#poesia e silenzio
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È uscito il libro di poesie: NAVIGANDO SOTTO IL SOLE di GIORGIO BOLLAcon prefazione di Michele Miano
GUIDO MIANO EDITORE NOVITÀ EDITORIALE. Pubblicato il libro di poesie dal titolo “Navigando sotto il sole”di Giorgio Bolla, con prefazione di Michele Miano, nella prestigiosa collana “Alcyone 2000”, Guido Miano Editore, Milano 2025.
GUIDO MIANO EDITORE NOVITÀ EDITORIALE. Pubblicato il libro di poesie dal titolo “Navigando sotto il sole”di Giorgio Bolla, con prefazione di Michele Miano, nella prestigiosa collana “Alcyone 2000”, Guido Miano Editore, Milano 2025. Non è sempre facile inquadrare il nucleo ispiratore della tematica di Giorgio Bolla, medico chirurgo con una vita avventurosa alle spalle. Medico alpinista in…
#Alessandria today#Arte poetica#esperienza in Liberia#Giorgio Bolla#Google News#Guido Miano Editore#italianewsmedia.com#lirica moderna#medico scrittore#Michele Miano#Navigando sotto il sole#Pier Carlo Lava#poesia contemporanea#poesia d’amore#poesia del sacrificio#poesia di esplorazione#poesia di introspezione#poesia di riflessione#poesia e avventura#poesia e missione#poesia e natura#poesia e silenzio#poesia e umanesimo#poesia esistenziale#poesia evocativa#poesia filosofica#poesia simbolica#poesia simbolista#poesia sulla ricerca#poesia sulla solitudine
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Shh silenzio...
Ché tutto è stato detto, ché tanto è stato fatto...
È pace, è tranquillità, è sempre nuova alba, è sempre nuovo giorno...
Shh nel silenzio, resto in ascolto e mi ascolto...
Shh al silenzio continuo a tornare, che urla e grida lasciati andare, lasciami amare, a modo tuo, a modo mio, in silenzio...
E adesso shh, silenzio...
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went from hating il petrarchismo to hating the og petrarchista, petrarca himself!!
#non sto sopportando studiarlo mi spezza il cuore dirlo ma la sua poesia non mi sta piacendo affatto#è così neutra perché è tutta così neutra non mi dice nulla è blanda né carne né pesce sta lì e mi fissa e sta in silenzio#kekka ti ho dato più possibilità ma io e te non funzioniamo e dobbiamo accettarlo. il tuo canzoniere è insopportabile ❤️#ahi lasso guittone salvami tu con il tuo trobar clus#è che tutto ciò è una sorpresa perché al liceo — avendolo fatto velocemente — pensavo mi piacesse#però i miei gusti sono anche cambiati
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Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del mare e il silenzio della città quando si placa e il silenzio di un uomo e di una vergine e il silenzio con soltanto la musica trova linguaggio il silenzio dei boschi prima che sorga il vento di primavera
(Edgar Lee Master)
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Fermarsi è una grande arte
È un’arte umile, è quella di intuire quando siamo stanchi o quando abbiamo bisogno di camminare piano piano verso noi stessi e non più verso qualcos'altro o qualcun altro.
Fermarsi e ascoltare il battito delle cose, sentire il silenzio, le sue sfumature.
