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#pittura e teatro
fashionbooksmilano · 1 year
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Mejerchol'd & Golovin
In due spettacoli prima della Rivoluzione
a cura di Silvana de Vidovich e Gennady Cugunov
Ponte alle Grazie Editori , Firenze 1992, 118 pagine, brossura, 22 x 31 cm, brossura, ISBN 88-7928-044-9
euro 50,00
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Mostra La Manna D'Oro, Spoleto 23 giugno - 12 luglio 1992
L'artista russo Aleksandr Yakovlevich Golovin è stato la mente creativa di molte produzioni teatrali, di balletto e liriche nel suo paese natale ed è stato anche conosciuto come un pittore di talento. Nato nel 1863, Golovin ha lavorato come pittore, disegnatore e illustratore e ha collaborato con registi e drammaturghi russi di alto livello. Non solo ha sviluppato delle impressionanti scenografie per le loro opere, ma è stato anche volentieri assunto come costumista. Tra gli altri, Golovin ha sviluppato le sue idee e concetti innovativi per le produzioni di Sergei Diaghilev, Constantin Stanislavski e Vsevolod Meyerhold, attore, regista,art exhibition catalogue, che ha incrociato i lavori e le arti di altri protagonisti dell’avanguardia teatrale russa 
29/05/23
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carmelagabriele · 10 months
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L' Associazione culturale e teatrale “Luce dell'Arte” ETS di Roma indice ed organizza il Premio di Poesia, Narrativa, Teatro e Pittura "Luce dell'Arte" 6^ Edizione. Il premio, aperto ad Autori adulti con limite d’età minimo 18 anni e massimo nessuno, è diviso in 4 sezioni:
Sezione A) Poesia e/o Videopoesia: poesia e/o videopoesia a tema libero edita o inedita in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione, senza limiti di lunghezza, riservata a tutti i poeti di nazionalità italiana o poeti stranieri di età adulta. Sono ammessi anche libri editi di poesia ed e-book. Per chi avesse creato videopoesia, può inviarla, ricordando di allegare file della poesia, oltre al video.
Sezione B) Narrativa: racconto, libro di racconti, saggio o romanzo a tema libero, inedito o edito in lingua italiana, anche tradotto da lingua straniera, riservata a tutti gli scrittori di nazionalità italiana e scrittori stranieri. Sono ammessi anche e-book. Generi letterari a partire da quello giallo, noir, horror, di fantascienza, storico, romantico, di attualità, avventura, fantasy, introspettivo - psicologico, fino a quello epico, comico/umoristico, allegorico e didattico - scientifico.
Sezione C) Teatro: monologo, corto, commedia o tragedia e sceneggiatura a tema libero in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione; sezione aperta a scrittori, attori, registi e sceneggiatori. I testi possono essere editi o inediti. Sono ammessi anche libri con vari testi teatrali ed e-book.
Sezione D) Pittura e/o Fotografia con annesso Pensiero poetico o Racconto breve: opera d’arte fatta con qualsiasi tecnica (olio, acquerello, china, etc.) e/o fotografia, della quale inviare due riproduzioni a colori del formato cm 13x18, indicando per la Pittura tecnica adoperata e misura effettiva della stessa, insieme ad un pensiero poetico o racconto breve che ne esplichi il senso più profondo. Fondamentale dichiarare che l’opera è frutto del proprio ingegno, presentandola nel formato originale alla premiazione. Il testo annesso ad essa va scritto su un foglio formato A 4, che presenti come titolo lo stesso dell’opera d’arte figurativa.
Scadenza bando il 15 Maggio 2024. Per bando completo e scheda di adesione andare sul sito www.lucedellarte.altervista.org alla sezione "Premi". E-mail: [email protected] Tel 348 1184968 Quota base di partecipazione 10 euro per una sezione.
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carmy77 · 10 months
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L'Associazione culturale e teatrale “Luce dell'Arte” ETS di Roma indice ed organizza il Premio di Poesia, Narrativa, Teatro e Pittura "Luce dell'Arte" 6^ Edizione. Il premio, aperto ad Autori adulti con limite d’età minimo 18 anni e massimo nessuno, è diviso in 4 sezioni:
Sezione A) Poesia e/o Videopoesia: poesia e/o videopoesia a tema libero edita o inedita in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione, senza limiti di lunghezza, riservata a tutti i poeti di nazionalità italiana o poeti stranieri di età adulta. Sono ammessi anche libri editi di poesia ed e-book. Per chi avesse creato videopoesia, può inviarla, ricordando di allegare file della poesia, oltre al video.
Sezione B) Narrativa: racconto, libro di racconti, saggio o romanzo a tema libero, inedito o edito in lingua italiana, anche tradotto da lingua straniera, riservata a tutti gli scrittori di nazionalità italiana e scrittori stranieri. Sono ammessi anche e-book. Generi letterari a partire da quello giallo, noir, horror, di fantascienza, storico, romantico, di attualità, avventura, fantasy, introspettivo - psicologico, fino a quello epico, comico/umoristico, allegorico e didattico - scientifico.
Sezione C) Teatro: monologo, corto, commedia o tragedia e sceneggiatura a tema libero in lingua italiana o straniera o in vernacolo, con inclusa traduzione; sezione aperta a scrittori, attori, registi e sceneggiatori. I testi possono essere editi o inediti. Sono ammessi anche libri con vari testi teatrali ed e-book.
Sezione D) Pittura e/o Fotografia con annesso Pensiero poetico o Racconto breve: opera d’arte fatta con qualsiasi tecnica (olio, acquerello, china, etc.) e/o fotografia, della quale inviare due riproduzioni a colori del formato cm 13x18, indicando per la Pittura tecnica adoperata e misura effettiva della stessa, insieme ad un pensiero poetico o racconto breve che ne esplichi il senso più profondo. Fondamentale dichiarare che l’opera è frutto del proprio ingegno, presentandola nel formato originale alla premiazione. Il testo annesso ad essa va scritto su un foglio formato A 4, che presenti come titolo lo stesso dell’opera d’arte figurativa.
Scadenza bando il 15 Maggio 2024. Per bando completo e scheda di adesione andare sul sito www.lucedellarte.altervista.org alla sezione "Premi". E-mail: [email protected] Tel 348 1184968 Quota base di partecipazione 10 euro per una sezione.
