#regno dei cieli
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valentina-lauricella · 8 months ago
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Gloria al Padre...
"Il nulla non esiste", "il nulla non può esistere in alcun modo": è questa intuizione il fondamento del pensiero di Parmenide. Perciò l'unico discorso vero è quello che dice che "qualcosa è", e di conseguenza che "il tutto di questi qualcosa è". Se Cartesio avesse affermato "penso, perciò quello che chiamo il mio sé è" sarebbe arrivato alla medesima conclusione: "tutto ciò che appare è".
Il mutamento appare, anzi appare incessantemente. Ma non vuol dire che tutto ciò che è si stia svolgendo, perché, per esserci uno svolgimento, il presente avrebbe dovuto essere nulla, prima di apparirci presente. E dovrebbe finire nel nulla, per far posto all'apparire di un altro presente. Il mutamento, quindi, è incessante, ma nel suo complesso, nella sua immensa totalità, è immutabile. Il tempo appare, ma la totalità del tempo è eterna, esistendo tutta per intero. E nessun presente sì è mai svolto una prima volta. Infatti questa totalità dell'apparire è il sé del dio del cosmo, il sé dell'uno e del continuo, che non si è mai svolto né è mai divenuto, ma che torna incessantemente presente, cioè eternamente ad apparirsi, non solo perché è, ma anche perché senza alcuna discontinuità è. L'eterno riapparirsi di tutti gli apparire perciò non ne è lo svolgimento, ma ne è ciò che un tempo chiamavamo "la gloria".
(Omaggio a Emanuele Severino - di Gulcan Oruc)
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ilfalcoperegrinus · 7 hours ago
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IL POTERE DI GESU'
IL POTERE DI GESU', un commento al vangelo nella solennità di Cristo Re dell'Universo, disponibile anche come audio-commento e con testo tradotto in spagnolo, entrando nella sezione "Commenti al vangelo" del menu principale di www.predicatelosuitetti.com
SOLENNITA’ DI CRISTO RE DELL’UNIVERSO anno B (2024) Dn 7,13-14; Ap 1,5-8; Gv 18,33-37 https://predicatelosuitetti.com/wp-content/uploads/2024/11/cristo-re-anno-b-2024.mp3 In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno…
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buscandoelparaiso · 5 months ago
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dominousworld · 2 months ago
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IL REGNO DEI CIELI E' DENTRO DI VOI
IL REGNO DEI CIELI E' DENTRO DI VOI
a cura di Miryam di Magdala DAL VANGELO SECONDO TOMMASO “Il Regno dei Cieli è dentro di voi.Quando conoscerete voi stessi, sarete riconosciuti e saprete che siete figli del Padre vivente. Ma se non conoscerete voi stessi,allora sarete nella miseria e sarete voi stessi miseria”. Queste sono le parole segrete che Gesù il Vivente¹ ha detto e Didimo Giuda Tommaso ha trascritto. 1) Cfr. Ap. I 18.…
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elperegrinodedios · 4 months ago
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Questo è ciò che ho scritto nella presentazione di uno dei miei diari a proposito di un cammino aragonese molto speciale. Avevo trovato tanto oro zecchino da farmi ricco e paragonabile alla perla di grande valore perchè in fondo erano la stessa cosa. Ero un pellegrino, un Re viandante.
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E solo ora mi rendo ben conto di aver effettuato lo stesso cammino del mercante. E, dopo pochi anni vendetti la mia amata tavernadelpellegrino anche se io avevo già la Perla di grande valore.
45) Il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di belle perle. 46) E trovata una perla di grande valore*, va, vende tutto ciò che ha e la compera. (*Gesù è la perla di grande valore. 🤍)
(Mt. 13:45-46)
lan ✍️
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jadarnr · 6 days ago
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TRINITY BLOOD
RAGE AGAINST THE MOONS
(Sunao Yoshida)
Vol.1 From the Empire
FLIGHT NIGHT - Capitolo 2
Traduzione italiana di jadarnr dai volumi inglesi editi da Tokyopop.
