#112 intervento
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Ritrovata dai Carabinieri la coppia di anziani scomparsa nei boschi dell’acquese
Si erano persi cercando funghi: salvati grazie al pronto intervento dei Carabinieri
Si erano persi cercando funghi: salvati grazie al pronto intervento dei Carabinieri. Una tranquilla passeggiata alla ricerca di funghi e castagne si è trasformata in un momento di panico per una coppia di anziani, rispettivamente di 81 e 76 anni, nella zona boschiva vicino alla frazione Bandita, nel comune di Cassinelle, nell’acquese. La coppia, dopo essersi addentrata troppo nella vegetazione,…
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Bolzano: minaccia prostituta con un coltello, Polizia di Stato denuncia 45enne straniero
Bolzano: minaccia prostituta con un coltello, Polizia di Stato denuncia 45enne straniero Nella giornata di ieri giungeva una chiamata alla Centrale Operativa della Questura, attraverso il numero di emergenza “112 NUE”, per una richiesta di intervento in via Capri, ove veniva segnalata una lite in atto tra un uomo, armato di coltello, e una donna.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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Il Progetto di Vita per le Persone con Disabilità: Un Approccio Inclusivo e Personalizzato
Il Progetto di Vita per le persone con disabilità rappresenta un pilastro fondamentale della legislazione italiana e delle politiche sociali orientate all’inclusione. Questo strumento è stato introdotto per la prima volta nel sistema normativo italiano con la Legge 8 novembre 2000, n. 328, la quale ha ridefinito il concetto di assistenza sociale, passando da un approccio puramente assistenziale a uno progettuale e personalizzato. Al centro di questa nuova visione c’è l’obiettivo di garantire alle persone con disabilità non solo un adeguato sostegno ma anche una reale possibilità di vivere una vita autonoma e inclusiva nella società.
La Legge 22 giugno 2016, n. 112, nota come “Legge sul Dopo di Noi”, ha rafforzato ulteriormente questo approccio, ponendo il Progetto di Vita come elemento cardine per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Questo strumento non si limita a prevedere interventi di assistenza e cura, ma si propone di attivare percorsi volti a favorire il benessere, l’inclusione sociale e l’autonomia della persona. La piena inclusione è infatti il principio cardine della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, recepita dall’Italia, che stabilisce il diritto di ogni persona con disabilità a partecipare attivamente alla vita comunitaria, godendo delle stesse libertà e opportunità degli altri.
Il Progetto Individuale per le Persone con Disabilità
Il cuore del Progetto di Vita è il cosiddetto “progetto individuale”, introdotto dalla Legge 328 del 2000. Questo progetto è predisposto dai comuni, in accordo con le aziende sanitarie locali, e mira alla piena inclusione della persona con disabilità nel contesto sociale e familiare, nonché all’integrazione scolastica e lavorativa. La sua realizzazione si basa su una valutazione diagnostico-funzionale, che tiene conto delle esigenze specifiche della persona, integrando cure, servizi e supporti economici necessari per contrastare povertà, emarginazione e esclusione sociale.
Nel Progetto di Vita, la persona con disabilità diventa il punto focale attorno al quale ruotano tutte le azioni messe in campo dai servizi di welfare. Questo approccio innovativo, definito come “modello progettuale”, mira a garantire che le decisioni riguardanti la vita della persona siano prese con il suo pieno coinvolgimento, rispettando le sue aspirazioni, desideri e preferenze.
La Legge sul “Dopo di Noi” e il Progetto di Vita
La Legge sul “Dopo di Noi” rappresenta un esempio concreto di come il Progetto di Vita possa fare la differenza nella vita delle persone con disabilità. Questa legge si rivolge alle persone con disabilità grave che non possono più contare sul supporto familiare, predisponendo misure di assistenza e cura a lungo termine. Il Progetto di Vita, in questo contesto, non è soltanto uno strumento per garantire l’assistenza, ma diventa una guida per la costruzione di percorsi che portano la persona con disabilità a vivere in modo autonomo, anche dopo la perdita dei propri cari.
Uno degli elementi più innovativi della legge è l’introduzione del “progetto personalizzato”, un documento che delinea tutte le risorse e i servizi di cui la persona ha bisogno, e che viene redatto con il pieno coinvolgimento della persona con disabilità e della sua famiglia. Il Progetto di Vita è quindi un processo dinamico, in continua evoluzione, che si adatta ai cambiamenti delle condizioni della persona e delle sue necessità.
L’Importanza di un Approccio Sistemico e Inclusivo
Il Progetto di Vita è parte di una strategia più ampia che mira alla deistituzionalizzazione delle persone con disabilità e alla loro piena inclusione nella comunità. A livello europeo, la Strategia sulla disabilità 2021-2030 individua alcune aree prioritarie di intervento, tra cui la promozione dell’autonomia, la creazione di un welfare abitativo inclusivo e l’integrazione lavorativa e scolastica. Tutti questi obiettivi trovano riscontro nel Progetto di Vita, che non si limita a rispondere a bisogni immediati ma si propone di offrire una visione a lungo termine per il futuro della persona.
In questo contesto, la collaborazione tra diversi attori, come famiglie, enti locali, organizzazioni del terzo settore e servizi pubblici, è cruciale per garantire una risposta integrata e coordinata ai bisogni delle persone con disabilità. Il Progetto di Vita, infatti, non è un semplice documento burocratico, ma un percorso concertato, che coinvolge tutti i soggetti interessati per garantire che la persona con disabilità possa esercitare i propri diritti e vivere una vita piena e soddisfacente.
