#manifestazione CGIL
Explore tagged Tumblr posts
Text
Mobilitazione dei Pensionati SPI CGIL Piemonte: Manifestazione a Torino contro la Legge di Bilancio
Il 31 ottobre 2024, i pensionati dello SPI CGIL Piemonte si mobilitano per una manifestazione davanti al Palazzo della Regione Piemonte a Torino, per esprimere il loro dissenso contro una legge di bilancio giudicata inadeguata.
Il 31 ottobre 2024, i pensionati dello SPI CGIL Piemonte si mobilitano per una manifestazione davanti al Palazzo della Regione Piemonte a Torino, per esprimere il loro dissenso contro una legge di bilancio giudicata inadeguata. Con la partecipazione di pensionati da tutta la regione, la protesta punta a richiamare l’attenzione sui diritti degli anziani, il potere d’acquisto e i servizi…
#Alessandria CGIL#assistenza anziani#aumento povertà Piemonte#benessere anziani#CGIL Alessandria#CGIL Piemonte eventi#diritti pensionati#Diritti sociali#Disagio sociale#inclusione anziani#inclusione civica#inclusione sociale anziani#legge di bilancio 2024#lotta povertà#manifestazione CGIL#manifestazione contro tagli#manifestazione Palazzo Regione#manifestazione Torino 2024#mobilitazione ottobre 2024#mobilitazione pensionati#non autosufficienza#organizzazione SPI CGIL#pensionati e sanità#pensionati in piazza#Potere d&039;acquisto#povertà in aumento#protesta pensionati#pullman pensionati#servizi sanitari Alessandria#servizi sanitari Piemonte
0 notes
Text
TORINO. SCIOPERO GENERALE CONTRO LA MANOVRA DEL GOVERNO DELLA "VERGOGNA"E I FEMMINICIDI. VIDEO E FOTOGALLERIA DELLA MANIFESTAZIONE).
Servizio e video Giuseppe Amato/Quotidiano On Line Fotoservizio Andrea Amato/PhotoAgency Uno sciopero generale che ha coinvolto i lavoratori del nord Italia, cortei in tutto il Piemonte, a Torinosi sono dati appuntamento 10.000 lavoratori in marcia con il leader della CGIL Landini e della UIL Veronese. Le atre manifestazioni Piemontesi ad Asti, Cuneo, Novara e Novi ligure per contestare i…

View On WordPress
#Ivana Veronesi#manifestazione Torino CGIL UIL;Maurizio Landini#Manifestazione Torino sciopero generale#Sciopero genrale contro il governo Meloni#Torino#UIL
0 notes
Text

Ha sbagliato il prefetto di Bologna a consentire una manifestazione di 200 fascisti di CasaPound a pochi passi dalla stazione dove avvenne la strage nera del 2 agosto 1980, rifiutando la richiesta del sindaco, Matteo Lepore, di vietarla, poiché sarebbe stata percepita come una provocazione in una città democratica e antifascista. Infatti, già dal mattino di ieri, la città ha dato vita a ben tre manifestazioni con la partecipazione di migliaia di cittadini.
Nel pomeriggio, uno di questi cortei ha tentato di avvicinarsi alla piazza occupata dai neofascisti, e ne è nato uno scontro con la polizia che ha provocato alcuni feriti, seppur non gravi, da entrambe le parti.
Anziché riflettere sulla gestione assai discutibile della sicurezza e dell’ordine pubblico in una città come Bologna, Meloni, Salvini e persino Piantedosi si sono lanciati in roboanti intimidazioni contro la sinistra che organizza cortei antifascisti. In particolare, il leader della Lega ha accusato i “delinquenti rossi” di aver dato la “caccia al poliziotto”.
Poi, la destra tutta – neofascista e leghista – con i suoi deputati, come un sol uomo, ha invocato la necessità di approvare nuovi provvedimenti restrittivi per la sicurezza.
Le dichiarazioni dei governanti in materia di ordine pubblico, sicurezza e scioperi si sono fatte di giorno in giorno sempre più preoccupanti, e il ministro degli Interni non sta svolgendo quel ruolo super partes che è essenziale per la sua carica istituzionale.
