#presente passato futuro
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tazebao · 3 months ago
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declinare il tempo
Sappiamo che la luce che proviene dai corpi celesti, come le stelle o le galassie, ci mette milioni o perfino miliardi di anni per raggiungere la Terra.
Le stelle ne sono la testimonianze di questi eventi passati, alcuni di milioni di anni fa, nonostante li vediamo nel nostro presente.
Allo stesso modo il tempo, nella nostra vita quotidiana, è un intreccio di passato, presente e futuro.
Una relazione complessa che suscita fascino.
Oggi in un mondo interconnesso, l'idea di "il futuro nel presente" non è più un paradosso, ma una realtà condivisa.
Quando interagiamo con qualcuno che si trova in un fuso orario diverso, stiamo comunicando con una persona che vive, in effetti, in una parte differente della nostra linea temporale.
È come declinare il tempo: "il futuro nel presente".
Oggi è domani per te, ieri per me.
Mentre noi siamo ancora nel nostro presente, loro si trovano già nel loro domani.
Luoghi lontani, stesso momento di conversazione, ma separati da date diverse
A dividerci non è solo la distanza, ma anche l'arco temporale.
La nostra linea temporale si restringe, e la distanza che ci separa è rappresentata non solo dai chilometri, ma anche dagli istanti che ci dividono.
Siamo connessi simultaneamente e in modo asimmetrico: dove le ore si sovrappongono ma le date divergono.
Questo ci porta a riflettere su come il tempo, un tempo considerato un flusso unidirezionale e immutabile, diventa come un tessuto che intreccia diversi momenti della nostra esistenza.
Presente, passato e futuro.
Nell'arco di poche ore abbiamo ristretto la linea del tempo.
Per comprendere meglio questa idea, possiamo fare riferimento ad alcune teorie sul tempo.
La teoria della relatività di Einstein, ad esempio, ci insegna che il tempo non è assoluto, ma relativo, attraverso fusi orari differenti, viviamo una versione tangibile di questa teoria: ci muoviamo attraverso diverse dimensioni temporali, creando una connessione che si estende oltre i confini tradizionali del tempo lineare.
Questo significa che può variare in base alla velocità a cui ci muoviamo e alla nostra posizione rispetto a un campo gravitazionale.
Anche se queste idee sono principalmente teoriche e scientifiche, ci forniscono un fondamento per la comprensione come diversi individui possono percepire il tempo in modo differente a seconda delle loro esperienze e posizioni.
Dal punto di vista della sintassi linguistica, i tempi verbali ci permettono di ancorare le nostre esperienze in una sequenza temporale: passato, presente e futuro.
Tuttavia, nel mondo globalizzato di oggi, queste distinzioni si fanno più sfumate.
Parlare di eventi futuri come se fossero presenti diventa una necessità pratica quando ci relazioniamo con persone in diversi fusi orari.
Capire e accettare questa fluidità del tempo ci offre potere.
Ci permette di empatizzare meglio con gli altri, comprendendo che la loro percezione degli eventi può differire dalla nostra.
Ci offre la possibilità di pianificare in modo più efficace, tenendo conto delle variazioni temporali globali.
Inoltre, questa comprensione può arricchire il nostro apprezzamento verso la diversità culturale e temporale, ricordandoci che il nostro domani può essere l'oggi di qualcun altro.
Declinare il tempo in "il futuro nel presente" ci ricorda che siamo tutti intrecciati in un razzo temporale che trascende i confini geografici e cronologici.
Imparare a navigare in questa complessità con le giuste teorie e strumenti sintattici non solo amplia la nostra comprensione del mondo, ma ci equipaggia anche a vivere in armonia con le diversità temporali che incontriamo.
Proprio come le stelle nel cielo notturno, il tempo ci connette tutti, passato, presente e futuro, in un'unica esperienza universale.