Conclusioni
Il Progetto di Vita rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità. Esso si basa su un approccio sistemico che mette al centro la persona, rispettandone i desideri e le aspirazioni, e mira a fornire un supporto globale e personalizzato. Attraverso il coinvolgimento attivo della persona con disabilità, delle famiglie e delle istituzioni, il Progetto di Vita diventa un vero e proprio percorso di emancipazione, che offre a chi è affetto da disabilità non solo assistenza, ma la possibilità di partecipare attivamente alla vita comunitaria. La sfida per il futuro è quella di continuare a sviluppare politiche e servizi che siano realmente inclusivi, capaci di garantire una vita dignitosa e piena per tutte le persone con disabilità.
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Tenta di aggredire controllora del treno, bloccato in stazione
Tenta di aggredire la giovane controllora sul treno. La ragazza scappa e trova rifugio nel bar della stazione. Lui la insegue ma viene bloccato da alcuni avventori fino all’arrivo dei carabinieri. È successo oggi pomeriggio alla stazione ferroviaria di Porto San Giorgio (Fermo). Erano circa le 16.30 quando dai binari è scattata una richiesta di intervento al numero unico emergenze 112 per un uomo…
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Rissa a Panicale: quattro ragazzi denunciati dai Carabinieri I Carabinieri della Stazione di Tavernelle, congiuntamente a quelli della Stazione di Piegaro, a conclusione delle indagini scaturite a seguito della ...
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Castiglioncello, i vigili del fuoco salvano un cerbiatto ferito
Castiglioncello, i vigili del fuoco salvano un cerbiatto ferito
Livorno 1 giugno 2023 I vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina intorno 11.20 in località Poggio pelato nel comune di Rosignano marittimo. La richiesta di intervento è giunta al comando da parte di un giovane ciclista che durante il suo tragitto si era imbattuto in un piccolo esemplare di cerbiatto ferito in condizioni serie. Il 112 ha dirottato la chiamata ai vigili del fuoco, la…
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Villa Frascoli Piero Portaluppi a Laveno
Roberto Dulio, fotografie di Marco Introini
Electa Architettura, Milano 2021, 112 pagine, with English texts, 31x25 cm., ISBN 978-8892820197
euro 30,00
email if you want to buy :[email protected]
Posta al limitare superiore di Laveno Mombello, la villa Frascoli viene costruita a sul finire degli anni Dieci. L'edificio, con interventi di Piero Portaluppi, è compatto ma volumetricamente articolato ed esprime un composto e trattenuto rigore che intreccia etimi storicisti e lievi increspature floreali. Il committente della villa è Giuseppe Frascoli, figlio di Enrico Frascoli, appartenente a facoltosa famiglia locale, volontario garibaldino, consigliere comunale dal 1895 e poi sindaco di Laveno dal 1913 al 1914. Posto al limitare superiore del paese, l'edificio è costituito da un corpo compatto ma volumetricamente articolato da logge e terrazze. Un composto e trattenuto rigore espressivo intreccia etimi storicisti e lievi increspature floreali. Probabilmente negli anni Trenta la villa viene dotata di un padiglione di ingresso tipicamente novecentista. Nella stessa occasione viene modificata una veranda e costruito uno scenografico giardino "cubista" a ridosso di una rampa che mette in comunicazione la stessa veranda con l'ampio parco nel quale sorge l'edificio. Quest'ultimo intervento è ascrivibile a Piero Portaluppi, dal momento che coincide fedelmente con analoghi partiti geometrici già utilizzati dall'architetto, tra gli altri, nelle provocatorie visioni per Allabanuel (1920). Del resto proprio questo episodio architettonico si affaccia sulla villa abitata da Portaluppi durante i suoi soggiorni sul lago. Verosimilmente tra i frequentatori dei Frascoli, l'architetto milanese realizzerà per la stessa famiglia l'arredo di un appartamento a Milano (1935) e la villa Frascoli Fumagalli (1935), costruita a poca distanza dall'altra, probabilmente negli stessi anni dell'intervento sul giardino della stessa. L'intera vicenda si intreccia con quella degli altri interventi di Piero Portaluppi in loco: la fabbrica della Società Ceramica Italiana di Laveno e l'abitazione del suo direttore (1924-26), che insieme alle ville Frascoli costituiscono sicuramente una delle testimonianze più storicamente rilevanti dell'architettura novecentesca sulle sponde del lago Maggiore.
