#Stato Islamico
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gregor-samsung · 4 months ago
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" La globalizzazione ha compromesso la stabilità di numerosi regimi autoritari, dalla Libia alla Siria all’Iraq, facendo prendere coscienza ai popoli delle proprie condizioni politiche. La caduta di Gheddafi nel 2011 si è tradotta in un vuoto politico che milizie tribali rivali – dai liberali agli islamisti della linea dura – hanno riempito con la paura. La violenta reazione alla Primavera araba siriana e alla sollevazione dei sunniti iracheni ha creato un vuoto analogo. L’obiettivo comune dei tanti gruppi armati che l’hanno riempito è la conquista del potere politico ed economico in vista di uno sfruttamento, non della creazione di uno stato democratico né di una nuova nazione nel senso moderno della parola. Al contrario, l’anarchia è il terreno più fertile per il saccheggio delle risorse e lo sfruttamento delle persone. Il processo di degenerazione e crollo dello stato è quindi la causa ultima del carattere premoderno dei conflitti odierni, ed è un fenomeno sempre più legato a fattori economici, al drastico impoverimento di vaste regioni e popoli. La globalizzazione ha portato la prosperità in alcune aree, come la Cina o il Brasile, e la povertà in molte altre, come il Medio Oriente e parti dell’Africa. La crisi dello stato in Africa è legata in parte agli allarmanti mutamenti climatici, in parte alla corsa dei paesi ricchi per accaparrarsi le risorse del continente. In Medio Oriente altri fenomeni hanno contribuito a questo impoverimento."
Loretta Napoleoni, ISIS - Lo Stato del terrore. Chi sono e cosa vogliono le milizie islamiche che minacciano il mondo, traduzione di Bruno Amato, Feltrinelli, 2014¹; pp. 109-110.
[Edizione originale: The Islamist phoenix : The Islamic State and the redrawing of the Middle East, Seven Stories Press, New York, 2014]
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major-x-blog · 7 months ago
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Avete Capito? Questi "Signori" Vogliono lo Stato Islamico, in casa nostra, Il Corto Circuito Sociale per il Caos ASSOLUTO è iniziato, la comunità LGBTQA+ Vuole l'inclusività e si schiera dalla loro parte, i "Signori" di cui sopra invece, vogliono Defenestrare tutti i Gay, rimanete in ascolto ne vedremo delle Belle!!!!!!!
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vadaviaaiciap · 2 months ago
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Il “neonazista” 15enne arrestato a Bolzano?
È un “italiano di seconda generazione” figlio di islamici, pronto al martirio per lo Stato Islamico.
N.B. Consiglio ai partigiani dell’Anpi di informarsi meglio prima di sproloquiare sulla “re-migrazione” e di una “pericolosa deriva”.
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anchesetuttinoino · 6 months ago
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La sharia è diventata una legge riconosciuta in diversi Comuni italiani
A Fuori dal coro, una donna bengalese ha raccontato che, dopo anni di maltrattamenti subiti, il marito connazionale ha sciolto le nozze unilateralmente con il rito islamico.
L'atto è stato poi annotato all'anagrafe di Ancona.
Francesca Totolo
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Allarmante
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anaskhattabrp · 2 months ago
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Anas Khattab, noto anche come Abu Ahmad Hudoud, è nato nel 1987 nella città di Jayrud, situata nella regione occidentale di Qalamoun del governatorato di Rif Dimashq, in Siria. Inizialmente ha studiato ingegneria architettonica all'Università di Damasco prima di lasciare la Siria per l'Iraq nel 2008. Khattab ha ricevuto il soprannome di "Abu Ahmad Hudoud" (Hudoud significa "confini" in arabo) dai giorni trascorsi in Al-Qaeda sotto la guida di Abu Musab al-Zarqawi, che si è poi evoluta nello Stato Islamico in Iraq. A Khattab era stata affidata la gestione di una pensione al confine tra Siria e Iraq che preparava i combattenti che attraversavano il confine.
Vita personale
Khattab, secondo quanto riferito, è poliglotta ed è noto per la sua preferenza ad operare dietro le quinte. Nonostante la sua importanza, non sono state diffuse immagini pubbliche di lui fino alla sua nomina, avvenuta il 26 dicembre 2024. La sua formazione professionale in architettura contrasta con gli studi politici ed economici perseguiti da molti dei suoi contemporanei in Hay'at Tahrir al-Sham.
