#Carabinieri Alessandria intervento
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Tentano l’assalto a un laboratorio orafo di Valenza: arrestati due rapinatori “in trasferta” da Crotone. I Carabinieri di Alessandria bloccano un tentativo di rapina a Valenza, sventando il colpo di una banda proveniente da Crotone
Valenza – Fallisce il tentativo di rapina organizzato da una banda di rapinatori provenienti dalla provincia di Crotone, che giovedì 29 agosto 2024 ha cercato di svaligiare un laboratorio orafo in via Martiri di Lero.
Valenza – Fallisce il tentativo di rapina organizzato da una banda di rapinatori provenienti dalla provincia di Crotone, che giovedì 29 agosto 2024 ha cercato di svaligiare un laboratorio orafo in via Martiri di Lero. Il gruppo, composto da quattro individui, ha agito a mezzogiorno, travisato e armato di pistola, tentando di forzare l’ingresso del laboratorio. Uno dei rapinatori ha finto di…
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Borgo San Lorenzo, Firenze: aggiornamenti sulla maxi-operazione antidroga condotta grazie alla collaborazione delle Autorità
Borgo San Lorenzo, Firenze: aggiornamenti sulla maxi-operazione antidroga condotta grazie alla collaborazione delle Autorità. Il Procuratore della Repubblica, rilevato che sono state eseguite in data odierna misure cautelari disposte dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Firenze, su richiesta di quest’Ufficio, in una complessa indagine per traffico internazionale di stupefacenti, condotta dai Carabinieri di Borgo San Lorenzo (FI) e da altri organismi investigativi, italiani ed europei, indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze; rilevato che sussiste un pubblico interesse, derivante dalla gravità dei fatti e dalla loro rilevanza, anche in ambito internazionale. alla conoscenza di alcune informazioni relative alle indagini sin qui svolte; COMUNICA CHE 1. Nelle prime ore della mattinata odierna i Carabinieri hanno dato esecuzione - sull’intero territorio nazionale e, con il supporto delle forze di polizia albanese, spagnola, olandese e tedesca, in altri Paesi dell’Unione Europea - ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali coercitive e patrimoniali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Firenze su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della repubblica di Firenze, nei confronti di 83 indagati, ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere di carattere transnazionale finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, la misura prevede: a. la custodia cautelare in carcere di 70 indagati, 68 dei quali stranieri; di loro, 28 risiedono nel territorio metropolitano di Firenze, 36 in altre aree del territorio nazionale e 16 in altri Stati dell’Unione Europea e Albania; b. gli arresti domiciliari a carico di 8 indagati e l’obbligo di presentazione alla p.g. per altri 4; c. il sequestro per equivalente della somma di oltre 5 milioni di euro, ritenuta provento dell’attività illecita; d. l’esecuzione di perquisizioni personali, locali e telematiche. 2. L’attività investigativa che ha permesso l’attività odierna, seppur avviata, promossa e condotta dalla Compagnia Carabinieri di Borgo San Lorenzo (FI), sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, è tuttavia anche un efficace esempio di interazione e cooperazione fra istituzioni nazionali e sovrannazionali, grazie a cui sono stati raggiunti i risultati in argomento. Preziosissima è risultata la collaborazione di Eurojust, oltre quella di Europol, di Interpol e della Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana (SPAK). A livello nazionale, è risultato importante il coordinamento operato dall’Ufficio Criminalità Organizzata del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, oltre che dal Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche e dall’Ufficio dell’esperto per la sicurezza dell’Ambasciata in Albania. In fase esecutiva è stato essenziale anche l’ausilio di Europol, dell’Unità FAST , 3^ Divisione Interpol e Ufficio dell'Esperto per la Sicurezza in Albania del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia - SCIP (che ha proceduto alla localizzazione dei catturandi all’estero) e delle polizie estere interessate. In Italia, hanno collaborato i Carabinieri di numerosi Comandi Provinciali (Firenze, Alessandria, Ancona, Bologna, Brescia, Como, Enna, La Spezia, Lecce, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Milano, Padova, Perugia, Pesaro-Urbino, Ravenna, Rimini, Roma, Siena e Varese), del 4° Nucleo Elicotteri, delle Squadre di Intervento Operativo e delle unità cinofile. 