22/02/22
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#Villa Frascoli#Piero Portaluppi#Marco Introini#Laveno#architectural books#designbooksmilano#fashionbooksmilano
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Ogni anno in Italia scompaiono migliaia di persone (...) I dati mostrano che il problema delle persone scomparse in Italia è esteso e non si può considerare emergenziale, ma strutturale. Nel 2020 sono state presentate 13.527 denunce di scomparsa: 7.473 persone sono state ritrovate (il dato comprende le persone ritrovate morte), mentre ci sono 6.054 persone che risultano ancora irrintracciabili. Il 74,4 per cento sono maschi, il 25,6 per cento femmine; 55,6 per cento stranieri e 44,4 per cento italiani. Seimila persone sono un numero considerevole: cinquecento al mese, sedici ogni giorno. «È un fenomeno sociale spesso sottovalutato, ma con numeri importanti: dal 1974 ad oggi sono scomparse 63mila persone ancora da ritrovare». Dal febbraio dello scorso anno la prefetta Silvana Riccio è la commissaria straordinaria per le persone scomparse. Riccio guida un gruppo di funzionari e tecnici specializzati che hanno il compito di aiutare le prefetture a coordinare le ricerche. Non solo: la loro analisi di migliaia di casi ha contribuito a indagare il fenomeno in modo molto approfondito e a realizzare protocolli di intervento utili per le indagini e le operazioni di ricerca sul campo. «La maggior parte degli scomparsi, il 57 per cento, sono minori», spiega Riccio. «È un tema particolarmente delicato. Stiamo parlando di persone fragili: molti minori sono stranieri non accompagnati che scappano dai centri di accoglienza e oltrepassano i confini italiani diretti verso il Nord Europa, da famigliari o amici, ma ci sono anche molti casi di minori italiani in fuga da situazioni di disagio, da problemi e tensioni famigliari. I dati ci aiutano nel nostro lavoro, anche se non riescono a mostrare l’eccezionalità di ogni singola vicenda». (...) È molto complesso affrontare tutti questi casi, non solo perché sono tanti. Ogni persona scomparsa ha una storia particolare, che deve essere indagata con attenzione e senza sottovalutare nessun aspetto, perché spesso il confine tra la scomparsa e l’allontanamento volontario non è ben definito. Quando sono coinvolti minori, inoltre, serve ancora più cautela, così come nei casi in cui la persona ha subìto minacce. La percentuale di persone scomparse che vengono ritrovate morte, poi, non è pubblica. (...) . «Denunciare subito è fondamentale, perché ogni minuto che passa diventa più difficile rintracciarlo», è il primo messaggio contenuto nel video istituzionale che mostra come comportarsi nel caso di una persona scomparsa. (...) Il Post *** Dove chiedere aiuto Se sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 02 2327 2327 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24. Puoi anche chiamare l’associazione Samaritans al numero 06 77208977, tutti i giorni dalle 13 alle 22.
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300 DOMANDE !!! CHIEDETEMI QUALCOSA,REBLOGGATE E SOPRATTUTTO... DIVERTIAMOCI ! ❓❓❓❓❓❓❓❓❓❓❓❓❓
1. Ho offerto da bere a tutti in un bar 2. Ho nuotato insieme ai delfini 3. Ho scalato una montagna 4. Ho guidato una Ferrari 5. Sono stato all'interno della Grande Piramide 6. Ho tenuto in mano una tarantola 7. Ho fatto il bagno nudo nel mare 8. Ho detto "ti amo" credendoci 9. Ho abbracciato un albero 10. Ho fatto uno strip tease 11. Ho fatto bungee jumping 12. Sono stato a Parigi 13. Ho visto una tempesta marina 14. Ho passato la notte sveglio fino a vedere l'alba 15. Ho visto l'aurora boreale 16. Ho cambiato pannolini a un bambino 17. Sono salito a piedi sulla cima della Torre di Pisa 18. Ho coltivato e mangiato verdure del mio orto 19. Ho toccato un iceberg 20. Ho dormito sotto le stelle 21. Sono stato su una mongolfiera 22. Ho visto una pioggia di meteoriti 23. Mi sono ubriacato 24. Ho fumato erba 25. Ho guardato le stelle con un telescopio 26. Mi è venuta la ridarella in un momento inopportuno 27. Ho fatto sesso orale (subendolo) 28. Ho scommesso e vinto ai cavalli 29. Mi sono finto malato pur non essendolo 30. Ho invitato uno sconosciuto a casa mia 31. Ho fatto battaglie con palle di neve 32. Mi sono fotocopiato il culo in ufficio 33. Ho gridato con tutta la mia forza solo per il gusto di farlo 34. Ho tenuto in braccio un agnellino 35. Ho messo in atto una fantasia erotica pensata a lungo 36. Ho fatto un bagno romantico a lume di candela 37. Ho fatto una doccia con acqua gelata 38. Mi sono messa a parlare con un mendicante 39. Ho visto un'eclisse totale 40. (solo per ragazze) Ho preso il sole in topless 41. Sona stato su un roller coaster 42. Ho compiuto una home run 43. Ho ballato come un matto fregandomene degli altri 44. Ho parlato con accento straniero per un giorno intero 45. Ho visitato il luogo d'origine dei miei antenati 46. Almeno una volta mi sono sentito felice della mia vita 47. Ho visitato tutti gli Stati dell'America 48. Amo il mio