#poesia di ricerca
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marcogiovenale · 2 years ago
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not equal to / mariangela guatteri. 2022
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parolerandagie · 2 years ago
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Per essere felici non ci vuole poi tanto, par dire il cuore infranto, che con garbo nasconde le tante cicatrici: fai della solitudine orgoglio, se non vanto.
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pier-carlo-universe · 25 days ago
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Ammonimento di Antonia Pozzi: Un Canto Poetico tra Dolore e Speranza. Un'analisi della struggente poesia di Antonia Pozzi, tra malinconia e ricerca di senso
Ammonimento è una delle poesie più intense di Antonia Pozzi, scritta il 28 ottobre 1933. La poetessa milanese esplora con delicatezza e profondità i temi del dolore, della crescita interiore e della ricerca di un senso nella vita.
Ammonimento è una delle poesie più intense di Antonia Pozzi, scritta il 28 ottobre 1933. La poetessa milanese esplora con delicatezza e profondità i temi del dolore, della crescita interiore e della ricerca di un senso nella vita. La sua poesia è pervasa da un’inconfondibile malinconia e da un’intensa introspezione, riflettendo il tormento interiore e la sensibilità che caratterizzarono la sua…
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fotoecitazioni · 2 years ago
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Me stesso
Errando per la via
cerco me stesso
in una sera d’autunno.
(Salvatore Di Dio)
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segaligno · 3 months ago
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Le donne sono ossessionate dai viaggetti, poiché in essi scorgono frammenti di sogni dispersi, la promessa di un respiro diverso, un battito d’ali verso l’ignoto. Ogni viaggetto, che agli occhi distratti degli uomini appare come un semplice svago, per loro è un rito segreto, una danza sottile tra il desiderio di evasione e il richiamo di un universo nascosto.
Nell’arte del partire si rifugiano, come sirene ammaliate dal canto del vento, assetate di storie sussurrate dal tempo, e di paesaggi dipinti da mani invisibili. Ogni piccolo viaggio è una tela bianca su cui imprimere ricordi e sensazioni, un attimo di sospensione dove la quotidianità svanisce come nebbia al mattino, lasciando spazio all’inatteso, al mistero, alla seduzione dell’altrove.
E nel fervore di questi viaggi brevi, quasi furtivi, c’è la ricerca di una libertà dolceamara, di un amore sognato, di un’illusione che si fa carne. È nel vagare senza meta che trovano il senso della vita, in quel perdersi che è, in verità, un ritrovarsi. Ogni passo è un respiro nuovo, ogni sguardo un bacio rubato alla realtà.
Non è l’itinerario a chiamarle, né la destinazione a incantarle: è il percorso, quel filo invisibile che le lega all’infinito, alla speranza che ogni viaggetto sia un preludio a qualcosa di eterno. Sanno che, in quei brevi attimi lontani dal mondo conosciuto, si nasconde una promessa segreta, un desiderio sopito che, forse, si avvererà.
E così partono, sempre, con l’anima in tasca e il cuore colmo di attese, pronte a innamorarsi di un tramonto, di una strada sconosciuta, di un attimo che diventa eterno. Perché, in fondo, i viaggetti sono la loro poesia più intima, la loro ribellione più dolce, la loro unica fuga verso un altrove che, forse, esiste solo nei loro sogni.
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lady--vixen · 4 months ago
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La lavastoviglie consegnata ma non installata, aggiornamenti?
la ringrazio per la domanda
riassunto della giornata: arriva la lavastoviglie portata a braccia da due possenti corrieri (tecnici?) degni dei migliori video di pornhub. e sulla bonazzitudine dei due corrieri chiudiamo la parte positiva della vicenda.
vado a illustrare il seguito
i due giovini avrebbero dovuto installare la nuova, MA... dopo aver smontato la vecchia lavastoviglie, mi dicono che la mia prolunga di scarico non è compatibile e loro non hanno prolunghe "quindi ora portiamo via la vecchia e tante care cose, ciao ciao! avrai un rimborso per l'installazione, cccciaaaoooo" e scappano come ladri, ohibò resto lì come un'idiota e, dato che ho già i vestiti addosso, esco e vado al primo brico: non hanno i tubi di scarico per lavastoviglie. ah! vado a un secondo brico: niente da fare (immaginate l'escursione termica tra parcheggi di catrame sciolto e interni di brico... e fu così che il mio barbatrucco del capezzolo unico si rivelò in tutta la sua tremenda poesia) cerco un negozio di idraulica, lo trovo, trovo la prolunga del tubo, torno a casa e...
