#teatro carcano milano
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Bright & Black: una data in Italia nel 2025 per il nuovo progetto di metal orchestrale
Musica metal e musica orchestrale, due mondi esistenti in parallelo da sempre che finalmente si fondono per dare vita a una proposta nuova. Al centro dei BRIGHT & BLACK c’è la musica. I compositori sono Eicca Toppinen (APOCALYPTICA), Fredrik Åkesson (OPETH), Erik Danielsson (WATAIN), Nico Elgstrand (ENTOMBED AD), Tomas Haake/ Dick Lövgren (MESHUGGAH), Jacob Hellner e Kristjan Järvi. Dal vivo i…
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Lila De Nobili
a cura di Vittoria Crespi Morbio
Testo di Vittoria Crespi Morbio, Polline di luce. L’arte di Lila De Nobili
Testimonianze: Gianandrea Gavazzeni; Carlo Maria Giulini; Franco Mannino.
Apparati: nota biografica e cronologia delle opere a cura di Emilio Carcano e Vittoria Crespi Morbio; catalogo delle opere realizzate per il Teatro alla Scala.
Ed.Teatro alla Scala, Milano 2002, 139 pagine, 24x29cm
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
Mostra Palazzo Busca Milano 2 ottobre 2 dicembre 2002
Nasce il 3 settembre 1916 a Castagnola (Lugano)
da una famiglia di origine ungherese da parte di madre, sorella del pittore Marcel Vertès, e ligure da parte di padre, un uomo d’affari che tra le varie iniziative produceva sigari toscani, che esportava negli Stati Uniti.
Le sue residenze durante l’adolescenza sono i grandi alberghi delle capitali europee e di New York. A Roma, dove studia presso l’Accademia di Belle Arti, abita con la madre al Grand-Hotel. Ma
la sua dimora eletta sarà Parigi dove trascorre la maggior parte della sua vita, dalla fine degli anni Quaranta fino al giorno in cui si spegne, il 19 febbraio 2002.
A Parigi frequenta l’Académie Ranson e debutta negli anni Quaranta come disegnatrice di moda e decoratrice d’interni. Collabora per Vogue (disegna i figurini per le collezioni Molyneux) e progetta memorabili vetrine per Hermès.
Si dedica casualmente alla scenografia nel 1947, per compiacere un’amica attrice, Françoise Lugagne, il cui marito, il regista Raymond Rouleau, insisteva nel chiedere di dipingere una scena. Con la rappresentazione di La rue des anges (Angel Pavement) di Jolm Boynton Priestley al Théâtre de Paris, comincia a dedicarsi al teatro con assoluta dedizione fino agli anni Sessanta, quando sceglierà di concentrarsi esclusivamente sulla pittura.
27/08/24
#Lila De Nobili#mostra Milano 2002#Teatro alla Scala#costumi treatrali#theatrical costumes#rare books#fashionbooksmilano
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Amélie Nothomb Vince il Premio Europeo Rapallo BPER Banca 2024 con "Psicopompo"
L’autrice belga premiata a Milano come “Migliore Scrittrice Europea” per il suo romanzo “Psicopompo”. La cerimonia di premiazione si terrà il 3 novembre 2024 al Teatro Carcano.
L’autrice belga premiata a Milano come “Migliore Scrittrice Europea” per il suo romanzo “Psicopompo”. La cerimonia di premiazione si terrà il 3 novembre 2024 al Teatro Carcano. Amélie Nothomb, con il suo romanzo “Psicopompo”, è stata insignita del prestigioso Premio Europeo Rapallo BPER Banca 2024 come “Migliore Scrittrice Europea”. La scrittrice belga è stata premiata per un’opera che,…
#Amélie Nothomb#autori europei#BPER Banca#Camilla Läckberg#Catherine Dunne#Città di Rapallo#Commissione Europea#cultura europea#Elaine Feeney#Eva Cantarella#evento Milano#Festival letteratura#finaliste premio Rapallo#letteratura europea#letteratura internazionale#Margherita Rubino#migliore scrittrice europea#Nadia Terranova#narrativa contemporanea#narrativa europea#narrativa italiana#premi internazionali#premi letterari 2024.#premiazione Milano#Premio Europeo Rapallo#Premio letterario#Premio Rapallo BPER Banca 2024#premio saggistica#Psicopompo#romanzi 2024
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Milano omaggia Michela Murgia nel giorno del suo compleanno: ‘Festeggiatemi come vi pare’ al Teatro Carcano
articolo: https://www.ilgiorno.it/milano/cultura/michela-murgia-compleanno-typnnaiq Milano, 03 giugno 2024 Un recital con i suoi amici più cari e la proiezione di contenuti video inediti, arricchito da quattro racconti ritrovati e da altri testi perduti Michela Murgia Michela Murgia avrebbe compiuto 52 anni. Per l’occasione, il Teatro Carcano di Milano, dove era di casa,…
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Milano. Torna dal 21 Giugno "Estate al Castello": sul palco concerti e spettacoli fino all'8 Settembre