lavoro in ogni suo aspetto 49. Ho confortato qualcuno che è stato smerdato di brutto 50. Ho vinto a qualche lotteria 51. Ho ballato con estranei in paesi stranieri 52. Ho visto le balene 53. Ho masturbato altre persone 54. Ho rubato o danneggiato cartelli stradali 55. Sono stato rispedito in Europa all'arrivo in USA 56. Ho fatto un viaggio on the road 57. Ho fatto alpinismo 58. Ho mentito alla dogana 59. Ho fatto una passeggiata notturna sulla spiaggia 60. Ho fatto parapendio 61. Sono stato in Irlanda 62. Ho avuto il cuore spezzato più a lungo di quanto sia stato innamorato 63. Al ristorante mi sono seduto a mangiare con estranei 64. Sono stato in Giappone 65. Scrivo il mio peso 66. Ho munto una mucca 67. Sistemo i CD in ordine alfabetico 68. Ho sognato di essere un supereroe da fumetto 69. Ho cantato in un karaoke bar 70. Sono stato a letto un giorno intero 71. Ho fatto immersioni subacquee 72. Ho sognato di essere invisibile 73. Ho fatto l'amore con qualcuno senza desiderarlo 74. Ho baciato sotto la pioggia 75. Ho giocato nel fango 76. Ho giocato sotto la pioggia 77. Sono stato in un drive-in 78. Ho fatto qualcosa di cui pentirmi senza però pentirmi d'averlo fatto 79. Ho visto la Muraglia Cinese 80. Ho scoperto che qualcuno ha scoperto il mio blog 81. Ho rotto una finestra o un vetro 82. Ho iniziato un business 83. Mi sono sempre innamorato ricambiato 84. Ho visitato siti antichi 85. Ho fatto un corso di arti marziali 86. Ho ascoltato la stessa canzone per più di 6 ore 87. Sono stato sposato 88. Sono stato in un film 89. Ho rovinato una festa 90. Ho pianto vedendo un film 91. Ho amato qualcuno che non meritava 92. Sono stato baciata appassionatamente da provare le vertigini 93. Ho divorziato 94. Ho fatto sesso in ufficio 95. Ho fatto sesso in ascensore 96. Mi sono astenuto dal sesso per oltre 10 giorni 97. Ho cucinato biscotti 98. Ho vinto un concorso di bellezza 99. Sono stato in gondola a Venezia 100. Mi è venuta la pelle d'oca sentendo la lingua di un'altra persona 101. Ho almeno un tattoo 102. Ho almeno un piercing 103. Sono sceso in canoa sullo Snake River 104. Sono stato in uno studio tv come pubblico 105. Ho ricevuto fiori 106. Mi sono masturbato in un luogo pubblico 107. Mi sono ubriacato da non ricordare più niente 108. Ho avuto dipendenze da droghe 109. Ho suonato in pubblico 110. Sono andato a giocare a Las Vegas 111. Ho mangiato pescecane 112. Ho inciso musica 113. Sono stato in Thailandia 114. Ho comprato una casa 115. Sono stato in zona di guerra 116. Sono stato in crociera 117. Ho picchiato mio fratello 118. Parlo più di una lingua 119. Mi sono fatta bendare 120. Sono stato coinvoltao in una rissa 121. Ho emesso assegni a vuoto 122. Ho assistito al "Rocky Horror Picture Show" 123. Ho cresciuto bambini 124. Di recente ho comprato e ho giocato con qualcosa d'infantile 125. Ho seguito l'intero tour di un gruppo 126. Sono stato un groupie 127. Ho partecipato a uno Spring Break 128. Ho girato in bici in un paese straniero 129. Ho scoperto qualcosa d'importante sui miei antenati 130. Ho scritto al Governatore del mio Stato 131. Ho traslocato e iniziato una vita in un'altra città 132. Sono stato sul Golden Gate Bridge 133. Avrei voluto essere in un telefilm 134. Ho cantato in macchina per almeno 20 miglia 135. Ho abortito 136. Ho subito un intervento di chirurgia plastica 137. Sono sopravvissuto a un incidente stradale 138. Ho scritto articoli per giornali 139. Ho fatto diete 140. Ho pilotato aerei 141. Ho accarezzato animali di cui ho paura 142. Ho avuto rapporti omosessuali 143. Ho fatto innamorare ma senza poter ricambiare 144. Ho fatto nascere un animale 145. Sono stato licenziato 146. Ho vinto soldi a un tv show 147. Mi sono rotto qualche osso 148. Ho ucciso animali (insetti. Ptù.) 149. Ho ucciso esseri umani 150. Ho partecipato a un safari in Africa 151. Ho guidato una moto 152. Ho guidato un trattore 153. Ho dei piercing all'infuori delle orecchie 154. Ho sparato con armi da fuoco 155. Ho mangiato funghi trovati nel bosco 156. Ho fatto sesso anale 157. Ho subito operazioni chirurgiche 158. Ho fatto sesso su un treno 159. Ho fatto l'autostop 160. Ho avuto un serpente come animale domestico 161. Ho dormito per tutta la durata di un volo aereo 162. Ho visto più paesi stranieri che non stati americani 163. Sono stato in tutti i continenti 164. Ho viaggiato in canoa per più di due giorni 165. Ho fatto sci nautico 166. Ho mangiato carne di canguro 167. Ho mangiato sushi 168. Ho fatto sesso all'aperto 169. Ho preso a pugni qualcuno 170. Ho avuto relazioni della durata di oltre un anno 171. Ho fatto cambiare idea a qualcuno su qualcosa 172. Ho cambiato idea su qualcosa o su qualcuno 173. Ho fatto licenziare qualcuno 174. Ho avuto paura di morire 175. Mi sono lanciato col paracadute 176. Ho mangiato scarafaggi o insetti 177. Ho mangiato pomodori verdi fritti 178. Ho letto Omero 179. Ho rubato al ristorante 180. Ho rubato al supermarket 181. Ho chiesto scusa molto tempo dopo 182. Sono stato eletto capoclasse