ORRORE!!!
scopro che i due non erano scappati come ladri, bensì come due stronzi che mi hanno rotto il rubinetto dell'acqua!!! seguono madonne accaldatissime (io mi ero già tolta i vestiti, ero già felice per il cazzo di tubo, NO! ho dovuto cambiare anche il rubinetto con uno nuovo (che mio padre in cantina trovò). insomma, i vestiti ho dovuto rimetterli
cambia il rubinetto, installa la cazzo di lavastoviglie e...
MESSAGGIO DI ERRORE: SCARICO OSTRUITO
ma ostruito da che cosa, dio del cielo!? rismonta tutto, acqua in giro, tutto da pulire e non c'era ostruito proprio un bel cazzo niente
ora, comunque, funziona
come ho fatto? le ho parlato e le ho dato un bacino
ah, sono le 21.30 e oggi non ho fatto nemmeno colazione tra sta menata e una ricerca di assoluto sollazzo per vedere di far combaciare cose che...
vabbè, questa è un'altra storia
magari ora mi faccio uno yogurt
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scorcidipoesia · 5 months ago
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Per favore : questo blog per me è pura fantasia e cerco scritti, che spesso riporto da ‘ Boccioli di poesia’ , la mia pagina Facebook.
Non sono alla ricerca di uomini, non ho pensieri sessuali, non sono interessata a niente altro.
Non scrivetemi proposte di nessun genere perché io per cortesia rispondo a tutti .
Sono impegnata e sto costruendo una storia con molta serietà e non vorrei macchiare o contaminare il mio rapporto nemmeno con uno scritto.
Ho bisogno di serenità , quella che spero di suscitare in voi quando mi leggete
Grazie
Tatiana
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greenbor · 1 month ago
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Poesia di https://www.tumblr.com/maripersempre-21
Noi...
la pelle alla ricerca
di istanti sublimi...
gli occhi mai stanchi
di cercarsi,
e poi volano sulla pelle
le nostre dita...
le mani...
le nostre labbra schiuse,
in attesa,
fremono di desiderio...
ondeggiano i nostri corpi,
e nel silenzio
solo i nostri respiri
fluttuano nell'aria...
il tuo caldo respiro
sulla mia bocca...
perdersi per ritrovarsi
sentirsi pelle a pelle,
tu che dolcemente
ti adagi sul mio ventre
scavando la mia carne...
mentre sulle mie gambe
cola il tuo piacere...
i visi arrossati,
i cuori felici,
mentre un'infinita gioia
vola nell'aria...
perdutamente...appartenersi...
M.C.©
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dinonfissatoaffetto · 1 month ago
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Mi sono spesso chiesto, strada facendo, da dove sarebbe arrivata la soluzione al problema che affrontiamo, quello dell'umanità che mi sembra stia annaspando nella sua ricerca di una soluzione a quello che non va. Una volta, attraversando in nave lo stretto di Malacca, in una di quelle belle serate in cui si stava sulla tolda della nave a guardare il tramonto, vidi all'orizzonte decine di splendide isolette e mi venne la divertente idea che la soluzione sarebbe arrivata da una congiura di poeti. Perché soltanto la poesia mi pareva potesse ridarci una spinta di speranza. Identificai un'isola lontanissima, insignificante, che non era segnata su nessuna carta, ma in cui immaginavo crescesse una generazione di giovani poeti che aspettavano il momento di prendere in mano le sorti del mondo. Avevo in qualche modo il sentimento che non c'era una soluzione nei partiti, nelle istituzioni, nelle chiese, dove tutti ripetono le stesse cose.
