#servizi sanitari Alessandria
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Mobilitazione dei Pensionati SPI CGIL Piemonte: Manifestazione a Torino contro la Legge di Bilancio
Il 31 ottobre 2024, i pensionati dello SPI CGIL Piemonte si mobilitano per una manifestazione davanti al Palazzo della Regione Piemonte a Torino, per esprimere il loro dissenso contro una legge di bilancio giudicata inadeguata.
Il 31 ottobre 2024, i pensionati dello SPI CGIL Piemonte si mobilitano per una manifestazione davanti al Palazzo della Regione Piemonte a Torino, per esprimere il loro dissenso contro una legge di bilancio giudicata inadeguata. Con la partecipazione di pensionati da tutta la regione, la protesta punta a richiamare l’attenzione sui diritti degli anziani, il potere d’acquisto e i servizi…
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Come risolvere le emergenze domestiche? Pro Servizi 24H ti può dire il segreto!
Ti sei mai chiesto cosa faresti se il lavandino smettesse di funzionare, perdessi le chiavi di casa, o di affrontassi problemi elettrici? Non credo che lo abbia mai pensato, pero noi si. Abbiamo pensato per tutti voi, e se ti stai chiedendo cosa facciamo, lasciati accompagnare in un breve viaggio!
Siamo Pro Servizi 24H. Offriamo una una grande serie di servizi idraulici, elettrici, e di fabbro. Come possiamo essere così sicuri di quello che facciamo? Sono contento che tu lo abbia chiesto, ciò che ci distingue dagli altri è un elenco molto lungo ma diciamo quelli più importanti.
Collaboriamo con tecnici che hanno dedicato tutta la loro vita a questi servizi per aiutarti ogni volta che ne hai bisogno. In questo modo assicuriamo un lavoro molto qualitativo e la cosa migliore è che offriamo prezzi molto ragionevoli in base ai servizi che offriamo. Un'altra cosa è il nostro servizio clienti, che è sempre pronto ad assisterti e ad aiutarti a risolvere il tuo problema. Una volta prenotato l'appuntamento con loro, un tecnico professionista si recherà al tuo indirizzo, completamente attrezzato e pronto a risolvere il problema!
Lasciaci portarti in un breve viaggio per mostrarti quali servizi sono inclusi e le zone in cui li offriamo:
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· Riparazione Finestre
· Riparazione Serrande
· Riparazione Tapparelle
· Apertura Cassaforte
Pronto Intervento Elettricista
· Corto Circuito
· Cambia Salvavita
· Riparazione Elettriche
· Installazione Elettriche
· Assistenza Elettriche
· Manutenzione Elettriche
· Impianto Elettrico civile
· Impianto Elettrico Industriale
· Certificazione Elettrica
Pronto Intervento Idraulico
· Perdita D’acqua
· Assistenza Idrauliche
· Installazione Idrauliche
· Lavandino Otturato
· Manutenzione Idrauliche
· Riparazione Idrauliche
· Riparazione Sanitari
· Wc Otturato
· Scaldabagno
· Tubo otturato
· Certificazione di Gas
Regioni Operativi a tutta Italia.
•Toscana – Firenze, Ancona, Pisa, Prato, Livorno, Pistoia, Siena, Lucca
•Lombardia – Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza, Pavia, Varese, Sondrio
•Emilia-Romagna – Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Forlì
•Veneto – Belluno, Padova, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza, Rovigo
•Marche – Ancona, Macerata, Ascoli, Fermo, Pesaro-Urbino
•Friuli-Venezia Giulia – Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone
•Liguria – Genova, Imperia, La Spezia, Savona
•Lazio – Roma, Latina, Rieti, Frosinone, Viterbo, Tivoli
•Abruzzo – Chieti, Pescara, Teramo, L’Aquila
•Umbria – Perugia, Terni
•Piemonte – Biella, Novara, Alessandria, Vercelli, Torino
Come Funziona?
Fase 1:
Il cliente può chiamare il numero verde disponibile sulla piattaforma per richiedere la soluzione del suo problema a PRO SERVIZI24H specificando il problema che ha, il tecnico di cui potrebbe aver bisogno per il problema specifico, l'indirizzo, i suoi dati e il numero di contatto.
Fase 2:
Dopo aver ricevuto la richiesta del cliente, PRO SERVIZI24H trova e contatta i professionisti appropriati per risolvere il problema. Al cliente viene inviato un messaggio di posta elettronica o un messaggio di conferma, indicando la durata potenziale dell'intervento.
Fase 3:
La richiesta non verrà soddisfatta se il cliente non fornisce correttamente l'e-mail, il numero di telefono, l'ubicazione o i problemi. Il servizio offerto da PRO SERVIZI24H è gratuito per il cliente che usufruisce dell'intervento dopo che il professionista l'ha concordato.
Fase 4:
Successivamente, una volta entrati in contatto tra il professionista e il cliente, qualsiasi accordo o lavoro svolto dal professionista sarà pagato solo tra loro due e PRO SERVIZI24H rimane completamente estranea alla contrattazione e all'accordo tecnico ed economico tra le parti.
Su di Noi
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La recente emergenza sanitaria legata all’epidemia da COVID-19 ha imposto l’adozione di misure eccezionali, giungendo da ultimo (art. 2 DPCM 10 marzo 2020 ed ancora con DPCM 11 marzo 2020) al divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ciò che costituisce una forte compressione di diritti costituzionalmente tutelati. Tutte le misure adottate sono tese a limitare i rischi di contagio e dunque a evitare che si creino condizioni in cui le persone si trovino vicine e in condizioni di promiscuità.
Per tale ragione sono stati sospesi servizi essenziali, come le scuole e le università, oltre a attività nelle quali si possano generare occasioni di aggregazione di persone, come tutte quelle legate ad eventi culturali, ricreativi o sportivi; da ultimo tali misure sono state estese anche a tutti gli esercizi commerciali esclusi quelli di vendita e somministrazione di beni primari. In questo quadro generale, desta agli scriventi estrema preoccupazione la condizione nei CPR, ove un numero elevato di persone vive in condizioni di promiscuità, spesso in condizioni sanitarie precarie ed in assenza di adeguati presidi sanitari interni ai centri.