3. L’indagine, condotta dal 2019 al 2021, ha consentito di disvelare un vasto traffico di stupefacenti (cocaina, eroina, MDMA, hashish e marijuana) introdotti in Italia dall’Albania (attraverso le coste pugliesi) o dall’Olanda, per poi essere in parte smerciati nella provincia di Firenze, in parte dirottati su altre “piazze” del territorio italiano o in Germania. Sono state individuate quattro diverse strutture criminali che a tal fine cooperavano tra loro, composte da cittadini italiani e albanesi, basate una in Olanda, un’altra in Albania, e le restanti due in Toscana (da cui però si spostavano sull’intero territorio nazionale); ne sono state localizzate le basi operative e logistiche, i depositi per lo stoccaggio (siti a Firenze) e persino l’officina meccanica ove venivano modificati i veicoli destinati al trasporto della droga (a Bologna). Infine, è stato disarticolato un gruppo di “pusher”, che smerciava gli stupefacenti al dettaglio nel Mugello e nell’intero territorio metropolitano fiorentino. Complessivamente sono state indagate 28 persone per associazione a delinquere di carattere transnazionale finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e altre 68 per trasporto o vendita delle medesime sostanze (13 di loro in stato di libertà, per ipotesi di spaccio di lieve entità). L’impulso investigativo è nato nel 2019, allorché fu possibile attribuire una partita di 2 kg di marijuana sequestrati in Piazza Muratori a Firenze ad un Albanese di 42 anni. Approfondendo, è divenuto evidente che si trattava di un trafficante di spessore con collegamenti in Olanda, Francia e Spagna e seguendone gli spostamenti ne è stato possibile ricostruire la rete dei sodali. Durante le attività, sono emersi i collegamenti di questa prima organizzazione nazionale con un’altra, anch’essa stanziata a Firenze, che riceveva grossi quantitativi di hashish e marijuana dall’Albania, trasportati su gommoni a Grotte di Castro (LE) e poi da là, su strada, a Firenze, in zona Campo di Marte, da dove venivano smerciati in Italia e in Germania. Due arresti eccellenti di corrieri disvelavano l’ampiezza delle operazioni: in Germania veniva fermato (grazie alla collaborazione con Eurojust) un Italiano con 25 kg di marijuana, a Firenze un altro con 80 kg della medesima sostanza. Infine lo stesso responsabile dell’organizzazione, obbligato dall’arresto dei suoi manovali a effettuare uno spostamento di persona, è stato arrestato in Puglia alla guida di un furgone con 340 kg tra hashish e marijuana, il cui forte odore cercava di celare con deodoranti per auto. Non si è omesso di trascurare la dimensione locale del fenomeno, disarticolando la rete dei “pusher” fiorentini, cittadini albanesi operanti da Barberino di Mugello (FI) e Firenzuola (FI). Le indagini hanno quindi risalito la filiera e, grazie alla collaborazione internazionale, è stato individuato non solo il canale di approvvigionamento dall’Albania, gestito da una organizzazione locale, ma anche quello operante nei Paesi Bassi, facente capo a un altro sodalizio albanese stanziato ad Amsterdam (Paesi Bassi), con propaggini nell’Italia settentrionale, capace di movimentare centinaia di kg di cocaina verso l’intero Nord Europa. In Italia, i Carabinieri hanno fermato due loro corrieri (un Italiano e un Albanese) che trasportavano più di 10 kg di cocaina. Durante queste attività preliminari erano già state complessivamente arrestate in flagranza 24 persone nonché sequestrati circa 15 kg di cocaina, 120 di hashish e 487 di marijuana, 217 piante di cannabis, quasi 2 litri di olio di hashish, 95.000 € in contanti, due pistole, un fucile, 7 automezzi e un immobile. Nella prosecuzione delle indagini, sulla sponda albanese, la Polizia di Stato albanese, coordinati dalla Procura per la criminalità organizzata SPAK, procedevano all’arresto in flagranza di reato di 11 persone sequestrando complessivamente 14,3 Kg di cocaina, 34 di eroina, 30 di hashish, 68 di marijuana, 3.600 € in contanti e 6 automezzi pesanti. 4. Le misure sono state adottate nel corso delle indagini preliminari e testimoniano il costante operato dell’Arma dei Carabinieri e della Procura della Repubblica di Firenze nel contrasto al crimine organizzato ed i continui sforzi posti in essere dalle Istituzioni per l’eradicazione del narcotraffico, piaga della società attuale. 5. Per gli indagati vige il principio della presunzione di innocenza e la loro colpevolezza dovrà essere acclarata nel corso del processo ed eventualmente stabilita con sentenza irrevocabile.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Capodanno: 50enne perde mano sinistra per scoppio petardo