Milano. Torna dal 21 Giugno "Estate al Castello": sul palco concerti e spettacoli fino all'8 Settembre. Milano, 15 aprile 2024 – Partirà il 21 giugno la nuova stagione di "Estate al Castello", la rassegna di spettacoli live promossa e coordinata dal Comune di Milano nell'ambito del palinsesto "Milano è Viva", anche quest'anno sul palco del Cortile delle Armi del Castello Sforzesco con 71 spettacoli live, dal 21 giugno all'8 settembre. Con diversi appuntamenti gratuiti e molti a prezzo calmierato (con ingresso inferiore o uguale a 15 euro), la rassegna anche quest'anno può contare su una platea di 2300 posti, che ha permesso di inserire in programma nomi di grande prestigio e richiamo dal mondo musicale italiano e internazionale come Ariete, Venerus, Margherita Vicario, Calexico, The Cinematic Orchestra, Tullio De Piscopo, Yves Tumor, Marlene Kuntz, Dente, Daniele Silvestri e Cristina Donà ma anche dal mondo della divulgazione scientifica, narrativa e comica come Mario Calabresi, Massimo Recalcati, Alessandro Bergonzoni, Arianna Porcelli Sofanov. Anche in questa edizione, "Estate al Castello" unisce in un unico calendario diverse arti performative: la musica, il teatro, la narrazione, la club culture, la danza. La rassegna, programmata quest'anno sotto la direzione artistica di Giulia Cavaliere, si aprirà il prossimo 21 giugno in occasione della Festa Internazionale della Musica con il concerto di Ariete, classe 2002 e straordinaria rivelazione sanremese del 2023 con un passato nella discografia indipendente, voce innovatrice nel panorama della musica d'autore italiana. A chiudere, in una due giorni firmata ARCI, ci saranno invece Cristina Donà e Margherita Vicario, due cantautrici di alto profilo, la prima con alle spalle una lunga storia artistica e la seconda vera e propria rivelazione degli ultimi anni, proprio in queste settimane nelle sale italiane come regista e autrice del film "Gloria!". Oltre alla musica, che ritrova anche realtà nate in città come il CPM di Franco Mussida, anche il teatro avrà grande spazio in rassegna: dai grandi teatri cittadini - come il Piccolo Teatro d'Europa, il Teatro Franco Parenti e il Teatro Carcano - fino alle tante realtà teatrali più piccole e militanti che rendono vivo quotidianamente il tessuto culturale milanese, tra cui: Manifatture Teatrali Milanesi, Compagnia Corrado D'Elia, PACTA arsenale dei teatri, Spazio Tertulliano e Atir. Accanto a queste, alcune proposte ibride, tra teatro e performance, come DRAMA, il queer cabaret più grande d'Italia, che prenderà vita al Castello Sforzesco nel weekend del Pride, il 30 giugno; oltre a numerosi talk e spazi di divulgazione con protagonisti d'eccellenza, da Mario Calabresi a Massimo Recalcati. Una precisa volontà dell'Amministrazione nella creazione del palinsesto è stata sin dal principio quella di dare spazio a realtà sociali e culturali diverse: sul palco del Castello Sforzesco ci saranno anche due spettacoli organizzati dagli operatori Opera Liquida e Le Crisalidi, che vedranno come protagonisti in scena detenuti ed ex detenuti; e poi spettacoli di danza e quelli pensati per i più piccoli, fino alle serate organizzate da un'importante realtà cittadina come Santeria - che la notte di Ferragosto darà vita al Gran Ballo di Mezza Estate in pieno stile Balera dell'Ortica al centro del Castello. Non mancheranno dj set con protagonisti di rilievo tra cui Mike Joyce degli Smiths, Venerus e Max Cooper. All'interno della rassegna troveranno inoltre spazio due veri e proprio micro-festival: due serate, il 26 e il 27 giugno, organizzate dal Festival della Bellezza e le due serate finali organizzate da ARCI.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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19-28/01/2024 - "Anna Bolena" di G.Donizetti - Stag. Lirica e di Balletto 2023/24 - F.I.Ciampa, dir.- Teatro Lirico "G.Verdi" - Trieste
Vi informiamo che, presso Teatro Lirico “G. Verdi” – Trieste, vi sarà, nell’ambito della Stagione Lirica e di Balletto 2023/24, l’esecuzione dell’opera “Anna Bolena” di G.Donizetti. dettagli Italiano con sopratitoli in italiano e inglese ANNA BOLENA di Gaetano Donizetti Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani Prima rappresentazione: Milano, Teatro Carcano, 26 dicembre…
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Verdi - Un Ballo in Maschera - Re dell'abisso - Irene Minghini-Cattaneo (1930)
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala di Milano Carlo Sabajno, conductor HMV, 1930
Irene Minghini Boschi was born at Lugo, Italy on 12 April, 1892 and was encouraged at the age of fourteen to pursue a musical career. Her studies continued for a number of years but were curtailed by the outbreak of World War I. In 1918 Irene made her debut at Savona in “Il Trovatore” and later in the season she appeared at Brescia in “Isabeau” and at Rome’s Teatro Adriano as the Countess in “Andrea Chenier”. She was dissatisfied with her own abilities and decided to move to Milan, where she was accepted as a student by Ettore Cattaneo, who was not only an eminent musicologist and conductor, but was the senior director of the house of Ricordi.
