - Con le urine un adulto medio ne elimina intorno ai 1300 ml/giorno. - Con le feci la perdita di acqua si aggira mediamente sui 150 ml al giorno. - Nell’adulto medio le perdite di acqua attraverso l’aria espirata e attraverso l’evaporazione dalla cute (perspirazione) e la sudorazione assommano normalmente a circa 600-1000 ml/giorno. - in funzione delle condizioni ambientali (un aumento di temperatura da 24 a 31 °C determina il raddoppio di questa quantità), delle condizioni fisiologiche (un incremento della temperatura corporea di 2°C comporta il raddoppio delle perdite di acqua attraverso la perspirazione) e, ovviamente, dal livello di attività fisica. - Il sudore è il principale meccanismo attraverso il quale il nostro organismo mantiene l’equilibrio termico (l’evaporazione del sudore fa raffreddare la nostra cute e, conseguentemente, il nostro corpo). COME REINTEGRARE LE PERDITE DI ACQUA Noi assumiamo acqua attraverso le bevande (mediamente 800-2000 ml al giorno) e gli alimenti (500-900 ml al giorno). Inoltre l’organismo produce acqua mediante i processi di ossidazione dei carboidrati (0.6 g di acqua per ogni grammo di carboidrati ossidato) e dei grassi (1.1 g di acqua per ogni grammo di acido grasso ossidato) e di degradazione delle proteine (0.4 g di acqua per ogni grammo di proteine), per un totale approssimativo di 300 ml di acqua “metabolica” al giorno. L’ACQUA FORNITA DAGLI ALIMENTI Il contenuto di acqua degli alimenti è estremamente variabile: - frutta, ortaggi, verdura e latte sono costituiti per oltre l’85% da acqua; - carne, pesce, uova, formaggi freschi ne contengono il 50-80%; - pane e pizza sono costituiti per il 20-40% da acqua; - pasta e riso cotti ne contengono il 60-65%. - Infine, biscotti, fette biscottate, grissini e frutta secca ne contengono meno del 10%. - Pochissimi alimenti (olio, zucchero) sono caratterizzati dalla pressoché totale assenza di acqua. ACQUA E ATTIVITÀ FISICA Durante lo svolgimento di una moderata attività fisica la sudorazione si aggira, nella maggior parte delle persone, intorno a 1-2 litri per ora. In casi particolari si può però arrivare a 4-6 litri/ora. La sudorazione inoltre determina anche perdita di sali minerali (soprattutto sodio, cloro e potassio). Nel caso di attività fisica non agonistica, una dieta equilibrata e sana, ricca di frutta, di verdura e di acqua, è più che sufficiente a reintegrare i sali persi. Come comportarsi: - Asseconda sempre il senso di sete e anzi tenta di anticiparlo, bevendo a sufficienza, mediamente 1.5-2 litri di acqua al giorno. Ricorda inoltre che i bambini sono maggiormente esposti a rischio di disidratazione rispetto agli adulti. - Bevi frequentemente e in piccole quantità. Bevi lentamente, soprattutto se l’acqua è fredda: infatti un brusco abbassamento della temperatura dello stomaco può creare le condizioni per pericolose congestioni. - Le persone anziane devono abituarsi a bere frequentemente nell'arco della giornata, durante e al di fuori dei pasti, anche quando non avvertono lo stimolo della sete. - L’equilibrio idrico deve essere mantenuto bevendo essenzialmente acqua. Ricorda che bevande diverse (come aranciate, bibite di tipo cola, succhi di frutta, caffè, tè) oltre a fornire acqua apportano anche altre sostanze che contengono calorie (ad esempio zuccheri semplici) o che sono farmacologicamente attive (ad esempio caffeina). Queste bevande vanno usate con moderazione. - È sbagliato evitare di bere per il timore di sudare eccessivamente (sudare è fondamentale per regolare la temperatura corporea) o di ingrassare (l’acqua non apporta calorie). - Durante e dopo l’attività fisica bevi per reintegrare prontamente e tempestivamente le perdite dovute alla sudorazione, ricorrendo prevalentemente all'acqua. - In determinate condizioni patologiche che provocano una maggiore perdita di acqua (ad esempio gli stati febbrili o ripetuti episodi di diarrea), l’acqua perduta deve essere reintegrata adeguatamente e tempestivamente.