Sentitevi liberi di condividere, ma fatelo per piacere mantenendo i credits e il link al post originale 🙏
Grazie a @trinitybloodbr per il suo prezioso contributo alla revisione sul testo originale giapponese ✨
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La Tristan, con una lunghezza di duecentocinquanta iarde e seicentomila piedi cubi di elio, era la terza nave volante più grande al mondo. La superavano solo la Midguard Gerange del Regno di Germania e la Charmaneau del regno di Francia. Ma la sua velocità massima di cento miglia all’ora generata dalle eliche a doppia inversione del diametro di 13 iarde, insieme al suo lussuoso servizio passeggeri mettevano la Tristan in una categoria a sè stante.
La nave passeggeri era il fiore all’occhiello dei cieli del Regno di Albione.
“Ecco Capitano” disse Jessica.
“Oh grazie cara. Pensa che piloto questo mostro solo per extra come questi” confessò il Capitano. Annusò il ricco aroma del caff��. Il vapore inumidì i suoi baffi perfettamente tagliati, tipici dei nobili di Albion.
“Avete del tempo libero non é vero?” commentò la ragazza.
“Soprattutto tranquillo. Abbiamo ancora sei ore fino a Roma” rispose il Capitano.
Il timoniere e l’ingegnere erano rilassati e di buon umore— segni sicuri di un viaggio tranquillo.
“Dov’è il Vice Capitano Roswell?” Chiese il Capitano.
Dickins, il navigatore, si guardò intorno nello stretto ponte di comando, verso il sedile vuoto accanto a quello del capitano. “Capitano, ho visto Roswell di sotto. Non si sentiva bene perciò si è preso una pausa”. Lo informò Dickins.
“Non mi sembrava tanto in forma nemmeno a Londinium” osservò il Capitano.
“Si tratta di qualcosa di fisico o di personale?” Chiese il signor Orson, il timoniere, alzando un sopracciglio.
“Probabilmente qualcosa che ha mangiato” disse Dickins facendo l’occhiolino “ Sua moglie è la donna più adorabile che conosco, però…”
Il piccolo equipaggio della Tristan poteva sembrare sotto staffato per una nave così grande, ma avevano tutto sotto controllo. La loro sicurezza avrebbe tranquillizzato anche il più pauroso dei passeggeri. Ed essa era ben riposta. Il sistema di auto pilota della Tristan, disegnato dal geniale ingegnere Catherine Lang, era il fiore all’occhiello della nave. La Tristan era controllata da un ‘computer’, una reliquia della civiltà passata. Per questo motivo per pilotarla serviva solo un decimo dell’equipaggio. Ed il suo design rivoluzionario era senza pari.
“Signor Orson, mi scusi credo che…” Jessica indicò uno dei pannelli di controllo “L’assetto sia leggermente sabgliato. Non dovrebbe correggerlo?” Chiese.
“Fammi vedere. Uh. É vero. Come lo sapevi?” si chiese Orson guardando attentamente il pannello di controllo ed aggiustando un pulsante. Il resto dell’equipaggio sembrava divertito.
“Perché non lascia il timone a Jessica?” Suggerì Dickins.
Il Capitano rise “Mi renderesti il lavoro molto più semplice.”
Jessica arrossí per l’imbarazzo. Si vergognò per aver corretto il signor Orson. “Sono solo una hostess” farfugliò.
“Ma avevi fatto richiesta a questa compagnia per essere timoniere, giusto? Che spreco. Perché non possono giudicare meglio il talento?” Si lamentò il Capitano.
Il Capitano Connelly era conosciuto per le sue idee progressiste. Voleva l’equipaggio migliore, senza far caso al genere. Sapeva che quel mestiere era troppo pericoloso perché le vecchie abitudini andassero ad ostacolare il miglior lavoro possibile. Età e genere non avevano posto nella sua analisi.
“Lo farò notare ai miei superiori la prossima volta” disse il Capitano.
“Grazie, ma non c’è bisogno che faccia questo per me” mormorò Jessica timidamente.
“È nostro compito quello di raccomandare le persone con un vero talento, Jessica”
Proprio in quel momento ritornò il Vice Capitano Roswell, con un viso estremamente pallido.
“Dov’era finito Roswell?” Chiese il navigatore “E chi è lui?”
C’era un uomo dietro Roswell. Roswell iniziò a balbettare una presentazione, ma l’uomo lo interruppe “Sono Alfredo, Duca di Meinz, del Regno di Germania”
Il Duca si inchinò in maniera eccessiva. Il cappotto che portava, una costosa giacca con cappuccio, era minuziosamente confezionato. Il suo giovane viso mostrava un ghigno malvagio. “Perdonate l’intrusione, ma ho detto al signor Roswell che ho una passione per le navi volanti. Dopo aver insistito un po’, si é offerto di portarmi a vedere il ponte di controllo” disse il Duca con voce suadente.
