#scienze sociali
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pier-carlo-universe · 10 days ago
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"Arsenico e Altri Veleni": Un Viaggio Oscuro nel Medioevo con Beatrice Del Bo. Presentazione del libro a Casale Monferrato: il potere letale dei veleni medievali in un evento affascinante
Venerdì 8 novembre alle ore 18:00, il Salone del Senato della Biblioteca Civica “Giovanni Canna” di Casale Monferrato ospiterà la presentazione del libro di Beatrice Del Bo “Arsenico e altri veleni.
Venerdì 8 novembre alle ore 18:00, il Salone del Senato della Biblioteca Civica “Giovanni Canna” di Casale Monferrato ospiterà la presentazione del libro di Beatrice Del Bo “Arsenico e altri veleni. Una storia letale nel Medioevo”, edito da Il Mulino nel 2024. L’evento, organizzato dalla Biblioteca Civica in collaborazione con l’Associazione Arte e Storia, sarà a ingresso libero. L’autrice…
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mooneysmartist · 23 days ago
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Tecnica Sayan.
Non ho fatto il tecnico industriale, ho fatto l'alberghiero, l'artistico e le scienze sociali come tecnica e sopravvivenza, tu che ne sai cosa è il 'normale'? :)
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queerographies · 12 days ago
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[Pasolini “cattivo” maestro][Mario Caligiuri]
Scopri il lato meno noto di Pier Paolo Pasolini: quello di educatore. Un'analisi dei suoi scritti e dei suoi film che rivelano una profonda riflessione sul ruolo della scuola e della cultura nella società.
La pedagogia “corsara” di Pasolini: un antidoto al presente Titolo: Pasolini “cattivo” maestroA cura di: Mario CaligiuriEdito da: RubbettinoAnno: 2024Pagine: 160ISBN: 9788849879186 La sinossi di Pasolini “cattivo” maestro di Mario Caligiuri Pasolini è un autore smisurato. Nel suo straordinario impegno intellettuale un posto preminente viene occupato dalla pedagogia. Le sue poesie, i suoi…
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dropsofsciencenews · 25 days ago
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Topi e strategie sociali: come una femmina può salvarti la pelliccia
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Quando gli animali si muovono nel loro ambiente, non lo fanno mai in modo casuale o disinteressato. Valutano costantemente i rischi, osservano attentamente ciò che accade intorno a loro, utilizzano indizi sensoriali e acquisiscono nuove informazioni per adottare comportamenti appropriati. Del resto, il pericolo è sempre dietro l'angolo, e sapere cosa fare è cruciale per la sopravvivenza. I roditori, ad esempio, adottano posture difensive quando percepiscono minacce, come odori di predatori o ombre sospette.
Anche all'interno dei gruppi sociali, gli animali sviluppano meccanismi cognitivi per rispondere agli stimoli sociali e ai cambiamenti ambientali. In comunità con gerarchie ben definite, devono costantemente osservare i comportamenti degli altri per capire se sta per scoppiare un conflitto o se il gruppo è in quiete. Quando si presenta una minaccia, la fuga è una risposta classica ed efficace. Ma scappare non è sempre la scelta migliore, perché implica perdere risorse e opportunità di accoppiamento. Come fare allora per ridurre i conflitti all'interno di un gruppo? Per i piccoli topi della specie Mus musculus, la risposta è ingegnosa: utilizzare le femmine come distrazione.
Un gruppo di ricercatori ha registrato le interazioni di gruppi composti da due maschi e due femmine per un periodo di cinque ore. Hanno utilizzato l'intelligenza artificiale per codificare in maniera oggettiva come i topi gestiscono i comportamenti aggressivi dei loro simili. Essendo animali gerarchici, nei gruppi c'è sempre un maschio più aggressivo degli altri. I ricercatori hanno registrato 3.000 incontri tra maschi, determinando le risposte più probabili all'aggressione e se queste azioni risolvessero o peggiorassero il conflitto.