Un 50enne di Parodi Ligure (Alessandria) ha perso la mano sinistra la notte scorsa dopo lo scoppio di un petardo. E’ stato ricoverato d’urgenza nella notte al Pronto Soccorso di Novi Ligure e, in seguito a un primo intervento, trasferito al Cto di Torino, dove è in corso la valutazione di una amputazione totale dell’arto. I carabinieri stanno svolgendo accertamenti sulla provenienza dei…
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#alessandria, ragazza tenta il #suicidio. Salvata dai #Carabinieri #tfnews #nucleodeicarabinieri #5aprile #news #italia #liguria #forzedellordine
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Alessandria, incendio negli scantinati di una palazzina
Intervento dei vigili del fuoco questa mattina, lunedì 23 maggio, per spegnere un incendio all’interno di una palazzina in via Tiziano, ad Alessandria. Secondo le prime informazioni sembrerebbe che le fiamme, partite all’interno degli scantinati, siano stati provocati da un danno alla caldaia. Sul posto tre squadre dei vigili del fuoco insieme ai tecnici dell’Enel i carabinieri e la polizia... Per il contenuto completo visitate il sito https://ift.tt/DNJpm0n
da Quotidiano Piemontese - Home Page https://ift.tt/2F1pySk via Adriano Montanaro - Alessandria
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Strangola il marito poi chiama i carabinieri e si autodenuncia
A Borghetto Borbera, nell’alessandrino, una signora di 60 anni ha chiamato il pronto intervento al 112 e poi ai militari ha raccontato di aver strangolato il marito. La donna ha chiamato i carabinieri davanti al figlio. I carabinieri e la sezione investigazioni scientifiche del nucleo di Alessandria sono subito intervenuti e si sono recati nell’appartamento della donna. Sembra che prima avrebbe…
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Il dramma degli incendi in Piemonte dura ormai da 15 giorni e le condizioni riguardo all’inquinamento atmosferico sono drammatiche,Torino con 4 con una concentrazione 4 volte superiore ai limiti di legge è al collasso.
Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha formalizzato la richiesta di stato di emergenza per gli incendi nella Città metropolitana di Torino e nel Cuneese.
La richiesta al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli in cui si indica in “2 mila ettari” la superficie percorsa dal fuoco attualmente,ma la situazione potrebbe peggiorare ancora.
Le vallate piemontesi,da Cuneo a Torino ad Asti e Alessandria non sono state risparmiate dagli incendi in quello che è stato definito l’anno più caldo degli ultimi dieci,con l’incubo siccità per la pioggia che non cade da almeno 6 mesi e con il rischio di frane,esondazioni e alluvioni alle prime piogge se confermeranno il cambiamento climatico in atto.
Bruciano le valli piemontesi e quel che preoccupa oltre alla distruzione dei boschi,della flora e della fauna è il fumo che ha ormai saturato l’aria che da Torino si sta velocemente spostando verso la Valle d’Aosta. Torino è avvolta dalla caligine,visibile a occhio nudo sulle auto in sosta e l’innalzamento delle polveri sottili oltre 4 volte i limiti di legge: 199 microgrammi per metro cubo, rilevamento Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) contro il limite di 50 mg.
La Valle di Susa colpita in questi giorni dal fuoco che alimentato dal forte vento ha accerchiato in quota, a Mompantero, una squadra dei Vigili del Fuoco,messa in salvo dopo un’ora. Impossibile spostarsi e difficili gli interventi delle squadre antincendio
Il parco nazionale del Gran Paradiso non è stato risparmiato dal fuoco che in valle Orco è arrivato a lambire alcune frazioni,il sindaco ha invitato gli abitanti a non uscire e restare in casa finchè l’emergenza non sarà cessata.
Convocata d’urgenza un tavolo tecnico per valutare le condizioni di salubrità dell’intera zona tra l’Unione Montana,Arpa, Asl To4, Aib (Antincendi boschivi), carabinieri e vigili del fuoco.
La Valchiusella è un’altra in cui il fuori controllo, in Valle Varaita (Cuneo) sta devastando il vallone di Bellino.
La Valle di Stura è al terzo giorno consecutivo di fuoco e la statale 21 che porta al Colle della maddalena, valico per la Francia,è stata chiusa al traffico.
Fiamme sulla collina torinese dove i vigili del fuoco sono intervenuti a Pecetto, nella frazione San Luca,per fronteggiare un incendio appena scoppiato.
Il pinerolese migliora: il rifugio montano ‘Casa Canada’ di Cantalupa è salvo e migliora il fronte degli incendi.