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luigidelia · 11 months
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Ecco il debutto. Ci ho messo 20 anni ma alla fine sono arrivato ad uno spettacolo che racconta della pittura, la mia seconda vita. E tutto accade sulle spalle dei giganti: Caravaggio, Vetrano, Randisi, Niccolini. Io? Io racconto solo di un pittore errante e della sua scandalosa misericordia. Ci vediamo a Santarcangelo o a Bari. 26 ottobre | 𝗔𝗡𝗧𝗘𝗣𝗥𝗜𝗠𝗔 𝗡𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗔𝗟𝗘 | Sant'Arcangelo di Romagna (RN), Teatro Lavatoio Cantiere poetico per Santarcangelo 29 ottobre | 𝗗𝗘𝗕𝗨𝗧𝗧𝗢 | Bari, Teatro Kismet 𝗖𝗔𝗥𝗔𝗩𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢 𝗗𝗜 𝗖𝗛𝗜𝗔𝗥𝗢 𝗘 𝗗𝗜 𝗢𝗦𝗖𝗨𝗥𝗢 di Francesco Niccolini con Luigi D'Elia regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi luci di Francesco Dignitoso E' 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 Città di Mesagne 𝘔𝘦𝘴𝘢𝘨𝘯𝘦 𝘊𝘢𝘱𝘪𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘊𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘗𝘶𝘨𝘭𝘪𝘢 2023 – 𝘜𝘮𝘢𝘯𝘢 𝘔𝘦𝘳𝘢𝘷𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘊𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘪𝘢 𝘐𝘕𝘛𝘐 𝘥𝘪 𝘓𝘶𝘪𝘨𝘪 𝘋’𝘌𝘭𝘪𝘢 𝘓𝘦 𝘛𝘳𝘦 𝘊𝘰𝘳𝘥𝘦 – 𝘊𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘪𝘢 𝘝𝘦𝘵𝘳𝘢𝘯𝘰 / 𝘙𝘢𝘯𝘥𝘪𝘴𝘪 Teatri di Bari 𝘊𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘪 Teatro Cristallo 𝘦 𝘗𝘈𝘚𝘚𝘖 𝘕𝘖𝘙𝘋 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘰𝘯𝘵𝘢𝘨𝘯𝘢 𝘛𝘳𝘦𝘯𝘵𝘪𝘯𝘰-𝘈𝘭𝘵𝘰 𝘈𝘥𝘪𝘨𝘦/𝘚𝘶̈𝘥𝘵𝘪𝘳𝘰𝘭 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘔𝘐𝘊 – 𝘋𝘪𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘎𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘭𝘦 𝘚𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘰, 𝘗𝘳𝘰𝘷𝘪𝘯𝘤𝘪𝘢 𝘈𝘶𝘵𝘰𝘯𝘰𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘛𝘳𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘦 𝘗𝘳𝘰𝘷𝘪𝘯𝘤𝘪𝘢 𝘈𝘶𝘵𝘰𝘯𝘰𝘮𝘢 𝘥𝘪 𝘉𝘰𝘭𝘻𝘢𝘯𝘰.
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alessandro55 · 24 days
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Lila De Nobili
a cura di Vittoria Crespi Morbio
Testo di Vittoria Crespi Morbio, Polline di luce. L’arte di Lila De Nobili
Testimonianze: Gianandrea Gavazzeni; Carlo Maria Giulini; Franco Mannino.
Apparati: nota biografica e cronologia delle opere a cura di Emilio Carcano e Vittoria Crespi Morbio; catalogo delle opere realizzate per il Teatro alla Scala.
Ed.Teatro alla Scala, Milano 2002, 139 pagine, 24x29cm
euro 40,00
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Mostra Palazzo Busca Milano 2 ottobre 2 dicembre 2002
Nasce il 3 settembre 1916 a Castagnola (Lugano)
da una famiglia di origine ungherese da parte di madre, sorella del pittore Marcel Vertès, e ligure da parte di padre, un uomo d’affari che tra le varie iniziative produceva sigari toscani, che esportava negli Stati Uniti.
Le sue residenze durante l’adolescenza sono i grandi alberghi delle capitali europee e di New York. A Roma, dove studia presso l’Accademia di Belle Arti, abita con la madre al Grand-Hotel. Ma
la sua dimora eletta sarà Parigi dove trascorre la maggior parte della sua vita, dalla fine degli anni Quaranta fino al giorno in cui si spegne, il 19 febbraio 2002.
A Parigi frequenta l’Académie Ranson e debutta negli anni Quaranta come disegnatrice di moda e decoratrice d’interni. Collabora per Vogue (disegna i figurini per le collezioni Molyneux) e progetta memorabili vetrine per Hermès.
Si dedica casualmente alla scenografia nel 1947, per compiacere un’amica attrice, Françoise Lugagne, il cui marito, il regista Raymond Rouleau, insisteva nel chiedere di dipingere una scena. Con la rappresentazione di La rue des anges (Angel Pavement) di Jolm Boynton Priestley al Théâtre de Paris, comincia a dedicarsi al teatro con assoluta dedizione fino agli anni Sessanta, quando sceglierà di concentrarsi esclusivamente sulla pittura.
27/08/24
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luluemarlene · 7 months
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Com’è andata la serata in teatro? 😊. Non so se scrivere ti aiuti o meno, spesso è un processo catartico, di rinascita, si da forma ai turbamenti interiori, ce ne si libera. Si da una forma a questo magma di emozioni, le espelli. Non so se vale per tutti, se è sempre così. Di solito le forme espressive liberano. La scrittura, il disegno, la pittura, …il ballo, dissipano energia, positiva o negativa che sia e ti liberano, hanno un potere catartico, di purificazione, di pacificazione. Forse la croce dorata resta lì, forse la celebriamo, ma credo che l’energia interiore che crea, e che ad un tratto inesorabilmente ribolle, viene neutralizzata ed espulsa. Diviene qualcosa di creativo, le dai forma e la comprendi probabilmente momentaneamente la neutralizzi.
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Da sempre uso l'arte per questo scopo
Dipingo, disegno e scrivo racconti dalle scuole medie, sempre legati alla sfera privata e credo che una parte di me lo abbia sempre fatto come buon auspicio
Cioè ho sempre scritto di quello che desideravo, che avrei voluto accadesse e lo faccio ancora
Poi, con l'arrivo di Oreste, ho iniziato a scrivere pensando ai suoi di desideri e si è intrecciato tutto, per poi scoprire che sono i desideri di tanti 😅
Ps
Serata piacevole, sempre bello vivere la città e San Salvario è un bel quartiere... Ho fatto apertivo indiano al Beena
Consiglio 😉
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abatelunare · 10 months
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Quello che non leggo
Ci sono alcuni generi letterari ai quali - salvo rare eccezioni - mi accosto con grande fatica.