In considerazione della diffusione del virus, nonché della circostanza che i Centri sono, necessariamente e quotidianamente, frequentati da persone che vivono all’esterno (dal personale di polizia e dell’esercito, al personale degli enti gestori, ai mediatori, agli operatori, ai giudici e avvocati), e che non può certo ridursi o evitarsi tale afflusso, nonché del fatto che per quanto a conoscenza degli scriventi (e sulla base delle informazioni diffuse) il pericolo di contagio proviene anche da soggetti asintomatici, anche le misure eventualmente adottabili (autocertificazioni, uso di mascherine, mantenimento della distanza di almeno un metro tra trattenuti e altre persone) non appaiono idonee a scongiurare il rischio che avvengano contagi all’interno. Peraltro, tra i trattenuti non sarebbe certo ipotizzabile, per i limiti strutturali propri dei Centri, ipotizzare l’applicazione delle misure (distanze, misure igieniche, uso di mascherine) previste dalle disposizioni e raccomandazioni nazionali di tutela sanitaria.
Appare, ancora, del tutto evidente che un contagio all’interno della popolazione dei CPR avrebbe conseguenze drammatiche: le condizioni promiscuità renderebbero molto facile la diffusione del contagio nella popolazione trattenuta; molti trattenuti sono affetti da varie patologie, che ne debilitano il corpo, con conseguenti maggiori pericolo anche per la stessa esistenza in vita; un contagio in larga scala non potrebbe essere affrontato con misure di isolamento dei soggetti che risultassero contagiati, sia in quanto non sono normativamente previste aree siffatte, sia in quanto ciò significherebbe concentrare in condizioni di promiscuità, in aree isolate e con privazione dei diritti fondamentali, un numero sempre maggiore di trattenuti contagiati, con conseguente peggioramento delle loro condizioni, non impedendo al contempo la diffusione del virus, e non consentendo la somministrazione di adeguate cure di contrasto agli effetti del virus (contrasto che non può certo adeguatamente essere operato nelle infermerie dei CPR); l’esplodere del contagio nei CPR, dunque, imporrebbe presumibilmente un aumento significativo del numero di ricoveri in ospedale dai CPR medesimi, con conseguenti effetti anche sulla tenuta e funzionalità de sistema sanitario (già gravemente sollecitato dall’emergenza in atto).
A ciò si aggiunga che, nell’attuale congiuntura, molti Paesi hanno limitato se non vietato le possibilità di ingresso ai soggetti provenienti dall’Italia, con il conseguente rischio di dilatazione a dismisura dei periodi di trattenimento.
Appare, quindi, sin da subito necessaria l’adozione di misure che limitino il rischio di contagio e, nel bilanciamento tra i diritti e gli interessi in gioco (bilanciamento imposto da varie norme, prime tra tutte quelle di cui alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo), obbediscano al prioritario obiettivo di ostacolare la diffusione dell’epidemia e salvaguardare la salute e la vita dei trattenuti e della popolazione tutta.
Per tutti questi motivi gli scriventi chiedono che venga disposta l’immediata sospensione di ogni nuovo ingresso nei CPR, che vengano disposte anche quanto a soggetti già trattenuti le misure alternative al trattenimento di cui all’art 13, co. 5.2, Testo Unico Immigrazione, e che si proceda con la massima tempestività alla progressiva chiusura dei Centri.
ADESIONI (in aggiornamento...): Legal Team Italia; Campagna LasciateCIEntrare; Progetto Melting Pot Europa; Mai più Lager - No ai CPR; ASGI; Clinica del diritto dell’Immigrazione - Università Roma Tre; Rete Antirazzista Catanese; Aps Lunaria; Osservatorio della repressione; Associazione Yairaiha onlus; Carovane Migranti; ADIF; Antenne Migranti; BeFree; Associazione Immigrati Cittadini; Il grande Colibrì – Essere LGBT nel mondo; LGBT+ diritti; Laboratorio 53 Onlus; ActionAid Italia; Associazione Casa a Colori; Rete Lenford - Avvocatura per i diritti LGBTI; Associazione Diritti di Frontiera, Roma; Lab!Puzzle; Csa Astra; Portoamico; Renzo e Lucio A.P.S.; Partito della Rifondazione comunista-Sinistra Europea; Ambasciata dei Diritti Marche;
Avvocata Ghirardi Natalie, foro di Torino; Avvocato Dario Belluccio, foro di Bari; Avvocata Vilardi Eleonora, foro di Torino; Avvocata Davini Silvia, foro di Pisa; Avvocato Geremia Marco, foro di Perugia; Avvocato Andrea Maestri, foro di Ravenna; Avvocata Maria Chiara Arca, foro di Milano; Avvocato Capriata Marco, foro di Alessandria; Avvocato Guido Savio, foro di Torino; Valeria Capezio, funzionario pubblico; Giuseppe Tiano, dirigente sindacale, Torino; Avvocata Bava Donatella, foro di Torino; Denaro Chiara, assistente sociale/ricercatrice, Palermo; Fernandez Rojo Gabriela, giurista, Milano; Avvocata Friso Gabriella, foro di Torino; Santangelo Thomas Vladimir, operatore legale, Napoli; Avvocato Cardaci Filippo, foro di Varese; Avvocata Clementi Chiara, foro di Prato; Panizza Andrea, operatore sociale, Lecco; Nucci Federica, operatore legale, Grosseto; Enrica Rigo, professoressa associata, Roma; Avvocata Salerno Margherita, foro di Roma; Bucci Immacolata, operatrice sociale, Carosino; Avvocato Diroma Andrea, foro di Trieste; Contegiacomo Caterina, commerciante, Taranto; Avvocato Francesco Roppo, foro di Forlì; Cricenti Luca, ricercatore e consulente legali in materia di immigrazione, Roma; Avvocata Barbero Alessandra, foro di Cuneo; Avvocato Guidobono Elisabetta, foro di Torino; Andrea Bermond; Avvocata Celoria Eleonora, foro di Torino; Giovannelli Stefano, pensionato, Prato; Del Vecchio Marco; Vigilanti Cecilia, consulente legale, Ferrara; Avvocata Laura Furno, foro di Torino; Avvocato Salvini Nicola, foro di Torino; Avvocato Francesco Conte, foro di Bologna; Buzzi Antonella, consulente legale msna, Bologna; Esposito Gabriella, biologa, Taranto; Avvocato Mughini Luigi, foro di Firenze; Avvocato Brizio Roberto, foro di Torino; Avvocata Ximenes Maria Cristina, foro di Cagliari; Nieloud Clara, praticante avvocato, foro di Torino; Avvocato Pigato Chiara, foro di Bassano del Grappa; Avvocato Castrale Stefano, foro di Torino; Avvocata Collenea Isernia Alessandra, foro di Venezia; Avvocata Giulia Virdis, foro di Parma; Avvocato Pellegrino Davide, foro di Torino; Avvocata Bonafé Maria Ester, foro di Como; Francesca Cimino, dottoranda, Venezia; Martinelli Marco, dipendente, Milano; Avvocato Marchio Marco, foro di Torin; Avvocata Di Rosa Daniela, foro di Torino; Gennaro Avallone, ricercatore,Università di Salerno; Avvocata Nadia Buso; Avvocata Serena Terzuolo; Avvocata Monica Checchin; Avvocata Elisa Costanzo; Stefano Galieni, giornalista; Annamaria Rivera, antropologa, già docente nell’Università di Bari; Casaccio Valentina; Avvocata Alessia Pasero, foro di Torino; Avvocato Antonio Guarascio, foro di Torino; Avvocato Lamarucciola Antonio, foro di Como; Avvocata Cischino Emanuela, foro di Saluzzo; Carlo Della Pepa, Medico Ricercatore Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco – Università di Torino; Cestonaro Gaetano, medico, Ivrea, Maurizio Acerbo - segretario Rifondazione comunista-Sinistra Europea;
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ALESSANDRIA. SANITA', LA LOTTA CONTRO IL DILAGARE DELL'EPIDEMIA.