After a very brief period of study, Cattaneo announced that his protégé was ready, and in March of 1919 Irene debuted at Milan’s Teatro Carcano as Madelon in “Chenier” and a short time later, as Amneris. The Verdi opera was the subject of superb notices and before the year was out, she had also sung the Egyptian princess at Carrara and had appeared at Mestre.
Irene had, from the beginning, dropped her family name and appeared only as Irene Minghini, for reasons never explained. On 22 March, 1920 she married Maestro Cattaneo and immediately assumed his name for professional as well as personal reasons. After a very brief honeymoon, she appeared at Empoli on 6 April as La Cieca and in the summer she appeared at Siena in “Rigoletto” and later in “Aida” with Eva Pacetti. She returned to the Carcano in December for “Il Trovatore” with Ester Mazzoleni, Giovannoni and Francesco Maria Bonini and at year’s end in “Aida” with Oliva Petrella.
January of 1921 afforded her a very important debut, Preziosilla at the Teatro Petruzzelli of Bari and in the spring she appeared in “Il Trovatore” at Ravenna, Cesena and Forli. Milan’s Arena offered a contract for la Cieca and at Macerata she appeared as Amneris. The very prestigious Dal Verme of Milan presented Irene in “Il Trovatore” in October and on 29 December she debuted as la Cieca at Parma’s Teatro Regio with Tina Poli Randaccio, the young mezzo, Giannina Arangi Lombardi, Ismael Voltolini, Giuseppe Noto and Bruno Carmassi. There were ten performances and they served as Irene’s entry into the mainstream of Italian operatic life.
1922 was a very important year in her career, beginning at Spezia in “La Favorita” and continuing at Piacenza as Quickly in “Falstaff” with Mariano Stabile as well as la Cieca with Fidela Campigna, Arangi Lombardi, Francesco Merli and Vincenzo Guiccardi. At Florence, she appeared in “Falstaff”, at Palermo in “Aida” and at the Dal Verme, she again sang in “Il Trovatore” as well as with Alessandro Bonci in “Un Ballo in Maschera”. At Rome’s Teatro Augusteo in December she sang in the Manzoni Requiem with Mazzoleni, Bonci and Nazzareno De Angelis, and her name became headline news at the Italian capital, though she would never be engaged at that city’s premiere opera house. In 1923 Irene returned to Florence for “Falstaff” and sang at Cremona for the first time in “La Gioconda” and “Falstaff”. At Ancona in March she sang in “Falstaff” and in April she sang at the Naples Teatro San Carlo in the Manzoni Requiem. They would turn out to be her only appearances at that august theater. In May Irene returned to Ravenna for “Falstaff” after which she took an eight month sabbatical, reportedly for a pregnancy, though my research has uncovered no definitive information.
On 1 February 1924 Irene returned to the stage with appearances as Amneris at Cremona and a month later she debuted at Genoa’s Carlo Felice as Quickly in a cast that included Linda Cannetti, and Luigi Montesanto. At Vicenza she sang in the Manzoni Requiem with Lucia Crestani, Giuseppi Taccani and De Angelis, conducted by Sergio Failoni, and the engagement as so successful that all the soloists were immediately engaged for performances at Verona during the summer. Two performances were given at the Arena and two were moved to the Teatro Filarmonico when violent thunderstorms threatened Berrettoni conducted and Isora Rinolfi shared soprano honors with Crestani. The year also included performances of “Il Trovatore” at the Dal Verme, at Nice and at Genoa, “Aida” at Trieste’s Teatro Rossetti and the Manzoni Requiem at the Augusteo with Bianca Scacciati, Franco Lo Giudice and Bettoni.