Il primo è il giallo. Ho sempre preferito guardare un giallo, piuttosto che leggerlo. Forse perché la vista mi permette di capire meglio. Ci sono sempre - a prescindere dal genere letterario - cose che la scrittura non è in grado di rendere.
Il secondo è il fantasy. Parlo delle narrazionni con ambientazione del tutto irreale. Ed è quello che non mi cattura. Infatti amo Neil Gaiman, che pratica un fantasy con forti agganci al cosiddetto mondo reale.
Il terzo ha a che fare con la guerra. Non ne faccio una questione di pacifismo o interventismo. Semplicemente non mi interessa. I film di tipo bellico li guardo, a dire il vero. Ma perché mi piace a loro spettacolarità.
Il quarto potrebbe essere il teatro. Ma è una cosa un po' strana, perché per esempio le opere teatrali di Pirandello e d'Annunzio le apprezzo e le leggo. Sono un lettore effettivamente lunatico.
Il quinto riguarda l'arte. Non mi piacciono i libri illustrati, che parlino di fotografia o pittura o roba affine, poco importa. Per me un libro non deve avere illustrazioni, ma soltanto parole.
So di essere un rompicoglioni. Come essere umano, ma soprattutto come lettore. E posso solo peggiorare. Questa è la cosa divertente.
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shadowofablackwolf · 2 years
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Ho un debole per le ragazze che esprimono sé stesse tramite la musica, il disegno, la pittura e l’arte in generale, la scrittura, la fotografia, la cucina, il teatro e i lavoretti fatti a mano con cura.
Mi piacerebbe entrare in sintonia e condividere le rispettive passioni, perché è meraviglioso quando qualcuno s’interessa, ascolta e ti rende partecipe con il sorriso e gli occhi che brillano di gioia. Non è facile che ciò accada, ma spero di conoscere e amare una persona che voglia questo.
Il romanticismo e la dolcezza, inoltre, sono come la cosiddetta “ciliegina sulla torta” che dà quel tocco in più.
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schizografia · 1 year
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Nodo alla gola è costituito da un solo piano nella misura in cui le immagini non sono che i meandri di un solo e identico ragionamento. La ragione è semplice: nei film di Hitchcock un’azione, essendo data (al presente, al futuro, o al passato), sarà letteralmente circondata da un insieme di relazioni, che ne fanno variare il soggetto, la natura, la finalità, eccetera. Ciò che conta non è l’autore dell’azione, quello che Hitchcock chiama con disprezzo il whodunit («chi l’ha fatto?»), e nemmeno l’azione stessa: è l’insieme delle relazioni in cui sono presi l’azione e chi la compie. Di qui il senso assai particolare del quadro: i disegni preliminari dell’inquadratura, la stretta delimitazione del quadro, l’eliminazione apparente del fuori-quadro, si spiegano con il costante riferimento di Hitchcock non alla pittura o al teatro, ma alla tappezzeria, cioè alla tessitura. Il quadro diventa come i montanti che sostengono la catena delle relazioni, mentre l’azione costituisce soltanto la mobile trama che passa al di sopra e al di sotto. Ecco perché Hitchcock procede abitualmente per piani corti, altrettanti piani quanti sono i quadri, ove ogni piano mostra una relazione o una variazione della relazione. Ma il piano teoricamente unico di Nodo alla gola non è per nulla un’eccezione a tale regola: molto diverso dal piano-sequenza di Welles o di Dreyer, che tende in due modi a subordinare il quadro a un tutto, il piano unico di Hitchcock subordina il tutto (delle relazioni) al quadro, accontentandosi di aprire questo quadro in lunghezza, a condizione di mantenere la chiusura in larghezza, esattamente come nella tessitura di un tappeto infinitamente lungo. L’essenziale, in ogni modo, è che l’azione, e anche la percezione e l’affezione, siano inquadrate in un tessuto di relazioni. È questa catena di relazioni a costituire l’immagine mentale, in opposizione alla trama delle azioni, percezioni e affezioni.
Gilles Deleuze
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Romanzi, racconti e storie da vedere sullo schermo
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Riprende la rubrica di consigli di lettura (e non solo): una piccola selezione da opere recenti o appena ristampate, insieme a uno sguardo sul passato.
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Tra i numerosi gialli pubblicati (è proprio un periodo fortunato per questo colore), vogliamo ricordarne alcuni.
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Dopo Flora, Alessandro Robecchi è da poco uscito con l’ultima avventura della banda Sistemi Integrati, capitanata dal seducente Carlo Monterossi (magnificamente interpretato da Fabrizio Bentivoglio nella serie televisiva): Una piccola questione di cuore. L’amore a tutti i livelli, romantico o autodistruttivo, è il vero protagonista di questa detective story: Si insinua tra i poliziotti incaricati delle indagini, coinvolge grandi boss della mala, normalmente privi di sentimenti umani, giovani intellettuali della Milano bene, irresistibili femmes fatales. Robecchi è sempre maestro nel gestire la tensione e nel mantenere viva l’attenzione del lettore fino all’ultima riga. 
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Accattivante fin dal titolo, Sono felice, dove ho sbagliato?, l’ultima attesissima fatica di Diego De Silva ci propone di nuovo l’ironico avvocato ‘d’insuccesso’ Vincenzo Malinconico, ormai alla sesta causa persa, almeno letterariamente parlando. La novità assoluta è che da questi thriller forensi la Rai ha tratto una fiction in cui il protagonista è interpretato da Massimiliano Gallo, che abbiamo avuto il piacere di ammirare come marito di Imma Tataranni nella serie omonima creata da Mariolina Venezia. In questo caso Malinconico difende gli indifendibili diritti di un gruppo, coalizzato in una class action, di Impantanati che pretendono di intentare causa in nome del loro amore perduto. Se questo fosse possibile, non basterebbero tutti i tribunali del mondo per ospitare i processi di chi si sente defraudato in campo sentimentale, eppure il Nostro, tenendo fede al suo profilo di soggetto atipico e difficile da inquadrare, si sobbarca l’immane impresa. “Fra risate, battibecchi, colpi di scena e ordinarie drammaturgie familiari, Malinconico riuscirà ad articolare una stralunata difesa”. 
