#persone vulnerabili
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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Il pensiero della Garante degli Anziani per il giorno di Natale. Un appello alla solidarietà verso i più fragili.
Paola Ferrari, Garante degli Anziani del Comune di Alessandria, rivolge un messaggio di auguri e riflessione per il Natale, con un appello a cittadini e istituzioni per supportare le persone più vulnerabili.
Paola Ferrari, Garante degli Anziani del Comune di Alessandria, rivolge un messaggio di auguri e riflessione per il Natale, con un appello a cittadini e istituzioni per supportare le persone più vulnerabili. Un Natale di solidarietà verso i fragili. In occasione delle festività natalizie, Paola Ferrari, Garante dei Diritti degli Anziani del Comune di Alessandria, lancia un messaggio che va…
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delusionalwritingsofagay · 5 months ago
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¡Hello! Could you request the Cullen family and adopted male reader? where the reader was sweet and outgoing before, but when he reached adolescence he became rebellious and rude (something like in the movie Thirtheen).
PS: I'm sorry if you don't understand me much, English is not my main language.
Fractured Reflections
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Pairing : The Cullen Family x Adopted reader Tags: Platonic, Teenage rebellion, Family feelings Word count : 860 Y/n: Your name  L/n: your last name
The sound of exuberant laughter echoed through the halls of the Cullen house, a distant memory of what once was. Sunlight streamed through the large windows, illuminating the exquisite décor and the faces of the family: Edward, Esme, Carlisle , Alice, Jasper, Emmett, and Rosalie. They were gathered in the living room, exchanging looks of concern.
“He used to be so bright,” Alice sighed, her usually bubbly personality dimmed with worry.
“He’s lost his way,” Esme added softly, her heart heavy with the struggles of their adopted son , Y/N. Once known for his wide smile and infectious laughter, Y/N had transformed into a shadow of his  former self; rebellious, rude, and hiding secrets behind a mask of indifference.
“Maybe we should talk to him,” Edward suggested, his brow furrowed. As the mind reader of the family, he had witnessed the turmoil swirling in Y/N’s head, a storm of anger and confusion battling with their love. But confronting him had proven difficult. He had built walls around his emotions, rebuffing their attempts to reach him.
Just then, the front door slammed shut, and the atmosphere thickened with dread. Y/N stood in the doorway, breathless with adrenaline, his face flushed from the adrenaline rush of whatever teenage escapade He’d plunged into this time. Dressed in black ripped jeans, a band tee, and a leather jacket, He looked every inch the embodiment of rebellion.
“I’m home,” He muttered, sarcasm dripping from her voice. There was no warmth, no acknowledgment of his family standing in the room.
“Y/N,” Alice began, her voice filled with genuine concern. “We were just talking about—”
“Talking about what? How I should dress differently, or how I should be more like a perfect, little Cullen?” He shot back, eyes cold. “I’m not going to fit into your perfect little family mould, Alice. Got it?”
The words stung more than anyone could have imagined. His family had always provided him with endless love and acceptance, and yet, He stood, wielding that love like a weapon.
“Y/N, please,”Carlisle  interjected gently, his calm demeanour attempting to soothe the storm brewing in her heart. “We care about you. We’re just worried.”
“All you guys do is worry,” He snapped, turning away from them. “I’m fine. I can take care of myself.”
With a heavy sigh, Edward took a step forward. “No, you’re not,” he said, his voice firm but layered with tenderness. “You used to share everything with us. What happened?”
Y/N hesitated, the walls He had been building starting to crack. He wanted to scream, to shout that He felt lost, that the world felt too big and constraining at the same time. Instead, He simply shrugged. “I grew up, okay?”
“Is that what you think this is?” Emmett’s booming voice broke into the tension. “Being a kid isn’t about fitting into some image. It’s about figuring out who you are. But you’re making choices that can hurt you. We just want to help.”
Y/N spun to face him, anger sparking in his eyes. “Help? By being judgmental? By sticking your noses where they don’t belong? You don’t understand what it’s like to feel trapped, to feel like everyone expects you to be something you’re not!”
“Then let us in,” Esme urged, stepping forward. “Talk to us, Y/N. We’re your family. We love you no matter what.”