Chandra Livia Candiani - da La precisione della Poesia
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Le donne senza più patria raccontate in poesia
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Qui di seguito la testimonianza di un soccorritore:
“Se non li vedi non puoi capire. Quegli enormi laghi neri e profondi che sono gli occhi dei bambini. La dignità di una donna che nonostante tutto tenta di lavarsi con una salviettina profumata. Oppure un ragazzo che tiene per mano l’amico con la gamba fratturata. Ma anche il sapore del sale acre sulle labbra, il sudore, l’odore del ferro e l’odore della morte di quel momento di tragica stasi e di silenzio al passaggio dei sacchi neri pieni di corpi, di persone, di sogni, di speranze, di popoli. Siamo ospiti, ospiti di questo mondo, non proprietari.” (Fonte: E Liberali Dal Mare)
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Il mio sguardo si posa su di te, sulle delicate curve che disegnano il tuo corpo come un'opera d'arte scolpita dalla mano del destino. Il cuore accelera, battendo al ritmo di un desiderio incontrollabile che si alimenta di ogni tuo sospiro, di ogni luce che brilla nei tuoi occhi profondi. Vorrei avvicinarmi piano, sentire il calore della tua pelle sfiorare la mia, immergere le dita nei tuoi capelli come seta tra le mani, mentre il mondo intorno a noi svanisce in un sussurro. Ogni pensiero è intriso della tua presenza, ogni istante lontano da te è un'eternità che brucia di attesa. Sogno di assaporare la dolcezza che solo tu puoi offrire, di trascorrere notti infinite avvolti l'uno nell'altra, dove le parole non servono perché sono i gesti a raccontare le storie più profonde. C'è una melodia che risuona nell'aria quando siamo vicini, una sinfonia di emozioni che solo i nostri cuori possono comprendere. Desidero esplorare ogni parte di te, scoprire i segreti nascosti dietro ogni sorriso, ogni sguardo fugace. Lasciami perdermi nei tuoi abbracci, sentire il ritmo del tuo respiro fondersi col mio, creare un legame indissolubile che sfida il tempo e lo spazio. Le linee del tuo corpo sono strade che voglio percorrere, sentieri di passione che conducono a un luogo dove solo l'amore regna sovrano. In questa notte stellata, con la luna a farci da complice, il mio animo è in tumulto. Ti desidero con la forza di mille tempeste, con la dolcezza di un alba che annuncia un nuovo inizio. Ogni fibra del mio essere anela al tuo tocco, al tuo profumo, alla magia che si crea quando le nostre anime si sfiorano. Sei il pensiero che accende i miei sogni, la realtà che voglio vivere senza timore. Permettimi di avvicinarmi, di colmare la distanza che ci separa, di lasciare che i nostri cuori si parlino senza bisogno di parole. Insieme potremmo scrivere una storia unica, fatta di momenti indimenticabili e emozioni intense. Voglio custodire ogni istante con te, renderlo eterno nella memoria, viverlo con la passione e l'entusiasmo che solo un amore vero può donare. Lascia che sia il tuo rifugio, la persona con cui condividere ogni gioia e lenire ogni timore. Con te, ogni momento diventa poesia, ogni silenzio un'opportunità per ascoltare ciò che le parole non sanno esprimere. Sei la musa che ispira i miei sentimenti più profondi, la fiamma che accende il mio desiderio, la ragione per cui ogni giorno sorge il sole nel mio cuore.
Empito
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Come la folle rabbia di un cane, che si ostina ad azzannare la zampa di un capriolo ormai morto e insiste a scuotere e a tirare con forza la selvaggina abbattuta, al punto che il cacciatore rinuncia a ogni tentativo di calmarlo, una visione si era radicata dentro di me: l'immagine di un grande battello a vapore su una montagna - la barca che si trascina tra i fumi grazie alla sua stessa forza, risalendo un ripido pendio nel cuore della giungla e, in mezzo a una natura che annienta senza distinzione i deboli e i forti, la voce di Caruso, che riduce al silenzio il dolore e il clamore degli animali nella foresta amazzonica e smorza il canto degli uccelli. O meglio: le grida degli uccelli, perché in questa terra, incompiuta e abbandonata da Dio nella sua ira, gli uccelli non cantano, gridano di dolore, e colossali alberi intricati si artigliano uno con l'altro come in una gigantomachia, da orizzonte a oriz-zonte, tra le esalazioni di una creazione che qui non si è ancora conclusa. Trasudando nebbia, spossati, si ergono in questo mondo irreale, in una miseria irreale - e io, come nella strofa di una poesia in una lingua sconosciuta che non ca-pisco, mi ritrovo a provare un profondo terrore.