ALESSANDRIA. SANITA’, LA LOTTA CONTRO IL DILAGARE DELL’EPIDEMIA.
Sanità: come prepararsi al futuro La lotta contro il dilagare della pandemia ha mostrato l’impegno generoso dei nostri operatori sanitari ma ha anche messo in luce fragilità, difficoltà e ritardi del sistema, in particolare a livello della medicina territoriale. L’obiettivo atteso è quello del potenziamento dei servizi per la salute superando i divari territoriali grazie a “contenitori…
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Diabete: il killer degli occhi- oltre un milione di italiani rischiano la vista – si lotta perche’ il diabete non ci rubi la vista
(di Nicola Simonetti) Retino e maculopatia diabetiche sono le complicanze microvascolari più comuni del diabete mellito (DM) e sono la prima causa di cecità non traumatica negli adulti d’età compresa tra i 20 e i 74 anni, oltre a essere la quinta causa di cecità prevenibile e di deficit visivo grave. Nell’aprile 2016 NCD Risk Factor Collaboration* ha presentato i risultati della più grande indagine epidemiologica mai condotta sul diabete basata su 751 studi di popolazione, riguardanti 146 Paesi con 4,4 milioni di partecipanti in un arco temporale di 34 anni (1980-2014).
I dati presentati sono allarmanti: il numero dei diabetici è quadruplicato passando dai 108 milioni nel 1980 ai 422 milioni nel 2014 e, se tale trend sarà confermato nei prossimi anni, nel 2025 sono attesi 700 milioni di pazienti con un conseguente collasso economico di tutti i sistemi sanitari. In Italia, secondo questo studio, si è passati dai 2,4 milioni di diabetici nel 1980 ai 4,3 milioni nel 2014. Le ragioni di questa epidemia sono da ricondurre alla maggiore longevità e aspettativa di vita, all’incremento di obesità e sovrappeso, ai più elevati livelli di urbanizzazione, alla vita sedentaria e a un’alimentazione ricca di zuccheri. Nel 2010 più di un terzo dei diabetici italiani presentava segni di retinopatia diabetica e circa uno su dieci era portatore di alterazioni di notevole gravità, incluso l’edema maculare diabetico (EMD): una condizione, quest’ultima, che comporta la perdita della visione centrale ma, a differenza della retinopatia, tende poi a stabilizzarsi nel corso della storia naturale della malattia. A livello nazionale non sono disponibili dati su prevalenza e incidenza nei pazienti diabetici della cecità legale (residuo visivo non superiore a 1/20 nell’occhio migliore), né tantomeno un registro dei soggetti affetti da diabete mellito (DM). I rilievi epidemiologici mostrano, tuttavia, che la presenza della retinopatia diabetica (RD) si riscontra in circa un terzo degli individui diabetici, e circa il 2% dei pazienti con diabete sviluppa una forma grave di tale complicanza. Più in dettaglio, secondo quanto riportato dalla Società Oftalmologica Italiana e dalla Società Italiana di Diabetologia, quando il diabete mellito (DM) viene diagnosticato oltre i 30 anni di età, la prevalenza di retinopatia diabetica (RD) varia tra il 21% negli individui con diabete insorto da meno di 10 anni e il 76% in quelli con più di 20 anni dalla diagnosi di diabete: mediamente il 30-50% della popolazione diabetica è affetto da retinopatia in forma di varia gravità. I dati ufficiali indicano che nel 2012 gli individui con retinopatia diabetica (RD) ammontavano a almeno 625.000. L’incidenza cumulativa di retinopatia in un periodo di osservazione di cinque anni, inoltre, varia dal 35% al 60%, a seconda che si tratti rispettivamente di pazienti anziani trattati con sola dieta o di giovani con diabete di tipo 1. Si può ipotizzare una stima sulla base di un semplice calcolo a partire dai dati dell’ISTAT: se il 5,5% dei 60 milioni di Italiani soffre di diabete mellito (DM) e se circa il 30% di essi dovesse sviluppare la retinopatia diabetica (RD), quest’ultima interesserebbe nel nostro paese circa un milione di individui, di cui 220mila svilupperebbero edema maculare diabetico (EMD). Le considerazioni epidemiologiche conducono, pertanto, a delineare uno scenario preoccupante: al progressivo incremento della prevalenza non sembra, infatti, corrispondere un’offerta adeguata di servizi per la prevenzione e il trattamento della RD. Per tutto il mese di febbraio 30 centri oculistici di eccellenza, con decine di specialisti, saranno a disposizione per visite e diagnosi gratuite mirate a scoprire la maculopatia e la retinopatia, gravi complicanze del diabete; patologie che insidiano la vista e possono condurre a cecità. Questa grande campagna di screening per individuare in fase precoce una malattia che comporta gravi complicanze, è realizzata con la partecipazione di Centri pubblici e privati, con il contributo di Università e società scientifiche e con il patrocinio di enti comunali e ministeriali. Si realizza in questo modo un nuovo concetto di assistenza sanitaria; il raggiungimento di una condizione di salute ottimale sia per il singolo sia per la collettività, dove il compito non è solo dello Stato, ma della società nel suo complesso che contribuisce a garantire il benessere psicofisico con un’attenta prevenzione e con un’incisiva terapia. Dall’antico ottocentesco Welfare State si sta passando alla Welfare Community con la partecipazione attiva e consapevole di tutta la società nelle sue molteplici forme. E naturalmente l’informazione, capillare e completa, gioca un ruolo fondamentale. La campagna di febbraio, che ha il patrocinio del Ministero della Salute, vuole anche rendere ancora più solido un modello di collaborazione iniziato negli