#vincitori e perdenti
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Hai mai festeggiato un fallimento?
Sei mai andato da tuo figlio con una guantiera di dolci dopo che non ha passato un esame?
Ti sei regalato il tuo profumo più caro dopo che hai ricevuto un due di picche al lavoro?
Hai prenotato al ristorante preferito dopo aver fatto una gaffe che nemmeno una cancellazione di memoria toglie via le emozioni scritte sulla pelle?
Non penso. Penso che il ragionamento a cui ti ha portato questa società è che i premi vanno ai vincitori e ai perdenti vanno due calci in culo.
Peccato che i vincitori sono quelli che si rialzano e trovano rimedi, soluzioni, alternative e ricominciano.
Peccato che il fallimento, come scrisse qualcuno, non è una strada... è l'unica strada!
Quindi la prossima volta che ti va male qualcosa pensa a premiarti per il modo in cui ti rimetti in piedi e per il fatto che non dubiterai di farlo, perché il resto conta un cazzo e di certo non te lo porti nella tomba.
L'esperienza invece, quello che determina le tue azioni, si inscrive nel DNA del tuo Essere.
E ti segue in coda ai tuoi talenti.
#zombie#società#società malata#svegliatevi#aprite gli occhi#sistema#manipolazioni#verità#schiavi#premi#fallimento#successo#discernimento#consapevolezza#educazione#genitori#figli#lavoro su di sè#crescita personale#crescita interiore#illusioni#ego#maschere#auto osservazione#talenti
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Quanto ha perso l’Italia con l’euro in 20 anni
* studio del Centro per la politica europea (Cep)
Il rapporto “Vent’anni di euro: vincitori e perdenti” rivela quali Paesi hanno visto le proprie casse e le tasche dei cittadini riempirsi grazie alla moneta unica e quali, al contrario, sono sprofondati. Lo studio ha stimato il PIL pro capite che ogni Paese avrebbe avuto senza l’Euro. L’Italia, con una perdita totale di 4.325 miliardi di PIL bruciati, si piazza all’ultimo posto per crescita economica nella zona euro. Nessuno peggio di noi.
Gli esperti del Cep sono categorici: “In nessun altro Paese l’Euro ha portato a perdite così elevate di prosperità come in Italia”. Il PIL pro capite italiano è rimasto stagnante dall’introduzione dell’Euro, con una perdita pro capite di 73.605 euro dal 1999 al 2017.
Al contrario, la Germania ha guadagnato in totale 1.893 miliardi di euro, ovvero 23.116 euro per abitante nello stesso periodo. Dietro la Germania troviamo i Paesi Bassi, e, ironia della sorte, perfino la Grecia ha subito perdite minori rispetto all’Italia. Questo dato è emblematico e ci fa riflettere su quanto l’introduzione dell’Euro abbia avuto effetti devastanti sulla nostra economia.
Fonte
Grazie Mortadella. (Eppure l'illustre statista ancora appare qui e là nei talk show bisbigliando e sibilando le sue solite cazzate).
Ma questo è ancora nulla: tra 20 anni un altro accurato studio ci dirà quanto abbiam perso facendo i reggicoda degli USA, in una guerra SOLO a loro vantaggio, grazie agli accordi presi con loro dall'illuminatissimo europarlamento.
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Entrare in dialogo significa superare la soglia dello specchio, insegnare e imparare ad arricchirsi della diversità dell’altro. A differenza dei seminari accademici, dei dibattiti pubblici o delle chiacchiere partigiane, nel dialogo non ci sono perdenti, ma solo vincitori. Il dialogo non è un caffè istantaneo, non dà effetti immediati, perché è pazienza, perseveranza, profondità. Si tratta di una rivoluzione culturale rispetto al mondo in cui si invecchia e si muore prima ancora di crescere. È la vera rivoluzione culturale rispetto a quanto siamo abituati a fare ed è ciò che permette di ripensare la nostra epoca.