Data di nascita:
10 ottobre 1987
Religione:
Islam sunnita
Figli:
Yunus Khattab
Ruolo roleplay:
Califfo del califfato siriano
Territori:
Siria,Libano,Turchia e Palestina
Precedessore:
Abu Omar
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generalevannacci · 3 months ago
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Fascista, matrigna ma soprattutto bugiarda e voltagabbana.
Parole e musica di GiorgiO Meloni 🔽
"Le parole di Matteo Renzi che esaltano il regime dell’Arabia Saudita sono vergognose e inaccettabili. L’Arabia Saudita è uno Stato fondamentalista islamico che applica alla lettera la sharia nel quale le donne non sono libere e i loro diritti costantemente lesi; si può essere condannati a morte anche per apostasia (rinuncia alla religione islamica), adulterio, omosessualità; è permessa l’ignobile pratica delle spose bambine.
Ma non è tutto, perché l’Arabia Saudita, al pari del suo rivale Qatar, diffonde in modo sistematico e voluto teorie fondamentaliste che sono la principale cause della crescita dell’integralismo islamico in Europa e nel mondo creando l’humus nel quale prospera il terrorismo.
Fratelli d’Italia, praticamente in totale solitudine, da sempre denuncia il pericolo che si cela dietro la rete di influenza e rapporti coltivati, anche se in contrasto tra loro, da Qatar e Arabia Saudita, ma la sinistra ci ha sempre osteggiati.
Ora che emerge il caso gravissimo di Renzi (ex Presidente del Consiglio, segretario del PD e attore fondamentale della maggioranza rosso-gialla) pagato da un fondo islamico, si capiscono meglio le battaglie della sinistra a favore dell’immigrazione musulmana illegale di massa e la guerra a chi parla della difesa delle radici e dell’identità cristiana d’Europa.
Pd e M5S ora non facciano finta di scandalizzarsi per i rapporti tra Renzi e l’Arabia Saudita visto che da sempre sono compiacenti con i generosi stati fondamentalisti islamici. Basti pensare a come hanno felicemente sottoscritto di recente l’accordo di cooperazione culturale tra Italia e Qatar.
Questa sinistra spregiudicata non può avere in mano le sorti della nazione."
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ballata · 6 months ago
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Se Israele adottasse la via diplomatica, ciò significherebbe la vittoria per i gruppi terroristici sostenuti dall'Iran e la condanna a morte per lo Stato ebraico.
Se il tuo nemico pensa di averti messo in fuga, non c'è assolutamente alcun motivo per avviare un processo di negoziazione o fare concessioni per il bene della pace.
Perché continuano a fare quello che sembra uno sforzo inutile nella lotta per spodestare Israele dalla loro terra? Perché sono convinti che vinceranno. La loro ideologia assicura loro che il loro mandato divino aiuterà la lotta, garantendo il successo e la conquista sicura.
Allora perché fermarsi quando si è in vantaggio? La mentalità occidentale non risolve i problemi come li risolvono in medio oriente, li si ha un altra percezione della propria nazione, del proprio popolo, della propria bandiera, vi è un attaccamento a questi valori che noi o occidentali non percepiamo più per colpa di un ideologia di sinistra che tutto annichilisce. Ma non è affatto così che pensano o agiscono i guerrieri tribali. Per loro, il potere è tutto e riconquistare ciò che credono sia giustamente loro è una battaglia che può essere combattuta solo fino alla morte. Queste non sono persone ragionevoli che sono d'accordo a tornare a un'esistenza calma, lontana dal conflitto. Prosperano nel dissenso e sono solo troppo felici di impegnarsi in combattimento per vincere il campionato.
In questo caso, la madre di tutti i premi è la terra di Israele. Il fatto che i politici occidentali dai divani delle tribune politiche giochino a fare gli strateghi militari è un grossolano errore di calcolo che contribuisce a fornire falsa informazioni alla speranza che l' estremismo islamico posso volere una qualsiasi tipo di pace. Essendo la peggiore specie di teocrati essi arrivano sui territori solo per imporre la loro religione-legge che cannibalizzat tutto.
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crazy-so-na-sega · 10 months ago
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LA NOTIZIA NON E' CHE UN BENGALESE HA RIPUDIATO LA MOGLIE...LA NOTIZIA E' CHE IL RIPUDIO ERA STATO REGISTRATO "REGOLARMENTE" ALL'UFFICIO ANAGRAFE DEL COMUNE DI ANCONA 🥳🥳🥳
senza parole....