The words hung in the air, and Y/N felt something shift within him. The anger He had clung to so tightly felt flimsy in the presence of their unwavering love. He looked at each of their faces, and for the first time in a long while, He felt a flicker of vulnerability.
“Everyone at school… they change so fast,” He began, his voice wavering. “I thought I had to change too. I thought it would help me fit in. But all it’s done is push me away from you guys. I don’t want to lose you.”
“You’re not losing us,” Edward reassured him, stepping closer until they were face-to-face. “We’ll always be here, no matter what.”
Tears began to pool in Y/N’s eyes, the façade cracking as the emotions poured forth. He hated feeling so weak, but the warmth of familial love was too overwhelming to resist.
“I just… I feel so lost sometimes,” He confessed, his voice shaking. “And I don’t know how to find my way back.”
Emmett stepped forward, placing a reassuring hand on his shoulder. “Finding yourself doesn’t mean losing who you’ve been. You’re still Y/N. You’re still our brother, and we want to help you navigate this.”
Alice rushed to his side, enveloping Y/N in a warm embrace, followed by Esme and the rest of the family. They formed a circle of support, a reaffirmation of love in the midst of confusion.
“You’re allowed to be a work in progress,” Rosalie said softly, a rare tenderness shining through. “We all are.”
And for the first time, He felt the flicker of his old self—a self that never truly disappeared, just buried beneath layers of rebellion.
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solosepensi · 1 month ago
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Leopardi prima di scrivere a Silvia, una delle poesie più belle e commoventi al mondo, visse il momento peggiore di tutta la sua vita. Ma poi gli successe una cosa straordinaria.
No, non era depressione. E neanche disperazione. Ma qualcosa di peggio: INDIFFERENZA. Sì Leopardi, il poeta delle emozioni, non sente più nulla. La donna di cui si è innamorato lo ha respinto, suo fratello è appena morto. Le stelle e la luna sono mute ai suoi occhi, non gli suscitano più sospiri, fremiti o rimembranze. Quando un’alba o un tramonto non ci danno più emozioni, significa che l’anima è malata.
E sapete cosa lo ha salvato? «Chi dalla grave, immemore quiete or mi ridesta? (…) Chi mi ridona il piangere?» No, non è stato l’amore. Non è stata la bellezza e neanche la conoscenza. Anche se non smise mai di creare la bellezza e di inseguire la conoscenza. Ma fu un’altra cosa: il ricordo degli occhi «ridenti e fuggitivi» di Silvia, la figlia di un umile cocchiere, una comunissima «tessitora». Leopardi interrompeva il suo studio «matto e disperatissimo» soltanto per ascoltarla cantare. Ma poi Silvia morì, stroncata dalla tisi a soli ventun’anni.
E fu questo a salvarlo. Al ricordo di Silvia il suo cuore morto rinasce. Il cuore irrigidito si scioglie, il cuore assopito riprende a battere. E di colpo «ritorna a vivere la piaggia, il bosco, il monte». Perché a volte la stessa emozione che ti spezza il cuore è anche quella che te lo guarisce. Non è il sentire, ma il non sentire nulla la vera tragedia. Cosa vi sta dicendo Leopardi? Che le cose davvero importanti non possono essere viste e nemmeno toccate. Bisogna sentirle con il cuore.
Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi. E gli attimi sono fatti di emozioni. In quest’epoca che ha fatto della freddezza un vanto e dell’essere anaffettivi uno stile di vita, Leopardi ci torna a parlare dei sentimenti. E no, le persone emotive non sono ingenue. Né stupide. Né tantomeno indifese. «Anzi, sono così forti da potersi permettere di non indossare alcuna maschera. Libere di essere vulnerabili, di provare emozioni, di correre il rischio di essere felici.» Perché senza cuore, ecco cosa vi sta dicendo Leopardi, non c’è vita.
DA LA STORIA E....
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tettine · 8 days ago
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Una testata giornalistica spagnola ha ripreso il video di Giulia Salemi che racconta di quanto poco sicura si senta a camminare per strada a Milano. Se si ascolta il suo discorso con attenzione e con spirito critico si può asserire che i suoi sono vissuti dettati da bias formatisi mediante una politica che punta al terrore e che correla la percezione del rischio alto a persone fragili, povere e vulnerabili mirando a creare un capro espiatorio facilmente identificabile e ghetizzabile.