L’Assessore Regionale alla sanità,Antonio Saitta,ha rassicurato sui rischi per la salute umana:”Le analisi effettuate permettono, al momento di escludere rischi, occorre, però rilevare che se, sulla base dei rilievi dell’ARPA, si evidenziassero pericoli, l’Asl To3 proporrà senza indugio ai sindaci gli interventi necessari”.
Il presidente della regione Piemonte,Sergio Chiamparino,ha affermato in un intervento:”Purtroppo, non si vede un miglioramento significativo delle condizioni e resta lo stato di massima allerta fino alla settimana entrante, una situazione che rende necessario mantenere la massima presenza di mezzi e persone. Abbiamo formalizzato la copertura finanziaria atta a mantenere questa massima presenza. Ed abbiamo formalizzato l’avvio della proceduta dello stato di calamità”.
TORINO. DRAMMA IN PIEMONTE E’ GUERRA SENZA QUARTIERE A INCENDI E DEVASTAZIONI. “PM10” 4 VOLTE SUPERIORI AI LIMITI DI LEGGE A TORINO. Il dramma degli incendi in Piemonte dura ormai da 15 giorni e le condizioni riguardo all'inquinamento atmosferico sono drammatiche,Torino con 4 con una concentrazione 4 volte superiore ai limiti di legge è al collasso.
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Operazione Bad Guys: 15 persone nei guai per diversi reati tra cui estorsione, incendio e violenza privata
Alle prime ore dell’alba, i Carabinieri del Comando Provinciale di Alessandria - 80 i militari impiegati, con copertura aerea assicurata da velivolo del 1° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Volpiano (TO) - hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive emessa dal G.I.P. del Tribunale Alessandrino nei confronti di 15 persone – 12 di nazionalità italiana e 3 straniere – tra le quali 3 donne, tutte residenti e/o domiciliate in provincia di Alessandria. 8 quelle associate nelle carceri di Alessandria, Asti, Vercelli e Torino; 7 quelle finite agli arresti domiciliari, in forma aggravata. Diversi i reati contestati, che vanno dall’estorsione all’incendio, dalla violenza privata al falso ideologico commesso sia dal pubblico ufficiale che dal privato in atti pubblici; dall’intestazione fittizia di beni/trasferimento fraudolento di valori al favoreggiamento della permanenza illegale del cittadino extracomunitario nel territorio dello Stato, tutti in forma aggravata. Le indagini, convenzionalmente denominate “Operazione Bad Guys”, condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Alessandria e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, avviate sin dal mese di febbraio dello scorso anno, a seguito dell’arresto di 4 persone autrici di alcune estorsioni ai danni di operatori economici alessandrini, hanno consentito di individuare l’esistenza di un gruppo variamente articolato di soggetti, operanti stabilmente tra l’alessandrino e il novese, che vede tra le figure di spicco quella di C. F., pluripregiudicato di origini siciliane, già assurto alla ribalta delle cronache nel 2012, in quanto citato tra le carte dell’inchiesta condotta all’epoca dalla procura di Cremona sul “calcioscommesse”. Tra i fatti in contestazione emerge come il predetto, già avvisato orale, per tutelare il suo “investimento” in un ristorante di Novi Ligure - in seguito ceduto ma al momento in cui era sottoposto ad indagini “strategicamente” intestato ad alcuni prestanome (la moglie ed un amico, anch’essi oggetto del provvedimento restrittivo odierno), in modo da eludere l’eventuale applicazione di misure di prevenzione patrimoniali a suo carico - cercava di costringere, mediante minacce di gravi ripercussioni fisiche, due PP. UU. a cancellare/distruggere degli atti da essi redatti a suo carico e afferenti un controllo al citato esercizio da lui “gestito”. Controllo, peraltro, che i PP.UU. in realtà non avevano mai effettuato, ma ne avevano attestato falsamente l’esecuzione proprio per favorire C., oggetto di lamentele da parte degli abitanti degli edifici adiacenti il ristorante, esasperati dalle emissioni sonore provenienti dal locale in occasione degli intrattenimenti per i clienti organizzati dall’uomo. Per tale condotta, i due PP. UU. sono anch’essi tra i soggetti colpiti dall’ordinanza restrittiva eseguita oggi. Fra le altre condotte addebitate a C., in concorso con altri tra i quali L. G., anche l’incendio appiccato ad un cassonetto della nettezza urbana posto in prossimità delle abitazioni