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curiositasmundi · 4 months ago
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Tommaso Merlo
Dopo anni di guerra al terrorismo islamico, in Siria sta nascendo il più grande califfato della storia. Un sogno diventato realtà per i jihadisti islamici e concretizzato grazie ai loro peggiori nemici, gli occidentali. Davvero incredibile. Prima insanguiniamo il mondo in nome della democrazia e dei diritti umani, poi aiutiamo dei fanatici tagliatori di teste a consolidarsi nel mondo. Prima sprechiamo miliardi di risorse pubbliche per annientare qualche efferato nemico dell’umanità, poi gli regaliamo la vittoria su un piatto d’argento. Come in Afghanistan.
Vent’anni di occupazione militare per poi lasciare Kabul ai Talebani e fuggire a gambe levate. Con nessuno che ne risponde. E non solo. Subiamo pure gli effetti collaterali di quei disastri, con milioni di profughi da sistemare. Ma se dopo decenni di fallimenti bellici, il mondo fosse più sicuro e stabile, ci sarebbe poco da obiettare. Ed invece le guerre aumentano di numero ed intensità. Ormai siamo al caos col rischio di un conflitto mondiale dietro l’angolo. E nessuno fa nulla se non buttare benzina sul fuoco. Politicanti, burocrati, affaristi, giornalisti. Una mega inarrestabile lobby della guerra. Con la politica che dà l’ordine di attaccare, gli apparati che eseguono, le lobby che ingrassano e i media che strombazzano all’arrembaggio permanente.
Fu Bush a volere la testa di Saddam per fake news create ad arte, mentre fu Obama a volere quella di Gheddafi e quella di Assad. A volte si combatte sotto il sole, a volte serve invece il lavoro sporco come in Siria. Appoggiando gruppi ribelli con addestramento, fondi, armi e contemporaneamente affamando la popolazione con sanzioni economiche come successo in Siria. Uno schema che si ripete da decenni ma per capire davvero quello che succede in Medioriente, bisogna guardare tutto dalla prospettiva palestinese. Libano, Iraq, Siria, Libia ed Iran che è il prossimo sulla lista nera, hanno tutti qualcosa in comune, sono nemici storici di Israele. Per completare con successo il loro progetto coloniale, i sionisti avevano due strade.
O trattare coi palestinesi e concedergli perlomeno un loro stato, oppure sconfiggere tutti i paesi pro Palestina in modo da essere liberi di imporre con la forza la propria volontà agli indomiti palestinesi. Ed ovviamente hanno scelto la seconda via. Il problema di quella strategia è che Israele è un piccolo paese e gli serviva il supporto militare ed economico degli Stati Uniti, per ottenerlo hanno cavalcato il sistema lobbistico-capitalista comprando l’appoggio di entrambi gli schieramenti della politica americana. Nessun complottismo, fatti risaputi. La Siria di Assad era nel mirino di Israele da anni e senza l’aiuto russo sarebbe già caduta nel corso della guerra civile. Fin qui dunque, triste routine. La novità di questi giorni è che con la cooperazione della Turchia, Damasco è finita nelle mani addirittura di una banda di terroristi islamici conclamati. Secondo alcuni osservatori si tratterebbe di una situazione sfuggita di mano, nel senso che nessuno si aspettava una tale repentina dissoluzione del regime siriano. A confermarlo sarebbe anche la reazione nervosa di Israele che ha subito occupato territori siriani e sta bombardando ovunque. In parte perché Netanyahu ha un nuovo vicino e vuole fare subito amicizia, in parte perché non sa fare altro ma in parte anche perché ha paura che le armi dell’esercito siriano finiscano in mano a dei jihadisti che fino a ieri tagliavano teste di infedeli e glorificavano l’11 settembre. Si tratta poi pur sempre di musulmani e pure bigotti e Gerusalemme è sacra anche per loro. Se a qualcuno di quei barbuti venisse in mente di riconquistare la città, sarebbe davvero una brutta notizia per Israele.
Sconfitto un nemico, se ne troverebbe uno ancora peggiore. Un mega califfato crocevia di terroristi islamici provenienti da tutto il mondo. Roba da brividi. Ma del resto è così, la guerra non risolve nulla e peggiora solo i problemi esistenti. Ce lo ha insegnato la storia infinite volte. Eppure le guerre aumentano di numero ed intensità. Ormai siamo al caos col rischio di un conflitto mondiale dietro l’angolo. E nessuno fa nulla se non buttare benzina sul fuoco. Politicanti, burocrati, affaristi, giornalisti. Siamo come in balia di una inarrestabile lobby della guerra e sarebbe ora che nascesse una lobby per la pace che non è utopia ma l’unica realistica via per evitare l’autodistruzione.