scorsi anni tra i responsabili della salute pubblica e i 30 centri oculistici che hanno aderito all’iniziativa, mettendo a disposizione gratuitamente sia i propri specialisti sia le costose e aggiornatissime attrezzature. Promosso dal Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano (di cui il dottor Lucio Buratto è direttore scientifico) e dall’Ospedale-Università Vita Salute San Raffaele di Milano (di cui il professor Francesco Bandello è ordinario di oftalmologia), lo screening si prefigge l’obiettivo di individuare i casi “sommersi” che spesso, arrivando troppo tardi all’osservazione e alla diagnosi dello specialista, diventano molto più difficili e onerosi da curare. Alla base di una mobilitazione che parte dalla front line degli ottici e dei farmacisti e passa dalla rete dei medici di famiglia, ci sono i numeri di un allarme rosso sul diabete, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di “pandemia”: nel mondo i diabetici sono 443 milioni, e si stima che saliranno a 700 milioni nel 2025. In Italia, secondo l’Istat, il diabete colpisce il 5,5% della popolazione, circa 3,2 milioni di persone. Molti di essi – se non diagnosticati e curati in tempo - rischiano gravi deficit visivi e addirittura la cecità. Bisogna salvarli dal buio. Febbraio mese della prevenzione contro maculo e retinopatia diabetiche I 30 centri per visite gratuite Il mese della Prevenzione della Maculo e Retinopatia diabetica promosso dal Centro Ambrosiano Oftalmico di Milano (CAMO) insieme con l’Ospedale IRCSS San Raffaele di Milano partirà lunedì 4 febbraio 2019 e terminerà giovedì 28. Questa importante iniziativa gratuita ha avuto il Patrocinio del Ministero della Salute, del Comune di Milano e della Società Oftalmologica Italiana. I Centri dove poter effettuare lo screening sono 30, distribuiti su tutto il territorio nazionale. 8 in Lombardia, 4 in Puglia e Toscana, 3 in Campania, 2 in Piemonte. E poi Liguria, Veneto, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Sicilia e Sardegna. Uno screening gratuito effettuato da qualificate equipe medico-oculistiche; dotate di attrezzature e software all’avanguardia come l’intelligenza artificiale di Eye Art; un computer che utilizza un algoritmo in grado di processare milioni di dati sulle patologie oculistiche e dotato di una fotocamera molto sensibile in grado di notare anche i più minimi segni dell’insorgere della maculo e retinopatia diabetiche. I 30 centri: ABRUZZO – CHIETI/PESCARA - Clinica Oftalmologica Università “G. d’Annunzio” - Via dei Vestini 1 CALABRIA - CATANZARO – Università “Magna Grecia” U.O. di Oculistica – Viale Europa CAMPANIA – SALERNO – A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona – S.C. di Oftalmologia - Largo Città d’Ippocrate CAMPANIA – NAPOLI – UOC Oculistica Azienda Ospedaliera dei Colli - Via Leonardo Bianchi CAMPANIA – NAPOLI –Oculistica Ospedale Cardarelli - via Cardarelli 9 LAZIO - ROMA: Fondazione G. B. Bietti per l’Oftalmologia Roma - Via Livenza 3 LIGURIA – GENOVA – UOC Clinica Oculistica Universitaria – DiNOGMI Università degli Studi di Genova – IRCCS Ospedale Policlinico San Martino - Viale Benedetto XV 5 LOMBARDIA - MILANO: Neovision Cliniche Oculistiche. C.so Vercelli 40 – Via Procaccini 1 – Viale Restelli 1 LOMBARDIA – MILANO: CAMO - Centro Ambrosiano Oftalmico – Piazza della Repubblica 21 LOMBARDIA - MILANO: Clinica Oculistica Università Vita- Salute IRCCS Ospedale San Raffaele – Via Olgettina 60 LOMBARDIA - LEGNANO: Unità Operativa di Oculistica –ASST Ovest Milanese – Ospedale Nuovo di Legnano - Via Papa Giovanni Paolo II C.P. 3 LOMBARDIA – VARESE - Ospedale di Circolo Fondazione Macchi Clinica Oculistica dell’Università dell’Insubria – Viale Borri 57 MARCHE - ANCONA - Clinica Oculistica Università di Ancona – Via Conca 71 – Ancona MOLISE – CAMPOBASSO – Ospedale di Campobasso – Contrada Tappino PIEMONTE -ALESSANDRIA – Azienda Ospedaliera S. Antonio e Biagio e C. Arrigo – Via Venezia 16 PIEMONTE – CUNEO – Ospedale di Cuneo – Via Michele Coppino 26 PUGLIA – CANOSA (BT) – Ospedale "Caduti in Guerra" - Via G. Bovio, 81 PUGLIA – BARI- Divisione Oculistica Ospedale Di Venere Bari – Via Ospedale di Venere 1 PUGLIA – BARI - Clinica Oculistica Universitaria Policlinico di Bari – Piazza Giulio Cesare 11 PUGLIA – LECCE – Ospedale Vito Fazzi - Piazzetta Muratore SARDEGNA – SASSARI - Clinica Oculistica A.O.U. Sassari – Viale San Pietro 43 SICILIA – CATANIA- Clinica Oculistica Università di Catania Policlinico Rodolico – Via Santa Sofia 78 TOSCANA - AREZZO: Divisione Oculistica Ospedale di Arezzo – Via Pietro Nenni 20 TOSCANA – CARRARA- Unità Operativa Complessa Oculistica Massa e Carrara - Centro Polispecialistico Monterosso “Achille Sicari” – Piazza Sacco e Vanzetti 1 TOSCANA – SIENA- Clinica Oculistica Università di Siena Policlinico S. Maria Alle Scotte – Viale Bracci 16 TOSCANA – FIRENZE - Clinica Oculistica Università di Firenze – Largo Brambilla 3 UMBRIA – PERUGIA – Azienda Ospedaliera di Perugia – Ospedale Santa Maria della Misericordia – Via Sant’Andrea delle Fratte VENETO - VERONA - Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona Piazzale Aristide Stefani 1 Read the full article
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Coronavirus: il DPCM 08.03.2020 e le disposizioni valide per il territorio nazionale
In allegato il testo del DPCM 08.03.2020 e di seguito le disposizioni valide su tutto il territorio nazionale con evidenza di quelle di particolare interesse per la cittadinanza, per i lavoratori e per le attività autonome.