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Anche per la tassista-detective Debora Camilli, che alla sua quarta avventura si è ormai guadagnata l’affetto di molti lettori, è in preparazione una fiction televisiva. Uscita dalla penna esperta di Nora Venturini, regista teatrale, sceneggiatrice e scrittrice (nonché moglie del fascinoso Giulio Scarpati), la giovane, intraprendente protagonista, che non ha potuto realizzare il sogno di entrare in polizia, ma conserva lo spirito del piedipiatti, pare destinata a trovarsi coinvolta in misteriosi omicidi: un po’ come la profezia che si auto-adempie… Dopo L’ora di punta, Lupo mangia cane e Buio in sala, è appena uscito Paesaggio con ombre, dove lo sfondo è quello incantatore del Lungotevere Flaminio, dalle cui acque è stato ripescato un cadavere privo di documenti. Anche in questa puntata la strana coppia composta da Camilla e dall’anti-divo commissario capo Edoardo Raggio porterà felicemente a termine il caso. 
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Passando alla narrativa, La grande Zelda (2022) di Pier Luigi Razzano non è una biografia, ma un romanzo, in cui la protagonista racconta in prima persona la sua storia: un ritratto che ci svela la sua complessa personalità, la creatività messa in ombra dal successo del celebre marito, le passioni trascurate (il ballo, la scrittura, la pittura). Delle opere (lettere, racconti composti a quattro mani insieme al marito e il romanzo Lasciami l’ultimo valzer) potete trovare ampia scelta nel nostro catalogo. Ricordiamo anche che la “piccola compagnia della magnolia” presenterà, per il 28-29-30 ottobre, uno spettacolo sulla straordinaria figura di Zelda Fitzgerald (Teatro Linguaggicreativi). 
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Per par condicio, avendo parlato di Zelda, non possiamo trascurare il suo augusto consorte citando i Racconti dell’età del jazz, ambientati nei Roaring Twenties, i Ruggenti Anni Venti che, secondo Fernanda Pivano, furono “il decennio di tutte le proteste e di tutte le rivolte, delle utopie più ottimistiche e delle delusioni più spietate”. Di queste undici short stories, che potrebbero essere usate come modello per gli studenti dei corsi di scrittura, ricordiamo Il curioso caso di Benjamin Button, da cui è stato tratto un film; Il diamante grosso come il Ritz, racconto grottesco e simbolico di denuncia sociale; il suggestivo e notturno Tarquinio di Cheapside, da cui stralciamo questo paragrafo:
Non era roba per la ronda: quella notte Satana era in libertà, e a Satana somigliava l’uomo che si intravedeva per primo davanti, calcagno sul cancello, ginocchio sopra la recinzione. Era anche evidente che il nemico si aggirava vicino a casa, o almeno in quella zona di Londra consacrata ai suoi desideri più volgari, perché la via si restringeva come una strada in un quadro e le case si serravano sempre di più le une sulle altre, chiudendosi in un’imboscata naturale adatta al delitto e alla sua teatrale sorella, la morte violenta.
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Piccoli capolavori sono gli inediti pubblicati nel 2017 in Per te morirei: diciotto racconti, presentati ognuno da un breve cappello che ne ripercorre le vicissitudini editoriali. Contengono tutta l’America di Fitzgerald: la guerra civile, l’amata New York, il mondo del cinema e quello dell’editoria (su questo argomento il racconto d’apertura Il «pagherò» è davvero esilarante), l’ambiente dei ricchi qual era – e non è più stato – negli anni Venti e quello dei poveri della Grande Depressione. Il tutto in uno stile unico, incisivo, scattante, con calibratissime, sorprendenti, ironiche metafore. Pura maestria letteraria. 
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Vogliamo ricordare brevemente Gianni Celati, che ci ha lasciato all’inizio di quest’anno: grande scrittore, critico, traduttore (da segnalare la sua versione dell’Ulisse di Joyce, del 2013), professore di Letteratura anglo-americana (tra i suoi allievi Pier Vittorio Tondelli), nonché appassionato viaggiatore (durante il suo lungo soggiorno in Tunisia imparò la lingua araba). Il testo che consigliamo è quello dei Meridiani di Mondadori, Romanzi, cronache e racconti, che offre un ampio spettro dei suoi lavori e una vasta possibilità di scelta. I lettori lombardi (Celati era nato a Sondrio) riconosceranno nel suo stile lento e pacato, nelle descrizioni di paesaggi, nei diari di viaggio il familiare aspetto della pianura padana, come nella raccolta Narratori delle pianure, che spesso riporta storie tramandate oralmente, ammantate di uno stralunato stile fiabesco: si va dalla vicenda del radioamatore di Gallarate che si reca in una sperduta isola della Scozia (L’isola in mezzo all’Atlantico), alla ragazza giapponese del racconto omonimo che non può vivere senza consultare ogni settimana il suo signist o consigliere zodiacale, al barbiere con problemi esistenziali (Vivenza d’un barbiere dopo la morte). Scrittore che sa accontentare tutti i gusti, un vero “classico contemporaneo” secondo la definizione di Marco Belpoliti.
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Facendo un passo indietro nel tempo, un best seller ingiustamente dimenticato è Il verdetto, di Barry Reed (1980), da cui Sidney Lumet ha tratto nel 1982 un favoloso film con Paul Newman, Charlotte Rampling e James Mason. Si tratta di un legal drama (l’autore era egli stesso avvocato), che ricorda altre storie del genere (come quelle raccontate nei film La giuria, Erin Brockovich, Rain man), che descrivono la resistenza folle e disperata di piccoli onesti individui in lotta contro enti potenti (grandi compagnie di assicurazione, grandi studi legali, grandi aziende), armati soltanto della più ostinata cocciutaggine e della forza derivata da un profondo senso di giustizia. Una raccomandazione: fate attenzione, se lo leggete sui mezzi, perché ne sarete così coinvolti da rischiare di mancare la vostra fermata! 
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Agli amanti del pantagruelico investigatore Nero Wolfe proponiamo, nel caso in cui a qualche fortunato fosse sfuggito, Champagne per uno, un giallo spumeggiante per alleggerire lo spirito dei nostri affezionati lettori in questi tempi agitati. Se una donna dalla psiche palesemente fragile, che viaggia con una fiala di cianuro nella borsetta e proclama a gran voce di essere stanca di vivere, muore all’improvviso dopo aver bevuto una coppa di champagne, nessuno si sogna neppure lontanamente di sospettare un omicidio. Nessuno tranne il sagace Archie Goodwin e il suo ‘planisferico’ datore di lavoro. Una lettura d’evasione, ma di eccellente fattura.