“Duca, mi spiace ma non le posso permettere di rimanere qui” disse il Capitano educatamente. Il suo tono gentile diventò un rimprovero quando si rivolse al Vice Comandante Roswell “Cosa le è saltato in mente Vice Comandante? Sa benissimo che le persone non autorizzate non possono salire qui!” Il Capitano era furioso.
“Signore, la prego non si arrabbi con lui. La colpa è mia” disse il Duca con voce piatta.
A Jessica non piacevano per nulla le maniere affettate del Duca. Invece di sembrare nobile o elegante, appariva volgare ed insolente.
Pensò a quanto fastidioso fosse quel ricco Duca, e quanto invece fosse stato gentile quel povero prete che aveva incontrato solo pochi minuti prima. Anche se non aveva soldi, sembrava molto più ricco nello spirito.
Ora che ci pensava, non le sembrava di ricordare che nessun nobile Germanico avesse prenotato un viaggio sulla Tristan quella notte.
“Le mie più sincere scuse, Duca, ma non possiamo autorizzarla a rimanere sul ponte di controllo. Sono sicuro che capirà.”
“Che peccato” disse il Duca “Mi sarebbe proprio piaciuto far schiantare questa bellezza contro qualcosa di grosso, sapete? Così, per gioco”.
Lo humor nero del Duca non fece presa sull’equipaggio. Specialmente sul Capitano Connnelly, che disse “Questa nave ha una funzione di auto-pilota. Anche se l’equipaggio cambiasse la rotta… Hey! Ma che sta facendo?” Chiese il Capitano, sbigottito.
Il Duca fece scivolare un piccolo disco di metallo dalla sua manica e lo fece cadere in uno slot sul pannello di controllo. Il capitano tentó di fermare il braccio del Duca ma era troppo tardi.
“Che cos’ha fatto? Cos’era quello?”
Dickins si alzò per protestare, ma improvvisamente lo schermo del suo display tremoló e si spense. Prima che potesse capire cosa stava succedendo, lo schermo venne invaso da del testo indecifrabile.
“Capitano, il computer sta negando l’accesso!” Urló Dickins.
“Che cos’ha fatto?!” Esclamò il Capitano.
In quel momento la nave si inclinò in avanti, come cadendo in picchiata.
“Le impostazioni per la nostra destinazione non sono cambiate ma l’altitudine è scesa a meno trecento! Se continuiamo così ci schianteremo su Roma!” Gridò il timoniere.
Un sorriso sottile si allargò sulle labbra del Duca. “È tutto qui? Cavoli è stato fin troppo facile! Questo bestione cadrá sulla testa dei quel maledetto Vaticano! Ahah!”
Dickins afferró il bavero del Duca e lo scrollò violentemente “Sei pazzo? Morirai anche tu!” Urlò.
“Non credo proprio, sporco Terran! Morire non è tra i miei piani” disse il Duca seccamente. Dietro quel sorriso compiaciuto si allungarono i bianchi canini appuntiti del Duca ”Sono un Methuselah! La morte non può toccarmi!”
“Un vampiro!” Sputò Dickins. Fece a malapena in tempo a proferire quella parola che la sua gola venne tagliata dal Duca ad una velocitá impossibile da vedere da un occhio umano. Soffocando nel suo stesso sangue, il navigatore urlò e poi cadde a terra.
Il sangue schizzò in tutto il ponte di comando. Ogni angolo della stanza si riempì di grida di terrore. Uno per uno, ogni membro dell’equipaggio cadde vittima delle azioni brutali del Duca.
Alla fine rimase soltanto Jessica, il colore scomparso dal suo viso.
“Bambolina finalmente siamo soli!” Il ghigno lascivo del Duca rivelò le sue zanne.
Il mondo di Jessica iniziò a vorticare senza controllo. Tutto l’equipaggio era morto? E che ne era stato del Vice Capitano Roswell? Lo vide sdraiato a terra vicino ai suoi piedi, il corpo senza la testa. Essa si trovava sul pannello di controllo, la sua faccia congelata in un grido eterno.