Werner Herzog
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"Al mio corpo" di Gianfranco Isetta: un viaggio poetico tra corpo e anima. Recensione di Alessandria today
Una riflessione sulla vita e l’esistenza attraverso versi non euclidei
Una riflessione sulla vita e l’esistenza attraverso versi non euclidei Un’opera poetica unica Gianfranco Isetta, con la sua poesia “Al mio corpo”, ci accompagna in un’intima riflessione sull’esistenza, il corpo e l’anima. Questo componimento, tratto dalla raccolta “Passaggi Curvi – Poesie non euclidee” pubblicata da Puntoacapo Editrice nel 2014, affronta con delicatezza e profondità il tema del…
#"Corpo e anima#Alessandria today#amore nei versi#Bellezza Poetica.#emozioni nei versi#Esplorazione Poetica#Gianfranco Isetta#Gianfranco Isetta poeta#Google News#Introspezione poetica#italianewsmedia.com#legame tra corpo e anima#lettura consigliata#lettura introspeziva#narrativa poetica#Passaggi Curvi#Pier Carlo Lava#poesia contemporanea#poesia d&039;amore#poesia e filosofia#poesia e natura#poesia e riflessione#poesia e silenzio#poesia esistenziale#poesia filosofica#poesia innovativa#poesia italiana#poesia italiana contemporanea#poesia moderna#Poesia Profonda
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Buongiorno...
Sopra il libro del tempo
L'autunno sta scrivendo
i nuovi giorni a venire
Dove profumi e colori
riempiranno il silenzio di musica.
Quando
anche il rumore della pioggia
intonerà
la sua nuova poesia.
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Vorrei con te passeggiare, un giorno di primavera, col cielo di color grigio e ancora qualche vecchia foglia dell'anno prima trascinata per le strade dal vento, nei quartieri della periferia; e che fosse domenica. In tali contrade sorgono spesso pensieri malinconici e grandi; e in date ore vaga la poesia, congiungendo i cuori di quelli che si vogliono bene. Nascono inoltre speranze che non si sanno dire, favorite dagli orizzonti sterminati dietro le case, dai treni fuggenti, dalle nuvole del settentrione. Ci terremo semplicemente per mano e andremo con passo leggero, dicendo cose insensate, stupide e care. Fino a che si accenderanno i lampioni e dai casamenti squallidi usciranno le storie sinistre della città, le avventure, i vagheggianti romanzi. E allora noi taceremo, sempre tenendoci per mano, poiché le anime si parleranno senza parola. Ma tu — adesso mi ricordo — mai mi dicesti cose insensate, stupide e care. Né puoi quindi amare quelle domeniche che dico, né l'anima tua sa parlare alla mia in silenzio, né riconosci all'ora giusta l'incantesimo delle città, né le speranze che scendono dal settentrione. Tu preferisci le luci, la folla, gli uomini che ti guardano, le vie dove dicono si possa incontrar la fortuna. Tu sei diversa da me e se venissi quel giorno a passeggiare, ti lamenteresti di essere stanca; solo questo e nient'altro.
Dino Buzzati, La boutique del mistero
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QQuando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,
Ti starò vicino come non ho fatto mai.
Rallenteremo il passo se camminerò veloce,
Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.
Giocheremo a ricordare quanti figli hai,
Che sei nata il 20 marzo del ’46.
Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito
Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.
Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.
Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato
E sorridere del tempo che non sembra mai passato.
Quando sarai piccola mi insegnerai davvero chi sono,
A capire che tuo figlio è diventato un uomo.
Quando ti prenderò in braccio
E sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena.
Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.
Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.
E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.
Ci sono cose che non puoi cancellare,
Ci sono abbracci che non devi sprecare.