D’altra parte, non dobbiamo dimenticare che Piantedosi era prefetto di Roma quando, il 9 ottobre 2021, i neofascisti diedero liberamente l’assalto alla sede della CGIL.
26 notes
·
View notes
Text
Eh signora mia le foibe... però è lite sull'apertura ai neofascisti
30000 morti tra i civili in Palestina... però signora mia le Fosse Ardeatine sono responsabilità dell'attacco di via Rasella.
E c'è pure da discutere se si debba aprire o meno ai neofascisti.
Ricordiamo altresì che nonostante la condanna di Fiore per l'assalto alla CGIL compiuto durante una manifestazione No Green Pass... questo è in giro a far campagna elettorale.
Anche li... c'era da discutere se aprire ai neofascisti...
6 notes
·
View notes
Text
La strage di via D'Amelio e il senso della memoria
Il 19 luglio, giorno in cui ricorre l'anniversario della strage di via D'Amelio, a Palermo è un giorno da segnare sul calendario. C'è una memoria da celebrare. C'è un momento che vede le migliori energie di una città impegnate per mantenere l'attenzione alta sul tema mafia. Quest'anno non è così. In genere dopo tanti anni anche i fatti più sconcertanti tendono a sbiadire nella memoria e la tensione emotiva cala. Per la strage di via D'Amelio, come quella di Capaci, la strada è un'altra: il caso politico che, come tale, divide. La strage di via D'Amelio 31 anni fa Sono passati 57 giorni dalla strage di Capaci. Un attentato senza precedenti che ha scosso un intero Paese. Sia Giovanni Falcone che Paolo Borsellino erano consapevoli del destino che li attendeva e quel tritolo esploso in autostrada ne era stata un'ulteriore conferma. La vita per Borsellino aveva ripreso a scorrere con lo stesso impegno di sempre e quella domenica era andato a far visita alla madre come di consuetudine. Lo scenario che si aprì agli occhi degli inquirenti appena giunti sul posto fu raccapricciante. Il senso di sconforto che nacque si allargò da Palermo a tutta Italia in pochi istanti. Chi non ricorda le parole di Antonino Caponnetto dopo l'ultimo saluto a Paolo Borsellino: "E' finito tutto...". Dal pool antimafia all'abolizione del concorso esterno in associazione mafiosa Grazie al magistrato siciliano era, infatti, nato il cosiddetto pool antimafia, una nuova strategia nella lotta alla mafia nata grazie a un'idea di Rocco Chinnici. I punti di forza di questa strategia erano il coordinamento tra i magistrati, la possibilità di raccordare le diverse inchieste. Grazie a questa metodologia, i magistrati fecero grandi passi in avanti nella lotta alla mafia. Ricostruirono la struttura di Cosa Nostra, istruirono un maxiprocesso per crimini di mafia. Nacque il cosiddetto metodo Falcone che seguiva i flussi di denaro per individuare le attività criminali di Cosa Nostra. Con l'istruzione del maxiprocesso Falcone e Borsellino configurarono una nuova fattispecie di reato che era il concorso esterno in associazione mafiosa. Con questa tipologia di reato si andavano a colpire le persone che favorivano la mafia pur non essendone parte. La memoria tra le polemiche A essere precisi il concorso esterno in associazione mafiosa non è una fattispecie di reato quanto una creazione giurisprudenziale. Uno strumento che nel tempo i magistrati hanno utilizzato per andare a colpire quella rete di connivenze che aveva contribuito in maniera fattiva allo sviluppo della mafia. Parliamo di imprenditori, parliamo di politici. Grazie a questo strumento fu individuata la prassi del cosiddetto voto di scambio che assicurava nelle amministrazioni locali (e non solo) la presenza di politici appoggiati dalla mafia. Quello stesso strumento che oggi il ministro della Giustizia Carlo Nordio vuole abolire. Inondato dalle critiche, il ministro ha precisato che in realtà vuole riformarlo poiché così com'è stato concepito può generare confusione e soprattutto si affida troppo alla discrezionalità del giudice. Le precisazioni non sono bastate a placare le polemiche arrivate soprattutto dal fratello del giudice Borsellino, Salvatore, e dalle associazioni che operano sul territorio