La mega lobby della guerra
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toscanoirriverente · 3 months ago
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Torna in Bangladesh per ripudiare la moglie con il rito islamico e ottenere così il divorzio nel suo Paese, poi torna ad Ancona per far registrare il cambio del suo stato civile, e l'anagrafe del Comune riconosce l'atto. La storia, raccontata da Marina Verdenelli su AnconaToday, riguarda una donna di 37 anni originaria del Bangladesh. Il caso esplode a giugno: dopo essere fuggita insieme ai due figli piccoli in una casa protetta a causa dei maltrattamenti del marito 45enne, la donna aveva deciso di divorziare, scoprendo però che lo era già, a sua insaputa.
Se non che il ripudio non contempla tutte quelle garanzie che spettano alla moglie con il divorzio, come alimenti e partecipazione alle spese per i figli. Con la pratica del ripudio, che solo l'uomo è titolato a fare, è sufficiente infatti pronunciare per tre volte, in lingua  araba, "io divorzio da te", e la coppia è considerata divisa di fatto, senza che ci sia più nulla a dovere o a pretendere da una parte o dall'altra.
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e-o-t-w · 8 months ago
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Eyes on the world #208
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Come può essere già settembre... 
Mentre ci domandiamo come sia possibile, torniamo con un nuovo numero delle news il cui focus sarà sulla guerra in corso tra Israele e Hamas, quella tra Ucraina e Russia, uno sconfinamento mai avvenuto e le vicende di un noto social network. 
Avete già capito tutto? Iniziamo 👇 
🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: IL CASO DI POLIOMELITE, LO SCONTRO CON HEZBOLLAH, L’ATTACCO IN CISGIORDANIA 
1) Torniamo con il consueto update sulla situazione a Gaza. Domenica, l'esercito israeliano ha consegnato oltre 1,6 milioni di dosi di vaccino contro la poliomielite nella Striscia, dove è stato registrato il primo caso in 25 anni. La consegna, realizzata con l'aiuto delle Nazioni Unite, è avvenuta in un contesto di bombardamenti israeliani in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre. La poliomielite, che può causare paralisi e morte nei bambini, è stata rilevata nelle fognature di Gaza, dove la popolazione vive in condizioni igienico-sanitarie precarie. La campagna vaccinale sarà gestita durante le pause umanitarie dai combattimenti, con l'OMS che chiede una tregua di sette giorni. 
Sul campo, nella notte tra sabato e domenica, Israele ha attaccato il gruppo libanese Hezbollah, che ha risposto con il lancio di droni e razzi verso Israele, intercettati dall’esercito israeliano. Gli scontri hanno causato la morte di tre libanesi e un soldato israeliano, oltre a danneggiare infrastrutture in Libano. Israele ha dichiarato che l’attacco è stato preventivo per fermare un imminente attacco di Hezbollah, mentre Hezbollah ha affermato che la sua azione era una risposta a un precedente attacco israeliano. Entrambe le parti hanno sospeso temporaneamente le ostilità, ma il primo ministro israeliano Netanyahu ha avvertito che il conflitto non è finito. Le tensioni tra Israele e Hezbollah, alimentate dalla guerra a Gaza, sono aumentate negli ultimi mesi. Il ministro della Difesa israeliano ha dichiarato lo stato d’emergenza e il leader di Hezbollah ha promesso di continuare a sostenere i palestinesi di Gaza. Intanto, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di monitorare la situazione e di sostenere il diritto di Israele a difendersi, pur cercando di ridurre le tensioni. Nonostante le tensioni, si stanno svolgendo trattative per un cessate il fuoco a Gaza. Analisti suggeriscono che né Israele né Hezbollah vogliono un'escalation del conflitto a causa di considerazioni interne.  