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Ancora per gli amanti del giallo classico, è appena stata pubblicata una corposa edizione dei racconti e dei radiodrammi di Ellery Queen a cura di Carlo Lucarelli. Il volume non ha pretesa di esaustività, obiettivo quasi impossibile data la vastità della produzione del dinamico duo di cugini, ma nutre l’ambizione di aver raggiunto il massimo livello di ampiezza possibile (c’è anche un racconto che non era mai stato pubblicato in Italia). Gli unici gialli che si rivolgono direttamente al lettore, per sfidarlo a svelare il mistero, dopo che gli sono stati forniti tutti gli elementi chiave per poterlo dipanare: così faceva anche il mitico Jim Hutton (padre del talentuoso Timothy, che ha interpretato anche Archie Goodwin, forse in competizione con il padre) nella favolosa serie degli anni Settanta.
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fashionbooksmilano · 2 years
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L’arte del manifesto giapponese
Gian Carlo Calza
Skira, Milano 2021, 520 pagine,  31 x 29.7cm,  Cartonato, ISBN  9788857245775
euro 55,00
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Il volume più completo, finora mai realizzato, sul graphic design giapponese. a cura di Gian Carlo Calza in collaborazione con Elisabetta Scantamburlo          Il volume vuole colmare una lacuna sulla storia del graphic design giapponese, quella relativa ai primi due decenni del nuovo millennio, raccontando da un lato il passato, con l’opera dei grandi maestri, e dall'altro esplorando nuovi nomi e tendenze. Il volume comprende 85 grafici e 756 poster. È il volume più completo sull'argomento, mai pubblicato finora. Si ritiene che i manifesti contemporanei giapponesi siano iniziati a metà degli anni '50, dopo la seconda guerra mondiale e dopo un periodo di depressione, post-militarismo e post-autarchia. La nuova modalità espressiva, in quegli anni, venne alimentata da stimoli provenienti dall'estero, ma reinterpreta anche temi e colori della tradizione, portandoli nella modernità. Dal dopoguerra, il Giappone ha visto una rapida evoluzione nelle arti: pittura, architettura, scultura, grafica, teatro, musica e cinema. Influenze, assimilazioni, trasformazioni, nuovi processi creativi hanno dato origine a una grande quantità di movimenti culturali e artistici. In questo dedalo di forme espressive, la grafica è diventata uno strumento prezioso per tracciare e seguire il filo della creatività nazionale. Dalla “nascita” della grafica giapponese arrivando a Tokyo 2020, questo volume intende dare una visione ampia delle tendenze, dei cambiamenti estetici e della storia del design grafico in Giappone.
23/11/22
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takeawaygallery · 1 year
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L'Artista non sarà presente di Erminio Tilesi A cura di Francesca Perti
La Takeawaygallery presenta al Teatro Arciliuto, storico teatro di Roma dal 1967, la mostra personale di Erminio Tilesi, L’Artista non sarà presente La Takeawaygallery, dopo essersi occupata negli ultimi anni di fotografia e grandi installazioni, torna alla pittura con la prima mostra inedita di Erminio Tilesi, scomparso nel 2013. Tilesi nasce ad Amatrice nel 1929, si trasferisce giovanissimo a Roma dove diventa allievo di Duilio Cambellotti, artista che si accostò inizialmente all'Art Nouveau per poi avvicinarsi al Futurismo. Tilesi è un artista libero, di una libertà inaudita, tanto da decidere di non esporre mai le sue opere. La sua è un'arte nascosta, un'azione intima ma, nello stesso tempo, Tilesi si estende oltre, si proietta nel cosmo con suoi mezzi.
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morelin · 2 years
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Museo delle Trame Mediterranee
Sempre a Gibellina (Trapani) è situato il Museo delle Trame Mediterranee. Un luogo davvero interessante che celebra la cultura dei popoli del Mediterraneo utilizzando diversi linguaggi come la pittura e la scultura ma anche gli oggetti di uso quotidiano.
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Un ampio spazio è dedicato anche all’arte contemporanea: qui infatti è esposta una tra le più importanti collezioni d’Italia grazie al fondatore Ludovico Corrao ed al contributo di diversi artisti che hanno sostenuto la ricostruzione della città dopo il sisma del 1968. 
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Inoltre, sono esposte alcune scenografie degli spettacoli delle Orestiadi, il festival estivo internazionale di manifestazioni artistiche (teatro, cinema, musica, scultura, pittura) fondato dall’ex sindaco Corrao per favorire anche la rinascita culturale del territorio. Ne sono un esempio le macchine di Arnaldo Pomodoro e la “Montagna di sale” di Mimmo Paladino.
