#ottici
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Domani giorno libero e questa per oggi era l'unica cosa sensata da fare.
(E le 300 lavatrici e pulizie varie ovviamente. Perché sono una casalinga disperata sempre e comunque)
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Rosalia Lombardo: la "Bella Addormentata" di Palermo raccontata da Ada Rizzo. Recensione di Alessandria today
Un viaggio nel mistero e nella storia della mummia più affascinante del mondo.
Un viaggio nel mistero e nella storia della mummia più affascinante del mondo. Ada Rizzo, talentuosa autrice di Alessandria Today, ci offre un approfondimento sulla figura di Rosalia Lombardo, la bambina palermitana conosciuta come la “Bella Addormentata” per il suo straordinario stato di conservazione nelle Catacombe dei Cappuccini di Palermo. Biografia dell’autrice. Ada Rizzo è una…
#Ada Rizzo#Alessandria today#Alessandria Today autori#Alfredo Salafia#arte funeraria#articoli storici#bambini mummificati#Bella Addormentata di Palermo#Catacombe dei Cappuccini#collaboratori Alessandria Today.#conservazione corpi#corpi preservati#cronaca nera storica#cultura mediterranea#cultura siciliana#Curiosità Storiche#effetti ottici#enigmi storici#esplorazioni culturali#fenomeni ottici#formalina imbalsamazione#Google News#imbalsamazione#italianewsmedia.com#leggende italiane#misteri italiani#misteri storici#monumenti Palermo#mummia Palermo#mummie famose
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Negozio di Ottica: Guida per avviare il tuo negozio di occhiali
Aprire un negozio di occhiali è un’opportunità per chi ama la moda e la salute degli occhi. Può essere un’avventura entusiasmante, sia che tu sia un ottico esperto o un imprenditore con nuove idee. Per lanciare il tuo negozio di occhiali, è importante avere una strategia chiara e dedicarsi con impegno. Questo articolo ti aiuterà a capire i passi principali per aprire un negozio di occhiali.…
#Accessori ottici#Avviare negozio di ottica#Guide negozio di occhiali#Lenti a contatto#Ottica e optometria#Vendita occhiali
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Putting my thoughts from the first episode of blue lock here (specifically written for people who know nothing about it because this is just the nonsense ive been subjecting my friends to today) 👁 👁
I went in blind after seeing so much shade thrown on the new season's animation, but I don't think I realised exactly HOW blind I was going in. Like it's soccer, what's not to get?
Anyway.
The antagonist from the first Despicable Me is here but with the most incredible lead paint stare, and hes like "I'm going to revolutionise soccer by softcore kidnapping 300 children and training them to treat fun team sports like its the most toxic competition environment you've ever fucking seen.. and then Japan will win the world cup!!!". And like, of these 300 children the 299 who dont rise to become the number 1 striker will never be allowed to play soccer professionally for Japan so it's doing less than nothing to actually raise the next generation of pro athletes. Willy Wonka behaviour honestly.
I'm kind of curious how much funding went into actually making the Blue Lock. Like it's a state of the art training facility with top of the line equipment at their disposal. It needs to be able to house up to 300 athletes at any given time (how comfortably remains to be seen, but the water and utility rates alone have gotta be wild). There's at least 30 rooms with a big chute in the ceiling that drops soccer balls and an artist was hired to make personalised sprites of each of the 300 players for their two minute game of tag. All of this is just to train One (1) professional striker to go play on the national soccer team, and apparently most soccer players retire in their 30s anyway. Is this government funded? Did the Japanese government agree to fund this? The invitation letters went out on a recognised professional sports institute's letterhead and initiation was hosted in an otticial building so they had to at least be aware of it.
The alternate is The CEO Of Lead Paint Drinking is just an eccentric billionaire who funded this himself and committed mass government fraud to convince these kids to play in his little saw trap. This opens up a few different ethical dilemmas, but surprisingly doesn't create too many more than the alternative already had.