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L’acqua che bevi è di vitale importanza per il tuo benessere e la tua salute… Quindi è di vitale importanza che l’acqua sia pura e di alta qualità. FALSE CREDENZE SULL'ACQUA - Non è vero che l’acqua vada bevuta al di fuori dei pasti. Al limite, se si eccede nella quantità si allungheranno di un poco i tempi della digestione (per una diluizione dei succhi gastrici), ma una adeguata quantità di acqua (non oltre i 6-700 ml) è utile per favorire i processi digestivi, perché migliora la consistenza degli alimenti ingeriti - Non è vero che l’acqua faccia ingrassare. L’acqua non contiene calorie, e le variazioni di peso dovute all'ingestione o eliminazione dell’acqua sono momentanee e ingannevoli. - Non è vero che bere molta acqua provochi maggiore ritenzione idrica. La ritenzione idrica dipende più dal sale e da altre sostanze contenute nei cibi che consumiamo che dalla quantità di acqua che ingeriamo. - Non è vero che occorra preferire le acque oligominerali rispetto alle acque maggiormente mineralizzate per mantenere la linea o “curare la cellulite”. I sali contenuti nell'acqua favoriscono l’eliminazione di quelli contenuti in eccesso nell'organismo. Nei bambini, in particolare, sarebbe bene non utilizzare le acque oligominerali in modo esclusivo, ma bisognerebbe alternarle con quelle più ricche di minerali, in quanto una diuresi eccessiva può impoverire di sali minerali un organismo in crescita. - Non è vero che il calcio presente nell'acqua non sia assorbito dal nostro organismo. Ricerche recenti dimostrano il contrario. La capacità dell’intestino umano di assorbire il calcio contenuto nelle acque (spesso presente in quantità consistente) è considerata addirittura simile a quella relativa al calcio contenuto nel latte. - Non è vero che il calcio presente nell'acqua favorisca la formazione dei calcoli renali. Le persone predisposte a formare calcoli renali devono bere abbondantemente e ripetutamente nel corso della giornata, senza temere che il calcio contenuto nell'acqua possa favorire la formazione dei calcoli stessi: anzi, è stato dimostrato che anche le acque minerali ricche di calcio possono costituire al riguardo un fattore protettivo. - Non è vero che l’acqua gasata faccia male. Né l’acqua naturalmente gasata né quella addizionata con gas (normalmente anidride carbonica) creano problemi alla nostra salute, anzi l’anidride carbonica migliora la conservatività del prodotto. Solo quando la quantità di gas è molto elevata si possono avere lievi problemi in individui che già soffrano di disturbi gastrici e/o intestinali. - Non è vero che le saune facciano dimagrire. Le saune fanno semplicemente eliminare sudore. Lo stesso organismo provvederà a reintegrare prontamente le perdite, cosicché nell'arco di poche ore il peso tornerà ad essere esattamente quello di prima. Domande o dubbi Compila la richiesta qui di seguito e avrai le risposte a tutte le tue domande Read the full article
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lamilanomagazine · 3 months ago
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Scontro aperto tra Israele e Hezbollah. Netanyahu: "Abbiamo agito per scongiurare un attacco"
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Scontro aperto tra Israele e Hezbollah. Netanyahu: "Abbiamo agito per scongiurare un attacco". Il conflitto tra Israele e Hezbollah ha subito un'escalation significativa nelle ultime ore, con gravi conseguenze e reazioni internazionali. La tensione ha raggiunto un picco dopo che Hezbollah ha lanciato una rappresaglia contro Israele, rispondendo all'uccisione del suo comandante militare, Fuad Shukr.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Conflitto in corso tra Hamas e Israele: cause, eventi e prospettive