come il Movimento delle Agende Rosse. Il timore è che questa riforma segni un clamoroso passo indietro nella lotta alla mafia. Salvatore Borsellino ha dichiarato alla manifestazione di oggi non accoglierà politici che fanno parte del governo e chiesto alla premier Meloni di prendere le distanze dal ministro Nordio. La giornata sarà scandita da due manifestazioni: la prima organizzata dallo stesso Salvatore Borsellino e dalle Agende Rosse che vedrà la partecipazione di Cgil, partiti, associazioni e movimenti di sinistra. Il corteo prenderà il via alle 15 dall'albero Falcone e arriverà a via D'Amelio dove, alle 16.58 (ora della deflagrazione) saranno ricordare le vittime sulle note del silenzio. La seconda sarà la fiaccolata organizzata dalla Destra che si snoderà da piazza Vittorio Veneto a via D'Amelio a partire dalle 20. Che senso ha la memoria se non è condivisa? La lotta alla mafia è un dovere politico non una bandiera da sventolare. In copertina foto di Nat Aggiato da Pixabay Read the full article
2 notes
·
View notes
Text
Sciopero Generale di Cgil e Uil: Manifestazione a Palermo
Sciopero Generale di Cgil e Uil: Manifestazione a Palermo
Il corteo partitoda piazza Croci al Massimo fino a Piazza Verdi Oggi si è svolto uno sciopero generale di 8 ore indetto da CGIL e UIL per opporsi alla manovra finanziaria del governo. La partecipazione è stata significativa in tutta Italia, con oltre 40 piazze coinvolte e un’adesione stimata intorno al 70%. A Palermo, la manifestazione ha visto una massiccia partecipazione di lavoratori,…
0 notes
Text

Sono tantissimi i settori e i servizi che rischiano di fermarsi oggi per lo sciopero generale. La mobilitazione che riguarda tutti i settori, tranne il trasporto ferroviario, è stata proclamata per chiedere di cambiare la manovra di bilancio, considerata inadeguata a risolvere i problemi del Paese, e per rivendicare l'aumento del potere d'acquisto di salari e pensioni e il finanziamento di sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali. «Vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per farlo c'è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un'altra parte di fronte alle ingiustizie», ha dichiarato il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a margine della manifestazione a Bologna. Anche a Napoli è partito il corteto, aperto dalsegretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Davanti allo striscione che sintetizza il perché dello sciopero «per cambiare la manovra di bilancio», un gruppo di lavoratori travestiti da fantasma, sul telo bianco la scritta «No a lavoratori fantasma» e al loro fianco una foto del ministro Matteo Salvini, con una parrucca e la scritta «Precetto la qualunque». Trasporti Dopo la precettazione, la protesta sarà di 4 ore per il trasporto pubblico locale, aereo e marittimo. Bus, metro e tram, navi e traghetti si fermano dalle 9 alle 13, nel rispetto delle fasce di garanzia. Ieri il presidente della terza sezione del Tar ha respinto il ricorso d'urgenza promosso da alcuni sindacati contro la precettazione, ha fatto sapere il ministero dei Trasporti. Ma non si tratta del ricorso presentato da Cgil e Uil, come hanno spiegato i due sindacati in una nota . A Milano Atm fa sapere che «lo sciopero potrebbe avere conseguenze sul servizio delle linee Atm ella funicolare Como-Brunate d alle 9 alle 13». Per quel che riguarda la metropolitana, la linea M3 del metrò rimarrà chiusa dalle 9 fino alle 13 e che la M2, la «verde», farà registrare maggiori tempi di attesa. Regolari le altre linee metropolitane. A Roma Atac comunica che «il servizio sarà garantito sino alle ore 8.59 e dalle ore 13.00.Non sarà garantito dalle ore 9.00 alle ore 13.00».L’agitazione interesserà la rete Atac e le linee periferiche g estite da Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis. A Torino Gtt fa sapere che lo sciopero si svolgerà con le seguenti modalità: - Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA: dalle ore 9.00 alle ore 12.00 - Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): dalle