Tra questi incontri, i ricercatori hanno osservato un comportamento molto costante: il maschio aggredito spesso correva verso una delle femmine, riuscendo così a de-escalare l'aggressione. Dopo un confronto aggressivo, il maschio vittima interagiva brevemente con una femmina prima di allontanarsi rapidamente, poiché l'attenzione dell'aggressore si spostava su di lei. Questa sequenza comportamentale era l'unica che non portava ad ulteriori scontri violenti. In pratica, il maschio aggredito distraeva l'aggressore con la presenza della femmina, evitando così ulteriori conflitti senza dover fuggire lontano. Geniale, no?
Nonostante questi risultati, lo studio presenta alcune limitazioni. È stato condotto in un ambiente controllato con piccoli gruppi bilanciati per sesso, che potrebbero non rappresentare fedelmente le condizioni naturali. Inoltre, l'assenza di una gerarchia sociale ben definita tra i topi osservati potrebbe aver influenzato i comportamenti registrati. Future ricerche dovrebbero variare il numero e la composizione degli animali per comprendere meglio come questa strategia si applichi in contesti più naturali, ma una cosa è chiara, in alcuni casi basta affidarsi ad una femmina per uscire da una situazione difficile.
A Presto e Buona Scienza! fonte
fonte foto: George Shuklin (talk) - Opera propria, CC BY-SA 1.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5521043
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abr · 11 months ago
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Breve storia del clima.
In epoca romana, dal 250 a.C. al 450 d.C., la temperatura era di almeno 2ºC più alta di oggi (i più nerd tra i medioman vi diranno che c'erano variazioni, senza rendersene conto confermando la tesi: le variazioni climatiche avvengono "da sole" non certo per colpa dell'uomo. I più fessi, quelli che non sapendo leggere ma solo ubbidire chiedono "le fonti?", sostengono che i romani aumentarono la CO2 ... bruciando legna. La fonte? ndr).
Era un periodo di riscaldamento globale. La popolazione è aumentata (...). L'agricoltura del clima caldo poteva essere intrapresa in aree a latitudini e altitudini molto più elevate di adesso. (La vite in Inghilterra, ndr). Questo riscaldamento non poteva essere dovuto alle emissioni umane di CO2.
Seguirono i secoli bui. Questo è stato un periodo di freddo pungente di fallimento dei raccolti, carestia, malattie, guerra, spopolamento, espansione del ghiaccio e aumento del vento. (...) Bande assassine di rifugiati climatici vagarono per l'Europa in cerca di prede. Civiltà come i Maya crollarono.
Il successivo riscaldamento medievale (900-1300 d.C.) fu un periodo (positivo) per la vita sulla Terra. Le calotte glaciali, i ghiacciai e il ghiaccio marino si contrassero, consentendo l'esplorazione e l'insediamento del mare ad alte latitudini. Colture di cereali, bovini, ovini, fattorie e villaggi furono stabiliti in Groenlandia, almeno 6ºC più calda di oggi.
Sebbene ci sia stato un periodo freddo di 40 anni nel riscaldamento medievale (i clcli del clima che cambia COSTANTEMENTE, ndr), i fallimenti dei raccolti e la carestia erano rari. La popolazione aumentò (...). La ricchezza creata (...) è stata utilizzata per costruire cattedrali, monasteri e università. Il riscaldamento medievale era globale. Ancora una volta il riscaldamento non poteva essere dovuto alle emissioni umane di CO2.
La piccola era glaciale iniziò alla fine del XIII secolo con una diminuzione dell'attività solare. La piccola era glaciale è stata caratterizzata da un clima rapidamente fluttuante, e periodi straordinariamente freddi durante l'inattività solare: (1280-1340, 1450–1540, 1645–1715 e 1795–1825). Faceva molto freddo (i carri dei rifornimenti a Venezia potevano passare sulla laguna ghiacciata d'inverno, ndr). È stato un cambiamento climatico globale. C'era il fallimento del raccolto, la carestia, la malattia (peste nera, peste manzioniana, ndr), la guerra e lo spopolamento.
Ci fu uno spaccamento sociale (rivoluzione francese). I prezzi del cibo aumentarono nei periodi di debole attività solare. I vichinghi in Groenlandia si estinsero. Non era un buon momento per vivere. La piccola era glaciale terminò nel 1850 e da allora c'è stata una tendenza al riscaldamento con periodi più freddi (1940-1976 e 1998-2005). Storia, archeologia e geologia dimostrano che attualmente viviamo in un clima interglaciale e variabile.