Il conflitto tra Hamas e Israele è uno dei più longevi e sanguinosi del mondo. Il 7 ottobre 2023, il conflitto è tornato a riaccendersi, con lanci di circa 5000 razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele e bombardamenti israeliani in risposta. Le cause del conflitto tra Hamas e Israele Le cause del conflitto tra Hamas e Israele sono complesse e radicate nella storia. Il conflitto risale al 1947, quando l'Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò un piano di partizione della Palestina, con la costituzione di uno stato ebraico e uno arabo. Il piano fu accettato dalla leadership ebraica, ma respinto da quella araba. Nel 1948, Israele dichiarò la propria indipendenza, dando il via a una guerra con i paesi arabi vicini. La guerra si concluse con la vittoria di Israele, che occupò la Cisgiordania, la Striscia di Gaza e Gerusalemme Est. Da allora, il conflitto tra Israele e i palestinesi ha continuato, con fasi di violenza alternate a periodi di calma. Hamas, un movimento islamico radicale, è nato nel 1987 come organizzazione di resistenza palestinese. Nel 2007, Hamas ha preso il controllo della Striscia di Gaza, e da allora ha lanciato numerosi razzi e missili contro Israele. Gli eventi recenti Il 7 ottobre 2023, Hamas ha lanciato una serie di razzi contro Israele, colpendo Tel Aviv e altre città. Israele ha risposto con bombardamenti aerei sulla Striscia di Gaza, uccidendo almeno 10 persone, tra cui due bambini. I bombardamenti israeliani hanno continuato nei giorni successivi, provocando la morte di almeno 20 persone, tra cui 10 bambini. Hamas ha continuato a lanciare razzi contro Israele, colpendo anche città più lontane, come Haifa e Beersheba. Le prospettive È difficile prevedere come si evolverà il conflitto tra Hamas e Israele. Le parti sono inamovibili sulle proprie posizioni, e non ci sono segnali di una possibile tregua. I bombardamenti israeliani stanno causando gravi danni alla Striscia di Gaza, una regione già povera e sovrappopolata. Hamas, da parte sua, sta usando la violenza per attirare l'attenzione internazionale sulla situazione dei palestinesi. Il conflitto potrebbe portare a una escalation della violenza, con conseguenze potenzialmente disastrose per la regione. È necessario un intervento internazionale per trovare una soluzione pacifica al conflitto, che tenga conto dei diritti di entrambe le parti. Le posizioni delle parti Hamas ha giustificato i lanci di razzi contro Israele come risposta all'occupazione israeliana della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Hamas ha anche accusato Israele di bombardare obiettivi civili nella Striscia di Gaza. Israele ha affermato di aver lanciato i bombardamenti contro Hamas per fermare i lanci di razzi contro il suo territorio. Israele ha anche accusato Hamas di usare i civili della Striscia di Gaza come scudi umani. Le reazioni internazionali La comunità internazionale ha condannato i lanci di razzi di Hamas e i bombardamenti israeliani. L'Unione Europea ha chiesto a entrambe le parti di cessare le ostilità e di tornare al tavolo dei negoziati. Gli Stati Uniti hanno espresso sostegno a Israele, ma hanno anche chiesto a Israele di esercitare la massima moderazione nei bombardamenti. Le conseguenze del conflitto Il conflitto tra Hamas e Israele sta avendo gravi conseguenze per la popolazione civile. I bombardamenti israeliani hanno causato la morte di decine di persone, tra cui bambini. I lanci di razzi di Hamas hanno causato la morte di due persone in Israele. Il conflitto sta anche causando danni economici alla regione. La Striscia di Gaza è già una regione povera e sovrappopolata, e i bombardamenti israeliani stanno peggiorando la situazione. Il conflitto è anche un ostacolo alla pace in Medio Oriente. Il conflitto tra Israele e i palestinesi è uno dei principali fattori di instabilità nella regione. Foto di DEZALB da Pixabay Read the full article
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