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI (…) DECRETA:
ART. 1 (Misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia) (si rimanda al testo scaricabile allegato)
ART. 2 (Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19) l. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, suII’ intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure: a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui è coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità; è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività convegnisti ca o congressuale; b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; c) sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione; d) è sospesa l’apertura dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42; e) svolgimento delle attività di ristorazione e bar, con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell ‘attività in caso di violazione; f) è fortemente raccomandato presso gli esercizi commerciali diversi da quelli della lettera precedente, all’aperto e al chiuso, che il gestore garantisca l’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori; g) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolti all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro di cui all’allegato l, lettera d); h) sono sospesi fino al 15 marzo 2020 i servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n, 65, e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, anche regionali, master, università per anziani, e corsi svolti dalle scuole guida, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza; sono esclusi dalla sospensione i corsi post universitari connessi con l’esercizio di professioni sanitarie, ivi inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale, le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, nonché le attività delle scuole dei ministeri dell’interno e della difesa e dell’economia e delle finanze, a condizione che sia garantita la distanza di sicurezza di cui all’allegato 1 lettera d). Al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa; i) sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado; l) fermo restando quanto previsto dalla lettera h), la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto del Ministro della sanità del 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n, 6 dell’ 8 gennaio 1991, di durata superiore a cinque giomi, avviene dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti; m) i dirigenti scolastici attivano, per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche nelle scuole, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; n) nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, per tutta la durata della sospensione, le attività didattiche o curriculari possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto particolare riguardo alle specifiche esìgenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni, successivamente al ripristino dell’ordinaria funzionalità, assicurano, laddove ritenuto necessario ed in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative nonché di quelle curriculari ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; o) a beneficio degli studenti ai quali non è consentita, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria di cui al presente decreto, la partecipazione alle attività didattiche o curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, tali attività possono essere svolte, ove possibile, con modalità a distanza, individuate dalle medesime Università e Istituzioni, avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità; le Università e le Istituzioni assicurano, laddove ritenuto necessario e in ogni caso individuandone le relative modalità, il recupero delle attività formative, nonché di quelle curriculari, ovvero di ogni altra prova o verifica, anche intermedia, che risultino funzionali al completamento del percorso didattico; le assenze maturate dagli studenti di cui alla presente lettera non sono computate ai fini della eventuale ammissione ad esami finali nonché ai fini delle relative valutazioni; p) è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEAlPS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto; q) l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione; r) la modalità di lavoro agile disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81, può essere applicata, per la durata dello stato di emergenza di cui alla deliberazione del Consiglio dei ministri 31 gennaio 2020, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, nel rispetto dei principi dettati dalle menzionate disposizioni, anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti; gli obblighi di informativa di cui all’articolo 22 della legge 22 maggio 2017, n. 81, sono assolti in via telematica anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro; s) qualora sia possibile, si raccomanda ai datori di lavoro di favorire la fruizione di periodi di congedo ordinario o di ferie; t) con apposito provvedimento dirigenziale è disposta, in favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione della sospensione di cui all’articolo 1, comma l, lettera f) del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2020, la proroga dei termini previsti dagli articoli 121 e 122 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285; u) tenuto conto delle indicazioni fornite dal Ministero della salute, d’intesa con il coordinatore degli interventi per il superamento dell’emergenza coronavirus, le articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale assicurano al Ministero della giustizia idoneo supporto per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19, anche mediante adeguati presidi idonei a garantire, secondo i protocolli sanitari elaborati dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della salute, i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni. I casi sintomatici dei nuovi ingressi sono posti in condizione di isolamento dagli altri detenuti, raccomandando di valutare la possibilità di misure alternative di detenzione domiciliare, I colloqui visivi si svolgono in modalità telefonica o video, anche in deroga alla durata attualmente prevista dalle disposizioni vigenti. In casi eccezionali può essere autorizzato il colloquio personale, a condizione che si garantisca in modo assoluto una distanza pari a due metri, Si raccomanda di limitare i permessi e la libertà vigilata o di modificare i relativi regimi in modo da evitare l’uscita e il rientro dalle carceri, valutando la possibilità di misure alternative di detenzione domiciliare; v) l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d). Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri; z) divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.
ART. 3 (Misure di informazione e prevenzione sull’intero territorio nazionale) 1. Sull’intero territorio nazionale si applicano altresì le seguenti misure: a) il personale sanitario si attiene alle appropriate misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria previste dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e applica le indicazioni per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti previste dal Ministero della salute; b) è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, di cui all’allegato l, lettera d); c) si raccomanda di limitare, ove possibile, gli spostamenti delle persone fisiche ai casi strettamente necessari; d) ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,50 C) è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante; e) nei servizi educativi per l’infanzia di cui al decreto legislativo 13 aprile 2017, n, 65, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle università, negli uffici delle restanti pubbliche amministrazioni, sono esposte presso gli ambienti aperti al pubblico, ovvero di maggiore affollamento e transito, le informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato l; f) i sindaci e le associazioni di categoria promuovono la diffusione delle informazioni sulle misure di prevenzione igienico sanitarie di cui all’allegato 1 anche presso gli esercizi commerciali; g) è raccomandato ai comuni e agli altri enti territoriali, nonché alle associazioni culturali e sportive, di offrire attività ricreative individuali alternative a quelle collettive interdette dal presente decreto, che promuovano e favoriscano le attività svolte all’aperto, purché svolte senza creare assembramenti di persone ovvero svolte presso il domicilio degli interessati; h) nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso alle strutture del servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, in conformità alle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione 25 febbraio 2020, n. 1, sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti e visitatori, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani; i) nello svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private sono adottate opportune misure organizzative volte a ridurre i contatti ravvicinati tra i candidati e tali da garantire ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra di loro, di cui all’allegato 1, lettera d); l) le aziende di trasporto pubblico anche a lunga percorrenza adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi; m) chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del presente decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta, Le modalità di trasmissione dei dati ai servizi di sanità pubblica sono definite dalle regioni con apposito provvedimento, che indica i riferimenti dei nominativi e dei contatti dei medici di sanità pubblica; ove contattati tramite il numero unico dell’emergenza 112 o il numero verde appositamente istituito dalla regione, gli operatori delle centrali comunicano generalità e recapiti per la trasmissione ai servizi di sanità pubblica territorialmente competenti. 