Ci sono sguardi pieni di silenzio
Che non sai descrivere con le parole.
C’è quella rabbia di vederti cambiare
E la fatica di doverlo accettare.
Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria
Che non so dimenticare.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato
E sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.
Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte
Che non avrai paura nemmeno della morte
Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte
Adesso è tardi, fai la brava
Buonanotte.
- Simone Cristicchi -
....una Poesia in Musica che ti segna dentro......
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E non ti nego che a volte sono stanco.
Stanco di non chiamarti mia. Stanco di non poter mangiarti di poesia. Stanco di non baciarti a sufficienza sulla pancia sulle cosce sulle tette e sulla faccia. Stanco di non spogliarti non dico sempre ma garbatamente troppo. Stanco di non poter vedere la tua gonna che si alza mentre leggi accovacciata sul divano. E soprattutto quando è notte stanco di non essere abbracciato per quella mia paura di “sognarmi addosso”. Stanco tra le mie stanchezze anche di non esser abbondantemente accarezzato.
Perciò ragazza che tormenti la mia vita a suon di versi e di bellezze vieni a vivere con me che in due si posson fare meraviglie e salti altissimi ascoltare musica ridere, cantare sbagliare le parole aspettar che spiova prima di parlare
in due si può fare quel silenzio che da soli è soltanto un poco di rumore ma che in due ragazza mia diventa fantasia diventa far l’amore.
Andrew Faber
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Volgi lo sguardo dentro di te. C'è un universo intero che aspetta di essere esplorato, fatto di sogni inespressi, di emozioni sopite, di speranze che attendono la luce del giorno. In un mondo che corre veloce, che ti travolge con mille voci e colori, fermati un istante. Ascolta il sussurro del tuo cuore, quel delicato battito che racconta la tua storia. Non è un atto di egoismo, ma un viaggio necessario: conoscere te stessa per vivere appieno ogni istante. Sfiora con la mente i ricordi che ti hanno portata fin qui, abbraccia le gioie e le ferite che hanno forgiato la tua anima. Ogni cicatrice è un racconto di coraggio, ogni sorriso un fiore sbocciato nel deserto delle difficoltà. Non temere le ombre del passato; sono ombre solo perché c'è una luce che le proietta. E quella luce sei tu. Nutri i tuoi pensieri di ciò che ti fa vibrare, lascia che le passioni guidino i tuoi passi. Il mondo esterno è un teatro di mille riflessi, ma la vera essenza risiede nel tuo sguardo, nel modo in cui scegli di vedere e di essere. Sii la pittrice della tua vita, scegli i colori più vivi, dipingi senza timore di uscire dai bordi prestabiliti. Concediti il tempo per sognare ad occhi aperti, per assaporare il silenzio che lenisce le ferite, per ridere senza motivo apparente. Scoprirai che la felicità non è una meta lontana, ma una compagna di viaggio che attende di essere riconosciuta. È nelle piccole cose, nei gesti semplici, nell'autenticità di un momento vissuto con consapevolezza. Lascia cadere le maschere che il mondo ti ha imposto, libera la tua voce. Canta la tua melodia, anche se il ritmo è diverso da quello degli altri. C'è poesia nella diversità, forza nell'essere se stesse. Le stelle brillano senza chiedere permesso al cielo; così dovresti fare tu, illuminando la notte con la tua presenza. Ricorda che ogni percorso è unico, e il tuo valore non si misura con il confronto. Accogli le sfide come opportunità di crescita, trasforma le cadute in passi di danza. La vita è un'avventura straordinaria, e tu sei la protagonista di questa storia. Ritrova te stessa nel silenzio dell'alba, nel fragore del mare, nel battito del tuo cuore. E quando avrai riscoperto la meraviglia che si cela dentro di te, il mondo ti apparirà sotto una nuova luce.