Minghini Cattaneo returned to Genoa for additional performances of “Falstaff” in January 1925 and to the Augusteo for Beethoven’s Symphony #9 at the Augusteo in April. In May, at Pavia, she sang Dalila for the first time and in July she appeared in “La Gioconda” at the Verona Arena. Arangi Lombardi had graduated to the title role and Irene to the role of Laura for the first time. Bergamo heard her as Leonora de Guzman, Reggio Emilia was the scene of her first Adalgisas, partnered by Arangi Lombardi, and at Parma, she sang in “Tristan und Isolde” with Gina de Zorzi, Lavarello and Carlo Tagliabue and in “Norma” with Vera Amerighi Rutili, Renato Zanelli and Umberto De Lelio.
1926 began with performances of “Un Ballo in Maschera” at Parma and continued with “Norma” with Amerighi Rutili at Cremona, “Falstaff” at Modena, “Il Trovatore” at Como, and in March an extended stay at Catania’s Teatro Massimo Bellini. She debuted in “Norma” on 6 March with Amerighi Rutili, Cingolani and Manfrini, and on the 20th, she sang in “Aida” with Arangi Lombardi, Nicola Fusati, Armando Borgioli and Manfrini. At Ravenna, she sang Brangaene to the Isolde of Maria Llacer and Amneris to the Aida of Maria Carena and later in the season, Irene appeared in seven performances of “Il Trovatore” at Verona’s Arena. In the autumn, the Teatro Comunale of Modena offered a gala, extra season revival of “Norma” with Amerighi Rutili and at Bologna, Minghini appeared at Bologna in “Lohengrin” with Giuseppina Cobelli, Beniamino Gigli and Borgioli, in “Il Trovatore” with Arangi Lombardi, Aureliano Pertile and Borgioli and in “Aida” with Stani Zawaska, Merli and Angelo Pilotto. The year ended with eleven performances of “Il Trovatore” at Brescia’s Teatro Grande.
Her first engagement in 1927 was a stellar revival of “Aida” at Turin’s Teatro Regio. Eva Turner and Maria Carena shared the soprano role and Pertile sang Radames under the baton of Gino Marinuzzi. At Nice, Irene appeared in “Il Trovatore” with Llacer, Pedro Mirassou and Apollo Granforte and in “Aida” with Llacer, and Mirassou. In May, she sang in “Il Trovatore” with Arangi Lombardi, Merli and Gaetano Viviani at Florence. and while there, sang in two concert performances of the Beethoven Ninth Symphony. She was now the reigning mezzo at Verona and her season included eleven performances of “Aida” with Arangi Lombardi, Antonio Cortis and Viviani and two performances of the Beethoven Ninth.
The musicologist and commentator, Dr. Garcia Montes, reported of “Aida” in Record Collector: “What a wonderful voice and temperament that woman (Cattaneo) had. I will always remember her duet with Arangi Lombardi in the second act and her scene with Antonio Cortis in the last act. There existed some sort of rivalry or competition between the admirers of Arangi Lombardi and Minghini Cattaneo (both singers were good friends, though) and the storms of applause after each passage sung by the said singers lasted for minutes.”
At Cesena she appeared in the Manzoni Requiem and at Bologna she appeared in six performances of “La Gioconda”, again singing Laura. Those who attended the revival read in the program that Irene Minghini Cattaneo had been engaged to join the Melba-Williamson company on a six month tour to Australia in the spring of 1928, and that she would be joined by Giannina Arangi Lombardi, Toti dal Monte, Francesco Merli, Apollo Granforte and other Italian artists of the first rank in the most ambitious operatic undertaking in that continent’s history. The best laid plans!