Tuttavia, questa divisione non deve essere vista come un ostacolo, ma come un'opportunità per arricchire la nostra esperienza umana.
Mentre intrecciamo conversazioni, collaborazioni e connessioni con persone in diversi fusi orari, abbracciamo una realtà in cui passato, presente e futuro si fondono, offrendoci una visione più ampia e profonda del mondo.
Così, il futuro non è più un concetto distante, ma una parte integrante del nostro presente, vissuta e condivisa ogni giorno nel vasto panorama dell'esistenza umana.
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foreverblondie23 · 7 months ago
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gonfiatalavena · 8 months ago
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Ringrazio la mia dignità per avermi insegnato a non rimanere dove la mia presenza è indifferenza e non valore aggiunto!
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idisegnini · 3 months ago
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mi arrabbio!
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gregor-samsung · 1 month ago
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“ Ho imparato ad accettare, nei miei quarantaquattro anni, che ci sono cose che non capisco, ma ho imparato pure, ed è stato piú difficile (perché vengo dal Novecento), che ciò che non capisco non è incomprensibile o sbagliato, semplicemente non lo capisco. Cosí faccio un esercizio, che mi è facile (perché vengo dal Novecento), di immaginazione. Mi ripeto che, in effetti, esiste solo la tradizione del futuro e dunque del futuro bisogna fidarsi, il futuro bisogna immaginarlo. Il futuro sono gli esseri viventi che parlano e parlando cambiano le parole. Non capire ti spinge a porti domande e tentare risposte. Pensare di aver capito una volta per tutte e giudicare crea invece una intransigenza a forme di vita che, essendo tali, chiedono di esser incluse in, di avere, una rappresentazione linguistica. Ritengo politiche e ascolto le persone che accettano di non capire. Studiare scienze, come ho già scritto, aiuta ad abituarsi al fatto che non si può capire tutto, subito. E soprattutto che non capire è la nostra condizione comune. Per capire bisogna scegliere di farlo. Si può dire di non aver capito. Non c’è vergogna.
La bolla, termine prima economico, adesso social, parcellizza la comunità. La bolla è nostra, è una comunità di cui siamo il centro. Nella bolla, tutti pensiamo questo. Nella bolla, tutti leggiamo questo. Nella bolla, guardiamo tutti lo stesso video. Nella bolla. Il sentimento della bolla è il luogo protetto. Che lo sia o no, il percepito della bolla è che siamo in accordo su riti e modi. La bolla si struttura grazie a preferenze, somiglianze, affinità. La bolla è una bolla perché ci sta intorno. La bolla ci mostra ciò che abbiamo già visto, ci fa scoprire ciò che già sappiamo. La bolla ci trasforma in un dio che tutto vede e tutto sa perché ciò che ha intorno non gli procura alcuna sorpresa. È già accaduto. Nella bolla vige il regime della profezia che si avvera, volta per volta, grazie a una lista di cookies. “
Chiara Valerio, La tecnologia è religione, Einaudi (Collana Vele, n° 208), marzo 2023; pp. 87-89.
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ragazzoarcano · 9 months ago
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"Il verbo amare è uno dei più difficili da coniugare: il suo passato non è semplice, il suo presente non è indicativo e il suo futuro non è che un condizionale"
— Jean Cocteau
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noneun · 8 months ago
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Einstein e la gatta
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Giochiamo subito a carte scoperte. Questo articolo trae spunto da una dolorosa riflessione scaturita dalla recente morte della mia gatta Luna, avvenuta esattamente un mese fa mentre ero con lei, dal veterinario. E tratta del legame indissolubile fra il principio di causa-effetto e lo spaziotempo. L'immediata sensazione di aver perso qualcosa di importante della mia vita mi ha portato a chiedermi se avrei potuto consolarmi con l'affermazione "lei esiste ancora". Non un senso metafisico o spirituale, ma scientifico. Mi sono chiesto, cioè, a partire dalla relatività della simultaneità introdotta da Einstein, se in qualche modo un evento del mio passato potesse tornare ad essere simultaneo a me, pur se fosse tanto lontano da essere irraggiungibile. La consolatoria ipotesi –o forse sarebbe meglio chiamarla fantasia– da testare scientificamente era quindi la possibilità di spostarsi in un sistema di riferimento dove Luna fosse ancora viva, anche al costo che in tale sistema di riferimento lei fosse troppo lontano per poterci interagire.