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Non si è buoni o cattivi per definizione e a vita, non si è dalla parte giusta per inerzia. Vittime e carnefici non ce lo hanno tatuato o scritto sul documento di identità: si è vittime o carnefici in base ai fatti, e al contestuale significato del termine. Ieri l’esercito israeliano è stato carnefice, e tantissimi palestinesi uccisi in quell’operazione sono stati vittime: essere “dalla parte delle vittime” avrebbe significato, ieri, essere dalla parte loro, proprio come fino a poco prima avrebbe significato essere dalla parte degli ostaggi, e in generale significa essere dalla parte di tante persone che non sono nella stessa curva. Solo si dà il caso che la realtà sia complessa, e che non sia una partita di calcio da decidere ai rigori e poi esultare e chi se ne frega dei perdenti, o soffrire e maledetti i vincitori.
Dall'articolo "La stupidità del male" di Luca Sofri
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Poter decidere
Vivere come vorremmo
Avere una bella storia da raccontare
Tra giorni ognuno con una storia a se
Nonostante a volte coperti di stanchezza
Siamo in viaggio tra vincitori e perdenti
A modo nostro
Se non con le gambe con il cuore
(G-ph. Vinile Gipsy Kings)
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Ci sono delle verità che si avvertono dentro il corpo, come il bisogno di mangiare o di bere. Quella dell’odio contro gli italiani non solo è una storia lunga, ma quasi una tradizione che cova sotto le ceneri e tende a rinnovarsi periodicamente. È una delle questioni che attraversano la storia della mia piccola penisola come un fiume carsico. Sono come muri contro cui si va a battere la testa continuamente, senza rimedio. Qualcosa di sempre uguale a se stesso ritorna continuamente, un conflitto insolubile finché l’italiano non si estinguerà, così com’è successo in Dalmazia, un archetipo che sembra trovarsi da sempre nell’immaginazione dello slavo. Ogni volta che la folla si riuniva in occasione di qualche ricorrenza, discorsi antitaliani provocavano l’eccitazione collettiva. Chi vuol guadagnar punti in Istria, basta che pronunci parole nauseanti e disgustose nei riguardi degli italiani, gli «occupatori» dell’Istria.
I vecchi non si scompongono troppo. La loro vita è stata abbastanza lunga da conoscere la legge invisibile che regola l’isteria dei vincitori e l’angoscia dei perdenti, sanno che la stessa prosa era esibita dal fascismo contro gli slavi. L’ora storica serviva – finalmente – a far repulisti di un popolo sull’altro. Cambia solo il gallo di turno che canta. Ora il gallo di turno era il contadino slavo che aveva sempre invidiato la borghesia italiana delle città, alla quale inconfessatamente avrebbe voluto somigliare. Passata la grande ubriacatura del siamo-tutti-uguali, lo slavo ce l’ha fatta, vive in città ed è uguale alla borghesia italiana che ha cacciato via cinquant’anni fa.
Quando la Vittoria portò circa cinquecentomila slavi sotto la sovranità italiana, i provvedimenti contro le scuole e contro l’uso della loro lingua non si fecero attendere. Ora che sono avanzati i croati e hanno la loro sovranità, fanno altrettanto.
Stuparich rivolse nel ‘21 una domanda provocatoria all’Italia prefascista: «Ci sono o no, nella Venezia Giulia, degli slavi che vivono in case costruite dai loro padri slavi? Che per lunga tradizione amino, pensino e preghino in slavo? Nessuno lo può negare. È lecito invadere le case, i campi, le chiese di questi slavi e imporre loro, con la rivoltella in pugno, di non amare, di non pensare e di non pregare in slavo?».
La stessa domanda la si può formulare oggi sostituendo al sostantivo «slavi» il sostantivo «italiani». Senza rivoltella in pugno, beninteso. Eleganti decreti e leggi ammazzano più persone in un colpo senza spargimento di sangue.