I cambiamenti che possiamo osservare con la strumentazione moderna sono molto piccoli. Sia i tassi che l'entità del cambiamento climatico sono inferiori ai cambiamenti negli ultimi 1000, 10.000 o 100.000 anni.(...) La storia e l'archeologia ci mostrano che il raffreddamento globale provoca siccità, sconvolgimenti sociali, migranti climatici, carestie, malattie, guerre, spopolamento, collasso di civiltà ed estinzioni di piante e animali. Le grandi civiltà prosperarono in tempi caldi. Viviamo nei tempi migliori che gli esseri umani abbiano mai avuto sul pianeta Terra.
Siamo l'unica generazione di umani a temere un clima caldo! Il riscaldamento globale ci ha sempre reso più ricchi e più sani. La storia è li a ricordarcelo ma, come la matematica e le scienze, oggi non si studia più.
via https://twitter.com/climacritic/status/1738157567820312714
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quartafuga · 2 months ago
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"Miei cari," ci esortava "fate che il vostro motto sia di lasciare il mondo un po' migliore di come l'avete trovato, e di dare ai vostri figli condizioni di partenza un po' migliori di quelle che avete avuto voi. Non contate sugli altri. Vivete come se l'intero futuro dell'umanità dipendesse dal vostro impegno; in fondo, potrebbe anche darsi! Sono tempi critici, questi, molto critici. La padronanza del fuoco non è che un inizio; devono esserci pensiero, pianificazione, organizzazione, per poter edificare su queste fondamenta. Dopo le scienze naturali, le scienze sociali!"
Roy Lewis - Il più grande uomo scimmia del Pleistocene
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rideretremando · 8 months ago
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"A mio parere, il tratto fondamentale del nostro tempo è il rifiuto di riconoscere l’umanità dell’altro, un rifiuto che in questo momento colpisce i russi in quanto russi, gli israeliani in quanto israeliani, le donne israeliane a dispetto del loro essere donne. L’esistenza di zone franche, in cui le persone si incontrano come scienziati, scrittori, atleti, musicisti, sarebbe un prezioso contro-veleno rispetto al dilagare dell’odio neo-razzista. Chiara Saraceno, che è stata mia direttrice quando ero al Dipartimento di Scienze Sociali, è una grande studiosa, femminista coerente, donna coraggiosa. Che le ragazze di oggi siano arrivate al punto di contestare Chiara Saraceno, la dice lunga sul livello di faziosità e intolleranza cui si è arrivati."
Luca Ricolfi
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errantepagina69 · 6 months ago
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Isaiah Berlin (Il potere delle idee)
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Se si obietta che tutto questo appare molto astratto e remoto dall'esperienza quotidiana, qualcosa che si preoccupa troppo poco degli interessi essenziali - la felicità e l'infelicità e il destino ultimo degli uomini comuni - la risposta è che si tratta di un'accusa infondata. Gli uomini non possono vivere senza descrivere e spiegare a se stessi l'universo. E i modelli che impiegano nel farlo non possono non influenzare profondamente le loro vite, anche e anzi specialmente quando ne sono inconsapevoli: buona parte dell'infelicità e della frustrazione degli uomini è dovuta all'applicazione meccanica e inconsapevole (oltre che deliberata) di modelli là dove non funzionano. Chi può dire quanta sofferenza sia stata causata dall'esuberante utilizzazione del modello organico in politica, o dalla concezione dello Stato come opera d'arte, o dalla rappresentazione, da parte dei teorici totalitari della nostra epoca, del dittatore come l'ispirato forgiatore della vita degli uomini? Chi dirà quanto male e quanto bene siano venuti, in epoche precedenti, dall'esagerata applicazione ai rapporti sociali di metafore e modelli costruiti ricalcando i paradigmi dell'autorità paterna (soprattutto nella sfera dei rapporti tra i reggitori dello Stato e i governati, o tra i preti e il laicato)? Se c'è una speranza di realizzare un ordine razionale sulla terra, o di arrivare a un giusto apprezzamento dei numerosi e svariati interessi che dividono i diversi gruppi di esseri umani - una conoscenza indispensabile a qualunque tentativo di valutare i loro effetti, e i modelli della loro interazione e delle sue conseguenze, mirando a trovare compromessi praticabili attraverso i quali gli uomini possano continuare a vivere e a soddisfare i loro desideri senza schiacciare ciò facendo gli altrettanto essenziali desideri e bisogni degli altri essa sta nel portare alla luce questi modelli sociali, morali e politici, e soprattutto i sottostanti paradigmi metafisici in cui sono radicati, mirando a esaminare se siano oppure no adeguati al loro compito. Il compito perenne dei filosofi è di esaminare qualunque cosa appaia refrattaria ai metodi delle scienze o dell'osservazione quotidiana: per esempio le categorie, i concetti, i modelli, i modi di pensare o di agire, e in particolare le maniere in cui si scontrano, puntando a costruire altre metafore, immagini, simboli e sistemi di categorie che siano meno internamente.