Is there a blue lock for like, goalies or something? Or are they just getting pelted with rocks in a storage garage somewhere and whoever's the least concussed at the end of the year gets to play nationals? I don't know the positions in soccer (and I doubt I'll get a netball anime in my lifetime to dedicate my expertise to) but I think if you're going to turn a team sport into a You VS Them environment, it's only fair that the rest of the "team" are mr beast squidgamed to be just as egotistical as the strikers.
One thing i would be really interested to see though is what kind of rivalry two goalies pumped up on delusions of grandeur and performance enhancing substances (the power of friendship, obviously...) could make. Just continuously firing shots at each other from one teams goal to the other, the rest of the players on the field being completely powerless to intercept these rocket kicks.
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La giovane schizofrenica avverte i suoi «primi sentimenti d’irrealtà» davanti a due immagini: quella di una compagna che si avvicina e il cui volto si ingrandisce esageratamente (si direbbe un leone); quella di un campo di grano che diventa illimitato, «immensità dorata, luminosa”. Ecco, rifacendosi alla terminologia di Peirce, come risulteranno i due segni dell’immagine-affezione: Icona per l’espressione di una qualità-potenza operata da un volto, Qualisegno (oppure Potisegno) per la sua presentazione in uno spazio qualsiasi. Certi film di Joris Ivens ci danno un’idea di cosa sia un qualisegno: in Regen, «la pioggia che si vede nel film non è quella data pioggia, concreta e determinata, caduta un certo giorno e in un certo luogo. Queste impressioni visive non sono raccolte in unità da alcuna figurazione spaziale o temporale. Con estrema sensibilità, Ivens ha scoperto non come la pioggia è in realtà, ma che cosa accade (e in qual modo) quando la pioggerella primaverile batte sulle foglie degli alberi, quando lo specchio dello stagno rabbrividisce, quando una goccia solitaria cerca esitando la sua via su una lastra di vetro, quando la vita di una metropoli si riflette sull’umido asfalto. […] Anche quando Ivens ci mostra un ponte, da lui stesso indicato come il grande viadotto ferroviario di Rotterdam (Il ponte), la costruzione di ferro si dissolve in immagini immateriali inquadrate in cento modi diversi. Basta il fatto che questo ponte possa essere visto in tanti modi per renderlo in un certo senso irreale. Esso non ci appare come l’opera concreta degli ingegneri che lo costruirono, ma come una serie di curiosi effetti ottici. Si tratta insomma di variazioni visive sulle quali ben difficilmente potrebbe transitare un treno merci». Non è un concetto di ponte, ma non è nemmeno l’individuato stato di cose definito dalla sua forma, dalla sua materia metallica, dai suoi usi e funzioni. È una potenzialità. Il rapido montaggio dei settecento piani-inquadrature fa sí che le diverse vedute possano raccordarsi in un’infinità di modi e, non essendo orientate le une in rapporto alle altre, costituiscono l’insieme delle singolarità che si coniugano nello spazio qualsiasi in cui questo ponte appare come pura qualità, questo metallo come pura potenza, la stessa Rotterdam come affetto. E neanche la pioggia è il concetto di pioggia, o lo stato di un tempo e di un luogo piovosi. È piuttosto un insieme di singolarità che presenta la pioggia cosí com’è in sé, pura potenza o qualità che coniuga senza astrazione tutte le piogge possibili, e compone il corrispondente spazio qualsiasi. È la pioggia come affetto, e niente si oppone maggiormente a un’idea astratta o generale, pur non essendo attualizzata in uno stato di cose individuale.
Gilles Deleuze
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L’ammasso dell’albero di Natale
Questa bella immagine mostra il cosiddetto ammasso dell’albero di Natale. Le luci blu e bianche sono prodotte da giovani stelle che emettono raggi X, rilevati dal satellite Chandra della NASA. I dati ottici del telescopio WIYN da 0,9 metri della National Science Foundation al Kitt Peak mostrano il gas nella nebulosa in verde, corrispondente agli aghi di pino dell’albero, e i dati a infrarossi…
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I rugbisti prendono troppe botte in testa non capiscano nulla meglio gli ottici 😂
Che ci devo fare, ho un debole per le spalle grandi purtroppo
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Officina Naturae Detersivo in Polvere – Pulizia Ecologica ed Efficace
Il detersivo in polvere Officina Naturae è un detersivo naturale ed ecologico, studiato per una pulizia profonda ed efficace, delicato sui tessuti e sull'ambiente. Formulato con ingredienti biodegradabili, questo detersivo in polvere assicura una potente rimozione delle macchie senza prodotti chimici aggressivi, il che lo rende un'eccellente scelta per chi cerca una soluzione per il bucato sostenibile e rispettosa della pelle.