Anna Maria Mori & Nelida Milani, Bora. Istria, il vento dell’esilio
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ORA ULTIMA: Svolta epocale o boomerang fiscale? La Legge di Bilancio 2025 spiegata semplice. LEGGI SUBITO L'ARTICOLO COMPLETO: VISITA IL SITO ORA ULTIMA ➡️ https://www.oraultima.com/legge-di-bilancio-2025/
💡La Legge di Bilancio 2025 prometteva un futuro radioso per le buste paga degli italiani. Aumenti significativi, meno tasse, una vita migliore. Ma la realtà è ben diversa. Le simulazioni svelano un quadro più complesso e articolato, con sorprese inaspettate per molti lavoratori. Chi guadagna di più non è detto che ci guadagni davvero. E chi pensava di ricevere un bonus consistente potrebbe rimanere deluso. Vuoi scoprire chi sono i veri vincitori e perdenti di questa manovra? Visita ORAULTIMA.COM e scopri la verità.
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*VIVA MORI, ABBASSO MORI!*
Il comunicato stampa del Comando Generale dei Carabinieri, di solidarietà al Generale Mario Mori, ha provocato, sui social, la solita forma della narrativa nazionale cui siamo abituati da tempo. La polarizzazione del tifo da stadio. Da una parte i Guelfi dall’altra i Ghibellini.
Una narrativa dalla quale nessuno, purtroppo, esce vincitore.
E nessuno ha fatto scacco a nessuno.
Perché esce certamente perdente lo Stato, di cui fa parte la Giustizia, e quindi siamo perdenti tutti.
O meglio, continueranno ad uscire vincitori solo i veri delinquenti, che restano tantissimi. E si sentiranno ancor più in diritto di confondersi con le vittime delle migliaia di casi Tortora del nostro paese. Troppi anche per le statistiche che permettono un tasso fisiologico di errori giudiziari. Migliaia di casi tortora anche tra le forze di polizia. Dove non tutti hanno la celebrità e l’attenzione riservata, nel bene e nel male, al generale Mori.
Nella Guardia di Finanza, ad esempio, io ne ho conosciuti diversi. A due dei quali, il Generale Mango ed il Colonnello Mendella, lo scorso anno ho dedicato il premio « amico del Consumatore » che mi era stato consegnato dal Codacons.
E Mori, a tanti, sembra esserlo, a 83 anni, e dopo anni di processi subiti, una vittima.
Almeno per chi, come me, sino al giorno dell’ennesimo avviso di garanzia ricevuto dopo piena assoluzione per gli stessi fatti, credeva nella sacralità del “*ne bis in idem*”…
Sacralità violata che, non so se opportunamente (a mio avviso) o meno (ad avviso di altri), il Comando Generale dei Carabinieri ha voluto denunciare pubblicamente.
Con una sobria ma ferma nota di solidarietà umana che utilizza una formula ciclostilata di questi tempi: “abbiamo fiducia nella magistratura e nella giustizia”.
Ma quale magistratura e quale giustizia? Quella di Firenze, Napoli, Palermo, Milano, Udine, Canicattí o dell’agognato « giudice a Berlino »?
Anche il tuo parere mi sarà prezioso.
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Consumo
Fa strano pensare
A come sia sofferente
Vivere in un mondo di consumo
Lo sai che puoi amare
Anche senza dirlo a nessuno?
Un mondo che ci vuole perdenti o vincitori
Una vita che non fa nulla per dare a tutti i mezzi migliori
Un uomo che ama gli animali ma non i suoi successori
Perché dopotutto siamo animali
Ma solo per scelta a posteriori
Se non si vive per consumare
Chi vive per rimanerne fuori?
È così bello avere da fare
Uccidere per consumare
E sentirsi superiori
Superiori
Superiori per scappare
Superiori per dare un senso al catrame
Che siamo e subiamo ogni giorno sperando in un finale
Assolutamente buono mai banale
Superiori per non osservare quelle macchie
Di sangue sulle mani perfino del cardinale
Superiori perché abbiamo sconfitto la natura ma non riusciamo a toglierci la dicitura di animale
Una drogata bestia che consuma
Che non riesce a vivere, senza voler essere piuma
E feroce
Intelligente
E cafone
Tante, troppe caratteristiche in contraddizione
Per essere credibilmente viventi
Mi chiedo
Perché tu voglia questo
Pensi che condividendo l'ennesimo amplesso
Registrato e costruito ad ogni segmento
Tu possa dissociarti da ogni presentimento?