almeno una volta 183. Ho riparato da solo il mio computer 184. Sono stato DJ 185. Ho pianto per una giornata intera 186. Ho barato al gioco 187. Sono stato arrestato 188. Ho bigiato la scuola 189. Mi sono masturbato insieme ad un'altra persona 190. Ho comprato scarpe e vestiti ad un mercatino rionale 191. Ho vomitato in luogo pubblico 192. Ho venduto qualcosa ad un estraneo 193. Ho comunicato con qualcuno non conoscendo la sua lingua 194. Ho rubato la saponetta dall'albergo 195. Ho bucato le ruote di una macchina o strisciato la carrozzeria 196. Ho ruttato davanti ad altre persone 197. Ho copiato un compito in classe 198. Ho fatto sesso al primo appuntamento 199. Sono svenuto 200. Ho baciato qualcuno del mio stesso sesso 201. Ho fatto un tuffo da un'altezza di almeno di 10 m 202. Ho assaggiato un cibo coreano 203. Ho pensato seriamente al suicidio 204. Ho odiato 205. Ho avuto esperienze sado-maso 206. Ho lavorato in un bar 207. Sono stato in un sexy shop 208. Ho baciato un ragazzo straniero 209. Mi sono perso in una città sconosciuta 210. Ho tirato dei bidoni 211. Mi sono innamorato di un’amico 212. Ho fatto Yoga 213. Ho fatto esercizi tantrici 214. Ho assistito ad un incidente stradale 215. Sono stato legato 216. Ho giocato a squash 217. Ho avuto un colpo di fulmine 218. Ho fatto un video hard 219. Ho sentito la mancanza di un ex 220 ho giocato a briscola 221. Ho tenuto un diario segreto. 222. Ho fatto sci fuori pista 223. Ho fatto jungle trekking 224. Sono stato con uno più grande di me 225. Mi sono spacciato per qualcun'altro 226. Mi sono arrampicato su un albero 227. Ho desiderato che una notte non finisse mai 228. Ho fatto una pazzia per amore 229. Ho fatto il bagno di notte 230. Ho fumato il narghilè 231. Ho scritto una lettera d'amore 232. Sono stato sospeso da scuola 233. Ho fatto sesso in un cinema 234. Ho fatto sesso in macchina 235. Ho fatto sesso sulla spiaggia 236. Ho perdonato 237. Ho fatto un incidente in macchina 238. Sono stato vittima di uno scherzo 239. Sono stato alle terme 240. Sono stato a vedere un gran premio di formula uno 241. Sono stato in un night 242. Sono stato in un club privè 243. Ho fatto para-sailing 244. Ho mentito spudoratamente 245. Ho fatto un murales 246. Ho visto la barriera corallina 247. Ho fatto la stronza 248. Sono stato con più persone nello stesso giorno 249. Ho ricevuto i complimenti per qualcosa che so fare molto bene 250. Sono stato in un campo nudisti 251. Ho scoperto che qualcuno a cui tenevo mi sputtanava di nascosto 252. Per rabbia ho rotto degli oggetti 253. Sono stato al telefono più di 2 ore 254. Sono scappato di casa 255. Ho scritto una poesia 256. Ho fatto sesso per ore senza venire 257. Sono stato a casa di uno sconosciuto 258. Ho detto una cosa e subito dopo ho fatto il contrario 259. Faccio abitualmente spuntini di mezzanotte 260. Ho fatto sesso in chat 261. Ho spiato dal buco di una serratura 262. Ho origliato a una porta 263. Ho camminato su un tetto 264. Ho conosciuto un travestito o una trans 265. Ho letto più libri in un giorno 266. Ho fermato qualcuno per strada per conoscerlo 267. Sono stato in un tempio buddista 268. Ho fatto la sauna 269. Ho tradito 270. Ho preso una multa 271. Sono stato inseguito da cani inferociti 272. Ho ricevuto delle proposte oscene 273. Ho fatto un provino televisivo 274. Ho fatto di tutto per rendere felice una persona 275. Ho fatto break-dance in mezzo a una strada 276. Sono stato ai Caraibi 277. Ho fatto un 69 278. Ho incontrato qualcuno conosciuto in chat 279. Sono stato ad un concerto 280. Ho guidato senza essere in grado di farlo 281. Ho fatto giochi alcolici 282. Ho visitato più posti all'estero che in Italia 283. Non ho una sola nazionalità 284. Sono stato ad una festa della birra 285. Sono andato da qualche parte dicendo a tutti che andavo da un altra 286. Sono stato ricoverato 287. Ho suonato in un gruppo 288. Ho corrotto qualcuno 289. Sono stato raccomandato 290. Mi sono iscritto ad un partito 291. Sono stato tradito 292. Ho desiderato una persona per mesi senza riuscire a dichiararmi 293. Ho avuto una "storiella" in vacanza 294. Ho desiderato di andare a vivere all'estero 295. Ho viaggiato senza biglietto 296. Sono stato single per scelta 297. Sono stato con qualcuno per passatempo 298. Ho volato (in aereo ù.u) 299. Ho avuto incubi ricorrenti 300. Ho girato nudo per casa
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Covid-19 suggerimenti dall’Italia
Riportiamo per intero il post del nostro Dottorino:
"Sono un farmacista che esercita in provincia di Bergamo in un paese di poco più di 3000 abitanti.
Il contagio qui è enorme.
Ufficialmente i casi positivi sono ancora meno di 10, aggiornati al 12 marzo, ma Vi garantisco che i casi “reali”, come detto, sono almeno di uno se non due ordini di grandezza in più.
Lo dico in base ai tamponi effettuati (negli stessi nuclei familiari di un positivo, anche se con gli stessi sintomi, ai familiari NON veniva fatto tampone: semplicemente, si mettevano in quarantena).