Somewhere between Bologna and Australia, the Cattaneos made a very sharp turn. On 3 March 1928 Irene Minghini Cattaneo debuted at La Scala in “Il Trovatore” with Arangi Lombardi, Merli, Galeffi and Baccaloni under Ettore Panizza’s baton. On 16 May, as Arangi and Merli were singing at Melbourne before sold out houses, Cattaneo was engaged in the World Premiere of Pizzetti’s “Fra Gherardo” at La Scala with Florica Cristoforeanu, Trantoul and Baccaloni under Arturo Toscanini’s direction. Irene, at her husband’s urging, had accepted a contract to debut at London’s Covent Garden, and the Australian contract was dismissed. There were very serious and negative implications to this decision, and as we shall later see, though she remained attached to the Milan theater at intervals, her career at Italy’s important venues was pretty much at an end. On 15 June, Irene appeared at Covent Garden for the first time, singing in “Aida” with Dusolina Giannini, Pertile, Borgioli and Manfrini under the leadership of Vincenzo Bellezza. Her reviews were more than respectful. “Amneris was played with much dignity…by Madame Cattaneo” – Daily Telegraph. On the 28th, she sang Marina in a revival of “Boris Guduonov” with Feodor Chaliapin and her reviews were less kind, complaining of a much too broad Italianate approach. “It required Chaliapin to restore balance” – Daily Telegraph. In August Cattaneo appeared at Rimini in “Il Trovatore” with Carena and Giacomo Lauri Volpi and on Christmas Night, she returned to Parma for “La Gioconda” with Arangi Lombardi, Luigi Marini, Borgioli and Contini.
La Scala welcomed Irene for three important revivals in 1929: “Lohengrin” with Rosetta Pampanini, Pertile and Galeffi, “Un Ballo in Maschera” with Scacciati, Carosio, Pertile and Galeffi and “Aida” with Arangi Lombardi, Pertile and Galeffi. Elizabeth Rethberg appeared as “Aida” in several performances. When Toscanini brought the Scala company to Vienna and Berlin later in the spring, Cattaneo was not invited to perform, to the surprise of many. She was a difficult colleague, and the resentments over her failure to honor contracts were reaping their unhappy rewards. She did have a contract for Covent Garden, where she appeared in “Norma” and “La Gioconda” with Rosa Ponselle and as Marina with Chaliapin. Her reviews in the two Italian operas were quite exceptional. The Times: “In Madame Cattaneo was found a mezzo soprano whose rich tones could both contrast and combine with those of Ponselle.” They, however, did not get along at all and there were skirmishes behind the curtain as well as unpleasant exchanges at the footlights.
In late June, Irene returned to Italy, to a very long “vacation”. It was not until December that she appeared on stage. On 26 December Novarra’s Teatro Coccia presented her in “Samson et Dalila”. The career was a shambles. The winter of 1930 provided her with only one engagement in Italy, “Il Trovatore” at Padua. On 2 May, Ettore died at Milan and Irene observed a fifteen day mourning period before returning to Covent Garden for “Norma” with Ponselle and “Aida” with Turner. This time, bridled anger became open hostility. Ponselle received a number of reviews that commented on intonation problems in softer passages while the vocalism of Minghini Cattaneo was lavishly praised. There were very ugly scenes between the two divas, and though the revival was completely sold out, there were only two performances. With this engagement, Cattaneo’s career in London came to an end. In September, she traveled to Zurich for the Manzoni Requiem with Arangi Lombardi, Roberto d’Alessio and Antonio Righetti and in December she appeared at Pavia as La Gioconda for the only time in her career. It was not a success. On New Year’s Eve, Irene sang Azucena at Bologna’s Teatro Duse. It was in 1930 that she recorded “Il Trovatore”, a defining performance which clearly shows that her problems upon the stages of the world had nothing to do with diminished vocal resources. As a compensation, it was known that Maestro Cattaneo, through his connections to Ricordi, had left Irene a great deal of money, an estate that allowed her to maintain an opulent villa at Rimini, where she would spend most of her time.
In April 1931, Irene appeared at the Duse in “Norma” and in May, she joined Amerighi Rutili in a spectacularly received revival of the Bellini opera at Forli. There were three performances and not a ticket was to be found. Cattaneo, in particular, was singled out for superlatives; Il Corriere Padano commented on “her commanding stage image, her gorgeous voice and her perfect intonation.” In June, she continued her succession of engagements as Italy’s minor theaters with “Il Trovatore” at Siena, and in August she returned in glory to Verona’s Arena for Elena in “Mefistofele” with Scacciati, Angelo Mighetti and De Angelis. Again, she decided after five performances that the role really had too high a tessitura, and she never again attempted it. In the autumn, Irene, appeared at Pistoia and at Athens in “Lohengrin”, and on 26 December she closed out the year at Catania in “Norma” with Campigna, Jesus de Gaviria and Antonio Righetti.
The winter of 1932 was spent at Cairo and Alexandria in “Aida”, “La Gioconda” and “Samson et Dalila” and in March she sang in “Norma” at Livorno with her nearly constant partner, Amerighi Rutili. It was not until December that she returned to the stage when she sang Ulrica at La Scala, partnered by Carena, Carosio, Pertile and Galeffi. There were five performances.