Pensi che il tuo fiore, fotografato senza amore, con il coltello dietro il maglione
Possa dimostrare il tuo successo?
Pensi che la tua macchina, costruita al costo di più di una vita umana
Possa farti sentire meglio?
Consuma
Non ci pensare
Perché se ti guardassi allo specchio
Non vedresti nulla
Se non il riflesso
Della persona
che avresti potuto essere
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Ancona: Sitting Volley, finale di coppa italiana maschile al Palabrasili
Ancona: Sitting Volley, finale di coppa italiana maschile al Palabrasili Conto alla rovescia per la FINALE DI COPPA ITALIANA DI SITTING VOLLEY MASCHILE che si svolgerà sabato16 e domenica 17 dicembre ad Ancona presso il Palabrasili di Collemarino. Come da calendario, annunciato nei giorni scorsi, le gare di semifinale si svolgeranno sabato dalle ore 18.00 alle ore 20.00 circa, per poi proseguire con le finali domenica 17 mattina alle ore 10.00 e alle ore 12.00 circa . A contendersi la Coppa Italia maschile saranno Città dei Gigli di Nola, campioni d'Italia in carica e freschi vincitori della Supercoppa italiana, i marchigiani della Synergie Fermana Volley Academy, Cedacri Giocoparma, VCCesena. Le quattro squadre si affronteranno nella prima giornata in due semifinali incrociate basate sulla classifica finale del Campionato Italiano 2023. Nella seconda giornata le squadre perdenti saranno impegnate nelle finali 3/4° posto, mentre le squadre vincenti si affronteranno nella finale valevole il titolo. Al termine degli incontri si svolgerà la cerimonia di premiazione. La coppa italiana Sitting Volley accende i riflettori su Ancona – quale centro della disabilità e dell'inclusione- con il progetto avviato nelle scuole, dal titolo "Noi giochiamo a Sitting Volley". Negli incontri nelle scuole, che continueranno nel 2024, viene illustrata e messa in pratica l' unica disciplina sportiva che azzera totalmente le distanze tra disabili e non: giocano infatti insieme, da seduti, senza poter muovere il proprio bacino dal pavimento. L'iniziativa – presentata nei giorni scorsi dagli assessori Zinni e Berardinelli- è frutto della collaborazione tra Comune di Ancona, Garante regionale per i diritti della persona e Scuola di Pallavolo Fermana, terza a livello nazionale in serie A, pioniera della disciplina che, in collaborazione con la Federazione, con il MIUR e gli istituti comprensivi che hanno dato credito ad un progetto di promozione di uno sport dal forte valore inclusivo e di facile attuazione negli istituti scolastici del territorio.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Andando avanti ho capito che il proprio disturbo alimentare non potrà mai essere combattuto del tutto, non è una guerra di vincitori e perdenti, è semplicemente un compagno di vita.
Un’ombra,
Un nemico che ti è più vicino di chiunque altro.
Ci saranno giorni in cui non ne avrai bisogno, in cui penserai di essere il campione di questa guerra infinta, e giorni in cui, se non digiuni, ti senti un fallimento.
I pensieri si accumulano giornalmente,
Se non pesi la pasta,
Se non eviti il dolce che ami,
Se non fai a meno di mangiare il pane,
Se non pensi almeno per una volta che non te lo meriti perché hai già mangiato abbastanza,
Se tutto questo non succede,
Poi lui ti presenterà il conto,
Un conto che peserà sul tuo cuore e sulla tua anima finche non vinci un’altra volta.
Non so se si può guarire del tutto, non so se realmente esiste o no una cura, ma so che vincere è possibile,
Si può.
Il cuore regge il peso e l’anima combatte.
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Nella vita non ci sono ne vincitori ne perdenti. C’è chi ha paura di mettersi in gioco e chi no.
