#salute e bellezza
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angolodonne · 2 years ago
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Scopriremo le creme a base di agenti leviganti, i trattamenti peeling chimici e fisici, e altre soluzioni che possono contribuire a migliorare l’aspetto della pelle colpita da smagliature.
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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Capelli e terapia oncologica: a Udine un evento aperto al pubblico
Il 2 marzo a Udine si terrà l’evento "Oltre la terapia oncologica: come gestire i cambiamenti del corpo", organizzato dalla SiTri (Società Italiana di Tricologia) in collaborazione con ANDOS Onlus.
Il 2 marzo a Udine si terrà l’evento “Oltre la terapia oncologica: come gestire i cambiamenti del corpo”, organizzato dalla SiTri (Società Italiana di Tricologia) in collaborazione con ANDOS Onlus. L’incontro, giunto alla terza edizione, è rivolto sia ai medici che al pubblico e si focalizza sulle terapie tricologiche per pazienti oncologici, con l’obiettivo di divulgare informazioni spesso…
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abr · 3 days ago
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Se non è monopolista, lo Stato, in Italia, non esiste. E' una condanna biblica che grava sulle teste dei cittadini del Belpaese: o si accontentano della minestra preparata dall'apparato onnipotente ed onnipresente o devono saltare dalla finestra.
Chiariamo subito. Non c'è verso alcuno che la politica tolga le mani dalla sanità e dalla gestione dal budget che le viene assegnato: 134 miliardi di euro ogni anno. Una cifra record, nonostante i lamenti della segretaria dem Elly Schlein.
Troppi gli interessi da tutelare, le opportunità ed i soldi da gestire in un mastodontico apparato che vanta la bellezza di 630mila dipendenti ed un ampio bacino di benemerenze da poter vantare (nonché e di consensi da poter orientare). Che poi il servizio risulti carente in molti ambiti (liste di attesa bibliche nel comparto statale) e puntualmente dispendioso (ospedaliera pubblica sempre deficitaria) peggio ancora, diversamente efficiente al Nord ed al Sud con il Meridione che finanzia il Settentrione attraverso la mobilità passiva, ossia il massiccio trasferimento di malati, questo poco sembra importare.
Guai poi ad immaginare che in quel sistema statalizzato si possa inserire un qualche principio di concorrenza, di misurazione dell'efficienza, di meccanismo premiale per i più capaci ed i più bravi. (...) Perché? (...) Il ragionamento degli statalisti è il seguente: la sanità è un servizio essenziale e di primaria importanza perché tutela il principale bene del cittadino: la salute. Il sistema viene finanziato con la tassazione (l'efficienza viene spacciata per ricerca di profitto), il profitto si confonde con il profittatore!
Bisognerebbe chiedere agli adoratori dello Stato il perché di questa menzogna che mistifica la pubblicità del servizio con la statalità della gestione del medesimo. (...) Perché lo stipendio ai dipendenti del SSN è sacro per il lavoro prestato e non lo è invece il ricavo positivo (profitto) per i lavoratori che esercitano la libera professione, nel pieno rispetto delle regole e dei requisiti di legge imposti a chi pratica l'attività sanitaria? (...) Secondo gli adoratori dei monopoli statali che tale teoria bolscevica sanitaria hanno più volte ribadito (...), esercitare la professione e l'impresa in campo sanitario sarebbe disdicevole perché profittevole. (...)
Senza competizione e libertà di essere scelti (e di scegliere), niente migliora (...). E' cosa nota che i servizi più efficienti siano quelli che dipendono dal gradimento dell’utente e dalla sua libertà di scelta. E' questo discrimine che distingue i cittadini dai sudditi e lo Stato liberale dal Leviatano.
Sen. Dott. Vincenzo D'Anna presidente Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB)
via https://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=127463
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chouncazzodicasino · 9 months ago
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Stamattina in negozio è venuta una ragazza che aspettavo da un mese. Le stavo tenendo un pacchetto e dopo un mese mi ha chiamata scusandosi tanto perché causa trasferimento era impossibilitata a passare. Io quelli che vengono spesso a prendere i pacchetti me li ricordo bene e mi ricordo bene anche lei quindi le ho detto di non preoccuparsi, il pacchetto l'avrebbe aspetta qua.