1933 was somewhat better for the nearly neglected mezzo. Parma hosted her in “Aida” and “La Gioconda”, Genoa’s Carlo Felice welcomed her back in “La Gioconda” with Gina Cigna, Alessandro Ziliani, Cesare Formichi and Corrado Zambelli, Pistoia offered Cattaneo and Cigna in “Norma”, and at Cagliari, in December, Irene sang in “Aida” with Amerighi Rutili, Luigi Marletta and Granforte. In January 1934 the ensemble brought the Verdi work to Sassari.
Piacenza engaged Cattaneo for “Aida” and “Il Trovatore, both with Arangi Lombardi, in February and in March there was a revival of “Il Trovatore” at Turin’s Regio with Carena, Lauri Volpi and Carlo Morelli. A long summer tour throughout Italy’s provinces took Irene’s time from the middle of June until September. The opera was “Norma”, the title role was shared by Amerighi Rutili and Maria Pedrini, and the towns visited were, Civitavecchia, Grosseto, Livorno, Siena, Montemarchi, Foligno, Frosinone, L’Aquila, Pescara, Foggia, Lecce, Avellino and four hugely applauded performances at Rome.
In September she returned to Bari for “Aida” with Pacetti and Giovanni Martinelli, who was making one of his very rare appearances in Italy, and in December she closed the year at Bologna’s Corso in “Lohengrin”. Where was the Rome Costanzi, where was the Naples San Carlo, why had Scala shunned her in the great mezzo roles for six years? Where were the Barcelona Liceo, the Lisbon Sao Carlo, the major German and Austrian theaters, where was Paris?
In fact, Paris was her next stop, but it did not happen until July of 1935. Tullio Serafin conducted a celebrated revival of “Falstaff” with Cattaneo, Ines Alfani Tellini, Pia Tassinari, Nino Ederle, Stabile and Ernesto Badini. In October she traveled to Venice, where, at the Palazzo Ducale she participated in the Manzoni Requiem with Margherita Grandi, Alessandro Granda and the bass, Ferrari. In November she finally sang at her birthplace, Lugo, in “Il Trovatore” with Pedrini, Breviario and Viviani. 1936 found Irene at only two theaters, Padua’s Verdi for “Aida” and Modena’s Comunale for “Lohengrin” with Licia Albanese, Pablo Civil, Viviani and Mongelli.
In 1937 she sang in “L’Arlesiana” and “Un Ballo in Maschera” at Como, in “Il Trovatore” at Modena and in the Manzoni Requiem at Trieste’s Teatro Verdi. 1938 included her only attempt at the Walkuere Brunnhilde, which was presented at Ravenna, “Aida” at Milan, Ostiglia, Genoa’s Piazza Vittoria, Catania and Ventimiglia, all outdoors. She also sang in “Norma” at Pesaro with Cigna, Ettore Parmeggiani and Flamini.
1939 was a rather interesting year for Irene. She sang in “L’Arlesiana” at Trieste with Tito Schipa, in “Re Hassan” at Venice’s Fenice with Cloe Elmo and Tancredi Pasero and in “Adriana Lecouvreur” for the first and only times in her career when she joined Pacetti, Galliano Masini and Gino Vanelli at Livorno’s Teatro Goldoni. “Il Trovatore” at Bologna and “Un Ballo in Maschera” at Milan’s Castello Sforzesco completed her season.
!940 saw her at only two cities; Pavia, where she sang in Vittadini’s “Anima Allegra” and “La Gioconda” when she returned to the role of La Cieca, and later in the year, Bolzano for additional performances as Cieca. Her farewell was assumed for many years to have been as La Cieca at La Scala in February of 1941, but she is known to have sung at San Sebastian, Spain in September of 1942. “Il Trovatore” was presented with Cigna, Irene and Lauri Volpi.
It was Lauri Volpi, in his “Voci Parallele” who wondered why Irene Minghini Cattaneo had achieved so little with such a prodigious talent. He praised her physical form, her acting abilities, and, most of all, her remarkable vocal talents. To leave this discussion with only a comment that she was the victim of an unpleasant disposition and bad decisions in the early years is not reasonable. Certainly, others were far more difficult, and they are among the giants of the twentieth century. No singer made unfailingly wise choices in unfolding their careers. I do not have an answer, except perhaps, that she knew best what she wanted from her career and her life, and that the picture is the one that she chose to paint.
It should be noted that, despite the fact that every previous biographical sketch has declared that she sang in South America, and that she did so with great success, neither statement is true.
Irene Minghini Cattaneo was found dead at her villa on 24 March 1944, the victim of a bombing attack by Allied forces just before the final surrender of the Italians.
