#pittura moderna
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fashionbooksmilano · 3 months ago
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A pranzo con l'arte
Philippe Daverio
con Elena Maria Gregori Daverio
Rizzoli, Milano 2016, 128 pagine, 15x20cm, ISBN 978-88-17-08541-0
euro 11,50
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"Questo libro hacome auspicio la trasformazione del lettore da buongustaio in storico delle arti a tempo perso e in accordo antropologico dilettante"
Attraverso le immagini evocative della pittura moderma, dall'Orrocento al Novecento, Philippe Daverio racconta le originidei nostri comportamenti a tavola, al bar o al ristorante e all'aperto
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19/01/25
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bottegapowerpoint · 10 months ago
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Jean Metzinger, La Femme à l'Éventail, Woman with a Fan
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animula-vagula-blandula · 2 years ago
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In the boat, Konstantin Korovin (1888)
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pier-carlo-universe · 1 month ago
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“Profumo d’amore” di Daniela Patrian. Un viaggio tra spiritualità, sofferenza e speranza. Recensione di Alessandria today
La poesia “Profumo d’amore” di��Daniela Patrian è un’intensa riflessione sul cammino umano tra oppressione e speranza, in cui l’autrice dipinge con le parole un percorso di resistenza interiore.
La poesia “Profumo d’amore” di Daniela Patrian è un’intensa riflessione sul cammino umano tra oppressione e speranza, in cui l’autrice dipinge con le parole un percorso di resistenza interiore. Il componimento si distingue per la sua densità simbolica e la forte componente emotiva, trasportando il lettore in una dimensione in cui la vita, il dolore e l’amore si intrecciano in una danza…
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playlovethink · 5 months ago
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Berthe Morisot, pittrice della grazia e della luce
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(Image: Berthe Morisot, Fanciulla con cane, 1886. Collezione privata. CMR 210 © Christian Baraja SLB)
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lunamarish · 5 months ago
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Inés Vionnet, Bailar pegados (2019)
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campadailyblog · 9 months ago
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Francis Bacon: Intensità e Distorsione nei Ritratti
Francis Bacon è un artista britannico del XX secolo, famoso per i suoi ritratti intensi e distorti. Nato a Dublino nel 1909, a soli 16 anni lasciò la casa dei genitori. Si trasferì prima a Londra, poi a Berlino e infine a Parigi. Lì, iniziò a lavorare come designer di interni. Nel 1927, dopo aver visto una mostra di Picasso, decise di dedicarsi alla pittura. Era autodidatta. I suoi primi dipinti,…
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andyfi03 · 1 year ago
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I ‘depositi visitabili’ dei musei civici fiorentini
Dallo scorso 26 gennaio sono prenotabili le visite guidate ai Depositi di Santa Maria Novella, in pratica un museo nel museo con le opere dei musei civici fiorentini. Continue reading I ‘depositi visitabili’ dei musei civici fiorentini
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angelap3 · 5 months ago
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" Ci sono certi sguardi di donna
che l' uomo amante non iscambierebbe con
l' intero possesso del corpo di lei.
Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza non sa la più alta
delle felicità umane."
( Dal Piacere di Gabriele D' Annunzio)
Il dubbio di Giacomo Balla 1907/08
Galleria d'Arte Moderna, Roma (olio su carta, cm 67x50)
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Giacomo Balla è stato uno dei protagonisti della pittura italiana della prima metà del secolo scorso. Dopo essere stato legato alla pittura divisionista, ha aderito al futurismo per poi tornare al realismo.
Il dipinto è uno splendido ritratto della moglie Elisa, risale al 1907/1908 quando Balla era ancora influenzato dalle ricerche divisioniste.
L'opera sembra uno scatto fotografico, un fugace fermo immagine.
La moglie del pittore sembra essersi destata da un momento di intima riflessione. Il pittore cerca la sua attenzione, la chiama: "Elisa". Lei si volta e sorride portando nello sguardo il velo di pensieri nei quali era assorta. Nell'iride balena un lampo di luce.
Da qui nasce il titolo "il dubbio".