L'ho vista palesarsi alla porta stamattina, bellissima, vestito rosa primaverile lungo, capelli sciolti neri sciolti tenuti poco con una mezzacoda accrocchiata, pochissimo trucco su un viso dei lineamenti rinascimentali. Ci siamo salutate, si è scusata tanto (è una ragazza educata e delicata, si vede), abbiamo parlato un po' del più e del meno, mi ha raccontato del suo trasferimento come fossimo vecchie amiche e poi nel momento dei saluti le ho detto "Beatrice, lasciatelo dire, oggi sei di una bellezza disarmante. Sei stata una visione su quella porta", mi è uscito così, di cuore, come lo direi ad una mia amica, sincero e spontaneo. Lei mi ha guardata, ha sorriso, le sono scesi due lacrimoni sulle guance e mi ha abbracciata dicendo "Non hai idea di quanto questa cosa detta da te mi faccia bene, proprio oggi".
Io ho capito perfettamente cosa intendeva. E ho capito che forse quel mio "esagerare" con la confidenza era stato fatto con la persona giusta. Poi subito dopo ho pensato "Ah vedi allora anche le dee hanno giorni in cui si sentono cesse, 'ste stronze".
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occhietti · 8 months ago
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A ste donne je dite de tutto...
Che je serve er personal trainer, che se truccano troppo, che so' sciatte, che so' boiler, che so' manici de scopa, che sa tireno, che so' cesse, che so' vecchie, che so troie.
Nun ce pensate mai che na donna magari nun ce pensa alla palestra, perché c'ha i fiji da vestì, da fa magnà, ce pensate mai che se è troppo secca è perché sta esaurita, nun dorme, nun magna, che c'ha er core spezzato o i guai daa vita a stanno a massacrà de brutto e se scorda de magnà e de beve.
Ce pensate mai che se una ingrassa sò problemi de salute, de quelli seri, che se succede a na sorella a na madre, a na zia, vostre che je fate? Eh?
A tragedia pe na donna
nun so le tette piccole o la cellulite, sò l'occhi.
Che se nun ridono, nun brilleno, nun glie serve né un chirurgo né la palestra, pe falla esse bella che magari c'ha la morte ner core e nun lo vo dì...
Nun lo vo fa sapé, se nasconne dietro 'n' sorriso e tutto quello che chiede è da esse guardata e vista bella... Co le rughe, col culone, co la faccia distrutta er core ciancicato... Ma bella, bella da morì..."
- Paola Cortellesi
La vera bellezza non ha una taglia...
@occhietti
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lunamagicablu · 13 days ago
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L’intero universo si trova dentro la Terra. Con l’intuizione è possibile stabilire un’autentica comunicazione con la Terra, il che costituisce la più alta forma di preghiera. Se comprendiamo la nostra profonda relazione con la Terra avremo l’amore, la forza, il risveglio e il sostegno sufficienti per fiorire. La Terra possiede bellezza, salute, autorevolezza, potenza, amore, comprensione, verità e saggezza. Non abbiamo bisogno di indirizzare la nostra gratitudine e la nostra preghiera verso una divinità remota con cui potrebbe risultare difficile o impossibile entrare in contatto. Possiamo rivolgere la nostra gratitudine alla Madre Terra. La Madre Terra si trova qui, si prende cura di noi. Non cercare nella tua immaginazione. Si trova giusto ai tuoi piedi. Thich Nhat Hanh ************************* The entire universe is within the Earth. With intuition, we can establish true communication with the Earth, which is the highest form of prayer. If we understand our deep relationship with the Earth, we will have enough love, strength, awakening, and support to flourish. The Earth has beauty, health, authority, power, love, understanding, truth, and wisdom. We do not need to direct our gratitude and prayer to a distant deity who may be difficult or impossible to contact. We can direct our gratitude to Mother Earth. Mother Earth is here, taking care of us. Do not search in your imagination. She is right at your feet. Thich Nhat Hanh 
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susieporta · 1 month ago
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Non ti auguro un anno migliore
Ti auguro di trovare l'amore
Non ti auguro che sia l'anno del tuo segno
ma che tu riesca a lasciare andare ogni storia.