“Ahah quel tizio era veramente un idiota. Che bisogno c’è di tenere degli ostaggi quando puoi ucciderli, stuprarli e poi bere da loro?”
Jessica sentì un dolore lancinante al petto. Le dita di Alfredo le palparono il seno sotto il suo grembiule. Iniziò ad ansimare per il dolore, la paura e l’umiliazione.
“La smetta la prego….”
“Così mi fai eccitare ancora di più. Quando ci si nutre delle donne, tanto vale possederle prima, e poi leccare il sangue dalla loro gola!”
Le labbra del vampiro si incurvarono. Alfredo afferrò uno dei suoi seni con una mano, Jessica inarcò la schiena esattamente come si aspettava, e le sue zanne si allinearono perfettamente con il suo collo.
“No!” Jessica gridò nel momento in cui sentì un dolore acuto nel collo.
“Signorina Jessica, stavo pensando…” la voce gentile del prete giunse dal portellone aperto. “È contro i dettami della Chiesa accettare la generosità senza poterla ripagare. Quindi pensavo che forse potrei lavare i piatti o pulire i bagni o… Ma che sta succedendo?”
Il vampiro indietreggiò alla vista della veste del prete e sibilò: “Vaticano!” Una corda sottile uscì da sotto il suo mantello.
“Un Vampiro?!”
Abel scivolò per terra su una pozza di sangue, proprio nel momento in cui una lama trapassava l’aria sopra la sua testa.
BANG! Improvvisamente un colpo di pistola li sorprese tutti.
La pistola fissata al fianco di Abel si era staccata accidentalmente. La pallottola era rimbalzata contro la parete ed era andata a colpire una tubatura sul muro dietro Jessica. La tubatura si spezzò e il vapore bollente fuoruscito da essa ustionò il vampiro.
Il Duca lasciò andare Jessica coprendosi la faccia in preda al dolore. Evidentemente perfino gli occhi ed il viso di un vampiro erano sensibili al vapore bollente.
“Signorina Jessica, da questa parte!” Gridò Abel.
Il prete afferrò il gomito di Jessica e scapparono via. Lei si voltò indietro per vedere il vampiro accecato imprecare e distruggere le console.
“Sei morto, cane del Vaticano! Mi hai sentito? Ti tirerò fuori l’intestino e lo userò per strangolarti!”
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diceriadelluntore · 3 months ago
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Penitenze
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Guardia Sanframondi è un borgo del Sannio, in provincia di Benevento. Ogni sette anni si svolgono qui, dal primo lunedì dopo la Festa dell' Assunta (15 Agosto) dei Riti in Onore della Madonna dell' Assunta. Che hanno una caratteristica unica ormai nel mondo Occidentale: sono dei Riti Penitenziari.
I momenti clou sono la sfilata dei Misteri (scene tratte dalla via Crucis) che ogni rione del borgo, in totale sono quattro, mette in scena in processione per le vie della città. La domenica della settimana dei Riti viene portata in processione la Statua della Madonna, con tutti gli ori e gli ex voto dei fedeli
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Ma il momento decisamente più spettacolare è la Processione dei Battenti. Uomini incappucciati vanno in processione battendosi il petto con un " pettine", un disco di sughero pieno di aghi, fino a farselo sanguinare
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Secondo la tradizione, i pettini sono bagnati con del vino bianco benedetto dal clero come anestetizzante e disinfettante.
Nel borgo si riversano centinaia di migliaia di persone, in parte discendenti di emigranti, in parte anche studiosi da tutto il mondo per assistere ad uno degli ultimi momenti di penitenza religiosa nella nostra parte del Mondo.
Poenitentiam agite, appropinquabit enim regnum caelorum – Fate penitenza, che il regno dei cieli è vicino, Vangelo secondo Matteo
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schizografia · 6 months ago
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“Quisquis non receperit regnum Dei velut parvulus, non intrabit in illud» (10, 15).