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enkeynetwork · 11 days
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campadailyblog · 2 months
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Come Ridurre l'Ansia con le Attività Creative
L’ansia è un problema comune che può influire sulla nostra vita di tutti i giorni. Può causare stress, disagio e rendere difficile concentrarsi. Ma, molte prove mostrano che fare attività creative aiuta a ridurre l’ansia. In questo articolo, vedremo perché le attività creative sono utili, i loro benefici e alcuni esempi come la lettura, la pittura e il teatro. Le attività creative, come l’arte o…
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lamilanomagazine · 3 months
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La spezia, torna la rassegna estiva "Notti al castello" con 22 appuntamenti
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La spezia, torna la rassegna estiva "Notti al castello" con 22 appuntamenti Presentata ieri mattina in conferenza stampa dal Sindaco Pierluigi Peracchini, dalla dirigente ai Servizi Culturali e da Donatella Alessi, curatrice della rassegna, la nuova edizione di “Notti al Castello”, uno dei pilastri dell’estate spezzina promossa dall’Amministrazione che rappresenta la tradizionale manifestazione culturale sotto le stelle al Museo del Castello San Giorgio in collaborazione con il Museo Etnografico “Giovanni Podenzana” e con il Sistema Bibliotecario Urbano della Spezia. “Le “Notti al Castello” si confermano di anno in anno un appuntamento irrinunciabile per la città. – dichiara il Sindaco Pierluigi Peracchini – "Una rassegna che saprà certamente conquistare il pubblico con un programma denso di eventi che ci accompagnerà per tutta l’estate in una location carica di suggestione. Tante le tematiche e le iniziative previste per un pubblico eterogeneo: si passerà dalla storia locale ai concerti; dalla presentazione di libri alle conferenze, dai reading teatrali alla possibilità di assistere al tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio da un punto panoramico d’eccezione. Un ringraziamento ai Servizi Culturali per il prezioso lavoro che quotidianamente portano avanti.” Dal 2 luglio al 29 agosto sono in programma ventidue appuntamenti che spaziano dalle conversazioni sulla storia locale con focus sul quartiere di Marola, di Pitelli e dell’isola del Tino ai concerti di vario genere musicale, dalla canzone tradizionale italiana a quella balcanica, alla musica leggera a quella degli anni Ottanta, dalle presentazioni di libri alle conferenze archeologiche, a spettacoli umoristici di costume e riflessioni storico-culturali sulle donne, spazio per il fumetto ormai a tutti gli effetti entrato nell’arte della narrazione, conferenze in collaborazione con il Centro Culturale il Porticciolo, con la Società Storica Spezzina, l’Istituto di Studi liguri e con l’Associazione Amici del Museo Navale e della Storia fino alla recitazione e all’approfondimento di grandi testi classici del teatro greco e alla serata dedicata esclusivamente ai bambini. I più piccoli, infatti, sabato 27 luglio, potranno trascorrere una notte al Museo fino alle ore 23.00, dedicandosi alla pittura su pietra degli animali cacciati nel parco del Castello e alla creazione di un gioiello levigando la steatite. Tornerà, infine, la notte panoramica dalla terrazza del Castello per ammirare i fuochi d’artificio in occasione del Palio del Golfo. Tutti eventi proposti valorizzano la storia della città e di tutto il territorio per intercettare quel rinnovato interesse verso le proprie radici e quel desiderio di essere sempre più consapevoli e appassionati dell’identità spezzina. Non solo, sono anche caratterizzati da approfondimenti di ampio respiro in linea con la mission del Museo del Castello San Giorgio, ovvero quello di promuovere la storia e la cultura del passato con approfondimenti tematici specifici e contestualmente intercettare con quel bagaglio storico le nuove sfide della contemporaneità, senza dimenticare la leggerezza estiva contraddistinta dalla musica e dall’intrattenimento. Info Museo del Castello San Giorgio L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. Nelle serate a pagamento si prendono le prenotazioni presso la segreteria del Museo del Castello San Giorgio. Tel. 0187751142 Email. [email protected] FB/IG @museocastellosangiorgio Programma Martedì 2 luglio ore 21.15 Ciel sereno, terra scura… Presentazione del libro di Riccardo Boggi; dialoga con l’autore Rossana Piccioli In collaborazione con il Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana” L’autore ci accompagna con questo libro - che unisce nove racconti inediti al saggio «ritrovato» Magia e classi subalterne in Lunigiana - alla scoperta di un mondo contadino dove il magico e il superstizioso si uniscono alla devozione popolare. I nove racconti sono dedicati ad altrettante figure di guaritori, uomini e donne depositari di formule e rituali tradizionali tramandati oralmente e capaci di contrastare molti mali, dal fuoco di S. Antonio, ai vermi dei bambini, all’immancabile malocchio. Sabato 6 luglio ore 21.15 Un’altra storia. Biografie imperfette da Lucy a Barbie Presentazione del libro di Sandra Landi Storie di donne, catturate dalla Storia per narrare la loro storia. Dopo una indubbia esclusione o marginalizzazione, prendono la parola per raccontarsi con precisione e ironia; pur immerse nella loro temperie storica, non disdegnano di sottolineare le contraddizioni del loro e del nostro presente. Come se fossero capaci di conoscere cosa hanno detto e scritto di loro dopo di loro. L’autrice con intenzioni letterarie le rende protagoniste, iniziando da Lucy, l’australopiteco femmina, per giungere a Tina Anselmi, toccando ogni epoca nello scegliere personaggi dimenticati, come Gemma Donati, o quasi sconosciuti come Marozia, femme terribile degli inizi del secolo mille. In chiusura, Il Processo a Eva, un atto unico nato da una sollecitazione di Margherita Hack, che ha lo scopo di assolvere la prima donna dall’accusa di aver causato col peccato originale tutti i mali del mondo. Giovedì 11 luglio  ore 21.15 La cultura spezzina crea l’identità della nuova città  Conferenza di Giuseppe Benelli A cura di Amici del Museo Navale e della Storia L’opera gigantesca dell’arsenale innesca la nascita di una nuova città. Per la preparazione della mano d’opera specializzata, di cui si sente la forte necessità, negli anni Settanta don Giovanni Bosco viene alla Spezia a impiantarvi l’Opera Salesiana. Negli anni Ottanta nascono una Scuola tecnica e un Liceo statali, un Ginnasio e un Istituto tecnico comunali. Sono anche questi gli anni nei quali la Spezia si avvia a divenire grande centro di ricerca scientifica, con la Vasca navale, il Balipedio delle Grazie, il Silurificio di San Bartolomeo. Fin dal 1874-75 sono eseguiti alla Spezia esperimenti con petrolio