- Tiziano Terzani
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canterai · 18 days ago
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È una perdente, perché ricerca continuamente quell'amore, quel rapporto con il partner, amore e rapporto che non riesce a sostenere se non nei termini che sono congeniali a lui per rafforzarsi e attrezzarsi bene ad affrontare il mondo. Mentre la donna all'amore da un valore in sé, l'uomo gli dà un valore strumentale. Lo recupera poi come valore assoluto nell'arte, nella poesia, nell'opera che, come abbiamo visto, nasce e vive nel non rapporto. Allora è l'uomo che dopo averle impedito di vivere l'amore gliene offre il simbolo sotto forma di oggetto. È una specie di asso piglia tutto. Ecco. Non è che l'uomo fa cosi mente locale, è nella logica delle cose che lui vede l'amore della donna così: lo deve sorreggere. Per sorreggerlo la donna deve negare se stessa perché se affermasse anche se stessa, darebbe all'uomo un problema che lui non è in grado di fronteggiare perché ha bisogno, invece, di andare nel mondo caricato dell'amore e della forza presa con la donna. Quindi la donna già nella vita privata rimae sospesa perché quando comincia a esprimere la sua problematicità, il suo chiedersi chi è, il suo chiedersi cosa c'è dietro una certa situazione o un certo tipo di rapporto, l'uomo si sdegna, si insospettisce, la comincia a evitare. Finché a lei non è passata quella inquietudine, allora l'uomo è soddisfatto e dice "ecco, ora sei veramente serena, matura". Invece lei è semplicemente veramente adattata al ruolo. L'uomo si rafforza con la donna nel ruolo, lei deve stare dentro il ruolo, sennò l'uomo non può svolgere il suo ruolo all'esterno. Se tu mi chiedi perché la donna non ha mai protestato e non ha mai potuto indagare bene i meccanismi che reggono le espressioni maschili nella cultura, ti rispondo "perché non è mai riuscita ad avere quel tanto di fiducia in se stessa, cioè quel tanto di riconoscimento per se stessa, non per come svolge il ruolo nella vita privata, per cui non ce la fa poi a criticare". A quel punto lì non le rimane altro che aderire. Una volta che hai fatto il sacrificio di te sul piano privato, lo vuoi portare a livello sociale. E vuoi essere la madrina della nave, la compagna del presidente, l'ispiratrice dell'artista...
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fashionbooksmilano · 7 months ago
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Jean Cocteau La rivincita del giocoliere
Peggy Guggenheim Collection
Kenneth E.Silver, saggio di Blake Oetting
Marsilio Arte, Venezia 2024 , 176 pagine, 20,5x26,8cm, ISBN 978124631676
euro 40,00
email if you want to buy [email protected]
«L’opera di Cocteau ci lascia una sensazione perdurante di felicità, non perché escluda la sofferenza, ma perché in essa nulla è rifiutato, rimpianto o crea rancore. La felicità è un segno di saggezza, più affidabile di quanto si creda, e forse lui ne ha più di altri…» Wystan Hugh Auden, poeta
Brillante, sorprendente e poliedrico. È Jean Cocteau (1889-1963), artista francese che ha lasciato un segno come disegnatore, regista, scenografo, muralista, designer di gioielli e di abiti. La poesia, tratto fondante del suo inconfondibile stile, è caratterizzata da atmosfere mitologiche e circensi e da una scrittura spiazzante che accompagnerà sempre la sua infinità di creazioni nei campi più disparati. In occasione della prima retrospettiva in Italia dedicata all’artista, allestita alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, esce per Marsilio Arte il libro Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere di Kenneth E. Silver, con un saggio di Blake Oetting (Orfeo, due e più volte: i riverberi queer di Jean Cocteau). Lo spazio espositivo è anche un omaggio all’amicizia che legò l’artista a Peggy Guggenheim. Fu lui, infatti, a incoraggiare la giovane collezionista ad aprire nel 1938 la galleria londinese