confinanti con il suo ristorante allo scopo di intimidirne i condomini, che avevano osato lamentarsi del volume eccessivo della musica proveniente dal locale, lamentele che avevano portato all’emissione di un provvedimento comunale di divieto di diffusione della musica all’interno dell’esercizio. Atto intimidatorio deciso e posto in essere allorquando C. era venuto ufficiosamente a conoscenza del provvedimento comunale. Al soggetto è inoltre contestata una grave intimidazione nei confronti di un imprenditore di Novi Ligure, a sua volta “colpevole” di non volergli affittare gratuitamente un appartamento. Il diniego ricevuto mandava su tutte le furie C. che contattava un collaboratore dell’imprenditore ingiungendogli di riferire al datore di lavoro che, se entro il pomeriggio non fosse avvenuta la consegna delle chiavi dell’appartamento scelto, al suo rientro dalla Sicilia lo avrebbe picchiato fino a “stenderlo”. La minaccia, in seguito reiterata e accompagnata anche dall’assoluta indifferenza rispetto ad un eventuale intervento delle FF.OO, sortiva l’effetto voluto, poiché l’imprenditore alla fine “decideva” di “lasciargli” trattare l’affitto dell’appartamento direttamente e personalmente con il proprietario dello stesso, “rinunciando” quindi al compenso che gli sarebbe stato dovuto per la sua intermediazione. Nell’ambito delle indagini sono poi emersi autonomi profili di responsabilità a carico di altri soggetti, legati da rapporti di assidua frequentazione con C.. Significativo un episodio di grave intimidazione nei confronti di un imprenditore alessandrino ad opera di F. D., I. A., L. I. D., avvenuto nel Febbraio 2016. I tre figuri, recatisi nel locale notturno gestito dall’uomo, alternando gravi minacce a pseudo “consigli” lo costringevano a tollerare la presenza nel locale del parente di uno dei tre, nonostante quest’ultimo si fosse reso in precedenza protagonista di una violenta aggressione nei confronti di un altro cliente causando la chiusura temporanea dell’esercizio, tentando altresì di farsi affidare il servizio di sicurezza all’interno del locale. In diverso contesto, si sono poi ricostruite le responsabilità di cinque soggetti, tutti gravati da pregiudizi di polizia, e precisamente F. D. (quale mandante), L. G. e C. E. (quali organizzatori), B. K. (quale “vedetta/palo”) e M. F. (esecutore materiale), che in concorso tra loro, nel mese di luglio 2016, appiccavano il fuoco, distruggendola, all’autovettura di un imprenditore alessandrino parcheggiata a ridosso di abitazioni “colpevole” di aver redatto una lettera di richiamo nei confronti della moglie di uno dei cinque, sua dipendente. Inoltre, gli stessi L. G. e C. E., unitamente a L. S. ed altri tra i quali A.M., marocchino trentaduenne e C.S., italiano trentaseienne, avevano avviato una ormai consolidata attività volta a favorire, dietro pagamento di somme in denaro, la permanenza illegale sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari attraverso matrimoni fittizi tra cittadine italiane e questi ultimi. Al riguardo, almeno 2 i matrimoni fittizi conclamati, celebrati presso il comune di Alessandria tra il mese di maggio e quello di ottobre dello scorso anno. In occasione dell’esecuzione delle predette misure, gli operanti traevano in arresto, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il summenzionato C. S., nella cantina della cui abitazione veniva rinvenuta una piantagione di marjiuana costituita da oltre una trentina di piante di 30 piante coltivate in vaso, poste sotto sequestro unitamente a tutta l’attrezzatura (lampade alogene etc.) necessaria per farle crescere al chiuso, essicarne le foglie e confezionarla in dosi. Nel corso delle perquisizioni sono stati altresì rinvenuti, nella disponibilità di: L. G., denaro falso per l’ammontare di circa 600 euro in banconote da 50,00; I. A., documentazione di vario genere, tra l’altro, verosimilmente attestante l’esistenza di falsi rapporti di lavoro in favore di cittadini extracomunitari. http://dlvr.it/PtVMJh
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Casale Monferrato: Incidente sulla S.S. 596 vicino al casello Nord, conducente soccorso dai Carabinieri e dal 118
Sinistro autonomo sulla Strada Statale 596 prima del casello autostradale “Nord”: l'autista trasportato in ospedale in codice verde. Accertamenti in corso per stabilire la dinamica dell'incidente.