ore 9.00 alle 13.00 - CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 9.00 alle ore 12.00 A Bologna Tper spiega che «prima dello sciopero, per i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani saranno garantite solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 8.45». Durante lo sciopero, al call-center telefonico Tper, che risponde al numero 051290290, sarà garantita la presenza di un operatore. A Napoli Anm spiega che per le linee di superficie (tram, bus, filobus) lo stop al servizio è dalle ore 09 alle ore 13. Le ultime partenze vengono effettuate 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprendono circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.Per la linea 1 della metro ultima corsa da Piscinola ore 09:10, ultima corsa da Garibaldi ore 09:10. Prima corsa da Piscinola ore 13:10, prima corsa da Garibaldi ore 13:50.Metro Linea 6: ultima corsa da Municipio ore 09:14; da Mostra ore 09:08. Il servizio riprende con la prima corsa alle ore 13.06 da Mostra e alle ore 13.26 da Municipio.Funicolari: Centrale, Montesanto e Mergellina ultima corsa del mattino garantita alle ore 09:20. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 13:20. Voli aerei Gli aerei si fermano dalle 10 alle 14, Ita ha già cancellato 68 voli, di cui 18 internazionali e 50 domestici. «I passeggeri che hanno acquistato un biglietto ITA Airways per viaggiare il 29 novembre, in caso di cancellazione o di modifica dell’orario del proprio volo, potranno cambiare la prenotazione senza alcuna penale o chiedere il rimborso del biglietto (solo se il volo è stato cancellato o ha subito un ritardo pari o maggiore di 5 ore) entro e non oltre il 4 dicembre chiamando il numero +39 06 85960020 dall’Italia e dall’estero, oppure contattando l’agenzia di viaggio presso cui hanno acquistato il biglietto», si legge sul sito della compagnia aerea. Sanità Lo sciopero coinvolgerà anche il settore della sanità, fatto salvo che per i servizi essenziali che saranno garantiti in ogni caso. «Medici dirigenti e convenzionati della medicina generale, specialisti ambulatoriali, veterinari psicologi, biologi, chimici, fisici, farmacisti e dirigenti delle professioni sanitarie parteciperanno allo sciopero generale del 29 novembre contro la peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni, che taglia risorse a personale e servizi per lasciare il campo libero al profitto ed al privato», avevano annunciato nei giorni scorsi Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil medici, veterinari e dirigenti Ssn e Roberto Bonfili, coordinatore nazionale Uil medici e veterinari. Scuola Lo sciopero riguarda anche il mondo della scuola. Se gli studenti entreranno in classe o meno, dipenderà dall’adesione di dirigenti, insegnanti e personale Ata. Flc Cgil e Uil scuola hanno chiamato alla mobilitazione tutti i lavoratori del comparto «istruzione e ricerca», oltre ai dirigenti, ai docenti universitari e al personale della formazione professionale e delle scuole non statali. Vigili del fuoco e Pubblica amministrazione Lo sciopero sarà di 4 ore anche per i vigili del fuoco, dalle 10 alle 14. Si fermano invece per l'intera giornata i lavoratori della Pubblica amministrazione. Read the full article
0 notes
Text
#NewsPA - Vincitori concorso Rap - Dichiarazione consigliere Randazzo
«Stamattina ho partecipato alla manifestazione organizzata dalla CGIL, insieme ai vincitori di concorso della RAP. È stata un’opportunità importante per ascoltare le loro legittime istanze e le preoccupazioni di cittadini che chiedono notizie e tempi certi riguardo alle assunzioni… Read More «Stamattina ho partecipato alla manifestazione organizzata dalla CGIL, insieme ai vincitori di concorso…
0 notes
Text
Filiera dell’automotive: oltre 3mila lavoratori protestano a Roma Oltre 3mila lavoratrici e lavoratori da... #crisifilieraautomotive #crisilavoroautomotive #delocalizzazioneStellantis #femcacisl #manifestazioneRomaautomotive #scioperonazionaleautomotive #sindacato https://agrpress.it/filiera-dellautomotive-oltre-3mila-lavoratori-protestano-a-roma/?feed_id=7652&_unique_id=671bfdcea14e7