Caratteristiche e vantaggi principali ✔ Ecologico e biodegradabile: realizzato con ingredienti naturali di origine vegetale, che garantiscono un basso impatto ambientale e uno smaltimento sicuro delle acque reflue. ✔ Potente azione detergente: rimuove efficacemente macchie, sporco e odori, pur essendo delicato su vestiti e pelle. ✔ Senza sostanze chimiche aggressive: privo di fosfati, sbiancanti ottici, profumi sintetici e conservanti nocivi, il che lo rende una scelta sicura per pelli sensibili e indumenti per bambini. ✔ Formula concentrata: richiede meno prodotto per lavaggio, il che lo rende un'opzione conveniente e duratura. ✔ Adatto a tutti i tessuti e a tutte le temperature di lavaggio: funziona bene su cotone, sintetici, delicati e abbigliamento sportivo, con prestazioni eccellenti sia a basse che ad alte temperature. ✔ Confezione senza plastica: viene fornito in un contenitore ecologico e riciclabile, che riduce gli sprechi di plastica e promuove uno stile di vita sostenibile.
Per chi è? 🌿 Consumatori attenti all'ambiente: coloro che desiderano ridurre la propria impronta di carbonio con un detersivo biodegradabile e non tossico. 👶 Famiglie e utenti con pelle sensibile: un'opzione delicata e ipoallergenica per neonati, bambini e individui con sensibilità cutanea. 💡 Coloro che cercano un'alternativa senza sostanze chimiche: ideale per chiunque desideri eliminare le aggressive sostanze chimiche sintetiche dalla propria routine quotidiana.
Una scelta sostenibile per un bucato pulito Il detersivo in polvere Officina Naturae combina potenti prestazioni di pulizia con ingredienti ecologici, garantendo vestiti freschi e puliti senza danneggiare il pianeta. È la scelta perfetta per coloro che hanno a cuore la salute, la sostenibilità e un'efficace cura del bucato.
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KEHHZUHL Dash Cam for Moto, Schermo da 3,0 Pollici, Doppia Fotocamera 1080P, Gra...
Price: (as of – Details) Grado di impermeabilità: host IP65, accessori IP67Parametri ottici dell’obiettivo: sei lenti in vetroAngolo di visione della fotocamera anteriore e posteriore: 140°Risoluzione anteriore e posteriore: 1080PController via cavo: supporta il controllo rapido del video/foto del registratore, blocca il videoFormato immagine: TSFormato di compressione: H.264Formato foto:…
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STEEL DRILL [Technobot NOSECONE] ( Combiner ) CRAFTSMAN TOYS
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Dopo l'infelice versione Combiner Wars, salvata dalla controparte giapponese parallela United Warriors, ed in attesa di un'eventuale prossima uscita ufficiale post Legacy, a vedere appunto come Hasbro sta facendo ORA i combiner, ho voluto provare il frutto proibito di questo NOSECONE ( STEEL DRILL per gli amici ) Third Party della Craftsman Toys per sciacquarmi la bocc… gli occhi dopo, durante e in attesa delle mezze delusioni in tema di gestalt a livello ufficiale, anche se il nostro Argobot cinese è solo di classe (circa) Legends.
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Che poi, la classe Legends paragonata agli Hasbro sarebbero i moderni Core, ma questo è alto quanto un Bumblebee SS 86 e simili, quindi praticamente è un Deluxe piccolo ma mooooolto elaborato E con dei signori accessori, ma il "brutto" sta solo nella stazza ridotta rispetto ai Generations d'ordinanza, che se l'avessero fatto alto almeno quanto i Dlx medi ufficiali, di certo sarebbe stato meglio almeno per la mia idea di collezione...