Non ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni
Ti auguro di sentire il richiamo dell'anima
Non ti auguro successo, fama, ricchezza,
Ti auguro libertà!
Ti auguro una vita piena, vera, onesta e sincera e ti auguro di cuore che tu possa trovare quel silenzio interiore, quel sostengo interiore, quel Dio interiore, quella divinità che sei, in modo che tu possa aiutare anche l'altro a trovarla attraverso il tuo silenzioso esempio.
Ti auguro di vivere la vita pienamente, così come si presenta, nella gioia e nel dolore, in salute e malattia fin che morte non ti separi da questo corpo.
E ti auguro di trovare la strada verso casa, invitandoti a concentrarti sul singolo passo,
solo sul singolo respiro.
Ti auguro di sentire la bellezza che sei, e di percepire la sacralità di questo corpo che ti permette di vivere la vita pienamente.
Ti auguro di scoprirti VITA, nel suo continuo flusso, movimento e mutamento e di ti auguro di cuore, di riuscire ad amare profondamente la tua umanità, senza dover più fare nulla per cambiarla o trasformarla.
Ti auguro secondi intensi
Non ti auguro di attendere il Risveglio,
né di rincorrerlo
ma piuttosto di renderti conto che si, anche tu, come un fiore, sboccerai a suo tempo.
E lo stesso identico augurio, lo auguro a me e ad ogni anima nel mondo 💜
Claudia Sapienza
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intotheclash · 7 months ago
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Puntiamo lo sguardo oltre l’infamia, per indovinare un altro mondo possibile: l’aria sarà pulita da tutto il veleno che non venga dalla paure umane e dalle umane passioni; nelle strade, le automobili saranno schiacciate dai cani; la gente non sarà guidata dalla automobile, non sarà programmata dai calcolatori, né sarà comprata dal supermercato, né osservata dalla televisione; la televisione cesserà d’essere il membro più importante della famiglia e sarà trattato come una lavatrice o un ferro da stiro; la gente lavorerà per vivere, invece di vivere per lavorare; ai codici penali si aggiungerà il delitto di stupidità che commettono coloro che vivono per avere e guadagnare, invece di vivere unicamente per vivere, come il passero che canta senza saper di cantare e come il bimbo che gioca senza saper di giocare; in nessun paese verranno arrestati i ragazzi che rifiutano di compiere il servizio militare; gli economisti non paragoneranno il livello di vita a quello di consumo, né paragoneranno la qualità della vita alla quantità delle cose; i cuochi non crederanno che alle aragoste piaccia essere cucinate vive; gli storici non crederanno che ai paesi piaccia essere invasi; i politici non crederanno che ai poveri piaccia mangiare promesse; la solennità non sarà piu' una virtu', e nessuno prenderà sul serio chiunque non sia capace di prendersi in giro; la morte e il denaro perderanno i loro magici poteri, e né per fortuna né per sfortuna, la canaglia si trasformerà in virtuoso cavaliere; nessuno sarà considerato eroe o tonto perché fa quel che crede giusto invece di fare ciò che più gli conviene; il mondo non sarà più in guerra contro i poveri, ma contro la povertà, e l’industria militare sarà costretta a dichiararsi in fallimento; il cibo non sarà una mercanzia, né sarà la comunicazione un’affare, perché cibo e comunicazione sono diritti umani; nessuno morirà di fame, perché nessuno morirà d’indigestione; i bambini di strada non saranno trattati come spazzatura, perché non ci saranno bambini di strada; i bambini ricchi non saranno trattati come fossero denaro, perché non ci saranno bambini ricchi; l’educazione non sarà il privilegio di chi può pagarla; la polizia non sarà la maledizione di chi non può comprarla; la giustizia e la libertà, gemelli siamesi condannati alla separazione, torneranno a congiungersi, ben aderenti, schiena contro schiena; una donna nera, sara' presidente del Brasile e un’altra donna nera, sara' presidente degli Stati Uniti d’America; una donna india governerà il Guatemala e un’altra il Perù; in Argentina, le pazze di Plaza de Mayo saranno un esempio di salute mentale, poiché rifiutarono di dimenticare nei tempi dell’amnesia obbligatoria; la Santa Chiesa correggerà gli errori delle tavole di Mosè, e il sesto comandamento ordinerà di festeggiare il corpo; la Chiesa stessa detterà un altro comandamento dimenticato da Dio: “Amerai la natura in ogni sua forma”; saranno riforestati i deserti del mondo e i deserti dell’anima; i disperati diverranno speranzosi e i perduti saranno incontrati, poiché costoro sono quelli che si disperarono per il tanto sperare e si persero per il tanto cercare; saremo compatrioti e contemporanei di tutti coloro che possiedono desiderio di giustizia e desiderio di bellezza, non importa dove siano nati o quando abbiano vissuto, giacche' le frontiere del mondo e del tempo non conteranno più nulla; la perfezione continuerà ad essere il noioso privilegio degli dei; però, in questo mondo semplice e fottuto ogni notte sarà vissuta come se fosse l’ultima e ogni giorno come se fosse il primo.