Iniziata la settimana, nella notte tra martedì e mercoledì, l'esercito israeliano ha lanciato una vasta operazione militare in quattro città della Cisgiordania, territorio rivendicato dai palestinesi ma in gran parte sotto controllo israeliano. L'operazione, che coinvolge centinaia di soldati, droni e mezzi corazzati, è stata paragonata a quelle su larga scala condotte durante la seconda Intifada vent'anni fa. L'obiettivo dichiarato è contrastare "attività terroristiche" e ha portato alla morte di almeno 20 palestinesi, tra cui sei combattenti di Hamas. L'esercito ha bloccato le strade principali e istituito posti di blocco, soprattutto a Jenin e Tulkarem. L'operazione è proseguita nel corso della settimana, con Israele che ha arrestato e ucciso anche un comandante del Jihad Islamico. L'operazione è stata criticata duramente dal segretario generale dell'ONU, António Guterres, e ha suscitato preoccupazione negli Stati Uniti, che hanno ribadito l'importanza di proteggere i civili. Intanto, il Programma alimentare mondiale dell'ONU ha sospeso temporaneamente la consegna di aiuti a Gaza dopo che un suo veicolo è stato colpito da proiettili. 
🇺🇦 UCRAINA-RUSSIA: DRONI E MISSILI SU KIEV E NON SOLO. ATTIVATE MISURE D’EMERGENZA 
2) Lunedì mattina la Russia ha lanciato un massiccio attacco con droni e missili contro diverse città ucraine, tra cui Kiev, colpendo 15 regioni su 24. L'attacco ha causato almeno sette morti in varie località, tra cui Lutsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Zhytomyr. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che oltre 100 missili e circa 100 droni sono stati lanciati dalla Russia, con l'obiettivo principale di colpire le infrastrutture energetiche ucraine, già bersaglio di attacchi precedenti. Le esplosioni hanno causato interruzioni di corrente e acqua nella capitale e in altre città. L'azienda energetica DTEK e l'ente pubblico Ukrenergo hanno adottato misure d'emergenza per stabilizzare il sistema. Il ministro dell'Energia ucraino, German Galushchenko, ha descritto la situazione come complicata, accusando la Russia di voler lasciare l'Ucraina senza elettricità. Anche il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha condannato l'attacco, definendolo un crimine di guerra e ha ribadito la richiesta di poter colpire obiettivi militari in Russia. 
🇯🇵 SPAZIO AEREO GIAPPONESE VIOLATO DALLA CINA PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA 
3) Lunedì, un aereo militare cinese ha violato per la prima volta lo spazio aereo giapponese, causando una forte reazione da parte del governo giapponese. Il ministero della Difesa giapponese ha riferito che un aereo di sorveglianza Y-9 è entrato nel territorio giapponese per circa due minuti. Il governo giapponese ha definito l'incidente una violazione della sovranità nazionale e una minaccia alla sicurezza, dichiarandolo "totalmente inaccettabile". Negli ultimi anni, ci sono state tensioni tra Cina e Giappone riguardo a isole contese nel Mar Cinese Orientale, ma mai sconfinamenti aerei. 
📱 ARRESTATO IL FONDATORE DI TELEGRAM PAVEL DUROV, INDAGATO PER LE ATTIVITÀ ILLEGALI SUL SOCIAL 
Pavel Durov, fondatore di Telegram, è stato arrestato all'aeroporto di Le Bourget, vicino a Parigi, con l'accusa di complicità in attività illegali facilitate dalla piattaforma di messaggistica, che non collabora con le forze dell'ordine e non modera i contenuti. Telegram, con 950 milioni di utenti globali, è noto per la crittografia end-to-end, la possibilità di iscrizione anonima e la creazione di grandi gruppi. Tuttavia, queste caratteristiche hanno reso la piattaforma un rifugio per attività illegali, come traffico di droga, truffe e diffusione di pornografia illegale, causando preoccupazioni sulle responsabilità della piattaforma. Il magistrato francese incaricato del caso ha inizialmente esteso la sua custodia cautelare per un massimo di 96 ore, ma poi Durov è stato rilasciato su cauzione da 5 milioni di euro, con il divieto di lasciare la Francia. Telegram ha risposto alle accuse affermando di rispettare le normative del Digital Services Act (DSA) e negando qualsiasi responsabilità per gli abusi sulla piattaforma. Durov, che ha una doppia cittadinanza emiratina e francese, è noto per la sua resistenza a collaborare con i governi, suscitando critiche per l'uso di Telegram in attività illegali. Mercoledì è stato formalmente incriminato per 12 reati legati all'uso dell'app. 