Il mio intervento NON E’ AFFATTO CRITICO nei confronti delle autorità sanitarie (come potrei!): il loro lavoro è ENCOMIABILE.
Siamo TUTTI degli eroi, in questi giorni, se rispettiamo le direttive.
Voglio solo riportare quello che penso e vedo e che spero possa essere utile sia tra i nostri cittadini che in altre zone dell’Italia dove “sta arrivando”.
I nuclei familiari con casi di febbre e sintomatologia sono almeno un centinaio su 3500 persone, approssimativamente stiamo arrivando al 20% della popolazione.
Vi dico dunque: non vi spaventate quando “all’improvviso” vi sembreranno tutti malati, sia in casa che attorno. Va così. Va esattamente così.
I sintomi si dividono in grossi “cluster”: il gruppo che ha febbricola lieve ma che non passa da 5, 6, 7 giorni; il gruppo con febbre molto alta che dopo due giorni è passata e poi è tornata di nuovo; il gruppo con febbre solo per qualche giorno ma poi ha senso di nausea che permane; il gruppo con tosse persistente da una decina di giorni che poi è sfociata in febbre; il gruppo con mal di gola, bruciore e poi qualche linea di febbre.
Minimo comun denominatore la fanno il mal di testa anche forte che spesso accompagna la febbre e la persistenza dei sintomi anche a distanza di 8, 9 giorni, spessissimo altalenanti; non poche persone riportano infine perdita del gusto e dell’olfatto.
Di solito le persone che vengono in farmacia per il marito, la moglie, il padre, il proprio compagno hanno anche loro gli occhi lucidi, visibilmente stanchi, ma senza particolari sintomi aggiuntivi.
Se fino a 4, 5 giorni fa le persone venivano in farmacia più per precauzione che per vera esigenza, negli ultimi 3 giorni gli acquisti sono tutti incentrati sulla febbre di qualcuno che è a casa e relativa sintomatologia accessoria.
La mia sensazione è che, come detto, negli ultimi 3 giorni qui da Noi si sia raggiunto il picco “reale”.
Questa, analizzandola, è una ”buona notizia”: innanzitutto spiegherebbe come mai i nostri ospedali di Bergamo e provincia (Papa Giovanni, Bolognini, Capitanio Gerosa) siano allo stremo: perché i numeri delle persone influenzate NON SONO quelli ufficiali dei tamponi, soprattutto nella nostra zona, bensì un numero molto, molto più ampio; e poi vorrebbe dire che da queste ore in avanti cresceranno i numeri "ufficiali", ma che la situazione della popolazione, se si rispetteranno le direttive, non potrà che, lentamente, migliorare.
Alle persone anziane che sviluppano più facilmente sintomi respiratori acuti i nostri medici provano a prescrivere antibiotici (per lo più ceftriaxone fiale nei casi più seri, anche azitromicina o amoxi-clav), ma con scarsi risultati il più delle volte.
Questi sono coloro ai quali poi sopraggiunge quella difficoltà respiratoria per cui viene chiamato (giustamente) il 112 (a proposito: non dovessero rispondere subito non demordete, nell'arco di 30 minuti rispondono a tutti) e per cui le ambulanze che girano a sirene spiegate nella nostra zona sono tantissime e gli ospedali tracimano.
Ripeto, persone perlopiù anziane, ma è chiaro che più ampia sia la platea di contagiati anche tra i giovani e più aumentano proporzionalmente anche quelli con meno di 70 o 80 anni che possono incorrere in un aggravamento che necessiti ospedalizzazione.
So che viene consigliato di dormire "da seduti" se si sente un senso di pesantezza ai polmoni, ma la cosa più importante è la seguente: il sintomo che deve far allertare e far decidere di chiamare il 112 è il senso di soffocamento, un affanno, come se si stesse affogando, una fame d'ossigeno. In quel caso, senza esitare, si chiami il 112.
Per la restante parte dei pazienti quello che stiamo facendo è consigliare di monitorare e calmierare la febbre con il paracetamolo (Tachipirina), rigorosamente 500 mg per adulti così da poterlo somministrare più frequentemente durante la giornata e non rischiare il sovradosaggio, mangiare nel modo più sano e completo possibile (carboidrati, proteine utili per il sistema immunitario e pochi grassi - magari olio extravergine come antiossidante coadiuvante anche lui del sistema immunitario- frutta e verdura, numerosi liquidi, qualche integrazione con zinco, vitamina D, vitamina C in primis).
Poi ci si arma di pazienza (come detto può protrarsi per anche 10 giorni) e si adatta la terapia farmacologica ai vari sintomi per tosse secca o grassa, mal di testa (che di solito ricalca l’andamento della febbre come detto), bruciori di gola, nausea e sporadicamente diarrea.
E’ una MALEDETTA influenza virale, per la quale non sempre basta curarsi bene e riposare, ma la maggior parte delle volte, per fortuna, si.
Il principio cardine della terapia di questo benedetto CORONAVIRUS lo sapete benissimo qual’è: se non volete rischiare una roulette russa (come detto, può capitare a chiunque di essere intubati) EVITATE il contagio.
Ricordate che le mascherine servono a chi è malato per un semplice motivo: o usate anche degli occhiali protettivi oppure il virus può entrare tranquillamente attraverso la congiuntiva.
E’ per quello che si dice che le mascherine servono prima di tutto ai malati: chi ce l’ha infatti (il virus) non può starnutire dagli occhi….