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Ma digerito il rospo della scala a se', questo Nosecone supplisce ad un mio bisogno collezionistico di rifarmi un po' gli occhi, come accennavo sopra, rispetto ai deludenti Aerialbot e Constructicon in arrivo per le linee ufficiali; ma un altro fattore respingente per me verso i 3p sono talvolta i design pure troppo liberi rispetto a quelli iconici, laddove però nei Technobot questa cosa può essere "sopportata" tranquillamente vista la natura intrinseca di questo gruppo dagli alt mode notoriamente cybertroniani, che è pure parte del loro fascino.
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E Argobot stesso a mio avviso ha sempre il suo fascino come trivella cingolata ma sopratutto per via dell'interessante colorazione con un marron scuro principale bilanciato da parti arancio e bianche, schema cromatico sapientemente riportato in questa versione cinese, con l'arancio un po' spento e tendende al color senape per meglio amalamarsi al marrone scuro, ma sopratutto non hanno invece ripreso la colorazione del cartone!
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Questa infatti era basata sulle prime immagini del prototipo di Argobot, dove il nostro un po' troppo simile ai colleghi Technobot cromaticamente, con un rosso violaceo stile borgogna ( grazie Matteo Pieri! :D ) ed arancio scuro, che magari in tv non si notava troppo ma che invece nel giocattolo sarebbe stata una pessima scelta, e per fortuna quindi che l'hanno reso marrone e quasi giallo, e ancor meglio che per questo 3p si siano basati sul giocattolo, che molto probabilmente coi colori show accurate manco l'avrei preso! ^^''
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Il nostro Steel Drill qualche libertà se la prende nella sua fedeltà, che se da una parte ha tutto il torso del ROBOT biancastro, le gambe inferiori sono senape con piedi e cosce marroni, mentre ci sono dettagli sparsi argento a simulare gli adesivi sul petto dell'originale.
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Se nel G1 le braccia erano banalmente i moduli cingolati del veicolo senza manco dei pugni scolpiti, qui abbiamo i pugnetti neri e le parti superiori dei cingoli ruotati paralleli al pavimento, anche se volendo si possono alzare per somigliare di più all'originale.
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Carino che al centro del petto ci sia il cockpit del veicolo in plastica trasparente arancio mentre l'unico appunto che mi sento di muovere a livello estetico sono gli occhi normali e non allargati a mo' di visore interrotto sul naso come nell'originale, ed è un po' un peccato che così erano assai particolari come tipo di occhi, anche se poi TUTTI i Technobot avevano quel tipo di ottici, quindi chissà cosa vedremo negli altri colleghi futuri… ^^'
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Belli anche i dettagli delle ginocchiere rialzate che ricordano quelle del G1, ed ovviamente il nostro ha l'avanzo della trivella appesa sulla schiena, che ruota ma che può separarsi ed essere indossata da un pugno a scelta, e ruotare grazie alla rotazione della mano!
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Parlando di accessori ed armi impugnabili, Steeldrill ha la pistola ed i cannoni di Nosecone G1, e se sulla prima non c'è molto da dire, sui cannoni gemelli invece ce n'è eccome, dato che se nell'originale erano appannaggio del solo veicolo, qui possono sistemarsi tramite gli appositi agganci o sopra le spalle o sotto gli avambracci, ed essere pure impugnati grazie ai calci a scomparsa!
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Ma come non citare l'altro signor accessorio, altro motivo per cui mi ha conquistato questo modello, ovvero il piccolo tank drone, cui si può montare la pistolina di qui sopra, che non è messo a caso dato che si trasformerà nel piede e supporto di Steeldrill come gamba del gestalt? <3
Ovviamente ne parlo meglio più avanti, ma solo il fatto di aver messo questo accessorio trasformabile in un drone carrarmato è davvero un'ottima mossa, ed il tank non sarà perfetto esteticamente, ma ha gli stessi colori di questo Nosecone e può ruotare ( anche se fuori asse in avanti, vabbè ) la torretta, la cui canna comunque può sollevarsi!