Sinistro autonomo sulla Strada Statale 596 prima del casello autostradale “Nord”: l’autista trasportato in ospedale in codice verde. Accertamenti in corso per stabilire la dinamica dell’incidente. Nella giornata odierna, sulla Strada Statale 596 nei pressi di Casale Monferrato, si è verificato un incidente autonomo poco prima del casello autostradale “Nord”. Il sinistro ha coinvolto un veicolo…
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Alessandria, Rapinatore Minorenne Aggredisce la Direttrice del Negozio: Arrestato dai Carabinieri
Un tentativo di furto si trasforma in violenza ad Alessandria, con un giovane rapinatore fermato dalla prontezza delle forze dell’ordine. Un grave episodio di violenza si è verificato ad Alessandria, nel quartiere “Cristo”, dove un tentativo di furto è sfociato in un’aggressione fisica. La vicenda ha avuto luogo presso un esercizio commerciale, quando un giovane di 17 anni ha cercato di uscire…
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Progetto di Educazione alla Legalità: Carabinieri e Polizia Locale nelle Scuole contro l’Uso di Droghe (Video)
Sinergia tra Forze dell’Ordine e Dirigenti Scolastici per prevenire il consumo di droghe e promuovere la legalità tra i giovani studenti.
Sinergia tra Forze dell’Ordine e Dirigenti Scolastici per prevenire il consumo di droghe e promuovere la legalità tra i giovani studenti. A Alessandria ha preso il via un importante progetto di educazione alla legalità che vede impegnati i Carabinieri e la Polizia Locale, in collaborazione con i Dirigenti Scolastici della provincia. Il programma si propone di sensibilizzare i giovani sull’uso di…
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Ritrovata dai Carabinieri la coppia di anziani scomparsa nei boschi dell’acquese
Si erano persi cercando funghi: salvati grazie al pronto intervento dei Carabinieri
Si erano persi cercando funghi: salvati grazie al pronto intervento dei Carabinieri. Una tranquilla passeggiata alla ricerca di funghi e castagne si è trasformata in un momento di panico per una coppia di anziani, rispettivamente di 81 e 76 anni, nella zona boschiva vicino alla frazione Bandita, nel comune di Cassinelle, nell’acquese. La coppia, dopo essersi addentrata troppo nella vegetazione,…
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Pozzolo Formigaro: Sinistro stradale al km 13 della ex S.P. 35 Bis dei Giovi
Collisione tra due autovetture, lievi ferite per i conducenti. I Carabinieri intervengono per i rilievi.
Collisione tra due autovetture, lievi ferite per i conducenti. I Carabinieri intervengono per i rilievi. Nel pomeriggio del 23 ottobre 2024, si è verificato un sinistro stradale al km 13 della ex Strada Provinciale 35 Bis dei Giovi nei pressi di Pozzolo Formigaro, coinvolgendo due autovetture in uno scontro frontale. Entrambi i conducenti, pur riportando lievi ferite, sono stati tempestivamente…
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Alessandria: arrestato l’autore del duplice tentato omicidio di due cittadini africani del 10 aprile scorso.
Alessandria: arrestato l’autore del duplice tentato omicidio di due cittadini africani del 10 aprile scorso. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria hanno arrestato un 56enne nella flagranza del reato di detenzione di armi da fuoco clandestine e alterate, a carico del quale, in sede di convalida, è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare anche per il tentato omicidio di due cittadini africani, avvenuto lo scorso 10 aprile a Tortona. Nella circostanza, i Carabinieri di Tortona erano intervenuti presso l’abitazione di due cittadini africani a seguito di una segnalazione al 112 per colpi di arma da fuoco. Giunti sul posto, i Carabinieri trovavano sulla pubblica via un 23enne guineano con una profonda ferita al ginocchio destro, verosimilmente causata da un colpo di arma da fuoco. Immediatamente soccorso, il giovane veniva trasportato al Pronto Soccorso di Tortona, dove gli venivano riscontrate ulteriori lesioni da arma da taglio sul collo e sulla schiena. Nel frattempo, presso l’ospedale si presentava un 31enne ghanese, anch’egli con una ferita di arma da fuoco al mento. Sulla scorta delle prime indagini, eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria, con il supporto dei colleghi tortonesi, si appurava che i due feriti domiciliavano nell’appartamento oggetto della segnalazione ed erano stati attinti da colpi di arma da fuoco nella medesima circostanza, come in parte confermato dal rinvenimento di alcuni bossoli di pistola calibro 7,65 e delle vistose tracce ematiche presenti sul pavimento. Le immediate indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo venivano indirizzate nell’ambiente