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gregor-samsung · 1 year ago
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" Educare all'ozio significa insegnare a scegliere un film, uno spettacolo teatrale, un libro. Insegnare a sbrigare le attività domestiche e a far da sé molte cose che fin qui abbiamo comprato. Insegnare la convivialità, l'introspezione, il gioco. Anche la pedagogia dell'ozio ha una sua etica, una sua estetica, una sua dinamica, delle sue tecniche. E tutto questo va insegnato. L'ozio richiede luoghi adatti per riposarsi, per distrarsi, per divertirsi. Ai giovani perciò bisogna insegnare a districarsi non solo nei meandri del lavoro, ma anche nei meandri delle varie offerte di loisirs. Significa educare a fare il genitore e a fare il coniuge, ai rapporti con l'altro sesso, al volontariato, cioè ad attività socialmente utili da svolgere nel tempo libero che avremo in abbondanza. Ce n'è da insegnare! La massa della gente non sa scegliere neppure un luogo di vacanze: va in un'agenzia e si fa rifilare quello che capita. La massa della gente non sa come distrarsi e come riposarsi. Bisogna educare alla notte: la nostra cultura è tutta diurna, vede la notte come uno spazio privatissimo, peccaminoso. E poi bisogna educare alla cultura post-moderna: molte espressioni della nostra cultura non sono godibili immediatamente com'era per la pittura classica o per la musica tradizionale. Siano architettura, scultura o design, spesso possiamo apprezzarle solo se ne conosciamo storia, senso e scopo. Posso rimanere istantaneamente colpito di fronte alla Gioconda o a una statua di Canova, ma per capire Mondrian devo sapere cos'è stato il movimento De Stijl, e per ammirare davvero Van Gogh devo sapere cos'è stato l'Impressionismo. Educare significa insegnare ad arricchire le cose di significato, come diceva Dewey. Più educato sei, più significati cogli nelle cose e conferisci alle cose. "
Domenico De Masi, Ozio creativo. Conversazione con Maria Serena Palieri, Ediesse (collana Interventi), Roma, 1997¹; pp. 141-142.
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bottegapowerpoint · 2 years ago
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Mikuláš Galanda, Still Life with Apples
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fashionbooksmilano · 4 months ago
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Jiří Kolář
Gerwald Sonnberger, Egon Schiele Centrum Český Ktumlov
Galleria Nazionale d'Arte Antica Palazzo Barberini, Roma 1998 , 140 pages, 21x29,5cm,
euro 80,00
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Mostra Galleria Nazionale d'Arte Antica Palazzo Barberini Roma 21 maggio-28 giugno 1998 nell'ambito della mostra Jiří Kolář e il Collage Ceco
Jiří Kolář nasce nel 1914 a Protivín in Boemia. Nel 1922 si trasferisce a Kladno vicino a Praga. Dopo un’adolescenza caratterizzata da lavori fortuiti, a sedici anni scopre l’edizione ceca di “Les mots en liberté futuristes” di Filippo Tommaso Marinetti, che lo conduce nel mondo della poesia moderna, fondamentale per la sua futura ricerca artistica. Grazie all’incontro con il Surrealismo inizia a lavorare con la tecnica del collage. Nel 1937 espone per la prima volta al Mozarteum di Praga. Nel 1941, durante l’occupazione tedesca, esce la sua prima raccolta di poesie e l’anno seguente fonda il “Gruppo 42” insieme ad altri artisti. Tra il 1946 e il 1948 compie alcuni viaggi a Parigi, in Germania e in Gran Bretagna e qualche anno dopo esce Il Fegato di Prometeo (1952) nel quale, unendo le immagini alla poesia e alla prosa, denuncia la drammatica situazione cecoslovacca dopo l’avvento del regime comunista; una dura verità che insieme ad altri scritti gli costa il carcere per nove mesi e il divieto di pubblicazione fino al 1964. Verso la fine degli anni Sessanta espone in Germania e in Brasile dove nel 1969 è premiato alla X Biennale di San Paolo quindi in Canada e in Giappone. Nel ‘75, nel ‘78 e nell‘85 il Solomon R. Guggenheim Museum di New York gli dedica tre importanti mostre personali (Kolář e Picasso sono gli unici artisti che, da viventi, hanno avuto l’onore di tre mostre personali presso il Guggenheim di New York). Seguiranno molte altre esposizioni in tutto il mondo. Nel 1983 conclude il “Dizionario dei metodi”, una raccolta con tutte le tecniche utilizzate per la realizzazione delle sue opere: collage, ventilages, chiasmages, confrontages, etc. Le sue opere sono presenti nei maggiori musei del mondo. Nel 1991 riceve il Premio Seifert e viene nominato cittadino onorario di Praga, dove muore nell’agosto del 2002.
É del 2012 un’importante retrospettiva presso il MOCAK di Cracovia, mentre nel 2014 si è tenuta una mostra antologica presso la Kunstforum Ostdeutsche Galerie di Regensburg, in Germania ed una mostra-tributo in onore del centenario della nascita dell’artista (September 23, 2014 – February 8, 2015) presso il Museum Kampa di Praga.
L’anno successivo una mostra antologica con più di 160 lavori gli è stata dedicata a Prato presso la Galleria Open Art ed il museo di Pittura Murale di San Domenico.
14/12/24
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pier-carlo-universe · 6 months ago
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Edgar Degas: Il maestro dell'impressionismo e la bellezza del quotidiano. Recensione di Alessandria today
Esploriamo l'arte di Edgar Degas, pittore e scultore celebre dell'epoca di Berthe Morisot, famoso per i suoi dipinti di ballerine e scene di vita quotidiana.