come combustibile per macchine motrici marine. Nel 1897 Guglielmo Marconi compie le sue sperimentazioni nel Golfo per la trasmissione di onde elettromagnetiche. Fondamentale per la cultura spezzina è l’opera di Ubaldo Mazzini. Vero creatore della Biblioteca Civica, è l’animatore di una comunità culturale che si raccoglie attorno a lui. In quegli anni di fine ‘800 e nei primi decenni del ‘900, si sviluppa un movimento politico-culturale per una provincia che doveva comprendere tutto il territorio dell’antica diocesi di Luni. È da collegarsi a questo ambito la nascita dell’Accademia Lunigianese di Scienze Giovanni Capellini. Venerdì 12 luglio ore 21.15 San Vito di Marola: la travagliata storia di un’antica chiesa scomparsa Conferenza di Armando Barbuto In collaborazione con Società Storica Spezzina e Istituto Internazionale di Studi Liguri, Sezione Lunense Ripercorreremo l’antica storia della Chiesa di S. Vito di Marola, dalla sua fondazione, avvenuta probabilmente nel periodo bizantino, fino alla sede attuale, passando, attraverso intricate vicende di esproprio durante la costruzione dell’Arsenale Militare Marittimo, per la costruzione di un nuovo edificio, che non fu mai chiesa ma, ancora oggi, sede della Scuola elementare e dell’Ufficio postale. Una storia affascinante, sconosciuta e piena di colpi di scena, che, nella appassionata narrazione del Prof. Barbuto, viene a regalarci suggestivi ed emozionanti momenti di storica quotidianità, facendo emergere, dell’oblio, stupende pagine dell’antichissima storia del nostro meraviglioso Golfo e delle nostre genti.  Sabato 13 luglio ore 21.15 Una lacrima sul griso – ricordando Gino Patroni A cura di Matteo Cremolini e Beppe Mecconi Gino Patroni, Montemarcello 1920 – La Spezia 1992; persona straordinaria, giornalista che per pigrizia inventava le notizie, eccezionale inventore di aforismi che rappresentano alla perfezione il sagace, amaro umorismo della città, una decina i libri pubblicati, anche da Rizzoli e Longanesi. Avrebbe probabilmente potuto vivere una vita migliore se fosse stato capace di fermarsi definitivamente a lavorare a Milano, amato com’era da grandi intellettuali del suo tempo, ma …“Adoro Milano, in particolare la sua stazione: lì ci sono i binari da dove partono i treni che mi riportano a Spezia”. Forse il ricordo di Gino rischia di stare sbiadendo, sicuramente merita di essere ricordato. Lo spettacolo con le musiche di Matteo Cremolini e i testi recitati da Mecconi è formato da due parti collegate tra loro; la prima presenta due racconti riguardanti il tempo di guerra. La seconda è a sua volta scissa in due sezioni, una più scanzonata racconta della sua personale straordinaria interpretazione de I promessi sposi, la seconda più malinconica narra della sua vita, del suo amore per La Spezia, della sua scomparsa. Uno spettacolo divertente e commovente, sarcastico e amaro, proprio come era Patroni. Mercoledì 17 luglio ore 21.15 San Bartolomeo delle Cento Chiavi; alle origini del borgo di Pitelli Conferenza di Linda Secoli A San Bartolomeo, era dedicata nel Medioevo una Chiesa posta «sullo scoglio alla Marina», fulcro di una nutrita comunità rurale che contava anche un Ospitale e uno scalo marittimo oltre a «li bagni di Pitelli», fonti termali sulfuree. L’antico insediamento costiero di Centum Claves, la cui storia è intrecciata con quella di Pitelli, fu gradualmente abbandonato a partire dal Cinquecento perché «non sicuro dai corsari». Le ricerche della Secoli, basate principalmente su materiali d’archivio inediti, ci restituiscono il volto del levante spezzino prima degli insediamenti militari e della cantieristica, consentendo, la lettura del paesaggio da San Cipriano a Muggiano con la linea di costa originaria, gli abitati, i canali.  Venerdì 19 luglio ore 21.15 Bacter. Metamorfosi dei supereroi Incontro con David Bacter, al secolo Davide Avogadro, fumettista, illustratore, pittore onirico e visionario dallo stile inconfondibile. Introduce Giacomo Maucci, modera Filippo Conte Nell’occasione, nella sala del Castello, si potrà visitare l’esposizione temporanea di dipinti originali, che prendono spunto dalle figure dei quadri fiamminghi del ’500 e ’600 e dalla fotografia della seconda metà dell’800. L'incontro è in collaborazione con Nuvole a Montereggio, associazione che cura il festival del fumetto omonimo. Domenica 21 luglio ore 21.30 Gli anni del “Recensionismo”. Lettura semiseria delle recensioni che hanno sconvolto il web In collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano Una serata in compagnia del gestore della pagina Facebook “Insultare su TripAdvisor sentendosi grandi chef”, diventato anche un libro, Luca Bicci, avvocato spezzino, che presenterà le migliori e più originali recensioni portate al Festival Nazionale dell’Umorismo e scovate sul web in 9 anni di attività, che vengono condivise mensilmente sul territorio nazionale da oltre 10 milioni di interazioni online. Vedremo come le ironiche letture siano confluite a definire i principi cardine del “Manifesto del Recensionismo”, il tutto intervallato dagli interventi di tr e ristoratori locali che quotidianamente lottano contro i recensori della rete. Martedì 23 luglio ore 21.15 Tricky band musica anni ’80 e 90 Con Dejanira Giannarelli, Sonia Caserta voci; Claudio Galazzo, violino; Bianca Bellardinelli, chitarra, Massimo Azzarini, basso, Paolo Ruggeri, chitarra Concerto di cover pop rock soul di ambito nazionale e internazionale che hanno segnato la storia musicale. Mercoledì 24 luglio ore 21.15 Sofferenze urbane. L’abitare in tempo di crisi Presentazione del libro a cura di Daniele Menichini e Benedetta Medas Sarà presente l’autore Daniele Menichini, introduce Ludovica Marinaro In collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano Il tema dell’abitare è centrale nella concezione dello spazio privato e pubblico, specialmente in tempo di crisi. È necessaria un’apertura che stimoli la ricerca di soluzioni creative. L’obiettivo è lasciarsi alle spalle i vecchi paradigmi dell’architettura, per questo motivo Sofferenze urbane si prefigge di mettere in luce non solo le debolezze dei costrutti urbani contemporanei, ma intende evidenziarne i punti di forza e le possibilità di trasformazione in contesti critici con un approccio transdisciplinare. In questo senso, non si intende dare delle risposte, ma, al contrario, porre delle domande per esplorare le nuove opportunità di abitare lo spazio pubblico e privato delle nostre città e delle nostre architetture. Giovedì 25 luglio ore 21.15 Isola del Tino. Isola di sorprendente bellezza Presentazione del libro a cura di Associazioni Amici dell’Isola del Tino. Relatori Elisabetta Cesari e Giorgio Lazio In collaborazione con il Sistema Bibliotecario Urbano Il libro, frutto di un lavoro congiunto degli Amici dell’Isola del Tino organizzazione di volontariato  e di un’ampia rete di studiosi, specialisti