2. L’operatore di sanità pubblica e i servizi di sanità pubblica territorialmente competenti provvedono, sulla base delle comunicazioni di cui al comma 1, lettera m), alla prescrizione della permanenza domiciliare, secondo le modalità di seguito indicate: a) contattano telefonicamente e assumono informazioni, il più possibile dettagliate e documentate, sulle zone di soggiorno e sul percorso del viaggio effettuato nei quattordici giorni precedenti, ai fini di una adeguata valutazione del rischio di esposizione; b) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, informano dettagliatamente l’interessato sulle misure da adottare, illustrandone le modalità e le finalità al fine di assicurare la massima adesione; c) accertata la necessità di avviare la sorveglianza sanitaria e l’isolamento fiduciario, l’operatore di sanità pubblica informa inoltre il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta da cui il soggetto è assistito anche ai fini dell’eventuale certificazione ai fini INPS (circolare INPS HERMES 25 febbraio 20200000716 del 25 febbraio 2020); d) in caso di necessità di certificazione ai fini INPS per l’assenza dal lavoro, si procede a rilasciare una dichiarazione indirizzata all’INPS, al datore di lavoro e al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta in cui si dichiara che per motivi di sanità pubblica è stato posto in quarantena, specificandone la data di inizio e fine. 3, L’operatore di sanità pubblica deve inoltre: a) accertare l’assenza di febbre o altra sintomatologia del soggetto da porre in isolamento, nonché degli altri eventuali conviventi; b) informare la persona circa i sintomi, le caratteristiche di contagiosità, le modalità di trasmissione della malattia, le misure da attuare per proteggere gli eventuali conviventi in caso di comparsa di sintomi; c) informare la persona circa la necessità di misurare la temperatura corporea due volte al giorno (la mattina e la sera). 4. Allo scopo di massimizzare l’efficacia della procedura sanitaria è indispensabile informare sul significato, le modalità e le finalità dell’ isolamento domiciliare al fine di assicurare la massima adesione e l’applicazione delle seguenti misure: a) mantenimento dello stato di isolamento per quattordici giorni dall’ultima esposizione; b) divieto di contatti sociali; c) divieto dì spostamenti e viaggi; d) obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza. 5. In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve: a) avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica; b) indossare la mascherina chirurgica fornita all’avvio della procedura sanitaria e allontanarsi dagli altri conviventi; c) rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa del trasferimento in ospedale, ove necessario, 6. L’operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza. In caso di comparsa di sintomatologia, dopo aver consultato il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta, il medico di sanità pubblica procede secondo quanto previsto dalla circolare n, 5443 del Ministero della salute del 22 febbraio 2020, e successive modificazioni e integrazioni, 7. Su tutto il territorio nazionale è raccomandata l’applicazione delle misure di prevenzione igienico sanitaria di cui all’allegato 1.
ART. 4 (Monitoraggio delle misure) l. (…) 2. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n, 6.
ART. 5 (Disposizioni finali) (si rimanda al testo scaricabile allegato)
MOD.3 – Allegato 1 – Misure igienico-sanitarie: a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani; b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; c) evitare abbracci e strette di mano; d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro; e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie); f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva; g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; m) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Allegati
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Nuova edizione del " Teatro nello Spa...zio"
Giunto alla sua quinta edizione, Teatro nello Spaz...IO ha conquistato negli anni credibilità e successo. Il progetto-laboratorio nasce nel 2013 da un’idea del regista ed educatore Andrea Di Tullio, che decide di creare un percorso teatrale che integri persone con disabilità e normodotati in un reale processo di INCLUSIONE. Collabora sin dalla prima edizione Peter Larsen (Peter Larsen Dance Studio), coreografo e danzaterapeuta. Capofila del progetto-laboratorio è il DLF Alessandria – Asti, partner principale il Cissaca, Consorzio Servizi Sociali dei Comuni dell’Alessandrino. Il laboratorio è realizzato grazie al sostegno della Fondazione SociAl, della Società di Mutuo Soccorso Cesare Pozzo, del DLF Nazionale e del fondo di beneficenza di Banca Intesa. Il progetto gode del patrocinio del Comune di Alessandria. Il laboratorio porterà alla realizzazione di due spettacoli in scena al Teatro Ambra di Alessandria. Il primo, basato su performance ispirate al romanzo di Lewis Carroll Alice nel paese delle meraviglie, si terrà mercoledì 30 maggio. Il secondo avrà luogo venerdì 14 dicembre, in occasione dell'anteprima di uno spettacolo che riunirà tutti gli step del progetto, da realizzarsi in collaborazione con la direzione artistica del Teatro Ambra. Sono coinvolti gli ospiti disabili dei Centri Diurni di Alessandria, i volontari, gli operatori socio-sanitari, gli educatori, i ragazzi delle scuole elementari e medie, impegnati a spingersi per andare “oltre se stessi”, per entrare in una relazione autentica con l’altro, con il “diverso”. In questa edizione verranno coinvolti anche ragazzi minorenni stranieri non accompagnati, e alcuni minori coinvolti nel penale che scontano pene alternative. I ragazzi verranno integrati nel progetto in qualità di performers, assistenti per i ragazzi disabili o assistenti tecnici nella fase di produzione dello spettacolo teatrale, con lo scopo di far collaborare tutti i partecipanti per costruire insieme i presupposti per una cultura dell’integrazione. Le attività sono svolte presso il Centro di formazione Foral, il Centro Diurno disabili “Martin Pescatore” (CODESS), il Centro Diurno disabili San Giuliano (ANTEO), il Servizio Cissaca ETH (PROGES), la comunità S. Agata Fossili (INTERACTIVE), la scuola materna di Sezzadio, la scuola primaria Villaggio Europa, la scuola secondaria I° grado Alessandro Manzoni. Alla regia del progetto Andrea Di Tullio e Peter Larsen coadiuvati da Mattia Silvani - Monica Brusco - Erica Gigli - Enzo Ventriglia (Ass. Commedia Community). La comunicazione è a cura di marta Borille http://dlvr.it/QJ7tMl
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Fragilità e non autosufficienza negli over 65: l'approccio del Fasi
Un focus sull’importanza del sostegno agli anziani e sul modello di assistenza promosso dal Fasi.
Un focus sull’importanza del sostegno agli anziani e sul modello di assistenza promosso dal Fasi. Fragilità e non autosufficienza: un tema centrale per la società moderna Con l’aumento dell’aspettativa di vita, la fragilità e la non autosufficienza negli over 65 rappresentano una delle principali sfide per il sistema sanitario e sociale. Il Fasi (Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa) ha…
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Il pensiero della Garante degli Anziani per il giorno di Natale. Un appello alla solidarietà verso i più fragili.
Paola Ferrari, Garante degli Anziani del Comune di Alessandria, rivolge un messaggio di auguri e riflessione per il Natale, con un appello a cittadini e istituzioni per supportare le persone più vulnerabili.