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#PETER SCHOENAU - AMAZON#EINZIGARTIGE GELEGENHEIT/UNIQUE OCCASION/OCCASION UNIQUE/OCASIÓN ÚNICA/OCCASIONE UNICA/OCASIÃO ÚNICA#MAXI PROMOTION VON/OF/DE/DI 14 BÜCHER/BOOKS/LVRES/LIBRI/LIBROS/LIVROS - GRATIS 15-6 - 19-6 -#Vom 15. Juni bls 19. Juni sind die folgenden Titel gratis erhältlich#From June 15 to June 19 the following titles are available as a freebee#Desde 15 de junio a 19 de junio#los títulos siguientes están disponibles gratis#Dal 15 di giugno fino al 19 di giugno i titoli seguenti sono disponibili gratuitamente#Dès 15 de juin à 19 de juin#les titres suivants sont disponibles gratis#Desde 15 de junho até de 19 de junho os títulos seguintes estão disponíveis gratuitamente#1. Zeitgeschichte#2. Der Fahrstuhl#3. La mesure du temps dans le miroir de l’histoire d’un projet: la MÉTRO#4. Ginja al ghiaccio#5. Tra buffoni#furbi#pretenziosi#vincitori e perdenti#6. Habana libre#7. Sélection d’histoires brèves/Seleção de contos#8. Vita noia (deutsch)#9. Geschichten aus der Kreisstadt R#10. Wasser hat keine Farbe#11. Die Stadt der Betrüger#12. Malas rachas y otras extrañezas#13. Die Mondflucht#14. Bauernopfer#culture#history
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L' Ucraina è un monolite, un blocco, non solo fatto di militari, ma di cittadini, donne, ragazzi, preti, anziani caparbi che non mollano un cazzo. Questo popolo coeso come un maglio sta impartendo una bella lezione di patriottismo a buona parte d Europa. Che onore nascere ed avere una forza, un carattere così fuori dal comune. Li non ci sono Savoia che scappano abbandonando la patria, ne perdenti che passano dalla parte dei vincitori all ultimo istante, li ci sono solo leoni che non versano una lacrima davanti le telecamere mantenendo una dignità stoica. Che popolo straordinario, tutto il resto sono chiacchiere da salotti televisivi stracolmi di politici sconosciuti, opinionisti domenicali e vallette prestate al giornalismo. Zelenskyy...il populista ... sarà raccontato nei libri di storia...i nostri politici di provincia li scorderemo tra qualche anno. P.S. Gli ucraini sono per la maggior parte cristiani ortodossi; si riconoscono nella Chiesa ortodossa ucraina che appartiene all'autorità del Patriarcato di Mosca, mentre il resto si affida al Patriarcato di Kiev. Il Papa risolvesse prima gli infiniti orrori in casa sua prima di andare a recitare inutili rosari dove la fede è amministrata diversamente. #gliaudaci #robertonicolettiballatibonaffini #ukrainedefence #ukrainewar #russiaukraine #ww3 #patriots #braves #lionheart #heroes #warriors #2022 #europe #geopolotics #zelenskiy https://www.instagram.com/p/CcVmHxJqxbu/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Da: LE STREGHE DI SHAKESPEARE - di Gianpiero Menniti
ZAC E IL SUO GRIDATO J'ACCUSE…!