 
Perché il regno deve essere accolto con cuore di bambino? Forse perché il bambino è innocente cente e non conosce il male? Ma allora perché il regno è stato annunciato proprio ai peccatori, ai sacrileghi e alle meretrici, perché Gesù è venuto a chiamare i peccatori e non i giusti? Forse perché il regno è cosa umile e dolce, e perciò la piccolezza dei bambini, che sono deboli e inermi, bisognosi di tutto, è il simbolo della nullità di fronte a Dio, della passività con la quale il regno deve essere atteso e ricevuto da lui? Ma allora perché Gesù ha detto che «il regno dei cieli si acquista con la forza e i violenti se ne impadroniscono» (Mt, 11, 12), e perché ha detto che «tra i nati di donna non è sorto mai alcuno più grande di Giovanni il battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui» (Mt, 11, 11)?
Piuttosto, c’è nelle parole di Gesù un abisso di pessimismo circa il bilancio della vita degli uomini e del mondo, un concepire la vita dei singoli e la vicenda della storia come un discendere verso la “delusione e la stanchezza, un allontanarsi sempre più dagli inizi capaci di sperare e di volere l’incredibile. Essere come un bambino, allora, è lo stesso che essere capaci di speranza e di violenza: il bambino, nel capovolgimento operato da Gesù, non è il tipo della piccolezza, ma della grandezza.
Sergio Quinzio, Cristianesimo dell'inizio e della fine
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stefanoligorio · 1 month ago
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Il Signore Gesù Cristo: sapienza e verità di Dio per la salvezza eterna.
Parola del Signore Gesù Cristo (Giovanni 14:6): “Io sono la via, la verità e la vita”.
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Vi è una ‘sapienza’ superiore nella quale sussiste una ‘verità’ assoluta che conduce alla ‘libertà’ vera.
Aforisma di Stefano Ligorio – Sapienza, verità e vita.
Il Signore Gesù Cristo è sapienza e verità di Dio per la salvezza eterna.
Aforisma di Stefano Ligorio – Saggezza e sapienza… – Le ‘parole’ che possono ‘piegare’…
“Entrate per la porta stretta, poiché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano”. Matteo 7:13-14.
“State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca, riprendilo; e se si ravvede, perdonalo. Se ha peccato contro di te sette volte al giorno, e sette volte torna da te e ti dice: <Mi pento>, perdonalo”. Luca 17:3-4.
“Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate”. Matteo 6:7-8.
“Ma voi non vi fate chiamare ‘Rabbì’; perché uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato”. Matteo 23:8-12.
“Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati. Beati i mansueti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia”. Matteo 5:3-11.
“…Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano”. Giovanni 15:1-6.
“La lampada del corpo è l’occhio. Se dunque il tuo occhio è limpido, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà nelle tenebre. Se dunque la luce che è in te è tenebre, quanto grandi saranno le tenebre! Nessuno può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona”. Matteo 6:19-24.
“Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato”. Marco 16:15-16.
“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio”. Giovanni 3:14-21.
“Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua”. Matteo 10:34-36.
“Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna. Se uno mi serve, mi segua; e là dove sono io, sarà anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l’onorerà”. Giovanni 12:25-26.
“Beati voi che siete poveri, perché il regno di Dio è vostro. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno da loro, e vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande nei cieli; perché i padri loro facevano lo stesso ai profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. Guai a voi quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perché i padri loro facevano lo stesso con i falsi profeti”. Luca 6:20-26.
“Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge e i profeti”. Matteo 7:12.
“Se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non riceve le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunciata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare; e so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me”. Giovanni 12:44-50.
“Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”. Matteo 6:5-6.
“Ricordatevi della parola che vi ho detta: <Il servo non è più grande del suo signore>. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma tutto questo ve lo faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato”. Giovanni 15:20-21.
“Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli”. Giovanni 15:1-8.
“Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi ha mandato; e chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre”. Giovanni 12:44-50.
“In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio. Nicodemo gli disse: <Come può un uomo nascere quando è già vecchio? Può egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?>. Gesù rispose: <In verità, in verità ti dico che se uno non è nato d’acqua e di Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare se ti ho detto: <Bisogna che nasciate di nuovo>. Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; così è di chiunque è nato dallo Spirito>”. Giovanni 3:1-12.
“In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da sé stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. Perché il Padre ama il Figlio, e gli mostra tutto quello che egli fa; e gli mostrerà opere maggiori di queste, affinché ne restiate meravigliati. Infatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, così anche il Figlio vivifica chi vuole. Inoltre, il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato tutto il giudizio al Figlio, affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio non onora il Padre che lo ha mandato”. Giovanni 5:19-23.