Esploriamo l’arte di Edgar Degas, pittore e scultore celebre dell’epoca di Berthe Morisot, famoso per i suoi dipinti di ballerine e scene di vita quotidiana. Edgar Degas (1834-1917) è stato uno dei principali esponenti dell’Impressionismo, movimento artistico che si è sviluppato in Francia alla fine del XIX secolo. Degas, come Berthe Morisot, ha giocato un ruolo cruciale nel ridefinire i confini…
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alessandro55 · 2 months ago
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Piero Dorazio La nuova pittura
Opere 1963- 1968
a cura di Francesco Tedeschi
Skira, Milano 2022, 504 pagine, 25x30,5cm, ISBN 978 88 57 250 502
euro 90,00
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Mostra Verona 18/XII/22 30/IV/23 Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e Galleria dello Scudo
Protagonista dell’arte del secondo Novecento, Piero Dorazio è presentato in questa mostra attraverso una selezione di opere eseguite fra il 1963 e il 1968, tra le più significative di un periodo di particolare importanza per vitalità creativa e originalità.  Attivo promotore delle tendenze non-figurative espresse dagli artisti convenuti nel Gruppo Forma a Roma nel 1947, attraverso un attento e articolato dialogo con le posizioni storiche e contemporanee in direzione astratta, intorno al 1960 Dorazio consegue un rilevante successo internazionale con la serie delle “trame”, dipinti in cui il fitto intreccio cromatico unitario partecipa del clima di superamento dell’informale. 
Dal 1963 la sua pittura offre un nuovo orientamento, rompendo la forma compatta che ha contraddistinto le sue opere fino a quel momento, attraverso l’invenzione di nuovi temi. Questi, aprendo a composizioni pittoriche fondate sull’uso del colore timbrico, tramite differenti accostamenti, intrecci e aperture, dialogano con la situazione del tempo, fondandosi su un forte ricorso alla creatività. Le realizzazioni tra il 1963 e il 1968 assumono un carattere di originalità all’interno del contesto degli anni sessanta, distinguendosi tanto dalle riduzioni espressive delle ricerche visuali o della pittura “sistemica”, quanto dalle correnti indirizzate al confronto con l’immagine nella sua qualificazione mediatica. Dorazio dialoga con le maggiori figure della critica e dell’arte internazionale, in particolare statunitense, insegnando alla University of Pennsylvania di Filadelfia, dove gli è affidato il riordinamento del Department of Fine Arts, rapportandosi inoltre con le correnti europee, in particolare tedesche. Tra il 1960 e il 1969 alterna soggiorni negli Stati Uniti a periodi trascorsi a Roma. 
Oltre a esporre in gallerie e musei americani ed europei, nel 1966 Dorazio è invitato con una sala personale alla Biennale di Venezia, dove sono riuniti oltre venti lavori tra i più importanti del periodo. Più della metà di questi vengono riproposti per l’occasione, a segnalare l’importanza di quella stagione della sua opera, che ne rilancia l’immagine oltre le prospettive in cui frequentemente viene inquadrata. Nel 1968 soggiorna alcuni mesi a Berlino, dove matura ulteriori aspetti del suo linguaggio pittorico, rappresentato dalle opere dell’ultima sezione di questa mostra. 
09/02/25
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t-annhauser · 2 years ago
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Cimabue
L'ha detto il Vasari, che oltre a pittore fu anche uomo rinascimentale dai molti ingegni e primo storico della pittura "moderna" con Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, che tutto inizia con Cimabue, maestro di Giotto. Siamo nella seconda metà del ducento quando a Firenze tale Cenni di Pepo, questo il suo vero nome, inizia a innovare l'arte bizantina cercando di sfuggirne l'usuale fissità.
In particolare sui crocifissi, dicono, Cimabue diede saggio del suo nuovo stile: inarcò ancora di più la curva del corpo, definì meglio i muscoli attraverso un uso più sapiente della sfumatura, iniziò a far risaltare ancor di più i tratti drammatici del volto. Ecco un raffronto fra lo stile di Giunta Pisano (a sinistra) e quello di Cimabue (a destra).
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Lentamente la pittura si stava spostando verso un maggiore realismo della figura contro il simbolismo dell'arte bizantina classica, un realismo di cui fu riconosciuto come primo maestro Giotto (e Cimabue come suo precursore).
[nota: che la pittura andasse verso un maggiore realismo non significava che fosse conseguentemente migliore di quella precedente, come se il valore di un pittore si misurasse dall'abilità di copiare meglio la realtà. Si tratta semplicemente di un concetto nuovo che si svilupperà via via fino ai giorni nostri, almeno fino alla nuova rivoluzione dell'arte astratta]
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campadailyblog · 9 months ago
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Wassily Kandinsky: Padre dell'Astrattismo
Wassily Kandinsky, un artista russo nato a Mosca, è noto come il fondatore dell’astrattismo. La sua opera ha cambiato l’arte del XX secolo. Ha influenzato il Bauhaus, l’espressionismo astratto e il Der Blaue Reiter, che ha aiutato a fondare. Le sue opere come Improvvisazioni e Composizioni astratte sono state pioniere dell’arte astratta. Questo ha cambiato il modo di vedere la pittura. Punti…
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