Paola Ferrari, Garante degli Anziani del Comune di Alessandria, rivolge un messaggio di auguri e riflessione per il Natale, con un appello a cittadini e istituzioni per supportare le persone più vulnerabili. Un Natale di solidarietà verso i fragili. In occasione delle festività natalizie, Paola Ferrari, Garante dei Diritti degli Anziani del Comune di Alessandria, lancia un messaggio che va…
#accesso ai servizi sanitari#aiuto agli anziani#aiuto ai senza tetto#aiuto ai vicini#Alessandria today#appello istituzioni#assistenza socio-sanitaria#attenzione ai poveri#compassione umana#comune di Alessandria#difficoltà economiche anziani#diritti degli anziani#diritti sociali anziani#disabili Natale#Disuguaglianze sociali#empatia e compassione#eventi inclusivi Alessandria#fragilità sociale#garante degli anziani#Google News#inclusione Natale#Inclusione sociale#indigenza Natale#italianewsmedia.com#messaggio di Natale#miglioramento servizi pubblici#Natale 2024#Natale solidale Alessandria#Paola Ferrari#persone vulnerabili
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Donazione della BIOS all'Oncologia di Alessandria: 20 tavoli servitori e un PC per migliorare l'assistenza ai pazienti
La BIOS continua il suo impegno a favore della prevenzione e del supporto per le donne operate al seno, con una donazione preziosa all’Azienda Ospedaliera di Alessandria.
La BIOS continua il suo impegno a favore della prevenzione e del supporto per le donne operate al seno, con una donazione preziosa all’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Alessandria, 22 ottobre 2024 – Anche quest’anno l’Associazione BIOS, che da oltre 25 anni supporta le donne operate al seno, ha effettuato una donazione significativa all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria. La…
#assistenza morale#assistenza oncologica#assistenza pratica#assistenza psicologica#Associazione BIOS#attrezzature ospedaliere#Azienda Ospedaliero Universitaria Alessandria#BIOS#Centro Senologico#comfort pazienti#Cura dei Pazienti#cure oncologiche.#Day Hospital Oncoematologico#donazione#donazione PC#donazioni sanitarie#donne operate al seno#gestione cartelle cliniche#Marta Martini#Maura Rossi#medici e infermieri#miglioramento comfort ospedaliero#miglioramento servizi ospedalieri#Oncologia#Oncologia Alessandria#PC donato#prevenzione medica#Prevenzione oncologica#prevenzione tumore al seno#Raccolta Fondi
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Alessandria: chiusura temporanea di Via Santa Caterina per posizionamento TAC mobile
Una nuova TAC mobile per garantire l’attività diagnostica durante i lavori
Una nuova TAC mobile per garantire l’attività diagnostica durante i lavori Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL) sta provvedendo alla sostituzione della TAC con una nuova apparecchiatura all’avanguardia. Per evitare interruzioni nell’attività diagnostica, è stato disposto il noleggio di una TAC mobile che…
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Farmacia Invernizzi: Servizi e professionalità al servizio della salute ad Alessandria. Vaccinazione antinfluenzale e un'ampia gamma di servizi per la prevenzione e il benessere. Di Alessandria today
Questa mattina, presso la Farmacia Invernizzi di Via Vochieri 137, ad Alessandria, abbiamo avuto l'opportunità di effettuare il vaccino antinfluenzale, un servizio fondamentale in un momento in cui il virus influenzale sembra essere già attivo.
Questa mattina, presso la Farmacia Invernizzi di Via Vochieri 137, ad Alessandria, abbiamo avuto l’opportunità di effettuare il vaccino antinfluenzale, un servizio fondamentale in un momento in cui il virus influenzale sembra essere già attivo. La tempestività della campagna vaccinale quest’anno è stata particolarmente apprezzata, offrendo ai cittadini la possibilità di proteggersi in anticipo.…
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Hai un'emergenza idraulica? Contattaci per un Pronto Intervento 24 Ore su 24!
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APPALTI RISTORAZIONE SCOLASTICA ALESSANDRIA E VALENZA: LA PREFETTURA SCENDE IN CAMPO
Si è svolto ieri presso la Prefettura di Alessandria l’atteso incontro richiesto da tutte le organizzazioni sindacali unitariamente già nel mese di settembre e riguardante gli appalti di ristorazione scolastica per le città di Alessandria e Valenza.
All’incontro hanno partecipato anche tutte le società che oggi gestiscono i servizi e vale a dire la Cooperativa Solidarietà e Lavoro, Vivenda spa, Artana Alimentare e Working Coop.
E’ stata l’occasione per rappresentare alla Prefettura tutte le problematiche legate all’appalto che puntualmente FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL hanno descritto:
– i contratti di lavoro peggiorativi che le lavoratrici hanno dovuto subire e sottoscrivere;
– il caos organizzativo e operativo registrato nelle prime settimane di servizio;
– le sistematiche richieste di lavoro straordinario e supplementare;
– le condizioni di sicurezza e igienico sanitarie che le lavoratrici hanno segnalato;
– le commistioni e sovrapposizioni di ruoli, funzioni e figure direttive che nel centro cottura si registrano per la presenza di più soggetti che se non chiarite potrebbero configurare anche fenomeni di interposizione di manodopera;
– il problema molto sentito delle sospensioni anche per i periodi di Natale e Pasqua penalizzanti per tutte le operatrici dei servizi.
Le OO.SS. hanno ribadito non solo le criticità da sempre evidenziate in questa lunga vertenza sindacale ma anche la ferma volontà di proseguire con tutti gli strumenti possibili, dalle vertenze individuali, ai ricorsi in sede giudiziale, alla mobilitazione sindacale e le azioni di lotta e di sciopero per riconquistare diritti e tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, al chiedere eventualmente gli interventi di verifica e controllo da parte degli organi ispettivi dell’ Ispettorato del Lavoro e dello Spresal per quanto riguarda la regolare conduzione dei rapporti di lavoro e sul tema della sicurezza.
L’incontro ha per noi rappresentato l’utilità di riportare nella più importante sede istituzionale, la Prefettura, questa delicata, difficile e sofferta vertenza.
Abbiamo in conclusione raccolto la sollecitazione della Prefettura a mantenere aperto un tavolo di confronto con le aziende per individuare soluzioni ai problemi ancor oggi presenti.
L’impegno assunto da tutte le parti in causa, è un incontro da svolgere il 7/11 finalizzato a dare risposte concrete a:
ripristino delle ore di lavoro decurtate alle lavoratrici,
definire la fruizione di periodi di ferie per la pausa natalizia ed evitare un danno economico a chi lavora,
verificare che presso il centro cottura siano chiariti e risolti i problemi esistenti, a partire dalle questioni più semplici come ad esempio quella della elementare dotazione di armadietti personali per tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Riteniamo inoltre questo appuntamento utile alla verifica della regolarità delle buste paga che le lavoratrici riceveranno alla metà del mese di ottobre per il primo periodo di lavoro svolto.