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Ed a proposito di posabilità, sarà che io ne sono a digiuno di questi 3p, ma cavolo, è degna di un Masterpiece, ed in un modello così piccolo mi ha lasciato stupefatto! Diciamo che gli manca solo di poter aprire i pugni, ma il resto è tutto sulla media superiore dei Deluxe Generations, ma senza balljoint a parte la testa e con doppio snodo sulle ginocchia.
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La TRASFORMAZIONE ricalca quella del G1 originale, ma anche questa è degna di un Masterpiece, con gli avambracci che ruotano, i pugni che si ribaltano e gli spallacci che si drizzano per formare QUASI tutti i due moduli cingolati. Il supporto della trivella si divide per permettere al modulo centrale con la testa di ribaltarsi all'indietro portandosi dietro il cockpit che si estende e ripiega, per poi ribaltare in avanti suddetta trivella. Le gambe infine anche qui si ripiegano sulle ginocchia, ma non prima di aver tirato fuori dai piedi dei pannellini e le parti finali dei cingoli racchiusi all'interno, finendo di così di completare anche la parte superiore del mezzo, con le punte dei piedi che ruotano di 180°.
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La TRIVELLA CINGOLATA CYBERTRONIANA che ne esce è davvero ben fatta e sopratutto fedele nelle forme rispetto all'originale, con la cabina centrale rialzata, i moduli laterali, la parte posteriore rialzata ma non troppo, anzi no, è bella uniforme con quella centrale, e con in più un paio di propulsori nascosti all'interno di quelle che erano le ginocchia del robot, per non parlare della punta della trivella stessa bella grande e non piccina stile SD quasi del Nosecone del 1987.
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Alla fine non stona troppo il fatto che tutta la parte posteriore sia arancio / senape e non solo nei dettagli superiori, mentre è un po' un peccato che i moduli cingolati siano immobili con la scusa della trasformazione che li compone, dato che nel G1 invece potevano muovicchiarsi un po', salvo non avere i cannoni gemelli attaccati.
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Cannoni che abbiamo già visto nel robot e che qui ovviamente si attaccano ai moduli cingolati e fanno la loro parte citazionistica; peccato che non trovi posto nel veicolo anche la pistolina, ma c'è per lei un foro apposito nel drone tank da compagnia: quest'ultimo, come anticipato, altro non è che il modulo del PIEDE del gestalt, trasformandosi sollevano la torretta e raddrizzando la punta.
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Come nel G1, anche questo Nosecone si trasforma in maniera minimal nella GAMBA del Computron cinese, limitandosi a sollevare la trivella e con il modulo della cabina che si ribalta verso l'interno facendo spuntare l'effettivo aggancio per il ginocchio del gestalt, richiamando giocoforza i perni/testa degli Scramble G1, e attacandosi poi al succitato piede abbassando anche il pannello centrale del bacino.
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Parlando di Scramble, è ovviamente un peccato che non diventi anche un braccio il nostro Steeldrill, che nella mia ideale configurazione del Computron G1 lo preferisco così che non come gamba, ma tant'è, "accontentiamoci" intanto di questo gioiellino fedele ma modernizzato di Nosecone, e restiamo in attesa delle future uscite, apprezzando pure la magari ignara citazione di aver fatto uscire per primo proprio Argobot, che nell'episodio G1 dell'origine dei Technobot era effettivamente il primo ad essere creato da un Grimlock temporaneamente geniale. ^^
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-Videorecensione
#transformers#autobot#autorobot#recensione#review#nosecone#steel drill#technobot#computron#tactic lord#craftsman toys#transformers 3p#transformers g1#transformers 40#g1