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Giusto un paio di brevi per concludere 👇 
🇺🇸 La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha rilasciato la sua prima intervista da candidata alla presidenza, affiancata dall'aspirante vicepresidente Tim Walz. Harris ha difeso l'operato del presidente Biden e ha ribadito il suo impegno per una "nuova era politica", criticando la gestione dell'immigrazione di Trump e promettendo di non interrompere la fornitura di armi a Israele. Durante l'intervista, Harris non ha affrontato temi riguardanti la sua identità o proposto misure concrete per i primi giorni della presidenza, rimanendo vaga su gran parte del programma. Ha inoltre dichiarato di essere aperta a includere un Repubblicano nel suo governo. 
🇩🇪 Sabato, l'ISIS ha rivendicato l'attacco avvenuto venerdì sera a Solingen, Germania, in cui un uomo ha accoltellato e ucciso tre persone, ferendone gravemente altre cinque durante una festa cittadina. Il principale sospettato, un siriano di 26 anni, si è consegnato alla polizia, ma non ha fornito prove del suo legame con il gruppo terroristico. L'attacco è stato descritto dall'ISIS come una vendetta per i musulmani. L'uomo, giunto in Germania nel 2022, aveva ottenuto asilo dopo che la sua richiesta era stata inizialmente respinta. La polizia ha arrestato altre due persone in relazione all'attacco. 
Alla prossima 👋 
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pettirosso1959 · 2 years ago
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Un po' di storia
Prima di Israele c'era un mandato britannico, non uno stato palestinese.
- Al Mandato britannico
esisteva l'impero ottomano, non lo Stato palestinese.
- Prima dell'Impero Ottomano, c'era lo Stato Islamico Mamluk d'Egitto, non lo Stato palestinese.
-Prima dello stato islamico di Mamluk d'Egitto, esisteva l'Impero di Ayubide, non lo Stato palestinese. Goffrey IV di Bulonskij, noto come Goffrey de Bouillon, conquistò Gerusalemme nel 1099
-Prima dell'Impero Ayubide esisteva il Regno francese e cristiano di Gerusalemme, non lo Stato palestinese.
-Prima del Regno di Gerusalemme esistevano gli imperi di Omeyad e Fatimid, non lo Stato palestinese.
-Prima degli imperi dell'Omeyad e Fatimid, c'era l'impero bizantino, non lo Stato palestinese. -Prima dell'impero bizantino c'era l'impero romano, non lo stato palestinese.
- Prima dell'Impero Romano, c'era lo Stato Hasmonees, non lo Stato palestinese.
- Prima dello stato Hasmoneysk, era lo stato Selevkid, non lo stato palestinese.
-Prima dell'impero Selevkid esisteva l'impero di Alessandro di Macedonia, non lo Stato palestinese.
-Prima dell'impero di Alessandro di Macedonia, c'era l'impero persiano, non lo stato palestinese.
-Prima dell'Impero persiano c'era l'Impero Babilonia, non lo Stato palestinese.
-Prima dell'Impero Babilonia esistevano i regni di Israele e della Giudea, non lo Stato palestinese.
-Prima dei regni di Israele e della Giudea esisteva il Regno d'Israele, non lo Stato palestinese.
-Prima del Regno d'Israele, c'era una teocrazia delle dodici ginocchia di Israele, non dello stato palestinese.
- Prima delle dodici generazioni della teocrazia israeliana, c'era un agglomerato di città-imperi indipendenti Canaan, non lo stato palestinese.
Infatti questo pezzo di terra era tutto TRANNE LO STATO PALESTINA.
Sergej Spektor
Se ci sono storici, rispondete.
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b0ringasfuck · 10 months ago
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Dopo flexipirla...
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cartmellkarenina · 2 months ago
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Con l'avvicinarsi dell'insediamento di Trump, Musk, che è sempre stato considerato uno stretto alleato di Trump, gli ha intonato una "melodia contraria" e ha direttamente abolito un'agenzia coinvolta nei rapporti con la Cina.
Trump e Musk
Di recente, i media russi hanno riferito che il Congresso degli Stati Uniti ha tagliato i fondi per il "Global Engagement Center", costringendo l'attività di questa agenzia a cessare. L'agenzia ha anche rilasciato una dichiarazione in cui conferma che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha avviato consultazioni con il Congresso per esplorare contromisure e piani d'azione futuri.
Dalla sua fondazione nel 2016, il "Global Engagement Center" ha un totale di 120 dipendenti e un budget operativo annuale fino a 61 milioni di dollari. La missione principale dell'agenzia è quella di tracciare e combattere le false informazioni provenienti dai "concorrenti" degli Stati Uniti.