Se non giungeranno risposte e soluzioni concrete ai temi posti, a partire dal miglioramento dei contratti, valuteremo insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori le azioni di lotta e di sciopero da condurre.
Alessandria, lì 10 ottobre ’18 Filcams CGIL Fisascat CISL Favola F. Vignolo C.
Alessandria, 10 ottobre 2018 COMUNICATO STAMPA
Servizio di refezione scolastica: la ditta Dussmann ritira richiesta di sospensiva al TAR La ditta Dussmann, esclusa dall’appalto per l’assegnazione del servizio di refezione scolastica per la Città di Alessandria, ha deciso di ritirare la richiesta di sospensiva avanzata al TAR nel ricorso contro l’attribuzione del servizio alla cooperativa ‘Solidarietà e Lavoro’, richiedendo che la stipula del contratto sia effettuata solo dopo l’esito dell’udienza di merito. I giudici amministrativi, nel corso dell’udienza di questa mattina, hanno accolta la richiesta avanzate dalla ditta Dussman e fissato la data della discussione del ricorso il prossimo 6 febbraio 2019. In attesa dell’udienza, il servizio continuerà ad essere erogato senza alcuna interruzione.
ALESSANDRIA.MENSE SCOLASTICHE:INCONTRO DEI LAVORATORI IN PREFETTURA. DUSSMAN RITIRA LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA AL TAR. APPALTI RISTORAZIONE SCOLASTICA ALESSANDRIA E VALENZA: LA PREFETTURA SCENDE IN CAMPO Si è svolto ieri presso la Prefettura di Alessandria l'atteso incontro richiesto da tutte le organizzazioni sindacali unitariamente già nel mese di settembre e riguardante gli appalti di ristorazione scolastica per le città di Alessandria e Valenza.
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APPALTI RISTORAZIONE SCOLASTICA ALESSANDRIA E VALENZA: LA PREFETTURA SCENDE IN CAMPO
Si è svolto ieri presso la Prefettura di Alessandria l’atteso incontro richiesto da tutte le organizzazioni sindacali unitariamente già nel mese di settembre e riguardante gli appalti di ristorazione scolastica per le città di Alessandria e Valenza.
All’incontro hanno partecipato anche tutte le società che oggi gestiscono i servizi e vale a dire la Cooperativa Solidarietà e Lavoro, Vivenda spa, Artana Alimentare e Working Coop.
E’ stata l’occasione per rappresentare alla Prefettura tutte le problematiche legate all’appalto che puntualmente FILCAMS CGIL e FISASCAT CISL hanno descritto:
– i contratti di lavoro peggiorativi che le lavoratrici hanno dovuto subire e sottoscrivere;
– il caos organizzativo e operativo registrato nelle prime settimane di servizio;
– le sistematiche richieste di lavoro straordinario e supplementare;
– le condizioni di sicurezza e igienico sanitarie che le lavoratrici hanno segnalato;
– le commistioni e sovrapposizioni di ruoli, funzioni e figure direttive che nel centro cottura si registrano per la presenza di più soggetti che se non chiarite potrebbero configurare anche fenomeni di interposizione di manodopera;
– il problema molto sentito delle sospensioni anche per i periodi di Natale e Pasqua penalizzanti per tutte le operatrici dei servizi.
Le OO.SS. hanno ribadito non solo le criticità da sempre evidenziate in questa lunga vertenza sindacale ma anche la ferma volontà di proseguire con tutti gli strumenti possibili, dalle vertenze individuali, ai ricorsi in sede giudiziale, alla mobilitazione sindacale e le azioni di lotta e di sciopero per riconquistare diritti e tutele delle lavoratrici e dei lavoratori, al chiedere eventualmente gli interventi di verifica e controllo da parte degli organi ispettivi dell’ Ispettorato del Lavoro e dello Spresal per quanto riguarda la regolare conduzione dei rapporti di lavoro e sul tema della sicurezza.
L’incontro ha per noi rappresentato l’utilità di riportare nella più importante sede istituzionale, la Prefettura, questa delicata, difficile e sofferta vertenza.
Abbiamo in conclusione raccolto la sollecitazione della Prefettura a mantenere aperto un tavolo di confronto con le aziende per individuare soluzioni ai problemi ancor oggi presenti.
L’impegno assunto da tutte le parti in causa, è un incontro da svolgere il 7/11 finalizzato a dare risposte concrete a:
ripristino delle ore di lavoro decurtate alle lavoratrici,
definire la fruizione di periodi di ferie per la pausa natalizia ed evitare un danno economico a chi lavora,
verificare che presso il centro cottura siano chiariti e risolti i problemi esistenti, a partire dalle questioni più semplici come ad esempio quella della elementare dotazione di armadietti personali per tutte le lavoratrici e i lavoratori.
Riteniamo inoltre questo appuntamento utile alla verifica della regolarità delle buste paga che le lavoratrici riceveranno alla metà del mese di ottobre per il primo periodo di lavoro svolto.
Se non giungeranno risposte e soluzioni concrete ai temi posti, a partire dal miglioramento dei contratti, valuteremo insieme a tutte le lavoratrici e i lavoratori le azioni di lotta e di sciopero da condurre.
Alessandria, lì 10 ottobre ’18 Filcams CGIL Fisascat CISL Favola F. Vignolo C.
Alessandria, 10 ottobre 2018 COMUNICATO STAMPA
Servizio di refezione scolastica: la ditta Dussmann ritira richiesta di sospensiva al TAR La ditta Dussmann, esclusa dall’appalto per l’assegnazione del servizio di refezione scolastica per la Città di Alessandria, ha deciso di ritirare la richiesta di sospensiva avanzata al TAR nel ricorso contro l’attribuzione del servizio alla cooperativa ‘Solidarietà e Lavoro’, richiedendo che la stipula del contratto sia effettuata solo dopo l’esito dell’udienza di merito. I giudici amministrativi, nel corso dell’udienza di questa mattina, hanno accolta la richiesta avanzate dalla ditta Dussman e fissato la data della discussione del ricorso il prossimo 6 febbraio 2019. In attesa dell’udienza, il servizio continuerà ad essere erogato senza alcuna interruzione.
ALESSANDRIA.MENSE SCOLASTICHE:INCONTRO DEI LAVORATORI IN PREFETTURA. DUSSMAN RITIRA LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA AL TAR. APPALTI RISTORAZIONE SCOLASTICA ALESSANDRIA E VALENZA: LA PREFETTURA SCENDE IN CAMPO Si è svolto ieri presso la Prefettura di Alessandria l'atteso incontro richiesto da tutte le organizzazioni sindacali unitariamente già nel mese di settembre e riguardante gli appalti di ristorazione scolastica per le città di Alessandria e Valenza.
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