(Eduardo Galeano)
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sorella-di-icaro · 5 months ago
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Il paesaggio che si trasforma in un caleidoscopio di sfumature che vanno dall'ocra al rosso fino al marrone.
È il FOLIAGE (che significa "fogliame") un fenomeno naturale spettacolare, che possiamo ammirare con l'arrivo dell'autunno, tra fine settembre e novembre, quando i meccanismi della fotosintesi rallentano e la clorofilla diminuisce.
Ma oltre la bellezza del momento, il foliage ha effetti benefici sulla salute di mente e corpo.
Il contatto con la natura si sa è di per sé terapeutico, nello specifico questo periodo dell'anno è in grado di infondere un senso profondo di benessere e serenità.
Immergersi nel foliage autunnale con i suoi colori, abbassa i livelli di stress, aiuta a staccare dai ritmi quotidiani, favorendo il rilassamento, la pace interiore.
Così, una passeggiata tra boschi, colline, laghi, giardini botanici senza dimenticare i nostri parchi cittadini diventa anche una "cura" per mente, anima e corpo.
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smokingago · 8 months ago
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Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.
Hermann Hesse
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vecchiorovere · 3 months ago
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In questo momento, con il fresco e le piogge leggere, l’arancio vive un momento prezioso della sua stagione. Le gocce d’acqua che si depositano sulle foglie e sui frutti non sono solo un dettaglio estetico: rappresentano una ricarica naturale per l’intero albero. La pioggia irriga il terreno in profondità, consentendo alle radici di assorbire acqua preziosa, mentre il fresco rallenta i processi di stress della pianta, permettendole di concentrare le sue energie sulla maturazione dei frutti.
In queste condizioni, l’arancio riesce a sviluppare frutti più succosi e aromatici, poiché il clima fresco favorisce un migliore bilanciamento tra zuccheri e acidità. È un momento in cui il frutto “respira” la natura, arricchendosi di dolcezza e carattere. La pioggia, inoltre, contribuisce a lavare via eventuali impurità dalle foglie, migliorando la salute generale dell’albero.
Il fresco e l’umidità non fanno altro che esaltare la bellezza e la forza degli aranci, rendendoli non solo più resistenti ma anche capaci di offrire quei frutti brillanti e pieni di gusto che tanto amiamo. Un equilibrio perfetto tra terra, cielo e natura.
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angolodonne · 5 months ago
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L’autostima è un pilastro fondamentale del nostro benessere psicologico ed emotivo. Scopri come mantenere una visione positiva di te stesso
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pier-carlo-universe · 11 days ago
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Il potere della gentilezza: un gesto che può cambiare il mondo. Recensione di Alessandria today
Viviamo in un’epoca in cui tutto sembra scorrere velocemente: impegni, responsabilità, obiettivi da raggiungere. Eppure, in mezzo a questa frenesia, c’è un valore che può fare la differenza: la gentilezza.