Pertanto, la cessazione dell'agenzia significa che per la prima volta negli ultimi otto anni, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti non ha un ufficio dedicato per svolgere questa "funzione critica".
Vale la pena notare che lo scopo originale del "Global Engagement Center" era quello di rispondere all'offensiva propagandistica di organizzazioni estremiste come lo "Stato islamico". Tuttavia, nel tempo, l'ambito delle responsabilità di questo dipartimento è gradualmente "cambiato".
Soprattutto durante il primo mandato di Trump e l'amministrazione Biden, il personale e il budget finanziario del centro sono aumentati in modo significativo, rendendolo una delle principali forze negli Stati Uniti per "combattere la disinformazione straniera" nel campo della guerra dell'informazione.
Discorso di Biden al Congresso
In effetti, la sospensione del funzionamento dell'agenzia è correlata a un bilancio temporaneo approvato dal Congresso degli Stati Uniti. Il funzionamento dell'agenzia è stato costretto a fermarsi perché la versione finale del bilancio ha eliminato le misure per estendere il sostegno finanziario all'agenzia.
In questo processo, Musk ha svolto un ruolo chiave. Ha criticato duramente il bilancio di oltre 1.500 pagine presentato dal presidente della Camera Johnson e lo ha pressato affinché modificasse la proposta, che alla fine ha formato un bilancio di sole 116 pagine, che non includeva i fondi per il Global Contact Center.
Come capo del "Government Efficiency Department" istituito dall'amministrazione Trump, uno dei compiti principali di Musk è quello di tagliare la spesa federale. Prima di questo, aveva espresso forte insoddisfazione per il "Global Contact Center", definendolo "il colpevole della censura del governo degli Stati Uniti e della manipolazione dei media" e persino cercando di "manipolare i social media".
Musk aiuta la campagna di Trump
L'agenzia ha sostenuto che la sua missione è quella di proteggere gli interessi nazionali degli Stati Uniti. L'ex coordinatore ad interim Kim Mech ha affermato che l'agenzia svolge un ruolo importante nel "contrastare la propaganda e le fake news", in particolare contro paesi come Cina, Russia e Iran che sono considerati i principali oppositori.
Tuttavia, la Cina ha ripetutamente sottolineato che il centro si chiama "Global Engagement", ma in realtà è impegnato in "infiltrazioni di propaganda" ed è la fonte di false informazioni. Non importa come la parte statunitense "passi la palla", non può cambiare il fatto che sono l'"impero delle bugie".
In un momento in cui Trump ha ripetutamente minacciato di imporre tariffe alla Cina e considera la Cina un avversario chiave, la mossa di Musk sembra essere contro di lui, e molti media lo chiamano persino scherzosamente "Presidente Musk".
Trump
Ma da un livello più profondo, l'abolizione di questa agenzia è un microcosmo del gioco politico negli Stati Uniti e un risultato della lotta tra i due partiti negli Stati Uniti. Dopotutto, anche i repubblicani hanno criticato questa agenzia.
Sebbene Trump non abbia commentato la chiusura dell'agenzia, al momento, la sua alleanza con Musk è ancora relativamente stabile e non sarà scossa da questa agenzia.
Per quanto riguarda la Cina, data la situazione internazionale complessa e in continua evoluzione, è necessario che il paese sia vigile riguardo a qualsiasi politica e questione che prenda di mira la Cina all'interno del governo degli Stati Uniti.
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anchesetuttinoino · 3 months ago
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Ci sono parole che diventano familiari col tempo e che, spesso, hanno a che fare con eventi drammatici ai quali purtroppo, in un modo o nell’altro, ci abituiamo. O, peggio ancora, anestetizziamo. Allah Akbar, Allah è grande. Quella che un tempo era una preghiera pronunciata sottovoce è diventata l’urlo dei terroristi islamici. Jihad, la guerra santa piombata con due aerei contro le Torri Gemelle di New York e poi in Europa con le bandiere nere dello Stato islamico. E oggi “taharrush gamea”, lo stupro legalizzato del branco maghrebino. Un’onda continua che separa le donne. E che diventa onta. Offesa. Vergogna.