di settore ed appassionati cronisti ha l’intento di raccontare l’isola, i suoi segreti, le sue caratteristiche analizzando vari aspetti. L’isola, attualmente sotto le responsabilità della Marina Militare è sempre stato un luogo di confine delle terre conosciute dove non è possibile approdare ma che è stato sempre un punto di riferimento per i naviganti e sogno di chi osserva, durante la notte, del suo ipnotico faro. Venerdì 26 luglio ore 21.15 Il sentiero di Iside. Il culto isiaco tra Egitto tolemaico e Roma imperiale Presentazione del libro di Giacomo Cavillier L’egittologo Cavillier si chiede come mai il culto di Iside abbia avuto una diffusione e un proselitismo nella cultura ellenistica e imperiale romana così ampi rispetto ad altre divinità egizie, la ragione va cercata nella funzione protettiva della famiglia e della regalità della dea con le sue potenti arti magiche, ma ancora più importante è la sua capacità di dialogare con i fedeli con il verbo e lo scritto. Magia, rituali e spetti culturali saranno trattati fornendo una visione d’insieme capace di proiettare in uno scenario millenario in cui culto e sincretismo si fondono.  Sabato 27 luglio dalle ore 21 alle 23 Una Notte al Museo. Diventa un artista preistorico Con Marco Greco e Roberto Giannotti il parco del castello è lo scenario naturale dove i bambini si dedicheranno alla pittura su pietra degli animali cacciati e creeranno un gioiello levigando la steatite. Bambini dai 6 agli 11 anni. Prenotazione obbligatoria Costo: 5 € a bambino Domenica 4 agosto Dalle ore 21.00 La Notte dei fuochi d’artificio Apertura straordinaria in occasione dello spettacolo pirotecnico del Palio del Golfo. L’ingresso è possibile al costo di € 5,00 per gli adulti, € 2,00 per i bambini 6-12 anni e gratuito per i bambini 0-6 anni. A partire dalle ore 21 si potrà entrare a visitare il Museo Archeologico e in seguito apprezzare sulle terrazze panoramiche lo spettacolo dei fuochi d’artificio comodamente seduto. Prenotazione obbligatoria. Giovedì 8 agosto ore 21.15 Luci e ombre sul mondo del lavoro tra ottocento e novecento Conferenza di Rina Gambini, a cura del Centro Culturale il Porticciolo In collaborazione con il Museo Civico Etnografico “Giovanni Podenzana” Il periodo tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e la prima guerra mondiale fu ricco di grandi trasformazioni ed entusiasmi. Non a caso venne chiamato Belle Époque perché caratterizzato da novità nel modo di vivere, da divertimenti e sprechi di denaro, da uomini facoltosi e munifici, da donne che sfruttavano la loro bellezza per una vita agiata, ma anche da inventori, scrittori audaci e innovativi. Lo splendore di quegli anni celava una società dominata da forti differenze di classe, aspri conflitti nella distribuzione della ricchezza, da squilibri sociali e violente lotte politiche. In questo contesto il mondo del lavoro andava lentamente evolvendosi, ma a costo di molti sacrifici. Sabato 10 agosto ore 21.15 Sogno Selvatico Reading Teatrale Con Enjoythescience.eu Dal declino del sacro femminile all'eredità sopravvissuta delle erbe medicinali Dal Culto della Dea Madre alla Nascita della Strega: un viaggio nella storia di donne legate alla Natura e trasformate dalla società in amanti dell’oscuro. Il loro lascito vive ancora nelle erbe curative, in una libertà selvaggia, in un sogno che ancora brucia. un reading teatrale, interpretato da un’attrice e un divulgatore scientifico che si propone di rivisitare la storia secolare di un legame profondo: quello fra la Natura e la Donna. Una storia lunga secoli, che progressivamente è stata desacralizzata e demonizzata, trasformando il sacro femminile nell’invenzione delle figure della befana e della strega. Enjoythescience.eu è un duo di narrazione scientifica composto da Francesco Adami e Cristina Clemente. Francesco Adami è un ricercatore e divulgatore scientifico. Con una solida formazione accademica nel campo della medicina, ha sviluppato una passione per la divulgazione lo ha spinto a trasmettere queste informazioni in modo chiaro e coinvolgente. Cristina Clemente, d'altra parte, è un'affascinante attrice amatoriale e artista di strada. Domenica 11 agosto ore 21.15 Viaggio balcanico- tra Oriente e Occidente XXX Festival Provinciale “I Luoghi della Musica” 2024 Concerto realizzato con il contributo di Fondazione Carispezia nell'ambito del Bando "Cultura plurale e sostenibile" e Regione Liguria a cura di Associazione Musicale "Il Pianoforte" e Società dei Concerti della Spezia Quartetto K Stefano Martini violino, Matteo Salerno flauto, Egidio Collini chitarra ,  Fabio Gaddoni contrabbasso Musiche di brani tradizionali russi, ungheresi, rom, klezmer e tratte dai film di E. Kusturica, Y.Robert, E. Lotjanu Il programma è una sorta di viaggio musicale attraverso l’Europa dell’est in cui trova spazio la musica gipsy, la musica ungherese e la musica klezmer. Una scelta che si ispira alla libertà dei popoli che abitano queste terre e che nonostante le mille difficoltà hanno saputo generare un repertorio che dai tempi più remoti ha affascinato i più grandi compositori. Una musica che si inserisce nel solco della tradizione gitana, e che è fatta di virtuosismo, vivacità, allegria e malinconia. Violino, chitarra, flauto e contrabbasso si cimenteranno in brani dalle velocità estreme alternati ad intensi momenti carichi di pathos in grado di esprimere la travagliata esistenza di un popolo di confine. In caso di pioggia il concerto si terrà in Sala Dante. Ingresso a pagamento fino ad esaurimento posti - € 7 (ridotto € 5) Prenotazione per il concerto : [email protected] oppure 3792779796   (anche sms e /o whatsapp). Martedì 13 agosto ore21.30 Orestea Liberamente tratto da Eschilo, nella traduzione di Angelo Tonelli Associazione Culturale Arthena, Compagnia Teatro Iniziatico, Diretta da Angelo Tonelli Con Kinga Bende, Chiara Cellini, Solange Passalacqua, Davide Ramoretti, Angelo Tonelli Regia D Coreografie: Annalisa Maggiani Melodie e canti in greco antico: Phoskaiskià Maschere e scenografie: Amal Fasairy e Antonietta Grassi Costumi: Atelier Arthena Musiche: Arthuan Rebis, Gabriele Gasparotti, Alio Die e altri. Orestea di Eschilo è uno dei capolavori della tragedia greca. Era una trilogia formata da tre drammi: Agamennone, Coefore, Eumenidi. La prima tragedia narra l'omicidio di Agamennone ordito dalla moglie Clitemestra per vendicare il sacrificio della figlia Ifigenia, compiuto dallo stesso Agamennone per placare l'ostilità di Artemide e partire alla conquista di Troia con i venti favorevoli. Le Coefore è la seconda tragedia dell'Orestea. Narra come Oreste, figlio di Agamennone, tornato dieci anni dopo l'omicidio di Agamennone dall'esilio, su ordine del dio Apollo vendicasse il padre uccidendo Egisto e la propria madre Clitennestra.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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