Prima uscita: 19 novembre 2023 Traduttore: G.Ferrara degli Uberti Editore: Adelphy Pagine: 352
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susieporta · 8 months ago
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Ci sono persone che ci restano nella testa e continuano a venirci in mente anche se le abbiamo incontrate una sola volta. A fare la differenza è una frase o un’immagine che si impiglia nei nostri pensieri. L’immagine che non ho dimenticato è quella di una ragazzina infelice e irrequieta che passa le sue giornate seduta nel corridoio della #scuola a guardare dalla finestra. Gli insegnanti la mandano regolarmente fuori dalla classe perché non segue e disturba. Nessuno di quelli che passano si cura di lei, che si sente incompresa e invisibile. Fino ad un incontro fortuito.
Danielle è nata in Camerun ed è arrivata in Italia all'età di sette anni insieme a suo fratello gemello Ivan. La mamma, per sottrarli ad una faida familiare, li aveva affidati a uno zio che viveva vicino a Pavia. I due bambini cominciano una nuova vita, ma quando hanno nove anni lo zio muore all’improvviso e il loro equilibrio si spezza di nuovo: i servizi sociali li dividono e mandano lei dalle suore e lui dai preti. Tutto va in pezzi.
Danielle si riempie di dolore ed è sempre arrabbiata: la bambina che faceva da mamma a suo fratello diventa intrattabile. Comincia la scuola media e i voti non sono mai sopra il 4: «Nessuno si preoccupava della mia situazione, così io stavo seduta fuori dalla classe e quello era il modo in cui passavo le mie giornate».
Oggi Danielle, che ha 26 anni e di cognome si chiama Madam, racconta tutto con il sorriso, con grande calma e pace. Se ci riesce è grazie a quell’incontro con il professore di ginnastica, Giampiero Gandini.
«Mi disse: “Perché invece di stare lì seduta non vieni a provare a lanciare il peso?". Siamo andati in giardino, ho iniziato a lanciare e ho visto lo stupore nella sua espressione». Da quel momento Danielle inizia ad allenarsi tutti i giorni.
Poche settimane dopo la iscrive alla prima #gara, tra le scuole della provincia di Pavia: «L’ho vinta e ho adorato il senso della vittoria. I miei compagni, che fino a quel momento non mi avevano mai calcolata, cominciano a farmi i complimenti e a voler essere miei amici».
L’idea di non essere più invisibile e di avere un valore contamina ogni aspetto della sua vita: «Mi sono detta: perché non provo a trasferire questi valori che sto imparando, grazie allo #sport, anche nella scuola? E così è stato».
Il viaggio di Danielle la porta sempre più in alto, fino a vincere cinque campionati italiani nelle sue categorie di età e a raccogliere 25 medaglie. Poi si qualifica per i #mondiali, per scoprire, però, che non può partecipare, perché non è italiana e la maglia azzurra non la può indossare: «Rappresentare l'Italia, il posto che mi ha accolta, era un po’ come ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato».