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LincPlus è un'azienda cinese, con base a Shenzhen, nata nel 2018 da un appassionato gruppo di amanti della tecnologia, in pochi anni è riuscita ad espandersi a macchia d'olio nei mercati europei ed americani, conquistando sempre più utenti nel mondo. Di base è specializzata in due linee di prodotti: LincStudio e LincStation. Il primo è un tablet all-in-one, noi invece vi proponiamo la recensione di LincStation N1, un NAS a 6-bay, ovvero con 6 slot differenti dove posizionare i dischi di memoria, perfetto per l'utenza domestica, ma non solo. Scopriamolo con la recensione completa. Design e Estetica Il prodotto presenta dimensioni relativamente ridotte, per gli standard del settore, ha una form factor che ricorda più un decoder o un lettore di videocassette, è difatti dotato di una forma allungata, sufficientemente sottile, con peso di 800 grammi. Nello specifico, le dimensioni sono di 14,99 x 20,83 centimetri, con uno spessore che non va oltre i 3,81 cm. L'eleganza regna da padrona, con il dualismo che l'azienda è stata in grado di creare sul prodotto: nella parte superiore troviamo un "coperchio" realizzato in plastica, di colorazione nera, con finitura opaca, al cui centro viene indicato il nome del dispositivo. Ad appoggiare sulla superficie inferiore ci pensa una parte metallica, con finitura spazzolata, molto resistente e dal design sicuramente ammirevole, che innalza notevolmente il livello qualitativo del prodotto. All'interno della confezione è possibile trovare tutto il necessario per il suo corretto funzionamento, oltre al NAS stesso, sono presenti accessori di vario genere (per facilitare il montaggio degli hard disk), oltre al cavo di alimentazione (data l'assenza di una batteria integrata), l'alimentatore vero e proprio ed un manuale di istruzioni. Hardware e Specifiche LincStation N1, come anticipato, è un NAS classico con licenza Unraid, che prevede la possibilità di virtualizzare qualsiasi sistema operativo, sia esso Android, Linux o Windows, così da rendere il prodotto non solo il NAS di casa, ma anche una sorta di cloud personale o home server. A tessere le fila è presente processore Intel Celeron N5105, che viene affiancato da 16GB di RAM, nonché da una connettività virtuale sufficientemente fornita, come WiFi 6 dual band e bluetooth 5.2. Uno dei suoi più grandi pregi riguarda la possibilità di installare un numero particolarmente elevato di hard disk, è infatti possibile raggiungere un massimo di 48TB di spazio di archiviazione, sfruttando i 4 slot per M.2 NVMe SSD (massimo 8TB singolarmente) presenti anteriormente e superiormente, a cui si aggiungono altri 2 slot Sata3 da massimo 8TB, per un totale, come anticipato, di 64TB. La flessibilità è la parola d'ordine, proprio perché l'utente si ritrova a poter variare il setup a proprio piacimento, senza dover sottostare a vincoli particolari, ma anche riuscendo così a raggiungere una capacità complessiva particolarmente abbondante (fino a 10 milioni di foto, 15 milioni di file e 1 milione di video in HD), e più che sufficiente per un ambiente domestico, o professionali di piccole/medie dimensioni. Il salvataggio dei dati è sicuro ed affidabile, con il pieno supporto a tutti i livelli RAID conosciuti (RAID0 fino a RAID6). L'installazione è semplicissima ed alla portata di tutti i consumatori, infatti per quanto riguarda gli slot anteriori basta rimuovere la placchetta frontale per poi andare ad inserirli manualmente. Discorso simile per gli slot posteriori, non sono richieste abilità particolari. Sono compatibili tutti gli hard disk o SSD da 2,5" con interfaccia sata3, o gli NVME M.2 2280, sottolineando la limitazione nello spessore dell'alloggiamento: il disco non deve essere superiore a 9,5 millimetri. Una volta acceso, LincStation N1 risulta essere particolarmente silenzioso (anche perché permette l'installazione di tutti SSD, che tecnicamente sono più silenziosi dei classici dischi ottici), grazie alla presenza di un sistema di raffreddamento efficiente e performante, capace di mantenere la temperatura (quando in standby), sempre all'incirca sui 50 gradi celsius. Durante questa fase, le ventole non girano (o comunque pochissimo), limitandone moltissimo la rumorosità; da notare che la velocità di rotazione è direttamente proporzionale alla temperatura e all'operatività, per cercare sempre di bilanciare performance e silenzio. Connettività e Prestazioni Smontando la parte