“Ve l’ho detto, e non lo credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me; ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo uno”. Giovanni 10:25-30.
“Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. Ma io ve l’ho detto: <Voi mi avete visto, eppure non credete!>. Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori; perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato…”. Giovanni 6:35-40.
“…Chi crede in lui non è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Perché chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano scoperte; ma chi mette in pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio”. Giovanni 3:14-21.
“Perciò vi dico: non siate in ansia per la vita vostra, di quel che mangerete, né per il corpo, di che vi vestirete; poiché la vita è più del nutrimento e il corpo più del vestito… Anche voi non state a cercare che cosa mangerete e che cosa berrete, e non state in ansia! Perché è la gente del mondo che ricerca tutte queste cose; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno date in più. Non temere, piccolo gregge; perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il regno…”. Luca 12:22-34.
“In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità vi dico: l’ora viene, anzi è già venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio; e quelli che l’avranno udita, vivranno”. Giovanni 5:24-30.
“…Vendete i vostri beni, e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nel cielo, dove ladro non si avvicina e tignola non rode. Perché dov’è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore”. Luca 12:22-34.
“…Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell’ultimo giorno. Poiché questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. Giovanni 6:35-40.
“Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me. Chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita la perderà; e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà”. Matteo 10:37-39.
“Voi vi proclamate giusti davanti agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; perché quello che è eccelso tra gli uomini, è abominevole davanti a Dio”. Luca 16:14-15.
“Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi odia”. Giovanni 15:18-19.
“Quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la sua volontà, riceverà molte percosse; ma colui che non l’ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, ne riceverà poche. A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà”. Luca 12:47-48.
“E io vi dico: fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste; perché quando esse verranno a mancare, quelli vi ricevano nelle dimore eterne. Chi è fedele nelle cose minime, è fedele anche nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è ingiusto anche nelle grandi. Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affiderà quelle vere? E, se non siete stati fedeli nei beni altrui, chi vi darà i vostri? Nessun domestico può servire due padroni; perché o odierà l’uno e amerà l’altro, o avrà riguardo per l’uno e disprezzo per l’altro. Voi non potete servire Dio e Mammona”. Luca 16:9-13.
“Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché io vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, stando di fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: <Signore, aprici>. Ed egli vi risponderà: <Io non so da dove venite>. Allora comincerete a dire: <Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze!> Ed egli dirà: <Io vi dico che non so da dove venite. Allontanatevi da me, voi tutti, malfattori…>”. Luca 13:23-30.
“Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi; dimorate nel mio amore. Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa”. Giovanni 15:9-11.
“Lasciate che i bambini vengano a me, e non glielo vietate, perché il regno di Dio è per chi assomiglia a loro. In verità vi dico: chiunque non accoglierà il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà affatto”. Luca 18:16-18.
“Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli”. Matteo 10:32-33.
“Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l’altra; e a chi vuol litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello. Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. Dà a chi ti chiede, e a chi desidera un prestito da te, non voltar le spalle”. Matteo 5:39-42.
“In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Ora lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figlio vi dimora per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi”. Giovanni 8:34-36.
“Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? O, come potrai tu dire a tuo fratello: <Lascia che io ti tolga dall’occhio la pagliuzza>, mentre la trave è nell’occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello”. Matteo 7:1-5.
“In verità, in verità vi dico: chi riceve colui che io avrò mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato”. Giovanni 13:20.
“Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e così ti sarebbe reso il contraccambio; ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti”. Luca 14:12-14.
“Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi. Non vi lascerò orfani; tornerò da voi. Ancora un po’, e il mondo non mi vedrà più; ma voi mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me e io in voi. Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui”. Giovanni 14:15-21.
“Guardatevi dal praticare la vostra giustizia davanti agli uomini, per essere osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non far sonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. Ma quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, affinché la tua elemosina sia fatta in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”. Matteo 6:1-4.
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici. Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo signore; ma vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio”. Giovanni 15:12-15.
“Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così ti è piaciuto. Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio, e colui al quale il Figlio voglia rivelarlo”. Matteo 11:25-27.
“Ogni uomo che ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Perché nessuno ha visto il Padre, se non colui che è da Dio; egli ha visto il Padre. In verità, in verità vi dico: chi crede in me ha vita eterna. Io sono il pane della vita”. Giovanni 6:45-48.
“Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà paragonato a un uomo avveduto che ha costruito la sua casa sopra la roccia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma essa non è caduta, perché era fondata sulla roccia. E chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica sarà paragonato a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. La pioggia è caduta, sono venuti i torrenti, i venti hanno soffiato e hanno fatto impeto contro quella casa, ed essa è caduta e la sua rovina è stata grande”. Matteo 7:24-27.
“Perché come il Padre ha vita in sé stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in sé stesso; e gli ha dato autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo. Non vi meravigliate di questo; perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e ne verranno fuori; quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio. Io non posso far nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudizio è giusto, perché cerco non la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato”. Giovanni 5:24-30.
“Quando digiunate, non abbiate un aspetto malinconico come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo lavati la faccia, affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa”. Matteo 6:16-18.
“Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito?… Non siate dunque in ansia, dicendo: <Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?>. Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno”. Matteo 6:25-34.
“Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe”. Matteo 6:14-15.
“Quanto è difficile, per quelli che hanno delle ricchezze, entrare nel regno di Dio! Perché è più facile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio. Quelli che udirono dissero: <Chi dunque può essere salvato?>. Egli rispose: <Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio>”. Luca 18:18-27.
“Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”. Giovanni 13:34-35.
“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti”. Matteo 22:36-40.
“Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato. Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi”. Luca 6:37-38.
“Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non dà frutto, lo toglie via; e ogni tralcio che dà frutto, lo pota affinché ne dia di più. Voi siete già puri a causa della parola che vi ho annunziata. Dimorate in me, e io dimorerò in voi...”. Giovanni 15:1-6.
“Se amate quelli che vi amano, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, quale grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a quelli dai quali sperate di ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccator per riceverne altrettanto. Ma amate i vostri nemici, fate del bene, prestate senza sperarne nulla e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; poiché egli è buono verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro”. Luca 6:32-36.
“Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo, e l’altro pubblicano Il fariseo, stando in piedi, pregava così dentro di sé: <O Dio, ti ringrazio che io non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri; neppure come questo pubblicano. Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quello che possiedo>. Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: <O Dio, abbi pietà di me, peccatore!>. Io vi dico che questo tornò a casa sua giustificato, piuttosto che quello; perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato”. Luca 18:9-14.
“Non siete voi che avete scelto me ma sono io che ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; affinché tutto quello che chiederete al Padre, nel mio nome, egli ve lo dia. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri”. Giovanni 15:16-17.
“Ma a voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano. A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l’altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro”. Luca 6:27-31.
“Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore”. Matteo 6:19-21.
“I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. Ma per voi non dev’essere così; anzi il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve. Perché, chi è più grande, colui che è a tavola oppure colui che serve? Non è forse colui che è a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve”. Luca 22:24-30.
“Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà. Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua? O che darà l’uomo in cambio dell’anima sua?”. Matteo 16:24-26.
“Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: <Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?>. Allora dichiarerò loro: <Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!>”. Matteo 7:21-23.
“Poi, alzati gli occhi, Gesù vide dei ricchi che mettevano i loro doni nella cassa delle offerte. Vide anche una vedova poveretta che vi metteva due spiccioli; e disse: <In verità vi dico che questa povera vedova ha messo più di tutti; perché tutti costoro hanno messo nelle offerte del loro superfluo; ma lei vi ha messo del suo necessario, tutto quello che aveva per vivere>”. Luca 21:1-4.
Articolo tratto da: Fede – Il Signore Gesù Cristo: sapienza e verità di Dio per la salvezza eterna.