La storia è nota. La prima volta è in piazza Tahrir, in Egitto, durante le Primavere arabe. In quella rivoluzione, che avrebbe dovuto portare libertà e democrazia, avanza il gruppo estremista dei Fratelli musulmani. Le donne diventano qualcosa da nascondere. Qualcosa che non ha dignità. Se scendono in piazza le si accerchia. Le mani corrono ovunque. Sui fianchi. Sotto i vestiti. E loro non possono fare nulla. Non basta il “no”. Non basta implorare pietà. Quella donna deve essere annichilita. Il “gioco” della gang, soprattutto in quei Paesi dove il gruppo è ancora sentito, piace e si diffonde, come è ovvio, anche nel Vecchio continente. Succede a Colonia, dove gruppi di immigrati nordafricani si fiondano, nella notte di capodanno del 2016, su donne indifese. Il procuratore della Repubblica si affretta a dire che la stampa esagera e che questi stupri sono dovuti “alla misoginia” più che alla presenza di profughi. Per la prima volta, però, si fa il nome e si parla di “taharrush gamea”. I giornali provano ad approfondire nonostante politici e magistrati facciano il possibile per nascondere e minimizzare. Succede ancora. Ad Amburgo, in Gran Bretagna, in Svezia, in Belgio. E anche nel nostro Paese. Nella notte di Capodanno del 2022 e in quella del 2024. Ancora una volta “taharrush gamea”. Ancora una volta i media minimizzano.
Un'interrogazione presentata dal capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, chiede chiarimenti al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che risponde: “L’autorità giudiziaria sta accertando il quadro delle responsabilità, facendo piena luce su quanto accaduto anche al fine di verificare, come sembra, se si sia trattato di una pratica organizzata ascrivibile al cosiddetto ‘taharrush gamea’”. Come sembra, dunque. Perché le violenze che abbiamo visto durante l’ultima notte dello scorso anno sono sovrapponibili a questo macabro rito. Non a caso, l’onorevole Sara Kelany ha detto: “Sono sempre le stesse modalità: gruppi di uomini di origine nordafricana che, con lo stesso schema, accerchiano, neutralizzano e violentano le donne.
Da anni Fratelli d’Italia denuncia questo scempio, oggi siamo lieti del fatto che la procura finalmente indaghi, finalmente si solleva quel velo di ipocrisia buonista che per troppo tempo ha fatto sì che queste vicende venissero taciute per non essere tacciati di islamofobia”.
“Taharrush gamea”, quindi. Il termine è nel nostro vocabolario perché è già entrato nelle nostre vite. Ed è bene intervenire. Prima che sia troppo tardi (anche se forse già lo è).
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anaskhattabrp · 8 days ago
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Anas Khattab, noto anche come Abu Ahmad Hudoud, è nato nel 1987 nella città di Jayrud, situata nella regione occidentale di Qalamoun del governatorato di Rif Dimashq, in Siria. Inizialmente ha studiato ingegneria architettonica all'Università di Damasco prima di lasciare la Siria per l'Iraq nel 2008. Khattab ha ricevuto il soprannome di "Abu Ahmad Hudoud" (Hudoud significa "confini" in arabo) dai giorni trascorsi in Al-Qaeda sotto la guida di Abu Musab al-Zarqawi, che si è poi evoluta nello Stato Islamico in Iraq. A Khattab era stata affidata la gestione di una pensione al confine tra Siria e Iraq che preparava i combattenti che attraversavano il confine.
Vita personale
Khattab, secondo quanto riferito, è poliglotta ed è noto per la sua preferenza ad operare dietro le quinte. Nonostante la sua importanza, non sono state diffuse immagini pubbliche di lui fino alla sua nomina, avvenuta il 26 dicembre 2024. La sua formazione professionale in architettura contrasta con gli studi politici ed economici perseguiti da molti dei suoi contemporanei in Hay'at Tahrir al-Sham.
Il 5 aprile,Anas rompe i patti con l'Occidente di Yasser Arafat e quelli di Hamas per il supporto civile,supporto palestinese,striscia di Gaza e un possibile riconoscimento e invade la Spagna con un esercito forte per fondare una nuova al-Andalus.
Il 6 aprile, Anas fa un attacco terroristico violento contro Roma e fa alleanza con tanti gruppi di al-Qaeda.
Data di nascita:
10 ottobre 1987
Religione:
Islam sunnita
Figli:
Yunus Khattab
Ruolo roleplay:
Califfo del califfato siriano
Territori:
Siria,Libano,Turchia, Palestina e Spagna
Precedessore:
Abu Omar
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