"vedo solo gente poco raccomandabile" o ancora "potenziali scippatori o stupratori". Quali sono le caratteristiche affinché le persone siano considerate tali? Forse il mio atteggiamento è un po' diverso perché lavoro con le persone che vengono definitivamente poco raccomandabili e quindi so lo stigma che li ricopre ma sono stanca nel vedere come la politica del terrore e dell'esclusione stia attecchendo.
È avvilente sentire di tutte queste persone che si sentono poco sicure a camminare per la città ma non è colpa loro e non è mia intenzione colpevolizzare qualcuno se non questo continuo puntare il dito dei media nei confronti delle persone 'poco raccomandabili' che spesso coincidono con persone non caucasiche ma se si va a fare un analisi di realtà e guardando i dati Istat, queste ipotesi vengono velocemente sfatate.
La percezione di insicurezza spesso associa immigrazione e criminalità, ma le statistiche indicano che questa correlazione è debole. Diversi studi mostrano che le aree con una maggiore concentrazione di migranti non hanno necessariamente tassi di criminalità più alti rispetto a quelle con meno immigrati eppure non è l'informazione che viene percepita
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dinonfissatoaffetto · 7 months ago
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Le persone migliori possiedono un sentimento per la bellezza, il coraggio di rischiare, la disciplina di dire la verità, la capacità di sacrificio. Ironicamente, le loro virtù li rendono vulnerabili; spesso sono feriti, talvolta distrutti.
- Ernest Hemingway
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orotrasparente · 4 months ago
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sono stato innamorato? sì
mi sono goduto l’amore? in parte nì ma soprattutto no
perché? ero troppo impegnato ad avere paura di essere innamorato a e pensare al momento in cui sarei scappato come faccio sempre
a volte vedo le persone manifestare in modo così audace e potente il loro amore e mi chiedo come facciano a farlo senza sentirsi stupidi e vulnerabili e non ho una risposta
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anchesetuttinoino · 7 months ago
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NON LO CONSULTI, TI PIGLI UN'INSOLAZIONE, TI ACCASCI, MUORI.
Poi non andate in giro a dire che siete morti per colpa dei vaccini.
* (non ho ancora cliccato sul link, ma credo che ci sia scritto anche di bere molta acqua e di non uscire nelle ore più calde. Non chiedetemi come faccio a saperlo: sono una sensitiva)
Occhi spalancati sugli avvisi governativi e tutto andrà bene!
👇👇👇
☀️🌡 È attiva la pubblicazione giornaliera dei bollettini sulle #OndateDiCalore per prevenire i rischi per la salute e promuovere interventi a favore delle persone più vulnerabili.
Rimani informato e proteggi la tua salute! Consulta i bollettini online 👉 www.salute.gov.it/caldo
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worldofdarkmoods · 2 months ago
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Ci sono amicizie che, per un tempo, sembrano l’universo intero. Persone che entrano nella nostra vita con un impatto devastante, come stelle cadenti che illuminano ogni angolo della nostra esistenza. Con loro, condividiamo segreti, pensieri, speranze e dolori, intrecciando le nostre vite come se nulla potesse mai scioglierle. Ci convinciamo che quei legami, così profondi e preziosi, dureranno per sempre. E poi, un giorno, senza un motivo chiaro, senza un segnale evidente, le strade iniziano a divergere. Passano giorni, mesi, anni, e quella presenza fondamentale si allontana, fino a diventare solo un’ombra lontana.
All'inizio, fa male. Un dolore acuto, come una ferita aperta che non sembra voler guarire. Ogni luogo sembra risuonare della loro assenza, ogni oggetto un richiamo ai momenti passati insieme. Era come vivere in una casa piena di fotografie di un tempo che non esiste più, ma da cui è impossibile distogliere lo sguardo. Tutto sembrava richiamare quella persona, ogni piccolo dettaglio, anche quelli che un tempo sembravano insignificanti. Ogni sorriso, ogni risata, ogni segreto condiviso diventava un nodo in gola, un peso nel cuore. Era come camminare in una casa dove le pareti sono ricoperte di ricordi che non vuoi dimenticare, ma che fanno male ogni volta che li osservi.