Guggenheim Jeune. Guggenheim ricambiò il sostegno ospitando più opere di Cocteau, all’epoca amico e consulente artistico di Marcel Duchamp. Da quel momento l’artista iniziò a frequentare la casa della mecenate newyorchese a Venezia, a Palazzo Vernier dei Leoni, innamorandosi della città. Guggenheim ribadì più volte che la parola era un mezzo di espressione che Cocteau utilizzava con virtuosismo da acrobata. La rivincita del giocoliere è un richiamo alla sua abilità di riuscire ad attraversare gli ambiti più disparati con uno sguardo trasversale, capace di cogliere e mettere in relazione l’estetica e la storia. Nel suo primo libro, La spaccata, lo stesso Cocteau si dice affascinato dagli artisti delle giostre e del circo, tanto che più avanti, a carriera avviata, inserirà due acrobati e un prestigiatore cinese nel libretto del balletto Parade, e il mago Merlino in I cavalieri della tavola rotonda. Fonte inesauribile di creatività e visioni, il genio di Cocteau si manifesta nei romanzi, tra cui Il libro bianco, in film come Il sangue di un poeta, con Lee Miller nei panni di una statura greca che prende vita, e nella Macchina infernale, rivisitazione dell’Edipo Re, solo per citare alcuni dei suoi capolavori. Cocteau stesso si racconta definendosi «una menzogna che dice sempre la verità»: nella sua opera si serve regolarmente del mito per presentare una storia e allo stesso tempo «riempirla di codici, costringendo il pubblico ad andare alla ricerca di ciò che è nascosto, come giocasse a nascondino».
05/05/24
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marcogiovenale · 2 days ago
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oggi, 26 novembre, a roma, presso la libreria tomo: presentazione del volume di tutte le poesie di alfredo giuliani
Oggi, martedì 26 novembre, alle ore 18:45, si presenta a Roma, alla libreria Tomo, il volume di tutte le poesie di Alfredo Giuliani, pubblicato da Marsilio, a cura di Luigi Ballerini, Ugo Perolino e Federico Milone.  L’incontro fa parte della rassegna Fiori Freschi, organizzata da Emilano Ceresi e Mattia Fiorillo, ed è anche parte, come evento collaterale, del festival “Romapoesia” a cura di…
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valentina-lauricella · 3 months ago
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Un utente Facebook, sotto una bella poesia di Pavese, Mania di solitudine, scrive: "Sì, però Pavese ha qualcosa d'inquietante"; e invece un'utente (fate attenzione all'apostrofo) sottolinea: "Non sopporto come oggettifica la donna".
Io nel frattempo penso: "La sua umanità è ai confini dell'animalità,
è oscura, riposata in sé stessa
nonostante sia alla ricerca ossessiva della donna,
è sensuale, risiede nel senso carnale; egli
è un esponente emblematico dell'umanità atavica, nella quale si sono innestati un'eterogenea e ben assimilata cultura e un gusto letterario educato e finissimo.
Come nell'opera, anche nell'individuo si riscontrano il dissidio, il non risolto rapporto campagna-città, atavismo-civiltà. Pavese è monstrum archetipico: egli ci appare grande e imprendibile perché è l'incarnazione di un mito che risiede nell'inconscio pre-verbale. La totalità della sua figura è illuminata dal nobile sentimento di pietas per i sofferenti e le vittime, vivi e morti, vincitori e vinti. Questo sentimento non è d'accatto, non è forma culturale, ma sgorga da quello stesso serbatoio di istinti e intuizioni attivato dalla sensazione corporea primitiva.
Sto imparando a conoscerlo da un mese e mezzo e ne sono incantata, mesmerizzata."
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pier-carlo-universe · 26 days ago
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E poi?: Una riflessione profonda di Bruno Mattu sul senso dell'esistenza. recensione di Alessandria today
Un invito a riscoprire l'interiorità e a lasciarsi guidare dal cuore, lontano dalle illusioni della società e dalle incertezze del futuro.