Ognuno affronta un lutto con gli strumenti che ha a disposizione.
Leggi il resto sul mio blog scientifico La Scimmia Sapiens.
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lospalatoredinuvole · 11 months ago
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Lei: Sai in cosa siamo diversi? Che io ti ricordo e ricorderò sempre come un qualcosa di bello che mi si e presentato nella mia vita, mentre tu no. Io: Più che il ricordo, io vorrei la persona nella mia vita.
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silviaaquilini · 1 year ago
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Un nuovo inizio... cerca di amarti Angela senza soffocare nei tuoi pensieri, il passato è passato perché doveva essere tale sennò sarebbe presente e futuro lascialo andare anche dalla tua testa, so che puoi farcela, e quando vedi tutto buio attorno a te ti prego cerca sempre una luce, una speranza, un raggio di gioia per respirare ancora, non avere paura di chiudere gli occhi e riposarti perché c'è sempre una nuova alba che ti aspetta, un nuovo giorno in cui prendere le redini della tua vita, un passetto alla volta raggiungerai i tuoi obiettivi e sogni e troverai la strada giusta per te, non disperare se ora non ancora sai quale sia.
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pensierodelgiornoblog · 9 months ago
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“Impara da ieri, vivi per il presente, guarda al futuro, riposati questo pomeriggio”. – Charles M. Schulz, ‘Peanuts, Snoopy‘
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foreverblondie23 · 1 year ago
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gonfiatalavena · 8 months ago
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«Nel mondo si distinguono due tipi di persone: quelle che hanno sofferto e fanno pagare al mondo intero il prezzo del loro dolore ferendo i sentimenti altrui. E quelle che, proprio perché hanno sofferto, nascondono le proprie cicatrici e si prendono cura di quelle altrui donando amore. La sostanziale differenza tra queste due personalità si definisce UMANITÁ. Una dote di rara raffinatezza, che purtroppo, a volte, viene erroneamente interpretata come debolezza». (Joker)
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ah-buh · 2 years ago
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gregor-samsung · 9 months ago
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" Un tramonto nel patio vicino a mio nonno che mi legge un libro bellissimo. Il primo bacio, su un treno che correva verso sud. L’aria profumata di tigli sul volto, uscendo dall’ospedale dopo una malattia. Un campo di girasoli attraversato insieme a mio figlio. Tutte queste ore chiedono esitanti se sono state la più felice, ma io so bene che posso ricordarle ma non posso sceglierne una. Non pensare o viaggiatore che questo complesso labirinto possa incrinare ogni gioia passata, presente o futura, mescolando tutto in una inevitabile attesa. Voglio solo che tu rifletta, come uno specchio, tutte le ore che per te sono state quest’ora. Non per un esercizio mnemonico, o letterario ma per trovare, nella tua vita, più felicità di quanto ritieni di averne avuta. "
Stefano Benni, L'ora più bella, Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano, 2012.
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aitan · 10 months ago
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A volte mi rivolgo al Passato
e rimpiango tutto ciò che ho perso
scivolando dritto al prossimo verso
A volte vivo solo nel Presente
e non penso a null’altro che a niente
A volte parlo al Futuro
Ma Lui non risponde
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In calce all'ultimo post di ( (( aitanblog )) ) la versione (artificialmente) cantata di questo mio testo sul tempo e sui tempi.
E ci sono pure le figure!
aitanblog.wordpress.com/2024/05/09/mistero-delle-parole/
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