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lunamagicablu · 1 year ago
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Dio è la nostra vera dimora Quando saremo in sintonia con Dio, sentiremo sussurrare la sua voce: "Ti ho amato attraverso i secoli, ti amo adesso e ti amerò finché non tornerai a Casa. Che tu lo sappia o no, Io ti amerò sempre". Egli ci parla in silenzio e ci invita a tornare a Casa. Alla fine, non potete fare a meno di trovare Dio. È sciocco domandarsi: " Potrò anch'io entrare nel regno dei cieli?". Non esistono altri lunghi dove andare, perché quella è la vostra vera Dimora. Non dovete conquistarla, perché siete già figli di Dio fatti a sua immagine. Dovete soltanto togliervi la maschera di esseri umani e diventare consapevoli del vostro divino diritto di nascita. Paramahansa Yogananda art _by_priestessoflight777 ************************ God is our true home When we are in tune with God, we will hear his voice whisper: "I have loved you through the ages, I love you now and I will love you until you return Home. Whether you know it or not, I will always love you." He speaks to us in silence and invites us to return Home. In the end, you cannot help but find God. It is foolish to ask, "Will I too be able to enter the kingdom of heaven?" There are no other long places to go, because that is your true Home. You do not have to conquer it, because you are already children of God made in his image. You just have to take off your mask as a human being and become aware of your divine birthright. Paramahansa Yogananda art _by_priestessoflight777 
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ilfalcoperegrinus · 5 months ago
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LASCIA CHE DIO SI SPIEGHI
LASCIA CHE DIO SI SPIEGHI, un commento al vangelo della 11a Domenica del Tempo Ordinario, disponibile anche come audio-commento e con testo tradotto in lingua spagnola entrando nella sezione "Commenti al vangelo" del menu principale
XI DOMENICA DEL T.O. anno B (2024) Ez 17,22-24; 2Cor 5,6-10; Mc 4,26-34 https://predicatelosuitetti.com/wp-content/uploads/2024/06/xi-domenica-del-t.o.-anno-b-2024.mp3  Gesù diceva: «Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi…
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buscandoelparaiso · 5 months ago
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dios mio che bono che sei gianluca
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elperegrinodedios · 1 year ago
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E disse: "In verità io vi dico: se non vi convertite e non diventate come i piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli".
Mt. 18:3 📖
È l'unico pensiero che mi conforta, la sola unica certezza che mi da pace. Tutti quei bambini che periscono raggiungeranno e vivranno insieme al Signore. Senza colpe nè peccato saranno angeli di Dio.
lan ✍️
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intotheclash · 7 months ago
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E se Dio fosse una donna? si chiede Juan senza immutarsi, guarda, guarda, se Dio fosse donna è possibile che agnostici ed atei ci diremmo no con la testa e diremmo si con le viscere. Forse ci avvicineremmo alla sua divina nudità per baciare i suoi piedi non di bronzo, il suo pube non di pietra, le sue tette non di marmo, le sue labbra non di gesso. Se Dio fosse donna l'abbracceremmo per strapparla dalla sua lontananza e non ci sarebbe da giurare fino a che la morte ci separi giacché sarebbe immortale per antonomasia e invece di trasmetterci Aids o panico ci contagerebbe la sua immortalità. Se Dio fosse donna non si installerebbe lontana nel regno dei cieli, ma ci aspetterebbe nel vestibolo dell'inferno, con le sue braccia non chiuse, la sua rosa non di plastica e il suo amore non di angeli. Ah, mio Dio, mio Dio se per sempre e da sempre fossi una donna che bello scandalo sarebbe, che felice, splendida, impossibile, prodigiosa bestemmia. Mario Benedetti - "E se Dio fosse una donna?"
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pizzettauniversale · 2 years ago
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Regno dei cieli
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thegianpieromennitipolis · 1 year ago
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Da: L’INEDITO CARAVAGGIO - di Gianpiero Menniti 
MAI FINO IN FONDO
Ma tu, a questo punto: tu, Caravaggio, che genere di artista sei stato?  "Che domanda! La mia vita fu quella che fu. E amen. Eppure, in questi secoli vagando, ho compreso la miseria della monade che s’illude di avere un’anima, di essere sale del mondo, incapace di rassegnarsi alla “kénosis”, allo svuotamento del sé che insegnò San Paolo. E prima di costui, chi gli fu altissimo Maestro, il Gesù che pronunciò: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.». Chi sono, dunque, i poveri in spirito se non coloro che abbiano abbandonato, meglio, che abbiano avuto la forza immane di abbandonare la “philopsychia”, quell’amore per il proprio “Io” che è il più vigoroso ostacolo sulla via della fede autentica? Ecco, quel Caravaggio non fu capace di essere fino in fondo nella fede. Anche sapendone narrare le forme apparenti come altri non furono in grado all’epoca sua ma solo dopo averne ammirato la differenza."
- Michelangelo Merisi detto "Caravaggio" (1571 - 1610): "Ecce homo", 1605, Musei di Strada Nuova, Genova
- In copertina: Maria Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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