E poi, per favore, ho visto persone usare le mascherine in un modo per il quale diventa assolutamente controproducente averle: toccandosele, abbassandosele, rialzandole, muovendole con le mani non si fa altro che AUMENTARE la possibilità di auto inocularsi il virus che si era messo bello tranquillo sulla mascherina in attesa della vostra spalmata sulla faccia.
Le mascherine sono USA E GETTA.
E’ (anche) per questo motivo che lo sono (oltre per la perdita del potere filtrante).
Gli operatori sanitari sanno come usarle: con doppio guanto, occhiali di protezione e cambiandosele ALMENO ogni giorno.
Le nostre mascherine in Farmacia sono il SANTO PLEXIGLAS, L’ALCOL DENATURATO SUL BANCONE per disinfettare,i GUANTI E LE MANI DISIDRATATE da quante volte le laviamo.
Vi prego, se lo riterrete utile, di condividere questo post, anche con un semplice copia-incolla, sulle vostre pagine e sui vostri profili.
Spero possa aiutare tutti coloro che ancora non ci sono dentro fino al collo come noi qui".
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Assalto alle Farmacie nel Monferrato: Carabinieri Arrestano Banda di Ladri
Tre farmacie prese di mira in una sola notte: i Carabinieri di Casale Monferrato arrestano tre giovani ladri responsabili di furti in concorso.
Tre farmacie prese di mira in una sola notte: i Carabinieri di Casale Monferrato arrestano tre giovani ladri responsabili di furti in concorso. Casale Monferrato – È stata una notte turbolenta nel Monferrato, dove una banda di ladri ha preso di mira tre farmacie in tre comuni diversi: Casale Monferrato, Balzola e Morano sul Po. La notte, che era iniziata con un colpo facile e remunerativo, si è…
#112#aggravato#Arresti#Arresto#assalto#Balzola#Banda#Carabinieri#Casale#Compagnia#contanti#denaro#Dimora#Farmacie#fissa#flagranza#fuga#Furti#Furto#Giovani#Intervento#Ladri#Monferrato#Morano#Notte#nucleo#Patrimonio#Radiomobile#Reato#Stazione
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Bolzano: simula atti sessuali con un manichino al Centro Commerciale, 27enne denunciato
Bolzano: simula atti sessuali con un manichino al Centro Commerciale, 27enne denunciato Nel pomeriggio del 17 ottobre giungeva una chiamata alla Centrale Operativa della Questura, attraverso il numero di emergenza “112 NUE”, per una richiesta di intervento presso il Centro Commerciale “Centrum” di via Galvani, ove veniva segnalata la presenza di un giovane in atteggiamenti molesti che stava compiendo atti osceni.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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A medici pronto soccorso Foggia dispositivo per chiamare polizia
Per far fronte all’emergenza aggressioni, medici ed infermieri in servizio nel pronto soccorso del policlinico di Foggia saranno dotati di un dispositivo portatile in grado di inoltrare chiamate di emergenza con priorità di intervento direttamente alla sala operativa del 113 che dall’1 maggio diventerà 112 Nue (numero unico di emergenza). È una delle iniziative che rientrano nell’accordo tra il…
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l’altra notte (a Torino) le due donne vengono avvicinate da un uomo. Dicono di colore. Si denuda davanti a loro. Cerca di mettere le loro le mani addosso. Le donne (...) reagiscono (e) chiamano il 112. Ovvero il numero unico dell’emergenza. Urlano di essere state aggredite. Sono ovviamente confuse. Hanno paura. Per quasi un minuto rispondono alle domande dell’operatore che vuole capire di più. Che domanda dettagli. Loro, invece, vogliono subito una volante della polizia o una gazzella dei carabinieri. Niente da fare ancora domande. Fino a che le due staccano la chiamata e intanto stanno già scappando via. E le forze dell’ordine? Non intervengono. (...) Poteva finire male. Non c’è dubbio. E l’episodio va ad arricchire l’aneddottica dei guai del 112. Dopo il caso dell’operaio annegato nel sottopasso di Rivarolo perchè - incolpevoli - i pompieri sono arrivati dopo 40 minuti. (...) In un report presentato a inizio luglio si analizzavano le richieste di intervento registrate dal primo gennaio 2018 ai primi giorni di luglio. Il totale delle chiamate sfiorava quota sei milioni. Con una media mensile superiore a 900 mila telefonate (...) non ne viene girato ai soccorsi il 53,63 per cento: più della metà.
da LaStampa, via http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/vedo-nero-ndash-uomo-colore-si-denuda-davanti-due-donne-torino-180422.htm
L’ennesimo post per denunciare l’ennesimo poveronegro accolto dagli “accoglienti” e poi mollato per strada, dove si denuda e smanaccia le signore? Sarebbe oramai una non notizia, un “cane morde uomo”.
Va invece riportata e sottolineata per porre l’accento su un tema poco noto: altro che “percezione” o problemi di marginale ordine pubblico, tutto questo DEGRADO prodotto da migranti , neri arabi o rom che siano, comporta che il 112 sia oramai al collasso e si perda per forza il 50 percento e passa delle richieste, Non sulla base della gravità ma A CASO. Con 900 mila richieste di intervento al mese, è chiaro che il 50% rimane inevaso e LA GENTE MUORE.
Servizio 112 al collasso esattamente come le ASL intasate di immigrati: i quali so’ come turisti italiani a trattamento all inclusive davanti al buffet, non gli par vero che sia tutto “agratis” .... E qualcuno al pronto soccorso, intanto che traducono, ci rimette la sghirba.