Viviamo in un’epoca in cui tutto sembra scorrere velocemente: impegni, responsabilità, obiettivi da raggiungere. Eppure, in mezzo a questa frenesia, c’è un valore che può fare la differenza: la gentilezza. Un gesto semplice, un sorriso, una parola di conforto possono cambiare non solo la giornata di qualcuno, ma anche la nostra percezione del mondo. Essere gentili non significa solo aiutare gli…
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ambrenoir · 11 months ago
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Mentre scriveva il suo Siddharta, Hermann Hesse cadde in depressione e interruppe il suo lavoro.
Ebbe la fortuna di conoscere Carl Jung che lo aiutó a uscirne e terminò con successo il suo romanzo. Da quel momento Hesse e Jung divennero grandi amici. Un giorno erano insieme quando Hesse aprí una lettera di un giovane ragazzo, il quale gli chiedeva quali fossero le cose piú importanti nella vita di uomo. Di fronte ad una domanda del genere i due amici, non sentendosi in grado di dare una risposta, consultarono un testo di Confucio e vi trovarono la stessa domanda. La risposta di Confucio era questa: Le cose piú importanti nella vita di un uomo sono due: essere coerenti con se stessi il piú possibile e imparare ad amare.
«Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza.
Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.»
Herman Hesse, sull’amore.
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psic0paticaa · 11 days ago
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Tesoro, premesso che non sei affatto grassa, personalmente trovo che tu sia bellissima.
Se vai dalla nutrizionista per seguire un regime alimentare più equilibrato o comunque più adatto a te, o per esigenze di sport o di salute, va benissimo. Ma non farti complessi sulla tua immagine o sul fatto di essere “grassa”.
Questa maledetta società di merda ha fatto credere alle persone di non essere abbastanza nella vita per qualche etto di pancia o per qualche smagliatura. Non giudicare (gli altri e te stessa) e non farti giudicare sulla base del tuo aspetto fisico.
Ripeto che non è il tuo caso, ma comunque chi se ne frega se una persona è troppo grassa o troppo magra. Se ha problemi di salute ovviamente penserà (ammesso che lo desideri, visto che la vita è la sua, non la mia) a curare la sua salute, ma la “bellezza” vera delle persone va al di là del loro peso o degli addominali scolpiti. E la conformità estetica agli standard della società non pregiudica assolutamente l’essere o non essere abbastanza nella vita…
Queste parole anche se non cambieranno comunque il modo di vedermi, mi hanno fatto bene. Ti ringrazio davvero❤��
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multiverseofseries · 4 months ago
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The Bear 3: un ottimo tris, ma meno sorprendente
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La terza stagione di The Bear si mantiene su livelli altissimi ma, dopo le precedenti praticamente perfette, sorprende meno. Due episodi sono però memorabili.
Paragonare una serie ambientata nel mondo della cucina a un pranzo stellato è una cosa facile e anche un po' pigra, ma forse non c'è modo più immediato per far capire cosa rappresenti la terza stagione per il percorso evolutivo di The Bear. The Bear 3 vede Carmy (Jeremy Allen White) finalmente al timone del suo ristorante, tanto inseguito e voluto, il "The Bear" del titolo, insieme alla socia Sydney (Ayo Edebiri). Preso in eredità dal fratello Michael, che ne aveva fatto un locale alla buona, pronto a servire panini unti e abbondanti soprattutto agli operai in pausa pranzo di Chicago, Carmy lo ha trasformato in un posto elegante e ambizioso: il suo obbiettivo è infatti ottenere una stella Michelin.
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Jeremy Allen White è Carmy Berzatto in The Bear
Per riuscirci lo chef è pronto a sacrificare tutto: il sonno, la salute, l'igiene personale. E, soprattutto, i rapporti umani: The Bear 2 si è chiusa proprio con il suo sfogo nella cella frigorifero, in cui, non sapendo che Claire fosse dall'altro lato della porta a sentirlo, ha tirato fuori tutta la propria frustrazione per un rapporto che gli dà sì felicità, ma che allo stesso tempo lo distrae da quello che lo fa alzare ogni mattina: essere un artista del cibo. La felicità convive male con la grandezza. E Carmy vuole essere il migliore.