[...] E i politicanti? Genuino riflesso di questa borghesia merdosa della quale sono i primus inter pares, i più sublimi tra i ladroni, laidi e bugiardi, incompetenti, ignoranti di ignoranza crassa e reiterante, vermi di un verminaio infetto, baldracche putride, maschi e femmine che aprono la bocca solo in tre occasioni, per dire cazzate, per ingozzarsi come maiali e la terza… inutile dirla, no! E lo fanno pure male… Gli italiani sono furbi e credono pervicacemente che la furbizia sia un attributo dell’intelligenza. La furbizia è invece un sottoprodotto dell’intelligenza, un elemento di scarto che quando pervade le coscienze annulla ogni possibile evoluzione della comunità, esclude dalla diffusione del benessere, crea divari sempre più profondi tra segmenti sociali e generazioni, produce malaffare, corruzione, insopportabile prepotenza e violenza efferata. Sì, siamo furbi noi italiani e siamo convinti, nella nostra furbissima capacità intuitiva, che nulla possa cambiare e che convenga rimanere sottotraccia per non compromettersi troppo, per non sbagliare, per non correre il rischio di votare per i perdenti. Gli italiani sono abilissimi a salire repentinamente sul carro dei cosiddetti vincitori, i quali altro non sono che i protagonisti di piccoli riposizionamenti in un sistema di potere che rimane uguale, immutabile. Come un codazzo infame riconosciamo e seguiamo pedissequamente i più furbi tra i furbi, quelli che occupano le stanze dei “bottoni”, quelli che “hanno fatto i soldi” (non importa come...), che guidano monopoli nel campo del commercio e dell’industria, che creano trust e cartelli incasellandoci nelle file sempre più lunghe ai super-mercati, agli uffici postali, agli sportelli delle Asl, delle banche e delle assicurazioni, dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate, di Equitalia e delle farmacie, a pagare tasse per servizi inesistenti, camminando in città brutte, sporche, disordinate ed invivibili. Questo Paese è una tragedia, una gozzovigliata di massa che scantona nel grottesco e nelle immagini di morte, che presenta continui cambi di scena nascondendo la visione di un’umanità brutalizzata da pratiche sadomasochiste di quart’ordine, un Paese nel quale non si riesce più a fabbricare una pentola decente, ad avere un idraulico che non ti produca più danni di quelli che volevi riparare e così un elettricista, un gommista o un carrozziere, un meccanico o un avvocato, un commercialista o un dentista, un macellaio o un salumiere, un medico o un farmacista e chi più ne ha più ne metta. Non c’è scampo, invasi da migliaia e migliaia di leggi incomprensibili ed inapplicabili per alimentare la burocrazia più stupida del pianeta, una burocrazia che rende vana e inutile ogni idea, proposta, iniziativa, tassazioni invereconde di ogni genere e tipo che ingrassano un sistema pubblico da quarto mondo, scuole fatiscenti, università trasformate in esamifici, una giustizia che sevizia e non corregge nulla del marcio che avanza, intere regioni in mano alla criminalità organizzata e loro fanno le conferenze stampa e a proposito di stampa e editoria stendiamo un velo pietoso. Questo è un Paese senza futuro, una cloaca a cielo aperto, un immenso immondezzaio che questa borghesia, sia quella ripulita che nasce dai bassi e porta la puzza di coscienza che ha addosso come un profumo da spandere, che quella nata alta per godere di più del sottile gusto di lasciarsi scivolare più a lungo e sempre più in basso per auto degradazione, ha distrutto consapevolmente accettando l’incessante compromesso quotidiano del comparaggio e della bottega, l’assenza di un senso minimo di creanza e di buona educazione, l’imitazione delle peggiori pratiche perché tanto è il peggio che vale di più sulla bilancia distorta dei diritti e dei doveri di cittadinanza. L’Italia è un Paese di chiacchieroni inutili. Ma avrebbe le potenzialità per diventare una potenza economica straordinaria facendo leva sulle immense risorse ambientali e culturali. Abbiamo almeno quattromila imprese manifatturiere che potenzialmente possono diventare leader nel mondo. L’inventiva degli italiani, ora piegata al malaffare piccolo e grande, è una dote vera, non è retorica, è qualcosa che nasce da un’identità originale e non facilmente riproducibile altrove, ce la portiamo dentro e sappiamo mostrarla all’estero quando semplicemente addomesticata da un sistema statale corretto, la poniamo al servizio della nostra dignità di uomini e donne onesti con se stessi e con gli altri. La nostra genialità, in Italia, la trasformiamo in pratica per banditismo.
Francesco Hayez (1791-1882): "Accusa segreta", 1847-1848, Musei Civici di Pavia. Quadreria dell'Ottocento
In copertina: Maria Casalanguida: Interpretazione de ‘Il bagno turco di Ingres’, 1976, collezione privata
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