Un invito a riscoprire l’interiorità e a lasciarsi guidare dal cuore, lontano dalle illusioni della società e dalle incertezze del futuro. E poi? di Bruno Mattu è una profonda riflessione sul senso dell’esistenza e sul rapporto con il proprio io interiore, in un mondo che spesso ci spinge a inseguire illusioni e a temere l’incertezza del futuro. Mattu esplora il tema della ricerca del…
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lunamagicablu · 7 months ago
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Un giorno Isao il Dio supremo, aprì le dieci dita delle mani e le distese sull’oceano. Ne caddero alcune gocce e dall’acqua emerse una fanciulla divina, Araminta; appena la vide le disse : “il mondo ha dimenticato la poesia, ha dimenticato le favole… il linguaggio dell’amore, per questo sei nata, colorerai di fuoco i tramonti, trasformerai la favola in realtà… e la realtà in sogno, poesia”. Quindi scomparve in una nuvola di fumo viola. Attimi senza spazio e senza tempo, mentre le prime ombre scivolano sul suo corpo, solo il mare è testimone della sua nascita. “Deve essere molto triste non credere più in nulla” pensava Araminta, camminando verso il mondo; si trovò all’improvviso in una grandissima piazza piena di gente che correva indaffarata. Salì su di un alto gradino e cominciò a urlare: “Non si è mai troppo grandi per sognare; io sono Araminta e sono in mezzo a voi per ricordare a tutti che la felicità è intorno a noi. Felicità è sorridere agli altri… è svegliarsi una mattina e accorgersi che la vita è tanto bella. Io vorrei che tutti fossero sempre felici e farò di tutto perché ciò accada. La primavera arriva piano piano e quasi nessuno se ne accorge. E poi una mattina svegliandoci scopriremo che l’inverno non c’è più. Che è arrivata lei… la primavera. E’ meraviglioso vivere , innamorarsi… E’ meraviglioso stringere la mano della gente per non sentirsi più soli. L’amore non si può nascondere. Come non si potrebbe nascondere un raggio di sole. Nella vita non c’è niente che non sia amore. E’ per amore che i girasoli inseguono il sole, è l’amore che fa tornare sempre l’estate. Senza amore non esisterebbe il mondo. Basta chiudere gli occhi per ritrovarsi altrove. Un respiro profondo e la mente vola via leggera come un aquilone. Su gente fatelo insieme a me e le favole, le poesie e l’amore torneranno a far parte di voi…” Così fu che si presero tutti per mano e chiusero gli occhi per riaprirli poi su un mondo colorato e pieno di luci di stelle e d’amore, sotto lo sguardo felice di Araminta pronta per partire alla ricerca di altri luoghi e di altre persone a cui regalare la sua felicità. Un'anima sul mondo
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GENTLE SOUL Testo See my love
So sleepingly sad See my poet painter Drawing his words How I long for him to Paint me a poem picture Of himself for me So that I might see See my love Ever now resounding Striking the purest homes To colour his world And I long to know him He plans to leave tomorrow Or stay here with me So that I might see See him gazing up to nowhere Or is it some place I don't know That he dreams of But he can't go He can't go 'Til tomorrow My, my love So leaving me quiet Off to find his rainbow lady Taking his words And I long for him to Send me a poem treasure From some ancient sea So that I might see See my love See my love See my love Fonte: Musixmatch
Testo GENTLE SOUL 1968 Guarda il mio amore Così addormentato triste Vedi il mio pittore poeta Disegnando le sue parole Quanto desidero che lo faccia Dipingimi un'immagine di poesia Di se stesso per me In modo che io possa vedere Guarda il mio amore Sempre ora clamoroso Colpire le case più pure Per colorare il suo mondo E desidero conoscerlo Ha intenzione di partire domani Oppure resta qui con me In modo che io possa vedere Guardalo mentre guarda verso il nulla O è un posto che non conosco Che sogna Ma non può andare Non può andare 'A domani Mio, mio amore Quindi lasciandomi tranquillo Alla ricerca della sua signora arcobaleno Prendendo le sue parole E desidero che lo faccia Mandami una poesia tesoro Da qualche mare antico In modo che io possa vedere Guarda il mio amore Guarda il mio amore Guarda il mio amore Fonte: Musixmatch
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