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La leggenda di Belle e la Bestia
Foto: locandina spettacolo © Teatro Carcano di Milano Sabato 29 aprile, con la regia di Luca Cattaneo e Dario Belardi, torna al Teatro Carcano di Milano “La leggenda di Belle e la Bestia”, musical prodotto dalla Compagnia Dell’Ora, con spunti narrativi inediti e un finale inaspettato Dopo un sold out nella passata stagione che ha visto 40 mila spettatori in tutta Italia e ben 35 repliche nelle…
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Platea del Teatro Carcano di Milano. Vi aspettiamo ogni sera fino a domenica per il racconto di “Cosa Nostra spiegata ai bambini” di @stefanomassini.official con Ottavia Piccolo e I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Regia di @sa_mangini con i colori di @raffaellarivi in una produzione @officinedellacultura @argotproduzioni @teatrocarcano . @luca_roccia_baldini @gimiplay @max.maxferri @g.p._service @gabrieleberioli . #teatro #theatre #ottaviapiccolo #travel #stefanomassini #spettacolo #omarezzo #photooftheday #picoftheday #musica #performance #travelphotography #igerslombardia #architecture #volgolombardia #igersmilano #ig_italia #theater #show #travelgram #lombardy #italiainunoscatto #festival #yallersitalia #cultura #instatravel #travelblogger #officinedellacultura #orchestramultietnicadiarezzo #giannimicheli (presso Teatro Carcano) https://www.instagram.com/p/CqIaLx8ICPW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Quartet al Carcano. I B.livers incontrano Cochi, la Quattrini, Erica Blanc e Giuseppe Palmieri. / Il Bullone - OrianaG
Pubblicato su Il Bullone n° 34, aprile 2019.
"Quartet" è una commedia di Ronald Harwood, portata al cinema da Dustin Hoffman nel 2012. Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni ed Erica Blanc portano su palco la storia di quattro interpreti d'opera, ospiti di una casa di riposo per musicisti. Le dinamiche tra i quattro regalano voglia di vivere ed entusiasmo, perché, a detta degli interpreti, più avanza l'età, più è il presente a guadagnare importanza.
I B.livers hanno assistito allo spettacolo al Teatro Carcano dopo aver incontrato il cast.
Erica Blanc, Giulia sul palco, ha lavorato con i più grandi, da Mastroianni a Strehler: «Giulia è tutte le donne in una sola. Un po' sta male un po' no, un po' è innamorata un po' no... Non mi era mai capitato di interpretare tanti "personaggi" in uno solo, dà molta soddisfazione», per chi come lei, è sul campo da tutta la vita, «la televisione ha portato in teatro molti attori non teatrali, si usa sempre il microfono perché pare che il pubblico sia diventato sordo. E c'è meno piazza, le tournée di una tappa al giorno sono faticose e tanti restano fuori. Sono fortunata, in tournée abbiamo fatto una torta a sorpresa ad Arnoldo Foà per i suoi 92 anni e io non mi rendo conto che i prossimi saranno 77». Le nostre tre parole la fanno riflettere: «Essere e accettare di essere diversi da prima, superare la negatività, credere sempre ai desideri, vivere per poterli vivere, difendersi da se stessi, dal nostro pessimismo. Se piove, se c'è il sole, se fa freddo, è bello comunque. Se perdo una gamba, ma credo di poter reimparare a camminare, cresco, vivo. Il passato non mi interessa, il futuro nemmeno, ora è importante.»
Paola Quattrini ci racconta la sua Cecilia: «Tenera, vitale, folle». Anche lei in scena da una vita, racconta «Faccio un lavoro che continuerà finché la salute me lo permette. Anche fino a cent'anni. La Borboni era in carrozzina e sul palco stava in piedi. La Melato era in scena con i dolori del tumore. Adesso è più bello, assapori di più. Non è più tutto dovuto, il per sempre non c'è. Il palco è magia e te lo godi molto più che da giovane».
Giuseppe Pambieri intervista noi, curioso di sapere cosa scriviamo, quali siano i nostri temi, e quale sia la situazione politica in Camerun, paese d'origine di Sarah da dove è appena tornata. Lo colpisce l'impaginazione e i tanti temi affrontati. Descrive così il suo Rudy: «Razionale, bipolare, romantico. Non abbiamo visto il film. Gli attori sono molto diversi da noi. Non volevamo influenzarci.»