Diventata maggiorenne non può più stare dalle suore, loro le trovano un posto dove abitare ma deve mantenersi, così fa la babysitter e la sera le consegne delle pizze con la bicicletta.
Non si scoraggia e dopo 17 anni in Italia riesce a diventare cittadina e nello stesso momento a laurearsi in Scienze della Comunicazione.
📬 Racconto la storia completa di Danielle nella mia ultima #newsletter #altrestorie, ci si iscrive con un click su mariocalabresi.com. La sua voce è invece protagonista della nuova puntata del mio #podcast Altre/Storie, la potete ascoltare qui: 🎧 https://open.spotify.com/episode/5EWqec08xO7VK7iUIyGuRR
Buona lettura e buon ascolto.
Mario Calabresi
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cutulisci · 2 years ago
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In una delle scene più famose di Matrix, Neo ha un incontro con la veggente, per capire se lui sia, veramente, l’Eletto. La scena è piena di cliché, santoni e cucchiaini piegati, ma quel che conta è il concetto, che è noto alle scienze sociali da molti decenni: se vuoi capire chi sei, devi fare i conti con l’Altro. 
Il problema delle frasi fatte è che tendono a diventare frasi fatte. “L’io si definisce nell’incontro con l’altro” è una frase fatta e anche se dice una cosa importantissima, rischia ormai di dirlo in un modo sterile per il pensiero. Come possiamo, allora, parlare dell’Altro senza cadere nel luogo comune e recuperando la verità di questa frase? 
Dobbiamo intanto riprendere in mano il filo della relazione con l’Altro, perché quella relazione è l’unica realtà esistente empiricamente, sul piano esperienziale e sul piano sociale. Come ci ha insegnato l’etnopsichiatria (George Devereux) e anche la fisica quantistica (Carlo Rovelli) quello di cui disponiamo veramente non sono oggetti, persone, cose e soggettività, ma piuttosto relazioni, rapporti, somiglianze e differenze. 
L’identità, ontologicamente, non esiste (François Jullien) e quindi abbiamo bisogno di lavorare sulle relazioni, capire come funzionano, ser vogliamo davvero provare a capire qualcosa delle nostre vite, sia individuali sia concepite collettivamente come gruppi, classi, etnie, culture o nazioni. 
Ludwig Wittgenstein diceva “non pensare, osserva” e noi vorremmo rileggere questo suggerimento in chiave pienamente relazionale: quando concepisci due enti (tu e l’Altro, come minimo) non pensarli, ma osserva lo spazio tra di loro, quello spazio che finora hai considerato vuoto, e osservane i piani di interazione, guarda come oscillano, si tendono e vibrano sollecitati dalla relazione tra l’io e l’altro. Il tuo oggetto di riflessione non siano le cose in sé, ma le forze di interazione tra le cose, e allora vedrai come la tua soggettività (l’io e il noi che pronunciamo) è costituita per forza nella rete di relazioni con gli altri. 
Camminaria 03: L'altro - sabato 21 gennaio 2023 - pierovereni.blogspot.com
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luigidelia · 1 year ago
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Ho avuto l'onore nei giorni scorsi di essere intervistato da Pamela Giorgi di Indire, l'Istituto Nazionale per la Documentazione e la Ricerca Educativa. L'incontro era dedicato a quello che la figura di Don Milani ha rappresentato per me, prima come educatore, mestiere che ho praticato per molti anni, e poi come narratore. Eccola pubblicata per Rai Scuola. Se vi fa piacere buona visione e condividete pure. Grazie Pamela per gli stimoli sempre vivi.
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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Festival Ambiente & Sostenibilità: Idee Innovative e Progetti Circolari per un Futuro Sostenibile ad Alessandria
Il Festival Ambiente & Sostenibilità, organizzato dal Gruppo AMAG, ha esplorato le energie rinnovabili, l’economia circolare e il riciclo della plastica, coinvolgendo scuole, imprese e associazioni.