Col tempo, però, il dolore si smussa. Non scompare, ma diventa una presenza silenziosa, una sorta di eco lontano che non lacera più, ma che fa parte di noi. È strano, quasi spaventoso, rendersi conto di come il cuore impari a convivere con il vuoto, di come l’assenza si fonda con la nostra normalità. E ci si sorprende nel ritrovare una parvenza di serenità anche senza quella persona che, un tempo, sembrava indispensabile.
Ma forse la cosa più dolorosa, quella che ci spaventa di più, è proprio la facilità con cui il cuore si abitua. Guardarsi allo specchio e rendersi conto che quel legame, un tempo così intenso, ora è diventato una presenza sfocata, un ricordo che non riesce più a suscitare le stesse emozioni di una volta. È un pensiero che ci fa sentire fragili, vulnerabili. Come se la nostra stessa capacità di amare, di creare legami profondi, fosse in realtà limitata, destinata a consumarsi con il tempo.
È spaventoso pensare a quanto tutto sia effimero, a come le persone che hanno significato tutto possano diventare niente. È come vivere in un mondo fatto di sabbia, dove ogni passo che lasciamo dietro di noi viene lentamente cancellato dal vento. Ci spaventa la consapevolezza che anche i legami più forti possano svanire, che l’affetto e l’amore possano trasformarsi in ricordi sempre più vaghi, fino a dissolversi completamente.
E così, impariamo a convivere con questo vuoto. Impariamo ad abitare una casa spoglia, a riempire le nostre giornate di gesti nuovi, di volti nuovi. Eppure, ogni tanto, quando meno ce lo aspettiamo, il passato torna a bussare alla porta. Basta un profumo, una canzone, un luogo particolare, e tutto quel dolore che sembrava addormentato si risveglia, ricordandoci di quanto abbiamo amato e perso. È un dolore che non ci travolge più, ma che si insinua piano, come un’ombra che non possiamo scacciare del tutto.
A volte mi domando se sia giusto così, se sia giusto accettare che anche le persone più importanti possano svanire come nebbia al sole. Mi domando se sia possibile costruire qualcosa di eterno, o se siamo destinati a perdere, a dimenticare, a trasformare tutto in ricordi. Ma forse, il senso di tutto questo sta proprio qui: nell’accettare che ogni incontro, ogni legame, è una parte del nostro cammino, una tappa preziosa che ci arricchisce e ci cambia, anche se non sarà per sempre.
E così, continuiamo a camminare. Portiamo con noi i frammenti di quelle persone, di quei momenti, anche se ormai sono solo ombre nel nostro passato. Forse, alla fine, ciò che conta non è quanto dura un legame, ma quanto ci ha fatto sentire vivi, quanto ci ha permesso di scoprire parti di noi che non conoscevamo. Forse è questo il dono che ci lasciano le amicizie passate: la consapevolezza di essere stati amati, di aver vissuto qualcosa di unico, anche se solo per un breve istante.
E in questo silenzio, in questo vuoto che a volte sembra pesare troppo, continuiamo a camminare
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susieporta · 1 year ago
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Le persone migliori possiedono un sentimento di bellezza, il coraggio di rischiare, la disciplina di dire la verità, la capacità di sacrificio. Ironicamente, le loro virtù li rendono vulnerabili; spesso sono feriti, a volte distrutti. ~Ernest Hemingway
(Arte: Fotografia di Ernest Hemingway e Mary Welsh, Kuba, 1954 di Tore Johnson)
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3nding · 1 month ago
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Ettore Meccia, fb
Una selezione minima, solo per avere qualche riferimento.
Il 4 ottobre 2020 scrive, assieme a Martn Kulldorf e Sunetra Gupta la Great Barrington Declaration, un documento in cui sostiene che per fronteggiare al meglio l'emergenza da Covid-19 la vita deve andare avanti come se niente fosse meno che per i vulnerabili che dovranno ricevere una focused protection (non riuscendo a definire né chi siano i vulnerabili né cosa sia la focused protection se no portare la spesa a casa agli anziani). In questo modo la popolazione infettandosi raggiungerà in fretta l'immunità di gregge e ci lasceremo la pandemia alle spalle. Quattro anni dopo contiamo milioni di decessi, un virus che continua a circolare e mutare originando ancora nuove varianti infettando e reinfettando la popolazione, è sempre più chiaro il rischio da infezioni cumulative e milioni di persone stanno ancora combattendo con gli esiti del Long Covid.