«Ottimo simbolo», dice Cochi Ponzoni del bullone. Racconta poi la sua carriera «Al cinema "Cuore di cane", storia di un cane che diventa uomo, è il ruolo più importante. Poi con un mio amico, compagno di giochi, ho fatto tanto cabaret. 30 milioni di persone ci guardavano in TV, ma c'erano solo due canali. Dicono che è tutto in crisi, ma da quando sono bambino io! Siamo solo in un'altra dimensione, i problemi non sono cambiati. L'integrazione: gli immigrati una volta venivano dal sud Italia, cosa cambia? Qua si diceva "Milan l'ha ga l coeur in man", ed era vero. L'ignoranza più la mancanza di umanità è il problema. Sono felice che la vostra generazione sia più aperta, meno impermeabile. I quarantenni di oggi sono stati problematici, cresciuti nella Milano da bere, solo soldi e tanta corruzione. Quella da cui sono scappato per 20 anni a Roma.» Le parole del suo Titta sono sesso, rimpianto, allegria. E se potesse disegnare un suo David, come abbiamo fatto col progetto Cicatrici, avrebbe un taglio sulla pancia, il magone che non lo lascia mai, dopo la morte della moglie, provocata secondo lui dai medici, che forse hanno sbagliato la diagnosi, forse non l'hanno presa in tempo... «Sono i matti che mandano avanti il mondo, io sono uno di quelli», ci salutiamo così. E lo spettacolo ha un sapore diverso.
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Vicenza si conferma Comune Plastic Free per il terzo anno consecutivo. Assessore Baldinato: «In sinergia con la sezione vicentina dell'associazione ripuliamo la nostra città dai rifiuti»
Vicenza si conferma Comune Plastic Free per il terzo anno consecutivo. Assessore Baldinato: «In sinergia con la sezione vicentina dell'associazione ripuliamo la nostra città dai rifiuti». Vicenza si conferma un Comune Plastic Free. Anche quest'anno il capoluogo berico si è aggiudicato il riconoscimento dell'associazione impegnata in azioni di volontariato per la sensibilizzazione sull'inquinamento da plastica. La cerimonia, svolta sabato al teatro Carcano di Milano, ha premiato 111 Comuni, di cui 13 della Regione del Veneto. L'assessore all'ambiente Sara Baldinato, insieme alla referente vicentina dell'associazione Gaia Rovati, ha ritirato il premio a forma di tartaruga e l'attestato di virtuosità che assegna a Vicenza due tartarughe. «Siamo molto soddisfatti di aver mantenuto, per il terzo anno consecutivo, il riconoscimento di Comune Plastic Free – sottolinea l'assessore all'ambiente Sara Baldinato -. Lo scorso settembre abbiamo rinnovato il protocollo d'intesa con la sezione vicentina dell'associazione, con la quale siamo all'opera nelle domeniche ecologiche per la pulizia dai rifiuti nei quartieri della città. Una sinergia che continuerà con l'obiettivo di rendere sempre più consapevoli i cittadini nell'utilizzo e consumo della plastica e di prenderci cura insieme del nostro territorio. Ci tengo infine a ringraziare per la loro disponibilità i tanti volontari che ogni mese partecipano, sempre più numerosi, ai clean up».... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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GEORGE BERNARD SHAW E I SUOI PERSONAGGI CARICHI DI UMANITA' http://www.impresaoggi.com/it2/2390-george_bernard_shaw_e_la_sua_opera_carica_di_idealismo_e_umanita/ Julie Andrews e Rex Harrison in My Fair Lady a Broadway. Ricordo ancora con nostalgia e piacere il My fair lady rappresentata dalla compagnia di Corrado Abbati al teatro Carcano di Milano nel gennaio del 2016. https://www.instagram.com/p/CkgDkprDFK0/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Unisono, 2022 (helium sculpture, handwoven fish net, 360° audio system)
Video Sound Art XII edizione, Teatro Carcano, Milano, 2022.
Installation view, Ph. Francesca Ferrari
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CASTING ATTORE PER SPETTACOLO TEATRALE
CASTING ATTORE PER SPETTACOLO TEATRALE
Per la realizzazione di uno spettacolo a due personaggi diretto da Serena Sinigaglia, il Teatro Carcano di Milano effettua casting finalizzato alla selezione di attori Lo spettacolo debutterà a Napoli a metà luglio 2022 Nello specifico si cercano : Attore under35 che interpreterà un giovane studente del college, appassionato di letteratura, alle prese con la stesura del suo primo romanzo.…
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IL DIO BAMBINO
Foto di scena: Il dio bambino – Fabio Troiano © Likeabee Con Fabio Troiano Testo e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini regia Giorgio Gallione scene e costumi Lorenza Gioberti disegno luci Aldo Mantovani produzione Nidodiragno/CMC con il contributo di Comune di Barletta/Teatro Curci in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber e Teatro Pubblico Pugliese Teatro Carcano Milano DAL 13 AL 16…
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