Il Festival Ambiente & Sostenibilità, organizzato dal Gruppo AMAG, ha esplorato le energie rinnovabili, l’economia circolare e il riciclo della plastica, coinvolgendo scuole, imprese e associazioni. Il 7 ottobre 2024, Alessandria è stata protagonista della prima edizione del Festival dell’Ambiente e della Sostenibilità, un evento organizzato dal Gruppo AMAG che ha raccolto partecipanti di ogni…
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deathshallbenomore · 1 year ago
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vecchio amico mi manda audio lunghissimi e noiosissimi e forse pensa di fregarmi ma io, detentrice di un dottorato nella nobile arte della comunicazione passiva aggressiva conseguito presso il dipartimento di scienze sociali dell’università della vita, aspetto a rispondergli solo per raccogliere tutti gli aneddoti più noiosi e sconclusionati della settimana, al fine di narrarli in un audio ancora più lungo è ancora più noioso. specchio riflesso, ha! addirittura
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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Il Feng Shui: L'Arte Antica di Armonizzare gli Ambienti
Il Feng Shui, una pratica millenaria originaria della Cina, è un sistema complesso e affascinante che si concentra sull'armonizzazione degli ambienti al fine di migliorare la qualità della vita, la salute e la prosperità delle persone. Questa antica arte, che combina principi di architettura, filosofia, scienze naturali e spiritualità, è stata tramandata attraverso le generazioni ed è diventata una disciplina sempre più popolare in tutto il mondo. Origini e Significato Il termine "Feng Shui" è composto da due parole cinesi: "feng" che significa "vento" e "shui" che significa "acqua". Questi due elementi naturali sono fondamentali nella pratica del Feng Shui poiché rappresentano il flusso dell'energia vitale o "qi" che circola attraverso gli spazi e influenza la nostra vita quotidiana. Le origini risalgono a più di 3.000 anni fa nella Cina antica, dove veniva utilizzato per determinare la posizione ideale delle tombe e degli edifici. Si credeva che posizionare in modo armonioso gli ambienti potesse portare prosperità, salute e felicità. Nel corso dei secoli, il Feng Shui si è evoluto, incorporando influenze filosofiche come il confucianesimo e il taoismo, nonché principi scientifici come l'astrologia cinese e la topografia. Principi Chiave del Feng Shui Il Feng Shui è basato su una serie di principi chiave che guidano la creazione di ambienti armonici: - Flusso di Qi: Il flusso di energia vitale, chiamato "qi" o "chi," è centrale nella pratica del Feng Shui. Gli ambienti devono essere progettati in modo che il qi possa fluire liberamente, evitando blocchi o ostacoli che potrebbero causare stagnazione. - Yin e Yang: si basa sul concetto di equilibrio tra il yin (energia passiva, femminile) e il yang (energia attiva, maschile). Gli ambienti dovrebbero essere armonicamente bilanciati tra queste due polarità per promuovere il benessere. - Cinque Elementi: La pratica del Feng Shui si basa anche sui cinque elementi - legno, fuoco, terra, metallo e acqua - che rappresentano diverse qualità energetiche. Gli ambienti dovrebbero incorporare questi elementi in modo equilibrato per garantire armonia. - Bagua: Il bagua è una mappa energetica utilizzata per identificare le aree della vita, come carriera, amore, famiglia e salute. Posizionando il bagua su una pianta di casa, è possibile individuare le aree che richiedono attenzione e riequilibrare l'energia. Applicazioni Pratiche Il Feng Shui può essere applicato a molteplici aspetti della vita, tra cui la progettazione di interni, il paesaggismo, la scelta di colori e materiali, la disposizione dei mobili e persino la scelta delle date per eventi importanti. Nell'ambito dell'architettura e del design, il Feng Shui può influenzare la posizione e l'orientamento di una struttura, nonché la disposizione degli spazi interni. Un esempio comune dell'applicazione è l'orientamento di una casa o di un edificio in modo da sfruttare al meglio la luce solare e il flusso d'aria naturale. Inoltre, la scelta di colori e materiali per gli interni può essere influenzata dalla teoria dei cinque elementi per creare un ambiente equilibrato ed energetico. Benefici I sostenitori del Feng Shui credono che questa pratica possa portare una serie di benefici, tra cui: - Miglioramento del benessere e della salute: L'armonizzazione degli ambienti può contribuire a ridurre lo stress e promuovere una sensazione generale di benessere. - Miglioramento delle relazioni: può aiutare a migliorare le relazioni familiari e sociali creando ambienti che favoriscono l'armonia. - Prosperità finanziaria: Un ambiente equilibrato può promuovere il successo e la prosperità finanziaria. - Successo professionale: Il posizionamento strategico degli spazi di lavoro può aumentare la produttività e il successo professionale. In copertina foto di Monoar Rahman Rony da Pixabay Read the full article
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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Germania
il Governo ha approvato il Self-Determination Act, che semplifica la procedura di cambio di sesso e nome anagrafico, già permesso da una legge del 1980. Basterà un’autodichiarazione. Per chi ha meno di 14 anni dovrà essere firmata dai genitori; chi ha tra 14 e 18 anni potrà firmarla solo dietro consenso dei genitori. Il Ministro della Giustizia Marco #Buschmann (#FDP): “tutte le persone meritano che lo Stato rispetti la loro identità di genere. La legge attuale molesta le persone #transgender e non binary. Vogliamo porre fine a questa situazione poco dignitosa”. Ora il testo dovrà essere approvato dal Parlamento.