0 notes
Text
Due anni dalla morte di Daouda Diane: il sindacato Usb lo ricorda

Sono trascorsi due anni dalla scomparsa di Daouda Diane, ivoriano di 37 anni, svanito nel nulla ad Acate dopo aver lavorato mezza giornata in un cementificio. Il sindacato Usb ha organizzato per domani una manifestazione nei pressi della sua casa ad Acate, con lo slogan "Noi non dimentichiamo". Michele Mililli, segretario provinciale dell’Usb, ha spiegato che l’evento sarà anche un’occasione per raccogliere fondi a sostegno della famiglia di Daouda. "Non vogliamo spegnere i riflettori sulla vicenda, nonostante l'inchiesta non abbia portato a risultati concreti e non si sappia ancora chi sia responsabile della morte di Daouda," ha dichiarato Mililli. Anche Peppe Scifo, segretario provinciale della Cgil, ha ricordato Daouda in una lettera. Daouda scomparve il 2 luglio 2022, un caldo sabato in cui inviò video dall'interno del cementificio a un amico e al fratello in Costa d'Avorio. Dopo quel giorno, di lui si perse ogni traccia. Nessuno lo vide uscire dal cementificio e a casa sua rimasero i suoi effetti personali, compreso il biglietto aereo per tornare in Costa d'Avorio il 21 luglio, dove avrebbe riabbracciato la moglie e il figlioletto dopo cinque anni di lontananza. L'inchiesta della Procura di Ragusa, guidata dal sostituto procuratore Silvia Giarrizzo e condotta dai carabinieri, ha portato all'iscrizione di quattro persone nel registro degli indagati, inclusa una minorenne sotto la competenza della Procura di Catania. Tuttavia, l'iscrizione è stata un atto dovuto per permettere rilievi e controlli nei terreni dei titolari della ditta dove Daouda lavorava. Al momento, non è stato formulato alcun atto di imputazione e le indagini sono ancora in corso. Read the full article
0 notes
Text
Il governo impoverisce i servizi pubblici: salari fermi e privatizzazione della sanità
Il 19 ottobre in piazza per la dignità dei contratti e il diritto alla salute
Il 19 ottobre in piazza per la dignità dei contratti e il diritto alla salute Il sistema sanitario italiano è sempre più in difficoltà. Il rapporto della Fondazione Gimbe, presentato al Senato, ha evidenziato che la sanità pubblica è al collasso, con tagli drastici e una crescente privatizzazione che sta impoverendo i servizi pubblici essenziali. Le famiglie sono costrette a pagare di più per le…
#19 ottobre 2024#carenza personale sanitario#condizioni di lavoro sanità#cortei#crisi sanità#Def#Diritto alla Salute#equità sanità#FP CGIL#Governo Meloni#lotta per i diritti#lotta sindacale.#mancanza infermieri#mancanza medici#Manifestazione Nazionale#manifestazioni Roma#medici ospedalieri#operatori socio-sanitari#politica sanitaria#precariato sanità#privatizzazione sanità#rapporto Gimbe#retribuzione sanitaria#rinnovo contratti#salario personale sanitario#Sanità Pubblica#servizi pubblici#Spesa sanitaria#Ssn#Tagli sanità
0 notes
Text
Bracciante morto: i sindacati in piazza "stop al caporalato"
articolo di Ludovica Brognoli: https://www.agi.it/economia/news/2024-06-21/bracciante-morto-i-sindacati-in-piazza-per-dire-stop-al-caporalato-26867908/#:~:text=AGI%20%2D%20Il%2022%20giugno%20alle,in%20un%20incidente%20sul%20lavoro. Bracciante morto: i sindacati in piazza “stop al caporalato” La Cgil ha organizzato una manifestazione a Latina per ricordare Satnam Singh, deceduto per le ferite…

View On WordPress
0 notes
Text
Sciopero del marmo, in centinaia a manifestazione a Carrara
Sono centinaia i cavatori che questa mattina, in segno di protesta, stanno manifestando davanti all’azienda del marmo Franchi Umberto di Carrara (Massa Carrara). La manifestazione è stata indetta da Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil dopo che l’industriale del marmo Alberto Franchi a Report in un fuori onda in cui, secondo l’imprenditore, i lavoratori vittime di incidenti in cava si farebbero…
View On WordPress
0 notes
Text
Immagino il ministro sarà orgoglioso anche di questo...