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I nuovi episodi di The Bear riprendono esattamente da qui: gli autori ci mostrano l'ossessione che ha portato il protagonista a diventare un nome ricercato, che combatte costantemente con i propri limiti, per superarli ed essere sempre più bravo. A Carmy l'eccellenza non basta: vuole stupire, farsi ricordare. E in nome di questo prende una decisione che lo porterà a creare più di qualche malumore: cambiare menù ogni giorno. E, in un certo senso, è quello che fa anche la serie stessa in questo terzo ciclo: cerca di offrirci qualcosa di unico e differente a ogni episodio. In parte ci riesce, ma, rispetto alle stagioni precedenti, praticamente perfette, è come se si fosse persa un po' di spontaneità: siamo sempre a livelli eccellenti, ma manca la scintilla, quel qualcosa che ti fa dire "mi trovo di fronte a qualcosa di speciale".
The Bear 3: Una stagione di raccordo
Il pranzo stellato, dicevo: chiunque ne abbia mai provato uno sa che è fatto di tante portate, che nella mente dello chef rappresentano un vero e proprio viaggio. Non soltanto sensoriale: come si vede nel film Ratatouille, un piatto può diventare anche un tuffo nei ricordi e trasformarsi in un concerto di emozioni, oltre che di sapori e profumi. Di solito si comincia con gli amuse-bouche, poi gli antipasti, le portate principali e poi via, fino ai dolci. Tra un piatto importante e l'altro spesso arrivano dei piccoli assaggi, che spezzano la pesantezza se si è mangiato qualcosa di particolarmente ricco. Ecco: The Bear 3 è esattamente questo.
La prima stagione è stata folgorante: una novità, che ci ha colpito come un fulmine. La seconda, se possibile, è stata ancora migliore: forte dell'averci già fatto conoscere i personaggi, li ha portati a un'evoluzione che ci ha commosso e stupito per la bellezza della scrittura. Questa terza è leggermente in calo, ma un calo fisiologico. È come se ci preparasse al gran finale, pulendoci la bocca da quanto assaggiato all'inizio, per essere definitivamente stupiti e deliziati. Una stagione di raccordo insomma. Ma, sia chiaro, in un pranzo stellato anche qualcosa che resetta il palato ha un sapore eccellente.
Due episodi bellissimi
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Ayo Edebiri è Sydney in The Bear
Sarebbe quindi davvero ingeneroso parlare di delusione per The Bear 3: la serie è quanto di meglio si possa vedere in televisione negli ultimi anni. E se è vero che questa stagione espone il fianco a qualche critica, ci sono almeno due episodi bellissimi, che da soli valgono la visione di tutto: si tratta di Ice Chips, in cui Natalie (Abby Elliott), sorella di Carmy, va in travaglio, e Napkins, che ci fa scoprire come Tina (Liza Colón-Zayas) sia arrivata nella cucina del The Bear. La prima è una lezione di regia: tutta primi e primissimi piani, interpreti in stato di grazia. Una perla. La seconda, diretta da Ayo Edebiri, è meno prorompente dal punto di vista stilistico, ma è permeata da una sensibilità rara. Non soltanto entriamo finalmente in connessione con Tina, ma abbiamo anche la possibilità di scoprire l'essere umano Michael. Il duetto tra Liza Colón-Zayas e Jon Bernthal è da applausi. Anche l'episodio finale, di cui non vi dico nulla, è eccellente. Insomma, è proprio vero che in questa serie "ogni secondo conta". E, per la terza volta, a visione finita, non possiamo che dire: sì, chef!
Conclusioni
In conclusione la terza stagione di The Bear è di raccordo tra il folgorante inizio e quella che sarà la fine. Gli attori sono sempre al massimo, così come la scrittura dei personaggi, ma si è persa un po' di sorpresa. Si tratta comunque di una stagione ottima, che può contare su almeno due episodi bellissimi: il 6 e l'8.
👍🏻
La bravura di tutti i protagonisti.
La scrittura dei personaggi.
Gli episodi 6 e 8.
Le guest star di lusso.
👎🏻
Forte della propria brillantezza, pur essendo ottima, questa stagione di The Bear è meno sorprendente delle precedenti.
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