L'11 gennaio 2021 sostiene in un articolo su The Print che ormai la maggior parte degli Indiani ha raggiunto l'immunità naturale e non è il caso di vaccinarli per Covid-19, anzi potrebbe essere pericoloso. L'11 gennaio è dove c'è la freccia rossa nel grafico qui sotto con l'andamento cumulativo dei casi per milione (dati Our Wold In Data). Due settimane dopo in India emerge la variante Delta con 300.000 morti, più tutti quelli che farà in giro per il mondo.
A maggio 2023 viene presentato come un eroe in un'intervista pubblicata sul sito della Hoover Institution, il Think Tank conservatore e neoliberal che ha sede da sempre nella sua università (Stanford) per essersi opposto alle politiche di prevenzione del governo durante la pandemia. La Hoover Institution non ha nulla a che spartire con scienza e ricerca biomedica ma solo con politica e economia.
La comunità scientifica internazionale si prepara ad accogliere il prossimo direttore del NIH, Jay Bhattacharya. Sperando che H1N5 continui ad infettare solo oche selvatiche polli e mucche e non si faccia venire strane idee.
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pier-carlo-universe · 3 months ago
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Truffe e Non Solo: Incontro Pubblico ad Alessandria per la Prevenzione e la Sicurezza
Un evento dedicato alla sensibilizzazione e alla prevenzione delle truffe con il supporto della Polizia di Stato.
Un evento dedicato alla sensibilizzazione e alla prevenzione delle truffe con il supporto della Polizia di Stato. Dopo il successo degli incontri a Novi Ligure, Tortona, Ovada e Acqui Terme, il ciclo di eventi “Truffe e Non Solo – Non ci Casco” arriva ad Alessandria. Il prossimo incontro si terrà mercoledì 23 ottobre alle ore 17 presso il “Laboratorio Civico” in Via Faà di Bruno 39, primo piano.…
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canesenzafissadimora · 8 months ago
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Le persone migliori possiedono un sentimento per la bellezza, il coraggio di rischiare, la disciplina di dire la verità, la capacità di sacrificio. Ironicamente, le loro virtù li rendono vulnerabili; spesso sono feriti, talvolta distrutti.
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Ernest Hemingway - “Addio alle armi”
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vividiste · 1 year ago
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Le persone migliori possiedono sensibilità per la bellezza, il coraggio di rischiare, il rigore di dire la verità, la capacità di sacrificio.
Ironia della sorte, le loro virtù le rendono vulnerabili: spesso ferite, talvolta distrutte.
~Ernest Hemingway🌻
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m596118 · 9 months ago
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"Le persone migliori possiedono un sentimento per la bellezza, il coraggio di rischiare, la disciplina di dire la verità, la capacità di sacrificio. Ironicamente, le loro virtù li rendono vulnerabili; spesso sono feriti, talvolta distrutti."
Ernest Hemingway,
"Addio alle armi"
Buon fine settimana
🦖
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themousefromfantasyland · 3 months ago
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"There is some consensus among forensic psychiatrists and criminal psychologists that, while people with autism and related conditions are less likely to break the law than their neurotypical peers, they may be more vulnerable to grooming and radicalisation. [...]" "[...]Barfield wore a T-shirt that read “facts don’t care about your feelings” to lectures and sought out arguments with “the Libs”. He’d started down the path to extremism but, at the last moment, pulled back. Meeting a trans person one day and realising they were not, as he had been led to believe, “the enemy”, was a turning point. “As an autistic person, I didn’t understand dog whistles,” he tells me. “I didn’t understand the subtext. I took everything at face value, and one day I was like, ‘oh, a lot of this is antisemitic rhetoric. A lot of this is Islamophobia’.”
@thealmightyemprex @ariel-seagull-wings @mask131 @the-blue-fairie @tamisdava2
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pensierispettinati · 1 year ago
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"Le persone migliori possiedono sensibilità per la bellezza, il coraggio di rischiare, il rigore di dire la verità, la capacità di sacrificio. Ironia della sorte, le loro virtù le rendono vulnerabili: spesso ferite, talvolta distrutte."
(Ernest Hemingway)
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