Empito
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Alba Carla Laurita de Céspedes y Bertini (Roma, 11 marzo 1911– Parigi, 14 novembre 1997) è stata una scrittrice, poetessa e partigiana italiana, autrice anche di testi per il cinema, il teatro, la radio e la televisione. "Clorinda" è stato il suo pseudonimo radiofonico e il suo nome di battaglia da partigiana.
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“30 maggio 1968”, scritta in francese, è la poesia più rappresentativa di “Le ragazze di maggio”. Alba De Cespedes è a Parigi, nel Quartiere latino, nei giorni del maggio francese e segue e partecipa al movimento degli studenti cogliendone novità e spirito sovversivo.
......
Stasera, il nostro quartiere, sulla riva sinistra,
piange la perdita dei suoi sogni.Dietro le finestre senza luce
– orbite nere nelle facciate chiare – occhi vuoti
fissano le strade deserte.
Un’altra sera, l’ultima,
saremo tra noi: pazzi d’amore e di rivolta.
Questa riva sarà ancora nostra;
solo per noi, prigione, ghetto,
colonia di lebbrosi.
Rimarranno sulla loro.
Non oseranno attraversare
il confine della Senna.
Riconoscono il nostro diritto
a questa veglia funebre,
a questa libertà
sorvegliata – da lontano –
da un esercito che veglia
anche osservando
il nostro silenzio sprezzante,
inquietante.
Nel Quartiere Latino, gli studenti
sorvegliano il cortile
della Sorbona.
La piazza dell’Odéon
abbraccia
rotonda
questa bella notte di primavera.
Le parole dei graffiti
che adornano le facciate
circolano come un “testamento”
tra i tavolini dei caffè-tabacchi
sul Boulevard Saint-Germain.
Nelle nostre strade, colpevoli
di complicità,
i sampietrini divelti
sono stati frettolosamente sostituiti,
gravemente.
Sulle mani dei giovani,
sulle pietre del loro cammino
che domani rotoleranno,
dall’altra parte,
verso il rassicurante fine settimana.
Nelle loro soffitte
intorno alla Sorbona,
nelle stanze delle cameriere
tappezzate di manifesti
– lo sguardo fiero del Che,
ragazzi e ragazze, armati
di poesia e di rabbia,
fanno l’amore con piacere
disperato,
bagnati di lacrime.
Ragazzi con i capelli lunghi,
le ragazze con le gonne corte
sono i cittadini delle nostre strade
della riva sinistra.
L’odore acre dei loro corpi di scolari,
è l’aria stessa del nostro quartiere.
Ovunque nel Sixième
sono affissi volantini
sotto forma di poesie.
Domani mattina al mattino presto
saranno coperti di pubblicità
di lavatrici e frigoriferi.
Le rondini del Lussemburgo
gridano il loro addio.
Dalle rive del boulevard
un’ultima zaffata di gas;
ma non ne resterà nulla
quando arriveranno dall’altra sponda
per essere fotografati,
sugli scheletri delle auto bruciate.
O nostri figli di maggio,
eroi di notti crivellate di stelle
e percosse.
Ferro e acciaio si oppongono
alle rose dell’immaginazione.
Ai crocicchi, lungo i viali
occhi che trafiggono
sui tetti delle auto della polizia
cesti di insalata, ambulanze,
uomini vestiti, con il casco,
mascherati di nero, scudi neri;
l’intera panoplia sinistra
di repressione è pronta
contro una rivoluzione
che non avrà mai luogo.
I cavi telefonici
attraversano il cielo silenzioso:
Littré, Odéon, Médicis
non rispondono stasera.
Dietro le nostre finestre chiuse,
vicino a telefoni muti,
e transistor spenti,
guardiamo in silenzio
le nostre speranze deluse.
Ma i gesti dei nostri figli
di maggio
rimangono – indelebili – nell’aria
nel tempo, nello spazio
di questo quartiere,
sulla riva sinistra.
"30 maggio 1968."
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