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Funzionari esaminano materiali "non tedeschi" e "perversi" tra le macerie dell'Istituto per le Scienze Sociali, saccheggiato il 6 maggio 1933 per un rogo di libri organizzato quattro giorni dopo.
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abr · 1 year ago
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Alcuni si domanderanno per quale ragione io insista a chiedere, solo soletto, che le istituzioni pubbliche o comunque pubblicamente finanziate che elenco alla fine, rendano pubblici i metodi, i dati, i modelli usati per produrre (nel 2021-22) i loro studi ottimistici sul #Superbonus110. Semplice: quegli studi lo hanno legittimato agli occhi dell'opinione pubblica. Alla luce dei fatti ora acquisiti sappiamo (...) che questa "Patrimoniale inversa"(copyright @lucianocapone) e' stata pessima. Francamente io credo che quegli studi siano farlocchi, nel senso che non si e' fatto alcun lavoro serio di raccolta dati, costruzione modelli, stime, simulazioni, verifiche, analisi, altre stime come si dovrebbe fare. Han tirato numeri a casaccio inventando "moltiplicatori" fantastici e basati sul nulla. Caso alternativo, se gli studi esistessero dovrebbero essere la cosa piu' sbagliata che l'econometria abbia prodotto in decenni e, quindi, i loro autori andrebbero TUTTI LICENZIATI assieme ai loro superiori responsabili della supervisione. Per questo chiedo si renda pubblica la ricerca che dovrebbe esserci dietro ai report pubblicati. Esiste davvero? E' davvero cosi' assurdamente erronea? Siamo stati gabbati? @ancenazionale @nomismaustampa @CENSIS121 @MEF_GOV @Confindustria @UniLUISS
via https://twitter.com/micheleboldrin/status/1703996555093578174
Boldrin esuma un punto essenziale ma lo spegne dirigendolo su considerazioni da buroaccademiosauro di riserva, "io avrei fatto meglio". E quindi giustamente nessuno lo caga.
Anch'io come lui credo che "quegli studi siano farlocchi, nel senso che non si e' fatto alcun lavoro serio di raccolta dati, costruzione modelli, stime, simulazioni, verifiche, analisi etc. Han tirato numeri a casaccio inventando moltiplicatori fantastici basati sul nulla. "
Solo, SO CHE COSI' FAN TUTTI.
Il vero senso di questa giusta nota dovrebbe difatti essere, ecco un calssico esempio di cosa sia il CE LO DICE LA SCENZA, cioè gli eshperti (a libro paga) USATI per giustificare o meglio, per spingere politiche. Vogliamo ad es. parlare di transizione energetica?
Ancora di più - ma non solo - se siamo nell'ambito delle scienze non scientifiche tipo economico sociali, dove contano le chiacchiere e soprattutto il distintivo.
In sostanza, considerazioni finali e letali dedicate a quelli che DEVONO COMANDARE GLI ESHPERTI ALLA TRACHI. Quelli che prendono 'ste sole.
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