anteriore, tramite la quale si accede ai due slot, possiamo notare due peculiarità: la presenza di una striscia LED, che crea atmosfera ed accresce ulteriormente l'appeal estetico, oltre ad una porta USB-C. Spostando l'attenzione postderiormente, invece, si apre una buona dotazione di connettori fisici, al netto della DC port 12V/5A, che ci ricorda la necessità di collegare fisicamente il NAS ad una presa di corrente per il suo funzionamento, sono presenti due porte USB-A 3.0, una ehternet RJ45 a 2,5Gbps, per una connessione dati velocissima, oltre ad una porta HDMI classica con trasmissione dai in 4K a 60fps. La sua natura di media center la notiamo proprio in quest'ultima connessione, il 4K a 60fps, ovvero permette di collegare direttamente il NAS ad un monitor o un televisore, così da riuscire a trasmettere contenuti video alla massima qualità, senza perdite di alcun tipo. La connessione alla rete può avvenire sia tramite la porta ethernet fino a 2.5Gbps (quindi velocissima), che con il WiFi 6 dual-band. Il sistema operativo è semplice ed intuitivo, molto facile da utilizzare anche per gli utenti meno esperti, offre alcune funzionalità particolarmente interessanti: backup automatico delle immagini direttamente dal telefono in un qualsiasi momento, gestione intelligente dei file, backup centralizzato, con i dati ricevuti da varie fonti, possibilità di salvare (e ricevere) dati dal cloud, oppure di sincronizzarli da qualsiasi sorgente, siano altri NAS, computer con sistema operativo Windows, dispositivi mobile e Apple Mac. Nel complesso ne siamo rimasti piacevolmente soddisfatti, proprio perché è risultato essere un sistema operativo alla mano, intuitivo e facile da utilizzare. Conclusioni Arrivati a questo punto è il momento di trarre le conclusioni su tutto quanto abbiamo raccontato nel corso della recensione. LincStation N1 può essere una validissima alternativa ai tanti sistemi NAS che potete trovare sul mercato, parliamo ad esempio dei quotati Synology, TerraMaster, QNAP e similari, che riesce a distinguersi in primis con un'estetica davvero unica nel suo genere. Il prodotto è incredibilmente elegante, robusto ed affidabile, presenta questo form factor da videoregistratore di una volta, da utilizzare sdraiato e non in verticale, capace di soddisfare le esigenze anche dell'utente più preciso, ma allo stesso tempo di avere dimensioni relativamente ridotte, tanto da risultare essere quasi portatile. Inutile dire che la presenza di 6 slot di archiviazione (6-bay), siano uno dei punti forti di questo dispositivo, la possibilità di intallare SSD rende l'accesso ai dati decisamente più rapido, la capacità di 48TB è molto buona e soddisfacente, con manutenzione quasi ridotta al imino e rapido accesso ai singoli dischi. In ultimo non ci resta che parlare della connettività, sicuramente ben fornita, con il plus rappresentato dal connettore fisico HDMI presente nella parte posteriore per il collegamento diretto al televisore, oppure della porta ethernet fino a 2,5GBps, per un accesso ai dati ancora più rapido. Il sistema operativo è altrettanto versatile, adatto alla maggior parte degli utilizzi, con buonissime possibilità di personalizzazione, e capacità di adattasi alle singole esigenze del consumatore, sia esso poco esperto, che conoscitore approfondito del settore. LincStation N1 viene commercializzato ad un prezzo di listino di 399 euro, una cifra che a conti fatti è decisamente più bassa di tutti i diretti concorrenti, poiché al giorno d'oggi con questa spesa in media si acquista un NAS 2-bay con spesso neanche il supporto agli SSD o con il modulo WiFi. L'acquisto può essere completato direttamente su Amazon, con consegna a domicilio in tempi brevissimi, e la certezza di poter abbracciare senza alcun problema la solita ottima garanzia legale della durata di 24 mesi, la quale copre ogni difetto di fabbrica che l'utente potrebbe eventualmente riscontrare in fase di utilizzo. Altre informazioni sul prodotto disponibili sul sito ufficiale. Read the full article
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del sottosuolo / luca zanini. 2025
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