degli stupefacenti – in quanto sul luogo del delitto veniva rinvenuto anche un discreto quantitativo di hashish suddiviso in panetti – ritenendo plausibile che l’evento fosse riconducibile a questioni sorte nell’ambito dello spaccio locale. Venivano eseguite nella stessa notte dell’evento diverse perquisizioni nei confronti di soggetti legati all’ambiente, sequestrando ulteriore stupefacente, sebbene non direttamente riconducibile al grave fatto criminoso. Nei giorni successivi all’evento, il 23enne veniva trasferito presso il CTO di Torino in coma farmacologico, dove si rendeva necessaria l’amputazione della gamba per le gravi ferite riportate, mentre il 31enne veniva ricoverato presso la terapia intensiva di Alessandria e sottoposto a intervento chirurgico per l’estrazione dal mento del proiettile, venendo dimesso alcuni giorni più tardi. Le approfondite indagini, eseguite con il supporto di articolate e complesse attività tecniche, e delle testimonianze assunte, portavano all’individuazione di un 56enne italiano da poco trasferitosi in provincia, con il quale una delle vittime aveva avuto rapporti nell’ambito di comuni amicizie. Ritenuto che l’uomo potesse essere l’autore del duplice tentato omicidio, i Carabinieri, su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, procedevano a una perquisizione presso l’abitazione dell’interessato, con l’ausilio di unità cinofile, rivenendo un fucile a canne mozze con matricola abrasa, una pistola calibro 7,65 non censita e due coltelli di tipo militare, compatibili con le armi usate per il grave episodio criminoso. All’interno dell’abitazione erano presenti anche una paletta di segnalazione della “Polizia di Stato” con matricola abrasa e un apprezzabile quantitativo di munizioni per le armi rinvenute, una delle quali, la pistola, risultava carica e pronta all’uso. L’uomo veniva quindi tratto in arresto per l’illecita detenzione di armi da fuoco clandestine e alterate e condotto presso la Casa Circondariale di Alessandria, dove, a seguito dell’interrogatorio di garanzia davanti al G.I.P., confessava di essere l’autore del ferimento dei due cittadini africani e di avere agito per un presunto senso di giustizia a fronte del dilagare della criminalità, ritenendo i due responsabili dello spaccio di droga sul territorio, anche a minori. L’Autorità Giudiziaria, concordando pienamente con le risultanze investigative dei Carabinieri, suffragate dalla confessione del 56enne, ha quindi emesso una misura cautelare in carcere in ordine alla detenzione illegale delle armi e al duplice tentato omicidio. Dalla ricostruzione degli eventi, il 56enne si sarebbe presentato a casa delle vittime, qualificandosi come appartenente alle Forze dell’Ordine, esibendo la paletta della “Polizia di Stato” sequestrata, e una volta all’interno dell’appartamento sparava con la pistola all’indirizzo del 31enne attinto al mento, che si dava immediatamente alla fuga da una finestra, quindi imbracciava il fucile a canne mozze e sparava a bruciapelo al 23enne, colpendolo al ginocchio solo grazie alla reazione istintiva della vittima, che abbassava il fucile evitando che il colpo lo attingesse al corpo. Nonostante la grave ferita, il 23enne tentava la fuga, ma veniva raggiunto in strada dall’aggressore, che lo colpiva ripetutamente al collo e alla schiena con un coltello, prima di dileguarsi. Arrestato dai Carabinieri, il 56enne si trova oggi in carcere in attesa di giudizio. La parallela attività di indagine, scaturita dal rinvenimento dell’hashish nell’appartamento delle vittime, ha portato alla contestazione a carico del 23enne guineano del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, attività protratta nel tempo sul territorio tortonese da almeno un anno.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Valenza: un 26enne tenta il suicidio, salvato dai Carabinieri
Valenza: un 26enne tenta il suicidio, salvato dai Carabinieri. I gas di scarico dell’autovettura avevano già invaso l’abitacolo, sigillato con del nastro adesivo e collegato con un tubo di gomma al tubo di scappamento. Quando i Carabinieri del NOR di Alessandria sono giunti sul posto, il 26enne era ormai privo di conoscenza e sarebbe bastata una manciata di minuti perché per lui non ci fosse più nulla da fare. Dopo avere strappato il tubo, i Carabinieri hanno aperto la portiera dell’autovettura per consentire ai gas di uscire e all’aria esterna di ossigenare l’abitacolo, riuscendo in poco tempo a fare rinvenire la vittima, che veniva successivamente soccorsa dal personale del 118 giunto sul posto e trasportata presso l’Ospedale di Alessandria. Stante la grave intossicazione, in serata, il 26enne veniva quindi trasferito presso una struttura