Altro che “problemi di percezione”. Va ben che lo Stato non è MAI una risposta, ma qui stiamo esagerando.
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Donoratico, turisti derubati dei bagagli dall'auto. I carabinieri recuperano la refurtiva
Donoratico, turisti derubati dei bagagli dall'auto. I carabinieri recuperano la refurtiva
Donoratico (Livorno) 5 aprile 2023 Turisti derubati e refurtiva recuperata grazie al tempestivo ed efficace intervento dei militari della Compagnia di Cecina. Una coppia di turisti italiani residenti in Svizzera, tramite numero NUE 112, ha richiesto l’intervento dell’Arma locale perché, tornati a riprendere l’auto dopo una passeggiata; si erano accorti che qualcuno aveva infranto il vetro della…
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Indagheranno sull’operato dei Carabinieri
Dovremo pagare i d ad i è la pensione di invalidità all’imprecatore seriale
È rimasto otto ore sotto terra, in un cunicolo a circa sei metri di profondità in via Innocenzo XI, all’Aurelio. «Tiratemi fuori di qui!» ha gridato per tutto il pomeriggio imprecando anche un uomo di 30 anni ai vigili del fuoco delle squadre speciali Saf e Usar, con il Gos, i Gruppi operazioni speciali, che hanno utilizzato mezzi speciali comparsi più volte in scenari tipo terremoto per il salvataggio di persone bloccate sotto le macerie. In questo caso si trattava invece di un individuo sul quale i carabinieri stanno svolgendo accertamenti per capire per quale motivo giovedì mattina sia rimasto sotto un tunnel crollato improvvisamente, dopo il cedimento del pavimento di un negozio non in attività che si affaccia sulla strada.
Si teme per le sue condizioni di salute: il materiale che lo ha sepolto è parecchio e i medici sul posto stanno cercando di stabilizzarlo prima di estrarlo dal cunicolo perché c’è il rischio che il ritorno in superficie possa provocare embolie fatali. La sua posizione è a ridosso della strada, oltre il marciapiede, a circa cinque metri di distanza dall’ingresso del negozio. Parla con i soccorritori, ma si muove sempre meno. I pompieri dei reparti speciali lo hanno a vista.
Con l’uomo, alimentato con liquidi e assistito anche con una bombola d’ossigeno, si trovavano almeno altre tre persone che sono riuscite a fuggire da sole dal tunnel ma che alla vista delle pattuglie dei carabinieri che accorrevano sul posto hanno tentato di allontanarsi a piedi: hanno precedenti di polizia di vario genere, anche per furto, e sono state fermate dai militari dell’Arma della compagnia Trastevere davanti ai residenti che riprendevano la drammatica scena dai balconi. Loro non erano sporche di terra. Dal loro comportamento e dalla profondità della galleria scavata sotto il negozio, in direzione di una banca che dista anche centinaia di metri da via Innocenzo XI, nasce il sospetto che in realtà il gruppo stesse progettando un furto con il buco al caveau, da mettere a segno nel fine settimana di Ferragosto, come spesso accade in queste circostanze.
In realtà già in mattinata, verso le 11, al centralino d’emergenza dei vigili del fuoco era arrivata una richiesta di soccorso da parte di persone rimaste bloccate proprio in via Innocenzo XI. «Aiuto, siamo rimasti bloccati in un cunicolo», l’allarme lanciato dal gruppo di sospetti ladriche si era introdotto nel negozio di via Innocenzo XI.
Successivamente, a metà pomeriggio, i pompieri sono stati impegnati per ore a cercare di liberare l’ultimo del gruppo rimasto sepolto a circa sei metri di profondità: dopo l’intervento di una ruspa che ha aperto un buco in mezzo alla strada, adesso i soccorritori stanno utilizzando un enorme aspiratore per togliere la sabbia argillosa che ricopre il sottosuolo in quel punto per arrivare all’uomo, che parla e viene alimentato con liquidi e assistito con ossigeno.
Non si esclude che a dare l’allarme qualche ora prima possa essere stato il palo della bandache si è accorto che qualcosa non stava andando per il verso giusto. A quel punto l’uomo ha deciso di rivolgersi al 112 che ha girato subito la chiamata ai pompieri. Sul posto sono intervenuti alcune squadre di soccorritori che hanno individuato il cunicolo scavato dai ladri: per motivi in corso di accertamento una parte del soffitto del tunnel è crollata sui malviventi bloccandoli in un anfratto largo solo pochi metri rischiando di farli soffocare. Fra le ipotesi tuttavia c’è anche quella di lavoratori clandestini impegnati in un intervento in un cantiere abusivo. Ma su questo punto sono tuttora in corso accertamenti.
La posizione delle persone fermate in mattinata dai militari dell’Arma giunti sul posto con alcune pattuglie in borghese è tuttora al vaglio per capire quale sia il loro ruolo nella vicenda e perché siano fuggite dal negozio dove era stato aperto un tunnel. Si è parlato di lavori di ristrutturazione nell’esercizio commerciale chiuso al pubblico da qualche tempo, ma il sospetto in realtà è che la galleria sotterranea nella quale è finito l’uomo soccorso dai pompieri non sia collegata ai lavori nel negozio. Ecco perché si indaga sulla presenza di persone nel locale e sulla loro precipitosa fuga dopo che era stato lanciato l’allarme per soccorrere chi non era riuscito a tornare in superficie.
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