6 notes
·
View notes
Text
La Festa dei lavoratori: tra lotte e conquiste
La Festa del Primo Maggio, celebrata ogni anno in tutto il mondo, rappresenta un momento fondamentale per commemorare le lotte e le conquiste del movimento operaio. Le sue origini affondano nella seconda metà dell'Ottocento, quando le condizioni di lavoro nelle fabbriche erano disumane, con orari massacranti, salari miseri e nessuna tutela per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Le radici americane della Festa dei lavoratori Nel 1886, negli Stati Uniti, i lavoratori si unirono per chiedere una riduzione della giornata lavorativa a otto ore. Il 1° Maggio, a Chicago, iniziò uno sciopero generale che coinvolse oltre 350.000 persone. Le proteste continuarono per giorni, sfociando nel tragico massacro di Haymarket il 4 Maggio. Durante una manifestazione pacifica, una bomba esplose tra la folla, causando la morte di 11 persone e il ferimento di molte altre. La polizia reagì sparando sui manifestanti, con un bilancio di ulteriori morti e feriti. Un simbolo internazionale Nonostante la repressione, il sacrificio dei lavoratori di Chicago non fu vano. Nel 1889, durante il Secondo Congresso dell'Internazionale Socialista a Parigi, venne istituita la Festa del Primo Maggio come giornata di commemorazione delle lotte operaie e di rivendicazione dei diritti dei lavoratori. La scelta della data fu un omaggio ai caduti di Haymarket. La diffusione in Italia In Italia, la Festa del Primo Maggio fu celebrata per la prima volta nel 1891. Inizialmente osteggiata dal governo e dalla monarchia, divenne un punto di riferimento per il movimento socialista e sindacale. Nel corso del XX secolo, la Festa del Primo Maggio fu caratterizzata da grandi manifestazioni e scioperi, spesso repressi con violenza dalle autorità. Dal 1990, i sindacati confederali CGIL, CISL e��UIL, in collaborazione con il comune di Roma, hanno istituito un grande concerto per celebrare il primo maggio, rivolto soprattutto ai giovani: la manifestazione si tiene a Roma, tradizionalmente in piazza di San Giovanni in Laterano (nel 2020 e 2021 all'Auditorium Parco della Musica, nel 2024 al Circo Massimo) dal primo pomeriggio fino alla notte, con la partecipazione di molti gruppi musicali e cantanti, ed è seguita da centinaia di migliaia di persone, oltre a essere trasmessa in diretta televisiva dalla Rai. Il fascismo e la rinascita L'ascesa del fascismo al potere in Italia nel 1922 segnò un periodo di repressione per il movimento operaio e la Festa del Primo Maggio fu cancellata. Solo con la caduta del regime nel 1945, la Festa poté essere nuovamente celebrata liberamente. Oggi, il Primo Maggio Oggi, il Primo Maggio rappresenta un'occasione per celebrare le conquiste ottenute dai lavoratori in termini di diritti, condizioni di lavoro e tutele sociali. È anche un momento per riflettere sulle sfide ancora aperte, come la precarietà del lavoro, le disuguaglianze salariali e la sicurezza sul luogo di lavoro. Foto di copertina: DepositPhotos Read the full article
0 notes