specializzata dotata di camera iperbarica, dove si trova tuttora, fuori pericolo di vita. Tutto era iniziato alle 11:30 del 6 agosto, quando la fidanzata della vittima aveva contattato il 112 per segnalare che il compagno, recentemente affetto da depressione, aveva manifestato l’intenzione di togliersi la vita e si era allontanato in auto senza dire dove fosse diretto. La Centrale Operativa diramava immediatamente le ricerche e poco dopo, verso mezzogiorno, l’equipaggio del Radiomobile individuava l’autovettura del 26enne in un terreno fangoso in prossimità del fiume Po, raggiunto dopo avere percorso diversi chilometri di strada sterrata, costeggiando boschi e campi coltivati. Non potendo proseguire sul terreno fangoso, in quanto l’autovettura di servizio si sarebbe impantanata, i Carabinieri scendevano dal veicolo e, correndo per non perdere tempo prezioso, giungevano all’autovettura che si trovava circa 300 metri più avanti, avvisando nel contempo la Centrale Operativa di quanto stesse accadendo e chiedendo l’intervento di un’ambulanza. Raggiunta l’autovettura, uno dei Carabinieri scollegava il tubo di gomma dal terminale dello scarico, mentre il collega sfilava l’altro capo del tubo dall’abitacolo, sigillato con del nastro adesivo, e apriva la portiera, trovando il ragazzo all’interno già privo di sensi. Spento il motore dell’autovettura, il cui abitacolo era completamente saturo di gas, cercavano di estrarre il 26enne, dalla stazza imponente, rischiando a loro volta di inalare i gas tossici. A quel punto, aperta completamente l’auto, i Carabinieri riuscivano a fare rinvenire la vittima, che finalmente apriva gli occhi e pronunciava parole incomprensibili, facendo poi in modo di evitare che perdesse nuovamente i sensi prima dell’arrivo dei soccorsi. All’arrivo del personale medico, il 26enne veniva stabilizzato e, con non poca difficoltà, veniva estratto dal veicolo e adagiato su una barella, in stato di semi-incoscienza, per poi essere condotto presso il Pronto Soccorso di Alessandria e, alcune ore più tardi, presso la camera iperbarica di Novara. Al momento, il 26enne non è più in pericolo, grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri che gli hanno salvato la vita.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Svolta nelle indagini per il tentato omicidio ad Alessandria nella notte tra 8 e 9 luglio
Svolta nelle indagini per il tentato omicidio ad Alessandria nella notte tra 8 e 9 luglio. I Carabinieri hanno dato un nome agli autori dell’efferato agguato commesso ai danni di un cittadino albanese la notte del 9 luglio, nel quartiere Cristo di Alessandria. Era da poco passata la mezzanotte quando la tranquillità della centrale via Maggioli veniva infranta dai colpi di pistola esplosi da una vettura di grossa cilindrata, che avevano colto la vittima in pieno volto, lasciandolo gravemente ferito sull’asfalto. Le indagini svolte dal personale della Compagnia Carabinieri di Alessandria, giunto sul posto immediatamente, hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’agguato e il movente che sarebbe alla base della spedizione punitiva. I militari hanno accertato che, qualche ora prima del tentato omicidio, nel centro di Alessandria, si sarebbe verificata una lite che avrebbe visto contrapposti alcuni giovani appartenenti alle famiglie della vittima e degli sparatori. Questi ultimi avrebbero incrociato la vittima che, a bordo della propria auto, si stava recando in centro proprio per avere un chiarimento in merito alla lite, l’avrebbero quindi seguita con la propria auto di grossa cilindrata, inducendola a fermarsi. Non appena la vittima scendeva dalla propria vettura e si avvicinava a quella degli inseguitori, dai sedili posteriori sarebbero partiti dei colpi di pistola, uno dei quali l’attingeva in pieno volto. “Miracolosamente le ferite non risultavano mortali e l’aggredito poteva essere salvato dal pronto intervento del personale sanitario”, concludono i Carabinieri. Il certosino lavoro investigativo del personale dell’Arma ha permesso, in poco tempo, attraverso l’esame incrociato delle testimonianze, l’acquisizione dei filmati di videosorveglianza e i rilievi tecnici, di dare un nome agli autori del tentato omicidio nei cui confronti sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza che hanno portato all’emissione di un provvedimento di misura cautelare in carcere da parte dell’Autorità Giudiziaria. Nei giorni scorsi, le manette si sono quindi chiuse ai polsi di due fratelli di origine albanese, noti imprenditori edili della zona, che sono stati tratti in arresto e condotti in carcere dai Carabinieri.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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